CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 15 marzo 2022
760.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 15 marzo 2022.

Audizione, in videoconferenza, della professoressa Milena Santerini, Coordinatrice nazionale per la lotta contro l'antisemitismo presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, sui temi relativi alla Strategia nazionale contro l'antisemitismo.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 11.15 alle 11.45.

COMITATO PERMANENTE PER I PARERI.

  Martedì 15 marzo 2022. — Presidenza del vicepresidente Fausto RACITI.

  La seduta comincia alle 12.

DL 14/2022: Disposizioni urgenti sulla crisi in Ucraina.
Emendamenti C. 3491-A Governo.
(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione – Parere).

  Il Comitato inizia l'esame degli emendamenti riferiti al provvedimento.

Pag. 12

  Fausto RACITI presidente, rileva come il Comitato permanente per i pareri della Commissione sia chiamato a esaminare, ai fini del parere all'Assemblea, il fascicolo n. 1 degli emendamenti riferiti al disegno di legge C. 3491-A, di conversione del decreto-legge 25 febbraio 2022, n. 14, recante disposizioni urgenti sulla crisi in Ucraina.

  Stefano CECCANTI (PD), relatore, rileva come gli emendamenti trasmessi non presentino profili problematici per quanto riguarda il riparto di competenze legislative tra Stato e Regioni ai sensi dell'articolo 117 della Costituzione: pertanto propone di esprimere su di essi nulla osta.

  Il Comitato approva la proposta di parere.

Modifiche alla legge 26 luglio 1975, n. 354, al decreto-legge 13 maggio 1991, n. 152, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 1991, n. 203, e alla legge 13 settembre 1982, n. 646, in materia di divieto di concessione dei benefici penitenziari nei confronti dei detenuti o internati che non collaborano con la giustizia.
Emendamenti testo unificato C. 1951 e abb.-A.
(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione – Parere).

  Il Comitato inizia l'esame degli emendamenti riferiti al provvedimento.

  Fausto RACITI presidente, rileva come il Comitato permanente per i pareri sia chiamato a esaminare, ai fini del parere all'Assemblea, il fascicolo n. 3 degli emendamenti presentati al testo unificato delle proposte di legge C. 1951 e abbinate-A, recante modifiche alla legge 26 luglio 1975, n. 354, al decreto-legge 13 maggio 1991, n. 152, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 1991, n. 203, e alla legge 13 settembre 1982, n. 646, in materia di divieto di concessione dei benefici penitenziari nei confronti dei detenuti o internati che non collaborano con la giustizia.
  In sostituzione della relatrice, Corneli, impossibilitata a partecipare alla seduta odierna, rileva come gli emendamenti trasmessi non presentino profili problematici per quanto riguarda il riparto di competenze tra Stato e Regioni, ai sensi dell'articolo 117 della Costituzione: pertanto propone di esprimere su di essi nulla osta.

  Il Comitato approva la proposta di parere.

  La seduta termina alle 12.05.

SEDE REFERENTE

  Martedì 15 marzo 2022. — Presidenza del presidente Giuseppe BRESCIA. – Interviene la sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Deborah Bergamini.

  La seduta comincia alle 14.50.

Modifiche alla parte II della Costituzione concernenti l'elezione diretta del Presidente della Repubblica.
C. 716 cost. Meloni.
(Seguito esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 3 marzo 2022.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, rileva come la Commissione prosegua oggi l'esame, in sede referente, della proposta di legge costituzionale C. 716 Meloni, recante «Modifiche alla parte II della Costituzione concernenti l'elezione diretta del Presidente della Repubblica».
  Avverte che la discussione del provvedimento in Assemblea è prevista a partire da lunedì 21 marzo prossimo.
  Informa inoltre che non sono pervenuti ricorsi avverso i giudizi di inammissibilità, pronunciati nella seduta del 3 marzo scorso, degli emendamenti Marco Di Maio 1.7, Marco Di Maio 1.9 e Frate 1.8.
  Chiede quindi al relatore, Prisco, se ritenga di poter esprimere il parere sulle proposte emendative ammissibili.

  Emanuele PRISCO (FDI), relatore, invita al ritiro dell'emendamento Frate 1.6, esprimendoPag. 13 parere contrario sull'emendamento Baldino 1.3.
  Invita al ritiro degli emendamenti Bordonali 1.10 e Forciniti 1.1, esprimendo invece parere favorevole sull'emendamento Marco Di Maio 1.5, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).
  Esprime parere contrario sugli identici emendamenti Forciniti 2.1 e Baldino 2.2, mentre esprime parere favorevole sull'emendamento Frate 2.4, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).
  Esprime parere contrario sull'emendamento Baldino 3.2, invitando al ritiro degli emendamenti Iezzi 3.3, Forciniti 3.1 e Marco Di Maio 3.4.
  Esprime parere contrario sugli identici emendamenti Forciniti 4.1 e Baldino 4.2, esprimendo invece parere favorevole sull'emendamento Iezzi 4.3.
  Esprime parere contrario sugli identici emendamenti Forciniti 5.1 e Baldino 5.2, mentre esprime parere favorevole sull'emendamento Iezzi 5.3.
  Esprime parere contrario sugli identici emendamenti Forciniti 6.1 e Baldino 6.2, nonché sugli identici emendamenti Forciniti 7.1 e Baldino 7.2, invitando al ritiro dell'emendamento Marco Di Maio 7.4.
  Dichiara di rimettersi alla Commissione sull'emendamento Frate 7.3, esprimendo invece parere contrario sugli identici emendamenti Forciniti 8.1 e Baldino 8.2, nonché sugli identici emendamenti Forciniti 9.1 e Baldino 9.2.
  Esprime parere contrario sull'emendamento Baldino 10.2, invitando al ritiro dell'emendamento Forciniti 10.1.
  Esprime parere contrario sugli identici emendamenti Forciniti 11.1 e Baldino 11.2, invitando al ritiro degli emendamenti Marco Di Maio 11.3 e Frate 11.4.
  Esprime parere contrario sugli identici emendamenti Forciniti 12.1 e Baldino 12.2, nonché sugli identici emendamenti Forciniti 13.1 e Baldino 13.2. Si rimette infine alla Commissione sull'articolo aggiuntivo Frate 13.01.

  La Sottosegretaria Deborah BERGAMINI si rimette alla Commissione sulle proposte emendative in esame.

  Marco DI MAIO (IV) dichiara di ritirare l'emendamento Frate 1.6, di cui è cofirmatario.

  Stefano CECCANTI (PD) non ritiene che il dibattito in corso abbia senso, facendo notare come l'intervento di riforma costituzionale in esame, a pochi mesi dalla fine della Legislatura, prevede sostanzialmente una modifica della forma di Governo, seppur in un quadro di modifiche limitate e circoscritte della Costituzione. Rileva, dunque, che, in tale contesto il suo gruppo non abbia ritenuto di presentare proprie proposte emendative, ritenendo illogico affrontare nell'attuale fase una simile riforma della seconda parte della Costituzione, che richiederebbe piuttosto un intervento più organico.
  Pur ritenendo preferibile procedere immediatamente al voto sul mandato al relatore, piuttosto che passare all'esame delle diverse proposte emendative, preso atto dell'andamento dei lavori, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Baldino 1.3, soppressivo dell'articolo 1, nonché su tutte le altre proposte emendative soppressive dei diversi articoli del testo in esame.

  Igor Giancarlo IEZZI (LEGA), nel dichiarare la contrarietà del suo gruppo agli emendamenti soppressivi degli articoli della proposta di legge, chiede alla presidenza delucidazioni circa l'effetto dell'eventuale approvazione dei medesimi emendamenti soppressivi, chiedendosi, in tal caso, quale sarebbe il testo oggetto della discussione in Assemblea.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, ricollegandosi alle considerazioni svolte dal deputato Iezzi, fa presente che l'eventuale approvazione dell'emendamento Baldino 1.3, interamente soppressivo dell'articolo 1, renderebbe del tutto incongrui gli articoli 2 e 3 della proposta di legge. Segnala infatti come la nuova formulazione dell'articolo Pag. 1483 della Costituzione proposta dal predetto articolo 1 elimini le previsioni vigenti secondo cui il Presidente della Repubblica è eletto dal Parlamento in seduta comune e come i successivi articoli 2 e 3, nel sostituire, rispettivamente, l'articolo 84 e l'articolo 85 della Carta costituzionale, apportino a tali articoli una serie di modifiche concernenti l'introduzione del sistema elezione diretta del Capo dello Stato, modifiche che tuttavia non risulterebbero tuttavia più congrue qualora, a seguito della soppressione dell'articolo 1 della proposta di legge, fosse mantenuta la formulazione vigente dell'articolo 83, la quale prevede, appunto, che il Presidente della Repubblica sia eletto dal Parlamento in seduta comune.
  Pertanto, la soppressione dell'articolo 1 della proposta comporterebbe conseguentemente anche la soppressione dei predetti articoli 2 e 3, risultando quindi preclusi tutti gli emendamenti riferiti ai medesimi articoli 1, 2 e 3.
  Rileva, peraltro, come l'eventuale approvazione degli altri emendamenti soppressivi dei successivi articoli 4, 5, 7, 10, 11 comporterebbe la preclusione delle proposte emendative riferite a tali articoli.
  Fa infine notare che, qualora fossero approvati tali emendamenti soppressivi e fosse dunque conseguentemente conferito al relatore il mandato a riferire in senso contrario, la discussione in Assemblea avrebbe luogo sul testo originario della proposta di legge C. 716.

  Marco DI MAIO (IV) preannuncia il voto di astensione del suo gruppo sull'emendamento Baldino 1.3 nonché su tutti gli altri emendamenti soppressivi dei successivi articoli del provvedimento, facendo notare come il suo gruppo non sia pregiudizialmente contrario ad una modifica in senso presidenziale della forma di Governo, ma sia disponibile a confrontarsi su tale tema con gli altri schieramenti solo nell'ambito di un quadro di riforma più ampio, in prospettiva di un intervento da realizzare, presumibilmente, nella prossima Legislatura, tenuto conto della vicina conclusione di quella corrente.
  Dopo aver rilevato che il provvedimento in esame, in ogni caso, presenta, a suo avviso, diversi aspetti problematici, con possibili ricadute negative sul sistema dei pesi e contrappesi previsto dalla Costituzione – tanto che il suo gruppo ha presentato diverse proposte di modifica al riguardo – dichiara, in conclusione, di ritenere utile non sottrarsi alla discussione, in vista di interventi futuri.

  Felice Maurizio D'ETTORE (CI) non comprende per quale ragione si voglia impedire, attraverso proposte emendative soppressive, di entrare nel merito delle questioni, ritenendo sia più utile che i gruppi si confrontino ora seriamente su tali argomenti, lasciando poi all'Assemblea il compito di svolgere le valutazioni finali. Ritiene, infatti, che il tema in oggetto possa essere affrontato da subito con efficacia, anche con interventi mirati e puntuali.

  Vittoria BALDINO (M5S), svolgendo un intervento complessivo su tutti gli emendamenti soppressivi a sua prima firma, rileva come la proposta di legge in esame sia volta a modificare radicalmente la forma di Governo.
  Sottolinea come il suo gruppo abbia ripetutamente proposto una sede informale di confronto tra tutte le forze politiche, non soltanto quelle della maggioranza, nella quale esaminare le proposte di riforma costituzionale avanzate dalle forze politiche medesime, ma come tale proposta di confronto, nonostante gli sforzi compiuti anche dai presidenti delle Commissioni Affari costituzionali delle due Camere, Brescia e Parrini, non abbia finora avuto seguito.
  Osserva come Fratelli d'Italia abbia legittimamente deciso di portare avanti una proposta di legge volta a introdurre un sistema di tipo presidenziale, che tuttavia non dispone del consenso necessario per essere approvata. Pur rilevando come la proposta in esame contenga, a suo avviso, aspetti condivisibili, ad esempio l'introduzione della sfiducia costruttiva, esprime su di essa un giudizio complessivamente negativo, ritenendo che la crisi del sistema Pag. 15politico non si risolva accentrando poteri in un organo monocratico e che sia, al contrario, necessario attribuire maggiore forza al Parlamento e maggiore stabilità al Governo.
  Alla luce di tali considerazioni, esprime la contrarietà del suo gruppo alla proposta di legge in esame, rilevando come essa rischi addirittura di essere controproducente e come il Paese potrebbe non essere pronto per un'innovazione istituzionale di tale portata.
  Rinnova, rivolgendosi, in particolare, a Fratelli d'Italia, l'invito a promuovere una sede di confronto fra tutte le forze politiche sul tema delle riforme costituzionali.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) si dichiara sorpreso dalle argomentazioni sostenute dai deputati che lo hanno preceduto. Con riferimento a quanto affermato dal deputato Ceccanti, rileva come i suoi argomenti siano eccessivamente scarni, in quanto si limitano alla considerazione secondo cui l'iter del provvedimento non potrà essere completato in questa Legislatura.
  Sottolinea come la proposta di legge in esame ponga un tema molto importante e, a suo avviso, molto sentito dall'elettorato, come ha avuto modo di constatare in occasione della recente elezione del Presidente della Repubblica, e rileva come non affrontando l'argomento si ignori il sentimento popolare.
  Quanto alla proposta, alla quale ha fatto cenno la deputata Baldino, di avviare in sede informale un confronto fra le forze politiche su questi temi, rileva come essa non sia stata evidentemente sostenuta con la necessaria convinzione, in quanto, nel caso contrario tale confronto, in quanto proveniente dal partito di maggioranza relativa, si sarebbe concretizzata.
  Esprime, inoltre, stupore per l'argomento relativo all'eccessiva concentrazione di potere in un organo monocratico, osservando come tale obiezione provenga da una forza politica che ha sostenuto un abnorme accentramento di poteri in capo al Presidente del Consiglio dei ministri, a partire dalla gestione dell'emergenza sanitaria.
  Stigmatizza conclusivamente il fatto che ci si sottragga al dibattito sulla proposta di legge in esame, utilizzando la scorciatoia degli emendamenti soppressivi.

  Carlo SARRO (FI) dichiara il voto contrario del suo gruppo sugli emendamenti soppressivi e rileva come la Commissione dovrebbe essere la sede naturale del confronto nel merito del provvedimento. Osserva come il dibattito parlamentare potrebbe comunque offrire elementi utili per favorire le riforme necessarie per il Paese e ricorda come la soluzione del presidenzialismo faccia parte da decenni della cultura politica del centrodestra, in quanto soluzione utile a ripristinare un migliore rapporto dei cittadini con la politica.

  Alessandro COLUCCI (M-NCI-USEI-R-AC) dichiara il voto contrario sugli emendamenti soppressivi e rileva come con l'approvazione di tali emendamenti si eviti lo svolgimento del dibattito nella sua sede naturale, vale a dire quella parlamentare.
  Ritiene quindi che il provvedimento in esame vada incontro alle esigenze del Paese, favorendo la chiarezza della proposta politica rivolta all'elettorato e la stabilità e la continuità nell'azione di Governo.
  Rileva inoltre come l'esame del provvedimento, che auspica possa svolgersi in tempi rapidi, potrà comunque fornire elementi utili per il futuro.

  La Commissione approva l'emendamento Baldino 1.3 (vedi allegato 2).

  Paolo TRANCASSINI (FDI) chiede procedere alla controprova mediante appello nominale del voto, al fine di verificare l'esito della votazione. Chiede altresì alla presidenza di dar conto delle sostituzioni.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, dopo aver dato conto delle sostituzioni, preso atto della richiesta testé formulata, dispone la controprova per appello nominale della votazione appena svolta.

  La Commissione, dopo controprova per appello nominale, approva l'emendamento Baldino 1.3 (vedi allegato 2) con 21 voti favorevoli, 19 voti contrari e 2 astenuti.

Pag. 16

  Giuseppe BRESCIA, presidente, avverte che, a seguito dell'approvazione dell'emendamento Baldino 1.3, interamente soppressivo dell'articolo 1, si intendono soppressi anche gli articoli 2 e 3, risultando quindi preclusi tutti gli emendamenti riferiti ai medesimi articoli 1, 2 e 3.

  Stefano CECCANTI (PD) fa presente che sarebbe più sensato ritirare tutte le proposte emendative ancora da esaminare e procedere direttamente alla votazione sul conferimento del mandato al relatore, che auspica sia un mandato a riferire in senso contrario all'Assemblea sul provvedimento.

  Felice Maurizio D'ETTORE (CI) ritiene opportuno proseguire l'esame delle proposte emendative al fine di concludere normalmente l'iter di esame del provvedimento, in vista della discussione in Assemblea.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, ricorda che, in caso di soppressione di tutti gli articoli del provvedimento, la discussione in Assemblea avverrebbe sul testo originario della proposta di legge, precisando che in quella sede sarà possibile continuare a svolgere tutte le valutazioni del caso.

  Vittoria BALDINO (M5S), pur comprendendo le ragioni espresse dal deputato Ceccanti, a fronte del venir meno dell'impianto fondamentale del provvedimento, ritiene opportuno proseguire l'esame delle restanti proposte emendative.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Forciniti 4.1 e Baldino 4.2 (vedi allegato 2).

  Giuseppe BRESCIA, presidente, avverte che, a seguito dell'approvazione degli identici emendamenti Forciniti 4.1 e Baldino 4.2, interamente soppressivi dell'articolo 4, si intende precluso l'emendamento Iezzi 4.3.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Forciniti 5.1 e Baldino 5.2 (vedi allegato 2).

  Giuseppe BRESCIA, presidente, avverte che, a seguito dell'approvazione degli identici emendamenti Forciniti 5.1 e Baldino 5.2, interamente soppressivi dell'articolo 5, si intende precluso l'emendamento Iezzi 5.3.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli identici emendamenti Forciniti 6.1 e Baldino 6.2 (vedi allegato 2) e gli identici emendamenti Forciniti 7.1 e Baldino 7.2 (vedi allegato 2).

  Giuseppe BRESCIA, presidente, avverte che, a seguito dell'approvazione degli identici emendamenti Forciniti 7.1 e Baldino 7.2, interamente soppressivi dell'articolo 7, si intendono preclusi gli emendamenti Marco Di Maio 7.4 e Frate 7.3.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli identici emendamenti Forciniti 8.1 e Baldino 8.2 (vedi allegato 2), gli identici emendamenti Forciniti 9.1 e Baldino 9.2 (vedi allegato 2) e l'emendamento Baldino 10.2 (vedi allegato 2).

  Giuseppe BRESCIA, presidente, avverte che, a seguito dell'approvazione dell'emendamento Baldino 10.2, interamente soppressivo dell'articolo 10, si intende precluso l'emendamento Forciniti 10.1.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Forciniti 11.1 e Baldino 11.2 (vedi allegato 2).

  Giuseppe BRESCIA, presidente, avverte che, a seguito dell'approvazione degli identici emendamenti Forciniti 11.1 e Baldino 11.2, interamente soppressivi dell'articolo 11, si intendono preclusi gli emendamenti Marco Di Maio 11.3 e Frate 11.4.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli identici emendamenti Forciniti 12.1 e Baldino 12.2 e gli identici emendamenti Forciniti 13.1 e Baldino 13.2 (vedi allegato 2).

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  Giuseppe BRESCIA, presidente, prende atto che l'articolo aggiuntivo Frate 13.01 è stato ritirato dai presentatori.
  Avverte quindi che, essendo stati soppressi tutti gli articoli della proposta di legge, si intende conseguentemente conferito al relatore il mandato a riferire in senso contrario all'Assemblea sul provvedimento.
  Informa quindi che riferirà all'Assemblea sull'andamento dell'esame in Commissione del provvedimento.

  La Commissione delibera di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

Modifiche agli articoli 57 e 83 della Costituzione, in materia di base territoriale per l'elezione del Senato della Repubblica e di riduzione del numero di delegati regionali per l'elezione del Presidente della Repubblica.
C. 2238 cost. Fornaro.
(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta dell'8 marzo 2022.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, rileva come la Commissione prosegua oggi l'esame della proposta di legge costituzionale C. 2238 Fornaro, recante Modifiche agli articoli 57 e 83 della Costituzione, in materia di base territoriale per l'elezione del Senato della Repubblica e di riduzione del numero dei delegati regionali per l'elezione del Presidente della Repubblica.

  Federico FORNARO (LEU), relatore, ricorda di aver presentato un emendamento interamente sostitutivo dell'articolo 1, volto a prevedere che il primo comma dell'articolo 57 della Costituzione, relativo alle modalità di elezione del Senato, sia formulato negli identici termini del vigente articolo 56 della Costituzione medesima, relativo alle modalità di elezione della Camera.
  Ricorda altresì di aver presentato un emendamento soppressivo dell'articolo 2, avendo maturato il convincimento, anche alla luce degli elementi acquisiti nel corso delle audizioni, che non sia opportuno modificare il numero dei delegati regionali chiamati a partecipare all'elezione del Presidente della Repubblica.
  Segnala, infine, come l'articolo 3, relativo all'entrata in vigore e all'efficacia del provvedimento, sia da considerarsi superato.

  Carlo SARRO (FI) fa presente che il suo gruppo ritiene opportuno svolgere un approfondimento sull'emendamento 1.400 del relatore, al fine di valutare le conseguenze che la nuova formulazione proposta dell'articolo 57 della Costituzione potrebbe determinare in relazione alla legge elettorale.

  Federico FORNARO (LEU), relatore, ritiene ragionevole la proposta di disporre del tempo necessario per ulteriori approfondimenti, anche in considerazione del fatto che l'esame del provvedimento in Assemblea non è imminente, essendo previsto per il 28 marzo.
  Sottolinea come la sua proposta emendativa relativa all'articolo 1 costituisca un contributo alla discussione e assicura la propria disponibilità a considerare altre soluzioni, anche tenendo conto della necessità di evitare che una regione possa essere ripartita sotto il profilo elettorale tra diverse circoscrizioni.
  Nel contempo, ritiene necessario sbloccare l'iter del provvedimento e ricorda come esso rechi una norma di sistema, compatibile sia con la legge elettorale vigente sia con eventuali interventi sulla legge elettorale volti a evitare, a suo avviso opportunamente, la possibile formazione di maggioranze non omogenee nelle due Camere.
  Propone, pertanto, che il seguito dell'esame della proposta di legge sia rinviato alla giornata di martedì 22 marzo.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, fa notare come, essendo l'inizio della discussionePag. 18 in Assemblea previsto per il 28 marzo, vi siano ampi margini per i gruppi di svolgere ulteriori approfondimenti sul merito delle questioni poste.

  Andrea GIORGIS (PD), ricollegandosi alle considerazioni testé svolte sul tema in oggetto, fa presente che il gruppo del Partito democratico, pur ritenendo necessario modificare la legge elettorale, è disponibile a ragionare su tali eventuali modifiche solo in presenza di un ampio accordo in merito tra gli schieramenti.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, alla luce dell'andamento del dibattito, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad una seduta che sarà convocata martedì 22 marzo prossimo.

  La seduta termina alle 15.40.