CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 5 aprile 2022
774.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
COMUNICATO
Pag. 115

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 5 aprile 2022. — Presidenza del presidente Sergio BATTELLI.

  La seduta comincia alle 13.05.

DL 9/2022: Misure urgenti per arrestare la diffusione della peste suina africana (PSA).
C. 3547 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla XII Commissione).
(Esame e conclusione – Nulla osta).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Francesca GALIZIA (M5S), relatrice, ricorda che la Commissione è chiamata a esaminare, ai fini del parere da rendere alla XII Commissione, il disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 17 febbraio 2022, n. 9, recante misure urgenti per arrestare la diffusione della peste suina africana (PSA). Il provvedimento, approvato con modificazioni dal Senato, reca un complesso di misure per il contrasto della diffusione della peste suina africana (PSA).
  Fa presente che quest'ultima è una malattia virale non trasmissibile all'uomo, caratterizzata da elevata contagiosità e da un'alta capacità di resistenza all'ambiente esterno, che colpisce i suini selvatici e domestici e per i quali risulta spesso letale. Vista la sua presenza sul territorio e considerato il danno che questa potrebbe generare sul patrimonio zootecnico, sia in relazione alla salute degli animali, sia in relazione al comparto produttivo collegato, e quindi al commercio all'interno dell'Unione europea ed internazionale di animali vivi e dei loro prodotti, si è reso necessario introdurre delle misure utili a contenerne la diffusione. Dagli inizi del mese di gennaio 2022 è stata infatti accertata la presenza della PSA nelle popolazioni di cinghiali nei territori delle regioni Piemonte e Liguria.
  Passando a descrivere nel dettaglio il disegno di legge, evidenzia che esso prevede, all'articolo 1, che al fine di prevenire e contenere la diffusione della PSA sul territorio nazionale, incluse le aree protette, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, ogni regione o provincia autonoma adotti il piano di interventi urgenti per la gestione, il controllo Pag. 116e l'eradicazione della malattia nei suini da allevamento e nei cinghiali; il piano include la ricognizione della consistenza della specie all'interno del territorio di competenza, l'indicazione e le modalità di attuazione dei metodi ecologici, nonché l'indicazione delle aree di intervento.
  Per quanto di competenza segnala, in particolare, che il comma 2 dell'articolo in esame dispone che i suddetti piani siano adottati, tra l'altro, in conformità ad alcuni specifici regolamenti dell'Unione europea. Si tratta, in particolare:: a) del regolamento (UE) 2016/429 del 9 marzo 2016, che stabilisce le norme per la prevenzione e il controllo delle malattie degli animali trasmissibili agli animali o all'uomo, adottato in coerenza con la strategia sulla salute degli animali per l'Unione europea (2007-2013); b) del regolamento delegato (UE) 2020/687 della Commissione del 17 dicembre 2019, che integra il predetto regolamento 2016/429 per quanto riguarda le norme relative alla prevenzione e al controllo di determinate malattie ivi elencate; c) e del regolamento delegato (UE) 2020/689 della Commissione del 17 dicembre 2019, anch'esso integrante il predetto regolamento (UE) 2016/429 per quanto riguarda le norme relative alla sorveglianza, ai programmi di eradicazione e allo status di indenne da malattia per determinate malattie emergenti.
  Segnala, inoltre, che, sempre ai sensi del citato comma 2, i piani regionali di intervento per arrestare la diffusione della PSA dovranno essere adottati in conformità al Piano nazionale di sorveglianza e di eradicazione della peste suina, presentato dal Ministero della salute alla Commissione europea il 30 giugno 2021, ai sensi dell'articolo 12 del regolamento (UE) n. 652/2014, che fissa le disposizioni per la gestione delle spese relative alla filiera alimentare e alla salute e al benessere degli animali.
  Segnala, infine, che ai sensi del comma 4 del medesimo articolo, ciascun piano è adottato dalla regione o provincia autonoma previo parere dell'ISPRA e del Centro di referenza nazionale per la peste suina; in considerazione dei rischi di diffusione della PSA e dell'esigenza di adottare con urgenza sistemi di controllo della specie cinghiale, intesi a ridurre i rischi sanitari e l'impatto economico che l'epidemia può arrecare, la disposizione esclude che i piani in oggetto siano sottoposti a valutazione ambientale strategica e a valutazione di incidenza ambientale, restando però fermo il rispetto della normativa dell'Unione europea in materia di valutazione ambientale che viene espressamente richiamato.
  L'articolo 2 prevede la nomina di un Commissario straordinario con compiti di coordinamento e monitoraggio delle azioni e delle misure poste in essere per prevenire contenere ed eradicare la peste suina africana e di concorrere alla relativa attuazione. Il comma 2-ter dell'articolo, introdotto dal Senato, specifica che l'approvazione, da parte del Commissario straordinario, del progetto di intervento e del relativo quadro di spesa vale quale dichiarazione di pubblica utilità dell'opera ai fini del Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità (DPR n. 327/2001), mentre il comma 2-quater prevede deroghe alle disposizioni dei regolamenti edilizi, sulla valutazione di incidenza ambientale e sui vincoli paesaggistici e regola la procedura e gli indennizzi per le recinzioni che debbano essere installate su terreni di proprietà privata. Dalla disciplina relativa al Commissario straordinario è esclusa la regione Sardegna poiché in tale regione è stato già intrapreso un percorso specifico di eradicazione della PSA – percorso che, secondo la citata relazione illustrativa, «a breve condurrà la regione verso l'eliminazione completa del virus».
  L'articolo 3 prevede un obbligo di segnalazione di rinvenimento di cinghiali feriti o deceduti al servizio veterinario dell'azienda sanitaria locale competente per territorio, prevedendo, in caso di inadempimento, l'irrogazione di una sanzione amministrativa pecuniaria pari a 500 euro, salvo che il fatto costituisca reato.
  Infine, i successivi articoli 4 e 5 recano, rispettivamente, le clausole di salvaguardia, Pag. 117con riferimento alle autonomie territoriali speciali, e le norme finanziarie.
  In conclusione, attesa la necessità di una rapida conclusione dell'iter del provvedimento e preso atto che non sussistono per quanto di competenza profili di criticità, propongo di esprimere un parere di nulla osta.

  Marco MAGGIONI (LEGA) osserva che, provenendo da un territorio interessato dal problema in esame, è consapevole della minaccia che esso rappresenta per gli allevatori di suini e per l'intera filiera alimentare collegata a tali allevamenti. Avverte che occorre porre in essere drastici piani di contenimento per fermare il dilagare della malattia, dovuto principalmente al proliferare dei cinghiali selvatici, prevedendo anche l'abbattimento di esemplari di una specie animale la cui proliferazione è fuori controllo e causa problemi sia alle produzioni agricole che alla sicurezza stradale. Ove non si adottino misure tempestive si rischierà di rincorrere le conseguenze del proliferare della malattia quando essa si diffonderà in modo massivo tra gli allevamenti dei suini, causando serie conseguenze anche per l'approvvigionamento alimentare.
  Osserva che, sebbene il provvedimento in esame investa primariamente le competenze della Commissione agricoltura, è bene che anche le altre Commissioni siano rese consapevoli dell'imminenza del rischio conseguente al rapido diffondersi di questa patologia, al fine di assumere misure drastiche per il suo contenimento.

  Francesca GALIZIA (M5S), nel condividere le preoccupazioni del deputato Maggioni con riferimento ai rischi per l'agricoltura e per la sicurezza stradale derivanti dall'eccessiva proliferazione della popolazione dei cinghiali selvatici, valuta che il provvedimento in esame costituisca una risposta adeguata al fine di contenere la rapida diffusione della PSA. Condivide l'opportunità di assumere iniziative volte a contenere il proliferare della popolazione dei cinghiali, che costituiscono un veicolo di diffusione della patologia, con conseguenze negative soprattutto nelle aree del Nord, dove sono maggiormente diffusi gli allevamenti intensivi di maiali. Osserva peraltro che, in un'ottica di sostenibilità ambientale degli allevamenti, risulterebbe altresì opportuno ridurre gli allevamenti a carattere intensivo, che costituiscono a loro volta uno dei presupposti per la diffusione della PSA.

  La Commissione approva la proposta di nulla osta formulata dalla relatrice.

  La seduta termina alle 13.20.

INCONTRI CON DELEGAZIONI
DI PARLAMENTI STRANIERI

  Martedì 5 aprile 2022.

Incontro con una delegazione della Commissione per gli affari europei dell'Assemblea nazionale francese.

  L'incontro si è svolto dalle 13.45 alle 15.05.