CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 11 gennaio 2022
724.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
Pag. 23

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 11 gennaio 2022. — Presidenza del presidente Fabio MELILLI. – Interviene la viceministra dell'economia e delle finanze Laura Castelli.

  La seduta comincia alle 13.35.

Disposizioni per la prevenzione della dispersione scolastica mediante l'introduzione sperimentale delle competenze non cognitive nel metodo didattico.
C. 2372-A.
(Parere all'Assemblea).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con condizioni, volte a garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione – Parere su emendamenti).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 21 dicembre 2021.

  La viceministra Laura CASTELLI, rispondendo alle richieste di chiarimento formulate dal relatore nella seduta precedente, fa presente che l'articolo 1, comma 2, risulta di carattere ordinamentale, limitandosi a stabilire che, con decreto del Ministro dell'istruzione, sulla base dei risultati ottenuti dalla sperimentazione, sono adottate le Linee guida per lo sviluppo delle competenze non cognitive, fermo restando che tale adozione dovrà avvenire conformemente alla clausola di invarianza finanziaria riguardante l'intero provvedimento, da introdurre dopo l'articolo 4.
  Segnala che all'articolo 2, comma 1, appare necessario precisare che il Piano straordinario di azioni formative deve avere durata triennale, in coerenza con la durata triennale della sperimentazione.
  Evidenzia che all'articolo 2, comma 2, appare necessario precisare che alla formazione dei docenti per lo sviluppo delle competenze non cognitive si provvede «a valere sulle risorse» di cui all'articolo 1, comma 125, della legge 13 luglio 2015, n. 107, anziché «mediante» le citate risorse.
  Fa presente che, all'articolo 3, al fine di escludere che l'istituzione e il funzionamento del Comitato tecnico-scientifico ivi previsto possano determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, appare necessario precisare, al comma 5, che per il personale docente che fa parte del predetto Comitato non è previsto l'esonero o il semi-esonero dall'insegnamento e, al comma 6, che il Comitato medesimo è istituito presso il Ministero dell'istruzione – posto che lo stesso opererà con le risorse umane finanziarie e strumentali del citato dicastero – e che ai suoi componenti non spettano compensi, gettoni di presenza, rimborsi spese o altri emolumenti comunque denominati.
  Rileva, infine, che appare necessario introdurre dopo l'articolo 4, un ulteriore articolo volto a prevedere una clausola di invarianza finanziaria riferita all'intero provvedimento.

  Fabio MELILLI, presidente, in sostituzione del relatore, formula la seguente proposta di parere:

  «La V Commissione,

   esaminata la proposta di legge C. 2372-A, recante Introduzione dello sviluppo di competenze non cognitive nei percorsi delle istituzioni scolastiche e dei centri provinciali per l'istruzione degli adulti, nonché nei percorsi di istruzione e formazione professionale;

   preso atto dei contenuti della relazione tecnica, trasmessa ai sensi dell'articolo 17, comma 5, della legge n. 196 del Pag. 242009, nonché dei chiarimenti forniti dal Governo, da cui si evince che:

    l'articolo 1, comma 2, risulta di carattere ordinamentale, limitandosi a stabilire che, con decreto del Ministro dell'istruzione, sulla base dei risultati ottenuti dalla sperimentazione, sono adottate le Linee guida per lo sviluppo delle competenze non cognitive, fermo restando che tale adozione dovrà avvenire conformemente alla clausola di invarianza finanziaria riguardante l'intero provvedimento, da introdurre dopo l'articolo 4;

    all'articolo 2, comma 1, appare necessario precisare che il Piano straordinario di azioni formative deve avere durata triennale, in coerenza con la durata triennale della sperimentazione;

    all'articolo 2, comma 2, appare necessario precisare che alla formazione dei docenti per lo sviluppo delle competenze non cognitive si provvede “a valere sulle risorse” di cui all'articolo 1, comma 125, della legge 13 luglio 2015, n. 107, anziché “mediante” le citate risorse;

    all'articolo 3, al fine di escludere che l'istituzione e il funzionamento del Comitato tecnico-scientifico ivi previsto possano determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, appare necessario precisare, al comma 5, che per il personale docente che fa parte del predetto Comitato non è previsto l'esonero o il semi-esonero dall'insegnamento e, al comma 6, che il Comitato medesimo è istituito presso il Ministero dell'istruzione – posto che lo stesso opererà con le risorse umane finanziarie e strumentali del citato dicastero – e che ai suoi componenti non spettano compensi, gettoni di presenza, rimborsi spese o altri emolumenti comunque denominati;

    infine, appare necessario introdurre dopo l'articolo 4, un ulteriore articolo volto a prevedere una clausola di invarianza finanziaria riferita all'intero provvedimento,

   esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti condizioni, volte a garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione:

  All'articolo 2, comma 1, dopo le parole: Piano straordinario di azioni formative aggiungere le seguenti: di durata triennale.

  All'articolo 2, comma 2, sostituire le parole: mediante le con le seguenti: a valere sulle.

  All'articolo 3, apportare le seguenti modificazioni:

   al comma 5, primo periodo, dopo le parole: è costituito aggiungere le seguenti: presso il Ministero dell'istruzione;

   al comma 5, secondo periodo, aggiungere, in fine, le seguenti parole: per il quale non è previsto l'esonero o il semi-esonero dall'insegnamento;

   sostituire il comma 6 con il seguente:

   6. Ai componenti del Comitato tecnico-scientifico non spettano compensi, gettoni di presenza, rimborsi spese o altri emolumenti comunque denominati.

  Dopo l'articolo 4 aggiungere il seguente:

  Art. 4-bis. (Clausola di invarianza finanziaria). 1. Dall'attuazione della presente legge non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. Le amministrazioni interessate provvedono agli adempimenti ivi previsti con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente».

  La viceministra Laura CASTELLI concorda con la proposta di parere del relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

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  Fabio MELILLI, presidente, in sostituzione del relatore, avverte che l'Assemblea ha trasmesso il fascicolo n. 3 degli emendamenti. In riferimento alle proposte emendative la cui quantificazione o copertura appare carente o inidonea, segnala l'emendamento Bucalo 3.8, che è volto a istituire un apposito fondo nello stato di previsione del Ministero dell'istruzione, con una dotazione di un milione di euro per gli anni 2022/2023 e 2023/2024, finalizzato all'attuazione della sperimentazione finalizzata allo sviluppo di competenze non cognitive nei percorsi scolastici didattico, senza tuttavia prevedere alcuna copertura finanziaria del relativo onere, di cui non viene peraltro univocamente individuata la proiezione temporale.
  Con riferimento alle proposte emendative per le quali appare opportuno acquisire l'avviso del Governo, segnala l'emendamento Aprea 3.1, che è volto a prevedere che, nell'ambito delle risorse di cui all'articolo 1, comma 125, della legge 13 luglio 2015, n. 107, una quota pari a 350.000 euro annui a decorrere dal 2022 sia destinata alle istituzioni scolastiche ammesse alla sperimentazione. Al riguardo, nel rammentare che la citata disposizione legislativa ha autorizzato una spesa di 40 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2016 per l'attuazione del Piano nazionale di formazione e per la realizzazione delle attività formative, ritiene necessario che il Governo chiarisca se l'utilizzo di quota parte di tali risorse sia suscettibile di incidere su interventi o programmi già previsti o finanziati a valere sulle risorse medesime, anche alla luce di quanto previsto dall'articolo 2, comma 2, del provvedimento in esame, che prevede che alla formazione dei docenti per lo sviluppo delle competenze non cognitive si provveda con le citate risorse.
  Segnala, infine, che le restanti proposte emendative trasmesse non sembrano presentare profili problematici dal punto di vista finanziario.

  La viceministra Laura CASTELLI esprime parere contrario sull'emendamento Bucalo 3.8, mentre esprime nulla osta sull'emendamento Aprea 3.1 in quanto non suscettibile di determinare effetti finanziari a carico della finanza pubblica. Esprime altresì nulla osta sulle restanti proposte emendative.

  Fabio MELILLI, presidente, in sostituzione del relatore, propone pertanto di esprimere parere contrario sull'emendamento 3.8, in quanto suscettibile di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di idonea quantificazione e copertura, nonché di esprimere nulla osta sulle restanti proposte emendative contenute nel fascicolo n. 3 trasmesso dall'Assemblea.

  La viceministra Laura CASTELLI concorda con la proposta di parere del relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Disciplina dell'attività di rappresentanza di interessi.
C. 196 e abb.-A.
(Parere all'Assemblea).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Giuseppe BUOMPANE (M5S), relatore, ricorda che la Commissione ha avviato l'esame del provvedimento nella seduta del 21 dicembre scorso in vista dell'espressione del parere alla Commissione di merito. Fa presente che la Commissione Affari costituzionali ha concluso l'esame del provvedimento in sede referente il 28 dicembre scorso e che ora la Commissione bilancio è chiamata ad esprimere il proprio parere sul testo all'esame dell'Assemblea. Chiede, pertanto, alla rappresentante del Governo se è in grado di fornire gli elementi di chiarimento richiesti nella seduta del 21 dicembre scorso.

  La viceministra Laura CASTELLI fa presente che il Governo è in attesa di ulteriori approfondimenti da parte dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato. Pag. 26Chiede, pertanto, che l'esame del provvedimento sia rinviato ad altra seduta.

  Fabio MELILLI, presidente, nel ricordare che il provvedimento è all'ordine del giorno dell'Assemblea della seduta di domani, avverte che la Commissione sarà nuovamente convocata entro la mattinata di domani per esprimere il proprio parere sul provvedimento. Non essendovi obiezioni, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni di revisione del modello di Forze armate interamente professionali, di proroga del termine per la riduzione delle dotazioni dell'Esercito italiano, della Marina militare, escluso il Corpo delle capitanerie di porto, e dell'Aeronautica militare, nonché in materia di avanzamento degli ufficiali. Delega al Governo per la revisione dello strumento militare nazionale.
C. 1870 e abb.-A.
(Parere all'Assemblea).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Vanessa CATTOI (LEGA), ricorda che la Commissione ha avviato l'esame del provvedimento nella seduta del 21 dicembre scorso in vista dell'espressione del parere alla Commissione di merito. Fa presente che la Commissione Difesa ha concluso l'esame del provvedimento in sede referente il 28 dicembre scorso e che ora la Commissione bilancio è chiamata ad esprimere il proprio parere sul testo all'esame dell'Assemblea. Chiede, pertanto, alla rappresentante del Governo se è in grado di fornire gli elementi di chiarimento richiesti nella seduta del 21 dicembre scorso.

  La viceministra Laura CASTELLI deposita agli atti della Commissione la relazione tecnica predisposta dal Ministero della difesa e in corso di verifica da parte del Ministero dell'economia e delle finanze (vedi allegato).

  Fabio MELILLI, presidente, considerato che la relazione tecnica è ancora in corso di verifica da parte del Ministero dell'economia e delle finanze, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Modifica all'articolo 119 della Costituzione, concernente il riconoscimento delle peculiarità delle Isole e il superamento degli svantaggi derivanti dall'insularità.
C. 3353 Cost., approvata, in prima deliberazione, dal Senato.
(Parere alla I Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Nulla osta).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 21 dicembre 2021.

  Carmelo Massimo MISITI (M5S), relatore, prendendo atto dei chiarimenti resi dal Governo nella precedente seduta, formula la seguente proposta di parere:

  «La V Commissione,

   esaminato il progetto di legge C. 3353 Cost., approvato, in prima deliberazione, dal Senato, recante Modifica all'articolo 119 della Costituzione, concernente il riconoscimento delle peculiarità delle Isole e il superamento degli svantaggi derivanti dall'insularità;

   preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo da cui si evince tra l'altro che la costituzionalizzazione del principio secondo cui la Repubblica promuove le misure necessarie a rimuovere gli svantaggi derivanti dall'insularità potrebbe verosimilmente determinare, in sede applicativa, oneri per il bilancio dello Stato;

   rilevato comunque che i provvedimenti legislativi attuativi del citato principio, ove comportino nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, richiederanno, da un lato, la redazione di apposite relazioni tecniche, ai fini della quantificazione degli oneri medesimi e, dall'altro, la definizione delle occorrenti coperture finanziarie, conformementePag. 27 a quanto stabilito dalla vigente disciplina in materia di contabilità e finanza pubblica di cui alla legge 31 dicembre 2009, n. 196;

   esprime

NULLA OSTA».

  La viceministra Laura CASTELLI si rimette alle valutazioni della Commissione sul provvedimento in esame, ribadendo che l'attuazione dello stesso potrebbe comportare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica e ricordando che al Senato, proprio per il carattere costituzionale del medesimo provvedimento, esso non è stato assegnato alla Commissione bilancio.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla scomparsa di Denise Pipitone.
Nuovo testo Doc. XXII, n. 55.
(Parere alla I Commissione).
(Esame e conclusione – Nulla osta).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Fabio MELILLI, presidente, in sostituzione del relatore, fa presente che il provvedimento in esame, composto da cinque articoli, reca l'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla scomparsa di Denise Pipitone.
  Evidenzia che la Commissione, composta da venti deputati nominati dal Presidente della Camera, è istituita per la durata della XVIII legislatura e, alla fine dei propri lavori, presenta alla Camera una relazione sull'attività svolta e sui risultati dell'inchiesta.
  Segnala che il testo prevede che la Commissione proceda alle indagini e agli esami con gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell'autorità giudiziaria e che essa abbia facoltà di chiedere copie di atti e documenti relativi a procedimenti e inchieste in corso o conclusi presso l'autorità giudiziaria o altri organismi inquirenti, nonché copie di atti e documenti relativi a indagini e inchieste parlamentari, limitatamente ai procedimenti, indagini o inchieste effettuati nell'ambito della scomparsa di Denise Pipitone.
  Per quanto riguarda gli oneri derivanti dall'attività della istituenda Commissione, fa presente che il comma 5 dell'articolo 5 prevede che le spese per il funzionamento della Commissione siano stabilite nel limite massimo di euro 40.000 annui e che siano poste a carico del bilancio interno della Camera dei deputati. Sottolinea che il medesimo comma 5 prevede altresì che il Presidente della Camera possa autorizzare un incremento delle citate spese, in misura non superiore al 30 per cento, a seguito di motivata richiesta formulata dal presidente della istituenda Commissione per esigenze connesse allo svolgimento dell'inchiesta.
  Poiché il provvedimento in esame non appare presentare profili problematici dal punto di vista finanziario, propone di esprimere sullo stesso un parere di nulla osta.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 13.40.

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 11 gennaio 2022. — Presidenza del presidente Fabio MELILLI. – Interviene la viceministra dell'economia e delle finanze Laura Castelli.

  La seduta comincia alle 13.40.

Schema di decreto ministeriale recante adozione del Piano nazionale d'azione per la promozione della lettura, per gli anni 2021-2023.
Atto n. 339.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto ministeriale all'ordine del giorno.

Pag. 28

  Francesca FLATI (M5S), relatrice, fa presente che il provvedimento in esame prevede, all'articolo 1, l'adozione del Piano nazionale d'azione per la promozione della lettura per gli anni 2021-2023, in attuazione di quanto stabilito dall'articolo 2, comma 1, della legge 13 febbraio 2020, n. 15, recante «Disposizioni per la promozione e il sostegno della lettura».
  Segnala che il predetto Piano nazionale viene coordinato e attuato dal Centro per il libro e la lettura, sulla base di un programma annuale di attività predisposto dal medesimo ente, a valere sulle risorse finanziarie stanziate sul Fondo all'uopo istituito – con una dotazione di 4.350.000 euro annui a decorrere dal 2020 – dal comma 6 dell'articolo 2 della citata legge n. 15 del 2020. In proposito, segnala che il predetto Fondo risulta iscritto sul capitolo 2094 dello stato di previsione del Ministero della cultura e che lo stesso è gestito dal citato Centro per il libro e la lettura nell'ambito del proprio bilancio autonomo.
  Evidenzia che i successivi articoli 2 e 3 del presente schema definiscono – rispettivamente – gli obiettivi generali e le priorità del Piano nazionale nonché le azioni dallo stesso perseguite.
  Fa presente che l'articolo 4 reca la puntuale indicazione delle linee di azione tra cui ripartire, per ciascuno degli anni 2021-2023, le risorse del citato Fondo per l'attuazione del Piano nazionale d'azione per la promozione della lettura, specificando in relazione ad ognuna di esse l'importo massimo complessivo di spesa.
  Segnala che gli articoli 5 e 6, anch'essi attuativi della citata legge n. 15 del 2020, recano – rispettivamente – disposizioni in materia di patti locali per la lettura, cui i comuni e le regioni potranno dare attuazione compatibilmente con l'equilibrio dei relativi bilanci, e di promozione della lettura nella scuola.
  Infine, ricorda che gli articoli 7, 8 e 9 dettano – rispettivamente – disposizioni in materia di contrasto alla povertà educativa, di coordinamento, monitoraggio e valutazione del Piano nazionale d'azione ad opera del Centro per il libro e la lettura e di promozione dell'utilizzo nelle pubblicazioni di carta con origine forestale ecologicamente sostenibile.
  Tutto ciò considerato, non ha osservazioni da formulare sotto il profilo finanziario giacché lo schema di decreto in esame si limita ad esplicitare gli interventi del Piano nazionale d'azione per la promozione della lettura tra cui vengono ripartite le risorse del Fondo a tale specifico scopo istituito dall'articolo 2, comma 6, della legge n. 15 del 2020, nel rispetto del limite dell'autorizzazione di spesa a tal fine prevista dalla disposizione medesima e pari – come in precedenza detto – a 4.350.000 euro in ragione d'anno.
  Tanto premesso, ritiene comunque necessario acquisire un chiarimento da parte del Governo in merito alle modalità di erogazione delle risorse destinate a finanziare il Piano nazionale d'azione per l'anno 2021, tenuto conto che si tratta di risorse di parte corrente e che tale annualità, riferita a un esercizio finanziario ormai concluso, è ricompresa nell'ambito temporale di riferimento del Piano medesimo.

  La viceministra Laura CASTELLI segnala che le risorse concernenti l'esercizio 2021 risultano iscritte nel bilancio del Centro per il libro e la lettura, giacché i fondi stanziati nel bilancio dello Stato vengono fatti affluire annualmente, con apposito ordine di pagamento, sul bilancio autonomo del Centro medesimo e vincolati a una specifica annualità.
  Fa presente che il predetto Centro, pertanto, potrà emanare bandi appositamente riferiti al 2021, prima di pubblicarne di ulteriori per il 2022 e per il 2023, fermo restando che dopo l'approvazione del presente piano il citato Centro attuerà i bandi secondo la ripartizione prevista nel piano medesimo.

  Francesca FLATI (M5S), relatrice, formula pertanto la seguente proposta di parere:

  «La V Commissione bilancio, tesoro e programmazione,

   esaminato lo Schema di decreto ministeriale recante adozione del Piano nazionalePag. 29 d'azione per la promozione della lettura, per gli anni 2021-2023 (Atto n. 339);

   preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo, da cui si evince che:

    le risorse concernenti l'esercizio 2021 risultano iscritte nel bilancio del Centro per il libro e la lettura, giacché i fondi stanziati nel bilancio dello Stato vengono fatti affluire annualmente, con apposito ordine di pagamento, sul bilancio autonomo del Centro medesimo e vincolati a una specifica annualità;

    il predetto Centro, pertanto, potrà emanare bandi appositamente riferiti al 2021, prima di pubblicarne di ulteriori per il 2022 e per il 2023, fermo restando che dopo l'approvazione del presente piano il citato Centro attuerà i bandi secondo la ripartizione prevista nel piano medesimo,

   esprime

PARERE FAVOREVOLE».

  La viceministra Laura CASTELLI concorda con la proposta di parere della relatrice.

  La Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

  La seduta termina alle 13.45.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI
SU ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 11 gennaio 2022. — Presidenza del presidente Fabio MELILLI. – Interviene la viceministra dell'economia e delle finanze Laura Castelli.

  La seduta comincia alle 13.45.

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 14/2021, relativo al potenziamento e ammodernamento del Joint Force Air Component Command (JFACC) nazionale.
Atto n. 334.
(Rilievi alla IV Commissione).
(Esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto ministeriale in oggetto.

  Gian Pietro DAL MORO (PD), relatore, fa presente che il Ministro della difesa, in data 29 novembre 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 536, comma 3, lettera b), del codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, la richiesta di parere parlamentare in ordine allo schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 14/2021, relativo al potenziamento e ammodernamento del Joint Force Air Component Command (JFACC) nazionale. Tale provvedimento è stato quindi assegnato, in data 1° dicembre 2021, alla IV Commissione (Difesa) per il parere, nonché alla V Commissione (Bilancio), ai fini della deliberazione di rilievi sui profili di natura finanziaria, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento della Camera.
  Come si evince dalla scheda illustrativa redatta dallo Stato maggiore della difesa ed allegata allo schema di decreto in esame, di cui costituisce parte integrante assieme all'annessa scheda tecnica, il programma pluriennale in esame ha l'obiettivo specifico di creare le condizioni per consentire la condotta di operazioni aeree di più ampia portata nell'ambito di operazioni interforze svolte autonomamente dal nostro Paese ovvero a carattere multinazionale.
  Segnala che il programma, di cui si prevede l'avvio nel 2021 e la presumibile conclusione nel 2033, comporta un onere complessivo stimato in 33,32 milioni di euro, cui si provvederà attraverso due diverse modalità. In particolare, quanto a 19,12 milioni di euro, si provvede a valere sulle risorse stanziate a legislazione vigente sui piani gestionali nn. 4 e 20 del capitolo di bilancio 7120 dello stato di previsione della spesa del Ministero della difesa e, quanto a 14,2 milioni di euro, si provvede Pag. 30invece a valere sugli stanziamenti derivanti dalla ripartizione del fondo di cui all'articolo 1, comma 95, della legge n. 145 del 2018 – la cui dotazione si sviluppa fino al 2033 – per la parte di competenza del medesimo Dicastero, che risultano anch'essi allocati sul menzionato capitolo 7120, piano gestionale n. 40.
  In proposito segnala che – alla luce del decreto del Ministro dell'economia e delle finanze di ripartizione in capitoli del bilancio dello Stato per il triennio 2022-2024 – il piano gestionale n. 4 del citato capitolo di spesa 7120 reca uno stanziamento di circa 179,7 milioni di euro per l'anno 2022, 146,9 milioni di euro per l'anno 2023 e 156 milioni di euro per l'anno 2024, mentre i piani gestionali nn. 20 e 40 del medesimo capitolo di spesa recano, rispettivamente, i seguenti importi: circa 308,2 milioni di euro per l'anno 2022, 151,7 milioni di euro per l'anno 2023 e 123,5 milioni di euro per l'anno 2024; circa 285,1 milioni di euro per l'anno 2022, 296,6 milioni di euro per l'anno 2023 e 353,4 milioni di euro per l'anno 2024.
  Evidenzia, inoltre, che la scheda tecnica reca la ripartizione dei costi da sostenere in ciascun esercizio finanziario ricompreso nel periodo 2021-2033, suddivisi distintamente tra i predetti piani gestionali, fermo restando che tale ripartizione riveste – secondo quanto espressamente specificato – carattere «meramente indicativo», giacché essa potrà essere temporalmente rimodulata, compatibilmente con gli effetti sui saldi di finanza pubblica, in funzione dell'effettiva esigibilità contrattuale dei pagamenti, ciò sia all'esito del completamento dell'attività tecnico-amministrativa posta in essere dai competenti organi, sia in ottemperanza a quanto previsto dalla nuova nozione contabile di «esigibilità dell'impegno» recata dall'articolo 34 della legge n. 196 del 2009.
  Ciò premesso, nel prendere atto che le risorse previste a copertura del programma in esame appaiono congrue rispetto ai costi da sostenere, perlomeno in riferimento al vigente triennio 2022-2024, quale risultante dal citato decreto di ripartizione in capitoli del bilancio dello Stato, ritiene tuttavia necessario acquisire dal Governo – anche alla luce dei programmi d'armi già esaminati nel corso della presente legislatura con oneri coperti a valere sulle medesime risorse – da un lato, una conferma circa l'effettiva sussistenza delle risorse per tutte annualità di attuazione del programma stesso, dall'altro, una rassicurazione in merito al fatto che l'utilizzo delle risorse in questione non sia comunque suscettibile di pregiudicare precedenti impegni di spesa o di interferire con la realizzazione di ulteriori interventi eventualmente già programmati a legislazione vigente a valere sulle risorse medesime.
  Inoltre, considerato che il 2021, anno in cui si prevede l'avvio del programma, è ormai concluso e che pertanto il cronoprogramma di spesa risultante dallo schema di decreto in esame dovrà essere aggiornato, ritiene necessario acquisire un chiarimento da parte del Governo in merito a tale aggiornamento, evidenziando al riguardo che la dotazione del fondo di cui all'articolo 1, comma 95, della legge n. 145 del 2018, cui sono imputati parte degli oneri, come detto in precedenza, si sviluppa fino al 2033 e non fino al 2034, come invece richiederebbe l'eventuale rimodulazione della copertura a valere sullo stesso.

  La viceministra Laura CASTELLI si riserva di fornire gli elementi di chiarimento richiesti dal relatore.

  Fabio MELILLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 18/2021, concernente l'acquisizione di munizionamento per cannoni e lanciatori per razzi di contromisura elettromagnetica navali.
Atto n. 335.
(Rilievi alla IV Commissione).
(Esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto ministeriale in oggetto.

Pag. 31

  Cosimo ADELIZZI (M5S), relatore, fa presente che il Ministro della difesa, in data 29 novembre 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 536, comma 3, lettera b), del codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, la richiesta di parere parlamentare in ordine allo schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 18/2021, concernente l'acquisizione di munizionamento per cannoni e lanciatori per razzi di contromisura elettromagnetica navali. Tale provvedimento è stato quindi assegnato, in data 1° dicembre 2021, alla IV Commissione (Difesa) per il parere, nonché alla V Commissione (Bilancio), ai fini della deliberazione di rilievi sui profili di natura finanziaria, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento della Camera.
  Come si evince dalla scheda tecnica redatta dallo Stato maggiore della Difesa ed allegata allo schema di decreto in esame, di cui costituisce parte integrante assieme all'annessa scheda illustrativa, il programma pluriennale in esame è volto all'acquisizione di razzi di contromisura elettromagnetica e munizioni di artiglieria navale da impiegare a bordo delle unità navali Cavour, Trieste, classe Orizzonte, classe FREMM e classe Pattugliatori Polivalenti di Altura.
  Evidenzia che il programma, di cui si prevede l'avvio nel 2022 e la presumibile conclusione nel 2026, comporta un onere complessivo di 60 milioni di euro. Fa presente che per quanto riguarda la realizzazione della tranche iniziale del programma, alla copertura dei relativi oneri, pari a complessivi 45,69 milioni di euro, si provvede a valere sulle risorse stanziate a legislazione vigente sul capitolo 7120, piano gestionale n. 1, dello stato di previsione del Ministero della difesa.
  In proposito segnala che, sulla base della legge di bilancio per il 2022 (legge n. 234 del 2021), il piano gestionale n. 1 del citato capitolo di spesa 7120 reca uno stanziamento di circa 152 milioni di euro per il 2022, 174 milioni di euro per il 2023 e 236 milioni di euro per il 2024. Si evidenzia, inoltre, che la scheda tecnica reca la ripartizione dei costi da sostenere in ciascun esercizio finanziario ricompreso nel periodo 2023-2026, riferita esclusivamente alla realizzazione della prima tranche del programma, fermo restando che tale ripartizione riveste – secondo quanto espressamente specificato – carattere «meramente indicativo», giacché essa potrà essere temporalmente rimodulata, in funzione dell'effettiva esigibilità contrattuale dei pagamenti, ciò sia all'esito del completamento dell'attività tecnico-amministrativa posta in essere dai competenti organi, sia in ottemperanza a quanto previsto dalla nuova nozione contabile di «esigibilità dell'impegno» recata dall'articolo 34 della legge n. 196 del 2009.
  Sottolinea che la scheda tecnica precisa, altresì, che la realizzazione della successiva tranche del programma, per un ammontare di 14,31 milioni di euro, sarà contrattualizzata subordinatamente all'identificazione delle necessarie risorse a valere su distinti strumenti finanziari di eventuale futura istituzione. In ogni caso, in considerazione della priorità del programma, la copertura finanziaria potrà ulteriormente essere garantita a valere delle risorse iscritte nella missione «Difesa e sicurezza del territorio» programma «Pianificazione Generale delle Forze Armate e approvvigionamenti militari» dello stato di previsione della spesa del Ministero Difesa, opportunamente rese disponibili anche a mezzo di preventiva rimodulazione/revisione di altre spese concordata con il Ministero dell'economia e delle finanze.
  In tale quadro, ritiene opportuno precisare che l'esame parlamentare dello schema di decreto in titolo non può che essere circoscritto alla prima tranche del programma, rispetto alla quale sono state già individuate le relative risorse finanziarie, e che invece la seconda tranche dovrà formare oggetto di un successivo schema di decreto, da sottoporre all'esame delle Camere, una volta reperite le necessarie risorse finanziarie.
  Ciò premesso, nel prendere atto che le risorse previste a copertura del programma, perlomeno per il primo triennio di attuazione dello stesso, appaiono congrue rispettoPag. 32 ai costi da sostenere, ritiene tuttavia necessario acquisire dal Governo – anche alla luce dei programmi d'armi già esaminati nel corso della presente legislatura con oneri coperti a valere sulle medesime risorse – un chiarimento circa l'effettiva sussistenza delle risorse occorrenti per tutte le annualità di attuazione del programma stesso. Rileva, infatti, che, in considerazione del non trascurabile divario esistente tra l'onere imputato allo stanziamento ordinario dello stato di previsione del Ministero della difesa (piano gestionale n. 1 del capitolo 7120) con riguardo all'ultimo anno del triennio vigente, ossia all'anno 2024, pari a 12 milioni di euro, e l'onere massimo ultratriennale imputato al medesimo stanziamento con riferimento all'anno 2026, pari a 17 milioni di euro, si potrebbe determinare la necessità di dover rifinanziare il capitolo in esame con future leggi di bilancio o altri provvedimenti legislativi, ove non si manifestassero corrispondenti economie di spesa sullo stesso stanziamento. Infine, ritiene necessaria una rassicurazione da parte del Governo in merito al fatto che l'utilizzo delle risorse in questione non sia comunque suscettibile di pregiudicare precedenti impegni di spesa o di interferire con la realizzazione di ulteriori interventi eventualmente già programmati a legislazione vigente a valere sulle risorse medesime.

  La viceministra Laura CASTELLI si riserva di fornire gli elementi di chiarimento richiesti dal relatore.

  Fabio MELILLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 22/2021, relativo alla capacità Multi Data Link (MDL) della Difesa nell'ambito del progetto Defence Information Infrastructure (DII) e della sua evoluzione in Defence Cloud.
Atto n. 336.
(Rilievi alla IV Commissione).
(Esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto ministeriale in oggetto.

  Vanessa CATTOI (LEGA), relatrice, fa presente che il Ministro della difesa, in data 29 novembre 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 536, comma 3, lettera b), del codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, la richiesta di parere parlamentare in ordine allo schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 22/2021, relativo alla capacità Multi Data Link (MDL) della Difesa nell'ambito del progetto Defence Information Infrastructure (DII) e della sua evoluzione in Defence Cloud. Tale provvedimento è stato quindi assegnato, in data 1° dicembre 2021, alla IV Commissione (Difesa) per il parere, nonché alla V Commissione (Bilancio), ai fini della deliberazione di rilievi sui profili di natura finanziaria, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento della Camera.
  Come si evince dalla scheda tecnica redatta dallo Stato maggiore della Difesa ed allegata allo schema di decreto in esame, di cui costituisce parte integrante assieme all'annessa scheda illustrativa, segnala che il programma pluriennale in esame, al fine di garantire un elevato livello di interoperabilità in contesti joint, combined e inter-dicasteriale/inter-agenzia, è volto ad adeguare tecnologicamente o sostituire i sistemi di comunicazione dati denominati TDL (Tactical Data Link), che sono alla base del nuovo sistema di Defence Cloud.
  Evidenzia che il programma, di cui si prevede l'avvio nel 2021 e la presumibile conclusione nel 2035, comporterà un onere complessivo previsionale di 532 milioni di euro e sarà finanziato a valere sulle risorse del piano gestionale n. 42 (per complessivi 16,1 milioni di euro dal 2021 al 2023) e del piano gestionale n. 4 (per complessivi 515,9 milioni di euro dal 2021 al 2035) del capitolo 7120 dello stato di previsione del Ministero della difesa.
  In proposito, segnala che sul piano gestionale n. 42, denominato «Somme da destinare al finanziamento delle attività industriali ad alta tecnologia e sostegno alle esportazioni – Riparto del Fondo investimentiPag. 33 2020 – comma 14», sono affluite le somme attribuite al Ministero della difesa in sede di riparto del Fondo di cui all'articolo 1, comma 14, della legge n. 160 del 2019 (legge di bilancio per il 2020), effettuato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 23 dicembre 2020, che ha assegnato al predetto Dicastero l'importo complessivo di circa 2,4 miliardi di euro nell'arco temporale 2021-2034. Segnala inoltre che, in base alla legge di bilancio per il 2022 (legge n. 234 del 2021), il piano gestionale n. 42 reca uno stanziamento di circa 42 milioni di euro per il 2022, 68 milioni di euro per il 2023 e 72 milioni di euro per il 2024, mentre il piano gestionale n. 4, denominato «Spese per la costruzione, l'acquisizione, l'ammodernamento, il rinnovamento, la trasformazione dei mezzi, materiali e connesse scorte, dotazioni e parti di ricambio, attrezzature ed impianti per la telematica, le telecomunicazioni, la sorveglianza, il comando e controllo, la guerra elettronica, con esclusione di quanto facente parte integrante dei sistemi d'arma», reca uno stanziamento di circa 179 milioni di euro per il 2022, 146 milioni di euro per il 2023 e 156 milioni di euro per il 2024.
  Evidenzia, altresì, che la scheda tecnica reca altresì la ripartizione dei costi da sostenere in relazione a ciascun esercizio finanziario, fermo restando che tale ripartizione riveste – secondo quanto espressamente specificato – carattere «meramente indicativo», giacché essa potrà essere temporalmente rimodulata, in funzione dell'effettiva esigibilità contrattuale dei pagamenti, ciò sia all'esito del completamento dell'attività tecnico-amministrativa posta in essere dai competenti organi, sia in ottemperanza a quanto previsto dalla nuova nozione contabile di «esigibilità dell'impegno» recata dall'articolo 34 della legge n. 196 del 2009.
  Al riguardo, considerato che il 2021, anno in cui si prevede l'avvio del programma, è ormai concluso e che pertanto il cronoprogramma di spesa risultante dallo schema di decreto in esame dovrà essere aggiornato, ritiene necessario acquisire un chiarimento da parte del Governo in merito a tale aggiornamento.
  Ciò premesso, nel prendere atto che le risorse previste a copertura del programma, perlomeno per il primo triennio di attuazione dello stesso, appaiono congrue rispetto ai costi da sostenere, ritiene tuttavia necessario acquisire dal Governo – anche alla luce dei programmi d'armi già esaminati nel corso della presente legislatura con oneri coperti a valere sulle medesime risorse – un chiarimento circa l'effettiva sussistenza delle risorse occorrenti per tutte le annualità di attuazione del programma stesso. Rileva, infatti, che, in considerazione del non trascurabile divario esistente tra l'onere imputato allo stanziamento ordinario dello stato di previsione del Ministero della difesa (piano gestionale n. 4 del capitolo 7120) con riguardo all'ultimo anno del triennio vigente al momento della redazione dello schema di decreto (triennio 2021-2023), pari a 23,6 milioni di euro, e gli oneri ultratriennali imputati al medesimo stanziamento – che raggiungono nell'anno 2035 un massimo di 80 milioni di euro – si potrebbe determinare la necessità di dover rifinanziare sensibilmente il capitolo in esame con future leggi di bilancio o altri provvedimenti legislativi, ove non si manifestassero corrispondenti economie di spesa sullo stesso stanziamento. Infine, ritiene necessaria una rassicurazione da parte del Governo in merito al fatto che l'utilizzo delle risorse in questione non sia comunque suscettibile di pregiudicare precedenti impegni di spesa o di interferire con la realizzazione di ulteriori interventi eventualmente già programmati a legislazione vigente a valere sulle risorse medesime.

  La viceministra Laura CASTELLI si riserva di fornire gli elementi di chiarimento richiesti dal relatore.

  Fabio MELILLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 28/2021, concernente l'acquisizione di scorte di munizionamentoPag. 34 Vulcano nella versione guidata e di unità portatili di controllo del fuoco per obici da 155 millimetri dell'Esercito italiano.
Atto n. 337.
(Rilievi alla IV Commissione).
(Esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto ministeriale in oggetto.

  Teresa MANZO (M5S), relatrice, fa presente che il Ministro della difesa, in data 29 novembre 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 536, comma 3, lettera b), del codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, la richiesta di parere parlamentare in ordine allo schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 28/2021, relativo all'acquisizione di scorte di munizionamento Vulcano nella versione guidata e di unità portatili di controllo del fuoco per obici da 155 millimetri dell'Esercito italiano. Tale provvedimento è stato quindi assegnato, in data 1° dicembre 2021, alla IV Commissione (Difesa) per il parere, nonché alla V Commissione (Bilancio), ai fini della deliberazione di rilievi sui profili di natura finanziaria, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento della Camera.
  Come si evince dalla scheda tecnica redatta dallo Stato maggiore della Difesa ed allegata allo schema di decreto in esame, di cui costituisce parte integrante assieme all'annessa scheda illustrativa, segnala che il programma pluriennale in esame intende dotare l'Esercito di una soluzione capacitiva che permetta di potenziare, in termini di profondità di ingaggio e precisione, la capacità dell'artiglieria terrestre (monotubo da 155 mm) e, per tale scopo, prevede l'approvvigionamento di munizionamento guidato a lunga gittata e di precisione per gli obici attualmente in servizio.
  Evidenzia che il programma, di cui si prevede l'avvio nel 2021 e la presumibile conclusione nel 2029, comporta un onere complessivo stimato in 235 milioni e sarà suddiviso in due tranche.
  Sottolinea che la prima tranche sarà destinata all'acquisizione di munizioni VULCANO e di unità di controllo del fuoco in quantitativi utili a garantire la dotazione d'arma basale per gli obici PzH2000 e FH70 in servizio nell'Esercito Italiano e per permettere l'avvio della familiarizzazione, in termini addestrativi, con la nuova famiglia di munizioni. L'onere derivante dalla prima tranche è quantificato in 73 milioni di euro.
  In riferimento alla seconda tranche segnala che essa sarà realizzata attraverso successivi provvedimenti che potranno essere contrattualizzati subordinatamente all'eventuale rifinanziamento dell'intervento e che la stessa sarà finalizzata a garantire il completamento delle previste scorte funzionali di munizionamento e la prosecuzione delle attività addestrative, seguendo una logica incrementale e progressiva. Rappresenta inoltre che l'onere derivante dalla seconda tranche è quantificato in 162 milioni di euro.
  Per quanto riguarda la copertura finanziaria, evidenzia che agli oneri derivanti dalla prima tranche, pari a 73 milioni di euro, si provvede mediante le risorse iscritte nello stato di previsione sul capitolo 7120 «Spese per costruzione e acquisizione di impianti e sistemi», piano gestionale 3 «Spese relative a tutti i settori della componente terrestre, ai radar ed ai sistemi per la sorveglianza dell'area operativa terrestre delle forze armate connesse con la costruzione, l'acquisizione, l'ammodernamento, il rinnovamento, la trasformazione, la manutenzione straordinaria dei mezzi, materiali del genio, impianti, sistemi, apparecchiature, equipaggiamenti, dotazioni e connesse scorte, ivi comprese le attività complementari».
  In proposito, segnala che, in base alla legge di bilancio per il 2022 (legge n. 234 del 2021), il piano gestionale n. 3 del capitolo 7120 reca uno stanziamento di 461.743.181 euro per il 2022, 515.501.924 euro per il 2023 e 470.323.198 euro per il 2024.
  In merito agli oneri derivanti dalla seconda tranche, segnala, invece, che la scheda prevede che i successivi provvedimenti soddisferanno il criterio dell'auto-consistenza Pag. 35e consentiranno alla Difesa di mantenere la necessaria capacità operativa.
  Precisa che, in base alla scheda tecnica, in ogni caso il programma sarà costantemente gestito in modo tale da renderlo compatibile con le risorse complessivamente disponibili a legislazione vigente ovvero rimodulato attraverso progressiva attuazione oppure ridefinizione della tempistica sottesa.
  Evidenzia, altresì, che la scheda tecnica reca altresì la ripartizione dei costi conseguenti alla prima tranche da sostenere in relazione a ciascun esercizio finanziario, dall'anno in corso sino al 2029, fermo restando che tale ripartizione riveste – secondo quanto espressamente specificato – carattere «meramente indicativo», da attualizzarsi a valle del perfezionamento dell'iter negoziale, secondo l'effettiva esigenza di pagamento: la ripartizione della spesa per ciascun esercizio potrà essere rimodulata in funzione dell'attualizzata esigibilità dei pagamenti, ciò sia all'esito del completamento dell'attività tecnico-amministrativa posta in essere dai competenti organi, sia in ottemperanza a quanto previsto dalla nuova nozione contabile di «esigibilità dell'impegno» recata dall'articolo 34 della legge n. 196 del 2009.
  In tale quadro, ritiene opportuno precisare che l'esame parlamentare dello schema di decreto in titolo non può che essere circoscritto alla prima tranche del programma, rispetto alla quale sono state già individuate le relative risorse finanziarie, e che invece la seconda tranche dovrà formare oggetto di un successivo schema di decreto, da sottoporre all'esame delle Camere, una volta reperite le necessarie risorse finanziarie.
  Ciò premesso, nel prendere atto che le risorse previste a copertura del programma, perlomeno per il primo triennio di attuazione dello stesso, appaiono congrue rispetto ai costi da sostenere, ritiene tuttavia necessario acquisire dal Governo – anche alla luce dei programmi d'armi già esaminati nel corso della presente legislatura con oneri coperti a valere sulle medesime risorse – un chiarimento circa l'effettiva sussistenza delle risorse occorrenti per tutte le annualità di attuazione del programma stesso. Rileva, infatti, che, in considerazione del non trascurabile divario esistente tra l'onere imputato allo stanziamento ordinario dello stato di previsione del Ministero della difesa (piano gestionale n. 3 del capitolo 7120) con riguardo all'ultimo anno del triennio vigente al momento della redazione dello schema di decreto (triennio 2021-2023), pari a 5 milioni di euro, e gli oneri ultratriennali imputati al medesimo stanziamento – che raggiungono negli anni 2028 e 2029 un massimo di 20 milioni di euro annui – si potrebbe determinare la necessità di dover rifinanziare sensibilmente il capitolo in esame con future leggi di bilancio o altri provvedimenti legislativi, ove non si manifestassero corrispondenti economie di spesa sullo stesso stanziamento. Inoltre, ritiene necessaria una rassicurazione da parte del Governo in merito al fatto che l'utilizzo delle risorse in questione non sia comunque suscettibile di pregiudicare precedenti impegni di spesa o di interferire con la realizzazione di ulteriori interventi eventualmente già programmati a legislazione vigente a valere sulle risorse medesime.
  Infine, considerato che il 2021, anno in cui si prevede l'avvio del programma, è ormai concluso e che pertanto il cronoprogramma di spesa risultante dallo schema di decreto in esame dovrà essere aggiornato, ritiene necessario acquisire un chiarimento da parte del Governo in merito a tale aggiornamento.

  La viceministra Laura CASTELLI si riserva di fornire gli elementi di chiarimento richiesti dalla relatrice.

  Fabio MELILLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 33/2021, concernente l'acquisizione di un'area addestrativa galleggiante per il Gruppo operativo incursori (GOI).
Atto n. 338.
(Rilievi alla IV Commissione).
(Esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del regolamento, e rinvio).

Pag. 36

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto ministeriale in oggetto.

  Guido Germano PETTARIN (CI), relatore, fa presente che il Ministro della difesa, in data 29 novembre 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 536, comma 3, lettera b), del codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, la richiesta di parere parlamentare in ordine allo schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 33/2021, concernente l'acquisizione di un'area addestrativa galleggiante per il Gruppo operativo incursori (GOI). Tale provvedimento è stato quindi assegnato, in data 1° dicembre 2021, alla IV Commissione (Difesa) per il parere, nonché alla V Commissione (Bilancio), ai fini della deliberazione di rilievi sui profili di natura finanziaria, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento della Camera.
  Come si evince dalla scheda tecnica redatta dallo Stato maggiore della Difesa ed allegata allo schema di decreto in esame, di cui costituisce parte integrante assieme all'annessa scheda illustrativa, segnala che il programma pluriennale in esame, ascrivibile al più ampio progetto di ammodernamento delle Forze Speciali-GOI, è finalizzato all'acquisizione di un'Area Addestrativa Galleggiante polivalente (di seguito definita AAG), composta di un pontone galleggiante e di una infrastruttura a terra e destinata prioritariamente alla condotta di attività addestrative avanzate e di profili esercitativi completi nei settori relativi alle operazioni di liberazione ostaggi (Hostage Release Operations) nel dominio marittimo e alle azioni di abbordaggio e presa di controllo di unità mercantili in situazioni ad alto rischio (Opposed Boarding). Rappresenta che, oltre a ciò, l'Area Addestrativa Galleggiante sosterrà le correlabili attività di studio e sperimentazione in tema di tecniche, tattiche, procedure, materiali, equipaggiamenti e sistemi d'arma utili al Gruppo Operativo Incursori del Comando subacquei e Incursori (COMSUBIN) nel settore del Controterrorismo Marittimo.
  Segnala altresì che il programma presenta uno sviluppo pluriennale con avvio nel 2022 e conclusione nel 2026, per una durata di cinque anni.
  Evidenzia che all'onere previsionale complessivo previsto per il completamento del programma, pari a 13,5 milioni di euro, si provvede mediante le risorse iscritte nello stato di previsione del Ministero della Difesa, sul capitolo 7120 «Spese per costruzione e acquisizione di impianti e sistemi», piano gestionale 1 «Spese relative a tutti i settori della componente navale, ai radar ed ai sistemi per la sorveglianza marittima delle forze armate connesse con la costruzione, l'acquisizione, l'ammodernamento, il rinnovamento, la trasformazione, la manutenzione straordinaria dei mezzi, impianti, sistemi, apparecchiature, equipaggiamenti, dotazioni e connesse scorte, ivi comprese le attività complementari».
  In proposito, segnala che, in base alla legge di bilancio per il 2022 (legge n. 234 del 2021), il piano gestionale n. 1 del capitolo 7120 reca uno stanziamento di 152.872.276 euro per il 2022, 174.672.872 euro per il 2023 e 236.459.640 euro per il 2024.
  Evidenzia, altresì, che la scheda tecnica reca altresì la ripartizione dei costi da sostenere in relazione a ciascun esercizio finanziario, dall'anno in corso sino al 2026, fermo restando che tale ripartizione riveste – secondo quanto espressamente specificato – carattere «meramente indicativo», da attualizzarsi a valle del perfezionamento dell'iter negoziale, secondo l'effettiva esigenza di pagamento: la ripartizione della spesa per ciascun esercizio potrà essere rimodulata in funzione dell'attualizzata esigibilità dei pagamenti, ciò sia all'esito del completamento dell'attività tecnico-amministrativa posta in essere dai competenti organi, sia in ottemperanza a quanto previsto dalla nuova nozione contabile di «esigibilità dell'impegno» recata dall'articolo 34 della legge n. 196 del 2009.
  Nel prendere atto che le risorse previste a copertura del programma in esame appaiono congrue rispetto ai costi da sostenere in riferimento al vigente triennio 2022-2024, ritiene tuttavia necessario acquisire dal Governo – anche alla luce dei programmi d'armi già esaminati nel corso della Pag. 37presente legislatura con oneri coperti a valere sulle medesime risorse – da un lato, una conferma circa l'effettiva sussistenza delle risorse anche per le residue annualità di attuazione del programma stesso, dall'altro, una rassicurazione in merito al fatto che l'utilizzo delle risorse in questione non sia comunque suscettibile di pregiudicare precedenti impegni di spesa o di interferire con la realizzazione di ulteriori interventi eventualmente già programmati a legislazione vigente a valere sulle risorse medesime.

  La viceministra Laura CASTELLI si riserva di fornire gli elementi di chiarimento richiesti dal relatore.

  Fabio MELILLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.10.