CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 21 dicembre 2021
717.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
Pag. 156

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Martedì 21 dicembre 2021.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.35 alle 13.50.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 21 dicembre 2021. — Presidenza della presidente Romina MURA.

  La seduta comincia alle 13.50.

Pag. 157

Sui lavori della Commissione.

  Romina MURA, presidente, comunica che nell'odierna riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, è emerso un orientamento estremamente critico in ordine alle modalità previste per l'esame presso la Camera dei deputati del disegno di legge di bilancio per l'anno 2022, tanto che molti rappresentanti dei gruppi hanno espresso l'intenzione di non esaminare il provvedimento in sede consultiva. L'esame presso questo ramo del Parlamento dovrebbe, infatti, svolgersi in tempi estremamente ristretti, in considerazione della necessità di approvare il provvedimento entro il 31 dicembre, per scongiurare il ricorso all'esercizio provvisorio.
  Preannuncia quindi che, a nome della Commissione, segnalerà al Presidente della Camera l'insostenibilità dell'attuale situazione, che vede le Camere, a ruoli alterni, espropriate della propria funzione, in una sorta di bicameralismo di fatto che supera il dettato costituzionale. In tale ultimo periodo, inoltre, la XI Commissione è stata sistematicamente esclusa dalla possibilità di esaminare provvedimenti recanti numerose e importanti disposizioni che incidono su ambiti di propria competenza, sulle quali avrebbe avuto il diritto di intervenire e di formulare proposte. Pertanto, pur comprendendo l'esigenza che il disegno di legge di bilancio sia approvato entro il prossimo 31 dicembre, ritiene che non possa non segnalarsi nelle appropriate sedi istituzionali l'inaccettabilità della situazione.

  Rina DE LORENZO (LEU) si unisce alla presidente nello stigmatizzare la degenerazione della situazione, aggiungendo che la frammentazione con la quale il Governo legifera nel settore del lavoro e della previdenza impedisce di fatto ai componenti della Commissione di avere una visione di insieme della normativa, introdotta con decreti-legge di volta in volta adottati e approvati con il voto di fiducia. A suo avviso, si tratta di un gravissimo vulnus del sistema costituzionale, che spoglia il legislatore della funzione ad esso attribuita, privandolo della capacità di incidere su temi di grande rilevanza.

  Flora FRATE (MISTO), concordando con le considerazioni della presidente, ritiene necessario porre fine all'attuale degenerazione, che sta ponendo in discussione il bicameralismo perfetto disegnato dalla Costituzione. Pur riconoscendo che la drammaticità della situazione impone scelte non sempre in linea con le prassi, considera doveroso salvaguardare i compiti del legislatore e il quadro costituzionale.

  Niccolò INVIDIA (M5S) sottolinea che, in quanto componente della Giunta per il Regolamento, ha una particolare sensibilità per il tema in discussione. In particolare, ritiene che sarebbe opportuno razionalizzare i lavori della Camera nella prossima legislatura, nel quadro delle modifiche al Regolamento che la Giunta sta discutendo. A suo avviso, occorrerebbe dare nuovo impulso, nell'ambito del procedimento legislativo, al lavoro delle Commissioni, tornando a ricorrere con maggiore frequenza alle sedi legislativa e redigente.

  Antonio VISCOMI (PD) ritiene che l'iniziativa preannunciata dalla presidente si basi su una presa d'atto della attuale situazione, nella quale le Commissioni non possono esercitare le proprie prerogative. Si tratta di una situazione inaccettabile dal punto di vista politico, che è necessario sottoporre al Presidente della Camera, in quanto conferma l'instaurazione di un monocameralismo di fatto, che priva le Commissioni permanenti del proprio ruolo. Ritiene che, nella medesima sede, la presidente dovrebbe segnalare anche il disappunto della XI Commissione per essere stata costantemente esautorata dal suo compito di esaminare in sede referente i numerosi decreti-legge adottati dal Governo recanti importanti disposizioni nelle materie di competenza.

  Paolo ZANGRILLO (FI) si unisce ai colleghi nel condividere l'iniziativa preannunciata dalla presidente, ritenendo inaccettabile l'attuale e pervicace svilimento del ruolo Pag. 158del Parlamento e delle Commissioni in cui esso si articola. Concorda con i colleghi che hanno lamentato la sostanziale estraneità della XI Commissione ai procedimenti legislativi che hanno avuto ad oggetto le materie di sua competenza. Nel rimarcare che l'alternanza tra la Camera e il Senato nel ruolo di legislatore effettivo segna il rovesciamento del disegno costituzionale, sottolinea che la correzione del malfunzionamento delle istituzioni è possibile e dipende in primo luogo dall'impegno dei legislatori che lo stanno subendo.

  Andrea GIACCONE (LEGA), concordando con i colleghi, ritiene quanto mai opportuna l'iniziativa della presidente, perché il disagio della Commissione deve essere sottolineato con atti formali, che spingano ad una riflessione che non può più essere rimandata.

  Niccolò INVIDIA (M5S), ad integrazione del suo precedente intervento, ritiene auspicabile che la lettera inviata dalla presidente, a nome della Commissione, sia portata a conoscenza anche del Ministro per i rapporti con il Parlamento.

  Romina MURA, presidente, fa presente che la sua lettera sarà indirizzata al Presidente Fico, a cui chiederà di adottare le opportune iniziative per informare il Governo.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e l'Istituto forestale europeo riguardante lo stabilimento in Italia di un ufficio sulla forestazione urbana, con Allegato, fatto a Helsinki il 15 luglio 2021.
C. 3318 Governo.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione. – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Romina MURA, presidente, avverte che nella seduta odierna la Commissione esprimerà il parere di propria competenza. Dà, quindi, la parola alla relatrice perché svolga il suo intervento introduttivo e formuli, conseguentemente, la propria proposta di parere.

  Rina DE LORENZO (LEU), relatrice, segnala che, come indicato nella relazione illustrativa, l'Istituto forestale europeo, con sede principale in Finlandia e uffici periferici a Barcellona, Bonn e Bruxelles, è un'organizzazione internazionale istituita nel 1993 da dodici Paesi europei con l'obiettivo di migliorare la ricerca forestale internazionale e di fornire informazioni scientifiche ai decisori politici. L'Italia ha aderito alla convenzione sull'Istituto forestale europeo, ratificando la relativa convenzione con la legge n. 219 del 2008. L'Istituto svolge attività volte a facilitare e stimolare la creazione di reti collegate alle foreste, a promuovere la diffusione di informazioni imparziali e pertinenti alle politiche relative alle foreste e alla silvicoltura, nonché a sostenere la ricerca forestale e l'uso di informazioni scientificamente valide come base per le politiche forestali.
  La maggior parte dei finanziamenti all'Istituto deriva da programmi europei e contributi concessi da ministeri nazionali e altre istituzioni. Attualmente l'Istituto è composto da ventinove Paesi europei membri e coinvolge centoventotto organizzazioni internazionali, appartenenti a quaranta Paesi, operanti nei settori della ricerca e dell'industria. L'Italia partecipa con undici centri di ricerca. L'Italia ha contribuito in passato con fondi del Corpo forestale dello Stato, fino al suo assorbimento nell'Arma dei carabinieri. Dal 2018, l'Istituto forestale europeo ha stipulato un accordo di collaborazione permanente con il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, che ha portato l'Italia all'ingresso nel Multi-Donor Trust Fund, con un contributo di 40.000 euro annui, stanziati anche per il triennio 2019-2021.
  Con il provvedimento in esame, si intende aprire in Italia una sede dell'Istituto, la cui attività di ricerca si concentrerà sul tema delle foreste urbane, nel quadro del tema prioritario della resilienza, indicato nella strategia dell'Istituto per gli anni 2017-2021, con particolare riferimento alla capacitàPag. 159 delle foreste di fare fronte ai cambiamenti climatici. Il Ministero delle politiche alimentari e forestali, con il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (CREA), ha espresso la propria disponibilità a concedere in comodato d'uso gratuito alcuni locali della sua sede di via Manziana 30, a Roma.
  Venendo al contenuto dell'Accordo di cui si propone la ratifica, rileva che esso si compone di diciannove articoli, che riprendono clausole comunemente utilizzate per Accordi di natura analoga.
  L'articolo I reca le definizioni ricorrenti nell'Accordo, l'articolo II dispone di stabilire l'Ufficio a Roma, la cui sede è messa a disposizione dal Governo italiano a titolo gratuito. Come disposto da tale articolo, la manutenzione ordinaria è a carico dell'Istituto, mentre quella straordinaria è a carico del Governo italiano. L'articolo III sancisce l'inviolabilità della sede dell'Istituto, la cui sicurezza è garantita dalle competenti autorità italiane, ai sensi del successivo articolo IV. L'articolo V, inoltre, prevede che il Governo italiano adotti le ragionevoli misure per garantire che la Sede sua fornita dei necessari servizi pubblici. Sulla base dell'articolo VI, l'Ufficio gode dell'immunità dalla giurisdizione italiana, ad eccezione di casi specifici puntualmente indicati. Con l'articolo VII, il Governo italiano riconosce la personalità giuridica dell'Istituto, mentre l'articolo VIII regola il diritto dell'Ufficio alla segretezza delle comunicazioni e l'articolo IX definisce i diritti dell'Ufficio nella detenzione e nel trasferimento di risorse finanziarie.
  Segnala che l'articolo X disciplina il regime previdenziale e sanitario applicabile al personale dell'Ufficio e ai familiari. In particolare, il comma 1 prevede che l'Istituto provveda affinché il personale e i familiari, che non abbiano cittadinanza italiana o residenza permanente in Italia, siano coperti da un'adeguata assicurazione sanitaria e previdenziale tramite enti assicurativi pubblici o privati italiani o di altro Stato, i cui termini devono essere portati a conoscenza delle competenti autorità italiane. Il comma 2 esonera l'Ufficio e il suo personale da ogni contribuzione obbligatoria agli enti previdenziali italiani, se non su base volontaria, beneficiando delle relative prestazioni. Tale disposizione, in base al comma 4, è estesa ai familiari del personale dell'Ufficio, tranne nel caso di lavoratori autonomi in Italia che abbiano diritto alle prestazioni previdenziali previste dalla Repubblica italiana. Il comma 3 prevede la possibilità di concludere Accordi o intese complementari finalizzati ad autorizzate il personale dell'Ufficio e i familiari a beneficiare dei servizi forniti dal sistema sanitario pubblico italiano.
  L'articolo XI prevede facilitazioni per l'ingresso, il soggiorno e l'uscita dall'Italia del personale dell'Istituto, dei familiari e membri del loro nucleo familiare e di altre persone invitate dall'Ufficio. L'articolo XII disciplina le modalità di esenzione da ogni forma di imposta diretta e di dazi dell'Ufficio, dei suoi beni e delle sue operazioni.
  Segnala che l'articolo XIII dettaglia i privilegi e le immunità di cui gode il personale dell'Organizzazione e il personale dell'Ufficio. Per tali ultimi soggetti, si segnala, per quanto di interesse della Commissione, l'esenzione da qualsiasi forma di imposta diretta su stipendi, emolumenti, indennità e altri benefici corrisposti dall'Organizzazione, a condizione che non siano cittadini italiani e non risiedano permanentemente in Italia.
  Rileva che l'articolo XIV consente ai facenti parte del nucleo familiare del personale stabilito in Italia di svolgere un lavoro autonomo o dipendente in Italia, in relazione al quale si prevede il rilascio di un tesserino di riconoscimento da parte del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale.
  L'articolo XV stabilisce il dovere dell'Ufficio e del suo personale di rispettare le leggi italiane e disciplina i casi di rinuncia all'immunità. L'articolo XVI disciplina il riparto di responsabilità tra l'Ufficio e il Governo italiano sia a livello internazionale sia in ambito civilistico. L'articolo XVII impegna il Governo italiano a versare annualmente all'Ente un contributo di 500.000 euro. L'articolo XVIII disciplina le modalità di risoluzione delle controversie tra l'OrganizzazionePag. 160 e il Governo italiano. L'articolo XIX reca le disposizioni finali.
  Da ultimo, fa presente che il disegno di legge di ratifica reca, agli articoli 1 e 2, rispettivamente, l'autorizzazione alla ratifica dell'Accordo e l'ordine di esecuzione. L'articolo 3 reca le disposizioni finanziarie, che indicano la decorrenza degli oneri a partire dal 2021. L'articolo 4, infine, disciplina l'entrata in vigore della legge.
  Alla luce di tale ricostruzione, propone alla Commissione di esprimere un parere favorevole sul provvedimento (vedi allegato 1).

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere della relatrice (vedi allegato 1).

Norme sull'esercizio della libertà sindacale del personale delle Forze armate e delle Forze di polizia a ordinamento militare, nonché delega al Governo per il coordinamento normativo.
C. 875-B, approvata dalla Camera e modificata dal Senato.
(Parere alla IV Commissione).
(Esame e conclusione. – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Romina MURA, presidente, avverte che nella seduta odierna la Commissione esprimerà il parere di propria competenza. Dà, quindi, la parola al relatore perché svolga il suo intervento introduttivo e formuli, conseguentemente, la propria proposta di parere.

  Antonio VISCOMI (PD), relatore, ricorda che nel corso dell'esame in prima lettura la Commissione lavoro si era già espressa favorevolmente, una prima volta, il 15 maggio 2019. Successivamente, a seguito del rinvio in Commissione del provvedimento, la XI Commissione si era espressa ancora favorevolmente sul nuovo testo in data 16 giugno 2020.
  Fa presente che nella seduta odierna, pertanto, la Commissione affronterà il testo come risultante dalle modifiche introdotte dal Senato, limitando ad esse l'esame ai fini dell'espressione del parere.
  In particolare, all'articolo 1, comma 6, il Senato ha introdotto il rinvio all'articolo 627, comma 8, del decreto legislativo n. 66 del 2010 (Codice dell'ordinamento militare) per meglio precisare dal punto di vista giuridico l'ambito della categoria degli allievi che non possono aderire alle associazioni professionali a carattere sindacale tra militari.
  All'articolo 2, che reca i principi generali a cui devono essere improntate tali associazioni, il Senato ha previsto che i relativi statuti debbano prevedere il rafforzamento della partecipazione femminile alle cariche elettive e la trasparenza del sistema di finanziamento. Inoltre, il comma 3, introdotto dal Senato, specifica che l'attività sindacale è volta alla tutela degli interessi collettivi degli appartenenti alle Forze armate e alle Forze di polizia a ordinamento militare e non può interferire con lo svolgimento dei compiti operativi o con la direzione dei servizi.
  Evidenzia che all'articolo 3, che disciplina la procedura di costituzione delle associazioni professionali a carattere sindacale tra militari, il Senato ha introdotto la previsione di una verifica periodica da parte del Ministero competente della sussistenza dei requisiti richiesti dalla legge in esame a tali associazioni, nonché l'obbligo di motivazione dei provvedimenti ministeriali che negano l'iscrizione di un'associazione o dispongono la loro cancellazione dall'albo. Si prevede, altresì, l'ampliamento del termine per le contro-osservazioni delle associazioni colpite da tali provvedimenti, nonché la devoluzione al giudice amministrativo delle controversie promosse nel caso di cancellazione.
  All'articolo 4, che disciplina i limiti all'attività delle associazioni professionali a carattere sindacale tra militari, il Senato ha specificato che il divieto di assumere la rappresentanza in via esclusiva di una o più categorie di personale vale anche per le categorie facenti parte della stessa Forza armata o Forza di polizia a ordinamento militare. Inoltre, si è introdotto uno specifico divieto di aderire ad associazioni sindacaliPag. 161 diverse da quelle costituite ai sensi della presente legge o federarsi, affiliarsi o avere relazioni di carattere organizzativo o convenzionale, anche per il tramite di altri enti od organizzazioni, con tali associazioni.
  Passando all'articolo 5, che riguarda le competenze delle associazioni professionali a carattere sindacale tra militari, segnala che il Senato ha escluso quella, originariamente prevista, della tutela individuale dei diritti e degli interessi degli iscritti, confermando, pertanto, la sola tutela collettiva. Inoltre, modificando l'articolo 46 del decreto legislativo n. 95 del 2017, ha specificato che le procedure negoziali previste da tale articolo riguardano il personale dirigente civile e militare e ha esteso l'ambito di tale procedure anche alle materie delle licenze e delle aspettative per infermità e motivi privati.
  Con riferimento all'articolo 6, il Senato ha disposto che gli statuti delle associazioni professionali a carattere sindacale tra militari definiscano le competenze delle loro articolazioni periferiche nei medesimi limiti loro applicabili. È stata inoltre soppressa la competenza delle articolazioni periferiche alla formulazione di pareri e proposte agli organi direttivi elettivi delle associazioni, mentre è stata introdotta la previsione che le articolazioni periferiche delle associazioni riconosciute rappresentative a livello nazionale si relazionano con le articolazioni di ciascuna amministrazione militare competenti a livello areale e comunque non inferiore al livello regionale, con riferimento a tematiche di competenza sindacale aventi esclusiva rilevanza locale, senza alcun ruolo negoziale.
  All'articolo 7, che introduce disposizioni riguardanti il finanziamento e i bilanci delle associazioni professionali a carattere sindacale tra militari, il Senato ha introdotto la possibilità di finanziamento anche con le attività di assistenza fiscale e consulenza relativamente alle prestazioni previdenziali e assistenziali a favore dei propri iscritti.
  Segnala che, all'articolo 8, il Senato ha previsto che la titolarità delle cariche elettive – che, nel testo approvato dalla Camera, erano definite cariche direttive – debba rispettare il principio della parità di genere e ha introdotto specificazioni dettagliate dei criteri di ineleggibilità e incompatibilità delle cariche.
  Passa all'articolo 9, in cui il Senato ha introdotto la previsione che alle associazioni professionali a carattere sindacale tra militari sia possibile concedere l'uso di un locale comune da adibire a ufficio, senza oneri a carico dell'amministrazione, e ha previsto che i distacchi e i permessi retribuiti e non retribuiti siano assegnati sulla base dell'effettiva rappresentatività del personale. Infine, è stato specificato che la contrattazione si svolge nell'ambito delle risorse ad essa destinate.
  In materia di diritto di assemblea, all'articolo 10 il Senato ha previsto che i comandanti o i responsabili di unità garantiscano il rispetto della legge in esame, favorendo l'esercizio delle attività delle associazioni professionali a carattere sindacale tra militari.
  All'articolo 12 il Senato ha limitato gli obblighi informativi in capo alle amministrazioni militari del Ministero della difesa e del Ministero dell'economia e delle finanze al contenuto delle circolari e delle direttive da emanare con riferimento alle materie di competenza delle associazioni professionali a carattere sindacale tra militari, rinviando al regolamento di attuazione la disciplina delle procedure di informazione e consultazione.
  All'articolo 13, in materia di rappresentatività, il Senato ha introdotto previsioni riguardanti associazioni che non raggiungano la quota minima di rappresentatività del 3 per cento in ciascuna delle Forze armate o Forze di polizia a ordinamento militare e di calcolo della consistenza associativa.
  Con riferimento all'articolo 14, il Senato ha precisato che le tutele e i diritti ivi previsti si applicano al solo personale militare che ricopre cariche elettive nelle associazioni rappresentative a livello nazionale. Modificando l'articolo 15, inoltre, il Senato ha disposto l'obbligatorietà della pubblicazione di deliberazioni, votazioni, e di ogni altra notizia relativa all'attività sindacale,Pag. 162 superando la mera possibilità prevista dal testo approvato dalla Camera.
  Segnala, in particolare, che, all'articolo 16, che reca la delega al Governo per il coordinamento normativo, il Senato ha introdotto un ulteriore principio e criterio direttivo riguardante l'istituzione di un'area negoziale per il personale dirigente delle Forze armate e delle Forze di polizia a ordinamento militare, nel rispetto del principio di equiordinazione con le Forze di polizia a ordinamento civile, nonché nell'ambito dei vincoli posti dalla normativa vigente e nell'ambito delle risorse previste a legislazione vigente.
  Il Senato, modificando l'articolo 17, è, inoltre, intervenuto per delimitare l'ambito della legittimazione attiva delle associazioni alle controversie promosse nell'ambito provvedimento in esame per le quali sussista interesse diretto.
  Fa presente, infine, che il Senato ha introdotto modifiche alle norme transitorie recate all'articolo 19.
  Passando, quindi, alla formulazione della sua proposta di parere, intende preliminarmente sottolineare che l'accidentato iter di approvazione del provvedimento, che torna alla Camera dopo l'esame da parte del Senato, dipende dalla complessità e dalla delicatezza della materia e dallo sforzo di contemperare il mantenimento del principio dell'autorità gerarchica all'interno delle Forze armate e delle Forze di polizia ad ordinamento militare e l'attuazione del principio costituzionale, ribadito dalla giurisprudenza, di assicurare ai componenti di tali corpi adeguata rappresentanza sindacale. Il provvedimento è quindi il tentativo di conciliare i due principi e presenta, pertanto, alcune criticità che non è stato possibile superare, in considerazione dell'estrema cautela con la quale è necessario procedere in questo ambito. Quindi, auspicando che in futuro si riesca a raggiungere un punto di equilibrio più avanzato, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 2).

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore (vedi allegato 2).

  La seduta termina alle 14.10.

INTERROGAZIONI

  Martedì 21 dicembre 2021. — Presidenza della presidente Romina MURA. – Interviene la sottosegretaria di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Rossella Accoto.

  La seduta comincia alle 14.10.

5-06575 Carla Cantone: Iniziative per l'adozione di una strategia nazionale per la sicurezza sul lavoro e per il riconoscimento del valore sociale del lavoro.

  La sottosegretaria Rossella ACCOTO risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Carla CANTONE (PD), pur ringraziando la sottosegretaria per la risposta puntuale e particolareggiata, rileva che la piaga delle morti sul lavoro continua a esistere e, anzi, si fa sempre più grave. Significativamente, la materia sarà oggetto delle comunicazioni che nella giornata di domani il Ministro Orlando farà all'Assemblea per dare conto dell'incidente avvenuto pochi giorni fa a Torino, in cui hanno perso la vita tre operai edili a causa del crollo della gru con cui stavano lavorando. Sottolinea che il settore dell'edilizia risulta essere il più pericoloso ma, proprio per questo, invita le autorità competenti a verificare non solo la regolarità dei contratti ma anche la tipologia di quelli che si stipulano. Infatti, uno degli operai deceduti a Torino aveva sottoscritto un contratto di lavoro da rider, privo pertanto delle previsioni in materia di formazione che, nel settore edile, risultano fondamentali. Tuttavia, proprio la formazione rende più costoso il contratto, inducendo spesso i datori di lavoro ad aggirare il problema, ricorrendo a contratti più convenienti economicamente, ma mettendo a repentaglio la vita dei propri dipendenti. Ricorda che sul tema si è molto impegnato Pag. 163l'INAIL, anche su impulso di Cesare Damiano, che è stato presidente della XI Commissione nella XVII legislatura e ora è componente del Consiglio di amministrazione dell'Istituto. La XI Commissione, che si è molto impegnata sul tema, ha indicato nell'insufficiente numero di ispettori sul campo una delle cause della perdurante situazione e ha sollecitato il Governo a intervenire in tale senso. Ma aumentare il numero di ispettori non è sufficiente se non si accompagnano le assunzioni con un'adeguata formazione, che tenga conto delle differenze non solo tra i settori produttivi, ma anche all'interno del medesimo settore. La formazione, inoltre, non deve riguardare solo gli ispettori, ma anche, e soprattutto, i lavoratori e i datori di lavoro, specialmente i piccoli imprenditori che, per risparmiare sui costi del lavoro, spesso lavorano nei propri cantieri. Infine, si augura che il Ministro Orlando nell'informativa di domani affronti anche il nodo delle pensioni, perché un ulteriore fattore che mette a repentaglio la sicurezza dei lavoratori è rappresentato dal requisito di età anagrafica per accedere al pensionamento eccessivamente alto, che costringe i lavoratori a continuare a esercitare attività che, con il crescere dell'età, diventano sempre più pericolose.

5-07190 Mugnai: Cessione dalla società Abb alla società FIMER Spa del comparto di produzione di inverter solari del sito produttivo di Terranuova Bracciolini (AR).

  La sottosegretaria Rossella ACCOTO risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Stefano MUGNAI (CI) ringrazia la sottosegretaria per la risposta esaustiva e ricorda che lo stabilimento di Terranuova Bracciolini ha svolto un ruolo importante nell'economia del territorio del Valdarno, già colpito dalla chiusura dello stabilimento della Bekaert. Auspica, quindi, che il Governo mantenga alta l'attenzione, soprattutto nella delicata fase di ricerca di un nuovo partner finanziario, che risolva il problema di cassa, che colpisce anche le aziende dell'indotto, a cui non sono pagate le forniture. Si augura, infine, che sia rispettata la tempistica indicata e che entro gennaio la vicenda giunga a soluzione, perché il territorio ha già pagato un prezzo altissimo.

5-07206 Grippa: Licenziamento di lavoratori dello stabilimento di Atessa (CH) della società Sanmarco Industrial Srl.

  La sottosegretaria Rossella ACCOTO risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Carmela GRIPPA (M5S), ringraziando la sottosegretaria, esprime apprezzamento per l'impegno assunto dal Ministero a convocare al più presto un tavolo di confronto per la tutela dei livelli occupazionali, dal momento che gli sforzi delle istituzioni regionali non hanno fermato la procedura di licenziamento collettivo. Rileva che la società non ha onorato gli accordi, dislocando parte delle produzioni in altri stabilimenti e non rispettando il principio della rotazione dei lavoratori in cassa integrazione. Le preme, inoltre, sottolineare che le risulta che i cinquanta dipendenti licenziati appartengano al sindacato che ha denunciato attraverso i social media il mancato rispetto da parte dell'azienda delle procedure di licenziamento recate dalla legge n. 223 del 1991. Auspica, pertanto, che il Governo tenga fede all'impegno di convocare i rappresentanti dell'azienda perché sia trovata una soluzione per evitare che ai cinquanta licenziamenti già effettuati ne seguano ulteriori, che proverebbero un territorio già duramente colpito dalla crisi.

  Romina MURA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.40.

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COMITATO RISTRETTO

Disposizioni concernenti la conservazione del posto di lavoro e i permessi retribuiti per esami e cure mediche in favore dei lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche.
C. 2098 Comaroli, C. 2247 Elvira Savino, C. 2392 Serracchiani, C. 2478 Rizzetto e C. 2540 Segneri.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 14.40 alle 14.45.