CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 5 maggio 2022
790.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
COMUNICATO
Pag. 90

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 5 maggio 2022. — Presidenza del presidente Filippo GALLINELLA.

  La seduta comincia alle 13.15.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Filippo GALLINELLA, presidente, ricorda che è stato chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Ratifica ed esecuzione del Trattato tra la Repubblica italiana e la Repubblica francese per una cooperazione bilaterale rafforzata, fatto a Roma il 26 novembre 2021.
C. 3423 Governo.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Raffaele NEVI (FI), relatore, riferisce che la XIII Commissione Agricoltura è chiamata ad esprimere un parere alla Commissione III sul disegno di legge di ratifica in titolo.
  A tale riguardo, rileva che la sottoscrizione a Roma, il 26 novembre scorso, del cosiddetto Trattato del Quirinale si inserisce nella cornice di un rilancio del processo d'integrazione europea con l'affermazione di una dimensione franco-italiana accanto Pag. 91al lungo e collaudato sodalizio franco-tedesco (emblematizzato dal Trattato dell'Eliseo del 1963, siglato dal generale de Gaulle e dal cancelliere Adenauer), quali fulcri della stabilità e del rilancio del disegno comunitario. Come risulta evidente, l'uscita del Regno Unito dall'Unione europea ha profondamente modificato l'equilibrio dei rapporti tra i principali Stati membri, rilanciando il ruolo di fulcro della Francia, paese storicamente legato ai valori giuridico-politici della tradizione liberaldemocratica, membro permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
  Osserva come il rilancio della dimensione franco-italiana come cooperazione rafforzata all'interno dell'Unione europea abbia acquisito nuovo appeal, mentre Parigi mira a consolidare ulteriormente l'asse con la Germania, con un nuovo trattato, emblematicamente sottoscritto ad Aquisgrana, il 22 gennaio 2019, dal presidente Macron e dalla cancelliera Merkel, che introduce una clausola di reciproca assistenza armata in caso di aggressione, similmente a quella delineata all'interno dell'Alleanza atlantica, ed al quale si aggiungono convenzioni sia ancora in ambito militare sia di sicurezza interna.
  Ricorda che il Trattato di Aquisgrana ha sicuramente costituito un riferimento importante per la redazione del Trattato del Quirinale, pur con tutte le ovvie differenze rispetto ad un sistema franco-tedesco costruitosi a partire dal 1963, anche se vi sono alcuni elementi qualificanti dell'accordo italofrancese, a partire dallo spazio riservato alle questioni agricole ed agroalimentari, con un'attenzione specifica alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine.
  Ciò premesso, nel passare all'illustrazione dei contenuti dell'accordo, segnala che il Trattato italo-francese per una cooperazione bilaterale rafforzata, concluso a Roma il 26 novembre scorso, consta di un preambolo e di 12 articoli. Si ritiene utile sottolineare come la portata degli enunciati dei 12 articoli sia assai ampia, come normalmente si riscontra negli accordi quadro: l'estensione concreta della cooperazione che con il Trattato si vuole rafforzare dipenderà dai singoli progetti e momenti di collaborazione.
  Diversi e interessanti spunti sono contenuti nel preambolo, a partire dal riconoscimento del comune legame tra Italia e Francia in rapporto al Mediterraneo, nonché in relazione ai principi fondamentali della Carta delle Nazioni Unite e del Trattato sull'Unione europea. Proprio richiamando il comune impegno dei due Stati a favore dell'unità europea, anche per essere Italia e Francia tra i Paesi fondatori, si afferma l'indispensabilità dei progressi dal punto di vista economico, sociale e ambientale. Italia e Francia ribadiscono altresì la loro volontà di rafforzare la difesa europea come elemento peculiare dell'apparato di deterrenza e difesa dell'Alleanza atlantica. Oltre all'attenzione verso il Mediterraneo, incluse le questioni inerenti alla sua preservazione ecologica, Italia e Francia evidenziano come anche le problematiche dell'Arco alpino, particolarmente interessato dal riscaldamento climatico, implichino una stretta cooperazione dei due Paesi. Riconoscendo infine l'opportunità di collocare in un'ottica di cittadinanza europea un progresso nella reciproca conoscenza delle rispettive società civili, in particolare tra i giovani, come anche l'importanza della cooperazione tra i rispettivi Parlamenti nell'ottica di un rafforzamento della diplomazia parlamentare, i due Stati contraenti dichiarano l'obiettivo di assicurare a tutti i livelli una cornice più stabile alle relazioni istituzionali bilaterali già esistenti, riconoscendo in particolare il ruolo centrale del Vertice intergovernativo annuale come fulcro della volontà di concertazione bilaterale in tutti i settori.
  Con particolare riferimento agli ambiti di competenza della XIII Commissione segnala, in particolare, l'articolo 6 del Trattato che si occupa dello sviluppo sociale, sostenibile e inclusivo. Evidenzia, al riguardo, che sulla scia degli impegni presi dai capi di Stato e di governo dell'UE nel Vertice sociale di Porto del 7 maggio 2021, Italia e Francia affermano di voler cooperare per il rafforzamento della dimensione sociale dell'Unione europea e per l'attuazione del piano d'azione sul pilastro europeoPag. 92 dei diritti sociali. A tale scopo si impegnano a organizzare una consultazione annuale per lo scambio di buone pratiche e la preparazione di progetti e posizioni comuni (comma 1).
  Le Parti contraenti si adoperano altresì per sostenere gli strumenti multilaterali relativi allo sviluppo sostenibile, a partire dall'Agenda 2030 dell'ONU, nonché dagli accordi di Parigi in ordine ai cambiamenti climatici. Italia e Francia si impegnano inoltre a contribuire al raggiungimento della neutralità climatica europea entro il 2050, e si consultano regolarmente sui dossier multilaterali più importanti materia ambientale climatica. Verrà altresì favorita l'integrazione della dimensione ambientale in tutte le politiche, valorizzando anche la relativa mobilitazione giovanile e di altri soggetti privati. Di non minore importanza gli sforzi congiunti italo-francesi per accelerare l'azione a favore dell'adattamento al cambiamento climatico (commi 2 e 3).
  In base ai successivi commi 4 e 5, le Parti cooperano per accelerare la decarbonizzazione in tutti i settori, sviluppando le energie rinnovabili e promuovendo l'efficienza energetica. Italia e Francia cooperano inoltre a livello bilaterale e in ambito europeo per una riduzione delle emissioni prodotte dai trasporti, sviluppando modelli di mobilità puliti e sostenibili. A tal fine si terrà alternativamente in Francia e in Italia un dialogo strategico sul trasporti a livello dei Ministri competenti.
  I commi 6 e 7 contengono l'impegno dell'Italia e della Francia a lavorare congiuntamente per raggiungere obiettivi globali sulla biodiversità, nonché per fare del Mediterraneo un mare ecologicamente sostenibile – in questo caso con particolare riguardo alla zona marittima particolarmente vulnerabile del Mediterraneo nord-occidentale.
  Anche nel settore agricolo ed agroalimentare le due Parti concerteranno i loro sforzi a livello europeo per la sostenibilità e la transizione del settore, garantendo nel contempo la sovranità alimentare dell'Unione europea anche mediante misure di lotta agli sprechi alimentari. Il contrasto alla deforestazione costituirà altresì un settore di cooperazione italo-francese, come anche la promozione a tutti i livelli delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche registrate nell'UE (comma 8). A norma infine dei commi 9 e 10, l'Italia e la Francia sostengono la cooperazione tra le rispettive aree protette e i rispettivi parchi terrestri e marini. Sono previste consultazioni regolari tra i Ministeri competenti dei due Paesi per l'applicazione dell'insieme delle disposizioni dell'articolo 6 in commento.
  Osserva, altresì, come sia di particolare importanza, più in generale, il quadro istituzionale della nuova cooperazione italo-francese delineato nell'articolo 11 che introduce disposizioni assai rilevanti che delineano il sistema istituzionale che dovrà dare concretezza alla nuova cooperazione tra Roma e Parigi: in particolare (comma 1) verrà organizzato un Vertice intergovernativo annuale nel quale si farà il punto sull'attuazione del Trattato del Quirinale e verranno esaminate le questioni prioritarie di reciproco interesse. Se possibile, ai margini di tale Vertice verranno anche tenute le riunioni di coordinamento e di concertazione di livello ministeriale previste nei precedenti articoli del Trattato. I Ministri competenti presenteranno un resoconto dei lavori. Verrà altresì redatto (comma 2) un programma di lavoro (allegato alla relazione illustrativa del provvedimento) volto a precisare gli obiettivi della cooperazione bilaterale tra Italia e Francia: il programma sarà periodicamente riesaminato e, ove necessario, adattato a nuovi obiettivi fissati d'intesa tra i due Paesi.
  Quanto al disegno di legge di ratifica del Trattato, segnala che lo stesso si compone di 4 articoli. L'articolo 1 contiene l'autorizzazione alla ratifica, mentre l'articolo 2 l'ordine di esecuzione. L'articolo 3, nel porre una clausola di invarianza finanziaria, specifica che le amministrazioni pubbliche interessate provvedono all'attuazione del provvedimento in esame con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente. L'articolo 4 dispone l'entrata in vigore del provvedimento il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Segnala, in fine, Pag. 93che al testo del Trattato è allegato il programma di lavoro italo-francese.

  Filippo GALLINELLA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.20.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 5 maggio 2022. — Presidenza del presidente Filippo GALLINELLA.

  La seduta comincia alle 13.20.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Filippo GALLINELLA, presidente, ricorda che è stato chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Modifiche alla legge 11 febbraio 1992, n. 157 in materia di istituzione degli istituti regionali per la fauna selvatica e per il contenimento dei danni provocati dalla fauna selvatica.
Nuovo testo C. 2138 Caretta e abb.
(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 27 aprile scorso.

  Filippo GALLINELLA, presidente, ricorda ai colleghi che nella seduta del 27 aprile scorso è stato dato conto delle proposte emendative presentate, alcune delle quali presentavano profili di inammissibilità per estraneità di materia. Ricorda altresì che il termine di presentazione di eventuali richieste di riammissione degli emendamenti dichiarati inammissibili è scaduto alle ore 10 della giornata di lunedì 2 maggio scorso.
  Comunica che è stata presentata richiesta di riesame delle dichiarazioni di inammissibilità delle seguenti proposte emendative: De Menech 1.02, 1.01 e 1.04; Golinelli 2.56, 2.57 e 2.49.
  Quanto alle proposte emendative presentate dal deputato De Menech, ritiene di dover confermare la precedente valutazione di inammissibilità, dal momento che le stesse, dirette a modificare, rispettivamente, l'articolo 27 (1.01) e l'articolo 29 (1.02) della legge n. 157 del 1992, nonché l'articolo 57 del codice di procedura penale (1.04), intervengono su materia del tutto estranea all'oggetto del provvedimento in discussione.
  Tale provvedimento, infatti, non novella il generale impianto della legge richiamata, né interviene, diversamente dai predetti emendamenti, sulle disposizioni in materia di vigilanza venatoria, ma introduce una specifica disciplina in materia di controllo della fauna selvatica e di contenimento dei danni dalla stessa provocati.
  Relativamente, invece, agli emendamenti Golinelli 2.56, 2.57 e 2.49, ritiene che gli stessi, all'esito di un supplemento di valutazione, debbano essere riammessi.
  Al riguardo, rileva, che tali emendamenti, volti a prevedere per i soggetti autorizzati ad effettuare le attività di controllo della fauna selvatica la possibilità di utilizzare di calibri diversi da quelli ordinariamente consentiti per l'attività venatoria, intervengono sulla medesima materia cui inerisce il provvedimento adottato come testo base dalla Commissione.
  Fa notare, infatti, che le disposizioni introdotte dagli emendamenti in questione, prevedono, in sostanza, la possibilità di attuazione degli interventi di controllo della fauna selvatica con mezzi alternativi rispetto a quelli già previsti dalla legge n. 157 del 1992, proponendosi di modificare la disciplina contenuta nell'articolo 19 della legge richiamata; ciò coerentemente alle finalità del provvedimento in titolo che, nel novellare il medesimo articolo 19, è diretto a disciplinare il controllo delle specie di fauna selvatica attraverso attività di contenimento o piani di controllo numerico.
  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.25.

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AUDIZIONI INFORMALI

  Giovedì 5 maggio 2022.

Audizione, in videoconferenza, di rappresentanti del Coordinamento nazionale delle imprese boschive (CONAIBO) e di Federlegnoarredo, nell'ambito della discussione congiunta delle risoluzioni 7-00720 Loss e 7-00757 Ciaburro, concernenti iniziative per il contrasto alla diffusione del Bostrico tipografo.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 13.25 alle 13.50.