CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 20 ottobre 2021
679.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VII e IX)
COMUNICATO
Pag. 64

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 20 ottobre 2021. — Presidenza della presidente della VII Commissione Vittoria CASA. – Intervengono la sottosegretaria di Stato per la cultura Lucia Borgonzoni e la sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economico Anna Ascani.

  La seduta comincia alle 14.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2019/790 sul diritto d'autore e sui diritti connessi nel mercato unico digitale e che modifica le direttive 96/9/CE e 2001/29/CE.
Atto n. 295.
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  Le Commissioni proseguono l'esame dello schema di decreto in titolo, rinviato nella seduta del 13 ottobre 2021.

  Vittoria CASA, presidente, avverte che la Commissione Bilancio ha fatto pervenire i propri rilievi sull'atto in esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del regolamento. Ricorda che, ai sensi del comma 5 del citato articolo 96-ter, i rilievi della Commissione Bilancio saranno trasmessi al Governo unitamente al parere delle Commissioni VII e IX. Ricorda quindi che nella precedente seduta i relatori hanno presentato una proposta di parere favorevole con osservazioni e che il Governo ha dichiarato la disponibilità ad attendere l'espressione del parere ancora fino ad oggi. Chiede quindi ai relatori se confermano la loro proposta di parere o intendono modificarla.

  Alessandro FUSACCHIA (M-MAIE-PSI-FE), relatore per la VII Commissione, presenta una nuova versione della proposta di parere dei relatori (vedi allegato 1), modificata rispetto alla proposta depositata nella precedente seduta. Rimarca che alla stesura Pag. 65 della proposta hanno contribuito molti colleghi commissari, e li ringrazia tutti per i suggerimenti.

  Vincenza BRUNO BOSSIO (PD), relatrice per la IX Commissione, premette che i relatori hanno svolto un attento lavoro, a partire dal confronto con i suggerimenti espressi dai membri delle due Commissioni. Pone però un problema di coerenza fra il parere che le Commissioni si accingono a esprimere sull'atto in esame e il parere espresso dalla IX Commissione sulla cosiddetta legge sui servizi digitali (DSA), che viene infatti esplicitamente richiamata nel quarto punto delle premesse della proposta di parere. In particolare, il tema degli «estratti molto brevi» è oggetto di un contrasto tra piattaforme ed editori: il Parlamento ha in questo caso il dovere non di mantenere una posizione neutrale fra due tipologie di soggetti contrapposte, bensì di prendere esplicitamente le parti degli editori, che rappresentano la vera produzione italiana. Sulla base di queste esigenze, ritiene che si dovrebbe espungere la parola «certi» nell'osservazione n. 2) della proposta di parere.

  Federico MOLLICONE (FDI) ricorda il lungo percorso istruttorio compiuto dalle Commissioni, che ha compreso numerose audizioni tenutesi anche su impulso del suo gruppo, nel corso delle quali sono state ascoltate tutte le parti in causa. Ritiene importante tenere conto delle istanze che sono venute dalle parti deboli. Dichiara quindi di concordare con la relatrice Bruno Bossio, che ha espresso considerazioni condivisibili per linearità. Sottolinea che gli OTT, guidati in particolare da Google, difendono, legittimamente, interessi miliardari e che il Parlamento italiano ha il dovere di tutelare le parti deboli del rapporto di forza, soprattutto i soggetti editoriali più piccoli. Evidenzia che si tratta di un tema che attiene alla libertà. Venendo al contenuto della proposta di parere, sottolinea che le Commissioni riunite 2a e 8a del Senato hanno appena approvato un parere sull'atto del Governo in titolo che reca un'osservazione in merito ai cosiddetti «estratti brevi» di tenore molto diverso rispetto a quello del parere che il relatore Fusacchia ha testé proposto alle Commissioni. Contesta, in particolare, il riferimento ai «parametri certi» per la identificazione degli estratti molto brevi, che, a suo avviso, è la richiesta di bandiera delle lobbies legate a Google contro gli interessi dell'editoria nazionale e locale. Poiché l'unico parametro certo può essere il dato numerico dei caratteri di un contributo editoriale, ritiene che chiedere parametri certi non possa che recare un danno a chi fornisce i contributi medesimi, facendo salvi gli interessi delle grandi piattaforme. Evidenziando quindi la discrasia tra i due pareri di Camera e Senato, invita i relatori a modificare l'osservazione n. 2), eliminando il riferimento ai «parametri certi», per uniformarla a quella recata dal parere espresso dalle competenti Commissioni del Senato. Dopo aver ricordato che il suo gruppo aveva avanzato una proposta diversa, chiede che, in alternativa, sia soppressa del tutto l'osservazione n. 2). Sottolinea non si tratta tanto di dividersi su questioni legate all'appartenenza politica, quanto di evitare che il Parlamento si schieri a difesa di interessi miliardari di piattaforme giganti, ancorché legittimi, a danno della piccola editoria. Chiede una sospensione della seduta per approfondire questo punto.

  Gianluca VACCA (M5S), riferendosi all'intervento del deputato Mollicone, rimarca che, nel muoversi all'interno del perimetro delineato dalla direttiva, il fine ultimo deve restare quello di tutelare il lavoro di chi produce informazione, bilanciando i diversi interessi delle forze in campo. Precisa che il riferimento a parametri certi non comporta affatto una presa di posizione a favore delle piattaforme: l'osservazione intende piuttosto accogliere l'invito del presidente di AGCOM e di quello di AGCM ad introdurre parametri più certi e definiti per l'individuazione degli estratti brevi, per scongiurare possibili contenziosi. Respingendo quello che definisce un tentativo del deputato Mollicone di dividere i parlamentari tra chi difende gli interessi dei grandi players e chi difende quelli dei Pag. 66soggetti economicamente più deboli, ricorda che la prima necessità è quella di condividere e rispettare lo spirito della direttiva, cercando di contemperare le esigenze delle diverse parti in gioco. Ricorda che il web è un veicolo importante di circolazione dell'informazione che può ampliare i ricavi giornalistici e contribuire al rilancio del settore. Esprime quindi un giudizio complessivamente positivo sulla proposta di parere, che, a suo avviso, opera un'ottima sintesi delle istanze formulate dai vari gruppi, nonché sul contenuto dell'osservazione n. 2). Tuttavia, ritiene che si sarebbe potuto osare di più, formulando alcuni rilievi in forma di condizioni, piuttosto che limitarsi a osservazioni sfumate: si riferisce in particolare a quella relativa alla riproduzione delle immagini, che avrebbe potuto essere più aderente al contenuto della risoluzione approvata a suo tempo dalla VII Commissione.

  Massimiliano CAPITANIO (LEGA) ringrazia i relatori e per il lavoro fatto per la stesura della proposta di parere e per aver recepito in essa i suggerimenti di tutte le forze politiche. Rispondendo al deputato Mollicone, ricorda che il Parlamento si è in più occasioni adoperato a favore dell'editoria, e cita in proposito i due casi di Radio Radicale e de il manifesto. Rileva che la materia è certamente complessa, ma che la richiesta di parametri atti ed evitare il contenzioso viene proprio dagli editori, alcuni dei quali hanno tra l'altro stipulato degli accordi con Google nel 2016. Si dichiara comunque a favore di una breve sospensione della seduta per elaborare ulteriormente una proposta di parere che risulti ampiamente condivisa.

  Federico MOLLICONE (FDI), intervenendo sull'ordine dei lavori, puntualizza che, come già detto nel suo precedente intervento, le diverse posizioni sono tutte legittime.

  Paolo LATTANZIO (PD), dopo aver premesso che i temi sono stati affrontati per molte settimane senza alcuna barriera ideologica, osserva che la proposta di parere, vista nel suo complesso, con le sue numerose osservazioni, è equilibrata e certo non può essere definita priva di coraggio. In essa si tiene conto dei molteplici interessi del mondo culturale italiano, contemperando esigenze diverse e tutelando chi ha minore forza economica. Ricorda che quello all'esame è un provvedimento sul pluralismo dell'informazione, come sottolineato dal presidente dell'AGCOM, e che il valore aggiunto della proposta di parere sta proprio nella sua tutela.

  Luigi CASCIELLO (FI) invita a valutare gli effetti che il riferimento a «parametri certi» può provocare nella materia degli estratti brevi, esponendo i contenuti giornalistici alla cernita fatta da un algoritmo utilizzato da Google. Esprime l'avviso che sarebbe opportuno trovare una formulazione diversa dell'osservazione n. 2).

  Alessandro FUSACCHIA (M-MAIE-PSI-FE), relatore per la VII Commissione, invita tutti a tenere nella giusta considerazione la necessità di definire il concetto di estratti brevi in termini tali da evitare l'insorgere di questioni e contenziosi. Ricorda quanto ha detto sul tema il presidente di AGCOM intervenuto in audizione e quanto rimarcato nel parere dell'AGCM. Conclude precisando che l'osservazione n. 2) è frutto di molta attenzione e riflette il tentativo di tenere nel giusto conto le esigenze delle diverse parti. Ciò detto, è favorevole a sospendere la seduta per approfondire la questione.

  Vittoria CASA, presidente, sospende brevemente la seduta.

  La seduta, sospesa alle 14.40, è ripresa alle 15.05.

  Alessandro FUSACCHIA (M-MAIE-PSI-FE), relatore per la VII Commissione, anche a nome della relatrice per la IX Commissione, deputata Bruno Bossio, propone di riformulare l'osservazione n. 2) della proposta di parere, relativa all'«estratto molto breve», nei termini seguenti: «occorre che la categoria di “estratto molto breve” – Pag. 67ferma la sua qualificazione come testo che non dispensa dalla consultazione dell'articolo nella sua integrità – sia definita mediante parametri che prevengano il più possibile l'insorgere di possibili contenziosi». In sostanza, cadono l'aggettivo «certi» riferito a «parametri» e la frase «e che non pregiudichino i diritti dell'editoria nazionale e locale». Chiarisce che tale riformulazione raccoglie un più ampio consenso tra le diverse forze politiche ed è comunque idonea a dar conto in modo equilibrato della complessità della questione sollevata dai vari soggetti auditi dalle Commissioni.

  Secondo Gianluca VACCA (M5S) era preferibile la formulazione dell'osservazione n. 2) prospettata dai relatori ad inizio seduta, che era già il frutto di una ragionata mediazione tra punti di vista diversi e che teneva conto tra l'altro delle posizioni sia dell'AGCOM sia dell'AGCM. A suo avviso, chiedere la definizione di «parametri certi» non avrebbe comportato in nessun modo uno sbilanciamento del parere a favore degli interessi delle piattaforme contro gli editori e avrebbe servito meglio l'esigenza primaria di tutti, anche degli editori, che è quella di un quadro di regole certe e univoche. Ritiene che la nuova formulazione dell'osservazione, della quale prende atto, lasci forti incertezze ed è controproducente, rispetto allo scopo che si voleva raggiungere, in quanto apre probabilmente la strada proprio al criterio del numero di caratteri, che è quello più adatto a evitare l'insorgere di contenziosi. Ad ogni modo, valutando la proposta di parere dei relatori nel suo complesso e giudicandola soddisfacente ed equilibrata, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo.

  Federico MOLLICONE (FDI) premesso che la proposta di parere dei relatori, come da ultimo riformulata, pur non essendo, a suo avviso, pienamente soddisfacente, costituisce comunque una sintesi nobile, oltre che frutto di un lavoro di mediazione serio, preannuncia che il suo gruppo la sosterrà.

  Paolo LATTANZIO (PD), rilevato che la proposta di parere dei relatori, come da ultimo riformulata, costituisce nel suo insieme una sintesi ben bilanciata e soddisfacente delle numerose posizioni raccolte nel lavoro istruttorio e che, in particolare, la riformulazione dell'osservazione n. 2) sugli estratti molto brevi è in linea con lo spirito equilibrato della proposta complessiva, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo.

  Massimiliano CAPITANIO (LEGA) ringrazia ancora a nome della Lega i relatori per quest'ultimo momento di sintesi, apprezzando che si tratta di una proposta di parere ampia e articolata che fra l'altro ribadisce la rilevanza di Agcom. Preannunzia dunque il voto favorevole della propria forza politica.

  Luigi CASCIELLO (FI), espresso apprezzamento per il lavoro di sintesi svolto dai relatori, che hanno raccolto la gran parte delle istanze, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo.

  Michele ANZALDI (IV), dopo aver espresso soddisfazione per il lavoro svolto, che si augura possa contribuire a migliorare una riforma della quale si sente un grande bisogno, dichiara il voto favorevole.

  Vittoria CASA, presidente, preso atto che il Governo non intende intervenire e non ha osservazioni sulla proposta di parere dei relatori, la pone in votazione.

  Le Commissioni approvano la proposta di parere dei relatori come da ultimo riformulata (vedi allegato 2).

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2018/1808 recante modifica della direttiva 2010/13/UE, relativa al coordinamento di determinate disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri concernenti la fornitura di servizi di media audiovisivi, in considerazione dell'evoluzione delle realtà del mercato.
Atto n. 288.
(Seguito dell'esame e rinvio).

Pag. 68

  Le Commissioni proseguono l'esame dello schema di decreto in titolo, rinviato nella seduta del 13 ottobre 2021.

  Vittoria CASA, presidente, avverte che la Commissione Bilancio ha fatto pervenire i propri rilievi sull'atto in esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del regolamento, e che, ai sensi del comma 5 del citato articolo, i rilievi saranno trasmessi al Governo unitamente al parere delle nostre Commissioni. Ricorda che il Governo ha dichiarato la disponibilità ad attendere l'espressione del parere fino ad oggi.

  Flavia PICCOLI NARDELLI (PD), intervenendo sulla programmazione dei lavori, chiede il rinvio della deliberazione del parere alla giornata di domani, ritenendo che i rappresentanti dei gruppi non abbiano avuto il tempo di approfondire la proposta anticipata informalmente questa mattina dai relatori.

  Vittoria CASA, presidente, preso atto che i relatori non sono contrari al rinvio, chiede alla rappresentante del Governo la disponibilità ad attendere il parere delle Commissioni ancora fino a domani.

  La sottosegretaria Lucia BORGONZONI dichiara la disponibilità del Governo ad attendere il parere ancora fino al 21 ottobre 2021.

  Vittoria CASA, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.20.