CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 12 aprile 2022
778.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
Pag. 47

AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 12 aprile 2022.

Audizione informale, in videoconferenza, di rappresentanti di SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL sulla situazione di TIM e sui suoi riflessi sulla realizzazione dell'infrastruttura nazionale di rete in fibra.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 12 alle 13.05.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 12 aprile 2022. — Presidenza della presidente Raffaella PAITA.

  La seduta comincia alle 13.05.

Documento di economia e finanza 2022.
(Doc. LVII, n. 5, Annesso e Allegati).
(Parere alla V Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Diego DE LORENZIS (M5S), relatore, riferisce sinteticamente sui contenuti della parte del DEF che interessa le competenze della Commissione Trasporti.
  Per quanto riguarda digitalizzazione e infrastrutture per le comunicazioni avanzate, nel Programma Nazionale di Riforma (PNR) il Governo espone, oltre che un aggiornamento della strategia di riforma e lo scenario macroeconomico, una serie di Pag. 48risposte di politica pubblica alle principali sfide del Paese.
  In questo contesto, una parte è dedicata alla trasformazione digitale dell'Italia nel solco delle azioni dei Paesi membri dell'Unione europea fino al 2030. Si tratta, infatti, di attuare il cosiddetto «2030 Digital Compass», adottato dalla Commissione europea nel 2021, che individua obiettivi che si concentrano in quattro aree: skills (capacità); infrastructures (infrastrutture); business (impresa); e-Government (amministrazione digitale).
  Nell'ambito di tali aree, gli obiettivi sono: consentire lo sviluppo di competenze digitali in almeno l'80 per cento della popolazione adulta; creare infrastrutture digitali sostenibili, sicure ed efficaci, con particolare riferimento alla connettività misurabile in gigabit e alla copertura del 5G; accompagnare la trasformazione digitale delle imprese attraverso il trasferimento dei dati sul cloud e la gestione dei big data; digitalizzare i servizi pubblici.
  Il Governo ricorda che l'evoluzione digitale dei Paesi membri è verificata con 11 parametri ricompresi nel DESI (Digital Economy and Society Index), il quale mostra il ritardo dell'Italia nei confronti di altri Paesi membri.
  È per questo che, peraltro, nel maggio 2020 l'Italia ha adottato la propria Strategia nazionale per le competenze digitali, cui ha fatto seguito l'iniziativa multilaterale Repubblica Digitale. Quest'ultima, all'inizio del 2022, aveva già promosso iniziative in favore di: 2 milioni di studenti, 85 mila lavoratori del settore pubblico e 230 mila lavoratori del settore privato.
  Agli obiettivi del Digital Compass si sono poi affiancati quelli del PNRR, il quale appresta un'ampia gamma di misure rivolte alla popolazione in generale, alla pubblica amministrazione, al sistema d'istruzione e al mercato del lavoro.
  In particolare, nella Missione 1, Componente 1, sono previsti 195 milioni per bandi per il cosiddetto servizio civile digitale, volto a dare attuazione ai predetti obiettivi. Si tratta di un aspetto non strettamente attinente alle competenze della nostra Commissione, ma comunque connesso con lo sviluppo delle infrastrutture digitali del Paese e con gli obiettivi di aumentarne la connettività. Il Governo, infatti, interpreta il rafforzamento delle capacità digitali dei cittadini come una strada parallela a quella dello sviluppo delle reti a banda larga e per i servizi 5G.
  Sempre a proposito della transizione digitale, il Governo sottolinea l'importanza della cyber-security, dell'istituzione della relativa Agenzia nazionale e dell'amministrazione del cosiddetto Perimetro di sicurezza nazionale cibernetica.
  Un altro capitolo delle politiche pubbliche esposte in questa parte del Programma Nazionale di Riforma attiene alla transizione ecologica e alla mobilità sostenibile. Presso la Presidenza del Consiglio dei ministri è stato istituito un apposito Comitato interministeriale (CITE), di cui fanno parte anche i Ministri dell'economia e delle finanze, dello sviluppo Economico e della transizione ecologica. Il CITE, nel mese di marzo 2022, ha approvato il Piano per la transizione ecologica, nel quale sono individuati gli obiettivi per accompagnare l'attuazione delle misure della Missione 2 del PNRR.
  Per quanto riguarda decarbonizzazione e neutralità climatica, il Piano per la transizione ecologica, a sua volta, si coordina con il pacchetto europeo «Fit for 55», il cui primo scopo è quello di abbattere, entro il 2030, 256 milioni di tonnellate di anidride carbonica di emissioni. A tal fine, si ipotizza uno sforzo ulteriore nel risparmio energetico, soprattutto nel settore dei trasporti e dell'edilizia e nell'elettrificazione del sistema dell'energia primaria.
  Il Governo dà poi conto anche delle linee d'intervento da attuare entro il 2026, secondo gli obiettivi del PNRR.
  Quanto, in particolare, alla mobilità sostenibile, esso rammenta che, fino al 2019 – ultimo anno pre-COVID –, il settore dei trasporti era responsabile di un quarto delle emissioni carboniche italiane, quasi interamente (92,6 per cento) ascrivibile al trasporto su gomma; all'interno di questo, tre quarti passeggeri e un quarto merci. Viceversa, le ferrovie contribuiscono alle emissioni solo per lo 0,15 per cento.Pag. 49
  È per questo che il Governo ribadisce l'obiettivo di una transizione modale da gomma a ferro, sia per i passeggeri che per le merci, con un ulteriore potenziamento del trasporto pubblico locale e con la spinta sull'efficienza energetica mediante la sperimentazione di soluzioni complementari all'elettrificazione, quali l'idrogeno verde, i biocarburanti e i combustibili sintetici.
  Anche qui, il Governo ricorda gli investimenti inseriti nelle diverse Componenti delle Missioni 2 e 3 del PNRR. Tra i capisaldi di tali Missioni vi sono: l'ammodernamento del parco mezzi del TPL; il rafforzamento della funzione del mobility manager; il potenziamento del sistema ferroviario con gli investimenti per l'Alta Velocità; l'ulteriore sviluppo dell'intermodalità e della logistica integrata.
  Il Governo sottolinea anche l'importanza delle risorse stanziate con il decreto-legge n. 59 del 2021 sul Fondo complementare al PNRR, che concorre alla realizzazione dei relativi obiettivi.
  L'Appendice II al PNR contiene, poi, tavole di approfondimento che riepilogano lo stato di attuazione delle Linee guida della Commissione europea, dando conto del progresso verso gli obiettivi stabiliti suddivisi per centro di responsabilità (CSR). In questo senso, le tavole riportate elencano le misure previste, la loro descrizione e il loro stato.
  Da questo punto di vista, la grande maggioranza di misure attinenti al settore della digitalizzazione, delle comunicazioni e dei trasporti è stata implementata o adottata.
  Rileva infine che non risulta trasmesso alle Camere il cosiddetto «Allegato Infrastrutture», che riveste un'importanza fondamentale per la Commissione, trattandosi del documento programmatico deputato ad illustrare la politica del Governo in materia di infrastrutture e trasporti, sulla cui base il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili effettua le scelte in materia di infrastrutture e di mobilità del Paese.
  Ove il documento non venisse tempestivamente presentato, si tratterebbe del terzo anno consecutivo in cui il Parlamento esamina il DEF in assenza di questo atto.
  Ricorda che nel 2020, a causa della emergenza da COVID-19, il DEF era stato presentato alle Camere in una versione ridotta, con le previsioni di finanza pubblica limitate al periodo 2020-2021 e rinviando ad un momento successivo la presentazione del Programma nazionale di riforma (PNR) e degli allegati, che sono stati poi comunque oggetto di esame.
  Anche lo scorso anno il DEF è stato esaminato dalle Camere in assenza dell'«Allegato Infrastrutture», in quanto il Governo aveva ritenuto di rinviarne la presentazione successivamente all'approvazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza da parte della Commissione europea.
  In quell'occasione la Commissione aveva tuttavia espresso, in data 21 aprile 2021, un parere favorevole con una condizione che richiedeva la tempestiva trasmissione alle Camere dell'«Allegato Infrastrutture», in modo da consentirne l'esame da parte delle competenti Commissioni parlamentari.
  Pur riconoscendo che non si tratta dunque del primo caso, manifesta forti perplessità quanto all'espressione del parere sul DEF in assenza dell'«Allegato Infrastrutture»: i precedenti che si sono prodotti sono sempre stati connessi a eventi eccezionali e di enorme impatto, quali la pandemia e poi il PNRR, che hanno impedito l'analisi contestuale dei due atti. Negli anni passati, continua, la Commissione ha accettato tale stato di cose, esaminando nel 2020 l'Allegato in un momento successivo, ma ora questo non può più accadere perché si è tornati alla normalità. Rileva come il Governo abbia certamente una visione chiara delle infrastrutture e dei grandi investimenti; appunto per questo esprime il disappunto proprio e dei colleghi, avanzando alla Presidenza la richiesta di acquisire quanto prima la disponibilità di tale rilevantissimo documento.

  Vincenza BRUNO BOSSIO (PD) afferma di condividere in pieno le osservazioni appena svolte dal relatore. Il Documento di economia e finanza 2022 contiene in dettaglio gli obiettivi che in quello del 2021 erano solo indicati sotto forma di linee guida, in ambiti rilevantissimi per le competenze della Commissione quali il digitale Pag. 50e la mobilità sostenibile. A fronte di questo, dichiara, l'assenza dell'«Allegato Infrastrutture» le appare una mancanza inaccettabile e priva di qualsiasi giustificazione.

  Raffaella PAITA, presidente, afferma di aver contattato nella giornata di ieri il Governo, e che in precedenza analoga sollecitazione era partita anche dagli uffici; il Governo ha risposto promettendo o una nota in cui avrebbe chiarito le modalità di trasmissione dell'Allegato entro la fine del mese, o la partecipazione alla seduta di un proprio rappresentante che fornisse le medesime spiegazioni. Purtroppo, nessuno dei due comportamenti si è tuttora verificato.
  Esprime quindi l'intenzione di inviare una lettera formale al Governo, garantendo il voto della Commissione solo se arriveranno impegni precisi circa le modalità di trasmissione dell'Allegato in tempi certi.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta già prevista per la giornata di domani.

  La seduta termina alle 13.10.

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 12 aprile 2022. — Presidenza della presidente Raffaella PAITA.

  La seduta comincia alle 13.10.

Proposta di nomina dell'arch. Giuseppe Leoni a presidente dell'Aero Club d'Italia.
Nomina n. 109.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame della proposta di nomina, rinviata da ultimo nella seduta del 6 aprile 2022.

  Raffaella PAITA, presidente, ricorda che nel corso del dibattito sono state formulate da parte del relatore e dei membri della Commissione diverse richieste di chiarimento al Governo in ordine alla proposta di nomina in esame. Constata tuttavia l'assenza del rappresentante del Governo.

  Roberto ROSSO (FI), relatore, afferma di aver già formulato le questioni principali da porre al Governo nel corso della seduta del 6 aprile. Visto peraltro che la Commissione si dovrebbe esprimere in tempi molto ridotti, chiede alla Presidente come essa dovrebbe procedere nel corso della seduta di domani e se sia prevista la partecipazione del rappresentante del Governo.

  Raffaella PAITA, presidente, dichiara di condividere il punto di vista del relatore; aggiunge che nella seduta di domani sarà difficile esprimere un voto stante il fatto che i chiarimenti richiesti al Governo non sono ancora giunti. Solleciterà comunque la presenza di quest'ultimo.

  Diego DE LORENZIS (M5S), avanza due perplessità relativamente alla nomina in oggetto. In primo luogo, osserva, anche se il Governo rispondesse nella giornata di domani alle richieste di chiarimento sarebbe impossibile votare subito perché i commissari dovrebbero valutare il contenuto di tali risposte.
  In secondo luogo evidenzia alcuni punti relativi alla procedura: si domanda innanzitutto cosa accadrebbe nel caso in cui i Ministeri tenuti ad esprimere il concerto non lo abbiano fatto. Dovrebbe, a suo avviso, intervenire il Consiglio dei ministri con proprio provvedimento a sanare l'assenza di tale concerto. A questo punto si porrebbe il problema del soggetto titolato ad adottare il provvedimento, chiedendosi chi dovrebbe adottarlo in concreto, se il Presidente del Consiglio, un sottosegretario con delega o una figura amministrativa. Afferma di ritenere necessario il chiarimento di questi dubbi.

  Raffaella PAITA, presidente, rispondendo al collega De Lorenzis, afferma che l'espressione del concerto appare propedeutica alla trasmissione della richiesta di parere: qualora non vi fosse si tratterebbe di un problema serio. Quanto alla eventuale delibera del Consiglio dei ministri volta a sanare tale situazione, si tratta di un atto interno del Governo ed è il Governo a decidere come emanarla. In ogni modo, vista la Pag. 51presenza di tante incertezze, suggerisce di rinviare il dibattito alla seduta di domani.

  Roberto ROSSO (FI), relatore, propone di richiedere al Governo le risposte entro la giornata di oggi, in modo da formulare un parere in tempo utile per la seduta di domani.

  Raffaella PAITA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta già convocata per domani.

  La seduta termina alle 13.15.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 12 aprile 2022. — Presidenza della presidente Raffaella PAITA.

  La seduta comincia alle 13.15.

DL 24/2022: Disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell'epidemia da COVID-19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza.
C. 3533 Governo.
(Parere alla XII Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Raffaella PAITA, presidente, in sostituzione del relatore Sozzani, impossibilitato a partecipare alla seduta, fa presente che la Commissione è chiamata ad esprimere il proprio parere, per i profili di competenza, alla XII Commissione Affari sociali, sul disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 24 del 2022, recante disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell'epidemia da COVID-19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza (C. 3533).
  Il decreto-legge n. 24 del 24 marzo 2022 interviene sulle misure di contenimento della pandemia da COVID-19, eliminando gradualmente a partire dal 1° aprile le restrizioni attualmente in vigore. Ciò in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza, deliberato dal Consiglio dei ministri il 31 gennaio 2020 e via via prorogato, che terminerà appunto il 31 marzo 2022.
  Il decreto-legge n. 24 del 2022 si compone di 15 articoli e 2 allegati. Esso interviene in numerosi ambiti: sulle ordinanze di protezione civile, con efficacia limitata fino al 31 dicembre 2022, da adottarsi al fine di adeguare all'evolversi della pandemia le misure di contrasto in ambito organizzativo, operativo e logistico; sull'istituzione di un'Unità per il completamento della campagna vaccinale e per l'adozione di altre misure di contrasto alla pandemia, in luogo del Commissario straordinario; sul potere di ordinanza del Ministro della salute quanto a ingressi nel territorio nazionale e linee guida e protocolli, connessi sempre alla pandemia; sulla disciplina in materia di isolamento e autosorveglianza; sugli obblighi vaccinali; sulla gestione dei casi di positività nel sistema educativo, scolastico e formativo; sulla disciplina di sanzioni e controlli; sulla proroga delle Unità speciali di continuità assistenziale e dei contratti in favore di medici specializzandi; sulla raccolta di dati per la sorveglianza integrata del SARS-CoV-2, infine, e per il monitoraggio della situazione epidemiologica e delle condizioni di adeguatezza dei sistemi sanitari regionali.
  Ai fini delle competenze della Commissione si segnalano gli articoli 5 e 6.
  L'articolo 5 estende al 30 aprile 2022 l'obbligo di indossare le mascherine di tipo FFP2 sui mezzi di trasporto.
  L'articolo 6, al comma 5, infatti, elimina l'obbligo di esibizione del cosiddetto super green pass (certificazione da guarigione o vaccino) sui mezzi di trasporto, consentendo il solo green pass cosiddetto «base» (certificazione da guarigione, vaccino o test negativo nelle ultime 48 ore), fino al 30 aprile 2022.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta già convocata per domani.

  La seduta termina alle 13.20.

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ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 775 di mercoledì 6 aprile 2022, a pagina 266, prima colonna, ultima riga, le parole: «nella seduta del 30 marzo» sono sostituite dalle seguenti: «nella seduta del 29 marzo».