CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 27 aprile 2022
785.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (III e X)
COMUNICATO
Pag. 51

RISOLUZIONI

  Mercoledì 27 aprile 2022. — Presidenza del vicepresidente della X Commissione, Andrea GIARRIZZO. – Interviene la viceministra degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Marina Sereni.

  La seduta comincia alle 14.30.

7-00821 Formentini: Sulla partecipazione dell'Italia al progetto per la realizzazione del gasdotto EastMed.
7-00827 Zucconi: Sulla partecipazione dell'Italia al progetto per la realizzazione del gasdotto EastMed.
(Seguito discussione congiunta e rinvio).

  Le Commissioni proseguono la discussione congiunta delle risoluzioni, rinviate nella seduta del 21 aprile 2022.

  Andrea GIARRIZZO, presidente, ricorda che nella precedente seduta, dopo l'illustrazione dei due atti di indirizzo da parte dei primi firmatari, le colleghe Di Stasio ed Ehm hanno preannunciato la presentazione di atti di indirizzo vertenti sulla medesima materia.
  Ricorda, altresì, che è quindi intervenuto il rappresentante del Governo auspicando la stesura di un testo unificato degli atti di indirizzo, facendo altresì presente che l'Esecutivo sta ancora elaborando le sue valutazioni sul progetto EastMed.
  Avverte, infine, che allo stato non risultano pubblicate ulteriori risoluzioni vertenti su materia analoga a quella degli atti in titolo.

  Gianluca BENAMATI (PD) osserva che il tema in questione, in questa fase storica, è quanto mai importante e la sua discussione riporta alla mente argomenti già affrontati in passato dalla Commissione Attività produttive. Ricorda infatti che nell'attuale contesto è tornata alla ribalta la questione del gasdotto EastMed, già esaminata nel corso della XVII Legislatura, sulla quale il Partito Democratico esprimeva già allora una posizione di favore. Ricorda che il Governo dell'epoca tenne tale tematica in buona considerazione al fine di diversificare le fonti per l'approvvigionamento del gas naturale, tanto che l'allora Ministro Calenda firmò una dichiarazione congiunta con i Pag. 52colleghi di Grecia, Cipro e Israele, mentre l'Unione europea non ritenne il tema rilevante.
  Rimarca che gli eventi della politica hanno portato i primi Governi della XVIII Legislatura a bloccare lo sviluppo di quell'infrastruttura che oggi invece, sottolinea, è tornata ad essere di forte interesse. Fa presente che il gasdotto oggetto delle risoluzioni in discussione congiunta potrebbe recare importanti vantaggi sia perché insiste su territori e suoli che dovrebbero essere ricchi di idrocarburi, sia perché, da un punto di vista più squisitamente politico, coinvolge Paesi amici e stabili.
  Peraltro, ritiene di dover segnalare anche taluni aspetti negativi che interessano il progetto, quali la sua rilevante estensione, pari a circa 2 mila chilometri considerate le necessarie diramazioni, e i suoi notevoli costi, valutabili in 6 o 7 miliardi di euro, senza tralasciare il fatto che non basta costruire la condotta ma bisogna avere anche il gas da farvi passare, sottolineando che il conferimento del gas azero richiede un accordo con i fornitori, e senza altresì dimenticare i profili concernenti lo sfruttamento del giacimento Zohr, in Egitto, da parte di ENI.
  Fa inoltre presente che proprio in questo momento il nostro Paese sta già avviando iniziative e procedure per superare la sua forte dipendenza dal gas russo, dipendenza che ragionevolmente non potrà essere superata prima di un periodo di due o tre anni. Sottolinea che il gruppo del PD è favorevole a proseguire nella diversificazione delle fonti di approvvigionamento dell'energia e ribadisce che considera positiva la discussione parlamentare che si è aperta.
  Evidenzia come il suo gruppo, tanto in III Commissione quanto in X Commissione, non ha ancora ritenuto opportuno presentare una propria risoluzione sull'argomento in discussione perché intende promuovere approfondimenti istruttori, per quanto in tempi rapidi, attraverso un limitato ciclo di audizioni per inquadrare l'investimento che il progetto presuppone nell'ambito della diversificazione degli approvvigionamenti e mettere in luce le questioni tecniche, economiche e politiche.
  Preannuncia, quindi, che solo dopo tali approfondimenti ci saranno le condizioni affinché il suo gruppo possa presentare un proprio strumento di indirizzo in quanto, ritiene che il Parlamento possa deliberare efficacemente nell'interesse del Paese solamente dopo essere stato adeguatamente informato e aver analizzato concretamente tutti gli aspetti coinvolti.

  Sara MORETTO (IV), intervenendo da remoto, si associa alle considerazioni del deputato Benamati e sottolinea che il suo gruppo è interessato a capire in che modo le Commissioni riunite intendano procedere, riservandosi a sua volta la presentazione di una risoluzione in un secondo momento. Ricorda peraltro che il suo gruppo esprime da sempre posizioni assai chiare in materia di infrastrutture energetiche. In tal senso, rammenta come in passato sia stata riaffermata più volte l'utilità del gasdotto Trans-Adriatico (TAP). Si dichiara fermamente convinta di appoggiare gli investimenti del Paese per diversificare le fonti di approvvigionamento energetico, anche considerando il ruolo del gas naturale nel processo di transizione ecologica.
  Auspica, quindi, che le Commissioni possano svolgere i propri lavori al fine di giungere a un testo comune che sia condiviso dalle differenti forze politiche, anche se ciò volesse significare ridurre i tempi di discussione e il perimetro degli argomenti. Ritiene, in conclusione, che tale risultato sia possibile e che si possa trovare un accordo per un lavoro unitario.

  Riccardo ZUCCONI (FdI), intervenendo da remoto, si dichiara disponibile ad effettuare approfondimenti istruttori attraverso un ciclo di audizioni che, associandosi a quanto espresso nei precedenti interventi, ritiene dovrebbe essere certamente limitato. Considerato l'interesse del Paese e il fatto che il progetto è stato comunque avviato già da tempo, osserva che tanto più se ne velocizzano i lavori e si realizza il progetto, quanto prima esso potrà risultare rilevante e utile per permettere all'Italia di Pag. 53rendersi parzialmente autosufficiente in un tempo ragionevole. Sottolinea, peraltro, che si sta parlando dell'approvvigionamento di circa 20 miliardi di metri cubi di gas, segnalando che si tratta praticamente di un terzo del gas che attualmente proviene dalla Russia.
  Osserva, inoltre, che il gas viene considerato oggi come una fonte di energia di transizione verso le rinnovabili e che dovrebbero essere tenuti in conto anche gli elementi concernenti la condizioni democratiche dei Paesi esportatori di gas verso l'Italia. Ricorda che la fornitura da parte di Stati con istituzioni democratiche, come Israele, renderebbe più sicuro l'approvvigionamento di gas.
  Conclude dichiarandosi d'accordo ad affrontare la problematica in questione in modo unitario, o quantomeno comune, auspicando però un'azione tempestiva perché la concreta realizzazione del progetto richiederà comunque ancora qualche anno.

  Yana Chiara EHM (MISTO-M-PP-RCSE) ribadisce le criticità già esposte nella seduta del 21 aprile scorso: sul piano del merito, sottolinea le evidenti problematiche del progetto sotto il profilo dei costi, dei tempi di realizzazione, dell'impatto ambientale e delle eventuali tensioni geopolitiche che potrebbero interessare l'area del gasdotto. Sul piano del metodo, evidenzia la difficoltà di addivenire ad un testo condiviso, considerato che il testo della risoluzione n. 7-00821 Formentini reca esplicitamente l'impegno al Governo ad «attivare le opportune interlocuzioni con i Paesi del progetto EastMed per sostenere congiuntamente la possibilità e l'opportunità di rilanciarlo, associandovi l'Italia». Si tratta, a suo avviso, di un impegno incompatibile con quanto dichiarato dal Sottosegretario Di Stefano nella citata seduta del 21 aprile scorso, quando ha ribadito che lo studio di fattibilità sul progetto EastMed non sarà disponibile prima del 2027, mentre il problema della dipendenza dal gas russo richiede risposte immediate. Segnala, peraltro, che un investimento di tale portata per un gasdotto appare poco coerente con il percorso di transizione ecologica intrapreso dal nostro Paese. Per tali ragioni si associa alla richiesta di approfondimenti conoscitivi adeguati.

  Paolo FORMENTINI (LEGA) ricorda alla collega Ehm che il progetto EastMed è del tutto conforme al processo di decarbonizzazione che l'Italia intende perseguire, tenuto conto che esso è predisposto a medio termine anche per la fornitura di idrogeno. Segnala poi che il completamento dell'opera, in base agli studi esistenti, dovrebbe richiedere circa quarantotto mesi, il Governo sta procedendo alla stipulazione di accordi con diversi fornitori per ridurre, a breve termine, la dipendenza dal gas russo, mentre in prospettiva il collegamento con EastMed potrebbe assicurare l'importazione di gas a livelli e prezzi costanti. Segnala, infine, che nel corso della sua recente missione in Israele, il Ministro per lo Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ha avuto modo di convenire con la sua omologa israeliana, Karine Elharrar sulla opportunità di dare seguito questo importante progetto infrastrutturale, nell'ottica di promuovere la diversificazione delle fonti di approvvigionamento.

  Angela MASI (M5S) associandosi a quanto osservato dal deputato Benamati si dichiara disponibile ad effettuare approfondimenti istruttori attraverso un breve ciclo di audizioni.

  Andrea GIARRIZZO, presidente, chiede ai membri delle Commissioni riunite se siano nelle condizioni di indicare già da ora un elenco di soggetti da audire.

  Gianluca BENAMATI (PD) ritiene che le Presidenze potrebbero assegnare ai Gruppi un breve termine, ad esempio entro la giornata di domani, per indicare i soggetti da audire. Si dice altresì favorevole ad una calendarizzazione delle audizioni già a partire dalla prossima settimana nell'interesse di un iter celere.

  Guglielmo PICCHI (LEGA), ricordando di essersi già occupato del dossier EastMed nel corso del suo incarico come sottosegretario agli Affari esteri e della cooperazione Pag. 54internazionale, segnala che l'11 marzo scorso la Camera dei deputati ha approvato il disegno di legge di ratifica dello Statuto dell'East Mediterranean Gas Forum – ora all'esame del Senato – , un'organizzazione internazionale regionale finalizzata a facilitare la creazione di un mercato del gas regionale nel Mediterraneo orientale e ad approfondire la collaborazione e il dialogo strategico tra i Paesi produttori, di transito e consumatori di gas naturale. Lo sviluppo di tale direttrice di approvvigionamento, dunque, è già stato oggetto di un attento esame da parte dei competenti organi parlamentari. Pertanto, evidenzia l'opportunità di procedere rapidamente alla individuazione dei soggetti da audire, in modo da svolgere il relativo ciclo istruttorio e giungere all'approvazione dell'atto di indirizzo in tempi celeri. Osserva che qualora lo studio di fattibilità fosse stato avviato – come previsto – nel 2017, il gasdotto sarebbe stato ultimato in tempo utile per evitare l'attuale situazione di emergenza, che ha costretto il Governo ad intervenire con ingenti risorse pubbliche – pari a circa 8 miliardi – per arginare la crescita esponenziale delle bollette.

  Riccardo ZUCCONI (FDI) si associa alla tempistica proposta dai colleghi intervenuti.

  Andrea GIARRIZZO, presidente, anche a nome della Presidenza della III Commissione, propone che i gruppi facciano pervenire entro la giornata di domani le proposte di soggetti da audire. Quanto all'organizzazione dei lavori delle Commissioni riunite, rinvia alle intese che potranno essere raggiunte anche per le vie brevi in sede di ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.

  Le Commissioni convengono.

  Andrea GIARRIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione congiunta ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.55.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 783 del 21 aprile 2022, a pagina 6, seconda colonna, seconda riga, la cifra: «7-07851» è sostituita dalla seguente «5-07851».