CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 3 maggio 2022
788.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
Pag. 7

AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 3 maggio 2022.

Audizione informale, in videoconferenza, di rappresentanti della Confederazione italiana proprietà edilizia (Confedilizia), della Federazione italiana agenti immobiliari professionali (FIAIP) e dell'Unione piccoli proprietari immobiliari (UPPI), nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 1283 Orfini, C. 3165 Paolin, C. 3240 Cirielli, C. 3358 Calabria, C. 3359 Paolini, C. 3378 Foti, C. 3397 Papiro e C. 3402 Spena recanti disposizioni in materia di contrasto delle occupazioni abusive di immobili.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 11 alle 11.35.

SEDE REFERENTE

  Martedì 3 maggio 2022. — Presidenza del presidente Mario PERANTONI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia, Francesco Paolo Sisto.

  La seduta comincia alle 12.15.

Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e alla legge 21 aprile 2011, n. 62, in materia di tutela del rapporto tra detenute madri e figli minori.
C. 2298 Siani, C. 1780 Cirielli e C. 3129 Bellucci.
(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 20 aprile 2022.

  Mario PERANTONI, presidente, dopo aver dato conto delle sostituzioni, ricorda che nella seduta precedente, il relatore, onorevole Verini, e il rappresentante del Governo avevano formulato i pareri sugli emendamenti e che l'esame degli stessi era stato Pag. 8rinviato al fine di un supplemento di istruttoria richiesto dall'onorevole Ferraresi.

  Walter VERINI (PD), relatore, ricordando come, nell'ultima seduta, insieme a gran parte dei membri della Commissione, aveva ritenuto le problematiche sollevate dal collega Ferraresi condivisibili e meritevoli di un ulteriore approfondimento, ritiene, a seguito di tale approfondimento, che i timori avanzati in quella sede siano superabili già alla luce dell'attuale formulazione dell'articolo 41-bis dell'ordinamento penitenziario, che di fatto impedisce che soggetti sottoposti alla disciplina del 41-bis possano accedere agli istituti di custodia attenuata per detenute madri (ICAM). Pertanto, chiede che nella seduta odierna si proceda con l'esame delle proposte emendative, visto che il provvedimento è iscritto nel calendario dell'Assemblea per il prossimo lunedì ed è necessario che la Commissione concluda i propri lavori in tempi adeguati. Ricordando l'alto valore anche simbolico del provvedimento, il quale, a suo giudizio, costituisce un intervento di civiltà, ritiene che anche nel corso dell'esame in Assemblea si potranno discutere e approfondire tali questioni e, eventualmente, apportare miglioramenti al testo, anche attraverso un proficuo confronto con il Governo.

  Pierantonio ZANETTIN (FI), chiede che vengano accantonati, per il momento, gli emendamenti Spena 3.14 e Spena 3.15, poiché è attualmente in corso una interlocuzione sul merito delle proposte emendative.

  Walter VERINI (PD), relatore, ricordando la necessità che la Commissione concluda l'esame del provvedimento in tempi brevi, acconsente alla proposta di accantonamento.

  Mario PERANTONI (M5S), presidente, facendo presente che, al fine di rispettare il calendario dei lavori dell'Assemblea, è necessario che la Commissione voti il mandato al relatore entro la giornata di giovedì, auspica che le interlocuzioni in atto sulle proposte emendative in questione si concludano in tempi brevi. Avverte, pertanto, che gli emendamenti Spena 3.14 e Spena 3.15 si intendono accantonati. Chiede quindi se ci sono interventi sull'emendamento 1.1. Ascari.

  Vittorio FERRARESI (M5S) precisando che interviene anche in riferimento all'emendamento Ascari 1.2 oggetto di una proposta di riformulazione, fa presente che, nonostante abbia apprezzato l'interlocuzione avvenuta con il relatore sulle questioni da lui sollevate nella seduta precedente, ritiene che tali dubbi non siano stati fugati dall'intervento odierno del relatore e, essendo convinto che, nell'attuale formulazione, le restrizioni previste dall'articolo 41-bis dell'ordinamento penitenziario non si estendano anche alla fattispecie prevista dall'articolo 1 del provvedimento in discussione, esorta il rappresentante del Governo a chiarire l'applicabilità dell'articolo 41-bis anche in tale situazione. Inoltre, fa presente che le problematiche da lui sollevate nella seduta precedente non riguardano esclusivamente soggetti sottoposti all'articolo 41-bis, ma anche soggetti condannati per reati per cui non è prevista l'applicazione dell'articolo 41-bis, ma altrettanto potenzialmente pericolosi. Difatti, nel caso in cui soggetti particolarmente pericolosi fossero detenuti presso un ICAM, questi potrebbero porre in essere condotte intimidatorie nei confronti degli altri soggetti detenuti, evadere, comunicare con l'esterno o commettere ulteriori reati. Ritenendo, quindi, che il provvedimento in discussione non contenga nessuna clausola di salvaguardia per evitare che ciò avvenga o strumenti affinché i giudici possano modificare la misura di detenzione presso ICAM di soggetti altamente pericolosi, annuncia, a nome del gruppo, di non accogliere la riformulazione presentata dai relatori all'emendamento Ascari 1.2.

  Alfredo BAZOLI (PD) ritiene che nella discussione in corso ci si stia soffermando eccessivamente sui soggetti detenuti e non sull'obiettivo principale della proposta di legge, cioè la tutela dei figli minori di tali Pag. 9soggetti, i quali, in virtù delle previsioni normative attualmente in vigore, oggi si trovano in condizione di detenzione insieme ai genitori, anche in carcere. Poiché ritiene che non abbia senso far scontare le pene detentive dei genitori anche ai figli, sottolinea che il provvedimento in esame risponde alla necessità di trovare, per tali situazioni, strumenti alternativi alla detenzione in carcere, consentendo nella maggior parte dei casi la detenzione domiciliare, oppure, sempre al fine di tutelare al massimo l'interesse dei figli minori, la detenzione, in casi eccezionali, presso ICAM. A tal proposito, fa presente che tali istituti costituiscono sezioni speciali di carceri a custodia attenuata, e che pertanto si tratta pur sempre di istituti carcerari. Venendo all'obiezione sollevata dal collega Ferraresi, ritiene che già l'attuale formulazione dell'articolo 41-bis, disponendo per i soggetti sottoposti a tale regime deroghe alla disciplina generale dell'ordinamento penitenziario, preveda che in questi casi la detenzione avviene in carcere e non presso strutture alternative. Venendo all'applicabilità di tale regime anche alle misure cautelari, afferma di essere disposto a ragionare con il collega al fine di addivenire ad una disciplina adeguata, anche attraverso la presentazione di emendamenti in Assemblea e ricorda che comunque, nei casi di soggetti particolarmente pericolosi, vi potrà essere l'intervento del giudice tutelare al fine di rimuovere la potestà genitoriale di tale soggetto. Pertanto, non ritiene opportuno estendere ulteriormente le eccezioni alla detenzione domiciliare o presso ICAM già previste e, di conseguenza, chiede che la Commissione prosegua nell'esame delle proposte emendative.

  Federico CONTE (LEU), ricordando che il modello degli ICAM è ricalcato su quello quello degli istituti a custodia attenuata per tossicodipendenti (ICATT), ritiene, anche sulla base di una visita da lui effettuata di recente in un istituto del genere, che all'interno di questi ultimi vi sia già la possibilità di graduare le modalità di detenzione in base alla pericolosità dei soggetti reclusi, con l'esclusione però della detenzione in carcere. Quanto alla questione relativa all'articolo 41-bis, rilevando che vi sono diverse recenti sentenze della Corte di cassazione volte alla rimozione di alcuni divieti esistenti che ostacolano i rapporti tra genitori detenuti e figli di età inferiore ai 12 anni, ritiene che non vi possano essere disposizioni che vadano in senso contrario a questa giurisprudenza e alla finalità della legge, ricordata dall'onorevole Bazoli. In conclusione, auspica che sul provvedimento vi possa essere, così come avvenuto in occasione del provvedimento riguardante l'ergastolo ostativo, un consenso il più possibile ampio delle forze politiche poiché si tratta di un provvedimento di civiltà.

  Roberto TURRI (LEGA), intervenendo sull'ordine dei lavori, sottolinea come, anche alla luce delle osservazioni dei colleghi Bazoli e Ferraresi, sia emerso chiaramente che il provvedimento non risolve la problematica legata alla fase cautelare. Evidenziando come il relatore si sia reso disponibile a risolvere la questione – che già era emersa durante la scorsa seduta – nel corso dell'esame in Assemblea e come abbia anche fatto notare che eventualmente anche l'altro ramo del Parlamento avrà la possibilità di intervenire sul testo, gli chiede se non sia il caso di presentare un emendamento in merito. Ritiene che, qualora la proposta fosse condivisa, i gruppi potrebbero rinunciare al termine per la presentazione di subemendamenti alla stessa e che pertanto la Commissione potrebbe far pervenire all'Assemblea, nei tempi stabiliti, un testo più completo.

  Vittorio FERRARESI (M5S), invitando i colleghi a non fare della retorica e delle strumentalizzazioni sui bambini in carcere, rammenta che alcuni soggetti particolarmente pericolosi hanno ordinato, durante la loro carcerazione, di commettere l'omicidio di bambini. Evidenziando quindi come nessuno desideri che i minori stiano in carcere, non può non rilevare come alcuni soggetti sfruttino proprio i bambini per sfuggire alla reclusione. A suo avviso l'ordinamento già sarebbe completo indicando come, solo in caso di esigenze cautelari di particolare rilevanza, sia consentita la permanenzaPag. 10 dei bambini in carcere. Osserva, in proposito, che il collega Bazoli, nel suo intervento, ha fatto presente come negli ICAM non vi siano terroristi. A suo avviso tale osservazione è ovvia in quanto l'ordinamento prevede delle clausole di salvaguardia per cui tali soggetti non possono accedere a tali strutture né usufruire degli arresti domiciliari. Ritiene che non ci si debba limitare a considerare la tutela dei minori – sottolineando come a volte una detenuta possa essere una madre esemplare e contemporaneamente un'assassina feroce – e osserva che proprio per tale ragione l'ordinamento prevede che, se un soggetto è troppo pericoloso, lo stesso non possa scontare la pena ai domiciliari o all'interno di un ICAM. Nel rammentare come, nel periodo in cui ha svolto il ruolo di sottosegretario della Giustizia, il Governo si sia impegnato per creare nuovi ICAM, sottolinea come non si possa tuttavia nascondere che esista una problema. Con riferimento alle osservazioni del collega Conte, ritiene che le stesse siano corrette ma sottolinea come vi sia una profonda differenza tra il consentire di mantenere un rapporto con i bambini e il far scontare la propria pena a un individuo in una struttura dove la sicurezza non può essere garantita. A suo avviso l'esclusione di tutti i soggetti di cui agli articoli 4-bis e 41-bis dell'ordinamento penitenziario creerebbe degli automatismi che potrebbero porre problemi ulteriori e ritiene che sarebbe invece corretto fornire al giudice gli strumenti adatti a valutare se vi siano rischi per la sicurezza. Sottolineando in fine come il suo intervento non sia di natura ostruzionistica bensì tecnica e politica, invita il relatore ad individuare, anche tramite l'ausilio degli uffici del Governo, una ulteriore soluzione alla questione.

  Walter VERINI (PD), relatore, fa presente di aver ascoltato attentamente gli interventi di tutti i colleghi e di condividere, in particolare, nel merito quello del collega Bazoli e nel metodo quello dell'onorevole Turri. Sottolinea come anche il deputato Conte abbia colto molto bene il punto della questione. Evidenzia come la Commissione abbia legittimamente impiegato oltre un anno per esaminare il provvedimento che mira a tutelare i minori, la cui permanenza in carcere costituisce un'aberrazione, e rileva come il collega Ferraresi evidenzi la necessità di contemperare tale tutela con quella della sicurezza. Precisa che i minori attualmente in carcere sono poche decine, per il novanta per cento figli di donne rom, e che ci sono anche alcune carcerate che preferirebbero rimanere in carcere piuttosto che essere trasferite in una casa famiglia o in un ICAM. Evidenzia infatti come le case famiglia sul territorio nazionale sono soltanto due e che gli ICAM spesso sono lontani dalle città. Ritiene che le osservazioni già svolte nel suo precedente intervento in merito al regime del 41-bis possano rassicurare circa le preoccupazioni emerse e rammenta che anche la sottosegretaria Macina ha assicurato che avrebbe approfondito ancora la questione. Sottolineando come quindi ci siano tutte le condizioni perché la Commissione possa procedere con l'esame delle proposte emendative e concludere i propri lavori nel rispetto dei tempi previsti, si riserva, con l'ausilio anche del Governo, di verificare la possibilità di migliorare attraverso degli ulteriori emendamenti il testo nel corso dell'esame da parte dell'Assemblea.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Ascari 1.1 e Ferraresi 1.17.

  Walter VERINI, relatore, dovendo la Commissione procedere ad esaminare gli emendamenti Cirielli 1.14, Ascari 1.2 e Potenti 1.7, sui quali ha già espresso parere favorevole purché riformulati nella medesima maniera, rivedendo il parere già espresso, esprime parere favorevole anche sull'emendamento Giannone 1.16, purché anch'esso riformulato nell'identico testo di tali proposte emendative (vedi allegato).

  Il sottosegretario Francesco Paolo SISTO esprime parere conforme a quello del relatore.

  Mario PERANTONI, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Pag. 11Cirielli 1.14: si intende vi abbiano rinunciato.

  Stefania ASCARI (M5S), pur apprezzando la volontà espressa dal relatore di arrivare a una soluzione in merito alla questione sollevata dal collega Ferraresi, e auspicando la stessa possa essere individuata rapidamente, non accoglie la riformulazione dell'emendamento a sua prima firma 1.2, avanzata dal relatore.

  La Commissione respinge l'emendamento Ascari 1.2.

  Pierantonio ZANETTIN (FI) accetta la riformulazione proposta dal relatore dell'emendamento Giannone 1.16, del quale è cofirmatario.

  Roberto TURRI (LEGA) accetta la riformulazione proposta dal relatore dell'emendamento Potenti 1.7, del quale è cofirmatario.

  La Commissione approva gli emendamenti Giannone 1.16 (nuova formulazione) e Potenti 1.7 (nuova formulazione) (vedi allegato).

  Mario PERANTONI, presidente, avverte che la votazione degli emendamenti Paolini 1.8 e Turri 1.6 risulta preclusa a seguito dell'approvazione delle identiche nuove formulazioni degli emendamenti Giannone 1.16 e Potenti 1.7.

  Stefania ASCARI (M5S) accetta la riformulazione dell'emendamento a sua prima firma 1.3, proposta dal relatore.

  Lucia ANNIBALI (IV) accoglie la riformulazione dell'emendamento a sua firma 1.12, avanzata dal relatore.

  Alfredo BAZOLI (PD) accetta la riformulazione dell'emendamento a sua firma 1.13, proposta dal relatore.

  Roberto TURRI (LEGA) accetta la riformulazione dell'emendamento a sua prima firma 1.9, proposta dal relatore.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Ascari 1.3 (nuova formulazione), Annibali 1.12 (nuova formulazione), Bazoli 1.13 (nuova formulazione) e Paolini 1.9 (nuova formulazione) (vedi allegato).

  Walter VERINI, relatore, propone una ulteriore nuova identica formulazione degli emendamenti Ascari 1.4, Bellucci 1.15, e Potenti 1.10 (vedi allegato).

  Il sottosegretario Francesco Paolo SISTO esprime parere conforme a quello del relatore.

  Stefania ASCARI (M5S) accoglie la ulteriore nuova formulazione dell'emendamento a sua firma 1.4.

  Roberto TURRI (LEGA) accetta la ulteriore nuova formulazione dell'emendamento Potenti 1.10 proposta dal relatore.

  Mario PERANTONI, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Bellucci 1.15: avverte che si intende vi abbiano rinunciato.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Ascari 1.4 (nuova formulazione) e Potenti 1.10 (nuova formulazione) (vedi allegato).

  Mario PERANTONI, presidente, avverte che la votazione dell'emendamento Paolini 1.11 è preclusa dall'approvazione degli identici emendamenti Ascari 1.4 (nuova formulazione) e Potenti 1.10 (nuova formulazione).

  Stefania ASCARI (M5S) accetta la riformulazione dell'emendamento a sua prima firma 1.5, proposta dal relatore.

  La Commissione approva l'emendamento Ascari 1.5 (nuova formulazione) (vedi allegato).

  Vittorio FERRARESI (M5S), con riguardo alla riformulazione dell'emendamento Ascari 2.1, nel precisare che la normativa già prevede che, in presenza di un Pag. 12figlio disabile, la pena venga scontata agli arresti domiciliari, evidenzia il rischio di eventuali censure di costituzionalità. Desidera quindi lasciare agli atti tale constatazione, ritenendo che non sarebbe necessario introdurre ulteriori disposizioni a tale riguardo.

  Stefania ASCARI (M5S) accetta la riformulazione dell'emendamento a sua prima firma 2.1 proposta dal relatore.

  Roberto TURRI (LEGA) accetta la riformulazione dell'emendamento Potenti 2.6, di cui è cofirmatario.

  Mario PERANTONI, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Bellucci 2.19; si intende che vi abbiano rinunciato.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Ascari 2.1 (nuova formulazione) e Potenti 2.6 (nuova formulazione) (vedi allegato).

  Mario PERANTONI, presidente, avverte che, a seguito dell'approvazione degli identici emendamenti Ascari 2.1 (nuova formulazione) e Potenti 2.6 (nuova formulazione), risulta preclusa la votazione degli emendamenti Cirielli 2.17 e 2.16, Ascari 2.2, Paolini 2.7, 2.8 e 2.9, Turri 2.4, Bellucci 2.18, Annibali 2.13, Bazoli 2.14 e 2.15, Paolini 2.10, Ascari 2.3, Paolini 2.11, Turri 2.5 e Paolini 2.12.

  Alfredo BAZOLI (PD) accetta la riformulazione dell'articolo aggiuntivo a sua firma 2.02, proposta dal relatore.

  Lucia ANNIBALI (IV) accetta la riformulazione dell'articolo aggiuntivo a sua firma 2.03, proposta dal relatore.

  La Commissione approva gli identici articoli aggiuntivi Bazoli 2.02 (nuova formulazione) e Annibali 2.03 (nuova formulazione) (vedi allegato).

  Mario PERANTONI, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'articolo aggiuntivo Bellucci 2.04; si intende che vi abbiano rinunciato.

  Lucia ANNIBALI (IV) ritira l'articolo aggiuntivo a sua firma 2.01.

  Mario PERANTONI, presidente, avverte che l'articolo aggiuntivo Ferraresi 2.05 risulta assorbito dall'approvazione degli identici articoli aggiuntivi Bazoli 2.02 e Annibali 2.03, come riformulati.

  Roberto TURRI (LEGA) ritira l'emendamento Potenti 3.4, di cui è cofirmatario.

  Alfredo BAZOLI (PD) ritira l'emendamento a sua firma 3.6.

  Mario PERANTONI, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Bellucci 3.8; si intende che vi abbiano rinunciato.

  Stefania ASCARI (M5S) vuole che resti agli atti della Commissione l'importanza da lei attribuita all'emendamento a sua firma 3.2. Nel rammentare che gli istituti a custodia attenuata restano pur sempre delle strutture carcerarie, evidenzia il grande lavoro svolto a supporto dei bambini dalle associazioni del settore. Segnala a tale proposito che sono proprio gli educatori dei servizi sociali e delle associazioni a consentire ai bambini di uscire dalle strutture carcerarie, accompagnandoli all'asilo nido, al parco o, in taluni casi, anche al mare durante l'estate. Nell'esprimere il proprio dispiacere per il parere contrario, dichiara di ritirare a malincuore l'emendamento a sua firma 3.2, di cui ribadisce l'importanza.

  Walter VERINI (PD), relatore, con riguardo all'emendamento Spena 3.14, precedentemente accantonato, fa presente che è in corso una proficua collaborazione con gli uffici legislativi del Governo ai fini di una possibile riformulazione del testo. Nel sottolineare la serietà del tema posto dall'emendamento, precisa che il parere contrario precedentemente espresso era determinato dalla mancata previsione di una dotazione finanziaria a copertura degli oneri Pag. 13a carico dei comuni per la riconversione degli immobili. Rilevando come, in assenza di adeguata copertura finanziaria, le proposte emendative abbiano vita breve, rammenta che, proprio grazie ad un emendamento del collega Siani, promotore del provvedimento in esame, la legge di bilancio vigente prevede un fondo per la copertura delle spese di accoglienza di genitori detenuti con bambini al seguito fuori dal carcere. Nel condividere quindi lo spirito dell'emendamento Spena 3.14, ritiene indispensabile che nella sua riformulazione l'obbligo a carico dei comuni di riconvertire prioritariamente gli immobili di loro proprietà sia compensato dal corretto richiamo alle risorse finanziarie disponibili. Tutto ciò premesso, propone di procedere alla votazione delle restanti proposte emendative, rinviando anche in questo caso all'esame dell'Assemblea la compiuta definizione della questione, al fine di consentire gli ulteriori necessari approfondimenti.

  Mario PERANTONI, presidente, al fine di consentire un supplemento di riflessione sull'emendamento Spena 3.14, la cui eventuale approvazione precluderebbe la votazione di alcune delle successive proposte emendative, sospende brevemente la seduta.

  La seduta, sospesa alle 13.05, riprende alle 13.10.

  Walter VERINI (PD), relatore, con riguardo alla riformulazione dell'emendamento Spena 3.14, nel proporre che i comuni riconvertano e utilizzino prioritariamente immobili di proprietà comunale, purché idonei, fa presente di non essere tuttora in grado, nonostante le ulteriori consultazioni con il Governo, di esplicitare i corretti riferimenti al richiamato fondo previsto in sede di legge di bilancio. Chiede quindi se la questione possa essere rinviata ad un momento successivo.

  Il sottosegretario Francesco Paolo SISTO ritiene che nella riformulazione dell'emendamento Spena 3.14 ci si possa limitare a fare riferimento all'utilizzazione dei fondi disponibili.

  Roberto TURRI (LEGA), nel dichiarare di voler ritirare l'emendamento Potenti 3.3, di cui è cofirmatario, preannuncia l'intenzione della Lega di presentare in Assemblea proposte emendative volte ad individuare le necessarie risorse finanziarie a benefico dei comuni. Alla luce della propria esperienza da amministratore locale, rileva la diffusa abitudine di scaricare sui comuni, da tempo in affanno, sempre nuovi compiti senza prevedere la necessaria copertura finanziaria. Con riguardo al contenuto dell'emendamento Spena 3.14, dichiara di non comprendere la necessità di una simile puntualizzazione, ritenendo che, se un comune stipula una convenzione con il Ministro della giustizia, evidentemente ha nella propria disponibilità un immobile idoneo ad ospitare una casa famiglia protetta. Nel ribadire di non comprendere l'utilità dell'intervento, fa presente la necessità che lo Stato fornisca le necessarie risorse finanziarie anche con riguardo all'attività di promozione del reinserimento sociale e lavorativo delle donne, una volta espiata la pena detentiva. In assenza di un'adeguata copertura finanziaria, dichiara la propria contrarietà a tali iniziative.

  Il sottosegretario Francesco Paolo SISTO, nel considerare comprensibili le preoccupazioni dei sindaci, di cui si è fatto carico l'onorevole Turri, fa presente che l'intento dell'intervento è quello di definire un indirizzo, invitando i comuni ad utilizzare prioritariamente gli immobili di proprietà.

  Walter VERINI (PD), relatore, nel ribadire che grazie ad un emendamento dell'onorevole Siani l'attuale legge di bilancio ha destinato una cifra significativa, peraltro al momento inutilizzata, all'accoglienza dei genitori detenuti con figli al seguito, con l'intento di venire incontro alle esigenze dei comuni, chiede che si svolgano gli opportuni approfondimenti al fine di inserire nel testo riformulato dell'emendamento Spena Pag. 143.14 il corretto riferimento alla richiamata disposizione.

  Il sottosegretario Francesco Paolo SISTO con riguardo alle considerazioni svolte dal relatore, fa presente che sarà la Commissione Bilancio, in sede di espressione del parere sul provvedimento, a fornire le necessarie precisazione con riguardo alla copertura finanziaria.

  Mario PERANTONI, presidente, nel confermare che si tratta di aspetti che possono essere precisati in un momento successivo, ritiene che si possa procedere con l'esame delle proposte emendative.

  Walter VERINI (PD), relatore, esprime dunque parere favorevole sull'emendamento Spena 3.14, purché riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato).

  Il sottosegretario Francesco Paolo SISTO esprime parere conforme a quello del relatore.

  Pierantonio ZANETTIN (FI) accetta la riformulazione dell'emendamento Spena 3.14, di cui è cofirmatario.

  La Commissione approva l'emendamento Spena 3.14 (nuova formulazione) (vedi allegato).

  Mario PERANTONI, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Bellucci 3.9; si intende che vi abbiano rinunciato.

  Roberto TURRI (LEGA), come preannunciato, ritira l'emendamento Potenti 3.3 di cui è cofirmatario, ribadendo l'intenzione della Lega di presentare proposte emendative in Assemblea volta a garantire l'adeguata copertura finanziaria per le iniziative di reinserimento delle detenute madri, una volta scontata la pena.

  Pierantonio ZANETTIN (FI) ritira l'emendamento Spena 3.15, di cui è cofirmatario.

  Mario PERANTONI, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Bellucci 3.10; si intende che vi abbiano rinunciato.

  Pierantonio ZANETTIN (FI) ritira l'emendamento Spena 3.13, di cui è cofirmatario.

  Alfredo BAZOLI (PD) ritira l'emendamento a sua firma 3.7.

  Lucia ANNIBALI (IV) ritira l'emendamento a sua firma 3.5.

  Mario PERANTONI, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Bellucci 3.11; si intende che vi abbiano rinunciato.

  Stefania ASCARI (M5S) anche in questo caso vuole che resti agli atti della Commissione l'importanza dell'emendamento a sua firma 3.1, volto a dare una destinazione valida ai beni immobili utilizzati per fini illeciti dalla criminalità organizzata. Nel ritirare l'emendamento a sua firma 3.1, tiene a ribadire l'importanza della proposta che avrebbe meritato di essere tenuta in considerazione.

  Pierantonio ZANETTIN (FI) ritira l'emendamento Giannone 3.12, di cui è cofirmatario.

  Mario PERANTONI, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'articolo aggiuntivo Bellucci 3.01; si intende che vi abbiano rinunciato.
  Dichiara quindi concluso l'esame delle proposte emendative riferite al provvedimento. Avverte che il testo come risultante dall'approvazione delle proposte emendative sarà trasmesso alle Commissioni competenti in sede consultiva ai fini del prescritto parere.
  Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.20.