CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 27 aprile 2022
785.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 157

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 27 aprile 2022.

Audizioni sulla predisposizione del decreto ministeriale che stabilirà i criteri e le modalità per l'attribuzione di risorse destinate a migliorare l'intero ciclo della raccolta, del trattamento e del riciclo dei rifiuti (M2C1-14 del PNRR), di Laura D'Aprile Capo del Dipartimento per la transizione ecologica e gli investimenti verdi (DiTEI).

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14 alle 14.55.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 27 aprile 2022. — Presidenza della vicepresidente Rossella MURONI. – Interviene la Sottosegretaria di Stato per la Transizione ecologica Vannia GAVA.

  La seduta comincia alle 14.55.

Disposizioni per la promozione del lavoro e dell'imprenditoria femminile nel settore dell'agricoltura, delle foreste, della pesca e dell'acquacoltura.
Testo unificato C. 2049 Spena, C. 2930 Cenni, C. 2992 Ciaburro e C. 3509 Bubisutti.
(Parere alla XIII Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole con osservazione).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Rossella MURONI, presidente, segnala che il presidente della XIII Commissione ha specificato che la Commissione di merito potrebbe avviare l'iter per l'approvazione in sede legislativa.

  Eva LORENZONI (LEGA), relatrice, riferisce alla Commissione sul testo unificato delle proposte di legge recanti Disposizioni per la promozione del lavoro e dell'imprenditoria femminile nel settore dell'agricoltura, delle foreste, della pesca e dell'acquacoltura, come risultante dagli emendamenti approvati.
  La proposta, composta di dieci articoli, reca disposizioni per la promozione del lavoro e dell'imprenditoria femminile nel settore dell'agricoltura, delle foreste, della pesca e dell'acquacoltura prevedendo interventi che garantiscano la valorizzazione delle competenze, delle esperienze e delle professionalità delle donne per lo sviluppo ambientalmente e socialmente sostenibile, il diritto alla maternità, la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, i servizi di assistenza, la continuità della formazione, l'accesso al credito, alla terra e alle acque, nonché la rappresentanza di entrambi i sessi negli organismi decisionali e nelle cariche direttive del settore.
  Reca altresì disposizioni per eliminare le criticità esistenti nei predetti settori e per contrastare le disparità salariali e le discriminazioni di genere, nonché per monitorare l'impatto di genere delle misure adottate nel medesimo settore.
  L'articolo 1 ne esplicita i già descritti oggetto e finalità, disponendo altresì che, con decreto, sono recepite le norme necessarie a dare attuazione alla direttiva 2010/41/UE, sull'applicazione del principio di parità di trattamento fra gli uomini e le donne che esercitano una attività autonoma.
  L'articolo 2, al fine di promuovere il lavoro e l'imprenditoria femminile nel settore dell'agricoltura, delle foreste, della pesca e dell'acquacoltura, dispone che venga redatto, con cadenza triennale, un Piano nazionale di interventi, finalizzato alla realizzazione e al finanziamento delle attività oggetto del provvedimento.
  L'articolo 3 istituisce, previo decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, presso il medesimo Ministero, l'ufficio dirigenziale non generale per la promozione dell'imprenditoria e del lavoro femminile nel settore dell'agricoltura, delle foreste, della pesca e dell'acquacoltura. L'ufficio, avvalendosi della collaborazione del CREA e dell'ISMEA predispone un rapporto annuale sulla condizione dell'imprenditoria e del lavoro femminile, che viene trasmesso al Parlamento ed alle regioni. Il Pag. 158comma 5, per l'attività dell'ufficio stanzia una somma pari a 300.000 euro annui dall'anno 2022.
  L'articolo 4 reca disposizioni per favorire la costituzione e l'aggregazione di imprese a conduzione femminile nel settore dell'agricoltura, della silvicoltura, dell'itticoltura e dell'acquacoltura e istituisce nello stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, il Fondo per promuovere l'aggregazione dell'imprenditoria femminile agricola, con una dotazione di 15 milioni di euro annui a decorrere dal 2022.
  L'articolo 5 reca alcune disposizioni volte all'attuazione del principio della parità di genere. In particolare, al comma 1, è previsto che, con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali – da emanarsi entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del provvedimento – in sede di rinnovo delle cariche degli enti strumentali agricoli e delle società controllate dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali operanti nel settore agricolo, si provvede ad assicurare che il riparto degli amministratori da eleggere sia effettuato nel rispetto dei criteri previsti dal decreto del Presidente della Repubblica 30 novembre 2012, n. 251. Il comma 2 stabilisce che, entro un mese dalla data di entrata in vigore del provvedimento, il Governo provveda a modificare il sopra citato decreto del Presidente della Repubblica n. 251 del 2012, nel senso di assicurare il rispetto della composizione degli organi sociali e, a tal fine sopprimendo, all'articolo 3, comma 1, il limite dei tre mandati consecutivi e prevedendo che i compiti di monitoraggio e vigilanza – di cui all'articolo 4, comma 5 – attribuiti al Presidente del Consiglio dei ministri o al Ministro delegato per le pari opportunità siano estesi anche al Ministro competente. Ai commi 3, 4 e 5 si prevedono ulteriori modifiche delle disposizioni vigenti volte ad attuare il principio della parità di genere.
  L'articolo 6 dispone che, in corrispondenza con la Giornata internazionale delle donne rurali, istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite con la risoluzione 62/136 del 18 dicembre 2007, la Repubblica riconosce il 15 ottobre di ogni anno quale Giornata nazionale del lavoro femminile in agricoltura, al fine di far conoscere l'importanza sociale e la qualità dell'imprenditoria e del lavoro femminile in agricoltura, nonché l'apporto dato dalle donne alla crescita civile e sociale del Paese, e allo scopo di assicurare la parità di trattamento tra uomo e donna in agricoltura.
  L'articolo 7 disciplina la qualifica di coadiuvante dell'impresa di pesca e acquacoltura stabilendo che – ad eccezione dei casi in cui sia configurabile un diverso rapporto di lavoro – tale qualifica è riconosciuta, ai sensi dell'articolo 230-bis del codice civile (riguardante l'impresa familiare), al familiare che presta la sua attività di lavoro nell'impresa ittica.
  L'articolo 8 reca disposizioni in materia di rifinanziamento del fondo rotativo volto a favorire lo sviluppo dell'imprenditoria femminile in agricoltura, prevedendone il rifinanziamento nella misura di 15 milioni di euro annui a decorrere dal 2022.
  L'articolo 9 reca la consueta clausola di salvaguardia riguardante l'applicabilità delle disposizioni per le regioni a statuto speciale e le province autonome di Trento e di Bolzano mentre, infine, l'articolo 10 reca le disposizioni finanziarie prevedendo, in particolare, che agli oneri derivanti dall'attuazione della presente proposta di legge, pari 42,3 milioni di euro annui a decorrere dal 2022, si provveda mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2022-2025, nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2022, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al medesimo Ministero.
  In conclusione, considerate le meritorie finalità del provvedimento all'esame, formula una proposta di parere favorevole, con osservazione (vedi allegato 1).

  La Sottosegretaria di Stato per la Transizione ecologica Vannia GAVA concorda con la proposta di parere della relatrice.

Pag. 159

  Tommaso FOTI (FDI), condividendo le finalità del provvedimento nonché la proposta di parere della relatrice, preannuncia il voto favorevole del proprio gruppo.

  La Commissione approva la proposta di parere della relatrice (vedi allegato 1).

Interventi per la prevenzione e la lotta contro l'HIV, l'AIDS, l'HPV e le infezioni e malattie a trasmissione sessuale.
Nuovo testo C. 1972 D'Attis ed abb.
(Parere alla XII Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Rossella MURONI, presidente, avverte che la Commissione di merito ha sollecitato l'espressione del parere, in previsione del suo inserimento nel calendario dell'Assemblea del mese di maggio.

  Alberto ZOLEZZI (M5S), relatore, riferisce alla Commissione sul testo unificato delle proposte di legge recanti Interventi per la prevenzione e la lotta contro l'HIV, l'AIDS, l'HPV e le infezioni e malattie a trasmissione sessuale, come risultante dagli emendamenti approvati, che hanno profondamente modificato il testo originario.
  La proposta è volta ad aggiornare l'impianto normativo con cui si è definito l'indirizzo operativo della lotta all'AIDS in Italia, a suo tempo definito con la legge n. 135 del 1990 che viene pertanto abrogata.
  L'articolo 1 prevede una serie di interventi di contrasto alla diffusione dell'infezione da HIV mediante politiche di prevenzione e di idonea assistenza alle persone affette da AIDS, in linea con gli impegni assunti dall'Italia in ambito internazionale.
  Si tratta di interventi di carattere pluriennale su: prevenzione, informazione, ricerca, sorveglianza epidemiologica e sostegno dell'attività del terzo settore; attività di screening per la diagnosi precoce; potenziamento degli organici; formazione e aggiornamento professionale del personale; potenziamento dei servizi territoriali; incremento della qualità dell'assistenza; rafforzamento delle funzioni dell'Istituto superiore di sanità in materia di sorveglianza, raccolta di dati epidemiologici e presidio di nuove emergenze infettive; distribuzione anche gratuita degli strumenti di prevenzione; formazione nelle scuole secondarie di primo e secondo grado; utilizzo di strumenti di prevenzione anche farmacologici per le persone maggiormente soggette a rischio di infezione; potenziamento della ricerca; contrasto alla discriminazione.
  Tra le misure previste figura anche la riqualificazione delle strutture di ricovero per malattie infettive delle aziende ospedaliere, anche universitarie, e degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico pubblici, ivi compresi le attrezzature e gli arredi, inclusi i reparti di pediatria che accolgono bambini con infezione da HIV, anche attraverso la realizzazione di ambulatori e spazi per attività diurne, il potenziamento delle attività ambulatoriali e ambulatoriali complesse e l'adeguamento e potenziamento dei laboratori di virologia, microbiologia e immunologia ad essi connessi (lettera c).
  Tali interventi sono specificati nel Piano triennale di interventi contro l'HIV, l'AIDS e le infezioni e malattie a trasmissione sessuale, predisposto dalla sezione per la lotta contro l'HIV, l'AIDS e le infezioni e malattie a trasmissione sessuale del Comitato tecnico sanitario, istituita dall'articolo 7 della proposta, adottato con decreto dal Ministro della salute, sentito il Consiglio superiore di sanità, d'intesa con la Conferenza permanente Stato-regioni.
  L'articolo 2 prevede misure per contrastare la diffusione delle infezioni da Human Papilloma Virus (HPV).
  L'articolo 3 prevede misure per la cura dei minorenni affetti da HIV o da AIDS, attraverso l'individuazione di un centro regionale pediatrico di riferimento, dotato di strutture e di personale dedicati alla presa in carico dei minorenni affetti da HIV o da AIDS e delle loro famiglie, di un Osservatorio nazionale sulle malattie infettive pediatriche, di un registro italiano per le Pag. 160infezioni da HIV in pediatria e prevedendo altresì l'emanazione di specifiche linee guida sia sull'utilizzo della terapia antiretrovirale e sulla gestione diagnostico-clinica dei minorenni affetti da infezione da HIV o da AIDS che per l'accoglienza dei minorenni con malattie infettive o sospette di esserlo esclusivamente in aree pediatriche dedicate, adatte all'assistenza specifica e ai bisogni del minorenne.
  L'articolo 4 reca norme in materia di formazione e aggiornamento del personale.
  L'articolo 5 reca disposizioni volte a facilitare l'accertamento dell'infezione da HIV attraverso l'istituzione di almeno un punto di accesso gratuito e anonimo in ogni capoluogo di provincia. È garantita in ogni caso la riservatezza dei dati personali nonché il consenso dell'assistito alla sottoposizione alle analisi per l'accertamento del virus. Le analisi per l'accertamento dell'infezione da HIV possono essere effettuate su richiesta del minorenne che abbia compiuto il quattordicesimo anno di età, senza necessità di autorizzazione dell'esercente la responsabilità genitoriale. L'accertata infezione da HIV in nessun caso può costituire motivo di discriminazione, in particolare per lo svolgimento di attività scolastiche, formative e sportive, per l'accesso e per il mantenimento di posti di lavoro, per l'accesso al credito e alle coperture assicurative.
  L'articolo 6 reca i divieti a carico dei datori di lavoro, prevedendo in particolare il divieto di effettuare indagini volte ad accertare l'esistenza della sieropositività all'HIV nei dipendenti o nei candidati in fase preselettiva o preassuntiva per l'instaurazione di un rapporto di lavoro, nonché di accedere ai dati sanitari del lavoratore.
  L'articolo 7 istituisce, presso il Ministero della salute, la sezione per la lotta contro l'HIV, l'AIDS e le infezioni e malattie a trasmissione sessuale del Comitato tecnico sanitario, definendone la composizione e i compiti.
  L'articolo 8 reca le disposizioni di carattere finanziario mentre l'articolo 9 reca le disposizioni finali, di coordinamento con la legislazione vigente.
  In conclusione, considerate le meritorie finalità del provvedimento all'esame e i limitati profili di competenza della Commissione, formula una proposta di parere favorevole, con osservazioni (vedi allegato 2).

  La Sottosegretaria di Stato per la Transizione ecologica Vannia GAVA ritiene che, per i profili di competenza del suo Ministero, non vi siano elementi di rilievo.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore (vedi allegato 2).

  La seduta termina alle 15.15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 27 aprile 2022.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.15 alle 15.20.

INTERROGAZIONI

  Mercoledì 27 aprile 2022. — Presidenza della vicepresidente Rossella MURONI. – Interviene la Sottosegretaria di Stato per la Transizione ecologica Vannia GAVA.

  La seduta comincia alle 15.20.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Rossella MURONI, presidente, ricorda che è stato chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

5-03434 Businarolo: Ipotesi di ridimensionamento dei confini del parco della Lessinia, nella regione Veneto.

  La Sottosegretaria Vannia GAVA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Pag. 161

  Francesca BUSINAROLO (M5S), replicando, ringrazia la sottosegretaria per la risposta, della quale si dichiara soddisfatta, essendo ben descritta la situazione oggetto dell'interrogazione. Fa presente che l'interrogazione è stata presentata in un momento, ormai risalente, nel quale si era manifestata un'urgenza che al momento sembra essere rientrata. Apprezza la sensibilità del Ministero e della regione Veneto nel seguire la questione, dovendosi prestare particolare attenzione ai territori coinvolti, sui quali va fatto un investimento serio sia per le imprese che vi lavorano, sia per tutelarne la biodiversità.

5-07450 Braga: Istituzione di un tavolo tecnico nazionale per affrontare la situazione ecosistemica conseguente ai cambiamenti climatici, con particolare riguardo alla scarsità della risorsa idrica.

  La Sottosegretaria Vannia GAVA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Chiara BRAGA (PD), replicando, si dichiara solo parzialmente soddisfatta della risposta resa dalla sottosegretaria Gava, che ringrazia. Esprime infatti perplessità rispetto alla mancanza di consapevolezza che sembra emergere nella risposta con riguardo alla gravità della situazione idrica, che è sotto gli occhi di tutti. Senza voler mettere in dubbio i dati forniti dall'Osservatorio, che tuttavia vengono formulati secondo parametri combinati e non meramente empirici, rileva che un semplice sopralluogo sul fiume Po permetterebbe a chiunque di capire la gravità della situazione. La drammatica siccità si riverbera anche nel settore agricolo, che sarà chiamato ad uno sforzo ulteriore in ragione delle gravi conseguenze che si verificheranno a causa del conflitto russo-ucraino.
  Il livello idrometrico dei laghi è ai minimi storici e chiede pertanto al Ministero di accelerare quanto possibile la valutazione sull'opportunità di istituire un tavolo nazionale che affronti la grave situazione ecosistemica, come richiesto dall'interrogazione che si data a più di due mesi orsono, e metta in campo soluzioni straordinarie da condividere con il Parlamento.

5-07605 Torromino: Degrado ambientale dell'area crotonese, con particolare riguardo al fenomeno delle discariche abusive a cielo aperto.

  La Sottosegretaria Vannia GAVA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato).

  Sergio TORROMINO (FI), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta resa dalla sottosegretaria, che ringrazia. La zona di Crotone conta numerosi ettari di terreno da bonificare e la situazione ambientale, già compromessa e aggravata a causa dell'incuria dei cittadini, rappresenta un grave danno di immagine per le poche imprese rimaste sul territorio. Le leggi che dovrebbero tutelare la pulizia e la sicurezza delle strade nonché l'ambiente purtroppo non vengono compiutamente applicate e rivolge pertanto un accorato appello al Ministero affinché monitori con maggiore incisività e costanza la situazione esposta e intraprenda tutte le iniziative opportune per risolvere le problematiche rappresentate nell'atto di sindacato ispettivo.

5-07947 Butti: Iniziative per la bonifica del sito di Ticosa, in provincia di Como, anche attraverso l'inserimento dello stesso tra i siti di interesse nazionale.

  La Sottosegretaria Vannia GAVA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato).

  Alessio BUTTI (FDI), replicando, ringrazia la sottosegretaria Gava per aver risposto prontamente all'interrogazione a propria firma, rilevando tuttavia che il contenuto della risposta riprende in larga parte quanto descritto nell'atto da lui presentato. Sarebbe stato interessante capire quali interventi il Ministero potrebbe mettere in campo per risolvere una questione annosa, che non ha un colore politico, essendo stato il progetto originario di bonifica del sito presentato nel 2015 sotto una giunta di Pag. 162centro sinistra. Esprime perplessità con riguardo alle ragioni indicate dalla regione Lombardia contrarie all'inclusione del sito tra quelli di interesse nazionale e ravvisa la medesima perplessità anche dal tenore della risposta del Governo, elemento che giudica positivo. È opportuno, pertanto, capire se esistono alternative alla bonifica sull'area su cui era presente una tinto-stamperia, area acquistata incautamente dal comune di Como nel lontano 1982, perché, in caso contrario, non si potrà intervenire con i progetti di riqualificazione urbana che il comune di Como è intenzionato a realizzare.

  Rossella MURONI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 15.50.