CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 1 dicembre 2021
706.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di Giulio Regeni
COMUNICATO
Pag. 169

  Mercoledì 1° dicembre 2021. – Presidenza del presidente Erasmo PALAZZOTTO.

  La seduta comincia alle 11.55.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Erasmo PALAZZOTTO, presidente, avverte che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche tramite impianto audiovisivo a circuito chiuso e ne sarà redatto il resoconto stenografico.

Comunicazioni del presidente.

  Erasmo PALAZZOTTO, presidente comunica che, come preannunciato nella seduta del 30 settembre scorso, procede a depositare la relazione sulla missione svolta nel Regno unito assieme ai colleghi Quartapelle Procopio, Turri e Ungaro (vedi allegato 1), unitamente alla traduzione delle dichiarazioni rese dai docenti dell'Università di Cambridge (vedi allegato 2). Ringrazia per il lavoro svolto l'ufficio Interpreti-Traduttori della Camera dei deputati.
  Comunica altresì che l'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, nella seduta del 29 novembre scorso, avendo acquisito dalla Procura della Repubblica di Roma il relativo nulla-osta in ordine alla documentazione da essa trasmessa, ha riscontrato il venire meno del regime di riservatezza per tutti gli atti formati dall'autorità giudiziaria essendosi conclusa la fase delle indagini. Si è comunque convenuto di mantenere il segreto funzionale su tutti gli altri tipi di documenti, escluse le parti citate nella relazione conclusiva.
  Sentita la Commissione, dispone che i lavori proseguano in seduta segreta.

  (I lavori proseguono in seduta segreta, indi riprendono in seduta pubblica.)

Proposta di relazione sull'attività svolta.
(Esame e approvazione).

  Erasmo PALAZZOTTO, presidente e relatore, presenta la proposta di relazione Pag. 170conclusiva, che si articola in tre parti: i risultati dell'inchiesta; i temi dell'inchiesta; cronologia ragionata dei fatti. La relazione è il frutto dell'intenso lavoro svolto nell'ultimo mese in seno all'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, sempre convocato in composizione allargata a tutti i commissari. Al riguardo, ringrazia tutti i gruppi e i componenti della Commissione per la serietà, la sensibilità e la responsabilità dimostrata nel non farsi mai condizionare da interessi di parte.
  Nel rinnovare il pubblico riconoscimento alla famiglia di Giulio Regeni del coraggio, della compostezza e della determinazione dimostrati sin dal primo momento, ringrazia altresì il Presidente della Camera, Roberto Fico, per il sostegno istituzionale sempre assicurato ai lavori della Commissione.
  Nell'illustrare i contenuti della relazione, sottolinea come la Commissione abbia fatto proprie le risultanze delle indagini della Procura della Repubblica di Roma, arrivando alla conclusione che Giulio Regeni sia stato rapito, torturato e ucciso da ufficiali degli apparati di sicurezza della Repubblica araba d'Egitto ed in particolare da ufficiali della National Security Agency. Sulle istituzioni egiziane grava la responsabilità di non essere intervenute, nonostante risulti agli atti il loro tempestivo interessamento ai massimi livelli da parte delle istituzioni italiane.
  Nel richiedere conclusivamente un «salto di qualità» nell'esercizio della pressione diplomatica sull'Egitto, di cui ancora purtroppo non vi è traccia, rappresenta l'esigenza che le relazioni italo-egiziane siano affrontate e orientate nel loro complesso assumendo una posizione più chiara e determinata, elevando il livello del confronto politico con l'Egitto al fine di riaffermare chiaramente che per il nostro Paese l'esigenza di assicurare alla giustizia i responsabili dell'omicidio di Giulio Regeni investe direttamente l'interesse nazionale al pari delle questioni di natura geopolitica e strategica. Segnala infine l'opportunità di richiamare con maggiore forza il coinvolgimento dell'Unione europea e di prendere in considerazione il ricorso agli strumenti del diritto internazionale, a partire dall'attivazione della Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura.

  Guido Germano PETTARIN (CI) dichiara il voto favorevole del suo gruppo, nella convinzione che si sia fatto un passo avanti nella ricerca della verità e della giustizia per Giulio Regeni.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD), nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo, ritiene che la Commissione abbia svolto un lavoro intenso e approfondito e concorda sul fatto che la ricerca della verità e della giustizia per Giulio Regeni costituisca una questione di interesse nazionale, tanto più se la relazione sarà approvata alla unanimità. Ritiene infine che il risultato in prospettiva della attività della Commissione sia quello di sollecitare l'impegno di tutti a garantire la sicurezza di ogni cittadino che si trovi all'estero.

  Maria TRIPODI (FI) annuncia il voto favorevole del suo gruppo e sostiene che l'auspicata approvazione della relazione all'unanimità possa costituire un chiaro segno dell'unità di vedute del Parlamento sulla tragica vicenda di Giulio Regeni.

  Simona SURIANO (Misto) dichiara il proprio voto favorevole, giudicando la relazione puntuale e coraggiosa, soprattutto laddove si fa riferimento a un certo atteggiamento di ambiguità verso l'Egitto da parte delle autorità italiane. Ha apprezzato in particolare la parte conclusiva, diretta a elevare il livello di interlocuzione nei loro confronti a beneficio della nostra credibilità internazionale e, in generale, per la sicurezza dei nostri cittadini all'estero.

  SPORTIELLO (M5S) dichiara il voto favorevole del suo gruppo, ricordando il prezioso lavoro della Procura della Repubblica di Roma nonostante l'atteggiamento ostile riscontrato da parte egiziana. Nel richiamare l'importante azione promossa dalla famiglia Regeni per l'autorità e la giustizia, apprezza in particolare che nella relazione si indichino strade per importante iniziative Pag. 171 politiche ed internazionali che vadano in tale direzione.

  Massimo UNGARO (IV), preannunciando il voto favorevole del suo gruppo, manifesta soddisfazione per il clima unitario con cui la Commissione sta concludendo i suoi lavori nei tempi previsti, senza peraltro richiedere ulteriori proroghe. Nel ribadire le responsabilità delle forze di sicurezza egiziane e nel deprecare le violazioni dei diritti umani da parte dell'attuale governo egiziano, lamenta che le visite di alto livello effettuate nell'estate del 2018 abbiano prefigurato la normalizzazione dei rapporti bilaterali. Esprimendo apprezzamento per il riconoscimento dato alla collaborazione prestata dal Regno unito, caldeggia il ricorso alla giustizia internazionale e invoca una più ferma posizione da parte dell'Unione europea.

  Roberto TURRI (Lega) dichiara il voto favorevole del suo gruppo e chiede di essere autorizzato a depositare il testo integrale del suo intervento sul resoconto stenografico. Nel rievocare l'importanza della missione svolta a Cambridge nello scorso mese di settembre, auspica che il processo agli ufficiali egiziani rinviati a giudizio dalla Procura della Repubblica di Roma possa riprendere al più presto.

  Riccardo MAGI (Misto-A-E+-RI), preannunciando con orgoglio il suo voto favorevole, ritiene che la relazione presentata dimostri come il Parlamento sia all'altezza dello Stato di diritto ed abbia dato prova di corrispondere alle istanze della famiglia Regeni che dell'opinione pubblica. Nel prendere atto che l'inchiesta ha indicato in modo schiacciante le responsabilità della National Security egiziana, osserva come il caso Regeni si inserisca in un più ampio caso Egitto che deve oggi essere affrontato con determinazione da parte della comunità internazionale, per quanto concerne la situazione dei diritti umani. In conclusione, segnala l'utilità di aprire una controversia internazionale sulla base della convenzione ONU contro la tortura, manifestando vivo stupore per il fatto che all'Egitto sia stata affidata l'ospitalità della COP27.

  Debora SERRACCHIANI (PD), nel riconoscere il ruolo determinante svolto prima dall'ambasciatore al Cairo e poi dai magistrati inquirenti romani, conferma il voto favorevole del suo gruppo. Ritiene peraltro che il lavoro di questa Commissione abbia confermato l'utilità e la validità dell'inchiesta parlamentare.

  Erasmo PALAZZOTTO, presidente e relatore, nell'associarsi all'ultima considerazione della collega Serracchiani, ribadisce come la Commissione abbia lavorato in parallelo con la magistratura, nell'ambito di una collaborazione leale e reciproca.

  Paolo TRANCASSINI (FdI), nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo, si complimenta per il lavoro volto dalla Procura della Repubblica di Roma, nonostante i depistaggi subiti dagli egiziani. Ritiene tuttavia che la Commissione non sia riuscita a fare abbastanza per elevare il livello del confronto politico e far sì che il disagio della famiglia Regeni, colpita da questa immane tragedia, diventasse il disagio della Nazione. Rievocando le domande senza risposte da lui rivolte l'estate scorsa all'allora Presidente del Consiglio, ritiene che non sia credibile una politica che cerca di tenere tutto insieme. A suo avviso l'Italia deve potersi fare rispettare ed ottenere giustizia, a prescindere dalla geopolitica e dall'economia.

  Erasmo PALAZZOTTO, presidente e relatore, considera un importante risultato del lavoro svolto in Commissione, il fatto di condividere con il collega Trancassini alcune valutazioni decisive pur appartenendo a schieramenti politici opposti. Nel ritenere che larga parte di tali valutazioni sia contenuta nella relazione presentata, ricorda che il lavoro della Commissione è destinato a continuare nell'auspicio che la Conferenza dei Presidenti di gruppo ne calendarizzi al più presto l'esame in Assemblea. Sostiene in ogni caso che si è fatto un passo per accertare pienamente la verità e per Pag. 172ottenere giustizia per Giulio Regeni da parte del Parlamento, nell'intento di restituire credibilità alle istituzioni del Paese.
  Dopo avere autorizzato il deposito del testo integrale dell'intervento del deputato Turri da pubblicare in allegato al resoconto stenografico della seduta, pone quindi in votazione la proposta di relazione.

  La Commissione approva all'unanimità.

  Erasmo PALAZZOTTO, presidente e relatore, non essendovi obiezioni, si riserva di procedere al coordinamento formale del testo approvato, che sarà pubblicato come Doc. XXII-bis n. 1.

Delibera sulla pubblicità degli atti e documenti formati o acquisiti dalla Commissione.

  Erasmo PALAZZOTTO, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 21 del regolamento interno, contestualmente alla presentazione della relazione sull'attività svolta, la Commissione decide quali atti e documenti formati o acquisiti nel corso dell'inchiesta debbano essere pubblici. Propone quindi il testo della relativa delibera (vedi allegato 3) e lo pone in votazione.

  La Commissione approva.

  La seduta termina alle 13.10.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, si è riunito dalle 13.10 alle 13.15.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta della Commissione è pubblicato in un fascicolo a parte.