CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 9 febbraio 2022
738.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Mercoledì 9 febbraio 2022. — Presidenza del vicepresidente Giovanni CURRÒ. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Federico Freni.

  La seduta comincia alle 13.45.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Giovanni CURRÒ, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati. Avverte inoltre che per la seduta odierna, non essendo previsto che la Commissione svolga votazioni, è consentita la partecipazione da remoto in videoconferenza dei deputati e del rappresentante del Governo, secondo le modalità stabilite dalla Giunta per il Regolamento nella riunione del 4 novembre 2020.
  Avverte inoltre che l'interrogazione Albano n. 5-07466, è stata sottoscritta dal deputato Prisco.

5-07465 Cancelleri: Accessibilità ai servizi on line dell'Agenzia delle entrate per i contribuenti della Regione Sicilia.

  Azzurra Pia Maria CANCELLERI (M5S) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Federico FRENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Azzurra Pia Maria CANCELLERI (M5S) si dichiara soddisfatta della risposta, nel presupposto che i tutti servizi on line dell'Agenzia delle entrate siano resi accessibili ai contribuenti della Regione Sicilia entro il primo semestre del corrente anno. Ribadisce infine l'importanza della possibilità di accedere alla rateizzazione e alla sospensione delle somme dovute in questo delicato momento di crisi delle attività imprenditoriali.

5-07468 Fragomeli: Chiusura di sportelli bancari della Cassa di risparmio di Volterra.

  Susanna CENNI (PD) illustra l'interrogazione in titolo, di cui è cofirmataria.

  Il sottosegretario Federico FRENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Susanna CENNI (PD), pur consapevole che la chiusura di sportelli bancari non sia soggetta all'autorizzazione dell'autorità di vigilanza e che il Governo non possa intervenire direttamente sulle scelte di politica industriale delle banche, si dichiara insoddisfatta della risposta ricevuta.
  Sottolineando quindi la situazione di disagio causata dalla chiusura di sportelli bancari nelle aree interne del Paese, caratterizzate da un'elevata presenza di utenti anziani, poco avvezzi all'uso dell'home banking, osserva che il Governo dovrebbe valutare le ricadute, in termini di accrescimento dei divari territoriali e sociali, delle politiche distributive degli intermediari finanziari. Ricorda poi come la riduzione dei menzionati divari sia uno degli obiettivi del PNRR e invita pertanto il Governo a esercitare un'attività di stimolo politico e amministrativo per indurre i vertici della Cassa di risparmio di Volterra a tener conto delle ricadute sociali delle proprie decisioni in materia organizzativa.

5-07464 Martino: Modifiche alla disciplina della cessione del credito d'imposta in materia edilizia.
5-07466 Albano: Modifiche alla disciplina della cessione del credito d'imposta in materia edilizia.
5-07467 Villarosa: Modifiche alla disciplina della cessione del credito d'imposta in materia edilizia.

  Giovanni CURRÒ, presidente, avverte che le interrogazioni in titolo, vertendo sulla stessa materia, saranno svolte congiuntamente.

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  Antonio MARTINO (FI) illustra l'interrogazione in titolo.

  Lucia ALBANO (FdI) illustra l'interrogazione in titolo.

  Alessio Mattia VILLAROSA (Misto) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Federico FRENI risponde alle interrogazioni in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Antonio MARTINO (FI) ritiene che per fronteggiare tentativi di truffa sarebbe stato più opportuno prevedere maggiori controlli al momento della richiesta di cessione del credito di imposta, piuttosto che intervenire in un momento successivo, con un blocco che si applica indifferentemente a tutti gli operatori del settore, la maggioranza dei quali si comporta di certo correttamente. L'attenzione avrebbe dovuto essere concentrata su alcune casistiche che facilmente sono suscettibili di nascondere tentativi di truffa, come il caso di nuove partite IVA e di società con fatturati incompatibili rispetto all'entità degli incarichi assunti.
  Concludendo ricorda come lo Stato abbia bisogno, per lo svolgimento delle proprie funzioni, anche delle entrate derivanti dalle imposte versate dalle imprese del settore edile e pertanto dovrebbe evitare di porre inutili ostacoli all'attività di tali imprese, ma anzi dovrebbe sostenerle nell'interesse di tutta la collettività.

  Lucia ALBANO (FdI), dichiarandosi non soddisfatta, sottolinea le numerose modifiche che sono intervenute in pochi mesi nella disciplina dei bonus per il settore edile, causando grande incertezza tra gli operatori e il blocco di molti cantieri, con gravi ripercussioni economiche e lavorative. Riconosce senza dubbio la necessità di combattere le frodi, ma ritiene che la procedura scelta per la concessione del Superbonus fosse sin dall'inizio contorta e complessa, e nello stesso tempo presentasse alcune falle, che hanno permesso la realizzazione di truffe per importi rilevanti. Chiede quindi un intervento urgente per la soluzione della problematica segnalata, intervento che sia in grado di combattere le truffe senza azzerare completamente l'attività edilizia.

  Alessio Mattia VILLAROSA (Misto) si dichiara parzialmente soddisfatto, apprezzando l'ammissione del Governo di aver emanato una norma che ha creato notevoli problemi al settore. Osserva come il Governo, di fronte alle numerose truffe riscontrate, anziché introdurre efficaci strumenti di contrasto, si sia limitato a bloccare il funzionamento di una parte importante dell'intervento, rappresentata dalla possibilità di cedere il credito di imposta.
  Segnala come alcuni soggetti, anche partecipati dallo Stato, come Poste Italiane e Cassa depositi e prestiti, abbiano sinora limitato i propri controlli ad aspetti formali, senza valutare con attenzione i requisiti dei richiedenti, a differenza di quanto accade in occasione di domande di finanziamento a loro direttamente rivolte. Richiama al riguardo la vicenda dei mutui subprime, in cui le banche concedevano finanziamenti senza approfondite valutazioni, contando sulla successiva cessione dei crediti ad altri soggetti.
  Invita pertanto il Governo a riconsiderare la disciplina relativa alla cessione del credito di imposta, prevedendo efficaci controlli preventivi che consentano la ripresa dell'attività; si rischia altrimenti, tra l'altro, di impedire alle imprese di far fronte al pagamento delle imposte e dei contributi, con gravi ripercussioni sulla finanza pubblica.

5-07469 Baratto: Chiarimenti sull'imponibilità dei ristori erogati in favore degli autotrasportatori danneggiati dal crollo del ponte Morandi.

  Manuela GAGLIARDI (CI) illustra l'interrogazione in titolo, di cui è cofirmataria.

  Il sottosegretario Federico FRENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

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  Manuela GAGLIARDI (CI) ritiene che il Governo, con la risposta fornita, dimostri di non volersi assumersi la responsabilità di prendere una posizione chiara sulla questione dell'imponibilità dei ristori agli autotrasportatori. Osserva infatti come sia riduttivo che il Governo, che ha proposto l'introduzione della misura di sostegno, si rimetta per la sua interpretazione a un organo come l'Agenzia delle entrate, che vincola solo sé stessa. Chiede quindi che l'imponibilità o meno dei ristori in questione sia stabilita da una circolare ministeriale o, se necessario, da una norma di legge.
  Ribadisce infine che, analogamente a quanto previsto per le altre misure di sostegno previste dal decreto-legge n. 109 del 2018 in favore dei soggetti danneggiati dal crollo del ponte Morandi di Genova, i ristori in favore degli autotrasportatori dovrebbero essere esclusi dal reddito imponibile.

5-07470 Ungaro: Creazione del registro informatizzato ai fini dell'applicazione delle misure in materia di pegno mobiliare non possessorio.

  Massimo UNGARO (IV) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Federico FRENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Massimo UNGARO (IV), ringraziando, auspica che gli adempimenti necessari per l'attuazione del pegno mobiliare non possessorio possano essere completati in tempi brevi.

5-07471 Ribolla: Agevolazioni relative al Superbonus 110 per cento.

  Alberto RIBOLLA (Lega) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Federico FRENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

  Alberto RIBOLLA (Lega) ringrazia e attende gli ulteriori chiarimenti preannunciati dal rappresentante del Governo sulla tematica oggetto dell'interrogazione.

  Giovanni CURRÒ, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.30.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 9 febbraio 2022. — Presidenza del presidente Luigi MARATTIN. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Federico Freni.

  La seduta comincia alle 15.

Disciplina del volo da diporto e sportivo.
Testo unificato C. 2493 e abb.
(Parere alla IX Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Raffaele BARATTO (CI), relatore, rammenta che la Commissione Finanze avvia oggi l'esame, ai fini del parere da rendere alla IX Commissione Trasporti, del testo unificato delle proposte di legge C. 2493 e C. 2804, recante Disciplina del volo da diporto o sportivo, come risultante dagli emendamenti approvati.
  Il provvedimento, che consta attualmente di 15 articoli e 2 allegati, è volto a disciplinare l'attività di volo da diporto o sportivo – VDS, definita come l'attività di volo per scopi ricreativi, diportistici o sportivi, effettuata con aeromobili, con o senza motore, in possesso delle caratteristiche espressamente indicate. Per un'illustrazione complessiva del provvedimento rinvia alla documentazione predisposta dagli uffici.
  Segnala quindi che, con riferimento alle competenze della Commissione Finanze, rilevano gli aspetti relativi alla copertura Pag. 55assicurativa degli aeromobili utilizzati per l'attività di volo da diporto o sportivo.
  In particolare l'articolo 5, comma 5, lettera b), stabilisce che l'autorizzazione a volare nello spazio aereo italiano e a decollare e atterrare nelle aree consentite in Italia può essere concessa a condizione che i velivoli da impiegare per il volo da diporto o sportivo provenienti da Paesi appartenenti all'Unione europea siano regolarmente assicurati, ai sensi del regolamento (CE) n. 785/2004, relativo ai requisiti assicurativi applicabili ai vettori aerei e agli esercenti di aeromobili.
  L'articolo 7, comma 1, lettera e), rinvia a regolamenti, da adottare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del provvedimento, con decreto del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, su proposta dell'Aero Club d'Italia, la disciplina delle coperture assicurative per l'esercizio dell'attività di volo libero, ovvero quella effettuata con aeromobili privi di motore.
  Analogamente l'articolo 8, comma 1, lettera m), rinvia a regolamenti, da adottare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del provvedimento, con decreto del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, di concerto con il Ministro della difesa, su proposta dell'Aero Club d'Italia, sentite le associazioni di categoria accreditate e previa consultazione pubblica effettuata dallo stesso Aero Club d'Italia, la disciplina delle coperture assicurative per l'esercizio delle attività con aeromobili da impiegare per il volo da diporto o sportivo provvisti di motore.
  Infine l'articolo 10, comma 2, prevede l'applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria di importo compreso tra 500 e 2.000 euro nei confronti di chiunque svolga attività su aeromobili per il volo da diporto o sportivo in assenza della prescritta copertura assicurativa per danni a terzi.
  Formula quindi una proposta di parere favorevole.

  Giulio CENTEMERO (Lega) preannuncia con soddisfazione il voto favorevole del proprio gruppo sul provvedimento, fortemente voluto in particolare dai senatori Campari, Speroni e Leoni.

  Nessuno altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

  La seduta termina alle 15.05.

RELAZIONI AL PARLAMENTO

  Mercoledì 9 febbraio 2022. — Presidenza del presidente Luigi MARATTIN. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Federico Freni.

  La seduta comincia alle 15.05.

Relazione sullo stato di attuazione del piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) riferita all'anno 2021.
Doc. CCLXIII, n. 1.
(Esame, ai sensi dell'articolo 124, comma 2, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame della relazione in oggetto.

  Luigi MARATTIN, presidente, avverte che per la seduta odierna è consentita la partecipazione da remoto in videoconferenza dei deputati e del rappresentante del Governo, secondo le modalità stabilite dalla Giunta per il Regolamento nella riunione del 4 novembre 2020.

  Luca SANI (PD), relatore, evidenzia che la Commissione Finanze è chiamata ad esaminare la prima Relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza – PNRR, trasmessa al Parlamento in data 24 dicembre 2021, ai sensi dell'articolo 2, comma 2, lettera e), del decreto-legge n. 77 del 2021.
  Ricorda che, ai sensi della citata disposizione, la Cabina di regia istituita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri trasmette al Parlamento, con cadenza semestrale, per il tramite del Ministro per i rapporti con il Parlamento, una Relazione sullo stato di attuazione del PNRR, recante Pag. 56le informazioni di cui all'articolo 1, comma 1045, della legge n. 178 del 2020, nonché una nota esplicativa relativa alla realizzazione dei traguardi e degli obiettivi stabiliti nel periodo di riferimento e, anche su richiesta delle Commissioni parlamentari, ogni elemento utile a valutare lo stato di avanzamento degli interventi, il loro impatto e l'efficacia rispetto agli obiettivi perseguiti, con specifico riguardo alle politiche di sostegno per l'occupazione e per l'integrazione socio-economica dei giovani, alla parità di genere e alla partecipazione delle donne al mercato del lavoro.
  Il documento, ampio ma allo stesso tempo puntuale, si sofferma sulle 51 misure (traguardi ed obiettivi) che il Governo doveva adottare, entro il 31 dicembre 2021, per ottenere il pagamento della prima rata, pari a 24,1 miliardi di euro, dei fondi del PNRR.
  Ricorda ancora che il PNRR prevede 134 investimenti (235 se si conteggiano i sub-investimenti) e 63 riforme, per un totale di 191,5 miliardi di euro di fondi. Di questi, 68,9 miliardi sono contributi a fondo perduto e 122,6 miliardi sono prestiti. A questi stanziamenti si aggiungono le risorse dei fondi europei React-EU e del Piano nazionale per gli investimenti complementari – PNC, per un totale di circa 235 miliardi di euro, che corrispondono al 14 per cento circa del prodotto interno lordo italiano. Il Governo ha cominciato a mettere in atto il Piano nella seconda metà del 2021 e dovrà completarlo e rendicontarlo nella sua interezza entro la fine del 2026.
  Per quanto riguarda la Commissione Finanze nel presente documento vi sono tre traguardi di interesse, tutti tempestivamente adempiuti.
  Si tratta, in primo luogo, del traguardo M2C3-1 che richiedeva che venisse prorogata la durata del Superbonus (proroga attuata nell'ambito della legge di bilancio 2022) e, in secondo luogo, del traguardo M3C2-3 che richiedeva l'attuazione dello Sportello doganale unico, rispetto al quale è stato pubblicato il decreto 29 dicembre 2021, n. 235, avente ad oggetto il Regolamento recante disciplina dello Sportello unico doganale e dei controlli.
  Infine, la Relazione trasmessa dal Governo dà conto dell'attuazione del traguardo M1C1-101, avente ad oggetto la redazione di una relazione sui possibili interventi per combattere l'evasione, nell'ambito della riforma dell'amministrazione fiscale.
  La Relazione è stata pubblicata il 20 dicembre 2021 e trasmessa all'Unione europea (Relazione per orientare le azioni del Governo volte a ridurre l'evasione fiscale da omessa fatturazione). Essa delinea «alcune possibili opzioni nell'ambito delle quali il Governo potrà scegliere le misure da adottare per ridurre l'evasione da omessa fatturazione come previsto dal traguardo M1C1-103, punto V», il cui adempimento dovrà essere effettuato entro il mese di giugno 2022 (anche in tal caso agli adempimenti dei traguardi ed obiettivi previsti nel PNRR entro il mese di giugno 2022 sarà subordinato il versamento di una rata pari a 24,1 miliardi di euro).
  Il traguardo M1C1-103, avente ad oggetto l'entrata in vigore di disposizioni dirette ad incoraggiare la compliance e a migliorare le verifiche ed i controlli sulla fedeltà fiscale, consta di una serie di interventi, articolati in cinque punti, che il Governo dovrà porre in essere e in relazione ai quali l'operational arrangement, firmato dal Governo e dalla Commissione europea individua il meccanismo di verifica degli adempimenti.
  Passando quindi ad un sintetico esame di tale Relazione (che, ricorda, concerne solo il quinto punto del traguardo citato), evidenzia che essa si articola in 4 paragrafi e contiene tre appendici. Ogni paragrafo si propone di fornire informazioni per specifici obiettivi. Il primo paragrafo fornisce alcuni dati quantitativi sull'evasione da omessa fatturazione; il secondo paragrafo delinea una valutazione ex post degli incentivi del Piano Italia Cashless; il terzo paragrafo descrive alcune azioni innovative dirette a contrastare l'evasione derivante da omessa fatturazione e ad orientare l'azione del Governo ad adottare gli interventi normativi a sostegno delle stesse. Infine il quarto paragrafo indica possibili opzioni Pag. 57per conseguire l'obiettivo di ridurre l'evasione da omessa fatturazione.
  Nel rinviare alla lettura della Relazione con riguardo alle analisi quantitative di cui al primo paragrafo e alla valutazione di dettaglio del Piano Italia Cashless, contenuto nel secondo paragrafo (e nelle appendici 1 e 2), si limita a dar conto dei risultati dell'esame ivi contenuto, che segnalano come il progetto Cashback, pur essendo stato assai positivo per favorire la digitalizzazione e la diffusione dei pagamenti elettronici, non sembra aver inciso sul contrasto all'evasione fiscale, e quindi non è suggerita una riproposizione dello strumento.
  Per la cosiddetta lotteria degli scontrini non vi sono invece elementi per una valutazione ex post ma vengono suggeriti (nel quarto paragrafo) alcuni elementi migliorativi della misura. In particolare, si propone di sostituire le attuali modalità operative di partecipazione alla lotteria (che impongono la presentazione di un apposito codice da parte dell'interessato per ogni singolo acquisto effettuato, ciò che secondo la Relazione costituisce un disincentivo) con modalità più semplici (quale ad esempio l'emanazione di uno scontrino dotato di QR-code che ciascun partecipante potrebbe scansionare mediante un'apposita applicazione e che potrebbe dar luogo a vincite immediate) e con una revisione del sistema premiale che aumenti la frequenza delle vincite, anche riducendo l'importo dei premi.
  Anche con riferimento al terzo paragrafo (e all'appendice 3) rinvia alla lettura del documento per la descrizione delle modalità di analisi del rischio di evasione da omessa fatturazione, che in particolare tratta dell'applicazione dell'analisi del rischio all'archivio dei rapporti finanziari, ai cosiddetti dati di fattura integrati e ai dati delle commissioni addebitate sui pagamenti elettronici.
  Per quanto concerne infine il quarto paragrafo della Relazione – avente ad oggetto le opzioni proposte al Governo per la definizione di una strategia integrata finalizzata alla riduzione dell'evasione da omessa fatturazione sulla base delle analisi svolte nei paragrafi 2 e 3 – rinvia anche in questo caso alla lettura della Relazione. Si limita qui a segnalare che il paragrafo si concentra, oltre che su incentivi ai consumatori (Cashback e lotteria degli scontrini), anche sulle misure da adottare in materia di analisi del rischio, tra l'altro dando conto delle opzioni tecnologiche e di regolazione relative alla integrazione delle banche dati in possesso dell'Agenzia delle entrate e della Guardia di finanza e della disciplina dei rapporti con i contribuenti, anche al fine di incentivare l'adempimento spontaneo.
  A tale proposito rammenta, in materia di analisi del rischio, che la relazione fa riferimento all'attuazione dell'articolo 1, comma 683, della legge di bilancio 2020. Tale disposizione prevede che limitatamente al trattamento dei dati contenuti nell'archivio dei rapporti finanziari di cui al comma 682, con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di bilancio 2020, sentiti il Garante per la protezione dei dati personali e l'Agenzia delle entrate, sono definite le specifiche limitazioni e le modalità di esercizio dei diritti di cui agli articoli 14, 15, 17, 18 e 21 del Regolamento (UE) 2016/679, in modo da assicurare che tale esercizio non possa arrecare un pregiudizio effettivo e concreto all'obiettivo di interesse pubblico, le disposizioni specifiche relative al contenuto minimo essenziale di cui all'articolo 23, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2016/679 e le misure adeguate a tutela dei diritti e delle libertà degli interessati.
  Sempre con l'obiettivo di una maggiore compliance, la Relazione indica alcune ulteriori opzioni di intervento, con riferimento, tra l'altro, all'adeguamento della disciplina delle cosiddette comunicazioni «cambia verso», all'ampliamento del perimetro dell'obbligo di fatturazione elettronica – anche in linea con i contenuti del Documento conclusivo dell'indagine conoscitiva svolta dalle Commissioni Finanze di Camera e Senato – alle comunicazioni in capo agli intermediari finanziari, nonché ad alcuni interventi contro la sovrafatturazione o la sottofatturazione doganale.
  Evidenzia infine l'opportunità di descrivere brevemente anche i primi 4 punti del traguardo M1C1-103 che, stando a quanto Pag. 58risulta dall'accordo firmato dal Governo, concernono diversi interventi alcuni dei quali già attuati normativamente.
  In sintesi, secondo l'accordo, dovranno essere trasmessi alla Commissione europea copia della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale delle norme di diritto primario e di diritto derivato fondamentali per raggiungimento degli obiettivi descritti nella decisione di esecuzione del Consiglio indicando l'entrata in vigore delle misure rilevanti, insieme ad un documento che giustifichi come il traguardo, in tutti i suoi elementi costitutivi, sia stato raggiunto in maniera soddisfacente.
  Il documento dovrà contenere, oltre a quanto descritto precedentemente in merito al punto V, in particolare:

   i) una dichiarazione che indichi la piena operatività della banca dati e dell'infrastruttura IT dedicata al rilascio della dichiarazione IVA precompilata con una descrizione del suo funzionamento, delle funzioni richieste e con l'indicazione dei vantaggi di semplificazione per i contribuenti;

   ii) la descrizione dei miglioramenti introdotti nella banca dati utilizzata per l'invio delle «lettere di conformità» indicando come l'incidenza di false anomalie verrà ridotta e il numero di comunicazioni inviate ai contribuenti sarà aumentato;

   iii) la descrizione delle nuove disposizioni che introducono sanzioni amministrative efficaci in caso di rifiuto dei fornitori privati di accettare pagamenti elettronici, dimostrando la maggiore efficacia rispetto alle disposizioni precedentemente vigenti;

   iv) la dichiarazione del completamento del processo di pseudonomizzazione dei dati di cui all'articolo 1, commi da 681 a 686, della legge n. 160 del 2019, e della predisposizione delle infrastrutture digitali per l'analisi dei big data generati attraverso l'interoperabilità delle banche dati (completamente pseudonomizzate) descrivendo inoltre come questi strumenti aumenteranno l'efficacia dell'analisi dei rischi e chiarendo il processo di selezione dei dati, compresi gli estratti concreti dal database.

  Come si può rilevare l'introduzione di sanzioni effettive, conformemente al modello indicato come riferimento dell'Unione europea (il testo dell'articolo 23 del decreto-legge n. 124 del 2019, abrogato in sede di conversione), nel caso di rifiuto di pagamenti digitali è stata già posta in essere con l'articolo 19-ter del decreto-legge n. 152 del 2021, ancorché la decorrenza del termine di applicazione della disposizione sia fissato al 1° gennaio 2023.
  Con riguardo agli altri adempimenti, quanto all'attuazione della dichiarazione IVA precompilata, ricorda che ai sensi dell'articolo 4, comma 1.1, del decreto legislativo n. 127 del 2015, dal 1° gennaio 2022 l'Agenzia delle entrate mette a disposizione dei contribuenti in via sperimentale oltre alle bozze dei registri e alle liquidazioni periodiche dell'IVA, anche la bozza della dichiarazione annuale.

  Luigi MARATTIN, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia ad altra seduta il seguito dell'esame del provvedimento.

  La seduta termina alle 15.15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.15 alle 15.25.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 547 del 12 marzo 2021, a pagina 4, seconda colonna, alla settima e alla dodicesima riga, sostituire la parola: «economia» con le seguenti: «scienza delle finanze».

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 639 del 3 agosto 2021, a pagina 110, seconda colonna, diciassettesima riga, le parole «C. 3423» sono sostituite dalle seguenti «C. 3243».