CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 21 dicembre 2021
717.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 123

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Martedì 21 dicembre 2021.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.30 alle 13.50.

AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 21 dicembre 2021.

Audizione, in videoconferenza, della presidente del CNR, Maria Chiara Carrozza, sulle prospettive di sviluppo del Consiglio nazionale delle ricerche.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14 alle 14.45.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 21 dicembre 2021. — Presidenza della presidente Vittoria CASA.

  La seduta comincia alle 14.45.

Ratifica ed esecuzione del Protocollo alla Convenzione relativa alla costruzione e all'esercizio di un impianto laser europeo a elettroni liberi a raggi X riguardante l'adesione del Governo del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, con Allegati, fatto a Berlino il 19 marzo 2018.
C. 3323 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Emilio CARELLI (CI), relatore, riferisce che il progetto European X-Ray Free Electron Laser (XFEL) rientra nel Progetto internazionale TESLA per lo sviluppo di un grande acceleratore per lo studio della fisica delle particelle elementari ed è finalizzato alla realizzazione di una grande infrastruttura europea di ricerca, dal costo di oltre 1,2 miliardi di euro, per la produzione di raggi X ultracorti, destinati ad aprire nuove possibilità di ricerca negli ambiti della fisica dello stato solido, della Pag. 124geofisica, della chimica, della scienza dei materiali, delle nanotecnologie, della medicina e della microbiologia strutturale. Il progetto ha lo scopo di realizzare una sorgente di radiazione di sincrotrone di quarta generazione, basata sul processo FEL (Free Electron Laser). L'infrastruttura European XFEL (avviata nel 2005 e in esercizio dal luglio 2017) intende porre l'Europa all'avanguardia in campo internazionale, aprendo nuove strade per lo sviluppo delle conoscenze scientifiche fondamentali e per le loro applicazioni in campo biologico, medicale e dei nuovi materiali. La partecipazione italiana all'impianto europeo di ricerca XFEL persegue gli sforzi della cooperazione scientifica internazionale ed è volta a consolidare e rafforzare il polo di ricerca e di innovazione del nostro Paese.
  L'impianto europeo – lungo 3,4 chilometri e situato principalmente in tunnel sotterranei – va dal campus DESY di Amburgo alla città di Schenefeld nello Schleswig-Holstein. La sua gestione è affidata a un'organizzazione di ricerca indipendente, l'European XFEL GmbH, che impiega più di 300 persone. Come paese ospitante, la Germania copre il 57 per cento dei costi, la Russia il 26 per cento e gli altri partner internazionali tra l'1 e il 3 per cento.
  La Gran Bretagna, che pure aveva partecipato alla fase preparatoria dell'European XFEL, al momento della firma decise di non partecipare alla Convenzione; alla fine del 2014, tuttavia, approssimandosi la conclusione della fase di costruzione dell'European XFEL, la Gran Bretagna ha riavviato le procedure negoziali per poter diventare a tutti gli effetti socio dell'infrastruttura di ricerca, mettendo a disposizione una cifra pari a circa 30 milioni di sterline, in linea con quella prevista nella fase di preparazione del progetto. La partecipazione del Regno Unito potrà arricchire il valore e le potenzialità scientifiche dell'European XFEL, apportando un vantaggio al progetto. La sua adesione, tra l'altro, insieme alla variazione di costo della struttura, produrrà effetti positivi anche per l'Italia, che vedrà ridursi la propria quota di partecipazione (detenuta per un terzo dall'Istituto nazionale di fisica nucleare INFN e per due terzi dal Consiglio nazionale delle ricerche CNR) fino al 2,83 per cento.
  Il Protocollo – composto da un preambolo, da 4 articoli e da alcune dichiarazioni allegate – disciplina le modalità di accesso del Regno Unito alla Convenzione, che avviene alle stesse condizioni degli altri Paesi contraenti; quantifica in oltre 26 milioni euro il contributo del Regno Unito ai costi di costruzione dell'impianto; e dispone in ordine all'entrata in vigore del Protocollo, prevista dopo la notifica al Governo tedesco dell'approvazione del Protocollo da parte di tutti i Governi citati nel preambolo, cioè: Germania, Danimarca, Grecia (che si è poi ritirata dalla Convenzione), Francia, Italia, Polonia, Russia, Slovacchia, Svezia, Svizzera e Ungheria.
  Il disegno di legge si compone di 4 articoli recanti l'autorizzazione alla ratifica, l'ordine di esecuzione, la clausola di invarianza finanziaria e l'entrata in vigore del provvedimento, fissata al giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

  Vittoria CASA, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, invita il relatore a formulare la sua proposta di parere.

  Emilio CARELLI (CI), relatore, propone di esprimere parere favorevole.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 14.55.