CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 10 novembre 2021
691.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
COMUNICATO
Pag. 115

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 10 novembre 2021. — Presidenza del presidente Filippo GALLINELLA.

  La seduta comincia alle 14.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Filippo GALLINELLA, presidente, ricorda che è stato chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Norme per favorire interventi di recupero, manutenzione e salvaguardia dei castagneti e per il sostegno e la promozione del settore castanicolo nazionale e della filiera produttiva.
Nuovo testo C.1650 Incerti e abb.
(Seguito esame e rinvio – Abbinamento della proposta di legge C. 3282 Loss).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 15 settembre scorso.

  Filippo GALLINELLA, presidente, ricorda che, nella seduta del 15 settembre scorso, ha dato conto della presentazione di 70 proposte emendative, nessuna delle quali presenta profili critici di ammissibilità.
  Avverte che la proposta di legge C. 3282 Loss è stata abbinata, ai sensi dell'articolo 77, comma 1, del Regolamento, alle proposte di legge già in esame, vertendo sulla stessa materia.

Pag. 116

  Susanna CENNI (PD), relatrice, intervenendo sul complesso degli emendamenti presentati riferisce alla Commissione che è attualmente in corso un confronto con gli uffici del Ministero al fine di approfondire l'impatto di alcune proposte emendative, il cui contenuto innovativo richiede un supplemento di riflessione. Più in generale, preannuncia l'orientamento di accogliere favorevolmente molte delle proposte emendative presentate che non abbiano però lo scopo di riscrivere interi articoli del testo base. Preannuncia, altresì, che in qualità di relatrice, al termine del confronto con il Governo, intende presentare ulteriori emendamenti.

  Filippo GALLINELLA, presidente, nel condividere il metodo di lavoro preannunciato dalla relatrice, ritiene che al termine del confronto con il Governo la Commissione potrà utilmente passare all'esame degli articoli e delle proposte emendative ad essi riferite. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.10.

RISOLUZIONI

  Mercoledì 10 novembre 2021. — Presidenza del presidente Filippo GALLINELLA.

  La seduta comincia alle 15.30.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Filippo GALLINELLA, presidente, ricorda che è stato chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

7-00720 Loss: Iniziative per il contrasto alla diffusione del Bostrico tipografo.
(Discussione e rinvio).

  La Commissione inizia la discussione della risoluzione in titolo.

  Martina LOSS (LEGA) illustra la risoluzione a sua prima firma, volta a prevedere interventi urgenti al fine di contrastare i danni del Bostrico tipografo, parassita ormai endemico delle foreste dell'area alpina.
  In particolare, evidenzia che il Bostrico tipografo, che rappresenta il più importante parassita forestale d'Europa, è un coleottero scolitide corticicolo classificato tra le dieci specie di insetti responsabili dei maggiori danni alle foreste europee, in particolare le foreste alpine delle Dolomiti popolate dall'abete rosso, ed è presente in 22 Stati membri.
  Osserva come in un ecosistema naturale l'Ips typographus rappresenta un fattore di equilibrio e biodiversità e che in Italia, il Bostrico, si concentra soprattutto nelle regioni settentrionali (Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte e Lombardia) ed è un organismo oramai endemico dell'area alpina, visto anche che non è disponibile ad oggi una misura fitosanitaria che possa incidere in modo definitivo sulla sua presenza nei boschi tanto da non poter essere ipotizzabile la sua eradicazione
  Ricorda che, a seguito del passaggio della tempesta Vaia di fine 2018, nel 2019 si sono avuti generalizzati aumenti delle popolazioni di Bostrico in molte aree del Triveneto – come emerso dal monitoraggio e dalla sorveglianza del territorio – tenuto conto anche dell'elevato numero di alberi abbattuti. Rileva che questo insetto che predilige, per la sua alimentazione e riproduzione, le parti deperienti delle piante e che è in grado di passare dal legno a terra alle piante in piedi, indebolendole. Evidenzia come le infestazioni di Bostrico siano legate a situazioni climaticamente sfavorevoli all'abete rosso e come i fenomeni climatici legati al cambiamento climatico e al riscaldamento globale, registrato sia a livello alpino che europeo, stiano generando un progressivo aumento della frequenza dell'intensità delle infestazioni, oggi aggravate dalla situazione generata dalla tempesta Vaia. Segnala che in questo ultimo Pag. 117periodo la situazione si sta aggravando ulteriormente, in quanto gli andamenti climatici discontinui in atto aumentano lo «stress» delle popolazioni di abete rosso, con la crescita della mortalità degli alberi in piedi per il diffondersi del Bostrico, con il grave rischio di arrivare ad una assenza quasi totale dell'abete rosso nelle nostre foreste alpine.
  In tale contesto di emergenza da Bostrico, il Piano strategico nazionale previsto dalla nuova PAC può diventare uno strumento decisivo per pianificare interventi e convogliare risorse sui territori colpiti da tale flagello, non solo per fasi operative di intervento durante l'emergenza, ma anche per le fasi seguenti di impiego del materiale asportato e di ripristino degli ambienti boscati profondamente intaccati dal Bostrico. Al riguardo, ritiene che compito delle istituzioni sia quello di portare a livello europeo i dati dell'emergenza e la richiesta di supporto e appoggio da parte dell'Unione europea anche attraverso lo strumento strategico forestale. Ciò premesso, evidenzia pertanto che l'atto di indirizzo in esame è volto ad impegnare il Governo: ad adottare specifiche iniziative, anche di natura economica, per la lotta ed il contrasto a livello nazionale del Bostrico tipografo, al pari di quanto già fatto per la processionaria del pino nonché di quanto previsto per il contrasto alla Xylella fastidiosa, al fine di eliminare o perlomeno ridurre la diffusione del suddetto coleottero e di altre patologie del bosco; a mettere a disposizione del Parlamento e delle regioni i dati in tempo reale sull'avanzare della diffusione della infestazione da Bostrico e sullo stato di aggressività, al fine di scongiurare il rischio che nel breve termine si vedano scomparire centinaia di migliaia di ettari di foresta di abete rosso; ad attivare una task force con a capo il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali coadiuvato dai dipartimenti delle Università del Triveneto e dei Corpi forestali del Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia, per attivare un piano di azione esecutivo da mettere in atto per intervenire tempestivamente per la salvaguardia dei boschi dolomitici; ad adottare iniziative tempestive di aiuto economico per le regioni colpite dall'infestazione, anche attraverso lo strumento delle azioni del Programma di sviluppo rurale, al fine di realizzare strade forestali con le quali si possano raggiungere agevolmente le zone dove sono stati rinvenuti i focolai di bostrico nonché per attuare un'azione tempestiva di rimozione del materiale forestale infetto e piazzali per lo stoccaggio del materiale in attesa della destinazione finale verso i siti di lavorazione e trasformazione; a inserire nel Piano strategico nazionale (Psn) per la Politica agricola comune (Pac) misure specifiche per far fronte all'emergenza Bostrico affinché le regioni possano prevedere misure ad hoc di contrasto all'infestazione, da destinare non solo alla realizzazione di strade e piazzali per le azioni di cantiere e di stoccaggio del materiale forestale, ma anche alle successive iniziative di riforestazione dei siti attaccati dal bostrico; a rendere operativo rapidamente lo strumento della «Strategia Forestale Nazionale» (Sfn), approvata dal tavolo tecnico, presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, il 15 giugno 2021, finanziando le sue azioni e sottoazioni per intervenire tempestivamente nel contrasto alla diffusione del bostrico sulle Alpi, e ad emanare, in termini rapidi, i decreti ancora pendenti che attuano in maniera efficace il decreto legislativo del 3 aprile 2018, n. 34, «Testo unico in materia di foreste e filiere forestali» (Tuff); a promuovere le opportune iniziative di competenza a livello europeo, portando i dati dell'emergenza e la richiesta di supporto e appoggio da parte dell'Unione europea anche attraverso lo strumento strategico forestale, per dare tutto il supporto possibile ai territori alpini colpiti e prevenire l'espansione dell'infestazione a livello europeo; ad adottare iniziative affinché la «nuova Strategia forestale europea» tenga conto delle competenze sviluppate a livello nazionale e delle direttive già emanate dagli Stati membri in merito ai criteri di sostenibilità delle biomasse e delle politiche per il miglioramento della qualità dell'aria, nonché in merito all'impatto socio-economico della filiera bosco-legno-energia per lo sviluppo e il presidio delle aree montane e Pag. 118rurali, sostenendo lo sviluppo di questa filiera al fianco delle altre filiere di produzione di energie rinnovabili.
  Infine, al fine di approfondire le principali criticità fin qui esposte propone alla Commissione di svolgere un ciclo di audizioni al fine di far emergere le priorità di azione idonee ad affrontare il grave fenomeno descritto.

  Filippo GALLINELLA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

7-00686 Viviani: Iniziative in sede europea a tutela del comparto ittico nazionale.
7-00726 Caretta: Iniziative in sede europea a tutela del comparto ittico nazionale.
(Seguito della discussione e rinvio – Abbinamento della risoluzione 7-00743 Incerti).

  La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni, rinviata nella seduta del 12 ottobre scorso.

  Filippo GALLINELLA, presidente, avverte altresì che è stata presentata la risoluzione 7-00743 Incerti che, vertendo sul medesimo argomento, propone sia trattata congiuntamente.

  La Commissione concorda.

  Antonella INCERTI (PD) illustra brevemente i contenuti della risoluzione. In particolare, ricorda preliminarmente che il fermo pesca è un provvedimento istituito dal Governo italiano, su norme previste dai regolamenti dell'Unione europea che disciplinano la pesca durante i periodi riproduttivi dei principali organismi marini oggetto di commercializzazione e si concentra, principalmente, sui sistemi di pesca invasivi per garantire la salvaguardia della fauna marina. A tale riguardo, ricorda che l'inizio e la durata del fermo pesca nei mari italiani varia a seconda delle zone e delle coste e che ogni anno il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali emana il decreto ministeriale dove sono specificate le date in cui è obbligatorio l'arresto temporaneo della pesca che, benché possa subire di anno in anno delle variazioni, generalmente segue i periodi riproduttivi delle specie marine e quindi si concentra in estate e può arrivare fino in autunno. Segnala che le giornate di operatività in mare si sono ridotte a circa 140 all'anno, a fronte di un'attività imprenditoriale che deve essere sostenuta per 365 giorni e che lo scontento degli operatori deriva dal fatto che mancano un sistema efficace di ammortizzatori e politiche di mercato in grado di compensare i periodi di interruzione dell'attività di pesca.
  In tale contesto, ritiene che per migliorare e conservare le risorse ittiche diventa oggi necessario gestire diversamente le giornate di fermo pesca, basandosi sul ripopolamento dello stock ittico, ma anche offrendo alle imprese di pesca che fanno attività di strascico (quindi con imbarcazioni superiori ai 25 metri) la possibilità di gestire in autonomia, secondo i fabbisogni e i costi di esercizio dell'impresa, un plafond di giornate di fermo biologico come indicato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Evidenzia, altresì, che a queste criticità si aggiungono gli effetti della pandemia che hanno causato perdite per 500 milioni di euro tra produzione invenduta, crollo dei prezzi e chiusura dei ristoranti, oltre al costo per garantire a bordo distanziamento e misure di sicurezza. In tale contesto, la creazione e lo sviluppo di nuove attività economiche nel settore della pesca a opera di giovani pescatori, rappresenta una sfida sul piano finanziario e costituisce un elemento di cui è opportuno tener conto nell'assegnazione dei finanziamenti europei. Evidenzia, quindi, che il comparto ittico nazionale deve essere supportato in modo da sostenere l'adeguamento dell'imbarcazione a livello tecnologico, l'innovazione e gli investimenti a bordo dei pescherecci e di tutta la filiera ittica. Tali sostegni dovrebbero includere azioni intese a migliorare la salute, la sicurezza e le condizioni di lavoro, l'efficienza energetica e la qualità delle catture.
  Tutto ciò premesso, sottolinea come la risoluzione a sua prima firma si ponga Pag. 119l'obiettivo di impegnare il Governo: ad adottare iniziative, nelle opportune sedi europee, affinché sia maggiormente tutelato il comparto ittico nazionale fortemente colpito dall'emergenza Covid-19; ad adottare iniziative per l'armonizzazione degli strumenti di gestione nazionale con quelli comunitari sulla base di metodologie scientifiche; a valutare gli impatti connessi con l'attuazione delle diverse misure di gestione in relazione agli aspetti di natura economica e sociale del comparto ittico nazionale; a favorire lo sviluppo della piccola pesca costiera sostenibile, attraverso misure che favoriscano l'economia blu sostenibile, la conservazione e il ripristino degli ecosistemi marini, la riduzione dei rifiuti marini; a promuovere la pesca sostenibile e la conservazione delle risorse biologiche del Mediterraneo; a promuovere iniziative tese a rilanciare il consumo di prodotti ittici italiani attraverso accordi di filiera e piani di comunicazione adeguati; ad adottare iniziative volte a rafforzare il dialogo mediterraneo nelle sedi multilaterali, anche attraverso il sostegno dei processi di internazionalizzazione delle imprese, sia per l'identificazione di nuovi mercati di sbocco per le esportazioni, sia per il decollo di partnership con altri Stati membri e con Paesi terzi del Mediterraneo; ad adottare iniziative che rendano attrattivo l'intero comparto ittico, favorendo il ricambio generazionale, incentivando l'apprendistato, la formazione continua, valorizzando nel contempo il ruolo delle donne nella filiera ittica come soggetti promotori di nuova imprenditorialità; ad assumere le iniziative di competenza per dotare il settore della pesca degli strumenti finanziari e delle risorse umane necessarie a raccogliere la sfida del nuovo corso europeo favorito dall'istituzione dal Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l'acquacoltura .

  Lorenzo VIVIANI (LEGA) osserva come tutte le risoluzioni all'esame della Commissione prevedano impegni del tutto omogenei e ritiene vi siano le condizioni per poter elaborare un testo unificato ampiamente condiviso.
  Auspica, pertanto, che si possa svolgere rapidamente un ciclo di audizioni al termine del quale la Commissione potrà giungere all'approvazione delle risoluzioni al fine di dare risposte concrete al problema della riduzione delle giornate di pesca anche attraverso misure di sostegno.

  Filippo GALLINELLA, presidente, invita i rappresentanti dei gruppi ad indicare i soggetti che ritengono di voler audire al fine di poter organizzare il prosieguo dei lavori in modo efficiente. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione congiunta ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.55.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 657 del 15 settembre 2021, a pagina 238, seconda colonna, alla trentaduesima riga, nella fisionomia dopo le parole «Seguito esame e rinvio» aggiungere le seguenti: «– Abbinamento delle proposte di legge C. 2957 Parentela e C. 3153 Caretta».