CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 1 dicembre 2021
706.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
Pag. 133

INDAGINE CONOSCITIVA

  Mercoledì 1° dicembre 2021. — Presidenza della presidente Romina MURA.

  La seduta comincia alle 15.

Indagine conoscitiva sulle nuove disuguaglianze
prodotte dalla pandemia nel mondo del lavoro.

Audizione del Ministro del lavoro
e delle politiche sociali, Andrea Orlando.

(Svolgimento e rinvio).

  Romina MURA, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta sarà assicurata anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.
  Introduce, quindi, l'audizione.

  Andrea ORLANDO, Ministro del lavoro e delle politiche sociali, svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

Pag. 134

  Intervengono, per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Carla CANTONE (PD), Graziano MUSELLA (FI), Flora FRATE (MISTO), Walter RIZZETTO (FdI), Elena MURELLI (LEGA), Rina DE LORENZO (LEU) e Niccolò INVIDIA (M5S).

  Romina MURA, presidente, ringrazia il Ministro Orlando per il contributo fornito all'indagine conoscitiva e rinvia il seguito dell'audizione ad altra seduta, nel corso della quale il Ministro potrà rispondere ai quesiti posti.

  La seduta termina alle 16.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 1° dicembre 2021. — Presidenza della presidente Romina MURA. – Interviene la sottosegretaria di Stato per il lavoro e le politiche sociali Tiziana Nisini.

  La seduta comincia alle 17.35.

Delega al Governo in materia di disabilità.
C. 3347 Governo e abb.
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Romina MURA, presidente, avverte che nella seduta odierna la Commissione esprimerà il parere di competenza.
  Dà, quindi, la parola al relatore perché svolga il suo intervento introduttivo e formuli, conseguentemente, la propria proposta di parere.

  Stefano LEPRI (PD), relatore, rileva che il provvedimento, come si legge nella relazione illustrativa, dà attuazione alla riforma 1.1 della componente n. 2 della missione n. 5 del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), che prevede l'approvazione entro il 31 dicembre 2021 di una legge quadro sulla disabilità, quale azione chiave per dare risposta all'esigenza di semplificare l'accesso ai servizi e i procedimenti di accertamento della disabilità e di potenziare gli strumenti finalizzati alla definizione del progetto di vita personalizzato e partecipato conseguente alla valutazione multidimensionale. Il disegno di legge è collegato alla manovra di finanza pubblica 2021-2023.
  Segnala che il provvedimento, che consta di quattro articoli, reca all'articolo 1, la delega al Governo all'adozione di uno o più decreti legislativi per il riassetto delle disposizioni vigenti in materia di disabilità, in conformità alle disposizioni della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità e del relativo Protocollo opzionale e alla Strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030, di cui alla comunicazione della Commissione europea COM(2021) 101 final, del 3 marzo 2021. L'obiettivo è quello di garantire al cittadino con disabilità di ottenere il riconoscimento della propria condizione, anche attraverso una valutazione congruente, trasparente e agevole che consenta il pieno rispetto dei suoi diritti civili e sociali, nonché l'effettivo e pieno accesso al sistema dei servizi, delle prestazioni, dei trasferimenti finanziari previsti e di ogni altra relativa agevolazione. La norma, quindi, disciplina, ai commi da 2 a 4, la procedura per l'adozione dei decreti legislativi, emanati su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri o dell'Autorità politica delegata in materia di disabilità, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, con il Ministro dell'economia e delle finanze, con il Ministro della salute e con gli altri Ministri eventualmente competenti nelle materie oggetto di tali decreti. Gli schemi dei decreti legislativi, previa intesa in sede di Conferenza unificata, sono trasmessi al Consiglio di Stato e, quindi, al Parlamento, per l'espressione del parere da parte delle Commissioni competenti per materia e sui profili finanziari. La norma disciplina anche il caso di mancato raggiungimento in sede di Conferenza unificata. Il comma 5 individua gli ambiti di intervento progressivo Pag. 135 dei decreti legislativi nei limiti delle risorse disponibili, comprese quelle del PNRR: definizione della condizione di disabilità, riassetto e semplificazione della normativa di settore; accertamento della condizione di disabilità e revisione dei suoi processi valutativi di base; valutazione multidimensionale della disabilità, realizzazione del progetto di vita individuale, personalizzato e partecipato; informatizzazione dei processi valutativi e di archiviazione; riqualificazione dei servizi pubblici in materia di inclusione e accessibilità; istituzione di un Garante nazionale delle disabilità; disposizioni finali e transitorie.
  Fa presente che i principi e i criteri direttivi per l'esercizio della delega sono elencati all'articolo 2, con una distinzione per ambiti. In particolare, con riguardo alle definizioni relative alla condizione di disabilità e al riassetto e semplificazione della normativa di settore, la lettera a) prevede l'adozione di una definizione di «disabilità» coerente con l'articolo 1, secondo paragrafo, della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, integrando la legge n. 104 del 1992, e definendo un procedimento per la valutazione della condizione di disabilità. Si prevede, altresì, l'adozione di una definizione di «durevole menomazione», il cui accertamento è necessario al fine di individuare le persone con disabilità, nonché l'adozione della Classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute (ICF), ai fini della descrizione e dell'analisi del funzionamento, della disabilità e della salute, congiuntamente alla versione adottata in Italia della Classificazione internazionale delle malattie (ICD) dell'Organizzazione mondiale della sanità. Si prevede anche adozione di una definizione di «profilo di funzionamento» coerente con l'ICF, con le disposizioni della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità e che tenga conto dell'ICD. Si segnala, altresì, l'introduzione nella legge n. 104 del 1992 della definizione di «accomodamento ragionevole», prevedendo adeguati strumenti di tutela coerenti con le disposizioni della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità.
  Osserva che la lettera b) reca i principi e i criteri direttivi relativi all'accertamento della disabilità e alla revisione dei suoi processi valutativi di base. In particolare, si segnala l'introduzione nella legge n. 104 del 1992 di disposizioni che prevedano un processo valutativo complesso, distinguendo la valutazione di base da una successiva e facoltativa valutazione multidimensionale, attivabile dalla persona con disabilità o da chi la rappresenta. Evidenzia, anche, che si prevede la razionalizzazione e l'unificazione in un'unica procedura di tutti i processi valutativi di base attualmente afferenti all'invalidità civile alla sordità civile, alla sordo-cecità, all'handicap, anche ai fini scolastici e all'accertamento della disabilità ai fini del collocamento mirato ai sensi della legge 12 marzo 1999, n. 68, e di ogni altro accertamento dell'invalidità previsto dalla normativa vigente. È previsto altresì l'affidamento a un unico soggetto pubblico dell'esclusiva competenza medico-legale sulle procedure valutative, garantendone l'omogeneità nel territorio nazionale e realizzando, anche a fini deflativi del contenzioso giudiziario, una semplificazione e razionalizzazione degli aspetti procedurali e organizzativi del processo valutativo di base, anche prevedendo procedimenti semplificati di riesame o di rivalutazione. Si prevede, infine, un efficace sistema di controlli sull'effettiva sussistenza e permanenza dello stato invalidante, al fine di controllare l'adeguatezza delle prestazioni rese.
  Con riferimento ai principi e criteri direttivi alla valutazione multidimensionale della disabilità e alla realizzazione del progetto di vita individuale, personalizzato e partecipato, fa presente che la lettera c) prevede, innanzitutto, il coordinamento tra le amministrazioni competenti per l'integrazione della programmazione sociale e sanitaria nazionale e regionale. In particolare, è previsto lo svolgimento della valutazione multidimensionale attraverso l'istituzione e l'organizzazione di unità di valutazione multidimensionale composte in modo da assicurare l'integrazione degli interventi di presa in carico, di valutazione e Pag. 136di progettazione da parte delle amministrazioni competenti in ambito sociosanitario e socio-assistenziale. Segnala che si prevede che la valutazione multidimensionale debba assicurare l'elaborazione di un progetto di vita individuale, personalizzato e partecipato, che individui i sostegni e gli accomodamenti ragionevoli che garantiscano l'effettivo godimento dei diritti e delle libertà fondamentali, tra cui la possibilità di scegliere il proprio luogo di residenza e un'adeguata soluzione abitativa, anche promuovendo il diritto alla domiciliarità delle cure e dei sostegni socio-assistenziali. Si prevede, anche, che il progetto di vita individuale, personalizzato e partecipato indichi gli strumenti, le risorse, i servizi, le misure, gli accomodamenti ragionevoli necessari a compensare le limitazioni alle attività e a favorire la partecipazione della persona con disabilità nei diversi ambiti della vita e nei diversi contesti di riferimento, compreso quello lavorativi e quello scolastico. Si richiama, inoltre, il coinvolgimento attivo, nell'elaborazione dei progetti, degli enti del Terzo settore, attraverso forme di co-programmazione e co-progettazione. Nel progetto dovrà essere indicato il cosiddetto «budget di progetto», ossia l'insieme delle risorse umane, professionali, tecnologiche, strumentali ed economiche volte a darvi attuazione al progetto, stabilendo ipotesi in cui lo stesso, in tutto o in parte, possa essere autogestito, con obbligo di rendicontazione secondo criteri predefiniti nel progetto stesso. Si richiede, poi, l'individuazione, nel progetto di vita, delle figure professionali aventi il compito di curarne la realizzazione, monitorarne l'attuazione e assicurare il confronto con la persona con disabilità e i suoi referenti familiari. Nell'ambito dei progetti si perseguirà l'obiettivo di una vita autonoma e indipendente delle persone con disabilità in età adulta, mediante l'utilizzo delle risorse previste per le missioni n. 5 e 6 del PNRR, eventuali forme di finanziamento aggiuntivo e meccanismi di riconversione delle risorse attualmente destinate all'assistenza nell'ambito di istituti a favore dei servizi di supporto alla domiciliarità e alla vita indipendente.
  Rileva che la lettera d) reca un principio e criterio direttivo relativo all'informatizzazione dei processi valutativi prevedendo l'istituzione, nell'ambito degli interventi previsti nel PNRR, di piattaforme informatiche, interoperabili con quelle esistenti, che coadiuvino i processi valutativi e l'elaborazione dei progetti di vita, consentano di accedere a servizi e informazioni, garantendo comunque la semplificazione delle condizioni di esercizio dei diritti delle persone con disabilità e la possibilità di effettuare controlli, nonché rendano disponibili le informazioni relative ai benefìci eventualmente spettanti ai familiari o alle persone che hanno cura della persona con disabilità.
  Per quanto riguarda, in particolare, le competenze della Commissione, si sofferma sui principi e criteri direttivi contenuti nella lettera e), che riguardano la riqualificazione dei servizi pubblici in materia di inclusione e accessibilità. Il numero 1 prevede l'individuazione, presso ciascuna amministrazione, di una figura dirigenziale preposta alla programmazione strategica dell'accessibilità delle funzioni amministrative nell'ambito del piano integrato di attività e organizzazione dell'Amministrazione di riferimento. A detta programmazione strategica partecipano, ai sensi del successivo numero 2, i rappresentanti delle associazioni delle persone con disabilità maggiormente rappresentative. Il numero 3 richiede l'introduzione tra gli obiettivi di produttività delle amministrazioni di quelli specificamente volti a rendere effettive l'inclusione sociale e le possibilità di accesso delle persone con disabilità, mentre il numero 4 prevede la possibilità per i rappresentanti delle associazioni delle persone con disabilità di presentare osservazioni sul piano della performance e sulla relativa relazione, relativamente ai profili che riguardano le possibilità di accesso e l'inclusione sociale delle persone con disabilità. Il successivo numero 5 richiede inserimento del rispetto degli obiettivi derivanti dalla programmazione strategica dell'accessibilità delle funzioni amministrative tra gli obiettivi da valutare ai fini della performance del personale dirigenziale. Il numero Pag. 137 6 richiede la nomina, da parte dei datori di lavoro pubblici, di un responsabile del processo di inserimento delle persone con disabilità nell'ambiente di lavoro, anche al fine di garantire l'accomodamento ragionevole di cui all'articolo 3, comma 3-bis, del decreto legislativo 9 luglio 2003, n. 216. Il numero 7 prevede un obbligo, per i concessionari dei pubblici servizi, di indicare nella carta dei servizi i livelli di qualità del servizio erogato che assicurino alle persone con disabilità l'effettiva accessibilità delle prestazioni. Il numero 8, infatti, estende alla mancata attuazione o alla violazione dei livelli di qualità dei servizi essenziali per l'inclusione sociale e la possibilità di accesso delle persone con disabilità le procedure previste per i ricorsi di cui al decreto legislativo 20 dicembre 2009, n. 198.
  Fa presente che la lettera f) individua i principi e i criteri direttivi per l'istituzione del Garante nazionale delle disabilità, organo di natura monocratica, competente per la tutela e la promozione dei diritti delle persone con disabilità. Nell'esercizio della delega, al Garante sono affidate funzioni di raccolta di segnalazioni e di fornitura di assistenza concreta alle persone con disabilità che subiscano discriminazioni o violazioni dei propri diritti, di verifica, d'ufficio o a seguito di segnalazione, sull'esistenza di fenomeni discriminatori, di proposta di raccomandazioni e pareri alle amministrazioni interessate sulle segnalazioni raccolte, nonché di promozione di una cultura del rispetto dei diritti delle persone con disabilità attraverso campagne di sensibilizzazione e comunicazione e progetti di azioni positive.
  Da ultimo, evidenzia che la lettera g) reca i principi e i criteri direttivi per la definizione delle disposizioni finali e transitorie. In particolare, si segnala che in tale ambito si richiede la definizione, anche con il supporto della Commissione tecnica per i fabbisogni standard, delle procedure volte alla determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni, con riguardo alle prestazioni in favore delle persone con disabilità, con l'individuazione di una disciplina di carattere transitorio, nelle more dell'effettiva applicazione dei livelli essenziali delle prestazioni, volta a individuare e garantire obiettivi di servizio, promuovendo la collaborazione tra i soggetti pubblici e i privati, compresi gli enti operanti nel Terzo settore.
  Fa presente che l'articolo 3 reca le disposizioni finanziarie, prevedendo, in particolare, che alla copertura degli oneri derivanti dai decreti legislativi si provveda a valere sulle risorse del Fondo per la disabilità e la non autosufficienza, sulle risorse disponibili nel PNRR per l'attuazione degli interventi rientranti nell'ambito del provvedimento, nonché mediante la razionalizzazione e la riprogrammazione dell'impiego delle risorse previste a legislazione vigente per il settore della disabilità. La norma, inoltre, prevede che l'emanazione dei decreti legislativi i cui oneri non trovino compensazione al loro interno, possa aver luogo solo successivamente o contestualmente all'entrata in vigore di provvedimenti legislativi che stanzino le occorrenti risorse finanziarie. Da ultimo, ricorda che l'articolo 4, infine, disciplina l'entrata in vigore del provvedimento.
  Alla luce di tali considerazioni, formula una proposta di parere favorevole sul provvedimento (vedi allegato).

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore (vedi allegato).

  La seduta termina alle 17.45.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 1° dicembre 2021. — Presidenza della presidente Romina MURA. – Interviene la sottosegretaria di Stato per il lavoro e le politiche sociali Tiziana Nisini.

  La seduta comincia alle 17.45.

Modifica all'articolo 18 del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, in materia di obbligo contributivo dei liberi professionisti appartenenti a categorie dotate di una propria cassa di previdenza.
C. 1823 Serracchiani.
(Seguito esame e rinvio).

Pag. 138

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 7 luglio 2021.

  Romina MURA, presidente, ricorda che, nella seduta dello scorso 7 luglio, la rappresentante del Governo aveva fatto presente la necessità di rinviare la votazione delle tre proposte emendative presentate, alla luce dell'opportunità di verificare le stime degli effetti finanziari del provvedimento elaborate dall'INPS.
  Dà, quindi, la parola al relatore, on. Viscomi, per chiedere un aggiornamento sulla situazione del provvedimento.

  Antonio VISCOMI (PD), relatore, rileva che dalle interlocuzioni con il Governo e i tecnici dell'INPS è emersa la necessità di ulteriori approfondimenti, allo scopo di individuare una soluzione normativa che, ferma restando l'esigenza di assicurare l'equilibrio dei bilanci dell'Istituto di previdenza, assicuri un'efficace tutela degli interessi dei professionisti interessati. Ritiene, pertanto, opportuno un breve rinvio del seguito dell'esame del provvedimento al fine di definire una soluzione condivisa, che raccolga l'esigenza rappresentata in modo unanime della Commissione.

  Romina MURA, presidente, preso atto di quanto rappresentato dal relatore, rinvia il seguito dell'esame della proposta di legge ad altra seduta.

Disposizioni in materia di lavoro agile e di lavoro a distanza.
C. 2282 Gagliardi, C. 2417 Barzotti, C. 2667 Lucaselli, C. 2685 Vallascas, C. 2817 Serracchiani, C. 2851 Giarrizzo, C. 2870 Giarrizzo, C. 2908 Villani, C. 3027 Mura e C. 3150 Zangrillo.
(Seguito esame e rinvio – Costituzione di un Comitato ristretto).

  La Commissione prosegue l'esame delle proposte di legge in titolo, rinviato, da ultimo, nella seduta del 6 ottobre 2021.

  Romina MURA, presidente, ricorda che la Commissione ha concluso il ciclo di audizioni informali previsto nell'ambito dell'esame delle proposte di legge.
  Avverte che, come convenuto nella riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, dello scorso 24 novembre, nella seduta odierna la Commissione è chiamata a decidere in ordine al seguito dell'istruttoria legislativa sulle proposte di legge in esame, valutando in particolare l'opportunità di nominare un Comitato ristretto per il seguito dell'istruttoria legislativa sulle medesime proposte.
  Chiede, quindi, alla relatrice di formulare una proposta al riguardo.

  Maria PALLINI (M5S), relatrice, propone la costituzione di un Comitato ristretto per la predisposizione di un testo unificato delle proposte di legge, auspicando che questo possa essere condiviso da tutte le parti politiche.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di nominare un Comitato ristretto, riservandosi la presidenza di indicarne i componenti sulla base della designazione dei gruppi.

  Romina MURA, presidente, rinvia, quindi, il seguito dell'esame delle proposte di legge ad altra seduta.

  La seduta termina alle 17.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 1° dicembre 2021.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 17.55 alle 18 e dalle 20.55 alle 21.05.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 1° dicembre 2021. — Presidenza della presidente Romina MURA.

  La seduta comincia alle 20.20.

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Proposta di nomina dell'avvocato Francesca Balzani a componente della Commissione di vigilanza sui fondi pensione (COVIP).
Nomina n. 100.
(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame della proposta di nomina all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 23 novembre 2021.

  Romina MURA, presidente, ricorda che nella seduta del 23 novembre il relatore ha svolto la propria relazione sulla proposta di nomina in esame e che, il 24 novembre scorso, la Commissione ha proceduto all'audizione informale dell'avvocato Francesca Balzani.
  Avverte, pertanto, che la Commissione, nella seduta odierna, procederà all'espressione del parere di competenza.
  Non essendoci richieste di intervento, invita il relatore a formulare la propria proposta di parere.

  Antonio VISCOMI (PD), relatore, alla luce di quanto evidenziato nella sua relazione e degli ulteriori elementi emersi nel corso dell'audizione informale dell'avvocato Francesca Balzani, ritiene di poter confermare la proposta di parere favorevole sulla sua nomina a componente della Commissione di vigilanza sui fondi pensione (COVIP).

  Romina MURA, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, avverte che la Commissione passerà alla votazione sulla proposta di parere favorevole del relatore. Dà quindi conto dell'elenco dei deputati in missione.

  La Commissione procede alla votazione a scrutinio segreto sulla proposta di parere favorevole del relatore.

  Romina MURA, presidente, comunica il risultato della votazione:

  Presenti... 25
  Votanti... 24
  Astenuti... 1
  Maggioranza... 13

   Hanno votato... 18
   Hanno votato no... 6

  (La Commissione approva).

  Hanno preso parte alla votazione i deputati: Davide Aiello, Barzotti, Bucalo, Caffaratto, Carla Cantone, Ciprini, Cubeddu, D'Alessandro, De Lorenzo, Frate, Giaccone, Invidia, Legnaioli, Lepri, Moschioni, Mura, Murelli, Pallini, Polverini, Rizzetto, Segneri, Tripiedi, Tucci, e Viscomi.

  La deputata Menga si è astenuta.

  Romina MURA, presidente, avverte che comunicherà il parere favorevole testé espresso alla Presidenza della Camera, ai fini della successiva trasmissione al Governo.

Proposta di nomina della professoressa Mariacristina Rossi a componente della Commissione di vigilanza sui fondi pensione (COVIP).
Nomina n. 101.
(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame della proposta di nomina all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 23 novembre 2021.

  Romina MURA, presidente, ricorda che nella seduta del 23 novembre il relatore ha svolto la propria relazione sulla proposta di nomina in esame e che, il 24 novembre scorso, la Commissione ha proceduto all'audizione informale della professoressa Mariacristina Rossi.
  Avverte, pertanto, che la Commissione, nella seduta odierna, procederà all'espressione del parere di competenza.
  Non essendoci richieste di intervento, invita il relatore a formulare la propria proposta di parere.

Pag. 140

  Antonio VISCOMI (PD), relatore, alla luce di quanto evidenziato nella sua relazione e degli ulteriori elementi emersi nel corso dell'audizione informale professoressa Mariacristina Rossi, ritiene di poter confermare la proposta di parere favorevole sulla sua nomina a componente della Commissione di vigilanza sui fondi pensione (COVIP).

  Romina MURA, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, avverte che la Commissione passerà alla votazione sulla proposta di parere favorevole del relatore. Dà quindi conto dell'elenco dei deputati in missione.

  La Commissione procede alla votazione a scrutinio segreto sulla proposta di parere favorevole del relatore.

  Romina MURA, presidente, comunica il risultato della votazione:

  Presenti... 26
  Votanti... 25
  Astenuti... 1
  Maggioranza... 13

   Hanno votato... 20
   Hanno votato no... 5

  (La Commissione approva).

  Hanno preso parte alla votazione i deputati: Davide Aiello, Barzotti, Bucalo, Caffaratto, Carla Cantone, Ciprini, Cubeddu, D'Alessandro, De Lorenzo, Frate, Giaccone, Gribaudo, Invidia, Legnaioli, Lepri, Moschioni, Mura, Murelli, Pallini, Polverini, Rizzetto, Segneri, Tripiedi, Tucci, e Viscomi.

  La deputata Menga si è astenuta.

  Romina MURA, presidente, avverte che comunicherà il parere favorevole testé espresso alla Presidenza della Camera, ai fini della trasmissione al Governo.

  La seduta termina alle 20.55.