CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 17 febbraio 2022
743.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
Pag. 68

SEDE REFERENTE

  Giovedì 17 febbraio 2022. — Presidenza del presidente Mario PERANTONI. – Interviene la sottosegretaria di Stato per la giustizia, Anna Macina.

  La seduta comincia alle 14.

Disposizioni in materia di reati contro il patrimonio culturale.
C. 893-B Orlando e Franceschini, approvata dalla Camera e modificata dal Senato.
(Seguito esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 15 febbraio 2022.

  Mario PERANTONI, presidente, comunica che sul testo approvato dalla Camera e modificato dal Senato sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni competenti I, VII e VIII. Avverte che la Commissione Bilancio si esprimerà per l'Assemblea.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione delibera il mandato alla relatrice, onorevole Palmisano, a riferire favorevolmente in Assemblea sul testo della proposta di legge in esame, come approvata dalla Camera e modificata dal Senato. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Mario PERANTONI, presidente, avverte che la Presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 14.05.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 17 febbraio 2022. — Presidenza del presidente Mario PERANTONI. – Interviene la sottosegretaria di Stato per la giustizia, Anna Macina.

  La seduta comincia alle 14.05.

  Mario PERANTONI, presidente, ricorda che nella seduta odierna avrà luogo lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata, ai sensi dell'articolo 135-ter del Regolamento, aventi ad oggetto questioni di competenza del Ministero della Giustizia. Avverte che, poiché nella seduta odierna non sono previste votazioni, ai deputati è consentita la partecipazione da remoto, in videoconferenza, secondo le modalità stabilite dalla Giunta per il Regolamento nella riunione del 4 novembre 2020. Avverte altresì che la pubblicità dei lavori della seduta odierna delle interrogazioni a risposta immediata sarà assicurata anche mediante la trasmissione sulla web-tv della Camera Pag. 69dei deputati. Ricorda infine che, a norma dell'articolo 135-ter, comma 4, il presentatore di ciascuna interrogazione ha facoltà di illustrarla per non più di un minuto. A ciascuna delle interrogazioni presentate, risponde il rappresentante del Governo per non più di tre minuti. Successivamente, l'interrogante ha il diritto di replicare, per non più di due minuti. Passa quindi all'esame delle interrogazioni:

5-07522 Pittalis: Sull'attivazione dei poteri ispettivi in ordine alla vicenda giudiziaria di un imputato nell'ambito di un procedimento penale presso la procura di Catanzaro.

  Pietro PITTALIS (FI) illustra l'interrogazione in titolo.

  La sottosegretaria Anna MACINA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Pietro PITTALIS (FI), replicando, fa presente che si sarebbe aspettato una risposta puntuale rispetto alle questioni poste dall'atto di sindacato ispettivo in esame. Ritiene, invece, che la risposta fornita rappresenti un modo elegante di declinare ogni responsabilità rispetto a una vicenda che meriterebbero maggiore attenzione. Ritiene infatti gravemente censurabile la diffusione a mezzo stampa del contenuto di intercettazioni, atti coperti dal segreto, relative alla vita privata dell'imputato, ancor più in quanto sembrerebbe che tale diffusione sia avvenuta in violazione dell'articolo 268 del codice di procedura penale e quindi in violazione di ogni principio relativo alla libertà dell'individuo e a quello della presunzione di non colpevolezza. Su tali aspetti sollecita un intervento del rappresentante del Governo ritenendo che tali attività e comportamenti, qualora all'esito di una ispezione risultassero confermati, dovrebbero essere gravemente censurati anche con iniziative disciplinari nei confronti di quei magistrati che non osservano la giustizia.

5-07523 Maschio: Su iniziative di competenza per porre rimedio alla situazione emergenziale degli uffici giudiziari veneziani.

  Ciro MASCHIO (FDI) illustra l'interrogazione in titolo.

  La sottosegretaria Anna MACINA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Mario PERANTONI, presidente, prega la sottosegretaria di concludere il suo intervento, dal momento che sono trascorsi ben più dei tre minuti previsti a norma di Regolamento. Fa presente pertanto l'esigenza che gli uffici del Ministero predispongano note di risposta più sintetiche, al fine di garantire il rispetto dei tempi previsti per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.

  La sottosegretaria Anna MACINA chiede di essere autorizzata a depositare la risposta nel suo testo integrale.

  Mario PERANTONI, presidente, accoglie la richiesta della sottosegretaria.

  Ciro MASCHIO (FDI) dichiara di essere momentaneamente insoddisfatto, salvo eventuali colpi di scena nella parte conclusiva della lunghissima risposta della sottosegretaria che si riserva di acquisire nel suo contenuto integrale. Con riguardo all'esposizione della sottosegretaria, fa presente che, come di consueto, si è trattato di una elencazione asettica di dati generali, completamente avulsa dalla situazione di emergenza in cui versa il tribunale di Venezia. Nel rammentare l'appello congiunto lanciato da magistrati e avvocati del distretto di Venezia, ritiene che gli interventi di ordine generale descritti dalla sottosegretaria equivalgano al trattamento di un malato grave con la somministrazione di aspirina, peraltro a tempo determinato. Pertanto, nel sottolineare la necessità di fornire risposte immediate e specifiche, chiede almeno di sapere quando è prevista l'entrata in servizio dei magistrati e delle unità di personale amministrativoPag. 70 che sarebbero destinati al distretto di Venezia. Evidenzia inoltre che allo stato non è stata fornita alcuna risposta con riguardo alla richiesta di riconoscere al tribunale di Venezia uno status speciale che, tenendo conto delle caratteristiche specifiche del territorio, preveda anche un trattamento economico particolare al fine di incentivare il personale. In conclusione, auspica che ai dati forniti seguano azioni concrete.

5-07524 Ascari: Sull'accertamento dei fatti in relazione all'allontanamento di una bambina dalla propria madre disposto dal Tribunale di Imperia.

  Stefania ASCARI (M5S) illustra l'interrogazione in titolo.

  La sottosegretaria Anna MACINA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Stefania ASCARI (M5S), replicando, ringrazia la rappresentante del Governo per la tempestiva risposta e per l'attenzione dimostrata sul delicatissimo caso oggetto dell'atto di sindacato ispettivo in discussione. Tuttavia, ritiene che la vicenda in oggetto presenti troppi lati oscuri, come oscure appaiono le falle esistenti nel sistema della tutela dei minori. In proposito, osserva che presso la Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività connesse alle comunità di tipo familiare che accolgono minori, della quale si onora di essere componente, sono stati presentati oltre cento esposti. Nel far presente che la bambina al centro della vicenda in esame non sia mai stata ascoltata, evidenzia come la giustizia del sistema affidi non si possa trasformare in violenza istituzionale per mancanza di ascolto e di formazione costante e specifica da parte di tutti gli operatori del settore. A suo avviso infatti la minore non è stata ascoltata a causa della carenza di risorse nonché per l'assenza di una deontologia di sistema e di un'etica del lavoro. Sottolineando come le famiglie vadano aiutate e non lasciate sole, ritiene che per evitare che a subire le conseguenze delle vicende familiari siano i minori, sia necessario abbattere i pregiudizi e – piuttosto che considerarla alienata – prestare attenzione ad una madre che denuncia una violenza.

5-07525 Parisse: Sull'adozione di un decreto attuativo per disciplinare l'elenco dei professionisti delegati ex articolo 591-bis del cpc.

  Manuela GAGLIARDI (CI) illustra l'interrogazione in titolo, di cui è cofirmataria.

  La sottosegretaria Anna MACINA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Manuela GAGLIARDI (CI), replicando, nel ringraziare la sottosegretaria, teme tuttavia di non aver ricavato dalla risposta alcuna indicazione circa i tempi di adozione del decreto attuativo per disciplinare l'elenco dei professionisti delegati ex articolo 591-bis del codice di procedura civile. Nel riservarsi di leggere attentamente i contenuti della risposta, si sarebbe aspettata che, dopo la lunga pausa di riflessione durata ben cinque anni, il Ministero fosse in grado di fornire almeno una data indicativa per l'adozione del decreto. Chiede pertanto alla sottosegretaria di farsi parte diligente, riferendo alla Ministra Cartabia e agli uffici l'esigenza di adottare al più presto il richiesto provvedimento al fine di evitare la disomogeneità dell'azione dei diversi tribunali esecutivi. Nel richiamare gli sforzi in corso per migliorare il funzionamento della giustizia nel suo complesso, ritiene che l'efficientamento del sistema giudiziario italiano passi anche attraverso l'adozione di un provvedimento che garantisce l'applicazione delle medesime regole sull'intero territorio nazionale.

5-07526 Morani: Sullo stato di avanzamento della procedura relativa al trasferimento in Italia di un cittadino italiano detenuto in Thailandia.

  Alessia MORANI (PD) illustra l'interrogazione in titolo.

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  La sottosegretaria Anna MACINA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Alessia MORANI (PD), replicando, ringrazia la rappresentante del Governo per la risposta resa ed auspica che finalmente il trasferimento possa avvenire e che effettivamente il 16 marzo prossimo possa essere la data in cui il concittadino sul quale verte l'interrogazione in esame possa rientrare in Italia.

5-07527 Conte: Sulle iniziative da intraprendere per risolvere la situazione funzionale del tribunale di Vallo della Lucania.

  Federico CONTE (LEU) illustra l'interrogazione in titolo.

  La sottosegretaria Anna MACINA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

  Federico CONTE (LEU), nel ringraziare la sottosegretaria per la risposta completa e garbata, sottolinea tuttavia che non è possibile minimizzare le richiamate scoperture del tribunale di Vallo della Lucania, riguardando un quarto dei giudici togati e oltre la metà di quelli onorari. Ribadisce pertanto la drammatica situazione di tale tribunale, che conta soltanto cinque ruoli civili, a fronte di un numero variabile da 1.300 a 1.700 cause pendenti per ciascun ruolo e di un rapporto di una singola unità di personale amministrativo per ogni giudicante. Nell'apprezzare gli sforzi compiuti dal Ministero al fine di garantire una migliore distribuzione delle risorse, rileva il significativo deficit di funzionamento del tribunale di Vallo della Lucania, richiamando le particolari caratteristiche geografiche del territorio di competenza, contraddistinto tra l'altro da una bassa ma diffusa antropizzazione. Ribadisce pertanto la richiesta di far fronte alla difficoltà del tribunale ricorrendo all'istituto dell'assegnazione congiunta intradistrettuale, finalizzato allo smaltimento dell'arretrato con l'assegnazione di cause civili già mature per la decisione anche agli altri giudici civili del distretto. Nell'auspicare che in futuro sarà garantita una più equa distribuzione di cause pro capite, ritiene che interventi immediati e temporanei di smaltimento dell'arretrato rappresentino il presupposto per sfruttare al meglio i miglioramenti che verranno introdotti nel sistema.

5-07528 Morrone: Sull'attribuzione dell'incarico di capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria.

  Jacopo MORRONE (LEGA) illustra l'interrogazione in titolo.

  La sottosegretaria Anna MACINA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 7).

  Jacopo MORRONE (LEGA), nel ringraziare la rappresentante del Governo per la risposta resa, fa presente che potrà esprimere la propria soddisfazione solo quando verrà nominato il nuovo capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria. Sottolinea infatti come tale nomina non sia più rinviabile ed evidenzia l'urgenza di individuare soluzioni strutturali per risolvere le cause profonde che rendono precaria la situazione degli istituti carcerari. Manifestando la propria contrarietà ad una ipotesi di reggenza, ritiene necessaria una riforma complessiva e urgente dell'amministrazione penitenziaria che abbia al suo vertice un esperto della materia in grado di risolvere i problemi e di assumersi le responsabilità. Ritiene infatti indispensabile un cambio d'ottica delle politiche penitenziarie per garantire e tutelare tutte le donne e gli uomini in divisa. A suo avviso il profilo professionale da cercare non deve essere chiuso a una riforma dell'amministrazione. Nel far presente che da anni si occupa in prima persona dei problemi del sistema penitenziario, ritiene che si debba individuare un candidato in grado di riformare il corpo della polizia penitenziaria e di affrontare il problema del sovraffollamento e del ripristino delle condizioniPag. 72 di sicurezza negli istituti penitenziari rielaborando la sorveglianza nelle carceri e il regime delle celle aperte. Nel sottolineare anche l'urgenza di superare i gravi limiti del sistema sanitario penitenziario, ritiene indispensabile individuare un candidato idoneo, con requisiti tecnico-professionali, equilibrato, obiettivo e conoscitore delle dinamiche del sistema dell'esecuzione penale. Sottolinea, da ultimo, che il suo gruppo non si permette di suggerire nomi in tal senso ma che ritiene di essere in grado di poter indicare profili idonei per affrontare un epocale cambio di passo dell'amministrazione penitenziaria.

5-07529 Annibali: Sull'impiego di personale della Polizia penitenziaria in compiti non istituzionali da parte della direzione della Casa circondariale di Asti.

  Silvia FREGOLENT (IV) illustra l'interrogazione in titolo, di cui è cofirmataria.

  La sottosegretaria Anna MACINA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 8).

  Silvia FREGOLENT (IV), nel ringraziare la sottosegretaria, si riserva di verificare anche attraverso la presentazione di ulteriori atti di sindacato ispettivo le risultanze dell'indagine in corso, precisando tuttavia che, sulla base della risposta fornita, viene confermato l'impiego di personale della Polizia penitenziaria per l'abbattimento di un albero sito nei tenimenti del carcere di Asti. Richiama inoltre le precise e circostanziate denunce avanzate agli organi di informazione da personale della Polizia penitenziaria, denunce che richiedono certamente di essere verificate e di cui nella risposta della sottosegretaria non viene fatto cenno. Ribadisce pertanto l'intenzione di seguire l'evoluzione della vicenda, avendo a cuore la sicurezza sul posto di lavoro e sottolineando l'esigenza che il personale della Polizia penitenziaria non sia distolto dai compiti istituzionali. Rileva da ultimo che lo svolgimento di lavori agricoli nei tenimenti del carcere di Asti deve essere opportunamente riservato ai detenuti, anche ai fini del loro futuro reinserimento nella società.

5-07530 Costa: Sul dispiego di risorse delle forze dell'ordine nelle perquisizioni svolte nell'ambito di un'inchiesta.

  Enrico COSTA (MISTO-A-+E-RI) illustra l'interrogazione in titolo.

  La sottosegretaria Anna MACINA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 9).

  Enrico COSTA (MISTO-A-+E-RI), nel replicare alla rappresentante del Governo, fa presente che avrebbe preferito una risposta puntuale da parte del Ministero dell'economia e delle finanze, a cui il Ministero della Giustizia si è rivolto per avere chiarimenti. Comprende, tuttavia, che tale risposta avrebbe potuto essere imbarazzante, in quanto l'impiego di 170 unità di personale per svolgere perquisizioni che forse potevano essere sostituite dalla richiesta di esibizione documentale, risulta essere di tutta evidenza una prova ultra muscolare. Fa presente che su questa, come su altre inchieste, la sua componente politica continuerà a presentare interrogazioni ed auspica che, qualora tali inchieste si dovessero dimostrare dei flop giudiziari, i dati che verranno forniti possano rimanere come elemento per una valutazione di professionalità di coloro che hanno fatto delle scelte sovrabbondanti e sproporzionate.

  Mario PERANTONI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.

  La seduta termina alle 15.

INTERROGAZIONI

  Giovedì 17 febbraio 2022. — Presidenza del presidente Mario PERANTONI. – IntervienePag. 73 la sottosegretaria di Stato per la giustizia, Anna Macina.

  La seduta comincia alle 15.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Mario PERANTONI, presidente, avverte che, poiché nella seduta odierna in sede di interrogazioni non sono previste votazioni, ai deputati è consentita la partecipazione da remoto, in videoconferenza, secondo le modalità stabilite dalla Giunta per il Regolamento nella riunione del 4 novembre 2020. Ricorda inoltre che, secondo l'articolo 132 del Regolamento, il presentatore di ciascuna interrogazione ha facoltà di replicare alla risposta fornita dal rappresentante del Governo per non più di cinque minuti.

5-04378 Gava: Sul potenziamento della pianta organica del tribunale di Pordenone e del relativo ufficio del giudice di pace.

  La sottosegretaria Anna MACINA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 10).

  Manfredi POTENTI (LEGA) ringrazia la sottosegretaria per la doviziosa risposta all'interrogazione in titolo, di cui è cofirmatario, nel corso della quale è stato ripercorso per grandi linee il contenuto dell'audizione della Ministra Cartabia svoltasi martedì 15 febbraio presso la Commissione Giustizia, in ordine allo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Nel far presente a tale proposito che la prevista iniezione di nuove risorse, per quanto a tempo determinato, fornirà un importante supporto all'attività di tutti gli uffici giudiziari, evidenzia che gli elementi di conforto della risposta fornita dal Ministero con riguardo alla situazione specifica del tribunale di Pordenone risiedono nell'attenzione manifestata e nei primi effetti delle iniziative assunte dagli ultimi governi, compreso quello cosiddetto giallo verde di cui la Lega ha fatto parte. Richiama a tale proposito le decisioni assunte all'epoca anche dal suo gruppo al fine di colmare le carenze di organico determinatesi nel corso del tempo sia in virtù dei pensionamenti intervenuti sia in conseguenza della sospensione delle procedure concorsuali. Nel manifestare la propria soddisfazione per la conclusione dell'attività di selezione dell'ultimo bando di concorso, che prefigura un ulteriore supporto su tutti i fronti giudiziari, apprende con favore che l'applicazione della norma sulle piante organiche flessibili ha consentito di attribuire al distretto di Corte d'appello di Trieste un contingente di 3 unità, di cui 2 destinate alle funzioni giudicanti e 1 a quelle requirenti. Nella consapevolezza che ogni eventuale modifica delle piante organiche richieda l'approvazione di un provvedimento legislativo, manifesta la vicinanza del suo gruppo per qualsiasi azione il Ministero vorrà intraprendere in tema di geografia giudiziaria, al fine di risolvere le criticità introdotte con la soppressione delle sezioni distaccate di alcuni tribunali. Da ultimo, preannuncia che il suo gruppo vigilerà sugli effetti delle misure illustrate.

5-06749 Perantoni: Sulle iniziative per la riqualificazione e la riconversione dell'ex carcere di San Sebastiano nel nuovo polo giudiziario di Sassari.

  La sottosegretaria Anna MACINA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 11).

  Mario PERANTONI, presidente, replicando in qualità di presentatore dell'interrogazione in esame, ringrazia la rappresentante del Governo per la risposta resa e prende atto, con disagio, del fatto che nulla è ancora stato fatto per un progetto nato nel 2018 e rifinanziato fino al 2020. Ricorda che il carcere San Sebastiano si estende per circa due ettari nel cuore della città e rappresenta un immobile importante dal punto di vista storico e architettonico, che non può rimanere abbandonato e che deve essere posto nelle condizioni di essere fruito dalla cittadinanza. Rileva come l'accordo di programma del 2018 cui l'atto di sindacatoPag. 74 ispettivo fa riferimento aveva dato una speranza per la destinazione dell'immobile affinché fosse trasformato in parte in museo e in parte nella cittadella giudiziaria. Sottolinea come invece non si sia fatto nulla in merito. Alla luce della risposta fornita dalla rappresentante del Governo, nella quale si riferisce che il Ministero della giustizia programmerà i lavori, ritiene infatti di dover prendere atto del fatto che allo stato il progetto è fermo. Nel ribadire l'importanza per la città di Sassari di tale progetto, ricorda che proprio a Sassari sono presenti degli importanti istituti di pena nei quali sono rinchiusi pericolosi detenuti nonostante in quei territori la presenza della criminalità organizzata non sia così marcata. A suo avvio, se la Sardegna, e Sassari in particolare, danno qualcosa allo Stato, è giusto che lo Stato restituisca qualcosa a questi territori. Chiede quindi che il Governo e il Ministero della giustizia si impegnino per rivitalizzare il progetto relativo al carcere di San Sebastiano intraprendendo le iniziative necessarie per ridare vita a questa struttura e dimostrando che quando lo Stato e le amministrazioni intervengono si possono raggiungere i giusti risultati. Ritiene inoltre che tutte le amministrazioni e i soggetti interessati al progetto dovranno sollecitare il Governo ad intervenire e che tutte le forze politiche dovranno intraprendere le opportune iniziative in proposito. Nel ringraziare ancora una volta la rappresentate del Governo per la risposta resa, le chiede di portare la questione all'attenzione dei competenti uffici del Ministero della giustizia.

5-07098 Raduzzi: Su iniziative ispettive presso la procura di Messina per il mancato deposito di perizie nell'ambito di procedimenti relativi a due decessi successivi alla somministrazione di vaccino AstraZeneca.

  La sottosegretaria Anna MACINA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 12).

  Raphael RADUZZI (MISTO-A) fa presente che, come si evince dal testo dell'interrogazione, si tratta di una vicenda molto triste che ha visto la morte di un'insegnante di 55 anni, deceduta a seguito della somministrazione del vaccino AstraZeneca. Nel rammentare il caos che si è determinato intorno alla somministrazione di tale vaccino, anche a causa delle contrastanti linee guida emanate dal Governo, fa presente che alla signora Turiaco sono state fornite informazioni parziali sui possibili rischi, aggiornate soltanto successivamente al decesso. Fa inoltre presente che la perizia tecnica richiesta dalla Procura di Messina è stata finalmente depositata ed ha confermato il nesso causale, stabilendo in maniera chiara che il decesso è stato determinato dal vaccino AstraZeneca. Ritenendo pertanto assurdo che la Procura di Messina chieda su tali basi l'archiviazione del caso, rileva che la vicenda presenta oltre al piano giuridico, che necessita dei debiti accertamenti, anche un piano prettamente politico. Rileva infatti, a fronte delle evidenze scientifiche in favore del nesso causale tra decessi e somministrazione del vaccino, l'esigenza di una riflessione complessiva, che investa anche il tema dello scudo totale per i produttori di vaccini e degli indennizzi per i familiari delle persone che hanno subito eventi avversi. Auspica pertanto che il Governo voglia dedicare la dovuta attenzione alla vicenda, che non costituisce un caso isolato.

5-07515 Trano: Su iniziative a carattere ispettivo in merito all'archiviazione di una notizia di reato presso la procura della Repubblica di Bari.

  La sottosegretaria Anna MACINA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 13).

  Andrea COLLETTI (MISTO-A), replicando in qualità di cofirmatario, rammenta che l'interrogazione in discussione è relativa ad una denuncia circostanziata depositata presso la Procura della Repubblica di Bari per una falsa perizia in un procedimento civile. Evidenzia che a fronte di tale denuncia il pubblico ministero ha proceduto a effettuare l'«autoarchiviazionePag. 75» – che non è prevista da alcuna legge – senza emettere alcun provvedimento né aprire alcun fascicolo e che la decisione è stata condivisa dal magistrato di legittimità. Ritiene che tale condotta possa costituire omissione di atti di ufficio e che si debba considerare una profonda vergogna la circostanza che due pubblici ministeri non facciano il lavoro per il quale sono pagati. Paventa che alla base della decisione di archiviare la denuncia vi possa essere un rapporto di amicizia tra il consulente tecnico d'ufficio e tali magistrati. Sottolinea come quindi non si possa ritenere soddisfatto dalla risposta resa dalla rappresentante del Governo che non fornisce alcun chiarimento, e si domanda quale sia la funzione del Ministero della Giustizia, se non anche quella di indagare su magistrati che non fanno il proprio dovere.

  Mario PERANTONI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 15.45.