CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 17 novembre 2021
696.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 165

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 17 novembre 2021. — Presidenza della presidente Alessia ROTTA.

  La seduta comincia alle 14.

Proposta di piano per la transizione ecologica.
Atto n. 297.
(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame della proposta rinviato nella seduta del 6 ottobre scorso.

  Alessia ROTTA, presidente, ricorda che la Commissione su tale provvedimento ha tenuto l'audizione il Ministro Cingolani e ha svolto altresì un esauriente ciclo di audizioni, acquisendo le relative memorie. Ad oggi sono pervenuti inoltre i contributi di Spring, Federbeton, Cna, Assograssi, Anci, Pag. 166Ancpi, Youth4climate, Anev e Federparchi, non invitati in audizione.
  Ricorda, inoltre, che pur essendo ormai scaduto il termine per l'espressione del parere la Commissione – unitamente all'omologa Commissione del Senato – ha assunto con il Governo l'impegno di rendere il parere entro la prossima settimana.

  Stefania PEZZOPANE (PD), relatrice, comunica che sono in corso interlocuzioni con i membri dell'omologa Commissione del Senato, che ha già prodotto un documento di lavoro che ha condiviso con i colleghi della maggioranza. Conferma che il Governo ha manifestato la disponibilità ad attendere il parere delle Commissioni qualche altro giorno e pertanto chiede che la Commissione proceda all'esame del provvedimento la prossima settimana. Si impegna in tal senso a formulare una proposta di parere che sarà sua cura trasmettere anche informalmente ai colleghi al fine di consentirne l'esame la prossima settimana.

  Alessia ROTTA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.05.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 17 novembre 2021. — Presidenza della presidente Alessia ROTTA. – Interviene la sottosegretaria di Stato per la transizione ecologica Ilaria Fontana.

  La seduta comincia alle 14.05.

D.L. n. 152/2021: Disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose.
C. 3354 Governo.
(Parere alla V Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Generoso MARAIA (M5S), relatore, riferisce sulle parti di competenza della Commissione del decreto-legge n. 152 del 2021, ai fini dell'espressione del parere alla Commissione Bilancio.
  Il provvedimento, diviso in 5 Titoli, si compone di 52 articoli e reca numerose disposizioni di competenza o interesse della Commissione.
  Nell'ambito del Titolo I, Misure urgenti finalizzate alla realizzazione degli obiettivi del PNRR per il 2021, il Capo I, Turismo, mira a incentivare l'investimento innovativo e green nel settore ricettivo-turistico.
  In particolare, l'articolo 1 attribuisce alle imprese del settore turistico, ricettivo e fieristico-congressuale un credito di imposta e un contributo a fondo perduto a fronte di specifiche spese sostenute per interventi in materia edilizia e per la digitalizzazione d'impresa. Il beneficio è riconosciuto nel limite complessivo di 200 milioni di euro per l'anno 2022, 180 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024, 40 milioni di euro per l'anno 2025, con una riserva del 50 per cento dedicata agli interventi volti al supporto degli investimenti di riqualificazione energetica.
  L'articolo 3, comma 1, prevede, in alternativa agli incentivi disposti dall'articolo 1, contributi diretti e finanziamenti agevolati alla spesa per gli interventi di riqualificazione energetica, sostenibilità ambientale e innovazione digitale di importo non inferiore a 500.000 euro e non superiore a 10 milioni di euro realizzati entro il 31 dicembre 2025, nella misura massima del 35 per cento delle spese e dei costi ammissibili.
  Il Capo II reca disposizioni relative a Infrastrutture ferroviarie ed edilizia giudiziaria.
  Il Capo III, Innovazione tecnologica e transizione digitale, si compone del solo articolo 7, volto ad agevolare la realizzazione dell'infrastruttura cloud Polo Strategico Nazionale (PSN), finalizzata ad offrire soluzioni di sicurezza per i dati delle pubbliche amministrazioni. Il progetto deve essere messo a gara entro il 31 dicembre 2021 e alla società Difesa Servizi Spa viene attribuito il compito di fare da centrale di committenza per la procedura di gara avente Pag. 167ad oggetto il progetto in questione. Viene a tale fine modificato l'articolo 38 del codice dei contratti pubblici (decreto legislativo n. 50 del 2016), inserendo nell'ambito delle centrali di committenza qualificate iscritte di diritto nel relativo elenco, accanto alle società Consip Spa e Invitalia Spa, anche la società Difesa servizi Spa, società in house del Ministero della difesa, che attualmente svolge il ruolo di centrale di committenza per le Forze armate. È escluso il ricorso alla Consip per l'attività di realizzazione del PSN.
  Il Capo IV, relativo alle procedure di spesa, comprende gli articoli da 8 a 10.
  Quanto al Capo V – Zone economiche speciali, esso si compone del solo articolo 11 che istituisce lo sportello unico digitale presso ogni Commissario ZES.
  Il Capo VI, reca disposizioni in materia di Università e ricerca.
  Il Titolo II, Ulteriori misure urgenti finalizzate all'accelerazione delle iniziative PNRR, contiene disposizioni di precipua competenza della Commissione.
  Nell'ambito del Capo I, in materia di Ambiente, l'articolo 16 si prefigge di dare attuazione a una serie di interventi previsti nel PNRR in materia di uso sostenibile delle risorse idriche.
  In particolare, il comma 1 è volto a incentivare l'uso sostenibile dell'acqua in agricoltura attraverso il ricorso al sistema comune di gestione delle risorse idriche (SIGRIAN) per usi irrigui collettivi e di autoapprovvigionamento e a definire prezzi regolamentati che tengano conto dell'uso delle risorse ambientali e del principio «chi inquina paga» (misura M2C4-2, riforma 4.2).
  I commi 2, 3 e 4 sono volti al conseguimento degli obiettivi in materia di dissesto idrogeologico (misura M2C4-1, riforma 2.1). In particolare, in relazione ai diversi tempi di conclusione delle procedure per la mitigazione del rischio idrogeologico da parte delle regioni, e per non penalizzare quelle più virtuose nell'attribuzione delle risorse, la disposizione consente di procedere con uno o più decreti ministeriali all'adozione (anche per stralci) del Piano degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico. Ai medesimi decreti, che sostituiscono l'istituto dell'accordo di programma, è affidato il compito di disciplinare gli elementi essenziali relativi al Piano, ovvero le modalità del trasferimento delle risorse, le riprogrammazioni e le rimodulazioni.
  Il comma 5 interviene sul sistema sanzionatorio per l'estrazione illecita di acqua pubblica (misura M2-C4-4, riforma 4.2) disponendo l'incremento dell'importo delle sanzioni amministrative pecuniarie già previste.
  Il comma 6, al fine di garantire lo sviluppo sostenibile dei sistemi idrici dispone che, nell'istruttoria delle istanze di derivazione d'acqua a scopo irriguo, si provveda alla relativa valutazione d'impatto, anche cumulativo (misura M2C4-4, riforma 4.2).
  L'articolo 17 prevede l'adozione, da parte del Ministro della transizione ecologica, di un Piano d'azione per la riqualificazione dei siti orfani inquinati, al fine di ridurre l'occupazione del terreno e migliorare il risanamento urbano riducendo l'impatto ambientale e promuovendo l'economia circolare, conformemente alle previsioni indicate nella Misura M2C4 – investimento 3.4 del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
  Lo stesso PNRR indica i contenuti minimi del Piano d'azione, che, in continuità con la normativa nazionale sui siti orfani, ne riprende le definizioni, l'ambito di applicazione e i criteri di assegnazione delle risorse. Le informazioni necessarie alla formazione del Piano devono essere date dalle singole regioni e province autonome (soggetti attuatori del Piano), secondo le modalità indicate dal Ministero della transizione ecologica.
  L'articolo 18 prevede una serie di modifiche alla disciplina della valutazione ambientale strategica (VAS) finalizzate alla riduzione dei tempi del procedimento. La relazione illustrativa evidenzia che l'articolo in esame si iscrive nell'ambito della Missione M1C1-60 Riforma 1.9 «Riforma della pubblica amministrazione», al fine di promuovere un 'contesto abilitante' per l'attuazione del PNRR, operando una accelerazione ed uno snellimento della procedura, fermo restando il rispetto della direttiva Pag. 168 2011/42/CE in materia di VAS. Ricordo che tale intervento fa seguito a quello già operato, sempre in materia di VAS, dall'articolo 28 del decreto-legge n. 77 del 2021, nell'ambito di una serie di norme di accelerazione e semplificazione in materia di VIA previste dal medesimo decreto in attuazione del PNRR (articoli 17-28).
  In particolare, il comma 1, lettera a), numero 1), prevede che si valutino gli eventuali impatti transfrontalieri sin dalle prime fasi della VAS, in modo da contenere i tempi per la conclusione della procedura in quelli stabiliti. Inoltre, si prevede l'espletamento di una selezione mirata di soggetti competenti in materia ambientale, in ragione delle conoscenze e degli elementi valutativi che possono apportare al piano o al programma, per limitare l'attività a un numero congruo di soggetti competenti in materia ambientale che sia in grado di rendere i contributi entro i tempi prescritti.
  Il comma 1, lettera a), numero 2), prevede la riduzione, da novanta a quarantacinque giorni, del termine per la conclusione della procedura di consultazione.
  Il comma 1, lettera a), numero 3), sopprime la lettera f) del comma 5 dell'articolo 13 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, dal momento che l'attestazione del pagamento degli oneri istruttori costituisce elemento sostanziale dell'avvio del procedimento, da trasmettere con l'istanza in fase preliminare («scoping»).
  Con la modifica di cui al comma 1, lettera b), si riducono i tempi di consultazione pubblica sul rapporto ambientale da 60 a 45 giorni.
  Il comma 1, lettera c), interviene, chiarendola, sulla rubrica dell'articolo 15 del citato decreto legislativo n. 152, e prevede il dimezzamento dei termini istruttori a disposizione dell'autorità competente, ferma restando la possibilità di concludere l'istruttoria ancor prima del termine indicato.
  L'articolo 19 interviene sugli obblighi dei produttori relativamente alla gestione del fine vita degli impianti fotovoltaici, attraverso una modifica al decreto legislativo n. 49 del 2014.
  In particolare, le prime due modifiche (recate dalla lettera a) sono volte a specificare le modalità di prestazione della garanzia finanziaria da parte dei soggetti responsabili degli impianti fotovoltaici per la gestione dei Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) derivanti da apparecchiature incentivate ed installate precedentemente all'entrata in vigore della disposizione novellata.
  La terza modifica (recata dalla lettera b) definisce il termine entro il quale il Gestore dei servizi energetici (GSE) è tenuto a definire le modalità operative del finanziamento della gestione del fine vita degli impianti fotovoltaici.
  La quarta modifica – recata dalla lettera c) – regolamenta il finanziamento della gestione del fine vita degli impianti fotovoltaici nelle ipotesi di ammodernamento tecnologico e di ripotenziamento dei medesimi.
  La relazione illustrativa sottolinea che il raggiungimento dei nuovi obiettivi in materia di energie rinnovabili individuati dal PNRR, ed in particolare i target di produzione da fotovoltaico, presumibilmente incrementerà il revamping e repowering degli impianti incentivati esistenti e si rende pertanto necessario intervenire sulla gestione finanziaria del fine vita degli impianti attualmente installati (almeno 80 milioni di moduli fotovoltaici). La norma definisce pertanto il percorso corretto dell'applicazione del principio di responsabilità estesa dei produttori dei pannelli fotovoltaici, incarica il GSE di provvedere alle trattenute dalle tariffe incentivate, definendo modalità e tempi della vigilanza sugli adempimenti già in essere per i produttori dei pannelli e per i produttori di energia elettrica da fotovoltaico incentivato.
  Il Capo II comprende 4 articoli, concernenti le materie dell'efficientamento energetico, rigenerazione urbana, mobilità sostenibile, messa in sicurezza degli edifici e del territorio e coesione territoriale.
  L'articolo 20 introduce alcune norme relative all'attribuzione di contributi statali ai comuni. In particolare, il comma 1 riguarda i contributi per la realizzazione di opere pubbliche finalizzate all'efficientamento Pag. 169 energetico, alla mobilità sostenibile e alla messa in sicurezza di scuole, edifici comunali e patrimonio comunale nonché per l'abbattimento delle barriere architettoniche.
  Il comma 2 si occupa dei contributi ai Comuni per investimenti destinati alla messa in sicurezza degli edifici e del territorio, per gli anni dal 2021 al 2030.
  Il comma 3 stabilisce che i Comuni beneficiari delle risorse debbano assicurare l'alimentazione tempestiva del sistema di monitoraggio per la rilevazione puntuale dei dati di avanzamento dei lavori relativi agli interventi finanziati con ogni elemento necessario richiesto dalla regolamentazione attuativa del PNRR, nonché conservare la relativa documentazione per le attività di controllo e di audit.
  L'articolo 21, in attuazione della linea progettuale «Piani Integrati – M5C2 – Investimento 2.2» nell'ambito del PNRR, al fine di favorire una migliore inclusione sociale riducendo l'emarginazione e le situazioni di degrado sociale, promuovere la rigenerazione urbana e sostenere progetti legati alle smart cities, dispone l'assegnazione di risorse alle città metropolitane per un ammontare complessivo pari a 2.493,79 milioni di euro per il periodo 2022-2026 (comma 1).
  Il comma 2 prevede che le suddette risorse siano integrate, per gli anni dal 2021 al 2024, con le risorse del Piano nazionale complementare.
  Il comma 3 definisce il criterio di ripartizione delle risorse tra le città metropolitane in base all'indice di vulnerabilità sociale e territoriale.
  Il comma 4 prevede la costituzione nell'ambito del «Fondo Ripresa Resilienza Italia» di cui all'articolo 8 del decreto in esame, di una sezione con dotazione di 272 milioni di euro per l'attuazione della linea progettuale «Piani Integrati, BEI, Fondo dei fondi – M5C2 – Intervento 2.2b) del PNRR e autorizza il cofinanziamento dei progetti, con oneri a carico del bilancio dei soggetti attuatori, mediante stipula di mutui con BEI, CEB, Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. e sistema bancario».
  Il comma 5 dispone che le città metropolitane provvedono ad individuare i progetti finanziabili all'interno della propria area urbana entro 120 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto in esame;
  I commi 6 e 7 definiscono i criteri di ammissibilità dei progetti.
  Il comma 8 riconosce la possibilità di partecipazione dei privati ai progetti nel limite massimo del 25 per cento, la presenza di start up di servizi pubblici e la co-progettazione con il Terzo settore.
  Ancora, la norma reca disposizioni in materia di identificazione dei progetti integrati mediante il CUP (codice unico di progetto) e di presentazione dei progetti al Ministero dell'interno (comma 9), di assegnazione delle risorse (comma 10) e di monitoraggio dell'attuazione dei progetti (comma 11).
  L'articolo 22 prevede l'emanazione di un apposito D.P.C.M. con cui si provvede all'assegnazione e al trasferimento alle Regioni e alle Province autonome di Trento e di Bolzano di 800 milioni di euro, ovvero delle risorse previste nell'ambito della missione 2, componente 4, del PNRR per l'attuazione di nuovi interventi pubblici volti a fronteggiare il rischio di alluvione e il rischio idrogeologico. Con il medesimo decreto sono disciplinate anche le modalità di impiego delle risorse finanziarie citate e le relative modalità di gestione contabile.
  L'articolo 23 modifica la legge di bilancio 2021, prevedendo che, nelle more della definizione dei Piani di sviluppo e coesione per il periodo di programmazione 2021-2027, il Ministro per il sud e la coesione territoriale possa sottoporre all'approvazione del CIPESS l'assegnazione di risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC), non solo per la realizzazione di interventi di immediato avvio dei lavori (come in precedenza previsto), ma anche per il completamento di interventi in corso, qualora dai sistemi informativi del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato risulti in corso d'opera la necessità di garantire nuovi fabbisogni finanziari ai quali occorre assicurare la relativa copertura finanziaria, fermi restando i requisiti di addizionalità Pag. 170 e di ammissibilità della spesa a decorrere dal 1° gennaio 2021.
  Il Capo IV reca norme volte al potenziamento dei Servizi digitali.
  Nell'ambito del Capo V – Personale e organizzazione delle pubbliche amministrazioni e servizio civile, l'articolo 34 assegna al Ministero della transizione ecologica, con decorrenza non anteriore al 1° gennaio 2022 e fino al 31 dicembre 2023, un contingente di personale fino a 152 unità, per una spesa complessiva di 9 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023, al fine di attuare gli interventi, gli obiettivi e i traguardi della transizione ecologica previsti nell'ambito del PNRR e fornire adeguato supporto alle amministrazioni centrali e locali, nonché per fornire supporto alla struttura di missione prevista dall'art. 17-sexies del D.L. 80/2021 per l'attuazione del PNRR presso il Ministero della transizione ecologica. Il contingente di personale assegnato al MITE deve essere composto: da esperti in possesso di specifica ed elevata competenza, almeno triennale, nello sviluppo e gestione di processi complessi nell'ambito della transizione ecologica ed energetica o della tutela del territorio o della biodiversità o dello sviluppo dell'economia circolare, nonché di significativa esperienza almeno triennale in tali materie ovvero anche da personale di livello non dirigenziale, collocato fuori ruolo o in posizione di comando o altra analoga posizione, prevista dagli ordinamenti di appartenenza, proveniente da pubbliche amministrazioni, ad esclusione di alcuni settori. Gli esperti sono individuati previa valutazione dei titoli, delle competenze e dell'esperienza professionale richiesta.
  L'articolo 39 novella l'articolo 17-novies del decreto-legge n. 80 del 2021, limitando la possibilità di conferire l'incarico di Inviato speciale per il cambiamento climatico esclusivamente ai dipendenti di amministrazioni pubbliche di livello dirigenziale. Ricordo che il citato articolo 17-novies ha istituito tale figura con l'obiettivo di garantire una più efficace partecipazione italiana agli eventi e ai negoziati internazionali sui temi ambientali. La disposizione in esame prevede l'esclusione della corresponsione di emolumenti o compensi, comunque denominati, aggiuntivi oltre a quelli già in godimento, ferma restando la corresponsione del trattamento economico di missione, per il quale sono autorizzate spese di 434.860 euro per il triennio 2021-2023.
  Nell'ambito del Titolo III – Gestioni commissariali, imprese agricole e sport, il Capo I comprende 3 articoli di interesse della Commissione, in quanto riguardano interventi le gestioni commissariali.
  L'articolo 41 modifica in più punti l'articolo 33 del decreto-legge n. 133 del 2014 che disciplina la nomina e le funzioni del Commissario straordinario per la bonifica ambientale e rigenerazione urbana dell'area di rilevante interesse nazionale Bagnoli-Coroglio.
  Il nuovo Commissario straordinario di Governo, individuato nel Sindaco di Napoli, dispone di un incarico fino al 31 dicembre 2025, con l'attribuzione di una struttura di supporto, di una contabilità speciale e della facoltà di proporre al Presidente del Consiglio le opportune iniziative ai fini dell'esercizio dei poteri sostitutivi, qualora nelle fasi di istruttoria riferite all'elaborazione della proposta di programma, ovvero di attuazione dello stesso, emergano dissensi, dinieghi, opposizioni o altro atto equivalente provenienti da un organo di un ente territoriale interessato che, secondo la legislazione vigente, sia idoneo a precludere, in tutto o in parte, il procedimento e non sia previsto un meccanismo di superamento del dissenso.
  Si prevede, tra l'altro, la possibilità per il Commissario di avvalersi, in relazione a specifici interventi, anche di altri soggetti attuatori (rispetto ad Invitalia). Il soggetto attuatore è tenuto, in particolare, a redigere e trasmettere al Commissario, entro il 31 dicembre di ciascun anno, un cronoprogramma relativo alle attività svolte.
  Si segnala che la disposizione in esame, alla lettera d), interviene anche sulla composizione della cabina di regia, che viene estesa anche al Ministero della cultura e consente adesso la possibilità di sentire associazioni, comitati e altri soggetti rappresentativi. Pag. 171
  Ancora, la lettera e) introduce la possibilità di esaminare il programma di rigenerazione urbana attraverso la procedura di VIA, in luogo della procedura di VAS; in tal caso, la valutazione ambientale viene effettuata dall'autorità competente (Stato o regione) che avrebbe effettuato la VAS, e si conclude con l'emanazione di un unico provvedimento. La norma in esame giustifica tale intervento in considerazione della complessità della pianificazione e della necessità che, ai fini della VAS, siano previamente definiti i profili localizzativi e le azioni che, in ragione della loro pluralità e contestualità, sono suscettibili di generare effetti cumulativi e sinergici.
  L'articolo 42 rafforzai poteri del Commissario straordinario per l'attuazione degli interventi di risanamento ambientale e riqualificazione del territorio della città di Taranto. Il mandato del Commissario straordinario è esteso fino a 3 anni, prorogabili fino al 31 dicembre 2023, e allo stesso Commissario si assegna una struttura di supporto, definendone le modalità di reperimento e di retribuzione del relativo personale. Si prevede, inoltre, in caso di dissensi, dinieghi, opposizioni, l'esercizio di poteri sostitutivi, su proposta del medesimo Commissario.
  L'articolo 43 modifica in più punti l'articolo 5 del decreto-legge n. 111 del 2019 al fine di potenziare la struttura del Commissario unico per la bonifica delle discariche abusive, prevedendo, in particolare, l'estensione delle funzioni e delle attività del Commissario unico, su richiesta delle singole regioni, agli interventi di bonifica o messa in sicurezza delle discariche e dei siti contaminati di competenza regionale, nonché su richiesta del Ministero della transizione ecologica, agli interventi di bonifica dei siti contaminati di interesse nazionale.
  Si prevede inoltre la predisposizione, sulla base di intese stipulate in Conferenza Stato-regioni, di un elenco di siti con priorità di intervento e la possibilità di nominare tre subcommissari, con un'indennità onnicomprensiva pari a 30.000 euro annui.
  Il Titolo IV infine è relativo ad Investimenti e rafforzamento del sistema di prevenzione antimafia.
  Data l'importanza del provvedimento e le numerose disposizioni di competenza della Commissione, propone di avviare un'interlocuzione con i gruppi volta a pervenire ad una proposta di parere largamente condivisa.

  Stefania PEZZOPANE (PD) chiede al relatore se sia possibile che la Commissione venga messa nelle condizioni di approvare il parere prima della scadenza del termine di presentazione degli emendamenti presso la Commissione di merito.

  Piergiorgio CORTELAZZO (FI) ritiene che l'interlocuzione proposta dal collega relatore Maraia, che ringrazia, debba costituire un importante momento di confronto e condivisione su temi di grande interesse per la Commissione, che inevitabilmente richiede i suoi tempi.

  Generoso MARAIA (M5S), relatore, nel confermare al collega Cortelazzo il suo intendimento di pervenire ad una sintesi il più possibile condivisa, si dichiara disponibile ad accogliere l'invito della collega Pezzopane, purché i gruppi collaborino in tal senso facendo pervenire il prima possibile eventuali rilievi che intendano porre nella proposta di parere.

  Daniela RUFFINO (CI), nel manifestare la disponibilità del proprio gruppo ad inviare quanto prima le eventuali osservazioni da integrare nella proposta di parere, ritiene che la Commissione possa esprimersi anche la prossima settimana.

  Alessia ROTTA, presidente, chiede al relatore se vi siano le condizioni per formulare la proposta di parere già nella giornata di domani, riservandosi altrimenti di proseguire l'esame dell'atto la prossima settimana.

  Generoso MARAIA (M5S), relatore, ritiene che sia altamente improbabile che già nella giornata di domani si possa pervenire alla formulazione di una proposta di parere.

Pag. 172

  Alessia ROTTA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta che sarà convocata la prossima settimana.

D.L. n. 130/2021: Misure urgenti per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas naturale.
C. 3366 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla X Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Alessia ROTTA, presidente, avverte che il provvedimento figura nel calendario dei lavori dell'Assemblea a partire da lunedì 22 novembre e che pertanto la Commissione è chiamata ad esprimere il parere in tempi compatibili con l'esame in sede referente da parte della Commissione di merito.

  Manuela GAGLIARDI (CI), relatrice, riferisce sul testo del decreto-legge n. 130 del 2021, recante misure urgenti per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas naturale, per le parti di competenza della Commissione, ai fini dell'espressione del parere da rendere alla Commissione Attività produttive.
  Come noto, il provvedimento in esame è stato adottato per far fronte alla straordinaria dinamica dei prezzi delle materie prime, che tendono verso i massimi storici sia per la ripresa delle economie dopo i ribassi dovuti alla pandemia sia per le difficoltà nelle filiere di approvvigionamento. Vale la pena ricordare come, in un recente comunicato, ARERA aveva evidenziato che tali elementi – unitamente alle alte quotazioni dei permessi di emissione di CO2 – avrebbero portato, senza l'intervento del Governo contenuto nel decreto-legge in esame, ad un aumento superiore al 45 per cento della bolletta dell'elettricità e di oltre il 30 per cento di quella del gas.
  Applicando le misure varate dall'Esecutivo, valide per il prossimo trimestre, l'aumento per la famiglia tipo in tutela sarà invece ridotto a +29,8 per cento per la bolletta dell'elettricità e a +14,4 per cento per quella del gas (grazie anche alla riduzione dell'Iva contenuta nel decreto).
  Dopo aver illustrato brevemente il contenuto del provvedimento, si sofferma sulle disposizioni di più diretta competenza della Commissione.
  Fa presente al riguardo che l'articolo 4, al comma 1 abroga talune disposizioni indicate nell'allegato che prevedono l'adozione di provvedimenti attuativi, mentre il comma successivi interviene in materia di corsi di specializzazione per attività di sostegno didattico nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria.
  Per i profili di competenza, segnala che tra le disposizioni abrogate elencate in allegato, figura l'articolo 51, comma 1, del decreto-legge n. 76 del 2020, con il quale erano state introdotte disposizioni per snellire la procedura di VIA per gli interventi urgenti finalizzati al potenziamento o all'adeguamento della sicurezza delle infrastrutture stradali, autostradali, ferroviarie e idriche esistenti, ricadenti nelle categorie progettuali di cui agli allegati II e II-bis alla parte seconda del Codice dell'ambiente (decreto legislativo n. 152 del 2006), per i quali, quindi, è prevista la verifica di assoggettabilità a VIA ovvero la valutazione di impatto ambientale (VAS).
  Nel dettaglio, la norma ora abrogata prevedeva che per tali interventi, individuati entro il 31 dicembre 2020 con decreto del Presidente del Consiglio, il proponente dovesse presentare al Ministero dell'ambiente, gli elementi informativi dell'intervento e del sito, finalizzati a stabilire se il progetto dovesse o no essere sottoposto a verifica di assoggettabilità a VIA o a VAS.
  La relazione illustrativa sottolinea che, in considerazione di quanto disposto dall'articolo 18 del decreto-legge n. 77 del 2021, si ritiene che la procedura prevista dal citato articolo 51 possa ragionevolmente ritenersi assorbita nella procedura disciplinata dall'articolo 18, che introducendo il comma 9-bis all'articolo 6 del decreto legislativo n. 152 del 2006 (Codice dell'ambiente), prevede che: «nell'ambito dei progetti già autorizzati, per le varianti Pag. 173progettuali legate a modifiche, estensioni e adeguamenti tecnici non sostanziali che non comportino impatti ambientali significativi e negativi si applica la procedura di cui al comma 9».
  Si riserva, in conclusione, di presentare una proposta di parere che tenga conto degli elementi che emergeranno dal dibattito.

  Rachele SILVESTRI (FDI) manifestando perplessità sull'intervento operato dal Governo per far fronte all'aumento delle bollette di energia e gas, ricorda che il bollettino economico della Banca centrale europea riporta dati assai preoccupanti sull'aumento dell'inflazione e sulla durata di tale rialzo. Anche le stime di Federconsumatori evidenziano un possibile aumento delle bollette assai consistente. Le misure messe in campo dal Governo sono a suo giudizio insoddisfacenti e certamente non in grado di arginare la crisi imminente. Preannuncia pertanto il voto contrario del proprio gruppo sul provvedimento in esame.

  Manuela GAGLIARDI (CI), relatrice, presenta una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).

  La sottosegretaria Ilaria FONTANA concorda con la proposta di parere della relatrice.

  La Commissione approva la proposta di parere favorevole presentata dalla relatrice (vedi allegato 1).

  La seduta termina alle 14.20.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 17 novembre 2021.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.20 alle 14.35.

INTERROGAZIONI

  Mercoledì 17 novembre 2021. — Presidenza della presidente Alessia ROTTA. – Interviene, da remoto, il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e la mobilità sostenibili, Giancarlo Cancelleri.

  La seduta comincia alle 14.35.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Alessia ROTTA, presidente, ricorda che è stato chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

5-05786 Paita: Interventi per la messa in sicurezza del ponte di Traso, sulla SS 45 Genova-Piacenza.

  Silvia FREGOLENT (IV), in accordo con la presentatrice, sottoscrive l'interrogazione.

  Il sottosegretario Giancarlo CANCELLERI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Silvia FREGOLENT (IV), replicando, ringrazia il sottosegretario della risposta, esprimendo soddisfazione per l'avvio dei bandi e dei lavori. La strada statale oggetto dell'interrogazione è di particolare importanza, perché collega la bassa Pianura Padana con la Liguria e rappresenta un'arteria ad alto traffico. La mancata ultimazione dei lavori, il cui termine è programmato per la prossima primavera, desta preoccupazione soprattutto con riguardo al traffico merci, ed in particolare qualora intervengano altre interruzioni. Osserva che pur essendo passati anni dalla tragedia del ponte Morandi, ancora non si è stabilizzata definitivamente la viabilità ligure che collega porti importanti con il Nord del Paese e questo rappresenta un grave problema a livello infrastrutturale oltre che un personale dispiacere.
  Evidenzia inoltre che se si registrano lungaggini pur in presenza di una legge speciale come quella approvata in occasione della caduta del ponte di Genova, tanto più desta preoccupazione l'attuazione Pag. 174 di un programma monumentale di opere quali quelle previste dal PNRR, non essendo sufficienti neanche gli interventi di semplificazione previsti negli scorsi anni.
  Fa presente, in conclusione, che, insieme alla presentatrice – impossibilitata ad essere presente dovendo presiedere i lavori della IX Commissione – monitorerà l'andamento dei lavori, riservandosi di intervenire nuovamente sul punto.

5-06196 Sozzani: Tempi di ricostruzione del ponte provvisorio di Romagnano Sesia (Novara).

  Il sottosegretario Giancarlo CANCELLERI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Diego SOZZANI (FI), replicando, ringrazia il sottosegretario della risposta, di cui si dichiara soddisfatto.

5-06304 Pizzetti: Modalità di finanziamento, anche attraverso le risorse del PNRR, del nuovo ponte di Casalmaggiore sul fiume Po sito nel territorio della provincia di Parma.

  Il sottosegretario Giancarlo CANCELLERI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Luciano PIZZETTI (PD), replicando, ringrazia il sottosegretario per la risposta che giudica tuttavia vaga. Pur essendo chiaro l'impegno finanziario contenuto nel disegno di legge di bilancio per gli anni a venire, mancano nella risposta gli elementi richiesti relativamente alla costruzione del nuovo ponte di Casalmaggiore. È comune e condivisa la consapevolezza che il ponte vada costruito, essendo conteggiati in un decennio i tempi di operatività del ponte esistente, ed è pertanto necessario che quanto prima ne venga definita la progettazione con riguardo alla provincia di Parma e si individuino le risorse necessarie. Esprime infatti la preoccupazione che con ulteriori ritardi si possa giungere al momento del fine vita dell'attuale ponte, rimanendo il territorio senza un'infrastruttura di collegamento.

5-06693 Pretto: Tempi di realizzazione della variante alla strada provinciale 46 del Pasubio, nel territorio della provincia di Vicenza.

  Il sottosegretario Giancarlo CANCELLERI, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Erik Umberto PRETTO (LEGA), replicando, ringrazia il sottosegretario per la risposta. Gli preme ricordare che si tratta di un'opera fondamentale per la provincia di Vicenza, attesa per trent'anni da cittadini e imprese, che sgraverebbe il centro cittadino dal passaggio di veicoli, anche pesanti, che creano problemi di salute ai cittadini, di staticità degli edifici e di competitività alle imprese del territorio. Auspica pertanto la massima attenzione da parte del Governo nella definizione di questa importante infrastruttura.

  Alessia ROTTA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.55.

AVVERTENZA

  Il seguente punto dell'ordine del giorno non è stato svolto:

5-06171 Colletti: Valutazione delle decisioni assunte da Anas per garantire la sicurezza della SS80 del Gran Sasso, con particolare riguardo alla mancata tutela del paesaggio e dell'ambiente.