CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 19 gennaio 2022
729.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
Pag. 50

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 19 gennaio 2022. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giorgio Mulè.

  La seduta comincia alle 13.30.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

Variazione nella composizione della Commissione.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la deputata Ripani cessa di far parte della Commissione ed entra a farne parte la deputata Licatini.

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 14/2021, relativo al potenziamento e ammodernamento del Joint Force Air Component Command (JFACC) nazionale.
Atto n. 334.
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto, rinviato nella seduta del 21 dicembre 2021.

  Gianluca RIZZO, presidente, comunica che, in data 12 gennaio 2022, la Commissione Bilancio ha espresso una valutazione favorevole sull'atto in esame.

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  Roberto ROSSINI (M5S), relatore, presenta una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva, all'unanimità, la proposta di parere del relatore.

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 18/2021, concernente l'acquisizione di munizionamento per cannoni e lanciatori per razzi di contromisura elettromagnetica navali.
Atto n. 335.
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto, rinviato nella seduta del 21 dicembre 2021.

  Gianluca RIZZO, presidente, comunica che, in data 12 gennaio 2022, la Commissione Bilancio ha espresso una valutazione favorevole sull'atto in esame.

  Roberto Paolo FERRARI (LEGA), relatore, presenta una proposta di parere favorevole (vedi allegato 2).

  Giovanni RUSSO (FDI) preannuncia il voto favorevole del gruppo di Fratelli d'Italia soprattutto in considerazione della strategicità degli assetti produttivi coinvolti dal programma, che rappresentano un elemento di eccellenza dell'industria nazionale e la cui utilità per il Sistema Paese è indiscutibile.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva, all'unanimità, la proposta di parere del relatore.

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 22/2021, relativo alla capacità Multi Data Link (MDL) della Difesa nell'ambito del progetto Defence Information Infrastructure (DII) e della sua evoluzione in Defence Cloud.
Atto n. 336.
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto, rinviato nella seduta del 21 dicembre 2021.

  Gianluca RIZZO, presidente, comunica che, in data 12 gennaio 2022, la Commissione Bilancio ha espresso una valutazione favorevole sull'atto in esame.

  Andrea FRAILIS (PD), relatore, presenta una proposta di parere favorevole (vedi allegato 3).

  Giovanni RUSSO (FDI) sottolinea l'importanza del sistema d'arma in esame nell'ambito del più ampio progetto di Defence Information Infrastructure (DII) e rimarca come esso potrà costituire un importante volano per l'intero dominio Cloud nazionale. Preannuncia, quindi, un voto favorevole.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva, all'unanimità, la proposta di parere del relatore.

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 28/2021, concernente l'acquisizione di scorte di munizionamento Vulcano nella versione guidata e di unità portatili di controllo del fuoco per obici da 155 millimetri dell'Esercito italiano.
Atto n. 337.
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto, rinviato nella seduta del 21 dicembre 2021.

  Gianluca RIZZO, presidente, comunica che, in data 12 gennaio 2022, la Commissione Bilancio ha espresso una valutazione favorevole sull'atto in esame.

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  Giuseppina OCCHIONERO (IV), relatrice, presenta una proposta di parere favorevole (vedi allegato 4).

  Giovanni RUSSO (FDI) ringrazia la relatrice per l'articolata proposta di parere e segnala l'importanza di investire maggiormente sulle piattaforme di lancio missilistiche, anche alla luce delle opportunità di esportazione offerte dal programma d'arma che potranno assicurare interessanti ricadute economiche ed occupazionali.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva, all'unanimità, la proposta di parere della relatrice.

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 33/2021, concernente l'acquisizione di un'area addestrativa galleggiante per il Gruppo operativo incursori (GOI).
Atto n. 338.
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto, rinviato nella seduta del 21 dicembre 2021.

  Gianluca RIZZO, presidente e relatore, comunica che in data 12 gennaio 2022 la Commissione Bilancio ha espresso una valutazione favorevole sull'atto in esame.
  Presenta, quindi, una proposta di parere favorevole (vedi allegato 5).

  Giovanni RUSSO (FDI) ricorda come una delegazione della Commissione, di cui ha fatto anch'egli parte, abbia potuto verificare nel corso di una visita al Comando del COMSUBIM l'utilità e la necessità del programma d'arma in esame ed esprime soddisfazione per il suo avvio. Si compiace, quindi, per l'acquisto di un'infrastruttura che soddisferà le esigenze del personale del Gruppo operativo Incursori.

  Roberto Paolo FERRARI (LEGA) si unisce alle considerazioni del collega Russo e preannuncia il voto convintamente favorevole del gruppo della Lega. Auspica, quindi, che presto possa essere individuato il provvedimento con cui dare attuazione alla risoluzione sulla creazione di un fondo per le infrastrutture delle forze speciali, recentemente approvata dalla Commissione.

  Matteo PEREGO DI CREMNAGO (FI) preannuncia il voto favorevole del gruppo di Forza Italia, ricordando l'importanza di fornire tutti i mezzi necessari per evitare che i nostri militari impegnati nei teatri operativi all'estero possano cadere vittima di tragici eventi, come quello di Kirkuk e che la Difesa ha preso anche un impegno per rimodulare le indennità delle forze speciali.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva, all'unanimità, la proposta di parere del relatore.

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 04/2021, di integrazione del programma di A/R n. SMD 35/2019, relativo allo sviluppo ed omologazione di un sistema di difesa aerea di corto/medio raggio con una fornitura aggiuntiva di missili, lanciatori, corsi addestrativi e supporto logistico per il sistema Medium Advanced Air Defence System (MAADS) per l'Aeronautica militare.
Atto n. 340.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto in titolo.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che il termine per l'espressione del prescritto parere scade il 20 febbraio 2022 e che lo schema di decreto è stato assegnato anche alla V Commissione, che dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro il 31 gennaio 2022.

  Maria TRIPODI (FI), relatrice, riferisce che il programma d'arma SMD 04/2021 è volto a risolvere il grave gap capacitivo che si è venuto a determinare nella difesa aerea nazionale operata dall'Aeronautica militare a causa dell'interruzione, per problematiche di sicurezza ed obsolescenza tecnica,Pag. 53 del servizio svolto dal missile Aspide, accelerando l'approvvigionamento di missili, lanciatori e servizi di supporto che garantiscano una prima capacità operativa di corto-medio raggio (Ground Based Air Defence – GBAD).
  Osserva, quindi, che il nuovo programma intende integrare il programma SMD 35/2019 mediante la conclusione della fase di sviluppo e la contestuale attivazione, presso basi dell'Aeronautica e dell'Esercito, di batterie missilistiche perfettamente omologate ma che, per numero di lanciatori e missili in dotazione, non saranno ancora sufficienti ad esprimere un'idonea capacità operativa.
  Rileva, in particolare, che lo scopo verrà perseguito attraverso la realizzazione di cinque unità MAADS (Medium Advanced Air Defence System), inclusive dei relativi veicoli per la mobilità, da rendere disponibili al 2° Stormo di Rivolto. La prima fase sarà relativa allo sviluppo del missile CAMM-ER; successivamente, il sistema verrà integrato con il sistema SIRIUS per l'Aeronautica militare e nel posto comando cluster di Forza NEC per l'Esercito italiano
  Fa presente, quindi, che la scheda illustrativa evidenzia che le capacità del sistema d'arma sono riconducibili allo spettro delle Capacità Operative Fondamentali (COF) e contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi di forza nazionali e NATO. Infatti, il sistema MAADS assicurerà la richiamata capacità GBAD ponendosi quale indispensabile strumento per contribuire alla difesa aerea missilistica integrata (IAMD), sia in contesto nazionale che in contesto di operazioni condotte fuori dai confini nazionali.
  Entrando nel dettaglio, osserva che il programma in esame è riferito all'acquisizione dei missili CAMM-ER e dei relativi lanciatori; all'integrazione dei lanciatori con il sistema radar e di Comando e Controllo SIRIUS; all'acquisizione dei veicoli per la mobilità del sistema; alla fornitura del supporto logistico per il mantenimento dell'efficienza e operatività dei sistemi MAADS; al soddisfacimento ed evoluzione del requisito CIS (Communication Information Systems); all'acquisizione delle parti di ricambio e dei consumabili per l'effettuazione di attività manutentive straordinarie non programmabili fino al previsto livello tecnico, nonché alla risoluzione delle obsolescenze degli attuali sistemi, all'adeguamento infrastrutturale e all'addestramento del personale. La gestione delle attività sarà affidata all'Agenzia per la cooperazione in materia di armamenti (OCCAR) in ragione del fatto che il contratto SAMP/T NG già prevede lo studio per l'integrazione della capacità di difesa aerea di corto raggio (Short Range Air Defence – SHORAD) e che il CAMM-ER fungerà anche da seconda munizione in ambito SAMP/T NG permettendo l'allargamento del perimetro di competenza del sistema anche alla versione SHORAD.
  Il programma, di previsto avvio nel corso 2021, si concluderà nel 2033 e interesserà prevalentemente i settori dell'industria meccanica, elettronica, sistemistica, all'interno dei quali si annoverano il settore della propulsione missilistica allo stato solido e quello della sistemistica strutturale e funzionale dei lanciatori, il settore della sensoristica, il settore delle architetture e dei moduli di comando e controllo, nonché il settore delle comunicazioni terra-missile via data link. Sottolinea, peraltro, che la connotazione internazionale del programma offre concrete possibilità di export, sia in ambito europeo sia extraeuropeo, e che il CAMM-ER rappresenterebbe la nazionalizzazione della munizione CAMM nella sua variante Extended Range, rendendo il sistema d'arma complessivo MAADS completamente italiano e garantendo l'indipendenza nazionale nel settore della difesa aerea a corto e medio raggio.
  Le località geografiche ove si potrebbero svolgere le attività, qualora fosse prodotto in Italia, sono il Lazio, la Campania e la Liguria, con positive ricadute sul sistema Paese in termini di capacità operativa legate alle attività oggi previste dagli accordi. Inoltre, le prospettive di export evidenziano una ricaduta in termini occupazionali di circa 600 lavoratori/anno nel periodo legato alla fase di produzione, successiva a quella di sviluppo e di omologazione. Sono, inoltre, previste ulteriori ricadute nazionali in quanto il motore è prodotto da AVIO ed Pag. 54il Gruppo MBDA ha deciso che la configurazione export del sistema sarà quella italiana con il radar Kronos prodotto dalla Società LEONARDO.
  La spesa complessiva prevista per il completamento del programma è stimata – con riferimento alla quota per l'Aeronautica militare – in 367,9 milioni di euro, a condizioni economiche 2020, articolata in più tranche. La prima tranche, pari a 127,9 milioni di euro, verrà finanziata tramite i capitoli del settore investimento del bilancio ordinario del Ministero della difesa nell'ambito delle risorse di cui all'articolo 1, comma 14 della legge di bilancio 2020 e sarà destinata all'acquisizione dei primi sistemi completi di missili, del relativo equipaggiamento e dei mezzi per la movimentazione su strada, all'avvio e mantenimento del supporto logistico integrato (SLI), all'effettuazione dei primi corsi per il personale operativo e tecnico, nonché agli adeguamenti infrastrutturali del sito operativo e di quello manutentivo. La seconda tranche, per un valore di 110 milioni di euro, verrà finanziata anch'essa tramite i capitoli del settore investimento del bilancio ordinario del Ministero della difesa nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente sul capitolo 7120-03 e garantirà il supporto logistico integrato (SLI) dei sistemi acquisiti dall'Aeronautica militare fino al 2029. Il completamento del programma, per il restante valore di 130 milioni di euro, sarà invece realizzato attraverso successivi provvedimenti che potranno essere contrattualizzati subordinatamente all'eventuale rifinanziamento dell'intervento e consentirà di raggiungere la piena capacità operativa (Full Operational Capability – FOC) grazie al completamento della fornitura degli ultimi due sistemi, comprensivi di apparati, mezzi ed equipaggiamenti, garantendo al contempo il supporto logistico integrato dei sistemi acquisiti fino al 2033. A tal riguardo evidenzia che sarebbe opportuno chiarire se l'esame del presente schema di decreto è circoscritto alle sole tranches del programma rispetto alle quali sono state già individuate le relative risorse finanziarie.
  Da ultimo segnala che il programma è riportato nel Documento programmatico pluriennale della Difesa per il triennio 2021-2023 tra le schede dei programmi maggiori di previsto avvio con un fabbisogno complessivo stimato in 367,9 milioni di euro, di cui viene finanziata una tranche di 237,9 milioni, distribuiti in 9 anni.

  Gianluca RIZZO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 15/2021, relativo alla SPIRA 2 – Programma Air Expeditionary Task Force – Combat Service Support (AETF-CSS) per Initial Operating Capability (IOC) velivoli 4ª/5ª generazione.
Atto n. 341.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto in titolo.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che il termine per l'espressione del prescritto parere scade il 20 febbraio 2022 e che lo schema di decreto è stato assegnato anche alla V Commissione, che dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro il 31 gennaio 2022.

  Tiziana PICCOLO (LEGA) relatrice, introduce l'esame del programma d'arma Spira 2- Expeditionary Task Force Combat Service AETF – CSS evidenziando che esso è finalizzato all'acquisizione di una serie di mezzi, materiali ed equipaggiamenti volti ad assicurare un rapido, efficace e sicuro impiego e supporto dei mezzi aerei di quarta e quinta generazione, nei vari contesti operativi, sia in territorio nazionale che estero.
  In particolare, osserva che la relazione allegata allo schema di decreto fa presente che l'obiettivo del programma è quello di implementare la capacità di supporto alle attività di combattimento aereo dell'Aeronautica militare (Air Combat Service Support) anche al fine del conseguimento degli standard previsti in ambito NATO. Viene inoltre precisato che il programma si caratterizza per il suo necessario «approccio Pag. 55modulare e incrementale» e dovrà tener conto, in sede di attuazione, dell'esperienza maturata nei diversi teatri operativi. Si fa, infatti, riferimento a diversi pacchetti capacitivi, comprensivi di assetti, procedure, personale addestrato, equipaggiamenti e scorte, a seconda dei diversi obiettivi da perseguire.
  Nello specifico, con riferimento ai vari requisiti capacitivi vengono definiti di livello base gli equipaggiamenti, i mezzi ed i sistemi essenziali; di livello intermedio i sistemi necessari; e, infine, di livello avanzato i sistemi considerati auspicabili.
  In relazione, poi, alle capacità offerte sono elencate le diverse peculiarità e, in particolare, l'assistenza alle linee di volo, la protezione dalle minacce chimiche batteriologiche (Chemical Biological Radiological Nuclear – CBRN) e alle minacce da ordigni esplosivi ordinari (Explosive Ordinance Disposal – EOD), il supporto sanitario, servizi di controllo del traffico aereo e meteorologici, servizi antincendio e salvamento equipaggi di volo, servizi di telecomunicazioni, telematica, videosorveglianza e sistemi antintrusione, depositi carbolubrificanti, servizi antincendio e salvamento equipaggi di volo, la protezione degli alloggi, delle infrastrutture mobili per la gestione e la custodia delle armi e del munizionamento.
  Sottolinea che i settori industriali principalmente interessati sono prevalentemente quelli inerenti la meccanica e gli equipaggiamenti e che è prevedibile una positiva ricaduta sull'industria nazionale, in quanto – secondo quanto affermato nella relazione – le capacità industriali necessarie alla realizzazione del programma sono ben espresse dall'industria nazionale e sulla base delle acquisizioni già realizzate, anche se allo stato non sono ancora identificabili le aree geografiche che verranno interessate. Sono, inoltre, previste concrete prospettive di export, legate principalmente alle numerose attività di cooperazione in domini ad alta tecnologia, quali quelli aerospaziale e cyber.
  Il programma, il cui avvio era previsto nel 2021, si concluderà presumibilmente nel 2033 per un costo complessivo pari 23,8 milioni di euro, di cui 12 milioni finanziati tramite i capitoli del settore investimento del bilancio ordinario del Ministero della difesa, nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente, e 11,8 milioni tramite gli stanziamenti derivanti dalla ripartizione del Fondo istituito dall'articolo 1, comma 95, della legge di bilancio 2019.
  Al riguardo segnala che il Documento programmatico pluriennale della Difesa per il triennio 2021-2023 contempla il programma in esame nell'ambito delle schede relative ai programmi maggiori di previsto avvio con un fabbisogno complessivo stimato in 365 milioni di euro, di cui risulta già conclusa una prima quota parte ammontante a 66 milioni complessivi, e che la restante parte, pari appunto a 299 milioni, viene al momento parzialmente rifinanziata tramite le risorse recate dal fondo per gli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese (articolo 1, comma 95 legge di bilancio 2019) per 11,8 milioni e per 12 milioni a valere sui capitoli del bilancio ordinario del Ministero della difesa.

  Gianluca RIZZO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 16/2021, relativo all'avvio di un piano di acquisizione di due nuovi cacciatorpediniere, incluso il munizionamento e il supporto tecnico-logistico decennale.
Atto n. 342.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto in titolo.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che il termine per l'espressione del prescritto parere scade il 20 febbraio 2022 e che lo schema di decreto è stato assegnato anche alla V Commissione, che dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro il 31 gennaio 2022.

  Francesco D'UVA (M5S), relatore, osserva che la richiesta di parere parlamentarePag. 56 fa riferimento ad un programma pluriennale di ammodernamento e rinnovamento dello strumento navale che si pone l'obiettivo di rinnovare la linea Cacciatorpediniere attraverso l'acquisizione di due unità di moderna concezione e del relativo sostegno logistico decennale.
  Evidenzia, quindi, che il piano di procurement si articola su due distinte fasi strettamente interconnesse: la prima, attualmente in corso, relativa agli studi propedeutici alla definizione delle migliori soluzioni tecnico-operativo-logistiche progettuali; la seconda relativa alla realizzazione delle due unità e all'erogazione del relativo sostegno logistico.
  Più nello specifico, la relazione illustrativa fa presente che la finalità del programma è quella di sostituire due Cacciatorpediniere della precedente generazione Classe Ammiragli ancora in servizio con due unità di una nuova Classe di Cacciatorpediniere, caratterizzata da spiccate doti di robustezza, resistenza, flessibilità d'impiego e in grado di assolvere all'intero spettro delle missioni nei tre domini: superficie, subacqueo e aereo con pronunciate capacità di difesa aerea e missilistica, anche di tipo balistico. Viene anche affermato che l'ingresso in servizio delle due nuove Cacciatorpediniere è indispensabile a garantire la disponibilità continuativa di capacità anti-aerea in ordine di rotazione ad almeno tre navi pronte per l'assolvimento dei compiti associati alla missione Difesa dello Stato, controllo delle aree marittime di competenza, supporto alla difesa aerea nazionale ed alla missione Difesa degli spazi euro-atlantici, supporto alle attività regionali di NATO e UE.
  Osserva, inoltre, che il programma è concepito secondo un piano di sviluppo pluriennale il cui avvio era previsto nel 2021 e di durata complessiva di 15 anni (2021-2035) e si basa su un progetto già realizzato dalla cantieristica nazionale. Le aree geografiche principalmente coinvolte saranno la regione Liguria ed il Lazio.
  Segnala, peraltro, che sulla scorta dell'ampio interesse internazionale registrato dalle capacità tecnologiche e cantieristiche espresse dalle Unità classe Bergamini (FREMM), è presumibile che anche il nuovo programma di acquisizione di due nuovi Cacciatorpediniere possa a sua volta riscuotere un altrettanto diffuso interesse internazionale, con prospettive di cooperazione e di export.
  Sottolinea che l'indotto delle PMI generato dal programma si estenderà anche al di fuori delle aree regionali di Liguria e Lazio e interesserà Puglia, Sicilia, Piemonte, Lombardia, Campania, Veneto ed Emilia Romagna, con il coinvolgimento delle piccole e medie imprese che operano nel settore dei servizi e delle forniture di apparati e sistemi riguardanti la cantieristica navale, afferenti sia alla parte relativa alla piattaforma, sia ai sistemi di telecomunicazioni e di comando e controllo delle Unità in argomento. I settori industriali interessati al programma saranno pertanto prevalentemente quelli della cantieristica navale, elettronica, meccanica ed armamenti.
  Fa poi presente che nella relazione si evidenzia anche che il programma consentirà di incrementare significativamente il know-how della cantieristica nazionale militare e, di riflesso, quella degli altri settori dei trasporti marittimi ed alle attività produttive si aggiungerà, inoltre, l'indotto delle attività manutentive future, a cura degli Arsenali militari di Taranto e La Spezia, con ulteriore significativo contributo e positive ricadute d'impiego per le aree interessate.
  Segnala che l'onere previsionale complessivo del programma è di 2.700 milioni di euro, di cui 2.349,1 milioni finalizzati all'avvio degli studi propedeutici, all'acquisizione delle due unità navali, all'acquisizione di una prima tranche di munizionamento e del supporto logistico quinquennale, mentre il completamento del programma, per il restante valore previsionale complessivo pari a 350,9 milioni di euro, sarà realizzato attraverso successivi provvedimenti finalizzati al completamento delle dotazioni di armamento e all'estensione del sostegno logistico relativo a tutto il primo decennio di servizio operativo, contrattualizzati subordinatamente all'eventuale rifinanziamento dell'intervento. In particolare,Pag. 57 la spesa relativa allo schema di decreto in esame sarà finanziata per 1.497,3 milioni di euro tramite i capitoli del settore investimento del bilancio ordinario del Ministero della difesa nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente (capitolo 7120-01), e per 851,8 milioni di euro tramite i capitoli di investimento del Ministero della difesa nell'ambito delle risorse disponibili sul Fondo stabilito dall'articolo 1, comma 14 della legge di bilancio 2020 (capitolo 7120-42).
  Al riguardo, evidenzia come sarebbe opportuno chiarire se l'esame parlamentare del presente schema di decreto è circoscritto alla prima tranche del programma, rispetto alla quale sono state già individuate le relative risorse finanziarie.
  Infine, osserva che il programma in esame è riportato nel Documento programmatico pluriennale della Difesa per il triennio 2021-2023 tra le schede dei programmi di previsto avvio e che secondo il DPP le nuove unità sostituiranno Nave Mimbelli e Nave Durand de la Penne e la prosecuzione del programma sarà finanziata a valere sulle risorse recate dalle successive leggi di bilancio.

  Salvatore DEIDDA (FDI) prospetta l'opportunità di intitolare una delle due nuove Unità navali a Giuseppe Aonzo, capitano di lungo corso del G.O.I e medaglia d'oro al valor militare per avere partecipato insieme capitano di corvetta Luigi Rizzo, all'impresa di Premuda.

  Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 17/2021, riguardante l'acquisizione di un'unità navale per bonifiche subacquee (UBoS) e del relativo supporto tecnico-logistico comprensivo di scorte, dotazioni e supporto in servizio per il periodo di dieci anni successivo alla consegna dell'unità.
Atto n. 343.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto in titolo.

  Gianluca RIZZO, presidente e relatore, avverte che il termine per l'espressione del prescritto parere scade il 20 febbraio 2022 e che lo schema di decreto è stato assegnato anche alla V Commissione che dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro il 31 gennaio 2022.
  Introduce quindi l'esame del programma pluriennale relativo all'acquisizione di una piattaforma navale da destinare alle specifiche attività di bonifica dell'ambiente marino e al recupero degli oggetti inquinanti e potenzialmente dannosi per l'ecosistema giacenti sul fondale (unità navale per Bonifiche Subacquee – U.Bo.S.), nonché al relativo supporto tecnico-logistico comprensivo di scorte, dotazioni e supporto in servizio per il periodo di 10 anni successivo alla consegna della stessa unità navale, segnalando che nella relazione allegata allo schema di decreto viene precisato che l'obiettivo del programma è il rinnovamento delle unità del Gruppo Navale Speciale (GNS) del Comando Raggruppamento Subacquei ed Incursori (COMSUBIN) della Marina militare e che, in particolare, si prevede l'acquisizione di una nuova unità navale – a spiccata connotazione multi-purpose by design – per effettuare un'ampia gamma di operazioni subacquee complesse in un vasto spettro di scenari operativi d'impiego, tra i quali quelli che contemplano il concorso della Difesa in occasione di eventi straordinari e calamità naturali.
  Osserva, quindi, che la piattaforma dovrà essere caratterizzata da particolare flessibilità dei sistemi e delle apparecchiature imbarcabili, trasportabili ed utilizzabili da bordo, che consentano al Raggruppamento Subacquei ed Incursori di disporre, senza soluzione di continuità, delle capacità operative al momento assicurate da Nave Pedretti e Nave Marino, vicine al termine della loro vita operativa. La nuova unità risulterà particolarmente utile non solo nella bonifica su larga scala di sedimi dell'Amministrazione della Difesa, ma anche nell'ambito delle periodiche richieste, da parte Pag. 58di altri dicasteri, di ispezione delle strutture subacquee delle piattaforme marine di interesse nazionale. La piattaforma navale in via di acquisizione potrà, quindi, concorrere con le altre realtà istituzionali in caso di pubbliche calamità e di eventi di straordinaria necessità e urgenza, fornendo, altresì, un contributo nei campi della pubblica utilità, della tutela ambientale e della ricerca scientifica.
  Osserva, inoltre, che la relazione illustrativa sottolinea che il pattugliatore in via di acquisizione, quando non impegnato in attività operativa, potrà essere utilizzato per supportare la formazione dei subacquei delle Forze armate.
  Venendo ai requisiti tecnici, segnala che la nuova piattaforma dovrà assicurare una capacità di manovra in spazi ristretti e di mantenimento dinamico della posizione fino a Stato del Mare 4; dovrà essere dotata di un ampio ponte di coperta poppiero adibito anche al trasporto di containers contenenti gli assetti operativi rischierabili per il supporto alle attività subacquee con operatori o con sistemi remoti; dovrà consentire il recupero di oggetti dal fondale marino mediante mezzi di sollevamento organici e sarà dotata di una capacità di scoperta sonar. Pertanto sarà in grado di supportare sia le attività d'immersione tese alla bonifica degli ordigni esplosivi rinvenuti in contesti marittimi, sia le operazioni subacquee complesse per mezzo di «assetti rischierabili» imbarcabili, quali: camere di decompressione containerizzate, per l'assistenza alle attività d'immersione o per il supporto iperbarico in genere; scafandri rigidi articolati (Atmospheric Diving System – ADS), capaci di operare fino alla profondità di 300 metri; sistemi di ricerca subacquea (Autonomous Underwater Vehicles AUV), atti ad operare a profondità di 3.000 metri e sensori per ricerche acustiche fino alla profondità di 750 metri; veicoli filoguidati (Remotely Operated Vehicle – ROV), per effettuare ricerche, ispezioni e recuperi subacquei fino a profondità d'intervento di 3.000 metri.
  Rileva che la piattaforma e i relativi sistemi di mantenimento della posizione e di sollevamento dal fondo del mare saranno realizzati per avere massima comunanza con analoghe unità offshore utilizzate per il supporto alle operazioni subacquee professionali, così da rispondere in massima parte ai criteri di standardizzazione UE e NATO.
  Evidenzia, poi, che i settori industriali principalmente interessati dal programma sono quelli della cantieristica, non solo militare, essendo indirizzato allo sviluppo di tecnologie con potenziali ricadute anche nel settore civile, alle attività produttive si aggiungerà, inoltre, l'indotto delle attività manutentive future a cura dell'Arsenale militare della Spezia, sede di assegnazione dell'unità. L'indotto delle PMI coinvolgerà varie aree geografiche del Paese, come Liguria e Lazio, Puglia, Sicilia, Piemonte, Lombardia, Campania, Veneto ed Emilia Romagna.
  Rileva, ancora, che il progetto, sviluppando un mezzo altamente specializzato nel settore delle bonifiche marine, presenta prospettive di export nell'ottica della transizione ecologica dell'UE, con specifico riferimento alla tutela dell'ambiente marino.
  L'avvio del programma era originariamente previsto nel 2021, per una durata complessiva di 13 anni (2021-2033). Peraltro, si tratta di un programma di rapida contrattualizzazione, in quanto basato su una tipologia di progetto navale ad elevata modularità e flessibilità d'impiego. Il costo complessivo è di 35,38 milioni di euro ed è finanziato tramite gli stanziamenti derivanti dalla ripartizione del fondo investimenti di cui all'articolo 1, comma 1072 della legge di bilancio 2018, allocati sul bilancio del Ministero della difesa.
  Da ultimo segnala che il programma è riportato nel Documento programmatico pluriennale della Difesa per il triennio 2021-2023 tra le schede dei programmi di previsto avvio con il medesimo profilo programmatico degli stanziamenti descritto sopra.
  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 19/2021, relativo all'acquisizione e al sostegno logistico di Pag. 59mezzi, materiali ed equipaggiamenti per rinnovare la flotta di connettori tattici di superficie di tipo Raiding Craft disponibili in ambito Capacità nazionale di proiezione dal mare (CNPM).
Atto n. 344.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto in titolo.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che il termine per l'espressione del prescritto parere scade il 20 febbraio 2022 e che lo schema di decreto è stato assegnato anche alla V Commissione che dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro il 31 gennaio 2022.

  Matteo PEREGO DI CREMNAGO (FI), relatore, riferisce che l'Italia dispone di due differenti reparti di forze anfibie in grado di esprimere la capacità nazionale di proiezione dal mare (CNPM): il Primo Reggimento San Marco, unità di manovra dell'omonima Brigata della Marina militare, e il Reggimento Lagunari «Serenissima», appartenente all'Esercito.
  Evidenzia, quindi, che il programma in esame si riferisce all'acquisizione di 32 Raiding Craft (natante d'assalto impiegabile per operazioni anfibie), di cui 16 per la Marina militare e 16 per l'Esercito italiano, in differenti versioni, del relativo supporto logistico, di carrelli per il trasporto, natanti per il sollevamento al fine di consentire la messa in mare ed il recupero dei Raiding Craft, battelli completi di motori fuoribordo per il supporto ai Raiding Craft, oltre che due officine manutentive su shelter e opere di adeguamento di alcune infrastrutture.
  Osserva, poi, che la relazione allegata allo schema di decreto precisa che l'obiettivo del programma è il rinnovamento degli attuali connettori tattici di superficie mediante l'acquisizione di una nuova linea di natanti d'assalto di tipo Raiding Craft per la Marina e per l'Esercito che consentiranno di proiettare a terra unità d'assalto della forza da sbarco, sfruttando il mare come spazio di manovra per individuare i gap nello schieramento avversario e infiltrare rapidamente le forze sugli obiettivi costieri assegnati. Grazie al limitato pescaggio e al considerevole volume di fuoco esprimibile, i Raiding Craft saranno in grado di assicurare la penetrazione in profondità nelle acque interne per raggiungere gli obiettivi funzionali alla manovra anfibia nel suo complesso, in modo da garantire alle unità una pluralità di capacità (infiltrazione, condotta di operazioni di tipo riverine, supporto di operazioni terrestri, evacuazione di non combattenti, interventi di pubblica utilità).
  Sottolinea che i nuovi connettori tattici dovranno possedere: spiccate doti di navigazione, velocità e manovrabilità in mare aperto, sotto-costa e in acque interne; capacità di imbarcare e operare dalle unità anfibie della Marina militare; capacità di trasporto di una squadra fucilieri per ciascun Raiding Craft e di un'unità organica fino a livello Compagnia, quando in formazione; capacità di sbarco sia su costa bassa e sabbiosa che su costa alta e rocciosa; armamento modulabile a seconda dell'esigenza di missione; allestimento modulare al fine di rendere le piattaforme perfettamente interoperabili nell'ambito della capacità nazionale di proiezione dal Mare e di aumentare l'efficacia operativa della forza da sbarco. Inoltre, le imbarcazioni saranno dotate di apparati e sistemi ad elevata affidabilità e corredate da adeguati piani manutentivi tali da garantire la prontezza richiesta con elevati livelli di disponibilità operativa.
  Quanto alla logistica di sostegno dei mezzi, dovrà essere previsto nel corso della prima fase di vita il Temporary Global Support (TGS), che dovrà rientrare nella fornitura contrattuale, e – al termine del servizio – sarà effettuata l'implementazione di una linea manutentiva di secondo livello mediante kit di attrezzature fornite dall'industria privata individuata in sede di gara. Per tutta la durata della vita tecnica, l'industria privata dovrà assicurare la disponibilità di ricambi ed eventuali aggiornamenti tecnici per la risoluzione delle obsolescenze e per l'esecuzione nel tempo di tutti gli interventi manutentivi. Il personale della forza da sbarco svolgerà tutte le Pag. 60attività formative, addestrative e di aggiornamento tecnico-professionale necessarie per poter operare in sicurezza con le nuove piattaforme, tra cui: i corsi di formazione per il rilascio delle previste abilitazioni nautiche; i corsi di guida, abilitazione e manutenzione alle diverse piattaforme, nonché i corsi di addestramento in sede a favore dei Reparti. Ove non siano già previsti adeguati corsi presso le Forze armate, nel contratto di acquisizione dovrà essere inclusa la somministrazione dei corsi necessari per l'introduzione in servizio delle nuove piattaforme e la fornitura della documentazione tecnica e delle certificazioni per l'impiego secondo la normativa vigente.
  La completa interoperabilità sarà raggiunta non solo per quanto attiene le nuove piattaforme di tipo Raiding Crafts nel loro complesso, ma anche considerando ogni singolo subsistema e/o componente del battello, quali ad esempio le radio, le predisposizioni per la messa a mare e recupero, i sistemi software di missione e navigazione.
  Segnala che l'industria fornitrice sarà definita in sede di gara, a seguito della quale potranno essere valutati i profili industriali e le ricadute economiche ed occupazionali. Anche l'aspetto di cooperazione internazionale è subordinato alla definizione dell'industria chiamata alla realizzazione del progetto.
  Evidenzia, poi, che il programma il cui avvio era inizialmente previsto nel 2021, prevede una durata di 5 anni (2021-2025) e un costo complessivo di 46 milioni di euro finanziati tramite gli stanziamenti tratti dal bilancio ordinario della Difesa nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente e, per completezza d'informazione, ricorda che il Documento programmatico pluriennale della Difesa per il triennio 2021-2023 menziona il programma tra le schede dei programmi di previsto avvio, con il medesimo profilo finanziario riportato nello schema di decreto.

  Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 20/2021, relativo all'acquisizione di 64 veicoli blindati anfibi (VBA) nelle varie versioni da assegnare ai reparti della Marina militare ed al relativo sostegno tecnico-logistico decennale.
Atto n. 345.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto in titolo.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che il termine per l'espressione del prescritto parere scade il 20 febbraio 2022 e che lo schema di decreto è stato assegnato anche alla V Commissione che dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro il 31 gennaio 2022.

  Alberto PAGANI (PD), relatore, rileva che il programma pluriennale in esame prevede l'acquisizione di 64 veicoli blindati anfibi (VBA) da assegnare ai Reparti della Marina militare, comprensivi del relativo sostegno tecnico logistico decennale, di cui una prima tranche di 34 unità finanziate con risorse individuate e specificate già nello stesso schema di decreto.
  Osserva, quindi, che il nuovo veicolo protetto anfibio da combattimento, di progettazione interamente nazionale, dovrà essere proiettato in modo autonomo dalle unità navali anfibie della Marina sino a terra e proseguire in profondità la manovra. Al riguardo, nella relazione tecnica viene fatto presente che, attualmente, la forza da sbarco non è dotata di una piattaforma in grado di essere proiettata dal mare da distanze superiori all'orizzonte ottico e garantire, una volta a terra, il prosieguo in profondità della manovra, assicurando al contempo un elevato grado di protezione al personale trasportato.
  Sottolinea che il nuovo mezzo sarà in grado di assolvere un ampio spettro di operazioni, con particolare riferimento alle capacità di assalto e raid anfibio, di supporto alle forze speciali, di assistenza umanitaria, di evacuazione di civili e di cooperazione in materia di sicurezza e deterrenza,Pag. 61 con una maggiore capacità di superamento degli ostacoli agli attuali veicoli cingolati. Inoltre dovrà essere dotato di adeguata protezione balistica e anti-mina e di armamento in grado di garantire una superiore capacità d'ingaggio negli scenari ad alta intensità.
  Tra i requisiti tecnici del veicolo meritano di essere evidenziate, sia la notevole autonomia del mezzo, in grado di garantire la prosecuzione della manovra in profondità, sia l'integrazione, in un'unica piattaforma, delle principali funzioni e capacità tecnico-tattiche ad oggi assicurate soltanto dalla combinazione di più tipologie di veicoli in servizio (VTLM e AA V7).
  Con riferimento al supporto logistico, osserva poi che le piattaforme saranno corredate da adeguati piani e per tutta la durata della vita tecnica l'industria privata assicurerà la disponibilità di ricambi ed eventuali aggiornamenti tecnici per la risoluzione delle obsolescenze e per l'esecuzione di tutti gli interventi manutentivi. È inoltre previsto lo svolgimento di corsi addestrativi da parte dell'industria privata e finalizzati alla formazione di team di istruttori militari che consentiranno alla Marina militare italiana di sviluppare in proprio l'iter di formazione e di addestramento del personale. A tal proposito si fa presente che sarà privilegiata la formazione di istruttori qualificati alla guida, istruttori del personale operatore della piattaforma, tecnici per la manutenzione e operatori/manutentori per la gestione di tutti i sistemi e sotto-sistemi che equipaggeranno il mezzo.
  Segnala, inoltre, che per quanto attiene ai profili industriali, la nuova piattaforma è frutto di una progettazione nazionale e, pertanto, l'intera filiera produttiva potrà svilupparsi in Italia, con notevoli ritorni industriali e positive ricadute sul piano occupazionale anche nell'indotto diretto ed indiretto.
  Evidenzia che il programma, in cui avvio era inizialmente previsto nel 2021, dovrebbe concludersi nel 2034 e che, in linea con quanto previsto nel documento programmatico pluriennale per la difesa per il triennio 2021-2023, l'onere previsionale complessivo del programma viene stimato in 326 milioni di euro, finalizzati all'acquisizione di 34 VBA e relativo sostegno tecnico-logistico decennale. Tale spesa è finanziata, limitatamente a 206 milioni, a valere sugli stanziamenti derivanti dalla ripartizione del fondo investimenti di cui all'articolo 1, comma 14 della legge di bilancio 2020 e per i restanti 120 milioni sui capitoli a fabbisogno del settore investimento del bilancio ordinario del Ministero della difesa nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente. Per quanto attiene al completamento del programma, sottolinea che il restante valore previsionale complessivo di 274 milioni, necessario per l'acquisizione di ulteriori 30 veicoli e relativo supporto logistico, sarà realizzato attraverso successivi provvedimenti che potranno essere contrattualizzati subordinatamente all'eventuale rifinanziamento dell'intervento. Al riguardo, ritiene che potrebbe essere utile un chiarimento in merito al contenuto proprio dello schema di decreto ministeriale oggetto del parere parlamentare tenuto anche conto che nella lettera di trasmissione del medesimo, da un lato, viene fatto riferimento all'acquisto di 64 Veicoli Blindati Anfibi (VBA), dall'altro lato, si precisa che il programma sarà finanziato per un importo pari a 326 milioni.

  Gianluca RIZZO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 26/2021, relativo all'acquisizione di 197 veicoli tattici medi multiruolo di seconda generazione (VTMM 2) in versione posto comando (PC) e 150 VTMM 2 nelle versioni specialistiche per le unità dell'Esercito italiano, comprensivi di supporto logistico decennale.
Atto n. 346.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto in titolo.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che il termine per l'espressione del prescritto parere scade il 20 febbraio 2022 e che lo Pag. 62schema di decreto è stato assegnato anche alla V Commissione che dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro il 31 gennaio 2022.

  Giuseppina OCCHIONERO (IV), relatrice, introduce l'esame del programma d'arma evidenziando che esso è volto all'acquisizione di veicoli tattici medi multiruolo di seconda generazione (VTMM 2) caratterizzati da standard di sicurezza, protezione, maneggevolezza, capacità di carico e capacità di connessione radio e satellitari incrementati rispetto ai veicoli di prima generazione. Le piattaforme di prevista acquisizione dovranno, infatti, essere in grado di svolgere le funzioni assegnate in contesti operativi fuori area, nell'ambito delle operazioni in supporto alla pace, ovvero a più alta intensità, in scenari operativi simmetrici/asimmetrici e ibridi e, pertanto, di assoluta importanza è la capacità di tali mezzi di assicurare un'elevata protezione del personale che lo impiega, aumentando la sicurezza delle operazioni.
  Osserva che, nel complesso, il programma prevede sia l'attività di ricerca e sviluppo delle piattaforme di seconda generazione nella versione 6x6, sia l'acquisizione di 197 veicoli VTMM 2 6x6 in versione posto comando e di 150 veicoli nelle versioni specialistiche Ambulanza e RCP (Route Clearance Package), sia, infine, il supporto logistico decennale, che comprende, tra l'altro, la formazione del personale operatore e manutentore dei veicoli e l'acquisizione delle attrezzature di officina necessarie alla manutenzione dei veicoli stessi.
  Al riguardo rammenta che le versioni posto comando sono finalizzate a potenziare la capacità di comando e controllo (C2) delle unità dell'Esercito presso i posti comando tattici terrestri delle Brigate, Reggimenti/Task Force e Battaglioni, consentendo ai comandanti e al loro staff di esercitare la funzione C2 anche in movimento.
  In termini generali, le caratteristiche tecnico-operative di tali veicoli prendono quale riferimento tecnologico i requisiti tecnici raggiunti con i VTMM 2 posto comando 4x4 sviluppati nell'ambito del progetto Forza NEC e le migliorie identificate nel corso delle sperimentazioni, ma garantiranno un significativo livello di protezione balistica, antimina e anti IED (Improvised Explosive Device), sistemi CIS (Communication, Information System) e Comando, Controllo e Navigazione (C2N) allo stato dell'arte, nonché una spiccata manovrabilità e mobilità, anche nelle più critiche situazioni ambientali e di terreno, grazie ad un motopropulsore di nuova generazione.
  Evidenzia, quindi, che il programma, il cui avvio era originariamente previsto nel corso 2021, si concluderà nel 2034 e interesserà prevalentemente i settori industriali della meccanica e dell'elettronica. In particolare, rileva che la relazione illustrativa sottolinea che la società Iveco Defence Vehicle detiene la Design Authority del veicolo nella versione 4x4 e che tale modello potrà costituire idoneo riferimento per lo sviluppo e la realizzazione della versione 6x6. La società Leonardo è, invece coinvolta nel programma per la parte relativa agli apparati di comando e controllo e di comunicazione. Peraltro, nonostante la connotazione principalmente nazionale, il programma può rappresentare un'importante opportunità per attirare interesse da parte di potenziali clienti stranieri, contribuendo in maniera determinante allo sviluppo tecnologico necessario all'industria nazionale per disporre di un portfolio di prodotti in linea con le esigenze di un mercato estremamente competitivo. Le attività connesse alla produzione degli autotelai e degli scafi avranno luogo prevalentemente nelle aree di Piacenza, Bolzano e Vittorio Veneto (TV), mentre l'indotto delle principali PMI è esteso anche al di fuori delle regioni delle citate sedi di produzione e coinvolge anche aree del Piemonte, della Lombardia, della Toscana, del Lazio e dell'Abruzzo. Sono attesi anche positivi ritorni occupazionali nei settori industriali interessati dal programma, per effetto soprattutto dell'acquisizione e del consolidamento del know-how in settori di tecnologia avanzata, del sostegno di fornitori e sub-fornitori nazionali, sia diretti, rispetto alla commessa di vendita, che indiretti, per la fornitura di servizi alle aziende coinvolte, nonché degli investimentiPag. 63 in Ricerca e Sviluppo necessari all'elaborazione e sviluppo delle piattaforme.
  Evidenzia, altresì, che l'onere previsionale complessivo previsto è stimato in 2.179 milioni di euro. La prima tranche, per complessivi 348 milioni di euro, consentirà lo sviluppo delle piattaforme in configurazione posto comando 6x6 e l'acquisizione dei veicoli posto comando nelle versioni 6x6 in un quantitativo pari a circa 45 veicoli, comprensivi del supporto logistico decennale, e verrà finanziata tramite i capitoli di investimento del Ministero della difesa, nell'ambito delle risorse recate dal fondo istituito dall'art. 1, comma 14, della legge di bilancio 2020. Tale approvvigionamento consentirà il soddisfacimento dell'esigenza di due Brigate medie. Il completamento del programma, per ulteriori 1.831 milioni, finalizzato alla dotazione delle rimanenti Brigate dell'Esercito, sarà realizzato attraverso successivi provvedimenti contrattualizzati subordinatamente all'eventuale rifinanziamento dell'intervento. Al riguardo, osserva che sarebbe opportuno chiarire se l'esame parlamentare del presente schema di decreto sia circoscritto alla prima tranche del programma, rispetto alla quale sono state già individuate le relative risorse finanziarie.
  Infine, segnala che il programma è riportato nel Documento programmatico pluriennale della Difesa per il triennio 2021-2023 tra le schede dei programmi maggiori di previsto avvio con un fabbisogno complessivo stimato di 2.179, milioni di euro e ne risulta finanziata una prima tranche per un totale di 348 milioni, distribuiti in 14 anni.

  Gianluca RIZZO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 34/2021, relativo alla digitalizzazione dei sensori terrestri di difesa aerea Fixed Air Defence Radar (FADR), alla fornitura di corsi addestrativi e al supporto logistico per l'Aeronautica militare.
Atto n. 347.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto in titolo.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che il termine per l'espressione del prescritto parere scade il 20 febbraio 2022 e che lo schema di decreto è stato assegnato anche alla V Commissione che dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro il 31 gennaio 2022.

  Marica FANTUZ (LEGA), relatrice, osserva che il programma pluriennale in esame è volto ad aggiornare i sensori FADR (Fixed Air Defense Radar) della difesa aerea attraverso un processo di digitalizzazione di alcune componenti tuttora a tecnologia analogica, aumentandone le prestazioni sia per la parte ABT (Air Breathing Target) che per la parte BMD (Ballistic Missile Defence). Con l'aggiornamento di mezza vita dei sensori FADR si intende, infatti, migliorare le prestazioni dei radar, risolvere alcune criticità nel campo della resilienza cibernetica, nonché semplificare la gestione logistico-manutentiva del sistema stesso. In particolare, verrà aumentata la capacità di avvistamento sia dei target ABT che di quelli TBM e verranno risolte le problematiche software relative alla sicurezza dei sistemi FADR, riducendo notevolmente le componenti del sistema. In tal modo sarà possibile incrementare la capacità di avvistamento della minaccia e quella di difesa dello spazio aereo nazionale.
  Rileva che la relazione illustrativa evidenzia che le capacità del sistema sono riconducibili allo spettro delle capacità operative fondamentali (COF) e contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi di forza sia nazionali che NATO. Il sistema FADR, infatti, continuerà ad assicurare la capacità di sorveglianza dello spazio aereo nazionale, ponendosi quale indispensabile strumento per contribuire in contesto nazionale alla difesa aerea missilistica integrata IAMD (Integrated Air and Missile Defence).
  Il programma, di previsto avvio nel corso 2022, si concluderà nel 2030 e interesserà principalmente il settore industriale dello sviluppo hardware e software dei sensori radar e, in particolare, quello legato ai Pag. 64nuovi trasmettitori con tecnologia al nitruro di gallio (GaN). Sono poi previste positive ricadute sul sistema Paese in termini di capacità operativa in quanto i FADR saranno i primi sensori ad utilizzare tecnologie innovative tipiche dei sensori AESA (Active Electronically Scanned Array) di nuova generazione. La relazione illustrativa evidenzia anche la necessità di mantenere capacità e competenze allo stato dell'arte in un settore chiave del sistema di difesa internazionale, da un lato, garantendo la difesa degli interessi del Paese, e, dall'altro, gettando le basi per ulteriori sviluppi capacitivi e tecnologici.
  I settori dell'industria nazionale coinvolti dal programma sono quelli dell'alta tecnologia e dell'aerospazio, con positive ricadute sull'occupazione negli specifici settori. Inoltre, trattandosi di un sensore di produzione nazionale, la ditta LEONARDO assorbirà totalmente l'investimento previsto, impiegando maestranze dell'industria nazionale per volumi nell'ordine di migliaia di ore/uomo, nel corso dei nove anni di previsto svolgimento del programma. Inoltre, la connotazione internazionale del programma assicurerà concrete possibilità di export sia in ambito europeo sia extraeuropeo, in quanto gli attuali sensori FADR sono stati venduti in diversi Paesi e l'eventuale aggiornamento potrebbe ragionevolmente suscitare l'interesse da parte degli attuali utilizzatori dei sistemi. Le aree geografiche principalmente interessate dalle attività sono il Lazio e la Campania, ma è prevista l'interazione con numerose industrie del settore metalmeccanico, specializzate in lavorazioni digitali e di componentistica elettronica.
  Rileva, inoltre, che l'onere previsionale complessivo previsto per il completamento del programma è stimato in 105 milioni di euro, a condizioni economiche 2021 e che la spesa relativa alla prima tranche, per complessivi 68 milioni, sarà finanziata tramite i capitoli del settore investimento del bilancio ordinario del Ministero della difesa, nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente. Tale spesa consentirà di avviare lo studio e la preparazione all'integrazione del sistema, di coprire i costi non ricorrenti per la modifica del primo esemplare, di procedere alla modifica dei primi sensori e dell'architettura di sicurezza, alla sostituzione delle parti che presentano criticità dal punto di vista della cyber-defence, nonché all'avvio del supporto logistico integrato. La seconda tranche, per un valore di 37 milioni, sarà invece contrattualizzata subordinatamente all'identificazione delle necessarie risorse tramite nuovi fondi di investimento recati dalle prossime leggi di Bilancio, oppure distinti strumenti finanziari di eventuale futura istituzione e consentirà di modificare tutti i rimanenti sensori, garantendo al contempo il sostegno logistico integrato dei sistemi modificati fino al 2030. Al riguardo, sottolinea che sarebbe opportuno chiarire se l'esame parlamentare del presente schema di decreto è circoscritto alla prima tranche del programma, rispetto alla quale sono state già individuate le relative risorse finanziarie.
  Infine, segnala che nel DPP 2021-2023 il programma in esame è riportato tra le schede dei programmi maggiori di previsto avvio con un fabbisogno complessivo stimato in 105 milioni, di cui vede finanziata una tranche di 68 milioni, distribuiti in 9 anni (2022-2030).

  Gianluca RIZZO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.20.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 19 gennaio 2022. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giorgio Mulè.

  La seduta comincia alle 14.20.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anchePag. 65 mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

DL 228/2021: Disposizioni urgenti in materia di termini legislativi.
C. 3431 Governo.
(Parere alle Commissioni riunite I e V).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Roger DE MENECH (PD), relatore, riferisce che il decreto-legge 30 dicembre 2021, n. 228, reca disposizioni urgenti in materia di termini legislativi e si compone di 24 articoli, più l'entrata in vigore.
  Osserva, quindi, che sul provvedimento, la Commissione Difesa è chiamata a esprimere il parere alle Commissioni riunite I Affari Costituzionali e V Bilancio.
  Venendo subito alle disposizioni che interessano profili di competenza della Commissione Difesa, segnala in primo luogo i commi 2 e 3, lettera b), dell'articolo 1, che prorogano le autorizzazioni ad assumere nel Comparto sicurezza-difesa e nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco valevoli per l'anno 2013 e per l'anno 2014 e, successivamente, prorogate di anno in anno, da ultimo fino al 31 dicembre 2021.
  Più in dettaglio, il comma 2 proroga al 31 dicembre 2022 il termine per le autorizzazioni alle assunzioni di cui all'articolo 1, comma 5 del decreto-legge n. 150 del 2013, adottate, per il comparto sicurezza-difesa e per il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, in deroga alle limitazioni assunzionali previste per le pubbliche amministrazioni dalla normativa vigente, mentre il comma 3, lettera b) proroga, sempre fino al 31 dicembre 2022, il termine per le autorizzazioni alle assunzioni aggiuntive nel comparto sicurezza e nel comparto Vigili del fuoco e soccorso pubblico, di cui all'articolo 1, comma 4, del decreto-legge n. 192 del 2014.
  Viene poi in rilievo il comma 8, lettera a), numero 1, dell'articolo 1, che proroga dal 31 dicembre 2021 al 31 marzo 2022 il termine ultimo di applicazione di talune disposizioni inerenti alle modalità di semplificazione dello svolgimento dei concorsi delle Forze armate, delle Forze di polizia, del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, del personale dell'amministrazione penitenziaria e dell'esecuzione penale minorile ed esterna. Si tratta delle disposizioni previste dall'articolo 259, commi da 2 a 6, del decreto-legge n. 34 del 2020 (decreto rilancio) per il tempo dell'emergenza e del contenimento dell'epidemia da COVID-19, ed interessano sia i concorsi già indetti sia i concorsi da bandire per l'accesso ai ruoli delle Forze armate, delle Forze di polizia, del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, del personale dell'amministrazione penitenziaria e dell'esecuzione penale minorile ed esterna.
  Segnala, poi, il comma 8, lettera a), numero 2, dell'articolo 1, che proroga dal 31 dicembre 2021 al 31 dicembre 2022 la possibilità di effettuare alcune assunzioni di personale delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, tra cui anche le assunzioni del personale dell'Arma dei carabinieri previste al comma 7 dell'articolo 259 del decreto-legge n. 34 del 2020.
  La lettera b) del comma 8, dell'articolo 1, proroga invece, al 31 marzo 2022, le modalità di svolgimento previste, per il tempo di emergenza epidemiologica dal comma 1 dell'articolo 260 del decreto-legge n. 34 del 2020, per i corsi di formazione del personale delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Sono interessati i corsi di formazione svolti presso ogni tipo di istituto di istruzione, scuola o centro di addestramento e per tali corsi, le rispettive amministrazioni possono disporre la rimodulazione del corso, la temporanea sospensione del corso ovvero il rinvio, qualora sia prevista una data per il suo inizio. Per effetto della novella sono, dunque, prorogate tutte speciali modalità di svolgimento dei corsi di formazione, per Forze armate e di polizia e Corpo nazionale dei vigili del fuoco, nel tempo della pandemia, previste dai commi da 2 a 6 del medesimo articolo 260 del decreto-legge n. 34 del 2020.Pag. 66
  L'articolo 1, comma 17, reca invece una proroga dal 31 gennaio 2022 al 31 gennaio 2023 relativamente ai termini di efficacia di alcune disposizioni previste dal decreto-legge n. 7 del 2015 in materia di garanzie funzionali e di tutela, anche processuale, del personale e delle strutture dei servizi di informazione per la sicurezza (AISI, AISE e DIS). In tale contesto viene, dunque, prorogata la possibilità di attribuire anche al personale delle Forze armate adibito alla tutela delle strutture e del personale del Dipartimento per le informazioni per la sicurezza (DIS) o dei servizi di informazione per la sicurezza (AISI e AISE) la qualifica di ufficiale o di agente di pubblica sicurezza, con funzioni di polizia di prevenzione.
  Sempre all'articolo 1, segnala il comma 18, che proroga da luglio 2022 al 31 dicembre 2022 l'attuale XII mandato, relativo al quadriennio 2018-2022, dei delegati dei consigli di rappresentanza a tutela degli interessi collettivi dei militari. Al riguardo, ricorda che la normativa in materia di rappresentanza militare risale alla legge 11 luglio 1978, n. 382, con la quale sono stati istituiti gli organismi rappresentativi del personale militare, articolati sui tre livelli distinti degli organi di base (i COBAR), gli organi intermedi (i COIR), ed un organo centrale (il COCER), a carattere nazionale e interforze, articolato in commissioni nazionali interforze di categoria (ufficiali, sottufficiali, volontari) e in sezioni di Forza armata o di Corpo armato (Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri e Guardia di finanza). Ricorda, inoltre, che la richiamata legge, confluita nel codice dell'ordinamento militare, vieta ai militari di esercitare il diritto di sciopero, di costituire associazioni professionali a carattere sindacale, di aderire ad altre associazioni sindacali (art. 1475 Codice dell'ordinamento militare), disposizione sulla quale è intervenuta la sentenza della Corte costituzionale n. 120 del 2018, con la quale è stata dichiarata l'illegittimità costituzionale dell'articolo 1475, comma 2, del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66. La ragione della proroga disposta dal comma 18 risiede, dunque, nel fatto che – a seguito della sentenza della Corte costituzionale – il Parlamento ha avviato, come è noto, l'esame del disegno di legge recante norme sull'esercizio della libertà sindacale del personale delle Forze armate e delle Forze di polizia a ordinamento militare, nonché delega al Governo per il coordinamento normativo, attualmente tornato all'esame della Camera (AC 875-B), già approvato dal Senato e attualmente all'esame della Camera in seconda lettura. Con il nuovo impianto delineato nel provvedimento verrebbe superato l'attuale istituto della rappresentanza e, pertanto, non è opportuno avviare le procedure per il rinnovo degli organi elettivi della rappresentanza militare, che comporterebbero significativi impegni organizzativi e finanziari. In particolare, l'articolo 19 del citato disegno di legge, recante abrogazioni e norme transitorie, prevede, al comma 1, che le norme sulla rappresentanza militare (articoli da 1476 a 1482 del Codice dell'ordinamento militare) vengano abrogate al momento dall'entrata in vigore del decreto del Ministro per la pubblica amministrazione che determina i permessi e i distacchi da ripartire tra le associazioni professionali a carattere sindacale tra militari con criterio proporzionale, sulla base della rappresentatività.
  Si sofferma, quindi, sui commi 20 e 21 dell'articolo 1, relativi alla durata del mandato dei vertici della Difesa (Capi di stato maggiore della difesa o di Forza armata, Comandante generale dell'Arma dei carabinieri e Segretario generale del Ministero della Difesa). Le richiamate disposizioni modificano l'articolo 1094 del Codice dell'ordinamento militare e mirano a prevedere che le cariche di vertice della Difesa, il cui mandato è attualmente rigidamente fissato in tre anni, non prorogabili né rinnovabili al termine del triennio, se ancora in servizio permanente, permangano in servizio fino al limite di età e comunque al massimo per un altro anno. La disposizione non è pertanto applicabile a coloro che al compimento del triennio siano già cessati dal servizio e si trovino nella particolare posizione di richiamo «automatico» d'autorità prevista, per il completamento del mandato, dal comma 4 dello Pag. 67stesso articolo 1094. In sostanza l'incarico non può essere soggetto a rinnovo o ulteriore proroga e nel complesso non può superare il quadriennio. Ai sensi del comma 21 tale modifica si applica anche ai mandati in corso all'entrata in vigore del decreto-legge.
  Analogamente, i commi 22 e 23 dell'articolo 1 introducono la possibilità per il Comandante generale della Guardia di finanza di permanere nel suo incarico allo scadere del mandato (triennio) fino al raggiungimento del limite di età e comunque al massimo per un altro anno. Ricorda, infatti, che l'articolo 4, comma 5, della legge 23 aprile 1959, n. 189, in materia ordinamento del Corpo della Guardia di finanza, stabilisce che il mandato del Comandante generale ha una durata pari a tre anni e non è prorogabile né rinnovabile. Il comma 22, introducendo un nuovo periodo al citato articolo 4, comma 5, prevede che se non ha raggiunto il limite di età al termine del triennio, il Comandante generale permane nell'incarico fino al limite di età e comunque al massimo per un altro anno, mentre il comma 23 chiarisce che la disciplina introdotta dal comma 22 si applica anche ai mandati in corso alla data di entrata in vigore del decreto-legge in esame.
  Il comma 4 dell'articolo 2 autorizza l'utilizzo nell'anno 2022 delle risorse non utilizzate nel corso del 2021 e destinate al contributo economico per i familiari del personale delle Forze di polizia, del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e delle Forze armate impegnato nell'azione di contenimento, contrasto e gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid-19, che, in conseguenza dell'attività di servizio prestata, abbia contratto una patologia cui sia conseguito il decesso. Alla copertura finanziaria degli oneri conseguenti, che ammontano a 3 milioni, si provvede ai sensi del comma 5 che, a tal fine, dispone la corrispondente riduzione delle proiezioni del Fondo speciale di parte corrente, iscritto (nella Tabella A del bilancio triennale 2021-2023) nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2021, attingendo all'accantonamento relativo, per una metà, al Ministero dell'interno, e per l'altra metà al Ministero della difesa. Ricorda che il citato contributo economico è stato previsto dagli articoli 74-bis e 74-ter del decreto-legge n. 73 del 2021, il quale aveva disposto che con decreto ministeriale (rispettivamente, del Ministro dell'interno e del Ministro della difesa) fossero individuati i soggetti fruitori del contributo, nonché le misure applicative anche al fine del rispetto del limite di spesa Per l'adozione di tali decreti ministeriali, era previsto un termine di trenta giorni, dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto-legge n. 73, ma l'iter di adozione dei due decreti ministeriali menzionati, non risulta ancora perfezionato. Onde consentire la messa a punto in via applicativa del procedimento di erogazione del contributo, la disposizione in esame ha dunque posticipato al 2022 l'utilizzo delle risorse destinate al contributo.
  Da ultimo segnala l'articolo 16, che proroga al 31 dicembre 2022 l'efficacia di alcune disposizioni per l'esercizio dell'attività giurisdizionale e per la semplificazione delle attività di deposito di atti, documenti e istanze introdotte nell'ambito della giurisdizione civile e penale ordinaria e finalizzate a garantire, nel perdurare della emergenza sanitaria da Covid-19, la tutela della salute e la conduzione dell'attività giudiziaria, che si applicano anche – in quanto compatibili – ai procedimenti relativi agli arbitrati rituali e alla magistratura militare.

  Salvatore DEIDDA (FDI) osserva come, a differenza degli altri anni, il provvedimento di proroga di termini legislativi rechi molte disposizioni che riguardano ambiti di competenza della Commissione Difesa. In particolare, si sofferma sui commi 20 e 21 dell'articolo 1, relativi alla durata del mandato dei vertici della Difesa. Al riguardo, pur non essendo contrario a estendere la durata del mandato da tre a quattro anni, ritiene che sarebbe quantomeno opportuno prevedere che il Parlamento possa esprimersi attraverso un parere.

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  Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.25.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.25 alle 14.40.