CAMERA DEI DEPUTATI
Lunedì 22 novembre 2021
699.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
Pag. 301

SEDE REFERENTE

  Lunedì 22 novembre 2021. — Presidenza della presidente Marialucia LOREFICE. – Interviene la ministra per la disabilità, Erika Stefani.

  La seduta comincia alle 16.05.

Delega al Governo in materia di disabilità.
C. 3347 Governo, C. 424 Carnevali e C. 1884 De Maria.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato, da ultimo, nella seduta del 17 novembre 2021.

  Marialucia LOREFICE, presidente, ricorda che nella precedente seduta si è aperta la discussione, con lo svolgimento degli interventi da parte di alcuni colleghi. Ricorda, altresì, che, in sede di Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, si è stabilito di concludere nella giornata odierna la discussione sul provvedimento in esame.

  Celeste D'ARRANDO (M5S), intervenendo da remoto, manifesta l'esigenza di condividere con gli altri componenti della Commissione alcune considerazioni sul contenuto del provvedimento in esame. Nel ringraziare la ministra Stefani per aver promosso l'obiettivo di una maggiore uniformità nelle prestazioni erogate, rileva che nel testo permangono alcuni criticità, come segnalato nel corso delle audizioni svolte, che potranno essere corrette in fase emendativa, anche al fine di adottare misure più adatte alle esigenze delle persone con disabilità.
  In primo luogo, evidenzia che l'introduzione del concetto di «budget di progetto» rischia di ingenerare confusione con il budget di salute, oggetto di una proposta di legge di iniziativa parlamentare all'esame della Commissione Affari sociali, pur ritenendo necessario il perseguimento dell'obiettivo Pag. 302 di assicurare una vita indipendente attraverso un percorso personalizzato.
  Segnala, quindi, l'assenza nel testo di un riferimento ai livelli essenziali di assistenza, richiamando la necessità di un approccio di natura trasversale per sostenere le persone con disabilità. Pone in rilievo il mancato superamento del concetto delle tabelle, ricordando che esse sono utilizzate per l'accertamento di una condizione di invalidità, non tenendo conto della dimensione della disabilità nel suo complesso.
  In conclusione, si riserva di intervenire anche nel corso della fase emendativa, auspicando che in tale ambito sia possibile affinare il contenuto del testo in esame con l'obiettivo di renderlo più facilmente attuabile.

  Virginia VILLANI (M5S), intervenendo da remoto, rileva che la norma di delega contiene numerosi elementi qualificanti, pur permanendo qualche criticità. Tra i primi include il richiamo al principio dell'«accomodamento ragionevole», come definito in sede di Nazioni Unite, e l'enfasi data all'informatizzazione dei processi valutativi, ricordando che tali aspetti appaiono fondamentali per quanto concerne l'inclusione in ambito scolastico. Segnala in proposito l'esigenza che tale principio trovi piena applicazione anche per quanto concerne la dimensione lavorativa.
  Esprime, invece, perplessità per l'assenza nella delega di norme specifiche relative alla stessa inclusione scolastica, ricordando la centralità del settore dell'istruzione e preannunciando la presentazione di proposte emendative al riguardo. Valuta favorevolmente l'introduzione del concetto di «durevole menomazione» in relazione alle procedure di accertamento, ponendo in risalto, sulla base della sua esperienza come dirigente scolastica, le difficoltà che incontrano le famiglie di alunni con disabilità quando si trovano costrette a produrre una nuova certificazione nel passaggio a un diverso ordine di scuola. Ritiene, infatti, doveroso prevedere norme di semplificazione per persone che già si trovano a vivere una condizione molto problematica.

  Giuseppina VERSACE (FI), a nome del suo gruppo, esprime apprezzamento per l'apertura al confronto già mostrata nelle settimane precedenti dalla ministra Stefani, dichiarandosi fiduciosa del fatto che tale apertura continui anche in relazione all'esame delle proposte emendative.
  Nell'auspicare che sia possibile intervenire in maniera più incisiva su una revisione delle procedure di accertamento, ribadisce l'importanza dell'obiettivo della vita indipendente al fine di garantire una piena inclusione. In tale contesto, richiama la tematica dell'attività sportiva per la quale è necessaria la disponibilità di ausili adeguati. In proposito, propone di includere nella delega un riferimento allo sport.
  In conclusione, manifesta la disponibilità del gruppo di Forza Italia a collaborare ad un affinamento del testo in esame al fine di sostenere l'impianto delineato con la legge n. 104 del 1992.

  La ministra Erika STEFANI ringrazia tutti i deputati per il loro contributo, osservando che nel corso dell'esame degli emendamenti sarà possibile svolgere un confronto su alcuni aspetti più di dettaglio. Rispetto alle considerazioni effettuate sul contenuto della delega, ricorda che l'obiettivo fondamentale della stessa è l'attuazione della scheda relativa alla disabilità inclusa nel PNRR, anche al fine di assicurare un esame parlamentare in tempi certi. Nel testo presentato vanno oltre tale obiettivo esclusivamente le disposizioni relative all'introduzione della figura del Garante e quelle sulla valutazione della performance del personale dirigenziale delle pubbliche amministrazioni.
  Nel richiamare le disposizioni sui livelli essenziali delle prestazioni contenute nel disegno di legge di bilancio per il 2022, sottolinea, anche in risposta all'intervento della deputata Bellucci, che con la delega non è possibile affrontare tutte le problematiche relative alla disabilità. In particolare, non rientrano nel perimetro di intervento le tematiche assai complesse legate all'inclusione scolastica e a quella lavorativa, pur segnalando che è in corso una riflessione su una modifica della normativa sul collocamento mirato. Pag. 303
  Nel ribadire la portata settoriale della delega senza l'intenzione di stravolgere la normativa esistente, manifesta ampia disponibilità al confronto con la Commissione per quanto concerne l'introduzione della figura del Garante nazionale delle disabilità. Dichiarando di comprendere la sensibilità della deputata D'Arrando rispetto alla proposta di legge sul budget di salute all'esame della Commissione, osserva che l'introduzione con la delega del budget di progetto non si pone come sostitutiva di tale atto d'iniziativa parlamentare ma può anzi contribuire a «sdoganare» un principio meritevole.
  Per quanto concerne le numerose considerazioni svolte sul superamento del sistema delle tabelle relative alla condizione di invalidità, osserva che è ipotizzabile un intervento in tal senso ma ricorda che il tema esula da quanto indicato nell'ambito del PNRR. In relazione al tema delle risorse, sollevato dalla deputata Carnevali, precisa che allo stato attuale bisogna partire da quelle indicate in sede di disegno di legge di bilancio ma che in futuro potrà essere possibile individuare forme aggiuntive di finanziamento.
  Richiamando le considerazioni svolte dal deputato Lepri sulla necessità di vigilare affinché vi sia uniformità sul territorio nazionale nell'erogazione dei servizi, sottolinea che attraverso il potenziamento dei progetti di vita individuali e le norme sui livelli essenziali delle prestazioni contenute nel disegno di legge di bilancio sarà possibile rafforzare l'impianto esistente con conseguenti benefici per le persone con disabilità.
  In conclusione, si dichiara fiduciosa sulla possibilità di migliorare il contenuto della delega attraverso il confronto sulle proposte emendative, ricordando che l'obiettivo minimo è rappresentato dall'attuazione di quanto previsto nel PNRR e che occorre tenere conto delle compatibilità di bilancio nel proporre un'estensione del contenuto, ferma restando la possibilità di effettuare un richiamo ad alcuni temi come, ad esempio, la pratica sportiva.

  Marialucia LOREFICE, presidente, dichiara concluso l'esame preliminare. Ricorda che il termine per la presentazione degli emendamenti al disegno di legge collegato in esame è stato fissato alle ore 15 di domani, martedì 23 novembre.
  Rinvia, quindi, il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

  La seduta termina alle 16.30.

SEDE CONSULTIVA

  Lunedì 22 novembre 2021. — Presidenza della presidente Marialucia LOREFICE.

  La seduta comincia alle 16.30.

Norme per la regolazione dei rapporti tra lo Stato e l'Associazione «Chiesa d'Inghilterra» in attuazione dell'articolo 8, terzo comma, della Costituzione.
C. 3319 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla I Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Marialucia LOREFICE (M5S), presidente e relatrice, fa presente che il disegno di legge C. 3319, approvato dal Senato (A.S. 2060), intende regolare i rapporti tra lo Stato Italiano e l'Associazione «Chiesa d'Inghilterra», in attuazione dell'articolo 8, terzo comma, della Costituzione, sulla base dell'allegata intesa stipulata il 30 luglio 2019 e sottoscritta dal Presidente del Consiglio dei ministri e dal Presidente dell'Associazione.
  Ricorda che i rapporti tra lo Stato e le confessioni religiose non cattoliche sono regolati dall'articolo 8 della Costituzione, che sancisce il principio di eguale libertà di tutte le confessioni religiose. Viene riconosciuto alle confessioni non cattoliche l'autonomia organizzativa sulla base di propri statuti, a condizione che questi non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano, ed è previsto che il principio che i rapporti delle confessioni con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.
  Come risulta dalla relazione illustrativa presentata al Senato, il testo dell'intesa è Pag. 304stato elaborato dalla Commissione interministeriale per le intese con le confessioni religiose, istituita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, integrata dai rappresentanti dell'Associazione «Chiesa d'Inghilterra». L'iter, iniziato nel novembre 2015, si è concluso nel 2016. Il testo dell'intesa è stato siglato il 26 marzo 2019 dal Sottosegretario di Stato pro tempore e dal Presidente dell'Associazione. Il Consiglio dei ministri ha approvato lo schema di intesa nella riunione del 20 maggio 2019.
  Il disegno di legge, che mira a conferire all'intesa stipulata l'approvazione parlamentare, consta di 22 articoli. L'articolo 1 stabilisce che la legge di approvazione dell'intesa regola i rapporti tra lo Stato e l'Associazione «Chiesa d'Inghilterra», sulla base appunto dell'intesa allegata, stipulata il 30 luglio 2019. Gli articoli da 2 a 21 riportano il testo della suddetta intesa. Tra di essi, l'unica disposizione che riguarda le competenze della nostra Commissione è rappresentata dall'articolo 13 il quale prevede che nei cimiteri siano presenti, ove possibile, aree riservate ai fedeli della Chiesa d'Inghilterra ai sensi della vigente normativa.
  Sulla base di tali considerazioni, propone di esprimere un nulla osta sul provvedimento in esame.
  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Introduzione dello sviluppo di competenze non cognitive nei percorsi delle istituzioni scolastiche e dei centri provinciali per l'istruzione degli adulti, nonché nei percorsi di istruzione e formazione professionale.
Nuovo testo C. 2372 Lupi.
(Parere alla VII Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Virginia VILLANI (M5S), relatrice, fa presente che il nuovo testo della proposta di legge, approvato dalla VII Commissione (Cultura), sulla quale la Commissione è chiamata ad esprimere un parere in sede consultiva, si compone 4 articoli.
  In base all'articolo 1, finalità del provvedimento è quella di favorire la cultura della competenza tesa a integrare i saperi disciplinari e le relative abilità fondamentali con l'obiettivo di migliorare il successo formativo prevenendo analfabetismi funzionali, povertà educativa e dispersione scolastica. A tale scopo il Ministero dell'istruzione, a partire dall'anno scolastico 2022/2023, favorisce lo sviluppo delle competenze non cognitive nelle attività educative e didattiche delle istituzioni scolastiche statali e paritarie di ogni ordine e grado.
  L'articolo 2 reca le disposizioni relative alla formazione dei docenti mentre l'articolo 3 disciplina la sperimentazione per lo sviluppo di competenze non cognitive nei percorsi scolastici. In particolare il comma 3 indica le finalità di tale sperimentazione. Tra di esse rientrano quelle di individuare percorsi formativi innovativi che favoriscano il recupero motivazionale degli studenti, con specifico riguardo sia alla dispersione manifesta sia alla dispersione implicita, improntate alle migliori pratiche anche derivanti da progetti di scuola-lavoro o di partenariato con organizzazioni del terzo settore e del volontariato.
  L'articolo 4 reca le disposizioni relative alla sperimentazione nell'ambito dei percorsi dei Centri provinciali per l'istruzione degli adulti (CPIA).
  Condivisa la finalità del provvedimento e rilevata la limitata competenza della Commissione Affari sociali, propone l'espressione di un parere favorevole.

  Marialucia LOREFICE, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 16.40.