CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 8 febbraio 2022
737.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 128

AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 8 febbraio 2022.

Audizioni, in videoconferenza, nell'ambito della discussione congiunta delle risoluzioni 7-00600 Zolezzi, 7-00658 Lucchini, 7-00672 Foti e 7-00768 Pezzopane, recanti Iniziative per favorire le attività di manutenzione, ricostruzione e gestione dei ponti sul bacino del fiume Po e sulle principali arterie limitrofe, del sindaco di Borgo Mantovano, in qualità di Presidente Consorzio Comuni Oltrepò, Alberto Borsari e di rappresentanti della Provincia di Mantova.

  Le audizioni si sono svolte dalle 13.20 alle 13.55.

RISOLUZIONI

  Martedì 8 febbraio 2022. — Presidenza della presidente Alessia ROTTA. – Interviene la sottosegretaria di Stato per la transizione ecologica Ilaria Fontana.

  La seduta comincia alle 13.55.

7-00600 Zolezzi, 7-00658 Lucchini, 7-00672 Foti e 7-00768 Pezzopane: Iniziative per favorire le attività di manutenzione, ricostruzione e gestione dei ponti sul bacino del fiume Po e sulle principali arterie limitrofe.
(Seguito discussione congiunta e rinvio).

  La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni, rinviata nella seduta del 30 novembre 2021.

  Alessia ROTTA, presidente, ricorda che sul provvedimento sono state svolte le audizioniPag. 129 richieste di rappresentanti dell'agenzia interregionale per il fiume Po (AIPO), di Anas Spa, di Rete Ferroviaria Italiana (RFI), della Conferenza delle Regioni e delle province autonome, dell'Unione province d'Italia (UPI), dell'Associazione Nazionale Comuni d'Italia (ANCI), del Comitato Ponte Becca, del Comitato Treno Ponte-Tangenziale (ponte Casalmaggiore) e del Comitato Vogliamo il Ponte (Comitato San Benedetto Po), e che oggi il programma di audizioni è stato completato con il Sindaco di Borgo Mantovano e con i rappresentanti della Provincia di Mantova.
  Non essendovi richieste di intervento da parte dei colleghi e del rappresentante del Governo, invita i proponenti delle risoluzioni a concordare una formulazione unitaria del testo, da condividere con l'Esecutivo. Rinvia quindi alla prossima riunione dell'Ufficio di presidenza la definizione di una data, auspicabilmente entro il mese di febbraio, in cui procedere alla votazione del testo unificato. Rinvia il seguito della discussione congiunta ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.

SEDE REFERENTE

  Martedì 8 febbraio 2022. — Presidenza della presidente Alessia ROTTA. – Interviene la sottosegretaria di Stato per la transizione ecologica Ilaria Fontana.

  La seduta comincia alle 14.

Modifiche al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, concernenti il controllo delle emissioni di sostanze emananti odore.
C. 1440 Ilaria Fontana.
(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 30 novembre 2021.

  Alessia ROTTA, presidente, ricorda che si sono tenute le audizioni informali di rappresentanti dell'Associazione delle imprese idriche energetiche e ambientali (UTILITALIA), del Consorzio Italiano Compostatori (CIC) e Assoambiente, della Federazione Nazionale degli Ordini dei Chimici e dei Fisici, dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), di Arpa Veneto (ARPAV) e Arpa Puglia, di Confindustria, di Legambiente, GreenPeace, della Società Italiana di Medicina ambientale (SIMA), del Laboratorio Olfattometrico Politecnico di Milano (POLIMI) e del Laboratorio Olfattometrico LOD Srl e che la documentazione depositata dai suddetti soggetti è pubblicata sul sito internet della Camera.

  Salvatore MICILLO (M5S), relatore, ringrazia i soggetti intervenuti in audizione per i contributi forniti, da quali è emersa la necessità, già nota, di un quadro regolatorio nazionale uniforme. Chiede pertanto alla presidenza che venga fissato un termine per la presentazione degli emendamenti per portare a conclusione un provvedimento a suo avviso ormai indifferibile.

  La Sottosegretaria Ilaria FONTANA si riserva di intervenire successivamente.

  Alessia ROTTA, presidente, non essendovi richieste di intervento, dichiara concluso l'esame preliminare. Propone quindi di fissare il termine per gli emendamenti a lunedì 28 febbraio alle ore 14, salvo che i gruppi non convengano di anticipare tale termine.

  Erica MAZZETTI (FI) concorda con la presidenza sull'opportunità di fissare un termine più breve.

  Alessia ROTTA, presidente, concordi anche i colleghi degli altri gruppi presenti, fissa il termine per la presentazione degli emendamenti a lunedì 14 febbraio. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.05.

RELAZIONI AL PARLAMENTO

  Martedì 8 febbraio 2022. — Presidenza della presidente Alessia ROTTA. – Interviene Pag. 130la sottosegretaria di Stato per la transizione ecologica Ilaria Fontana.

  La seduta comincia alle 14.05.

Relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), riferita all'anno 2021.
Doc. CCLXIII, n. 1.
(Esame ai sensi dell'articolo 124 del Regolamento e rinvio).

  Alessia ROTTA, presidente, fa presente che si tratta della prima relazione al Parlamento sull'attuazione del PNRR, che riguarda in modo particolare obiettivi e traguardi previsti per la fine dell'esercizio 2021, in vista della rendicontazione alla Commissione europea ai fini del pagamento della prima rata.
  A partire dall'anno 2022, le relazioni saranno trasmesse al Parlamento entro la prima metà di aprile, in corrispondenza con la trasmissione del Documento di economia e finanza (DEF), ed entro la fine di settembre.
  Ricorda che l'esame del documento avviene ai sensi dell'articolo 124 del Regolamento, che consente anche l'eventuale approvazione di una risoluzione, per le parti di competenza.
  Comunica altresì che l'Ufficio di presidenza ha già deliberato di svolgere, al riguardo, l'audizione del Ministro Giovannini, che avrà luogo nella giornata di domani, nonché, congiuntamente alla Commissione Attività produttive e con la Commissione Agricoltura, l'audizione del Ministro Cingolani, già fissata per il prossimo martedì 15 febbraio.

  Giuseppe D'IPPOLITO (M5S), relatore, riferisce sulla prima Relazione sullo stato di attuazione del PNRR, presentata dal Governo il 24 dicembre 2021, il cui scopo è dare conto dell'utilizzo delle risorse del programma Next Generation EU, dei risultati raggiunti e delle eventuali misure necessarie per accelerare l'avanzamento dei progetti.
  La Relazione riferisce che l'Italia ha rispettato l'impegno a conseguire entro il 31 dicembre tutti i 51 traguardi e obiettivi previsti per la prima rata – di cui 27 connessi all'attuazione di riforme e 24 all'attuazione di investimenti – e invierà entro l'anno alla Commissione europea la richiesta relativa al pagamento della prima rata pari a 24,1 miliardi di euro.
  Il documento reca quindi, in allegato, una scheda per ciascuna amministrazione titolare che sintetizza le iniziative in corso che le amministrazioni stesse hanno attivato per rispettare le scadenze future.
  Il PNRR, presentato il 30 aprile 2021 alla Commissione europea, prevede 134 investimenti (235 se si conteggiano i sub-investimenti) e 63 riforme da completare e rendicontare entro il 2026. Il PNRR si articola in 6 Missioni, che raggruppano 16 componenti. Le Componenti, a loro volta, si articolano in 48 linee di intervento.
  Per ogni Missione sono indicate le riforme necessarie a una più efficace realizzazione, collegate all'attuazione di una o più componenti, nonché i profili più rilevanti ai fini del perseguimento delle tre priorità trasversali del Piano, costituite da «Parità di genere», «Giovani» e «Sud e riequilibrio territoriale».
  Le risorse disponibili sono pari a 191,5 miliardi di euro (68,9 miliardi contributi a fondo perduto e 122,6 miliardi di prestiti), cui si aggiungono i fondi europei React-EU (13 miliardi) e il Piano nazionale per gli investimenti complementari – PNC (30,6 miliardi), per un totale di circa 235 miliardi di euro.
  Tutte le misure del Piano (sia gli investimenti che le riforme) recano un calendario di attuazione e un elenco di risultati da realizzare che condizionano l'erogazione dei fondi. In particolare, a ciascuna riforma e investimento è associata una descrizione delle finalità della misura e degli indicatori che ne riflettono gli obiettivi e costituiscono il parametro per la loro valutazione. Questi indicatori si dividono in due gruppi: milestone e target. Le milestone (o traguardi) rappresentano fasi essenziali dell'attuazione (fisica e procedurale), come l'adozione di particolari norme, la piena Pag. 131operatività dei sistemi informativi o il completamento dei lavori. I target sono indicatori misurabili – di solito in termini di risultato – dell'intervento pubblico.
  Sempre in termini generali, merita ricordare che il documento delinea la struttura della governance del PNRR, imperniata sulla Cabina di regia, istituita presso la Presidenza del Consiglio e presieduta dal Presidente del Consiglio, che rappresenta l'organo politico con poteri di indirizzo, impulso e coordinamento generale dell'attuazione del Piano e si avvale della Segreteria tecnica, istituita fino al 2026, dell'attività di monitoraggio e controllo affidata al Servizio centrale per il PNRR costituito in seno al MEF presso la Ragioneria generale, che a sua volta ha dato vita all'Unità di missione Next Generation EU.
  Il Governo ha quindi istituito anche il Tavolo permanente per il partenariato economico, sociale e territoriale con l'obiettivo di individuare procedure e sedi istituzionali volte a garantire un confronto strutturato e continuativo con gli enti territoriali e le parti sociali. Al Tavolo è affidato lo svolgimento di funzioni consultive.
  Recentemente è stato istituito presso il Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie della Presidenza del Consiglio il Nucleo per il coordinamento delle iniziative di ripresa e resilienza tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, con lo scopo di garantire il raccordo tra le Amministrazioni statali titolari di interventi del Piano e gli enti territoriali.
  L'Unità per la razionalizzazione e il miglioramento della regolazione è collocata presso il Segretariato generale di Palazzo Chigi, nell'ambito del DAGL (Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi), ossia della struttura della Presidenza del Consiglio che sovrintende al coordinamento dell'attività normativa. La sua durata coincide con quella del PNRR (31 dicembre 2026).
  Il coinvolgimento del Parlamento è quindi assicurato dall'obbligo per la Cabina di regia di trasmettere alle Camere una relazione sullo stato di attuazione del Piano stesso con cadenza semestrale in corrispondenza – a partire dalla prossima – della trasmissione del DEF (ad aprile), ed entro la fine di settembre.
  Quasi un terzo di milestone e target (154 su 520) indicati nel PNRR richiedono l'approvazione di «riforme». Di queste, più di un terzo (59 su 154) dovrà essere soddisfatto mediante l'approvazione di disposizioni legislative.
  Il paragrafo 3 – L'attuazione del PNRR: profili generali – reca alcuni contenuti di particolare interesse della Commissione.
  Richiama, ad esempio, la legge delega di riforma del codice degli appalti pubblici per evidenziare la scadenza del 30 giugno 2022 per la sua approvazione e del 30 marzo 2023 per l'entrata in vigore dei relativi decreti legislativi, mentre per la predisposizione di tutti gli atti attuativi (dunque, regolamenti di esecuzione, linee guida e quant'altro) sono disponibili solo ulteriori 3 mesi.
  Inoltre, nel citare le misure per favorire l'occupazione dei giovani, delle donne e delle persone con disabilità (obiettivi trasversali), ricorda l'impegno ad introdurre nei bandi di gara criteri orientati verso gli obiettivi di parità, come requisiti necessari e premiali delle offerte, tenendo conto, in particolare, degli obiettivi attesi per l'anno 2026 in termini di occupazione femminile e giovanile, assolto con l'adozione di apposite linee guida ai sensi dell'articolo 47 del decreto legge n. 108 del 2021.
  Con riguardo alle misure per la coesione e il riequilibrio territoriale, l'impegno di assegnare al Mezzogiorno non meno del 40 per cento degli investimenti con una destinazione territoriale specifica supera quello a legislazione vigente che è proporzionale alla popolazione residente (circa il 34 per cento). Al riguardo la relazione assicura che la normativa relativa alla governance del PNRR disciplina i meccanismi di verifica del rispetto di tale obiettivo affidato al Dipartimento per le politiche di coesione presso la Presidenza del Consiglio.
  La relazione elenca quindi le misure per il rafforzamento della capacità tecnica e amministrativa delle amministrazioni. Si precisa che le risorse del PNRR possono essere destinate a finanziare solo le azioni di rafforzamento della capacità amministrativaPag. 132 incluse nella Missione 1 e le attività di supporto tecnico-operativo strettamente finalizzate all'attuazione degli specifici progetti finanziati, e non quelle di assistenza tecnica (preparazione, monitoraggio, controllo, audit e valutazione), che sono invece finanziate solo con risorse nazionali.
  Le misure elencate sono le seguenti: convenzioni con società a partecipazione pubblica; facoltà di assunzione di 1.000 professionisti ed esperti da parte di Regioni e Enti locali; imputazione alle risorse disponibili del PNRR delle spese per il supporto tecnico operativo – con reclutamenti in deroga ai limiti di spesa e alla dotazione organica delle amministrazioni interessate; Convenzioni Consip, per mettere a disposizione delle amministrazioni responsabili e dei soggetti attuatori specifici «contratti» (es. Contratti-quadro/accordi quadro, contratti ad hoc) con imprese selezionate con procedure centralizzate; supporto tecnico dell'Agenzia di Coesione, particolarmente attivo per le linee di intervento dedicate alla edilizia scolastica; iniziativa P.I.C.C.O.L.I. («Piani di Intervento per le Competenze, la Capacità Organizzativa e l'Innovazione Locale»), con 22 milioni di euro disponibili per i piccoli comuni; reclutamento di 2.800 tecnici per il Mezzogiorno; attribuzione alla Società Sport e Salute S.p.A. studi di fattibilità, progettazioni o direzioni lavori, studi di impatto ambientale per gli impianti sportivi; facoltà per le amministrazioni, in deroga all'articolo 59 del Codice dei contratti pubblici, di affidare congiuntamente la progettazione esecutiva e i lavori fino al giugno 2023 («appalto integrato»); Fondi ordinari per la progettazione, a disposizione degli enti locali: la relazione riferisce che gli enti locali hanno accesso a diverse linee di finanziamento e richiama, in particolare, i contributi per spese di progettazione relativa a interventi di messa in sicurezza ed efficientamento energetico (2,183 miliardi da ripartire tra il 2020 e il 2031); il fondo progettazione (390 milioni da ripartire tra il 2018 e il 2030); il fondo concorsi progettazione e idee per la coesione territoriale per i comuni fino a 30.000 abitanti del Sud, delle aree interne e delle Regioni Umbria e Marche (161,5 milioni di euro per il biennio 2021-2022); il fondo per la progettazione di fattibilità delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, nonché per la verifica del progetto delle infrastrutture già finanziate i cui beneficiari sono le grandi città, e le Autorità di sistema portuale (115 milioni di euro per il periodo 2021-2023). I fondi PON Capacità per la Coesione 2021-2027, con una dotazione finanziaria di circa 1,3 miliardi, gestiti dall'Agenzia per la coesione sociale.
  Il paragrafo 4 – L'attuazione del PNRR: la rata in scadenza al 31 dicembre 2021, cita inoltre l'impegno a conseguire alcune fondamentali semplificazioni di iter procedurali, quali, ad esempio, l'operatività della Commissione tecnica VIA PNRR-PNIEC e l'istituzione della Soprintendenza unica speciale per il PNRR, che, come recita la relazione, sono «cruciali per la realizzazione entro il 2026 degli investimenti previsti (M1C1-51 e M1C1-52)».
  Inoltre, in funzione delle priorità trasversali del PNRR, relative alla parità di genere e alla riduzione del divario di cittadinanza, si ricorda l'impegno alla definizione dei Piani operativi degli investimenti infrastrutturali per ciascuna delle otto zone speciali del Mezzogiorno (M5C3-11), di competenza del MIMS.
  Ma soprattutto, il paragrafo in esame si sofferma sulle una delle «riforme abilitanti», ovvero la semplificazione e revisione delle procedure per gli appalti, traguardi nella titolarità del Segretariato generale della Presidenza del Consiglio, che costituiscono la prima fase della riforma del Codice dei contratti pubblici (M1C1-69 e M1C1-71).
  Sul fronte della semplificazione sono indicate le seguenti misure urgenti: ridurre i tempi tra pubblicazione del bando e aggiudicazione dell'appalto e monitorare l'obiettivo di ridurre anche i tempi tra aggiudicazione e fase esecutiva; prevedere la registrazione dei contratti nella banca dati ANAC; incentivare meccanismi alternativi di risoluzione delle controversie in fase di esecuzione; istituire uffici specializzati nel settore degli appalti presso Ministeri, regioni e enti locali.Pag. 133
  Il secondo traguardo, sul versante della revisione delle procedure prevede: una serie di azioni dirette a rafforzare il quadro amministrativo nel campo degli appalti; di dotare la Cabina di regia Appalti di organico e risorse adeguate; di formare i dipendenti pubblici; di garantire la disponibilità e l'adeguamento dei sistemi dinamici di acquisizione SDAPA, gestito da Consip S.p.A.; di assicurare che l'ANAC completi l'esercizio di qualificazione delle stazioni appaltanti; di garantire l'operatività del sistema di monitoraggio dei tempi tra aggiudicazione dell'appalto e realizzazione dei lavori infrastrutturali.
  Il conseguimento di entrambi i traguardi è condizione necessaria per l'attuazione di una organica riforma della disciplina degli appalti pubblici, prevista secondo le seguenti scansioni temporali: approvazione della legge delega entro il prossimo anno e quindi entrata in vigore della riforma del codice dei contratti pubblici entro il 2023; entro il mese di dicembre del 2023, riduzione a meno di 100 giorni del tempo medio tra la pubblicazione del bando e l'aggiudicazione dell'appalto per i contratti sopra soglia (M1C1 – 84) e riduzione almeno del 15 per cento del tempo medio tra l'aggiudicazione dell'appalto e la realizzazione dell'infrastruttura, ovvero la fase esecutiva (M1C1 – 85.).
  Tra le riforme nella titolarità del MIMS, le scadenze della prima rata si inseriscono in un disegno di riduzione dei tempi per la valutazione e l'approvazione dei progetti nel settore delle infrastrutture e dei trasporti. In particolare, è prevista l'eliminazione dell'obbligo di parere da parte del Consiglio superiore dei lavori pubblici per i progetti di valore inferiore a 100 milioni di euro e il supporto del MIMS per i progetti di maggiori dimensioni.
  Tra i traguardi di competenza del Ministero rientrano investimenti nel settore stradale che, pur non essendo direttamente collegati al PNRR, contribuiscono a perseguire le finalità della Missione 3 in termini di realizzazione di un sistema di trasporti e comunicazioni più resiliente. Il primo traguardo consiste nell'estendere le linee guida già in vigore per le strade di rilievo nazionale all'intera rete viaria italiana, e uniformare gli standard di sicurezza necessari per prevenire catastrofi e limitazioni alla circolazione dei veicoli; il secondo trasferisce la titolarità delle opere d'arte stradali di secondo livello ai titolari di primo livello, per garantire una manutenzione uniforme a livello nazionale.
  Il Ministero infine si impegna a individuare risorse per finanziare un investimento relativo alla filiera degli autobus elettrici (M2C2-41), anche per stimolare il mercato dal lato dell'offerta (M2C2 – Investimento 4.4).
  La relazione richiama i seguenti traguardi compresi nella rata del 31 dicembre 2021 nella titolarità del Ministero della transizione ecologica: interventi in materia di servizi idrici integrati (M2C4-3), per la razionalizzazione e aggregazione dei soggetti gestori, come primo passo per la revisione dell'intero quadro normativo di settore, prevista entro il terzo trimestre 2023, da attuarsi in parallelo con gli investimenti sulle reti e sulla depurazione; al riguardo sono stati definiti protocolli con le regioni interessate e i relativi enti di governo degli ambiti territoriali ottimali; l'emanazione del decreto che stabilisce i criteri e le modalità per l'attribuzione di risorse destinate a migliorare l'intero ciclo della raccolta, del trattamento e del riciclo dei rifiuti (M2C1-14), finalizzate alla realizzazione di nuovi impianti di gestione dei rifiuti e all'ammodernamento di impianti esistenti, relativo ai Progetti «faro» di economia circolare; per il processo di transizione energetica, la definizione del quadro normativo nel quale effettuare gli investimenti per la conversione di impianti a gas e l'installazione di nuovi impianti a biometano, le cui scadenze sono previste negli anni futuri, per promuovere produzione e consumo di gas rinnovabile e l'uso del biometano nei settori dei trasporti, industriale e residenziale; il relativo schema di decreto ministeriale è stato notificato il 19 novembre 2021 e dovrebbe entrare in vigore successivamente all'esito positivo della procedura presso la Commissione europea relativa sugli aiuti di Stato; la prevenzione del dissesto idrogeologico, che è oggetto di due traguardi, con Pag. 134titolarità diversa. Il primo, nella competenza del Mite, riguarda l'adozione di un Piano operativo per l'attuazione del sistema di monitoraggio integrato. Il secondo, nella titolarità del Dipartimento della protezione civile, prevede l'entrata in vigore del quadro giuridico rivisto per gli interventi contro i rischi di alluvione e idrogeologici, per i quali è stato adottato il piano di utilizzo delle risorse e i criteri di riparto (M2C4-21). Entrambi i traguardi sono finalizzati alla realizzazione degli investimenti contro il dissesto idrogeologico, a cui corrispondono scadenze negli anni futuri (M2C4 – Investimento 2.1a e 2.1b) e alla semplificazione delle relative procedure di attuazione (M2C4 – riforma 2.1). Altri traguardi di rilievo nella titolarità del Ministero della transizione ecologica sono il rafforzamento dell'Ecobonus e del Sismabonus per l'efficienza energetica e la sicurezza degli edifici (M2C3-1); l'approvazione del Piano di controllo nazionale dell'inquinamento atmosferico, che contribuisce a perseguire gli obiettivi europei e nazionali di riduzione delle emissioni (M2C4-7), e l'adozione delle linee guida per il Piano di forestazione, propedeutico a realizzare l'ambizioso obiettivo di mettere a dimora oltre sei milioni di alberi entro il 2026 (M2C4-18). Sul punto, è stato approvato il «Piano di forestazione urbana ed extraurbana» (decreto del Ministro della transizione ecologica n. 493 del 30 novembre 2021). Con riferimento alla citata approvazione di programmi nazionali di controllo dell'inquinamento atmosferico, per allineare la legislazione nazionale e regionale, e introdurre misure per la riduzione delle emissioni degli inquinanti atmosferici, il traguardo consiste nella entrata in vigore di un programma nazionale. Al riguardo, la legge di bilancio 2022 istituisce un apposito Fondo per finanziare l'attuazione delle misure previste dal citato programma (con una dotazione di 50 milioni di euro nel 2023, 100 milioni nel 2024, 150 milioni nel 2025 e 200 milioni annui dal 2026 al 2035). Inoltre, in data 20 dicembre 2021, la Conferenza unificata ha espresso parere favorevole sullo schema di DPCM recante il suddetto programma.
  La tabella 2 del documento reca il prospetto dei traguardi e obiettivi da conseguire per la rata del 31 dicembre 2021, per amministrazione titolare. In allegato sono quindi riportate le schede di sintesi delle attività delle amministrazioni e le iniziative adottate per conseguire le scadenze dal 2022. Pe i relativi contenuti si rinvia alla documentazione predisposta dagli uffici.
  Conclusivamente, si riportano alcune informazioni rese nel comunicato del Consiglio dei ministri del 2 febbraio. Nell'ambito delle procedure di attuazione del PNRR, al 31 gennaio 2022 le Amministrazioni titolari di interventi hanno emanato 113 bandi e avvisi per un importo complessivo pari a circa 27,86 miliardi di euro. Ad oggi risultano aperti 48 bandi per un ammontare di risorse da assegnare pari a 23,17 miliardi.
  Quanto ai prossimi mesi, nel 2022 l'Italia deve conseguire complessivamente 100 obiettivi per il PNRR di cui 83 milestone e 17 target. Di questi 45 sono da conseguire entro il 30 giugno 2022, a cui è collegata una rata di rimborso di € 24,13 miliardi, e 55 entro il 31 dicembre 2022, per la quale è associata una rata di rimborso pari a € 21,83 miliardi.

  La Sottosegretaria Ilaria FONTANA si riserva di intervenire successivamente.

  Erica MAZZETTI (FI), condividendo la rilevanza dei temi contenuti nel PNRR, tiene a sottolineare la pregnanza della questione dell'aumento dei costi dei materiali da costruzione e della incongruenza dei relativi prezzari, che crea gravi conseguenze rispetto alla partecipazione alle gare d'appalto e all'esecuzione di quelle già in corso. Auspica, pertanto, che la Commissione affronti tale questione, adottando le opportune iniziative.

  Alessia ROTTA, presidente, evidenziando che si tratta di una questione già più volte affrontata dalla Commissione in varie sedi e che gli organi di stampa riportano l'imminente emanazione da parte del Ministero della transizione ecologica di un aggiornamento del «decreto prezzi», accoglie l'invito della collega Mazzetti. L'audizione Pag. 135del Ministro Giovannini già prevista per domani, potrebbe costituire una prima occasione nella quale affrontare tale tema e acquisire gli argomenti del Governo al riguardo.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.15.