CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 10 febbraio 2022
739.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
Pag. 19

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13 alle 13.35.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 10 febbraio 2022. — Presidenza del vicepresidente Paolo FORMENTINI. – Interviene la Viceministra degli affari esteri e della cooperazione internazionale Marina Sereni.

  La seduta comincia alle 14.

  Paolo FORMENTINI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.

5-07493 Boldrini: Sull'utilizzo di munizioni e armamenti di fabbricazione italiana da parte delle autorità ugandesi.

  Laura BOLDRINI (PD) illustra l'interrogazione in titolo, sottolineando che prima, durante e dopo le elezioni del gennaio 2021 in Uganda si sono verificati continui episodi di violazione dei diritti umani, di inquinamento delle procedure elettorali e di violenta repressione di ogni voce di dissenso nei confronti del regime instaurato dal Yoweri Museveni, al potere ormai da trentacinque anni.
  Evidenzia che le denunce contenute nell'interrogazione in titolo sono state oggetto di interventi anche da parte dell'Alto Rappresentante Borrell, dell'Ufficio dell'Alta Commissaria per i diritti umani delle Nazioni Unite, Bachelet, e di una risoluzione del Parlamento europeo, approvata l'11 febbraio 2021.
  Ricordando che il leader dell'opposizione democratica, Bobi Wine, insieme ad altri esponenti politici ed attivisti per i diritti umani in Uganda, è stato audito il 18 gennaio scorso dal Comitato permanente sui diritti umani da lei presieduto, segnala che in quella sede è stato affermato che militari e forze dell'ordine impegnate nelle azioni violente di repressione dispongono Pag. 20di munizioni, armamenti e perfino elicotteri di fabbricazione italiana.
  A suo avviso, tale notizia suscita sconcerto, dal momento che la legge n. 185 del 1990 vieta l'esportazione di armamenti verso Paesi nei quali si verificano violazioni umanitarie da parte delle autorità nei confronti della popolazione civile.
  Rileva che, pertanto, l'interrogazione in titolo intende ottenere dal Governo chiarimenti sulla veridicità di tali ricostruzioni.

  La Viceministra Marina SERENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Laura BOLDRINI (PD), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta del Governo. Sottolineando che, a suo avviso, l'Italia non può e non deve fare sconti a nessuno nel pretendere il più rigoroso rispetto dei diritti umani, ricorda che il nostro Paese ha un'antica cultura giuridica, una Costituzione con princìpi di alto valore democratico ed è stato la sede, nel 1957, della firma dei Trattati di Roma istitutivi delle Comunità europee e, nel 1998, dello Statuto della Corte penale internazionale. Pertanto, «ragioni di Stato» o interessi commerciali non possono prevalere sulla sistematica violazione dei diritti umani, né il nostro Paese può limitarsi a mere dichiarazioni di principio senza che ne conseguano coerenti azioni concrete.
  Rileva che, in uno scenario globale nel quale proliferano conflitti e colpi di Stato, impiego di mercenari e guerre per procura, il rispetto della legge n. 185 del 1990 rappresenta lo scudo con il quale evitare di diventare – anche inconsapevolmente – complici di dittatori, di tiranni e di guerrafondai.
  Sottolinea, inoltre, l'esigenza che la nostra rete diplomatica assicuri il mantenimento di una linea di fermezza rispetto ai valori del nostro Paese. A tal proposito segnala che non solo nel corso della richiamata audizione del 18 gennaio scorso, ma anche in un recente articolo della rivista Nigrizia sono state mosse critiche alla linea tenuta dalla nostra sede diplomatica in Uganda. Pur non entrando nel merito di queste riserve ed apprezzando l'impegno del Governo ad assicurare il rigoroso rispetto della normativa in materia di esportazione di armamenti, sollecita l'Esecutivo ad assumere una posizione netta ed inequivoca su quanto sta avvenendo in Uganda.

5-07494 Delmastro Delle Vedove: Sul caso del connazionale Andrea Costantino.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FDI) illustra l'interrogazione in titolo, ribadendo che il connazionale in titolo è tuttora detenuto senza essere stato informato, in maniera chiara e circostanziata, dei capi d'imputazione a suo carico. Inoltre, emergono gravi lacune nell'esercizio del diritto alla difesa e destano gravi preoccupazioni le sue precarie condizioni di salute. Sulla scorta di queste premesse, si chiede quali iniziative abbia adottato o intenda adottare il Governo per garantire la tutela dei diritti del nostro connazionale.

  La Viceministra Marina SERENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FDI), replicando, si dichiara moderatamente soddisfatto della risposta del Governo, che dimostra attenzione ed impegno nei riguardi delle sorti del nostro connazionale. Tuttavia, ribadendo la gravità delle privazioni a cui egli è sottoposto – dal divieto di accedere al fascicolo di indagine e processuale, all'impossibilità di fruire dell'ora d'aria e di ottenere un ricovero medico per valutare le sue condizioni di salute – invita l'Esecutivo a valutare strategie di intervento più incisive di quanto fatto finora nei riguardi delle autorità emiratine, in grado di contrastare efficacemente qualsiasi manovra dilatoria da parte dell'autorità giudiziaria locale.

5-07495 Spadoni: Sulle iniziative per consolidare
il processo di stabilizzazione della Libia.

  Maria Edera SPADONI (M5S) illustra l'interrogazione in titolo sottolineando che, Pag. 21a seguito della decisione di rinviare le elezioni previste per il 24 dicembre scorso, il Parlamento libico è divenuto l'attore deputato a definire i prossimi passi del percorso politico e sembra orientato a subordinare le consultazioni elettorali al completamento di un processo di revisione costituzionale dalle tempistiche molto incerte, con il rischio di alimentare la crescente instabilità del Paese.

  La Viceministra Marina SERENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Maria Edera SPADONI (M5S) replicando, si dichiara soddisfatta della risposta del Governo, auspicando che l'Italia giochi un ruolo primario e strategico, in accordo con i partner europei ed internazionali, per contribuire alla stabilizzazione della Libia: anche in qualità di presidente del Comitato permanente sull'attuazione dell'Agenda 2030, sottolinea che uno degli Obiettivi di sviluppo sostenibile – il n. 16 – è proprio la costruzione di «società pacifiche e inclusive».
  Auspica, infine, che il Parlamento sostenga l'azione del Governo, anche attraverso l'approvazione di appositi atti di indirizzo, per contribuire ad una soluzione politica duratura della crisi, nel quadro di un impegno unitario della comunità internazionale, che è stato confermato dalla Conferenza di Parigi del 12 novembre scorso, co-presieduta da Francia e Italia.

  Paolo FORMENTINI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.30.