CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 20 aprile 2022
782.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
Pag. 102

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 20 aprile 2022. — Presidenza della presidente Martina NARDI.

  La seduta comincia alle 14.30.

Disposizioni per la promozione del lavoro e dell'imprenditoria femminile nel settore dell'agricoltura, delle foreste, della pesca e dell'acquacoltura.
Testo unificato C. 2049 Spena e abbinate.
(Parere alla XIII Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Claudia PORCHIETTO (FI), relatrice, esprime soddisfazione per essere stata designata come relatrice su un provvedimento che verte su una materia che le sta particolarmente a cuore. Osserva che il settore agricolo registra ormai da qualche tempo una forte crescita dell'imprenditorialità femminile, più di molti altri settori, anche se risulta tra i più colpiti dalla contingentePag. 103 crisi post-pandemica. Rileva, peraltro, che in tale settore produttivo le pari opportunità di genere devono ancora essere implementate con particolare attenzione. Evidenzia, tuttavia, che con il provvedimento all'esame è stato svolto un lavoro sinergico e di squadra che ha permesso una costruzione normativa assai attenta in un ambito ove, ribadisce, non è semplice gestire e affrontare le predette tematiche.
  Espone, quindi, in sintesi i contenuti della proposta di legge all'esame, nel testo unificato come risultante dagli emendamenti approvati delle abbinate proposte di legge C. 2049, C.2930, C.2992 e C. 3509, composta di dieci articoli, che reca disposizioni per la promozione del lavoro e dell'imprenditoria femminile nel settore dell'agricoltura, delle foreste, della pesca e dell'acquacoltura prevedendo interventi che garantiscano la valorizzazione delle competenze, delle esperienze e delle professionalità delle donne per lo sviluppo ambientalmente e socialmente sostenibile, il diritto alla maternità, la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, i servizi di assistenza, la continuità della formazione, l'accesso al credito, alla terra e alle acque, nonché la rappresentanza di entrambi i sessi negli organismi decisionali e nelle cariche direttive del settore. Ricorda, altresì, che essa reca disposizioni per eliminare le criticità esistenti nei predetti settori e per contrastare le disparità salariali e le discriminazioni di genere, nonché per monitorare l'impatto di genere delle misure adottate nel medesimo settore.
  Passando all'articolato del testo rammenta che l'articolo 1 ne esplicita i già descritti oggetto e finalità, disponendo altresì che, con decreto, sono recepite le norme necessarie a dare attuazione alla direttiva 2010/41/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 7 luglio 2010, sull'applicazione del principio di parità di trattamento fra gli uomini e le donne che esercitano una attività autonoma e che abroga la direttiva 86/613/CEE del Consiglio.
  Fa quindi presente che l'articolo 2, comma 1, al fine di promuovere il lavoro e l'imprenditoria femminile nel settore dell'agricoltura, delle foreste, della pesca e dell'acquacoltura, dispone che venga redatto, con cadenza triennale, un Piano nazionale di interventi. Ai sensi del comma 2, il Piano nazionale, redatto sulla base di dati aggiornati sulle condizioni di vita e di lavoro delle donne nelle aree rurali, è finalizzato alla realizzazione e al finanziamento, tra gli altri, di interventi volti a: favorire la creazione e l'attività delle imprese agricole a conduzione femminile, promuovendo il ruolo femminile nell'agricoltura multifunzionale e sostenendo le imprese e il lavoro femminili, con particolare attenzione alle aree interne e disagiate; tutelare la maternità e la genitorialità delle lavoratrici e delle imprenditrici agricole, conciliando i tempi di vita e di lavoro attraverso la creazione di servizi alle famiglie e di politiche di welfare; contrastare e prevenire fenomeni di molestie e violenza di genere, anche in raccordo con i centri antiviolenza, i consultori familiari e le aziende sanitarie locali; promuovere azioni mirate per la tutela della salute e della sicurezza delle lavoratrici agricole; potenziare l'offerta formativa e l'aggiornamento professionale dei giovani, delle imprenditrici e delle lavoratrici agricole e sostenere la formazione del capitale umano nel quadro dello sviluppo di agricoltura 4.0; promuovere un reale ed effettivo diritto alla mobilità sostenibile delle imprenditrici e delle lavoratrici agricole; rafforzare i servizi di assistenza sanitaria e di cura nei territori rurali e costieri periferici, anche attraverso la realizzazione di strutture agrosanitarie; contrastare fenomeni di intermediazione illecita di manodopera e di sfruttamento del lavoro femminile in agricoltura, al fine di promuovere la creazione di imprese agricole condotte da donne; a promuovere l'installazione e l'utilizzo della banda larga e ultralarga nelle zone rurali, prevedendo agevolazioni fiscali in particolare per le imprese agricole femminili che utilizzano infrastrutture digitali; favorire l'economia agricola e ittica circolare in un'ottica di sostenibilità integrale dell'attività economica, di valorizzazione della biodiversità e del recupero di pratiche agro-Pag. 104ecologiche nelle imprese femminili; a incentivare l'aggregazione dell'offerta agricola anche attraverso il sostegno e la creazione di reti di imprese femminili e di distretti del cibo; promuovere la partecipazione delle donne all'impresa agricola familiare, in conformità ai principi di cui alla citata direttiva 2010/41/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 7 luglio 2010; garantire la piena ed effettiva partecipazione femminile e le pari opportunità di leadership a tutti i livelli del processo decisionale nella vita politica, economica e pubblica delle aree rurali; istituire borse di studio in favore degli studenti che discutono una tesi di laurea in materie attinenti alle finalità del Piano finalizzate a promuovere studi sulle donne imprenditrici nei settori in questione; riconoscere il ruolo del coniuge coadiuvante nella gestione delle imprese agricole a gestione familiare; agevolare l'accesso al credito, finalizzato all'avvio di attività imprenditoriali agricole, per donne e giovani appartenenti a fasce reddituali più svantaggiate; promuovere e tutelare le tradizioni agricole, gastronomiche e culturali locali, attraverso la rifunzionalizzazione e il recupero di edifici situati all'interno dell'azienda agricola da adibire ad attività di turismo esperienziale per la realizzazione di attività culturali, sociali e ricreative legate all'agricoltura, prevedendo che gli immobili destinati alle attività multifunzionali non mutino la loro destinazione d'uso; incrementare le vendite a distanza, anche prevedendo l'armonizzazione e la semplificazione della normativa in materia doganale e di riscossione delle accise; valorizzare il contributo femminile dato allo sviluppo delle aree rurali, in termini socio-economici e di sviluppo locale, dando attuazione all'iniziativa europea denominata Leader+. Segnala che ai sensi del comma 3, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sono stabilite le modalità di adozione del Piano nazionale di cui al comma 1 e rileva che il successivo comma 4 stanzia 12 milioni di euro annui per l'attuazione del Piano nazionale di cui al comma 1: le risorse erogate per il finanziamento del Piano nazionale sono cumulabili con agevolazioni e contributi eventualmente già previsti dalla vigente normativa europea, nazionale o regionale e possono essere integrate con quelle destinate all'attuazione delle misure previste dalle priorità del Piano strategico nazionale, i fondi della politica agricola comune e il FEAMP.
  Evidenzia che l'articolo 3 istituisce, previo decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, presso il medesimo Ministero, l'ufficio dirigenziale non generale per la promozione dell'imprenditoria e del lavoro femminile nel settore dell'agricoltura, delle foreste, della pesca e dell'acquacoltura. Sottolinea che esso coordina le proprie attività con il Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri e con i competenti uffici delle regioni e delle province autonome e si avvale della collaborazione dell'Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (ISMEA) e del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (CREA) e svolge le seguenti ulteriori funzioni: a) monitorare l'evoluzione dell'imprenditoria femminile nei settori oggetto della legge; b) partecipare al monitoraggio dell'evoluzione del lavoro femminile nei predetti settori, con particolare riferimento alle retribuzioni, alle progressioni di carriera, al rispetto delle norme sulla maternità, alle situazioni di lavoro irregolare e a situazioni di molestie e violenza nei luoghi di lavoro; c) monitorare l'attuazione e l'efficacia delle misure per la crescita del lavoro e dell'imprenditoria femminile nei citati settori, previste dalla Politica agricola comune, primo e secondo pilastro, dai piani triennali della pesca e dell'acquacoltura, dalle norme nazionali e regionali, nonché dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, e l'impatto che tali misure hanno complessivamente sulle donne; d) condurre indagini periodiche volte ad accrescere le conoscenze e le competenze sul lavoro e sull'imprenditoria femminile dei settori di interesse nonché sulla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro; e) elaborare misure dedicate e percorsi condivisi con le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano per promuovere la parità tra i sessi nell'accesso al Pag. 105credito, alla terra e alle acque nonché per garantire il sostegno all'attività di impresa durante la maternità, la genitorialità e nell'assistenza ai figli e ai familiari; f) contribuire, per le attività di competenza, alla redazione del piano nazionale annuale di cui all'articolo 2; g) provvedere, nelle materie di competenza, alla richiesta e allo scambio di informazioni disponibili con i corrispondenti organismi regionali e dell'Unione europea; h) rendere accessibili, attraverso un apposito portale telematico costantemente aggiornato, informazioni relative alla normativa vigente in materia di formazione, lavoro e imprenditoria femminile nei settori dell'agricoltura, della pesca e dell'acquacoltura, percorsi guidati per accedere ai finanziamenti, avvisi concernenti la pubblicazione di bandi nazionali e regionali concernenti tali settori, nonché informazioni utili per la risoluzione di problemi inerenti le procedure amministrative. Segnala che per le predette attività l'ufficio procede alla consultazione periodica delle organizzazioni datoriali, sindacali e associative delle donne impegnate a diverso titolo nel mondo agricolo e agroalimentare (comma 3). Inoltre rileva che, ai sensi del comma 4, l'ufficio, avvalendosi della collaborazione del CREA e dell'ISMEA, dando conto dello svolgimento delle attività previste dal comma 2, predispone un rapporto annuale sulla condizione dell'imprenditoria e del lavoro femminile, che viene trasmesso al Parlamento ed alle regioni. Segnala, altresì, che il comma 5 per l'attività dell'ufficio stanzia una somma pari a 300.000 euro annui a decorrere dall'anno 2022.
  Fa poi presente che l'articolo 4 reca disposizioni per favorire la costituzione e l'aggregazione di imprese a conduzione femminile nel settore dell'agricoltura, della silvicoltura, dell'itticoltura e dell'acquacoltura. A tal fine, oltre a novellare il comma 1 dell'articolo 4 del decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 185 e il comma 3 dell'articolo 29 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58, istituisce (comma 3), nello stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, il Fondo per promuovere l'aggregazione dell'imprenditoria femminile agricola, con una dotazione di 15 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2022. Al comma 4 dispone che le risorse del Fondo siano destinate alla realizzazione di iniziative e di percorsi di aggregazione imprenditoriale femminile agricola, compresa la costituzione di reti di imprese agricole femminili ai sensi dell'articolo 2135 del codice civile, con specifica attenzione a iniziative finalizzate alla valorizzazione delle produzioni tipiche territoriali e alla salvaguardia del sistema ambientale-paesaggistico nelle aree interne e costiere nonché nelle aree rurali e nelle aree svantaggiate e all'integrazione tra economia verde, blu ed economia circolare. Segnala inoltre che ai sensi del comma 5 le necessarie modalità di attuazione sono stabilite con regolamento adottato con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e con il Ministro per le pari opportunità e la famiglia.
  Evidenzia che l'articolo 5 reca alcune disposizioni volte all'attuazione del principio della parità di genere. In particolare, al comma 1, è previsto che, con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali – da emanarsi entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del provvedimento – in sede di rinnovo delle cariche degli enti strumentali agricoli e delle società controllate dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali operanti nel settore agricolo, si provvede ad assicurare che il riparto degli amministratori da eleggere sia effettuato nel rispetto dei criteri previsti dal decreto del Presidente della Repubblica 30 novembre 2012, n. 251. Tale disposizione è prevista al fine di dare piena attuazione all'articolo 48 del codice delle pari opportunità tra uomo e donna, di cui al decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198. Il comma 2 stabilisce che, entro un mese dalla data di entrata in vigore del provvedimento, il Governo provveda a modificare il sopra citato decreto del Presidente della Repubblica n. 251 del 2012, nel senso di assicurare il rispetto della composizione degli organi sociali e, a Pag. 106tal fine sopprimendo, all'articolo 3, comma 1, il limite dei tre mandati consecutivi e prevedendo che i compiti di monitoraggio e vigilanza – di cui all'articolo 4, comma 5 – attribuiti al Presidente del Consiglio dei ministri o al Ministro delegato per le pari opportunità siano estesi anche al Ministro competente. Ai successivi commi 3, 4 e 5 si prevedono ulteriori modifiche delle disposizioni vigenti volte ad attuare il principio della parità di genere. In particolare, il comma 3 riguarda una modifica del comma 17-bis dell'articolo 53 della legge 24 aprile 1998, n. 128, disponendo che, nell'ipotesi in cui la composizione del consiglio di amministrazione dei consorzi di tutela DOP e IGP non rispetti il criterio di riparto volto ad assicurare l'equilibrio tra i sessi, si applicano le disposizioni del comma 5 dell'articolo 4 del più volte citato decreto del Presidente della Repubblica n. 251 del 2012. Il comma 4 introduce, tra i requisiti necessari per il riconoscimento da parte del Ministero competente dei consorzi di tutela DOP e IGP, di cui all'articolo 41, comma 3, della legge 12 dicembre 2016 n. 238, anche quello secondo cui lo statuto di detti consorzi deve prevedere che il riparto degli amministratori da eleggere sia effettuato in base a un criterio che assicuri l'equilibrio tra i sessi, di cui al sopra menzionato decreto del Presidente della Repubblica n. 251 del 2012. Il comma 5 prevede la soppressione del riferimento ai tre mandati consecutivi con riferimento al rispetto del principio della parità tra i sessi nei consorzi di tutela, di cui all'articolo 2, comma 3 della legge 28 luglio 2016, n. 154 recante disposizioni in materia di semplificazione nei settori agricolo e agroalimentare. Ai sensi del comma 6 il Ministero per le politiche agricole alimentari e forestali assicura l'applicazione del principio dell'equilibrio tra i sessi, almeno nella misura di un terzo, nelle nomine di propria competenza negli enti e negli organi da esso partecipati nonché nella scelta dei propri consulenti e dei componenti dei comitati di consulenza, di ricerca e di studio costituiti al suo interno, da computare sul numero complessivo delle designazioni o delle nomine effettuate nel corso dell'anno. Ai sensi del successivo comma 7 il medesimo Ministero, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano assicurano un'adeguata rappresentanza di genere in tutti gli organismi di monitoraggio e di partenariato impegnati nella redazione, nel monitoraggio e nella valutazione dei Piani Nazionali e Regionali dei settori dell'agricoltura, delle foreste, della pesca e dell'acquacoltura. Infine, ai sensi del comma 8, con regolamento adottato mediante decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato e le Regioni, entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge all'esame, sono stabilite le modalità di attuazione delle suesposte disposizioni.
  Segnala che l'articolo 6 dispone che, in corrispondenza con la Giornata internazionale delle donne rurali, istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite con la risoluzione 62/136 del 18 dicembre 2007, la Repubblica riconosce il 15 ottobre di ogni anno quale Giornata nazionale del lavoro femminile in agricoltura, al fine di far conoscere l'importanza sociale e la qualità dell'imprenditoria e del lavoro femminile in agricoltura, nonché l'apporto dato dalle donne alla crescita civile e sociale del Paese, e allo scopo di assicurare la parità di trattamento tra uomo e donna in agricoltura.
  Osserva che l'articolo 7 disciplina la qualifica di coadiuvante dell'impresa di pesca e acquacoltura stabilendo che – ad eccezione dei casi in cui sia configurabile un diverso rapporto di lavoro – tale qualifica è riconosciuta, ai sensi dell'articolo 230-bis del codice civile (riguardante l'impresa familiare), al familiare che presta la sua attività di lavoro nell'impresa ittica.
  Evidenzia che l'articolo 8 reca disposizioni in materia di rifinanziamento del fondo rotativo volto a favorire lo sviluppo dell'imprenditoria femminile in agricoltura. Nello specifico, il comma 1, fa riferimento al fondo rotativo previsto dall'articolo 1, comma 506, della legge n. 160 del 2019 prevedendone il rifinanziamento nella misura di 15 milioni di euro annui a decorrere dal 2022. Si ricorda, in proposito, Pag. 107che l'articolo 1, comma 506 della legge 160 del 2019 ha previsto l'istituzione, nello stato di previsione del MIPAAF, del sopra citato fondo rotativo con una dotazione iniziale di 15 milioni di euro per l'anno 2020. Ricorda che l'articolo 1, comma 504, della richiamata legge di bilancio per il 2019, ha demandato ad un apposito decreto del Ministro delle politiche agricole, da adottarsi d'intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, la definizione dei criteri e delle modalità per la concessione di mutui a tasso zero in favore di iniziative finalizzate allo sviluppo o al consolidamento di aziende agricole condotte da imprenditrici attraverso investimenti nel settore agricolo e in quello della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli (in esecuzione è stato quindi adottato il D.M. 9 luglio 2020). Ricorda altresì che l'articolo 1, comma 505, della suddetta legge 160 del 2019 ha poi previsto che i mutui di cui al comma 504 sono concessi nel limite di 300.000 euro, per la durata massima di quindici anni comprensiva del periodo di preammortamento, nel rispetto della normativa in materia di aiuti di Stato per il settore agricolo e per quello della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli. A tal proposito sottolinea che il comma 2 dell'articolo 8 in commento eleva il predetto limite a 500.000 euro per impresa. Segnala, infine, che il comma 3, stabilisce che, con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali (da adottarsi entro 60 giorni dall'entrata in vigore della presente proposta di legge) previa intesa in sede di Conferenza Stato-regioni, sono individuati criteri e modalità per l'erogazione del fondo rotativo in oggetto.
  Infine fa presente che l'articolo 9 reca la consueta clausola di salvaguardia riguardante l'applicabilità delle disposizioni per le regioni a statuto speciale e le province autonome di Trento e di Bolzano mentre, da ultimo, l'articolo 10 reca le disposizioni finanziarie prevedendo, in particolare, che agli oneri derivanti dall'attuazione della presente proposta di legge, pari 42,3 milioni di euro annui a decorrere dal 2022, si provveda mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2022-2025, nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2022, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al medesimo Ministero.
  In conclusione, considerate le meritorie finalità del provvedimento all'esame, formula una proposta di parere favorevole sul testo in oggetto (vedi allegato 1).

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

  La seduta termina alle 14.40.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 20 aprile 2022. — Presidenza della presidente Martina NARDI.

  La seduta comincia alle 14.40.

Schema di decreto ministeriale concernente la ripartizione per l'anno 2022 del fondo derivante dalle sanzioni amministrative irrogate dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato da destinare a iniziative a vantaggio dei consumatori.
Atto n. 379.
(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 13 aprile 2022.

  Martina NARDI, presidente, ricorda che il termine per l'espressione del parere scadrà il prossimo martedì 26 aprile.

  Francesca BONOMO (PD), relatrice, osservando che la materia oggetto dello schema di decreto all'esame presenta taluni aspetti meritevoli di approfondimento, chiede se ricorrano le condizioni per poter disporre di un ulteriore lasso di tempo finalizzato al Pag. 108completamento dell'istruttoria, riservandosi di formulare una proposta di parere al suo esito.

  Martina NARDI, presidente, considerato quanto osservato dalla relatrice Bonomo, propone, ravvisandone le condizioni, di richiedere al Presidente della Camera di prorogare di dieci giorni il termine per la deliberazione del parere ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento. Concorde la Commissione, avverte quindi che trasmetterà tale richiesta alla Presidenza della Camera.
  Nessun altro chiedendo di intervenire rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.45.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 20 aprile 2022.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.45 alle 14.50.

INTERROGAZIONI

  Mercoledì 20 aprile 2022. — Presidenza della vicepresidente Giorgia ANDREUZZA. – Interviene, in videoconferenza, la viceministra per lo sviluppo economico Alessandra Todde.

  La seduta comincia alle 14.50.

5-05667 Terzoni: Sulla situazione dell'impianto di produzione di cappe aspiranti del gruppo Elica a Cerreto d'Esi.

  La viceministra Alessandra TODDE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Giuseppe CHIAZZESE (M5S), replicando in qualità di cofirmatario, ringrazia la viceministra Alessandra Todde, che riconosce come persona che privilegia i fatti alle parole, per la risposta fornita e auspica che la vicenda in oggetto possa avere i preannunciati sbocchi positivi.

5-05825 Pezzopane: Sul ridimensionamento delle sedi di Penne, Civitella Casanova e Montebello di Bertona dell'azienda Brioni.

  La viceministra Alessandra TODDE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Stefania PEZZOPANE (PD), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta ricevuta auspicando che sulla problematica in oggetto vi sia un monitoraggio attento e continuo. Evidenzia come il marchio Brioni è non solo assai rilevante per il settore della moda italiana ma anche come esso costituisca un argomento di vanto per la regione Abruzzo in quanto racconta una storia vincente del suo territorio. Si augura che siano utilizzati tutti gli strumenti esistenti e possibili per tutelare i lavoratori e le lavoratrici coinvolti, che esprimono un'altissima professionalità ai migliori livelli del settore, nonché il marchio in questione, anche per la sua storia così rappresentativa per il Paese e per l'Abruzzo.

5-07278 Cenni: Sulla continuità produttiva del settore del vetro artistico d'arredo in Toscana.

  La viceministra Alessandra TODDE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Diego ZARDINI (PD), replicando in qualità di cofirmatario, ringrazia per la risposta ricevuta, in particolare per quanto contenuto nella sua parte finale. Osserva, peraltro, che vi sono alcuni comparti che necessitano di maggiore attenzione rilevando, altresì, che dalla risposta della viceministra si evince l'intenzione del Governo di affrontare anche altri ambiti problematici con provvedimenti di prossima adozione. Avverte, quindi, che in tal caso otterrà grande attenzione da parte del Partito Democratico che, sottolinea, è animato da un forte spirito collaborativo.

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5-07301 Suriano: Sullo stabilimento di Jesi della multinazionale Caterpillar.

  La viceministra Alessandra TODDE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Simona SURIANO (MISTO-M-PP-RCSE), replicando, si dichiara soddisfatta per la risposta che contiene elementi positivi e ottimistici. Esprime parole di elogio per il coraggio dimostrato dalla società IMR automotive Industries di Carate Brianza con la sua proposta. Osserva tuttavia che, purtroppo, vi sono molte altre situazioni italiane che non sono in predicato di avere una così felice soluzione. Auspica quindi che il Ministero possa dirigere la propria attenzione verso queste situazioni produttive che rischiano di chiudere da un momento all'altro per la volontà di alcune multinazionali di delocalizzare la propria produzione. Tra queste ultime ricorda, ad esempio, il caso del sito produttivo Pfizer di Catania che sembra intenzionato a chiudere. Conclude auspicando che si eserciti comunque un continuo monitoraggio sugli annunciati esiti della vicenda oggetto della sua interrogazione.

  Giorgia ANDREUZZA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 15.15.