CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 14 ottobre 2021
676.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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COMITATO PERMANENTE PER LA POLITICA ESTERA E LE RELAZIONI ESTERNE DELL'UE

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Giovedì 14 ottobre 2021. — Presidenza del presidente Andrea ORSINI. – Interviene la viceministra degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Marina Sereni.

  La seduta comincia alle 13.35.

Comunicazione congiunta della Commissione europea e dell'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza al Parlamento europeo e al Consiglio – La strategia dell'UE per la cooperazione nella regione indo-pacifica.
JOIN(2021) 24 final.
(Esame istruttorio, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del regolamento, e conclusione).

  Il Comitato inizia l'esame istruttorio del provvedimento in oggetto.

  Andrea ORSINI, presidente e relatore, in via preliminare ricorda che, a conclusione dell'esame dell'atto in titolo, ai sensi dell'articolo 127 del regolamento, la Commissione potrà adottare un documento finale per esporre il proprio avviso su possibili iniziative da assumere.
  Pertanto, in qualità di relatore sull'atto in questa sede istruttoria, procede alla illustrazione del documento riservandosi nel prosieguo la presentazione di una proposta di documento finale, da sottoporre successivamente al voto della Commissione.
  Ricorda, altresì, che martedì 12 ottobre si è svolta l'audizione dell'Inviato Speciale dell'Unione europea per l'Indo-Pacifico, l'italiano Gabriele Visentin, che ha riferito in merito alla Strategia europea nella regione indo-pacifica, dichiarando massima disponibilità alla collaborazione con questo Comitato.
  Passando al merito dell'atto in titolo, sottolinea che l'atto in esame dimostra il carattere cruciale di una area geografica che – come segnala la Comunicazione – si estende dalla costa orientale dell'Africa agli Stati insulari del Pacifico e che sta assumendo Pag. 20 un crescente peso economico, demografico e politico. Sulla base dei dati contenuti nella comunicazione, infatti, l'area ospita tre quinti della popolazione mondiale e produce il 60 per cento del PIL mondiale. Inoltre, l'area comprende sette membri del G20 e l'Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico (ASEAN), un partner che sta assumendo sempre maggiore importanza per l'UE.
  Rileva che l'importanza economica dell'area per l'Europa è attestata inoltre dall'interconnessione, in termini di scambi e investimenti: l'UE è il principale investitore, è al primo posto per quanto riguarda la cooperazione allo sviluppo ed è uno dei maggiori partner commerciali, con un volume degli scambi commerciali tra la regione indo-pacifica e l'Europa che nel 2019 ha raggiunto i 1.500 miliardi di euro, superiore rispetto a quello fra le altre regioni geografiche del mondo.
  Osserva che oltre alle considerazioni di carattere economico, inoltre, rileva l'evoluzione delle dinamiche geopolitiche nella regione indo-pacifica, che hanno fatto registrare negli ultimi anni una forte concorrenza, un incremento del potenziale militare e un aumento delle minacce ibride, comprese quelle alla sicurezza informatica.
  Ritiene che un posizionamento strategico da parte dell'UE si renda necessario, anche alla luce di quanto recentemente accaduto con l'annuncio del partenariato strategico, denominato AUKUS, che ha colto di sorpresa l'Unione europea ed è peraltro avvenuto il giorno prima della presentazione ufficiale della Strategia.
  Sottolinea che i recenti avvenimenti evidenziano come un impegno rafforzato e strategico dell'Unione nella regione indo-pacifica debba essere ricercato anche attraverso un rafforzamento dell'approccio sinergico con un partner consolidato come gli Stati Uniti e in complementarietà con l'azione della NATO.
  Passando quindi a illustrare in sintesi i contenuti della comunicazione in esame, e rinviando alla documentazione predisposta dagli uffici per una disamina più approfondita, evidenzia che l'obiettivo dell'impegno strategico dell'UE nella regione indo-pacifica è quello di costruire partenariati che promuovano l'ordine internazionale basato su regole e l'accesso a mercati aperti, garantiscano un contesto commerciale stabile, affrontino le sfide mondiali e pongano le basi di una ripresa economica rapida, giusta e sostenibile che crei prosperità a lungo termine e che contribuisca ad accelerare le transizioni verde e digitale. L'Unione intende anche rafforzare la sua influenza strategica e la sua sicurezza e garantire la resilienza delle sue catene di approvvigionamento, messe duramente alla prova con la crisi pandemica.
  Segnala anche che la prossima riunione del Consiglio europeo, che si svolgerà il 21 e il 22 ottobre 2021, dovrebbe discutere della strategia e della cooperazione nell'area indo-pacifica.
  Rileva, quindi, che l'impegno dell'Unione nella regione indo-pacifica sarà basato su principi e proiettato nel lungo periodo, mirando tra l'altro a: consolidare e difendere l'ordine internazionale basato su regole, promuovendo una cooperazione multilaterale inclusiva ed efficace, fondata su valori e principi comuni, anche attraverso l'impegno a rispettare la democrazia, i diritti umani e lo Stato di diritto; promuovere parità di condizioni e un contesto aperto ed equo per gli scambi commerciali e gli investimenti, nonché stabilire con la regione relazioni commerciali ed economiche reciprocamente vantaggiose e agevolare la connettività; contribuire a conseguire gli Obiettivi di sviluppo sostenibile, ad affrontare i cambiamenti climatici e il degrado ambientale terrestre e marino, a promuovere uno sviluppo socioeconomico sostenibile e inclusivo, nonché avviare una cooperazione bilaterale e multilaterale con i partner per conseguire gli obiettivi dell'Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici e della Convenzione sulla biodiversità.
  Osserva che le azioni fondamentali preannunciate per rafforzare la cooperazione con la regione si articolano nei seguenti sette settori prioritari: prosperità sostenibile e inclusiva; transizione verde; governance degli oceani; governance e partenariati digitali; connettività; sicurezza e difesa; sicurezza umana. Pag. 21
  Evidenzia che l'azione dell'Unione in materia di prosperità sostenibile e inclusiva sarà volta a creare catene del valore mondiali più resilienti e sostenibili, diversificando le relazioni commerciali ed economiche, anche per ovviare a dipendenze strategiche nelle catene di approvvigionamento (nel settore dei semiconduttori, ad esempio, si intende sviluppare una cooperazione con partner quali il Giappone, la Repubblica di Corea e Taiwan), e a rafforzare le norme che tutelano il commercio internazionale a fronte di pratiche sleali.
  Sottolinea, altresì, che la Strategia UE attribuisce molta rilevanza alla conclusione di accordi commerciali in negoziazione da anni. In questo ambito, è preannunciato l'intendimento di concludere i negoziati commerciali con Australia, Indonesia e Nuova Zelanda, riprendere i negoziati commerciali e avviare i negoziati sugli investimenti con l'India, completare l'accordo di partenariato economico con la Comunità dell'Africa orientale, valutare l'eventuale ripresa dei negoziati commerciali con Filippine, Malaysia e Thailandia e il futuro negoziato di un accordo commerciale interregionale con l'Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico (ASEAN).
  Rileva che l'azione dell'UE intende altresì concludere accordi di partenariato e di cooperazione con Malaysia e Thailandia, avviare negoziati per un accordo di partenariato e di cooperazione con le Maldive e portare a compimento l'imminente accordo di partenariato dell'UE con gli Stati dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico (ACP), che succederà all'accordo di Cotonou.
  Osserva che la comunicazione sostiene che l'UE proseguirà il suo dialogo poliedrico con la Cina per promuovere soluzioni a sfide comuni, cooperando sulle questioni di interesse comune e incoraggiando la Cina a svolgere il proprio ruolo in una regione indo-pacifica prospera e in pace, tutelando, allo stesso tempo, i propri interessi fondamentali e i propri valori e prendendo le distanze laddove sorgano disaccordi di fondo con la Cina, ad esempio in materia di diritti umani.
  Nel settore della transizione verde, evidenzia che l'azione dell'UE sarà volta in particolare a concludere alleanze e partenariati verdi con i partner della regione indo-pacifica per contrastare e mitigare i cambiamenti climatici e adattarsi agli stessi e combattere la perdita di biodiversità, l'inquinamento e altre forme di degrado ambientale.
  La Comunicazione preannuncia poi azioni volte a rafforzare la governance degli oceani, nel pieno rispetto del diritto internazionale, in particolare della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (UNCLOS), con l'obiettivo principale di garantire la gestione sostenibile delle risorse oceaniche e la salvaguardia della biodiversità, anche mediante la lotta contro la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata e l'attuazione degli accordi di partenariato per una pesca sostenibile.
  Segnala che nel settore «governance e partenariati digitali», l'azione dell'Unione sarà finalizzata a estendere la rete di partenariati digitali con i partner della regione indo-pacifica e vagliare la possibilità di nuovi accordi di partenariato digitale – in una fase iniziale con Giappone, Repubblica di Corea e Singapore – e a rafforzare la cooperazione in materia di ricerca e innovazione nell'ambito di Orizzonte Europa, valutando se far aderire a questo programma alcuni partner della regione che soddisfano i criteri di ammissibilità e condividono gli stessi princìpi, quali Australia, Giappone, Repubblica di Corea, Nuova Zelanda e Singapore.
  Evidenzia che un'area di grande potenziale per l'UE e gli Stati membri è lo sviluppo della connettività tra Asia ed Europa. In tale ambito, l'azione dell'UE sarà volta, tra l'altro, a intensificare l'attuazione dei partenariati per la connettività con Giappone e India e a facilitare la mobilitazione dei finanziamenti necessari per migliorare la connettività sul campo fra l'Europa e la regione indo-pacifica.
  Rileva che l'azione dell'UE nel settore della sicurezza e della difesa, invece, che comprende anche la lotta al terrorismo e la cibersicurezza, valuterà in modo particolare come garantire un maggiore dispiegamento delle forze navali da parte degli Stati membri dell'UE per proteggere le rotte marittime di comunicazione e la libertà di Pag. 22navigazione nella regione indopacifica, potenziando nel contempo la capacità dei partner della regione indo-pacifica di garantire la sicurezza marittima.
  Precisa che l'Unione intende altresì rafforzare lo sviluppo di capacità per i partner nel settore della lotta alla criminalità informatica e collaborare con i partner per la sicurezza nucleare e la non proliferazione di armi nucleari, chimiche e biologiche.
  Da ultimo, l'azione dell'UE nel settore della sicurezza umana sarà volta a rafforzare il sostegno ai sistemi sanitari e alla preparazione alle pandemie per i Paesi meno sviluppati della regione indo-pacifica. Ciò comprenderebbe anche il sostegno ai Paesi partner a basso e medio reddito della regione affinché sia loro garantito l'accesso al vaccino anti-COVID-19 tramite, fra l'altro, lo strumento COVAX e la connessione dei Paesi interessati che hanno predisposto sistemi di certificazione COVID-19 interoperabili con il certificato COVID digitale dell'UE.
  Osserva che l'attuazione della Strategia sarà promossa mediante vertici, riunioni ministeriali, dialoghi e futuri accordi con i partner della regione e sarà finanziata da diverse fonti, compreso lo Strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale (NDICI), nel cui ambito opera anche il Fondo europeo per lo sviluppo sostenibile Plus.
  In conclusione, sottolinea che l'esame della comunicazione offre alla III Commissione l'opportunità di una discussione delle prospettive dell'impegno europeo in un'area di crescente rilevanza strategica nella definizione dell'ordine internazionale e nella risposta alle sfide mondiali.

  La Viceministra Marina SERENI, intervenendo da remoto, sottolinea che la strategia dell'Unione Europea sull'indo-pacifico è un importante contributo alla riflessione generale su questa macro-regione. Come evidenziato dal relatore, la sua importanza deriva dalla rilevanza dei flussi commerciali che transitano nell'area e dalle tensioni che rischiano di intralciare la libertà di navigazione.
  Rileva che l'Italia è ben posizionata nella macro-regione dell'indo-pacifico; infatti, siamo membri con status di partenariato nei più importanti organismi regionali: Indian Ocean Rim Association–IORA, Association of Asean East Asean Nation–ASEAN e Pacific Islands Forum–PIF. All'interno di questi organismi svolgiamo già importanti attività di partenariato in diversi settori: economia marittima, lotta ai cambiamenti climatici, aspetti securitari.
  Evidenzia che la realizzazione della strategia dell'Unione Europea darà la possibilità di rafforzare ulteriormente la nostra posizione in un quadro di condivisione delle responsabilità con l'Unione e con gli altri Stati Membri. Inoltre, osserva che dal documento in esame emerge chiaramente come la dimensione della cooperazione marittima sia una componente molto importante della presenza europea nell'indo-pacifico, in settori cruciali per la libertà di navigazione come il contrasto della pirateria, la gestione delle calamità naturali, il rafforzamento delle capacità.
  Segnala che la formazione dell'alleanza militare trilaterale AUKUS costituisce un fattore nuovo, non previsto durante l'elaborazione della strategia. Al riguardo, rileva che è ancora presto per valutare l'impatto che la creazione di AUKUS avrà sulla messa in pratica della strategia dell'Unione, precisando che le reazioni raccolte in queste settimane depongono comunque a favore dell'importanza del rafforzamento del ruolo dell'Unione Europea nell'indo-pacifico in ogni settore, incluse sicurezza e difesa, anche nell'ambito dell'Alleanza atlantica.

  Andrea ORSINI, presidente e relatore, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.50.

COMITATO PERMANENTE SULLA POLITICA ESTERA PER L'AMERICA LATINA

AUDIZIONI INFORMALI

  Giovedì 14 ottobre 2021.

Audizione dell'Ambasciatore dell'Argentina in Italia, S.E. Roberto Manuel Carlés.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14.10 alle 14.30.