CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 4 maggio 2022
789.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Mercoledì 4 maggio 2022. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giorgio Mulè.

  La seduta comincia alle 15.05.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati. Avverte, altresì, che la Commissione tratterà per prima l'interrogazione 5-08015 Deidda.

5-08015 Deidda: Sul trasferimento al Comune di Piacenza dell'area dell'ex polveriera «La Pertite».

  Tommaso FOTI (FDI), in qualità di cofirmatario, illustra l'interrogazione evidenziando che da tempo la comunità e gli enti locali della città di Piacenza hanno manifestato forte interesse per il trasferimento del comprensorio denominato «ex Pertite».

  Il sottosegretario Giorgio MULÈ risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati (vedi allegato 1).

  Tommaso FOTI (FDI) ringrazia il rappresentante del Governo per la risposta che, tuttavia, fornisce informazioni su fatti e situazioni già note. Sottolinea come il vero nodo della questione risieda nell'individuazione di un luogo alternativo dove realizzare una nuova pista carri dei mezzi corazzati dell'Esercito e sollecita il dicastero della Difesa ad attivarsi per conseguire tale obiettivo, rendendo così possibile liberare l'area in questione a beneficio dell'intera città di Piacenza.

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5-08014 Tondo: Sui controlli sulle armi inviate in Ucraina.

  Cristian ROMANIELLO (MISTO-EV-VE), in qualità di cofirmatario, illustra l'interrogazione che nasce dal rischio concreto che le armi inviate in Ucraina possano, per assenza di adeguati controlli, cadere nelle mani della criminalità internazionale, nonché di miliziani, mercenari e fondamentalisti.

  Il sottosegretario Giorgio MULÈ risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati (vedi allegato 2).

  Cristian ROMANIELLO (MISTO-EV-VE) evidenzia come con la risposta fornita all'interrogazione, per la prima volta, dopo diverse sollecitazioni, il Governo abbia finalmente assicurato che le armi cedute all'Ucraina non finiranno in mano sbagliate. Ritiene, tuttavia, che si debba aprire anche una riflessione sull'effettiva conoscibilità dell'elenco dei materiali d'armamento trasferiti, dal momento che non considera più tollerabile giustificare, con motivi di segretezza, l'assenza di trasparenza sull'invio di armi. Il Parlamento deve, infatti, poter disporre degli elementi utili per valutare l'operato del Governo e se questo stia rispettando gli indirizzi dettati con gli atti parlamentari approvati.

  Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire dichiara conclusa la seduta.

  La seduta termina alle 15.20.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 4 maggio 2022. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giorgio Mulè.

  La seduta comincia alle 15.20.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

Ratifica ed esecuzione del Trattato tra la Repubblica italiana e la Repubblica francese per una cooperazione bilaterale rafforzata, fatto a Roma il 26 novembre 2021.
C. 3423 Governo.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Roger DE MENECH (PD), relatore, riferisce, ai fini del parere da rendere alla Commissione affari esteri, sul disegno di legge di ratifica del Trattato italo-francese per una cooperazione bilaterale rafforzata, denominato anche «Trattato del Quirinale», sottoscritto lo scorso 26 novembre, a Roma.
  Ricorda che l'accordo consta di un preambolo e di 12 articoli, la cui portata risulta assai ampia e richiederà una concretizzazione attraverso la realizzazione di singoli progetti e momenti di collaborazione, già peraltro, avviati in taluni ambiti. Al riguardo, segnala che su tale aspetto la Commissione affari esteri, nell'ambito dell'esame in sede referente del disegno di legge di ratifica, ha convenuto di acquisire utili elementi di informazione attraverso un qualificato ciclo di attività conoscitiva, ascoltando i diversi Ministri interessati, tra i quali il Ministro della difesa. Osserva, poi, che, nell'ambito di tale audizione, il Ministro Guerini ha sottolineato come sussista già una tradizione di cooperazione tra i due Paesi, concretizzatasi in specifici progetti comuni, soprattutto nell'ambito del settore navale, satellitare e spaziale. Infatti, dopo la firma del trattato in oggetto – ha riferito il Ministro – è stato stilato un programma di lavoro fondato sui seguenti sei principali ambiti di intervento: confronto,Pag. 75 nell'ambito di riunioni bilaterali, in materia di minacce terroristiche, sicurezza marittima, controllo degli armamenti, cooperazione a livello operativo e delle capacità, delle sfide energetiche, delle minacce ibride e della disinformazione; coordinamento per la preparazione delle operazioni nazionali e in coalizione; intensificazione della collaborazione, in particolare nel settore dei sistemi missilistici e del munizionamento di nuova tecnologia; attuazione di nuove forme di cooperazione nel settore del procurment militare; intensificazione degli scambi informativi su obbiettivi di interesse comune e in caso di operazioni militari congiunte; sviluppo di una cultura strategica comune.
  Rileva, quindi, che lo scopo del Trattato del Quirinale è quello di collocare le relazioni tra l'Italia e la Francia nell'ambito di un quadro istituzionalizzato che ne strutturi e rafforzi i contenuti, affinché tale rapporto bilaterale possa costituire, a sua volta, un elemento di rafforzamento dell'Unione europea e della sua capacità di azione internazionale, nonché di promozione congiunta di priorità comuni ai due Paesi. In merito, osserva che diversi e interessanti spunti che segnano un salto di qualità nelle relazioni bilaterali tra l'Italia e la Francia sono enunciati già nel preambolo, a partire dal riconoscimento del comune legame tra Italia e Francia in rapporto al Mediterraneo, nonché in relazione ai principi fondamentali della Carta delle Nazioni Unite e del Trattato sull'Unione europea. Particolare importanza viene attribuita alla necessità di perseguire progressi comuni dal punto di vista economico, sociale e ambientale e alla volontà dei due Paesi di rafforzare la difesa europea, come elemento peculiare dell'apparato di deterrenza e difesa dell'Alleanza atlantica.
  Venendo al contenuto specifico delle disposizioni del Trattato, evidenzia che l'articolo 1 concerne la cooperazione franco-italiana in materia di affari esteri e impegna le Parti a sviluppare il coordinamento tra loro e a favorire la sinergia tra le rispettive azioni a livello internazionale, in particolare su tutte le questioni che influiscono sulla sicurezza, sullo sviluppo, sull'integrazione, sulla pace e sulla tutela dei diritti umani nella regione mediterranea, incluso il contrasto allo sfruttamento della migrazione irregolare, anche attraverso meccanismi stabili di consultazioni rafforzate. Per quanto riguarda, più specificamente, l'insieme del Continente africano, Italia e Francia si impegnano al rafforzamento delle relazioni dell'Unione europea e dei singoli Stati membri con il Continente, ponendo particolare attenzione al Nord Africa, al Sahel ed al Corno d'Africa.
  L'articolo 2 è dedicato alle questioni di sicurezza e difesa e prevede una serie di impegni volti al mantenimento della pace e della sicurezza internazionale, tra i quali: la cooperazione e gli scambi sia tra le proprie Forze armate che in riferimento ai materiali di difesa e alle attrezzature; lo sviluppo di sinergie ambiziose sul piano delle capacità e su quello operativo; la consultazione regolare sulle questioni trattate dall'Unione europea e dall'Alleanza Atlantica e il coordinamento, ove possibile, delle rispettive posizioni; il rafforzamento e la cooperazione tra le rispettive industrie di difesa e sicurezza. Più in particolare, al comma 1, si stabilisce che le Parti agiscono nello spirito di un rafforzamento delle capacità dell'Europa della difesa, onde consolidare il pilastro europeo della NATO e contribuiscono, altresì, alle missioni internazionali di gestione delle crisi, con un coordinamento dei propri sforzi. Il comma 2 impegna l'Italia e la Francia a tenere, in aggiunta agli incontri bilaterali istituzionalizzati nel settore della difesa, regolari consultazioni all'interno del Consiglio italo-francese di difesa e sicurezza, cui partecipano i rispettivi Ministri di settore oltre ai capi delle due diplomazie. A norma dei commi 3 e 4, le due Parti contraenti agiscono per un rafforzamento della cooperazione tra le rispettive industrie della difesa, promuovendo alleanze di carattere strutturale e facilitando l'attuazione di progetti comuni a livello tanto bilaterale, in specifici settori militari, quanto multilaterale, nell'ambito di progetti congiunti in seno alla Cooperazione Strutturata Permanente europea (PESCO) e con il sostegno del Fondo europeo per la difesa. Nel settorePag. 76 spaziale, ai sensi del comma 5, Italia e Francia miglioreranno la propria cooperazione e le loro capacità operative a fini di sicurezza e difesa, promuovendo lo sviluppo di una cultura strategica europea in questo settore cruciale del futuro. Infine, i commi 6 e 7 concernono l'impegno delle Parti a rafforzare gli esistenti scambi di personale militare e le relative attività di formazione e addestramento congiunti, facilitando, altresì, il transito o lo stazionamento delle Forze armate dell'altra Parte contraente sul proprio territorio.
  L'articolo 3 contiene disposizioni in materia di affari europei e prevede che le Parti si consultino regolarmente in vista del raggiungimento di posizioni comuni nelle questioni europee di interesse di entrambe, in particolare nei principali settori della politica economica europea, e favoriscano iniziative congiunte per una maggiore partecipazione dei cittadini al processo decisionale europeo.
  L'articolo 4 concerne le politiche migratorie nonché i settori della giustizia e degli affari interni. In particolare, le Parti dovranno impegnarsi a sostenere una politica migratoria e di asilo europea e politiche di integrazione in base ai principi di responsabilità e di solidarietà tra gli Stati membri, con piena attenzione alle peculiarità dei flussi migratori verso le rispettive frontiere marittime e terrestri, nell'ambito di partenariati con i paesi terzi di origine e di transito dei migranti.
  L'articolo 5 è dedicato alla cooperazione economica, industriale e digitale. Viene affermato l'impegno delle Parti a facilitare investimenti reciproci, intensificare le collaborazioni industriali bilaterali e approfondire la cooperazione in settori strategici per il rafforzamento della transizione digitale europea, mentre il rafforzamento della sovranità e della transizione digitale europea viene riconosciuto dalle Parti come prioritario, soprattutto nei settori strategici quali le nuove tecnologie, la cybersecurity, nel cui ambito si prevede di operare per una migliore regolamentazione a livello europeo ed internazionale del settore digitale e del cyberspazio, l'intelligenza artificiale, la digitalizzazione dei pagamenti e il calcolo quantistico.
  L'articolo 6 si occupa dello sviluppo sociale, sostenibile e inclusivo e l'articolo 7 riconosce l'importanza della cooperazione bilaterale nel settore spaziale che si collocherà nell'ambito delle attività dell'Agenzia spaziale europea, mentre per quanto concerne la messa in orbita di satelliti, Italia e Francia si impegnano a sostenere la preferenza per i lanciatori istituzionali europei Ariane e Vega e a riaffermare il loro sostegno alla base europea di lancio di Kourou. Le due Parti intendono, altresì, incoraggiare la cooperazione industriale per quanto riguarda l'esplorazione e l'osservazione della Terra, le telecomunicazioni, la navigazione per mezzo di apparati satellitari.
  Nell'articolo 8, le Parti riconoscono ai settori dell'istruzione, formazione, ricerca e innovazione un ruolo fondamentale nelle relazioni bilaterali e nel comune progetto europeo, impegnandosi a favorire in tali ambiti la mobilità tra Italia e Francia.
  Evidenzia, inoltre, che il Trattato prevede anche iniziative qualificanti e innovative, sulle quali si è acquisito a livello tecnico l'assenso delle amministrazioni competenti per materia, quali l'istituzione di un «servizio civile italo-francese», previsto dall'articolo 9, e di un Comitato di cooperazione frontaliera (articolo 10), mentre l'articolo 11 riconosce un ruolo di coordinamento e impulso al vertice intergovernativo da tenersi annualmente e istituisce un «Comitato strategico paritetico» al livello dei Segretari Generali dei due Ministeri degli affari esteri, incaricato dell'attuazione del Trattato e del programma di lavoro.
  Infine, l'articolo 12 contiene le disposizioni finali relative al Trattato del Quirinale, prevedendo, anzitutto, che eventuali divergenze o controversie sull'interpretazione o applicazione del Trattato saranno risolte amichevolmente tramite negoziati diretti tra le Parti. Il Trattato avrà durata indeterminata, ma ciascuna delle due Parti potrà denunciarlo per via diplomatica, e con effetto sei mesi dopo la data di ricezione della denuncia. Peraltro tale denuncia non pregiudicherà diritti e obblighi delle Pag. 77due Parti derivanti dai progetti avviati nel quadro del Trattato. Il testo medesimo, infine, potrà essere emendato o integrato per iscritto con il mutuo consenso delle Parti.
  In conclusione, rimarca l'importanza del Trattato sia come occasione di sviluppo nei più importanti settori economici del sistema produttivo dei due Paesi, sia sotto il profilo della creazione di un nuovo corso politico di convergenza fra Italia e Francia nell'ambito dell'Unione europea e preannuncia la presentazione di una proposta di parere favorevole.

  Salvatore DEIDDA (FDI) rimarca l'importanza del Trattato e delle tematiche in materia di sicurezza, difesa e spazio da questo affrontate e si rammarica che il Parlamento sia potuto venire a conoscenza dei contenuti dell'accordo soltanto quando questo era oramai stato già sottoscritto. Evidenzia che il metodo seguito fa nascere il sospetto che si siano volute tenere celate determinate questioni e non considera corretto avallare un simile modo di procedere che ingenera dubbi.

  Cristian ROMANIELLO (MISTO-EV-VE) condivide le preoccupazioni del collega Deidda e ritiene che rappresenti un'anomalia il fatto che l'accordo, sottoscritto nel novembre del 2021, giunga all'esame del Parlamento solo oggi, poiché considera fondamentale la trasparenza e la tempestività delle comunicazioni alle Camere.
  Entrando, quindi, nel merito dei contenuti del Trattato, sottolinea come la Francia sia stata mossa a rafforzare la cooperazione bilaterale soprattutto in considerazione di due importanti obiettivi geopolitici: il primo, costituito dal tentativo di frenare l'espansione turca nel Mediterraneo; il secondo, dalla preoccupazione che, con la fine dell'emergenza sanitaria legata alla pandemia del Covid-19, si potesse nuovamente delinearsi lo spettro di una forte austerity su pressione della Repubblica tedesca. Con riguardo, invece, al nostro Paese, considera positivo il fatto che l'accordo, nell'ambito del rafforzamento della cooperazione tra i due Paesi, potrebbe consentire all'Italia di avvicinarsi alle posizioni francesi a favore di una soluzione della crisi ucraina basata più sulla diplomazia e sul dialogo che non sulla contrapposizione alla Russia.

  Roberto Paolo FERRARI (LEGA) evidenzia, a sua volta, come il Trattato abbia avuto una genesi lunga che si è sviluppata nell'assoluto riserbo. Ricorda che la Lega aveva auspicato che l'attività conoscitiva che la Commissione Esteri sta svolgendo potesse coinvolgere anche la Commissione Difesa, considerata l'importanza delle tematiche che afferiscono al mondo della difesa, con particolare riguardo al settore degli investimenti e della cooperazione nello scambio di materiali di difesa, anche per le positive conseguenze sul rafforzamento dell'industria europea della difesa. Al riguardo ritiene fondamentale che la partecipazione italiana in tale ambito non si sviluppi in una condizione di subalternità, ricordando, al riguardo, come nel settore navale, in cui l'Italia ha capacità riconosciute a livello mondiale, il Governo francese abbia recentemente ostacolato alcuni tentativi di acquisizione da parte italiana, mentre, al contrario, nel settore spaziale, il nostro Governo non si sia opposto all'ingresso di partner francesi nelle aziende italiane. Precisa di non essere contrario al rafforzamento della cooperazione con la Francia, ma ricorda anche che la Francia è intervenuta contro gli interessi del nostro Paese sul teatro libico, ed auspica che il Trattato possa costituire una grande opportunità di riscatto, dando corso ad una cooperazione basata sulla parità di trattamento nei rapporti bilaterali.

  Giovanni Luca ARESTA (M5S) rileva come il dibattito si stia sviluppando in maniera proficua, anche grazie ad una relazione attenta e completa. Sottolinea come il rafforzamento dei rapporti bilaterali tra Roma e Parigi contribuisca anche a rafforzare l'idea e i valori dell'Europa che furono enunciati dai padri fondatori e rimarca la bontà e le potenzialità del Trattato, che considera necessario affinché i due Paesi possano assurgere un ruolo chiave nell'ambito dell'Unione.

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  Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.45.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.45 alle 16.