CAMERA DEI DEPUTATI
Venerdì 18 febbraio 2022
744.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (I e V)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Venerdì 18 febbraio 2022. — Presidenza del vicepresidente della I Commissione Fausto RACITI. – Interviene la viceministra dell'economia e delle finanze Laura Castelli.

  La seduta comincia alle 17.40.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, comunica che è stata avanzata la richiesta che la pubblicità dei lavori sia assicurata mediante l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

DL 228/2021: Disposizioni urgenti in materia di termini legislativi.
C. 3431-A Governo.
(Esame e conclusione).

  Le Commissioni iniziano l'esame del provvedimento.

  Fausto RACITI, presidente, l'ordine del giorno reca – a seguito del rinvio nelle Commissioni deliberato oggi dell'Assemblea – l'esame del disegno di legge C. 3431/A, di conversione in legge del decreto-legge 30 dicembre 2021, n. 228, recante disposizioni urgenti in materia di termini legislativi.
  Ricorda che le relatrici hanno promosso una deliberazione dell'Assemblea volta a rinviare il testo nelle Commissioni. Evidenzia preliminarmente che si tratta di un rinvio limitato nell'oggetto ai commi 11-ter, 11-quater, 27-bis e 27-ter dell'articolo 1 e agli articoli 1-quater e 18-quater, al fine di escludere problematiche in ordine alla copertura finanziaria relativamente all'applicazione delle predette norme.
  Avverte quindi che le relatrici hanno quindi presentato gli emendamenti 1.100, 1.101, 1.102, 1.103, 1-quater.100 e 18-quater.100 (vedi allegato).
  Dà quindi la parola alla rappresentante del Governo per l'espressione dei pareri.

  La Viceministra Laura CASTELLI esprime parere favorevole sugli emendamenti 1.100, 1.101, 1.102, 1.103, 1-quater.100 e 18-quater.100 delle relatrici.

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  Paolo TRANCASSINI (FDI), intervenendo sull'ordine dei lavori, lamenta l'arroganza della maggioranza, che, a suo avviso, non ha consentito, nel corso dell'esame, il confronto sulle proposte emendative presentate sul testo. Facendo poi riferimento alla gestione della seduta precedente da parte del Presidente Brescia, ritiene grave che alcuni emendamenti siano stati dapprima dichiarati inammissibili e poi, senza che fosse stabilito un termine per i ricorsi, siano stati giudicati, a distanza di pochi minuti, ammissibili.
  Ritiene altresì sia stato altamente scorretto da parte della presidenza la gestione di alcuni altri passaggi procedurali, come, ad esempio, quando si è proceduto, con modalità affrettate, a plurime votazioni, nonostante il gruppo di opposizione avesse chiesto, a più riprese, di intervenire sull'ordine dei lavori. Fa notare che, nonostante tutto ciò, l'opposizione, con senso di responsabilità, è disponibile a confrontarsi sul merito delle proposte emendative presentate dalle relatrici, senza finalità ostruzionistiche.

  Raffaele TRANO (MISTO-A) stigmatizza con forza la conduzione dei lavori da parte del Presidente Brescia che, a fronte di uno svolgimento caotico dei lavori, non ha acceduto alla richiesta dell'opposizione di convocare una riunione congiunta degli Uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni riunite, ponendo fine ai lavori con modalità accelerate, senza che il termine di conclusione fosse stato preventivamente concordato in quella sede.
  Giudica poi incredibile quanto accaduto in relazione agli emendamenti Noja 14.5 e Pella 15.1, come riformulati, ricordando che essi sono stati inizialmente dichiarati inammissibili e, poi, a seguito delle sollecitazioni dei proponenti, ammissibili, senza fornire alcuna delucidazione su tale determinazione.
  Stigmatizza poi che il fatto tali emendamenti siano stati posti in votazione in tutta fretta, non consentendo ai gruppi, che chiedevano con forza una verifica delle votazioni, di interloquire al riguardo. Ritenendo che il ruolo del Presidente debba essere super partes, sottolinea, dunque, che si è concretizzata una grave mancanza di rispetto nei confronti dei parlamentari, della quale la presidenza dovrebbero render conto.
  Chiede inoltre che le relatrici, quantomeno, forniscano dettagliate delucidazioni circa il contenuto delle proposte emendative oggi presentate.

  Ylenja LUCASELLI (FDI) ritiene che il contenuto delle proposte emendative presentate dalle relatrici confermi la grande confusione che regna nella maggioranza, facendo notare che appaiono di difficile comprensione gli interventi proposti, atteso che i testi in esame sembrerebbe essere stato oggetto di plurime riformulazioni. Chiede, dunque, alle relatrici di fare chiarezza sulla portata delle modifiche proposte.

  Fausto RACITI, presidente, in risposta ad alcune considerazioni svolte in relazione alla gestione delle precedenti sedute, assicura che sarà sua cura rappresentare al Presidente Brescia quanto espresso in tale sede.
  Invita, inoltre, le relatrici a fornire chiarimenti alle richieste formulate riguardo al contenuto delle proposte emendative presentate.

  Simona BORDONALI (LEGA), relatrice per la I Commissione, fa notare che le proposte emendative delle relatrici si limitano a sopprimere alcune parti del testo e a riformularne altre, al fine di escludere effetti finanziari negativi, come suggerito dal Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato.

  Ylenja LUCASELLI (FDI) evidenzia come la nota della Ragioneria generale dello Stato suggerisca ulteriori interventi che non sembra siano stati recepiti nelle proposte emendative delle relatrici.

  Daniela TORTO (M5S), relatrice per la V Commissione, osserva che le relatrici si sono limitate a recepire quanto affermato dal Dipartimento della Ragioneria generale Pag. 5dello Stato in relazione alla copertura degli oneri finanziari del provvedimento, ritenendo di non dar seguito alle ulteriori osservazioni formulate da tale Dipartimento, che sembrerebbero riguardare questioni più attinenti al merito.

  La Viceministra Laura CASTELLI evidenzia come il Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato abbia elaborato una nota nella quale, oltre a segnalare gli aspetti connessi al rispetto della copertura finanziaria, il cui recepimento è vincolato, in ossequio all'articolo 81 della Costituzione, ha formulato altre osservazioni, non strettamente attinenti alla copertura finanziaria del provvedimento, il cui recepimento, invece, è rimesso alla valutazione di opportunità delle Commissioni.

  Simona BORDONALI (LEGA), relatrice per la I Commissione, anche a nome della relatrice per la V Commissione, illustra l'emendamento 1.100 delle relatrici, raccomandandone l'approvazione.
  Osserva che esso è volto ad assicurare l'invarianza finanziaria della norma di cui al comma 11-ter dell'articolo 1, prevedendo che ai componenti del tavolo tecnico istituito ai sensi del medesimo comma non spettano compensi, gettoni di presenza, rimborsi spesa o altri emolumenti comunque denominati.

  Daniela TORTO (M5S), relatrice per la V Commissione, anche a nome della relatrice per la I Commissione, illustra l'emendamento 1.101, delle relatrici, raccomandandone l'approvazione. Osserva che esso è volto ad assicurare l'invarianza finanziaria della norma di cui al comma 11-quater dell'articolo 1, prevedendo anche in questo caso che ai componenti del tavolo tecnico istituito ai sensi del medesimo comma non spettano compensi, gettoni di presenza, rimborsi spesa o altri emolumenti comunque denominati.

  Simona BORDONALI (LEGA), relatrice per la I Commissione, anche a nome della relatrice per la V Commissione, illustra l'emendamento 1.102 delle relatrici, raccomandandone l'approvazione. Rileva che esso si rende necessario in quanto la disposizione introdotta, in sede referente, determina un incremento di spesa di personale a carico della regione Calabria suscettibile di determinare pregiudizio all'equilibrio di bilancio della regione interessata, anche in ragione di quanto previsto dall'articolo 33, commi 1, 1-bis, e 2, del decreto-legge n. 34 del 2019, che ha introdotto una nuova disciplina in materia di facoltà assunzionali, per regioni ed enti locali, basata sulla sostenibilità finanziaria misurata sulla base delle entrate correnti accertate.

  Daniela TORTO (M5S), relatrice per la V Commissione, anche a nome della relatrice per la I Commissione, illustra l'emendamento 1.103 delle relatrici, raccomandandone l'approvazione. Osserva che esso si rende necessario al fine di prevedere, ai fini della copertura delle spese assunzionali ivi previste, il trasferimento di risorse in favore della regione Calabria, in misura pari a 5 milioni di euro per l'anno 2022 e a 10 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2023, provvedendo alla relativa copertura mediante corrispondente riduzione del fondo di cui all'articolo 1, comma 365, lettera b), della legge 11 dicembre 2016, n. 232, come rifinanziato ai sensi dell'articolo 1, comma 298, della legge 30 dicembre 2018, n. 145.

  Simona BORDONALI (LEGA), relatrice per la I Commissione, anche a nome della relatrice per la V Commissione, illustra l'emendamento 1-quater.100 delle relatrici, raccomandandone l'approvazione. Osserva che la proposta emendativa reca modifiche alle disposizioni in materia di bonus per il benessere psicologico, volte ad escludere effetti finanziari negativi dall'applicazione della norma, inserendo, tra l'altro, un limite massimo di spesa per l'anno 2022.

  Daniela TORTO (M5S), relatrice per la V Commissione, anche a nome della relatrice per la I Commissione, illustra l'emendamento 18-quater.100 delle relatrici, raccomandandone l'approvazione. Rileva che la proposta emendativa limita all'anno 2022 il Pag. 6credito di imposta per i cuochi professionisti previsto dall'articolo 18-quater per gli anni 2022 e 2023, al fine di assicurare la copertura finanziaria della misura.

  Raffaele TRANO (MISTO-A) ritiene che l'emendamento 1.103 della relatrice proponga una riformulazione dell'emendamento 1.157, che considera inammissibile.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) chiede alle relatrici delucidazioni circa la portata degli interventi proposti con gli emendamenti 1.102 e 1.103, chiarendo quale siano le proposte emendative volte a sopprimere alcune parti del testo e quali mirano ad una loro riformulazione.

  La Viceministra Laura CASTELLI osserva che l'emendamento 1.102 delle relatrici sopprime il comma 27-bis dell'articolo 1, mentre l'emendamento 1.103 riformula il comma 27-ter dell'articolo 1.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano gli emendamenti 1.100 (vedi allegato), 1.101(vedi allegato), 1.102 (vedi allegato), 1.103 (vedi allegato), 1-quater.100 (vedi allegato) e 18-quater.100 (vedi allegato), delle relatrici.

  Le Commissioni deliberano di conferire alle relatrici, Bordonali per la I Commissione e Torto per la V Commissione, il mandato a riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame e di richiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Fausto RACITI, presidente, avverte che le presidenze si riservano di designare i componenti del comitato dei nove sulla base delle designazioni dei gruppi.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), intervenendo sull'ordine dei lavoro, ribadisce la necessità che la presidenza renda conto della gestione dei lavori, stigmatizzando con forza quanto avvenuto nella seduta precedente, laddove, a una iniziale dichiarazione di inammissibilità sugli emendamenti Noja 14.5 e Pella 15.1, ne è seguita, dopo un brevissimo lasso di tempo, una di ammissibilità, concretizzandosi, in quel caso, un vero e proprio atto di imperio da parte del Presidente Brescia, dal momento che non era stato concesso neanche un termine per i ricorsi. Dopo aver rilevato che anche dalla lettura del resoconto sommario non appare possibile comprendere appieno le modalità con cui si sono svolte tali fasi, ritiene necessario che su tale vicenda sia fatta chiarezza, per evitare che simili comportamenti favoriscano in futuro l'instaurarsi di precedenti pericolosi.

  Raffaele TRANO (MISTO-A) ritiene molto grave che il Presidente Brescia, nella precedente seduta, abbia rapidamente cambiato il proprio giudizio di ammissibilità sugli emendamenti Noja 14.5 e Pella 15.1, senza aver previamente fissato un termine per la presentazione dei ricorsi.

  Fausto RACITI, presidente, associandosi alle considerazioni svolte dal deputato Trancassini, ribadisce che sarà sua cura rappresentare al Presidente Brescia quanto testé espresso, facendo notare che potrà essere lo stesso Presidente Brescia a replicare ai rilievi appena formulati.

  Raffaele TRANO (MISTO-A), intervenendo sull'ordine dei lavori, fa presente di aver scritto al Presidente Fico per lamentare le gravi scorrettezze, che, a suo avviso, hanno contraddistinto la gestione dei lavori da parte della presidenza, stigmatizzando le modalità di votazione impiegate, dalle quali, a suo avviso, sono emerse palesi irregolarità, apparse chiare, in alcuni casi, solo dopo che è stata richiesta la verifica del voto. Fatto notare, peraltro, che tale verifica in alcuni casi è stata concessa mentre in altri no, esprime forti dubbi, dunque, circa la legittimità dei voti espressi nelle Commissioni. Richiamando, ad esempio, la votazione degli emendamenti Trancassini 3.144, Bitonci 3.269, Lupi 3.374, D'Attis 3.439, fa notare che tali emendamenti sono stati inizialmente respinti e poi approvati a seguito di controprova per appello nominale, facendo presente che la presidenza, su un precedente emendamento, presentatoPag. 7 dalla sua componente, non ha ritenuto invece di ammettere la verifica del voto e la votazione per appello nominale.
  Ricordando che lo stesso Presidente Mattarella ha richiamato la necessità di dare spazio al Parlamento, ritiene che quanto avvenuto costituisca invece una grave violazione delle prerogative dei parlamentari.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) esprime profondo rammarico per le spiegazioni rese dal Presidente Raciti, giacché l'interpretazione dei fatti avvenuti nel corso della seduta di ieri durante l'esame in sede referente presso le Commissioni riunite I e V, non appare a suo parere opinabile, stante l'oggettività di quanto accaduto. Intende pertanto riassumere, a beneficio del Presidente Raciti, così come dei diversi esponenti delle forze parlamentari che si definiscono democratiche e che anche di recente hanno convintamente applaudito le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, relative alla necessità di tutelare il pieno esercizio delle prerogative delle Camere, le palesi violazioni regolamentari cui il gruppo di Fratelli d'Italia ha ripetutamente dovuto assistere nel corso dei lavori.
  In primo luogo, ricorda come il Presidente Brescia, nella seduta dello scorso 16 febbraio, abbia dapprima erroneamente proclamato il risultato della votazione sull'emendamento a sua prima firma 3.144, dichiarandolo respinto, salvo poi acconsentire, sia pure riluttantemente, all'effettuazione della controprova per appello nominale, a seguito della quale il citato emendamento è risultato approvato. In secondo luogo, segnala che sono state approvate le riformulazioni di alcuni emendamenti della maggioranza il cui contenuto risultava sostanzialmente coincidente con quello di emendamenti presentati dai gruppi di opposizione e in precedenza respinti dalle Commissioni riunite I e V.
  Ricorda inoltre il deprecabile episodio avvenuto nella seduta di ieri, laddove il Presidente Brescia ha dapprima dichiarato inammissibili gli emendamenti Noja 14.5 e Pella 15.1, nel testo riformulato, salvo poi, dopo una concitata sospensione della seduta, dichiararli ammissibili e porli in votazione con esito favorevole.
  Rileva, altresì, l'assoluta irritualità della fissazione di un termine per il conferimento del mandato a riferire in Assemblea senza che lo stesso fosse stato previamente deliberato in Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni riunite I e V o semplicemente comunicato in seduta, senza peraltro che fosse consentito di esaurire l'esame del complesso delle proposte emendative rimaste accantonate. Ritiene conclusivamente che il comportamento del Presidente Brescia dianzi richiamato, a suo giudizio evidentemente scorretto, costituisca un atto di particolare gravità che sarebbe bene fosse censurato da parte di tutte le forze politiche, non fosse altro che per ragioni di onestà intellettuale e di elementare rispetto reciproco, nonché per scongiurare che gli stessi possano inopinatamente costituire un precedente ed abbiano eventualmente a ripetersi in futuro.

  Raffaele TRANO (MISTO-A), nel rammentare che la componente del gruppo Misto cui appartiene ha sempre agito con responsabilità e spirito costruttivo durante i lavori in sede referente, non può non sottolineare la cattiva gestione degli stessi da parte delle presidenze delle Commissioni riunite I e V, che ha finito con l'esacerbare il clima generale, rendendo, anche all'esterno, una pessima immagine delle istituzioni parlamentari.
  Nell'invocare, per il futuro, maggiore rispetto nei confronti delle opposizioni, al fine di tutelare il prestigio delle Camere nel loro complesso, ricorda come anche le legittime considerazioni critiche svolte in Assemblea nella seduta di ieri dal deputato Colletti, intervenuto sull'ordine dei lavori, siano state oggetto di aspra censura da parte di taluni esponenti della maggioranza.

  Emanuele FIANO (PD) condivide la scelta manifestata dal Presidente Raciti di non rispondere, per interposta persona, alle considerazioni svolte dai deputati Trancassini e Trano in merito alla condotta tenuta dal Pag. 8Presidente Brescia nel corso di talune fasi dell'esame in sede referente presso le Commissioni riunite I e V, ferma restando naturalmente la piena legittimità, per le opposizioni di svolgere quella imprescindibile funzione di controllo sull'applicazione delle norme regolamentari, della cui correttezza è tuttavia in ultima analisi garante il Presidente della Camera.
  Nel replicare alle osservazioni del collega Trancassini, ricorda inoltre che, come da prassi non del tutto infrequente, il conferimento del mandato a riferire in Assemblea può essere deliberato anche senza che sia stato esaurito l'esame di tutte le proposte emendative, laddove ciò si renda in particolare necessario al fine di assicurare il rispetto della tempistica prevista dal calendario dei lavori di Aula.
  Quanto alla ricostruzione offerta dal deputato Trano circa le reazioni al citato intervento del deputato Colletti, si limita a precisare che quest'ultimo ha imputato al Presidente Brescia, nella condotta dei lavori delle Commissioni riunite I e V, comportamenti che, qualora fossero riconosciuti corrispondenti al vero, configurerebbero fattispecie di rilevanza penale. Ricorda infatti che il deputato Colletti ha alluso ad un presunto guadagno personale che il Presidente Brescia avrebbe tratto dalla decisione di riammettere le proposte emendative Noja 14.5 e Pella 15.1, nel testo riformulato, affermazioni, queste, a suo avviso, tanto diffamatorie da giustificare persino – qualora, come egli invece certamente ritiene, non fossero corrispondenti al vero – un'eventuale azione in giudizio da parte del medesimo Presidente Brescia, qualora lo ritenesse opportuno a tutela dell'integrità morale della propria persona.
  Nell'evidenziare come il diritto di critica delle opposizioni debba comunque essere sempre salvaguardato, osserva tuttavia che un conto è la discussione politica, anche aspra, tra le diverse forze parlamentari, altro invece è ipotizzare comportamenti finalizzati ad un personale, illecito profitto nell'esercizio delle proprie funzioni istituzionali.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), replicando al deputato Fiano, osserva che nel suo precedente intervento si è limitato a censurare la condotta del Presidente Brescia che, come risulta dal resoconto sommario della seduta del 17 febbraio scorso delle Commissioni riunite I e V, ha dapprima dichiarato inammissibili le proposte emendative Noja 14.5 e Pella 15.1, nel testo riformulato, salvo poi, dopo una sospensione della seduta e senza addurre alcuna spiegazione in proposito, capovolgere diametralmente tale giudizio, riammettendole. Ribadisce che tale condotta non deve in alcun modo costituire un precedente parlamentare, al pari della fissazione del termine per il conferimento del mandato a riferire in Assemblea senza che lo stesso sia previamente discusso in Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ovvero comunicato in seduta.

  Emanuele FIANO (PD) concorda, con specifico riferimento a tale ultima considerazione, con quanto rilevato dal deputato Trancassini.

  Raffaele TRANO (MISTO-A), pur apprezzando la posizione testé espressa del deputato Fiano, osserva come il deputato Colletti, nel corso del citato intervento nella seduta di ieri in Assemblea, proferendo quanto in precedenza richiamato dallo stesso deputato Fiano, abbia in realtà utilizzato espressioni coniugate in forma ipotetica e condizionale, fermo restando che diverse tra le proposte emendative approvate dalle Commissioni riunite I e V al termine della seduta di ieri appaiono chiaramente alla stregua di interventi dal contenuto eccessivamente circoscritto, che nulla hanno a che fare con le finalità di disporre proroghe di termini recati da disposizioni legislative, come evocato dal titolo stesso del provvedimento in esame.

  Emanuele FIANO (PD), replicando al deputato Trano, nel citare testualmente il resoconto stenografico della seduta di ieri dell'Assemblea, rileva come le frasi pronunciate dal deputato Colletti all'indirizzo della condotta tenuta dal presidente Brescia non lasciano invece alcun margine di dubbio interpretativo, avendo egli proferito,Pag. 9 con riferimento alla riformulazione delle citate proposte emendative Noja 14.5 e Pella 15.1 ed utilizzando al riguardo il modo verbale dell'indicativo, le seguenti parole: «Vorremmo, quindi, sapere che cosa ci ha guadagnato il presidente Brescia nel riammettere questi emendamenti».

  Fausto RACITI, presidente, replicando all'intervento del deputato Trancassini, tiene anzitutto a rimarcare come, a suo giudizio, la conduzione dei lavori in sede referente tenuta dal Presidente Brescia sia stata costantemente improntata a criteri di assoluta imparzialità, garantendo, da un lato, il pieno esercizio delle prerogative del Parlamento nei confronti anche dello stesso Governo, e premurandosi, dall'altro, di non limitare in alcun modo la libera discussione presso le Commissioni riunite I e V. Ribadisce tuttavia l'opportunità che, in merito alla questione relativa all'ammissibilità delle proposte emendative Noja 14.5 e Pella 15.1, sia lo stesso presidente Brescia a pronunciarsi.
  Aggiunge che il Presidente Brescia è certamente più consapevole di lui delle circostanze e delle ragioni che hanno motivato le scelte della Presidenza.
  Con riguardo alla conclusione dei lavori della seduta di ieri, ricorda che nella riunione congiunta degli Uffici di presidenza delle Commissioni riunite che si era svolta nella notte precedente, tra mercoledì 16 febbraio e giovedì 17 febbraio, il presidente aveva affermato che i lavori avrebbero dovuto essere conclusi entro le ore 15 di giovedì. Sottolinea quindi che il suo intervento intende contribuire sia alla distensione del clima tra i gruppi, sia a chiarire la conduzione dei lavori da parte della Presidenza, che di sicuro non può essere accusata di essersi schiacciata sulle posizioni della maggioranza e del Governo.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), nel replicare al Presidente, specifica di non aver affatto affermato che il Presidente Brescia si è appiattito sulle posizioni della maggioranza e del Governo, ribadendo che sono accaduti fatti non accettabili, perché non giustificabili sulla base delle prassi parlamentari. In riferimento al fatto che, durante l'Ufficio di presidenza, era stato stabilito di concludere i lavori entro le ore 15, evidenzia come di frequente quanto deciso nell'Ufficio di presidenza possa essere superato a causa dell'andamento dei lavori.
  Sostiene quindi che sarebbe comunque stato necessario riunire nuovamente l'Ufficio di presidenza, dando modo all'opposizione di intervenire sulle proposte emendative da porre in votazione prima del conferimento del mandato alle relatrici. Conclude affermando che, invece, nella seduta di ieri, le modalità di conclusione dei lavori hanno rappresentato una compressione inaccettabile dei diritti dell'opposizione.

  Fausto RACITI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara conclusa la seduta.

  La seduta termina alle 18.50.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 743 del 17 febbraio 2022, a pagina 24, prima colonna, undicesima riga, dopo le parole: «14 febbraio scorso» sono inserite le seguenti: «, che il capoverso 5-septies della lettera b) della parte consequenziale degli identici emendamenti Pella 1.186 e Fassina 1.187 assorbe il contenuto sostanziale dell'emendamento Buratti 3.110, approvato nella seduta del 14 febbraio, e che il capoverso 5-quater della lettera b) della parte consequenziale dei predetti emendamenti Pella 1.186 e Fassina 1.187 risulta assorbito dall'approvazione dell'emendamento Gusmeroli 3.266, avvenuta, anch'essa, nella seduta del 14 febbraio.».