CAMERA DEI DEPUTATI
Lunedì 16 maggio 2022
796.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Lunedì 16 maggio 2022. — Presidenza del vicepresidente Giorgio LOVECCHIO. – Interviene la sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze Maria Cecilia Guerra.

  La seduta comincia alle 14.05.

DL 21/2022: Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina.
C. 3609 Governo, approvato dal Senato.
(Parere all'Assemblea).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Stefano FASSINA (LEU), relatore, fa presente che il disegno di legge in esame dispone la conversione in legge del decreto-legge 21 marzo 2022, n. 21, recante misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina. Evidenzia preliminarmente che appare necessario acquisire i dati relativi agli effetti del testo iniziale sul saldo di indebitamento netto per il 2025, ai fini di una completa rappresentazione dell'impatto del provvedimento sui saldi di finanza pubblica. Inoltre, le disposizioni che ritiene presentino profili problematici dal punto di vista finanziario, sui quali chiede chiarimenti o conferme al Governo, sono le seguenti: l'articolo 1, in materia di riduzione delle aliquote di accisa sulla benzina e sul gasolio impiegato come carburante; l'articolo 1-bis, recante disposizioni in materia di Iva e di accisa sui carburanti; l'articolo 2, che introduce, per il 2022, una franchigia in relazione ai buoni benzina ceduti dalle aziende private ai lavoratori dipendenti; l'articolo 3, che prevede un contributo, sotto forma di credito di imposta, a favore delle imprese per l'acquisto di energia elettrica; l'articolo 4, che prevede, un contributo, sotto forma di credito d'imposta, a favore delle imprese per l'acquisto di gas naturale; l'articolo 5, volto a incrementare il credito d'imposta in favore delle imprese energivore e gasivore; l'articolo 5-quater, recante disposizioni in materia di autorizzazione deposito fiscale; l'articolo 6, che estende la platea dei beneficiari dei bonus sociali per l'energia elettrica e il gas; l'articoloPag. 8 6-bis, recante disposizioni urgenti in materia di rateizzazione delle bollette per i clienti domestici; l'articolo 7, recante norme relative al Garante per la sorveglianza dei prezzi e all'Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente; l'articolo 8, in materia di rateizzazione delle bollette per i consumi energetici e di Fondo di garanzia PMI; l'articolo 8-bis, in materia di erogazione in deroga delle garanzie del Fondo di garanzia PMI; l'articolo 10-sexies, recante misure ai fini dell'effettiva concessione del credito d'imposta per contenere gli effetti negativi sulle rimanenze finali di magazzino nel settore del commercio e distribuzione di prodotti tessili, calzaturieri e di pelletteria; l'articolo 11, recante disposizioni in materia di integrazione salariale; l'articolo 12-bis, in materia di decorrenza dei termini relativi ad adempimenti a carico del libero professionista in caso di malattia o di infortunio; l'articolo 13-ter, recante disposizioni in materia di ingresso di marittimi stranieri per lo svolgimento di particolari attività; gli articoli da 17-bis a 17-quater, che istituiscono il sistema di interscambio di pallet; l'articolo 19, commi da 1 a 3, in materia di rinegoziazione e ristrutturazione dei mutui agrari; l'articolo 19-ter, recante disposizioni per il sostegno del settore dell'agro-alimentare; l'articolo 21-bis, che attribuisce nuovi compiti alle Autorità distrettuali di bacino; l'articolo 22, in materia di credito d'imposta per IMU in favore delle imprese del settore turistico; l'articolo 23, commi da 1 a 3, che prevede che il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, in relazione alle domande di accesso al Fondo per l'adeguamento dei prezzi, possa riconoscere, un'anticipazione pari al 50 per cento dell'importo richiesto in favore dei soggetti tenuti all'applicazione del codice degli appalti; l'articolo 23, comma 3-bis, che reca una revisione dei prezzi dei materiali nei contratti pubblici; l'articolo 27, recante potenziamento della capacità amministrativa della Presidenza del Consiglio dei ministri in materia di esercizio dei poteri speciali; l'articolo 29, comma 6, che regola la durata dei contratti per lo svolgimento di funzioni volte alla tutela della sicurezza nazionale nello spazio cibernetico stipulati dall'Agenzia per la cybersicurezza nazionale; l'articolo 31, in materia di coordinamento delle attività di assistenza e accoglienza a seguito della crisi ucraina; l'articolo 31-bis, recante misure di assistenza nei confronti dei minori non accompagnati provenienti dall'Ucraina; l'articolo 31-quater, in materia di contributo straordinario per le fusioni di comuni; l'articolo 37, recante contributo straordinario contro il caro bollette; l'articolo 38, comma 1-ter, in materia di interessi passivi derivanti dal ricorso all'indebitamento.
  Infine, per maggiori approfondimenti sui profili finanziari rinvia integralmente alla documentazione predisposta dagli Uffici.

  La Sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA deposita agli atti della Commissione la relazione tecnica aggiornata ai sensi dell'articolo 17, comma 8, della legge n. 196 del 2009 (vedi allegato), che contiene gli elementi di chiarimento richiesti dal relatore.

  Stefano FASSINA (LEU), relatore, formula, pertanto, la seguente proposta di parere:

  «La V Commissione,

   esaminato il progetto di legge C. 3609 Governo, approvato dal Senato, di conversione in legge del decreto-legge n. 21 del 2022, recante Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina;

   preso atto dei contenuti della relazione tecnica di passaggio, trasmessa dal Governo ai sensi dell'articolo 17, comma 8, della legge n. 196 del 2009, cui si fa integrale richiamo, e degli ulteriori chiarimenti forniti dal Governo, da cui si evince che le risorse già stanziate a legislazione vigente e a vario titolo utilizzate a copertura degli oneri derivanti dal presente provvedimento risultano disponibili e il loro impiego non è suscettibile di pregiudicare la realizzazione di interventi già programmati a valere sulle risorse medesime,

   esprime

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PARERE FAVOREVOLE».

  La Sottosegretaria Maria Cecilia GUERRA concorda con la proposta di parere del relatore.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) reputa una mancanza di rispetto nei confronti dell'opposizione che la seduta sia stata rinviata di un'ora immediatamente a ridosso del suo inizio. Inoltre, considerata la complessità della relazione tecnica testé depositata dalla rappresentante del Governo, chiede di sospendere la seduta affinché i deputati possano prendere visione dei suoi contenuti e del parere formulato dal relatore. In proposito, ritiene che data la ristrettezza dei tempi neanche gli esponenti della maggioranza siano stati in grado di leggere i contenuti della citata relazione tecnica. Reputa che tale atteggiamento sia ormai diventato una prassi deteriore che ha reso il Parlamento asservito alla volontà del Governo.

  Raffaele TRANO (MISTO-A), nel ricordare che nel corso della mattinata nel suo intervento in Aula ha stigmatizzato il poco tempo concesso alla Camera dei deputati per l'esame del provvedimento, richiamando anche le recenti parole del Presidente della Repubblica, chiede che i lavori della Commissione siano sospesi per permettere ai deputati di approfondire i contenuti della relazione tecnica testé depositata dalla rappresentante del Governo. Infine, considerata la ristrettezza dei tempi, auspica che il Governo e la maggioranza non costringano l'opposizione a mettere in campo azioni più decise volte a garantire il rispetto delle condizioni minime per un corretto esame parlamentare dei provvedimenti.

  Beatrice LORENZIN (PD), replicando agli onorevoli Trancassini e Trano, pur comprendendo il disagio dell'opposizione per la ristrettezza dei tempi di esame del provvedimento, ricorda che anche la maggioranza ha sollecitato più volte il Governo a fornire gli elementi necessari in tempo utile a garantire un esame approfondito dei provvedimenti da parte del Parlamento. Ricorda, comunque, quanto sia fondamentale che il decreto-legge in esame sia convertito in legge e richiama i numerosi precedenti in cui l'esame di decreti-legge in scadenza è avvenuto in tempi molto stretti.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), nel ricordare che il provvedimento in esame affronta problemi economicamente attuali e rilevanti, come il contenimento dei prezzi dei prodotti energetici, ritiene che tali temi non possano passare in sordina rispetto alla ristrettezza dei tempi, che, tra l'altro, è dovuta a una prassi sbagliata e che, a suo avviso, non può essere procrastinata. Evidenzia, infatti, che la relazione tecnica testé depositata dalla rappresentante del Governo è corposa e complessa e richiede tempo per essere esaminata nella sostanza. A suo avviso, infatti, non dare abbastanza tempo ai deputati per esaminare i documenti depositati dal Governo non solo mortifica il loro ruolo di parlamentari, ma rappresenterebbe una violazione del principio democratico. Tutto ciò premesso, chiede che i lavori della Commissione siano sospesi per almeno due ore al fine di consentire ai deputati di esaminare il contenuto della relazione tecnica testé depositata dalla rappresentante del Governo.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) segnala che l'intervento dell'onorevole Lorenzin non fa che alimentare la sua preoccupazione. Segnala, infatti, che l'opposizione ritiene prioritario evitare che quanto sta accadendo possa costituire un precedente. Al riguardo, ritiene che forse in passato i gruppi di opposizione si sono dimostrati troppo indulgenti rispetto a ripetute violazioni delle proprie prerogative. Pertanto, ribadisce la richiesta di sospendere i lavori della Commissione affinché i deputati possano approfondire i contenuti della relazione tecnica testé depositata dalla rappresentante del Governo ed esprimere un voto consapevole sulla proposta di parere del relatore.

  Raffaele TRANO (MISTO-A), nel ricordare che nel corso dell'esame in sede referente del provvedimento l'opposizione si Pag. 10è dimostrata molto responsabile, ribadisce la richiesta di sospendere i lavori della Commissione affinché i deputati possano approfondire i contenuti della relazione tecnica testé depositata dalla rappresentante del Governo.

  Giorgio LOVECCHIO, presidente, nel segnalare che sono imminenti votazioni in Assemblea, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta, da convocare nel pomeriggio della giornata odierna.

  La seduta termina alle 14.20.

SEDE CONSULTIVA

  Lunedì 16 maggio 2022. — Presidenza del vicepresidente Giorgio LOVECCHIO. – Interviene la sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze Alessandra Sartore.

  La seduta comincia alle 16.35.

DL 21/2022: Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina.
C. 3609 Governo, approvato dal Senato.
(Parere all'Assemblea).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  Giorgio LOVECCHIO, presidente, ricorda che nella precedente seduta odierna il relatore aveva formulato una proposta di parere, sulla quale la rappresentante del Governo aveva espresso un avviso conforme.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), nel ricollegarsi allo spirito e al contenuto degli interventi già svolti dal gruppo Fratelli d'Italia prima della sospensione della seduta, manifesta profondo disagio per le condizioni in cui i componenti della Commissione bilancio sono stati chiamati ad esaminare in un lasso di tempo assai ristretto, tenuto conto anche degli odierni lavori di Assemblea, una relazione tecnica decisamente articolata e corposa, consistendo in un documento di 64 pagine, ciò tanto più in considerazione del fatto che il provvedimento in discussione si configura a tutti gli effetti come una sorta di legge di bilancio in miniatura, stante l'eterogeneità degli interventi recati e delle materie affrontate nonché l'impiego di rilevanti risorse finanziarie, in parte derivanti dal ricorso al maggior indebitamento netto autorizzato dalle Camere con le risoluzioni dello scorso 20 aprile.
  Sebbene il gruppo Fratelli d'Italia apprezzi talune delle disposizioni presenti nel testo in esame, adottate anche in recepimento – come del resto più volte accaduto – di specifiche proposte contenute in appositi emendamenti presentati dal gruppo medesimo con riferimento a precedenti provvedimenti d'urgenza di recente all'esame delle Camere, quali a titolo di esempio le misure volte a promuovere l'aerazione meccanica nelle aule scolastiche, gli stanziamenti di risorse aggiuntive in favore delle aree colpite dagli eventi sismici e le diverse tipologie di crediti d'imposta a sostegno delle imprese, esprime tuttavia notevoli perplessità rispetto a talune altre disposizioni del testo.
  Intende riferirsi, in particolare, al contributo straordinario contro il caro bollette di cui all'articolo 37, meglio noto come prelievo sugli extraprofitti a carico dei produttori, importatori e rivenditori di energia elettrica, di gas nonché di prodotti petroliferi, di cui contesta la base di calcolo utilizzata dal Governo e riportata nella relazione tecnica, che non è stata applicata ai bilanci dell'esercizio corrente, che saranno pertanto presentati in futuro, bensì forfettariamente a quelli dell'esercizio precedente, in ciò costituendo il presupposto a suo parere di significative criticità in sede attuativa e rivelando, a suo avviso, altresì il reale intento del Governo, ossia quello semplicemente di ampliare per tal via la base imponibile cui imputare il predetto contributo straordinario. Osserva inoltre che la quantificazione delle maggiori entrate attese dal medesimo articolo 37 non tiene conto, come invece avrebbe dovuto, dei contratti vigenti, che allo stato risultano ancora segretati, ed invita a tale ultimo proposito il Governo ad assumere le conseguenti iniziative, onde Pag. 11evitare che il Paese venga a trovarsi in una condizione di sostanziale, ulteriore debolezza rispetto all'andamento del mercato dei prodotti energetici. Ritiene inoltre che la pluralità degli interventi cui il provvedimento destina le risorse rivenienti anche dal citato ricorso al maggior indebitamento netto autorizzato dalle Camere – che spaziano, a mero titolo di esempio, dalle assunzioni in ambito scolastico e dall'incremento della pianta organica dell'ARERA fino all'attribuzione di specifici compiti di formazione all'INPS e agli interventi nel campo dell'edilizia residenziale – rischia in realtà di disperdere in mille rivoli le risorse stanziate senza focalizzare invece l'attenzione sulle finalità in questo momento prioritarie per il nostro Paese, quale un adeguato livello di liquidità in favore delle imprese, tramite prestiti assistiti anche dalle garanzie dello Stato.
  Tutto ciò considerato, ritiene conclusivamente impossibile, stante la ristrettezza dei tempi concessi, verificare in maniera attenta i profili finanziari del provvedimento in esame, come modificato nel corso dell'esame presso il Senato, evidenziando altresì l'impossibilità di esprimere in maniera consapevole un parere su un testo di tale complessità e su cui la Commissione bilancio è ora chiamata a pronunciarsi in modo inevitabilmente superficiale, tanto più nel momento in cui, come peraltro da Fratelli d'Italia già più volte ampiamente previsto, le stime di crescita economica del nostro Paese sono state riviste al ribasso dall'Unione europea.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), nel prendere atto dell'indisponibilità della maggioranza di Governo ad un reale e costruttivo confronto parlamentare, si limita a svolgere poche considerazioni di carattere metodologico.
  Da un lato, auspica infatti che la decisione della Presidenza della Camera, a suo avviso decisamente opinabile, di non assegnare il provvedimento in esame in sede referente alla V Commissione bilancio non sia dipesa direttamente dalla posizione espressa dal gruppo Fratelli d'Italia nel corso dell'Ufficio di presidenza della medesima V Commissione svoltosi lo scorso 11 maggio, laddove aveva manifestato l'intenzione di dedicare all'esame di tale rilevante testo di legge, qualora effettivamente ad essa assegnato, tutti i giorni utili della scorsa settimana, eventualmente anche tenendo seduta nelle giornate di sabato e domenica e fermo comunque restando l'impegno a conferire il mandato a riferire all'Assemblea in tempo utile per l'avvio nella giornata di oggi della discussione sulle linee generali. Ritiene infatti che, qualora così fosse, si tratterebbe senz'altro di un precedente assai pericoloso, anche in considerazione della natura estremamente eterogenea del provvedimento stesso, che difficilmente potrebbe quindi non vedere investita la competenza della Commissione bilancio in sede referente, in linea con quanto del resto usualmente avvenuto in passato al ricorrere di circostanze analoghe.
  Richiama inoltre l'attenzione sulle disposizioni di cui all'articolo 10-quater, concernente la proroga degli interventi di ricostruzione relativi ad imprese agricole e agroindustriali colpite dal sisma del 2012 in Emilia-Romagna, obiettando sul richiamo contenuto nella relazione tecnica alla necessità di tenere conto della mancata disponibilità di materiale edilizio, dovuta anche all'aumento dei prezzi di talune materia prime, quali l'acciaio, ed osservando come un simile approccio rischia inevitabilmente di creare disparità di trattamento tra le imprese colpite da eventi sismici verificatisi nelle diverse regioni d'Italia nel corso degli ultimi quindici anni circa. Rileva infatti come la predetta giustificazione posta a base delle disposizioni di cui al citato articolo 10-quater appaia profondamente immotivata, dal momento che sin dal febbraio 2021, quindi prima dello scoppio del conflitto, tramite la presentazione di un apposito atto di sindacato ispettivo a sua firma cui il Governo non ha ancora dato risposta, si era premurato di richiamare l'attenzione dell'Esecutivo sull'aumento dei prezzi di materie prime come l'acciaio, il legno o il ferro, al fine proprio di porre in Pag. 12essere rimedi correttivi onde assicurare il corretto e tempestivo assolvimento dei contratti in corso.

  Raffaele TRANO (MISTO-A), pur stigmatizzando nuovamente la ristrettezza dei tempi secondo cui i componenti della Commissione bilancio sono stati chiamati ad esaminare la corposa relazione tecnica di passaggio depositata oggi dal Governo, richiama in particolare l'attenzione sui profili critici relativi a due norme specifiche.
  Da un lato, evidenzia infatti come le disposizioni di cui all'articolo 5-quater, introdotto nel corso dell'esame presso il Senato, siano volte a modificare l'articolo 23 del testo unico delle imposte sulla produzione e sui consumi, di cui al decreto legislativo n. 504 del 1995, che reca la disciplina dei depositi fiscali di prodotti energetici, istituto essenziale nel sistema delle accise, in quanto i prodotti sono detenuti in sospensione d'accisa e l'esercente è il principale soggetto obbligato al pagamento dell'imposta. Evidenzia inoltre che, proprio al fine di rafforzare il contrasto e la prevenzione delle frodi che un abuso dell'istituto potrebbe favorire, il predetto articolo 23 è stato integralmente novellato in tempi relativamente recenti per effetto di quanto previsto dall'articolo 1, comma 535, lettera e), della legge n. 232 del 2016, declinando in modo più stringente le condizioni per il rilascio della relativa autorizzazione. In particolare, in relazione a tale ultimo aspetto, per i depositi commerciali di capacità inferiore alla soglia prefissata, fa presente che il rilascio dell'autorizzazione è subordinato, oltre che alla sussistenza delle necessità operative e di approvvigionamento, anche al ricorso di almeno una delle condizioni di cui alle lettere a) e b) del citato comma 535, la cui permanenza è oggetto di periodico monitoraggio, evidenziando altresì come la riscontrata carenza delle predette condizioni determina la sospensione dell'autorizzazione fino a quando non ne sia comprovato il ripristino entro il termine di un anno, decorso il quale l'autorizzazione ad operare in regime di deposito fiscale viene revocata. Osserva che, in tale quadro, l'articolo 5-quater in commento è volto a confermare, pur in assenza delle predette condizioni, la validità dell'autorizzazione ad operare in regime di deposito fiscale, subordinandola esclusivamente alla sussistenza di adeguate garanzie per l'erario, da individuarsi con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, consentendo dunque all'impianto di poter continuare a detenere e movimentare prodotti in sospensione di accisa, pur in assenza delle condizioni richieste dalla disciplina vigente a giustificazione del regime di deposito fiscale.
  Tutto ciò considerato, ritiene che la norma in commento si configuri alla stregua di una vera e propria sanatoria fiscale che vanifica quegli strumenti che la vigente disciplina ha posto a presidio di un efficace contrasto all'evasione fiscale, depotenziando i controlli attualmente previsti, tanto più in un settore tradizionalmente contrassegnato da frodi e abusi. Non comprende pertanto la ratio delle disposizioni di cui all'articolo 5-quater, ad ogni evidenza suscettibili di ridurre gli strumenti di prevenzione dell'evasione fiscale.
  Esprime inoltre profonde perplessità rispetto alla formulazione dell'articolo 37, concernente i cosiddetti extraprofitti a carico dei produttori, importatori e rivenditori di energia elettrica, di gas nonché di prodotti petroliferi, cui la relazione tecnica ascrive effetti di maggiori entrate tributarie nell'ordine di circa 3,98 miliardi di euro per l'anno 2022, importo che ritiene molto verosimilmente non sarà realizzabile, dal momento che la norma in questione ha consentito ai soggetti interessati di disporre di un lasso di tempo non trascurabile, pari a circa dieci giorni, per porre eventualmente in essere, sulla base della manipolazione dei dati contabili relativi ai propri bilanci, vere e proprie forme di elusione fiscale, riducendo fittiziamente la base imponibile. Ritiene inoltre che la norma sarà foriera di un nutrito contenzioso tra lo Stato italiano e le imprese coinvolte, che potranno ovviamente esperire i rimedi giurisdizionali previsti dall'ordinamento fino ad adire la Pag. 13stessa Corte costituzionale, che già nel 2015 ha avuto modo di dichiarare illegittima la cosiddetta Robin tax volta ad introdurre un'addizionale IRES sui ricavi ottenuti dai prodotti energetici.
  In conclusione, non può non richiamare l'attenzione dei colleghi sullo stato di disagio in cui, a suo avviso, versano attualmente le istituzioni parlamentari del nostro Paese, probabilmente scoraggiate dai risultati dello stesso Governo Draghi, come dimostrato anche dalle numerose assenze registrate nella giornata di oggi soprattutto tra i componenti dei gruppi di maggioranza.

  Paolo PATERNOSTER (LEGA) preannunzia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore.

  La Commissione approva quindi la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 17.