CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 27 aprile 2022
785.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (III e XIV)
COMUNICATO
Pag. 55

RISOLUZIONI

  Mercoledì 27 aprile 2022. — Presidenza del presidente della XIV Commissione Sergio BATTELLI. – Intervengono il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, con delega agli affari europei, Vincenzo Amendola, e il sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, Benedetto Della Vedova.

  La seduta comincia alle 15.20.

7-00829 De Luca: Sulla Conferenza sul futuro dell'Europa.
7-00830 Mantovani: Sulla Conferenza sul futuro dell'Europa.
(Discussione congiunta e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 7-00829).

  Le Commissioni iniziano la discussione delle risoluzioni in titolo.

  Sergio BATTELLI, presidente, avverte che il gruppo Fratelli d'Italia ha testé presentato la risoluzione n. 7-00830, a prima firma della deputata Mantovani e sottoscritta anche dal collega Delmastro delle Vedove, ai fini di una trattazione congiunta (vedi allegato).
  Vertendo sulla medesima materia propone, pertanto, che la risoluzione n. 7-00830 Mantovani sia discussa congiuntamente alla risoluzione n. 7-00829 De Luca.

  Le Commissioni convengono.

  Sergio BATTELLI, presidente, avverte che, conseguentemente, l'ordine del giorno della seduta deve ritenersi integrato in tal senso.

  Piero DE LUCA (PD), dà lettura della risoluzione 7-00829 a sua prima firma.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FDI), illustrando la risoluzione n. 7-00830 a prima firma della collega Mantovani, di cui è cofirmatario, sottolinea che, al di là dei nobili intenti iniziali, la Conferenza sul futuro dell'Europa ha evidenziato gravi lacune e fragilità nell'esercizio partecipativo che avrebbe inteso promuovere. Tali criticità sono emerse sia nelle modalità di selezione dei cittadini partecipanti ai panel sia nelle procedure di elaborazione delle conclusioni che saranno sottoposte all'esame della plenaria. Pertanto, nella consapevolezzaPag. 56 di tali limiti, pur apprezzando gli sforzi profusi, Fratelli d'Italia intende impegnare il Governo a sostenere un nuovo sistema basato su un modello confederale, che rispetti la piena sovranità degli Stati membri – palesemente violata dall'Unione negli ultimi anni –, circoscrivendo gli ambiti di intervento sovranazionale a materie quali sicurezza, difesa, politica estera e geopolitica, politica commerciale, politica migratoria e demografica, crisi pandemiche e calamità naturali. Inoltre, sulla scorta della recente crisi ucraina, sottolinea la necessità che il Governo italiano smetta di eludere il tema delle radici culturali su cui è fondata l'Europa propugnando la difesa del patrimonio valoriale europeo, basato sulle radici classiche e giudaico-cristiane, nonché sul diritto romano e sulla filosofia greca: tutti elementi che costituiscono il nucleo fondante dell'identità europea, troppo spesso minacciato per l'improvvida scelta di costruire partnership privilegiate con regimi autoritari come la Cina e la Federazione russa.

  Sergio BATTELLI, presidente, invita il rappresentante del Governo ad esprimere il proprio parere sulle risoluzioni in discussione.

  Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA, esprimendo parere favorevole sulla risoluzione n. 7-00829 De Luca e contrario sulla risoluzione n. 7-00830 Mantovani, pur riconoscendo taluni limiti nell'esercizio di democrazia partecipativa introdotto dalla Conferenza, sottolinea che esso è ispirato dalla volontà sincera di aprirsi ad un dibattito ampio, che coinvolge non solo i soggetti istituzionali dell'Unione, ma anche i cittadini. Segnalando che la prossima riunione plenaria della Conferenza, prevista il 29-30 aprile, procederà all'approvazione delle raccomandazioni finali, auspica che esse non restino lettera morta ma possano ispirare un concreto processo di riforma della costruzione europea, ivi incluso l'avvio di un processo di revisione dei Trattati, come peraltro auspicato nella proposta di risoluzione n. 7-00829.

  Alessandro GIGLIO VIGNA (LEGA), intervenendo anche a nome del deputato Bianchi, esponente del suo gruppo impossibilitato a partecipare alla seduta odierna ma che ha preso parte personalmente ai lavori della Conferenza sul futuro dell'Europa, preannuncia il proprio voto favorevole sulla risoluzione 7-00829 De Luca e contrario sulla risoluzione 7-00830 Mantovani.
  Pur consapevole dei limiti e delle criticità emerse con riguardo allo svolgimento della Conferenza, evidenziate anche nella risoluzione a prima firma della deputata Mantovani, osserva come l'atto di indirizzo presentato dai gruppi di maggioranza, pur non negando tali criticità, sia volto a superarle. Sottolinea quindi anzitutto che sarebbe stato necessario un lasso di tempo maggiore per approfondire i temi posti dalla Conferenza, la quale, pur essendo un progetto ambizioso, ha avuto a disposizione uno spazio temporale probabilmente insufficiente.
  Tra i temi che avrebbero meritato maggiore approfondimento, evidenzia in particolare quello di un maggior coinvolgimento dei Parlamenti nazionali e delle autonomie locali nel processo decisionale per il rilancio del futuro dell'Europea. A tale ultimo proposito ricorda che il deputato Bianchi ha sostenuto in seno alla Conferenza sul futuro dell'Europa l'opportunità di valorizzare in particolare il ruolo delle autonomie locali, anche definendo una sorta di «seconda camera» dell'Unione, un «senato delle autonomie» cui dovrebbero essere attribuiti poteri effettivi analoghi a quelli del Parlamento europeo.
  Ricorda inoltre il tema dell'importanza del rispetto da parte delle istituzioni europee delle prerogative degli Stati membri, dovendosi a suo avviso rispettare non solo i principi di sussidiarietà e proporzionalità, ma anche, più in generale, le diversità anche di carattere valoriale esistenti all'interno dell'Unione europea. Al riguardo, osserva come talune politiche europee rischino di risultare invasive delle prerogative nazionali; cita, ad esempio, le politiche in materia di salvaguardia dello Stato di diritto, la cui articolazione appare configurata a immagine e somiglianza delle parti politiche che sostengono i governi maggiormentePag. 57 rappresentati nelle sedi europee in questo specifico momento storico. In taluni casi si tratta di politiche che rappresentano espressioni di parte, che rischiano di marginalizzare ed allontanare dal progetto europeo alcuni Stati membri che esprimono, a seguito di regolari processi democratici, valori diversi da quelli attualmente maggioritari a Bruxelles.
  Evidenzia inoltre il tema della necessità di promuovere l'attribuzione del potere di iniziativa legislativa al Parlamento europeo.
  Quanto ad altre criticità, evidenziate nella risoluzione 7-00830 Mantovani con riguardo ai temi dell'indipendenza energetica e produttiva, osserva che la Conferenza, pur avendo aperto il dibattito su tali temi, non ha avuto tempo di aggiornarne lo sviluppo in base alla recente evoluzione politica ai confini orientali dell'Unione europea, che ha registrato lo scoppio della guerra in Ucraina.
  Ribadisce in conclusione il voto favorevole del suo gruppo sulla risoluzione 7-00829 De Luca, in quanto la Conferenza sul futuro dell'Europa costituisce indubbiamente un'esperienza positiva di partecipazione democratica, sebbene ancora ad uno stato embrionale. Esprime quindi l'auspicio che tale esperienza abbia un seguito e porti in futuro ad un più intenso e fattivo coinvolgimento dei cittadini e delle autonome locali nel processo decisionale europeo.

  Emanuela ROSSINI (MISTO-MIN.LING.), nel preannunciare il proprio voto favorevole sulla risoluzione 7-00829 De Luca e contrario sulla risoluzione 7-00830 Mantovani, osserva che la Conferenza sul Futuro dell'Europa ha dato occasione ai governi di costruire un programma per tracciare le linee dell'Europa futura, sia sul piano dell'implementazione di nuove politiche che su quello dell'introduzione di riforme istituzionali dell'Unione.
  Osserva che la Conferenza ha fatto emergere l'esigenza condivisa di una Europa partecipata, rappresentativa e democratica, in cui i cittadini, soprattutto i giovani, possano esercitare una cittadinanza attiva. Proprio ai giovani è stata data, nel contesto di alcune consultazioni tra le università e il Dipartimento Politiche Europee, la possibilità di presentare diverse idee di riforma a livello europeo volte a creare uno spazio europeo più coeso e vicino ai reali bisogni della popolazione. I temi maggiori temi considerati sono l'ambiente, il lavoro giovanile, la digitalizzazione, la mobilità e la riduzione delle disparità.
  Emerge inoltre la necessità di rafforzare il ruolo dell'Europa come motore nell'attuazione di riforme quali un sistema ferroviario europeo, uffici di collocamento europei comuni, la riduzione delle emissioni serra o l'armonizzazione del sistema fiscale, le quali non possono materializzarsi se perseguite esclusivamente all'interno dei confini nazionali.
  Ricorda che il PNRR, grazie ai fondi del Next Generation EU, costituisce lo strumento per rispondere ai bisogni degli europei del futuro, per la cui attuazione è auspicabile una forte collaborazione del pubblico e del privato, ma soprattutto un forte coinvolgimento delle amministrazioni locali in una rete che connetta tutte le microregioni europee in un progetto comune e interdipendente.

  Riccardo OLGIATI (M5S), preannunciando il voto favorevole del Movimento 5 Stelle sulla risoluzione n. 7-00829 De Luca, evidenzia che la pandemia e il conflitto in corso hanno mostrato l'importanza dell'unità e della coesione europea, dopo anni in cui le istituzioni comuni erano percepite dai cittadini come distanti, se non ostili. Sulla scorta del lavoro svolto dalla Conferenza, occorre lavorare per conseguire progressi più ambiziosi e significativi in materia di riforma del Patto di stabilità e crescita, nonché in tema di politica energetica e di difesa comune. In tale ottica, condivide pienamente l'auspicio, evocato nella proposta di risoluzione, di una seria e profonda revisione dei Trattati vigenti.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FDI), sulla scorta degli interventi dei colleghi Giglio Vigna e Olgiati, ribadisce il giudizio negativo sull'idea di Europa enunciata nella risoluzione n. 7-00829 De Luca: una Unione europea che negli ultimi anni Pag. 58ha violato lo Stato di diritto nei Paesi membri e imposto politiche economiche ispirate al principio di austerità, costringendo, di fatto, la Grecia a svendere le proprie infrastrutture strategiche, a partire dal Pireo, ai cinesi. Raccomandando nuovamente l'approvazione della risoluzione n. 7-00830, ribadisce che il proprio gruppo, al contrario, intende promuovere una UE che, sulla base di un modello confederale, sappia difendere le produzioni nazionali e sviluppare una vera autonomia energetica, superando quelle carenze che sono deflagrate in tutta la loro evidenza nel conflitto in corso, nonostante la pregevole compattezza del fronte occidentale.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano quindi la risoluzione n. 7-00829 De Luca e respingono la risoluzione n. 7-00830 Mantovani (vedi allegato 1).

  La seduta termina alle 15.55.