CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 30 marzo 2022
770.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
Pag. 110

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

  Mercoledì 30 marzo 2022. — Presidenza del vicepresidente Paolo FORMENTINI.

  La seduta comincia alle 13.30.

Sugli esiti della missione della deputata Yana Ehm presso l'Ufficio in Siria dello United Nations Development Programme (UNDP) (23 febbraio 2022).

  Paolo FORMENTINI, presidente, segnala che l'esposizione della collega Ehm potrà essere di particolare utilità in vista della imminente audizione dello United Nations Resident Coordinator and Humanitarian Coordinator for Syria, Imran Riza, che la Commissione si accinge a svolgere.

  Yana Chiara EHM (MISTO-M-PP-RCSE), precisando che la missione in titolo si è svolta in Siria ma anche in Libano ed era finalizzata a valutare, dopo undici anni di conflitto, i bisogni della popolazione civile e lo stato dei diritti umani, nonché i passi che l'Italia può fare per sostenere la Siria nello sforzo di ricostruzione, riferisce di aver avuto incontri con rappresentanti delle principali Agenzie ONU presenti in loco, nonché di ong italiane ed internazionali.
  Ricordando che l'Italia realizza i propri progetti di assistenza utilizzando sia il canale bilaterale sia quello multilaterale, evidenzia che, al di fuori della capitale Damasco, la situazione del Paese appare disperata: ovunque sono visibili segni di devastazione materiale, ma anche sociale, economica e psicologica.
  In particolare, riferisce della sua visita alla città di Maalula, un tempo modello di convivenza tra diverse comunità religiose e che è stata completamente devastata dal conflitto tra l'esercito regolare e le milizie di Al-Nusra.
  Sul piano umanitario il Paese nel suo complesso presenta una situazione drammatica, con oltre 14 milioni di persone che necessitano di assistenza e 12 milioni di persone che vivono in una condizione insicurezza alimentare. La pandemia ha ulteriormentePag. 111 esacerbato la crisi, mettendo a dura prova il già fragile sistema sanitario e quello dell'istruzione.
  Segnalando che la missione – realizzata con quasi due anni di ritardo, a causa dell'emergenza COVID-19 – è stata organizzata a seguito delle sollecitazioni emerse nel corso dell'audizione, svoltasi il 20 ottobre 2020, di Ramla Khalid, Resident Representative dello United Nations Development Programme (UNDP) in Siria, ribadisce che la situazione da allora si è ulteriormente aggravata, alimentata da un profondo malessere sociale che spinge molti siriani, anche con un elevato grado di istruzione, a lasciare il Paese.
  Ricordando che la risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'ONU n. 2585 del 2021 impegna la Comunità internazionale a contribuire alla ripresa economica e alla coesione sociale della Siria riducendo gradualmente la dipendenza dagli aiuti umanitari, rileva che solo nel 2020 si è registrato un incremento di 1,8 milioni di persone tra gli sfollati interni e che gran parte della popolazione non ha accesso ai servizi essenziali. Anche per queste ragioni, vi è una ampia convergenza nella popolazione civile sull'opportunità di alleggerire il regime sanzionatorio a carico del regime siriano che, a detta delle stesse organizzazioni non governative, impatta molto più duramente sulla stessa popolazione civile che sulla leadership di Bashar al-Assad.
  Segnalando che il 10 maggio prossimo avrà luogo la Conferenza internazionale sul sostegno al futuro della Siria e della regione, con la partecipazione di GOVERNI, organizzazioni internazionali e società civile siriana, auspica che l'Italia possa rafforzare il proprio contributo alla causa siriana e che la Siria torni ad essere una priorità per la nostra politica estera, anche in considerazione dei rapporti storici che legano l'Italia a Damasco.
  Infine, preannuncia la presentazione di una risoluzione sulla crisi siriana, su cui auspica che possa emergere un consenso ampio all'interno della Commissione.

  Paolo FORMENTINI, presidente, ringraziando la collega Ehm per l'illustrazione ampia ed esaustiva, sottolinea che la citata città di Maalula verrà ricostruita anche con il contributo della cooperazione italiana, utilizzando a tal fine parte delle risorse del Fondo per i cristiani perseguitati, istituito con la legge di bilancio 2019 su sollecitazione del gruppo della Lega. A suo avviso, infatti, Maalula deve tornare ad essere un modello di pacifica convivenza tra le comunità religiose.

  Matteo PEREGO DI CREMNAGO (FI), associandosi agli apprezzamenti per la relazione della collega Ehm, rileva l'esigenza di intensificare i rapporti con la popolazione siriana, valutando anche l'opportunità di contribuire alla ricostruzione del sito archeologico di Palmira, patrimonio dell'umanità distrutto all'ottanta per cento durante il conflitto. Ricordando che l'Italia, prima dello scoppio del conflitto, era il secondo partner commerciale della Siria dopo la Germania, evidenzia che la Comunità internazionale non ha profuso tutti gli sforzi necessari per promuovere la stabilizzazione del Paese, lasciando eccessivo spazio all'azione di attori regionali, come l'Iran e la Turchia e come la Russia.

  Vito COMENCINI (LEGA), esprimendo apprezzamento per l'esposizione della collega Ehm, si associa alle considerazioni sugli effetti delle sanzioni che, anche nel caso della Siria, sembrano gravare per lo più sulla popolazione civile. Ribadendo l'esigenza che l'Italia sostenga soprattutto le comunità cristiane, elementi di coesione sociale in Siria come in Libano o Iraq, chiede chiarimenti sul ruolo delle potenze straniere presenti, segnatamente della Russia, e sulla loro influenza sulla popolazione civile. Auspicando la riapertura dell'Ambasciata italiana in Siria per rafforzare la presenza diplomatica del nostro Paese, chiede aggiornamenti sulle prospettive di rientro della Siria nella Lega Araba.

  Yana Chiara EHM (MISTO-M-PP-RCSE), rinviando alla successiva audizione l'approfondimento su alcuni temi politici, quali i rapporti tra la Siria la Lega Araba, sottolinea che il ruolo preponderante di attori terzi come la Russia e l'Iran si deve anche Pag. 112alla scarsa capacità di incidere da parte dell'Unione europea e del nostro Paese. Anche nell'ottica di rafforzare il contributo italiano alla ricostruzione della Siria, ritiene che i tempi e le modalità di riapertura della nostra Ambasciata a Damasco debbano essere oggetto di una riflessione politica dedicata. Ritiene doveroso esprimere in questa sede grande apprezzamento per il ruolo svolto dall'Incaricato d'affari Massimiliano D'Antuono, il quale, pur essendo basato in Libano, assicura un contributo fattivo del nostro Paese a sostegno della popolazione siriana ed è stato cruciale per la realizzazione della missione. Tiene, in generale, a precisare che il taglio della visita da lei svolta in Siria è stato prevalentemente umanitario, soprattutto per cogliere il contributo assicurato dalla cooperazione italiana alla popolazione civile. Certamente, ad undici anni dal conflitto, sarebbe a suo avviso più che opportuna una riflessione politica per valutare lo status quo e i nuovi equilibri geopolitici della regione.

  Paolo FORMENTINI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara concluse le comunicazioni in titolo.

  La seduta termina alle 13.55.

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 30 marzo 2022.

Audizione dello United Nations Resident Coordinator and Humanitarian Coordinator for Syria, Imran Riza.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14.05 alle 14.55.

RISOLUZIONI

  Mercoledì 30 marzo 2022. — Presidenza del vicepresidente Paolo FORMENTINI. – Interviene il sottosegretario agli affari esteri e alla cooperazione internazionale, Manlio Di Stefano.

  La seduta comincia alle 15.05.

7-00790 Formentini: Sulla strategia italiana per la regione dell'Indo-Pacifico.
(Discussione e rinvio).

  La Commissione inizia la discussione della risoluzione in titolo.

  Paolo FORMENTINI, presidente, in qualità di presentatore dell'atto di indirizzo in titolo lo illustra ricordando che esso fa seguito all'approvazione, il 16 marzo scorso, nell'ambito dell'esame del decreto-legge n. 14 del 2022 recante Misure urgenti per l'Ucraina, dell'ordine del giorno a sua prima firma n. 9/03491-A/043, che impegna il Governo ad avviare una riflessione sulla posizione da adottare in sede NATO ed Unione europea nei confronti del teatro indo-pacifico, in quanto connesso alle nostre aree di prioritario interesse strategico. Presenta, contestualmente, una nuova formulazione della risoluzione in titolo, che illustra (vedi allegato).
  Evidenzia, in particolare, che la rinnovata attenzione per l'area indo-pacifico è motivata dall'esigenza, da un lato, di preservare la libertà di navigazione – e dunque gli scambi commerciali –, dall'altro, dalla necessità di tutelare e promuovere il patrimonio di valori delle democrazie di stampo occidentale rispetto alle minacce del regime autoritario cinese.
  Quanto alla parte dispositiva, evidenzia gli impegni per il Governo ad aumentare le dotazioni di personale delle sedi diplomatiche istituite nella regione dell'indo-pacifico; ad adottare iniziative per destinare maggiori risorse anche al monitoraggio di quanto accade nei maggiori fora multilaterali attivi nell'area; ad assumere le opportune iniziative in ambito europeo ed atlantico utili a promuovere una riflessione più approfondita sulla sfida che le politiche interne ed estere della Repubblica Popolare Cinese rappresentano per i valori occidentali, certamente in condivisione con la Pag. 113NATO e l'Unione europea ma anche in linea con una strategia italiana.

  Riccardo OLGIATI (M5S), esprimendo apprezzamento per l'atto in titolo, come riformulato, che appare piuttosto equilibrato, segnala che la Farnesina è da tempo molto attiva su questo quadrante che, assieme all'Africa, rappresenta un mercato dal grande potenziale per le nostre imprese esportatrici. Non esclude, quindi, la possibilità di sottoscrivere la proposta di risoluzione a nome del suo gruppo.

  Il Sottosegretario Manlio DI STEFANO sottolinea che la Farnesina condivide lo spirito dell'atto di indirizzo, teso a valorizzare un'area di grande interesse strategico per l'Italia, che ha avuto modo di approfondire anche per le deleghe assunte nel suo incarico governativo. Ricordando che l'Italia ha provveduto ad elaborare, nell'ambito della strategia UE per l'Indo-Pacifico, un proprio contributo articolato in sette aree di primario interesse – prosperità sostenibile ed inclusiva, transizione verde, governance degli oceani, partnership digitali, connettività, sicurezza e difesa e sicurezza umana –, segnala gli accordi di partenariato stipulati con l'Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico, nel 2020, e con l'Indian Ocean Rim Association (IORA), nel 2019. Entrambe le intese, peraltro, fanno seguito all'accordo del 2007 con il Pacific Islands Forum (PIF), cui l'Italia ha aderito con status di partner di dialogo. Evidenzia che con tali organismi regionali e con i rispettivi Stati Membri, l'Italia svolge già da diversi anni rilevanti attività di partenariato nei settori più diversi e che l'Esecutivo intende dare ulteriore impulso alla collaborazione con questi fora multilaterali, come evocato dal Ministro Di Maio in occasione del Forum per la cooperazione nell'Indo-pacifico organizzato dalla Presidenza francese dell'UE il 22 febbraio scorso.
  Rileva, infine, l'opportunità di procedere, nel corso della discussione, ad ulteriori integrazioni e modifiche del testo, in modo da renderlo ancora più incisivo.

  Paolo FORMENTINI, presidente, manifestando disponibilità a svolgere un ulteriore sforzo di riformulazione, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.15.