CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 23 marzo 2022
766.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VIII e IX)
COMUNICATO
Pag. 14

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 23 marzo 2022. — Presidenza della presidente della IX Commissione, Raffaella PAITA. – Interviene il viceministro per le infrastrutture e la mobilità sostenibili, Alessandro Morelli.

  La seduta comincia alle 14.15.

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante modifiche ai decreti del Presidente del Consiglio dei ministri 16 aprile 2021 di individuazione di interventi diversi nei settori delle infrastrutture portuali, dei presìdi di pubblica sicurezza, delle infrastrutture idriche e delle infrastrutture stradali quali interventi infrastrutturali prioritari per la cui realizzazione o il cui completamento si rende necessaria la nomina di commissari straordinari.
Atto n. 364.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 15 marzo 2022.

  Raffaella PAITA, presidente, ricorda che nella seduta del 15 marzo è stata svolta la relazione introduttiva.

  Il viceministro Alessandro MORELLI rileva che il Governo ha effettuato ulteriori approfondimenti riguardo al DPCM 16 aprile 2021 di nomina del commissario straordinario, ingegner Antonio Mallamo, incaricato di realizzare il collegamento stradale Cisterna-Valmontone e relative opere connesse.
  Da tali approfondimenti è emersa l'esigenza di prevedere per il citato commissario straordinario anche un compenso, posto a carico del quadro economico dell'opera, nei limiti previsti dall'articolo 15, comma 3, del decreto-legge 6 luglio 2011, Pag. 15n. 98, convertito con modificazioni dalla legge 15 luglio 2011, n. 111.
  Il commissario straordinario, come noto, è l'amministratore unico di ASTRAL Spa e, in considerazione della sua conoscenza pregressa dell'opera (il commissario ha partecipato al gruppo di lavoro che elaborato un project review su un intervento più complesso che comprendeva il collegamento viario Cisterna-Valmontone) si è ritenuto utile non disperdere tale know-how, anche al fine di agevolare il più possibile la realizzazione dei tempi previsti.
  Poiché la carica di amministratore unico della società, allo stato, non è funzionale alla realizzazione del collegamento viario, appare necessario prevedere apposito compenso, così come previsto dalla normativa richiamata. Illustra dunque sinteticamente il contenuto di un emendamento volta a introdurre nell'atto del Governo n. 364, articolo 7, un comma 2-bis che recepisca quanto esposto, prevedendo un compenso per il commissario straordinario, composto da una parte fissa pari a 50.000 euro annui lordi e da una parte variabile non superiore a 50.000 euro annui lordi, fatti salvi i limiti retributivi prima richiamati.

  Carmela GRIPPA (M5S) chiede al viceministro un approfondimento sulle motivazioni per le quali per il commissario Mallamo è stato in particolare previsto un compenso aggiuntivo, non corrisposto invece ad altri commissari.

  Il viceministro Alessandro MORELLI ricorda che nel caso ad esempio dei commissari di ANAS e RFI si tratta di dirigenti che già percepiscono un compenso legato alla realizzazione delle opere. Antonio Mallamo non si trova in questa situazione, ed è dunque giusto attribuirgli un compenso aggiuntivo in virtù delle specifiche funzioni assegnategli.

  Raffaella PAITA, presidente, osserva di essere relatrice in relazione alla nomina del commissario per la realizzazione della Metro C di Roma, arch. Maria Lucia Conti, e che in quell'occasione ha potuto verificare che per quest'ultima, dirigente ministeriale oggi in quiescenza, effettivamente nell'atto è previsto un compenso: ciò conferma la ricostruzione portata dal viceministro. Fa peraltro notare che vi sono opere diverse e di diversa complessità; di conseguenza dev'essere a suo avviso inserito nel parere il richiamo ad una omogeneizzazione della disciplina del compenso dei vari commissari, anche con riferimento a quelli che sono dirigenti ANAS o RFI, tenendo però conto di una qualche proporzionalità rispetto al tipo di opere alla cui realizzazione il commissario sovraintende.

  Alessio BUTTI (FDI) concorda con le considerazioni della presidente Paita, tenendo però a sottolineare che il proprio gruppo un anno e mezzo fa, quando ha avuto avvio il lungo percorso dei commissariamenti, aveva già anticipato le medesime conclusioni cui solo oggi giunge la maggioranza. L'allora rappresentante del Governo aveva assicurato che non ci sarebbero stati ulteriori esborsi a carico della finanza pubblica, cosa oggi smentita dal viceministro. Al di là del compenso, rimane la curiosità di comprendere in cosa consistano e come vengano concretamente espletate le attività dei commissari, che, secondo gli accordi presi allora con il Governo, avrebbero dovuto essere esplicitate alle Commissioni parlamentari competenti, cosa purtroppo finora non avvenuta.

  Raffaella PAITA, presidente, dà atto al collega Butti di avere effettivamente sollevato la questione quando si svolsero i primi dibattiti sui commissariamenti. Aggiunge che il Governo all'epoca era stato estremamente restrittivo, ma che d'altro canto anche cambiare idea è perfettamente lecito ed anzi sintomo di intelligenza. Ricorda ancora che la Commissione Trasporti sta svolgendo un attento monitoraggio opera per opera relativamente alla parte ferroviaria, mentre per la parte stradale occorre attendere che le due Commissioni, Ambiente e Trasporti, si coordinino fra loro.

  Emanuele SCAGLIUSI (M5S), relatore per la IX Commissione, dà ragione alla presidente sull'opportunità di un'omogeneizzazionePag. 16 dei compensi fra commissari, ricordando che il criterio originariamente adottato era stato quello di utilizzare unicamente le risorse interne a scopo di risparmio. In ogni modo, visti i rilievi sollevati dalla collega Grippa, propone come relatore un rinvio nell'espressione del parere.

  Piergiorgio CORTELAZZO (FI) ritiene corretto che venga remunerato chiunque si assuma una responsabilità, tanto più se del calibro di quelle contenute nell'atto in esame. Bisognerebbe anzi abrogare tutte le disposizioni che nel tempo si sono stratificate che precludono qualsivoglia remunerazione in ragione di incarichi già in essere o posizioni ricoperte. Gestire la realizzazione di un'opera pubblica rappresenta a suo giudizio una notevole assunzione di responsabilità, qualsiasi sia l'entità dell'opera, dovendosi esperire le medesime delicate fasi procedurali legate all'aggiudicazione dei lavori.

  Umberto DEL BASSO DE CARO (PD) ricorda che in ogni modo i compensi dei commissari sono sottoposti al limite complessivo di 240.000 euro annui di cui all'articolo 15, comma 3, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito con modificazioni dalla legge 15 luglio 2011, n. 111. Aggiunge che il fatto che un commissario sia o meno dipendente pubblico non dovrebbe avere rilievo, giacché se un dipendente pubblico svolge attività ulteriori ha comunque diritto ad un compenso aggiuntivo; né che egli sia o meno in quiescenza, perché il suo compenso non può comunque superare il predetto limite complessivo. Chiarito questo, afferma di concordare sull'opportunità che i trattamenti economici dei commissari vengano omogeneizzati.

  Il viceministro Alessandro MORELLI spiega che la motivazione per la quale alcune opere sono state commissariate è stata quello di conferire ai funzionari pubblici incaricati di realizzarle maggiori poteri, in modo che esse venissero portate a compimento in tempi particolarmente rapidi. Aggiunge che molto spesso i commissari prescelti sono figure interne alla pubblica amministrazione perché corrispondono ai soggetti già incaricati di sovraintendere all'intervento: la nomina a commissario è stata effettuata unicamente allo scopo di conferire loro ulteriori poteri, anche per dare priorità a certe opere rispetto ad altre. In questo senso non vi è differenziazione effettiva tra opera ed opera, giacché dal punto di vista espresso tutte le opere sono uguali. Nei casi poi in cui ai commissari è stato attribuito un compenso ulteriore, si tratta di figure fornite di know how tecnico, o in generale sul tipo di opera da realizzarsi o specifico rispetto all'opera data, e tale competenza deve trovare un adeguato riconoscimento economico.

  Emanuele SCAGLIUSI (M5S), relatore per la IX Commissione, fa presente che un compenso ulteriore per i compiti svolti in quanto commissario dovrebbe essere riconosciuto solo ai soggetti esterni alla pubblica amministrazione.

  Raffaella PAITA, presidente, ricorda che l'iniziale intendimento del Governo era quello di ricorrere solo a figure interne e che l'orientamento opposto è maturato solo in seguito. Visto peraltro il nuovo criterio invalso, ribadisce che nel parere bisogna introdurre la richiesta di un'omogeneizzazione dei compensi.

  Tommaso FOTI (FDI) ricorda di aver già espresso, al momento dell'avvio della fase dei commissariamenti, numerose perplessità in ordine alla designazione di un unico commissario per numerose opere, avanzando il dubbio, oggi trasformatosi in certezza, che un unico soggetto non avrebbe potuto – seppur avvalendosi di sottocommissari – seguire più opere per di più assai rilevanti e che si sarebbe arrivati quindi ad una sua sostituzione. Non concorda quindi sul metodo adottato sin dal principio dal Governo per la designazione dei commissari, né sulla sostituzione di alcuni di essi per motivi contingenti. Senza voler affrontare le sostituzioni motivate dal collocamento in quiescenza dei soggetti designati, anch'esso largamente prevedibile, paventa Pag. 17l'ipotesi che diversi altri soggetti dovranno essere in un prossimo futuro sostituiti proprio per le ragioni sopra indicate. La logica commissariale funziona infatti, a suo giudizio, se ogni singola opera viene attribuita ad un singolo soggetto che possa realmente occuparsene e che possa essere revocato in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi. Per di più osserva che alcuni di questi commissari non raggiungeranno l'obiettivo loro assegnato e si riferisce, in particolare, al commissario cui è assegnata la realizzazione della strada E45 della Val Trebbia, dal momento che la Sovrintendenza ha bocciato il progetto presentato.

  Raffaella PAITA, presidente, afferma di conoscere assai bene la situazione della strada E45 della Val Trebbia che non è esattamente quella prospettata dal collega.

  Emanuele SCAGLIUSI (M5S), relatore per la IX Commissione, propone un rinvio dell'espressione del parere ad una successiva seduta.

  Alessandro Manuel BENVENUTO (LEGA), relatore per la VIII Commissione, in ragione delle richieste di chiarimento emerse nel corso del dibattito, chiede una breve sospensione della seduta volta a valutare l'inserimento nella proposta di parere di un rilievo il cui tenore potrebbe essere quello proposto dalla presidente Paita, che a suo giudizio rappresenta un giusto punto di caduta.

  Raffaella PAITA, presidente, sospende la seduta.

  La seduta, sospesa alle 14.50, è ripresa alle 15.

  Emanuele SCAGLIUSI (M5S), relatore per la IX Commissione, a seguito del chiarimento intervenuto nel corso della sospensione e d'accordo con il relatore per l'VIII Commissione, chiede il rinvio dell'espressione del parere ad una seduta successiva.

  Raffaella PAITA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante l'individuazione di nuovi interventi infrastrutturali da realizzare ai sensi dell'articolo 4, comma 1, del decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 giugno 2019, n. 55, e dei commissari straordinari individuati per ciascuna opera.
Atto n. 373.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  Le Commissioni iniziano l'esame del provvedimento.

  Raffaella PAITA, presidente, ricorda che il termine per l'espressione del parere è fissato al 5 aprile 2022.

  Emanuele SCAGLIUSI (M5S), relatore per la IX Commissione, osserva che le Commissioni riunite sono chiamate ad esprimere il parere sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri recante l'individuazione di nuovi interventi infrastrutturali da realizzare ai sensi dell'articolo 4 del decreto-legge n. 32 del 2019 e dei Commissari straordinari individuati per ciascuna opera.
  Ricorda preliminarmente che la nomina dei Commissari straordinari avviene ai sensi dell'articolo 4, commi 1-5, del decreto-legge n. 32 del 2019 (c.d. «decreto sblocca cantieri»), novellato dall'articolo 9 del decreto-legge n. 76 del 2020 (c.d. «decreto semplificazioni»).
  Posto che si tratta di una tematica ampiamente nota alle Commissioni, che l'hanno affrontata più volte e sotto diversi profili, non si dilunga sui presupposti legislativi dell'atto in esame, ma si limita a ricordare che la richiamata normativa detta una procedura che consente la nomina di Commissari straordinari là dove ciò si renda necessario per la realizzazione o il completamento di interventi infrastrutturali caratterizzati da un elevato grado di complessità progettuale, da una particolare difficoltà esecutiva o attuativa, da complessità delle Pag. 18procedure tecnico-amministrative ovvero che comportano un rilevante impatto sul tessuto socio-economico a livello nazionale, regionale o locale.
  Com'è noto, con più decreti del Presidente del Consiglio (emanati in data 9 giugno 2020, 16 aprile 2021 e 5 agosto 2021) sono già state individuate 102 opere, per un valore complessivo di 96 miliardi di euro, per le quali sono stati nominati 49 Commissari straordinari.
  Lo schema di decreto in esame interviene ad individuare nuovi interventi infrastrutturali, precisamente 15, contestualmente nominando i 12 Commissari straordinari ad essi preposti.
  Nella relazione illustrativa allegata allo schema in esame si chiarisce che la maggior parte degli interventi individuati consiste in opere complementari o di sistema a interventi già commissariati con i DPCM 16 aprile e 5 agosto 2021.
  Prima di riferire sul complesso delle opere, evidenzia che il decreto in esame appare, in più parti, incompleto e caratterizzato da punti di sospensione: l'assegnazione dei singoli Commissari alle varie opere si ricava, infatti, dall'allegato 1, ma non è esplicitata nel corpo del decreto. A tal proposito, nella relazione illustrativa viene precisato che, una volta acquisito il parere delle Commissioni parlamentari, sarà predisposto un autonomo DPCM per attribuire, ad ognuna delle opere infrastrutturali prioritarie individuate, il relativo Commissario straordinario.
  Rileva in proposito che sarebbe opportuno che il Governo fornisca ulteriori elementi in ordine ai contenuti mancanti nello schema all'esame. L'articolo 4 del decreto-legge n. 32 del 2019 prevede infatti che esso stabilisca i termini per la realizzazione dell'opera, la quota percentuale del quadro economico degli interventi da realizzare da destinare alle spese di supporto tecnico e al compenso per i Commissari straordinari, l'attribuzione ai Commissari straordinari della funzione di stazione appaltante e l'apertura di un'apposita contabilità speciale. Ricorda che sono attualmente all'esame delle Commissioni altri schemi di DPCM che modificano i precedenti DPCM relativi all'individuazione delle opere e alla nomina dei commissari proprio con riferimento a questi elementi che non risultavano precisati negli atti originari.
  Ricorda altresì che ai fini dell'individuazione delle opere di rilevanza esclusivamente regionale o locale risulta necessaria l'intesa della regione competente. Chiede quindi al Governo se sia già stata avviata l'interlocuzione con le regioni.
  Passando all'individuazione delle opere e dei relativi commissari, fa presente che il settore con il maggior numero di interventi previsti è quello ferroviario, con 6 nuove opere per un totale di 1,44 miliardi di euro.
  In Puglia sono individuati due nuovi interventi infrastrutturali da commissariare: il primo, relativo al nodo ferroviario Bari Nord, complementare all'intervento relativo alla tratta di AV Napoli-Bari, ed il secondo, consistente nella realizzazione del raccordo ferroviario tra la stazione di Brindisi Centrale e l'aeroporto del Salento. Per entrambi si propone la nomina del medesimo Commissario straordinario, ing. Roberto Pagone, dirigente RFI S.p.A., già nominato Commissario straordinario per il predetto intervento relativo alla tratta di AV Napoli-Bari con DPCM 16 aprile 2021. Egli viene, altresì, individuato quale responsabile per la realizzazione del collegamento ferroviario tra la città di Olbia e il suo aeroporto.
  Un altro intervento riguarda la velocizzazione della tratta Milano-Genova, finalizzata al collegamento in un'ora tra le due città e complementare all'intervento relativo al quadruplicamento della tratta Milano Rogoredo-Pavia, già commissariato con DPCM 5 agosto 2021, per il quale si propone la nomina del medesimo Commissario straordinario, dott.ssa Vera Fiorani, Amministratore Delegato RFI S.p.A..
  Infine, è proposta la nomina dell'ing. Christian Colaneri, dirigente di RFI, per la realizzazione di due opere ferroviarie in Sicilia: il ripristino dopo una frana e l'ammodernamento del viadotto ferroviario Caltagirone-Gela ed il completamento dell'anello ferroviario di Palermo.
  Quanto al trasporto rapido di massa, si prevede il prolungamento della rete ferroviariaPag. 19 della FCE (Ferrovia Circumetnea) dal centro di Catania fino all'aeroporto di Fontana Rossa, per una spesa di 402 milioni di euro. Per tale intervento, complementare al potenziamento della Circumetnea di Catania già commissariato con DPCM 5 agosto 2021, si propone la nomina del medesimo Commissario straordinario, ing. Virginio Di Giambattista, dirigente del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili in quiescenza.
  Vi sono poi due interventi in tema di infrastrutture portuali per un totale di 110,12 milioni di euro, relativi: il primo, alla riqualificazione di un'area del porto di Venezia mediante la realizzazione del Terminal container di Montesyndial, per il quale si propone la nomina del Dott. Fulvio Lino Di Blasio, Presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico settentrionale; il secondo, al completamento dell'infrastrutturazione del porto di Brindisi, per il quale si propone la nomina del dott. Ugo Patroni Griffi, Presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mar Adriatico Meridionale.

  Elena LUCCHINI (LEGA), relatrice per la VIII Commissione, passando all'esame delle infrastrutture stradali, osserva che lo schema di decreto in esame individua tre interventi, per un totale di 575,7 milioni di euro.
  Il primo intervento riguarda la realizzazione del raccordo autostradale di Valtrompia (Concesio-Sarezzo-Lumezzane), per il quale si propone la nomina dell'ing. Nicola Prisco, dirigente ANAS S.p.A., già nominato Commissario straordinario per l'opera S.S. 20 del Colle di Tenda con DPCM 16 aprile 2021 (A.G. 241).
  La seconda opera riguarda la realizzazione del II lotto della SS 275 Maglie – Santa Maria di Leuca ed è complementare all'intervento del I lotto, già commissariato con DPCM 5 agosto 2021 (A.G. 262) e per il quale si propone la nomina del medesimo Commissario straordinario, ing. Vincenzo Marzi, dirigente ANAS S.p.A.
  Infine, è individuato l'intervento relativo al completamento della variante di Sanremo lungo la SS 1 Aurelia, anch'esso complementare agli interventi sull'Aurelia-bis, già commissariati con DPCM 5 agosto 2021 e per il quale si propone la nomina del medesimo Commissario straordinario, ing. Matteo Castiglioni, dirigente ANAS S.p.A.
  Un intervento, per una spesa di 478 milioni di euro, afferisce alle infrastrutture idriche, trattandosi del progetto dell'invaso di Campolattaro (BN), per il quale si propone la nomina del Prof. Attilio Toscano, esperto della Struttura tecnica di missione per l'indirizzo strategico, lo sviluppo delle infrastrutture e l'alta sorveglianza del MIMS.
  Da ultimo, a due Commissari straordinari, già nominati per opere contenute nei DPCM precedenti, sono affidate due nuove opere di edilizia statale per un costo complessivo di 116,5 milioni di euro.
  La prima consiste in interventi di ristrutturazione, adeguamento e riqualificazione del Palazzo di Giustizia di Milano ed è affidata al Provveditore alle opere pubbliche per la Lombardia e l'Emilia Romagna, ing. Fabio Riva, già nominato Commissario straordinario per diversi interventi di riorganizzazione di presìdi di pubblica sicurezza con i DPCM 16 aprile e 5 agosto 2021.
  Per la seconda, riguardante la realizzazione (I lotto) della nuova sede dei Reparti di Eccellenza dell'Arma dei Carabinieri a Livorno – Caserma Tuscania, è proposta la nomina del Presidente del Consiglio dei Lavori Pubblici, ing. Massimo Sessa, già nominato Commissario straordinario per la messa in sicurezza del sistema acquedottistico del Peschiera con DPCM 16 aprile 2021.
  Per tutti i suddetti Commissari, l'articolo 2 dello schema di decreto in esame prevede la decorrenza immediata della nomina, fino alla consegna degli interventi finanziati al gestore in via ordinaria e salvo revoca, possibile in ogni tempo. Per l'esercizio delle proprie funzioni, i Commissari straordinari possono avvalersi di ausiliari, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
  Ai sensi dell'articolo 3, in capo ai Commissari sussistono obblighi di comunicazione alla competente Direzione generale del MIMS, anche ai fini della successiva trasmissione al CIPESS, con cadenza trimestralePag. 20 o semestrale da definirsi in sede di emanazione dei singoli DPCM di nomina dei Commissari, relativi ai progetti approvati, al quadro economico, al cronoprogramma delle attività per gli interventi finanziati e relativo stato di avanzamento, nonché alle anomalie ed ai significativi scostamenti rispetto al cronoprogramma stabilito. In ogni caso, i Commissari sono tenuti a dare immediata comunicazione alla predetta Direzione generale del MIMS del sopraggiungere di circostanze che impediscano, in tutto o in parte, la realizzazione dell'opera. Da ultimo, entro il 30 novembre di ogni anno, i Commissari trasmettono alla stessa Direzione generale una relazione dettagliata sull'attività svolta, finalizzata a rendere informativa alle competenti Commissioni parlamentari.
  L'articolo 4 stabilisce infine che gli oneri connessi con la realizzazione dell'opera sono a carico del quadro economico dell'intervento e non generano oneri per la finanza pubblica.

  Il viceministro Alessandro MORELLI, in ordine alla questione sollevata dall'onorevole Scagliusi, risponde che un'interlocuzione con le regioni si è già svolta e l'intesa è stata raggiunta.

  Raffaella PAITA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.05.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 23 marzo 2022.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.05 alle 15.10.