CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 13 ottobre 2021
675.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VII e IX)
COMUNICATO
Pag. 17

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 13 ottobre 2021. — Presidenza della presidente della VII Commissione Vittoria CASA. – Interviene la sottosegretaria di Stato per la Cultura Lucia Borgonzoni.

  La seduta comincia alle 15.15.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2019/789 che stabilisce norme relative all'esercizio del diritto d'autore e dei diritti connessi applicabili a talune trasmissioni online degli organismi di diffusione radiotelevisiva e ritrasmissioni di programmi televisivi e radiofonici e che modifica la direttiva 93/83/CEE.
Atto n. 279.
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  Le Commissioni proseguono l'esame dello schema di decreto in titolo, rinviato nella seduta del 12 ottobre 2021.

  Vittoria CASA, presidente, ricorda che il Governo ha acconsentito ad attendere l'espressione del parere sullo schema in esame fino a venerdì 15 ottobre e che, nell'ambito degli uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, si è concordato di concludere entro oggi. Ricordato poi che i relatori hanno preannunciato ieri la loro proposta di parere, dà loro la parola per sapere se confermano quella proposta.

  Luciano NOBILI (IV), relatore per IX Commissione, modificando in parte quanto anticipato nella seduta di ieri, illustra una Pag. 18proposta di parere favorevole con due osservazioni (vedi allegato 1).

  Federico MOLLICONE (FDI), ricordato che il suo gruppo ha sempre avuto una grande attenzione per la materia oggetto dello schema di decreto, in considerazione della rilevanza che il settore ha in termini sociali ed economici, sottolinea l'importanza che i contenuti audiovisivi on-line rivestono oggi. Quello digitale rappresenta – afferma – la prima fonte di ricavi per il mercato discografico. Ritiene fondamentale, quindi, che non vengano poste limitazioni di carattere nazionale al suo sviluppo, ma che la regolamentazione del mercato sia armonizzata in modo tale da garantirne la competitività a livello globale. In questo senso, ai consumatori dovrebbero essere assicurate identiche possibilità di accesso ai contenuti, anche se offerti da piattaforme di altri Paesi, per tutelare sia chi vive in Stati a scarso sviluppo digitale, sia coloro che vivono lontano e vogliono accedere all'offerta audiovisiva del Paese natio.
  In conclusione, considerato il giudizio positivo sull'atto in esame, annuncia il voto favorevole sulla proposta di parere, ma stigmatizza con forza il fatto che la proposta definitiva, il cui contenuto è diverso da quello annunciato nella seduta di ieri, è stata portata a conoscenza dei commissari solo a seduta iniziata. Chiede maggiore attenzione per la dialettica parlamentare e per i diritti dell'opposizione, sottolineando come quest'ultima abbia un atteggiamento collaborativo, come dimostra il fatto che, quando le condivide, sostiene e vota anche proposte della maggioranza, e lamentando che la presentazione della proposta di parere dovrebbe essere l'inizio e non la conclusione della discussione; altrimenti all'opposizione è negata l'opportunità di contribuire alle decisioni con proprie proposte.

  Gianluca VACCA (M5S), relatore per la VII Commissione, sottolineando che non c'è stato da parte dei relatori alcun intento di tenere nascosto il lavoro svolto, precisa che la proposta di parere formulata nella seduta odierna ha un contenuto solo leggermente diverso da quello illustrato ieri e che la modifica è dovuta al fatto che sono stati recepiti suggerimenti emersi a ridosso della seduta. Assicura che c'è stata e c'è sempre da parte sua e della sua parte politica la massima disponibilità ad ogni interlocuzione con tutte le forze politiche, comprese quelle d'opposizione.

  Vittoria CASA, presidente, premesso che è certamente opportuno che le proposte di parere dei relatori siano portate a conoscenza dei commissari, quando possibile, con congruo anticipo, per permettere a tutti di votare con cognizione di causa, rimarca che la presentazione della proposta di parere dei relatori interviene per forza di cose nella fase finale della discussione, e non in quella iniziale, in quanto la discussione, insieme alle audizioni, serve a dare ai relatori gli elementi di indirizzo per la formulazione di quella proposta. Indi sottolinea che le sedute delle Commissioni svolte nei giorni passati sono state convocate proprio per consentire a tutti, comprese le opposizioni, di fornire il proprio contributo alla discussione e ai relatori.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, le Commissioni approvano la proposta di parere dei relatori (vedi allegato 1).

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2018/1808 recante modifica della direttiva 2010/13/UE, relativa al coordinamento di determinate disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri concernenti la fornitura di servizi di media audiovisivi, in considerazione dell'evoluzione delle realtà del mercato.
Atto n. 288.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame dello schema di decreto in titolo, rinviato nella seduta del 12 ottobre 2021.

  Vittoria CASA, presidente, comunica che la Garante per l'infanzia e l'adolescenza ha trasmesso – di propria iniziativa e sulla Pag. 19base della facoltà che la legge le attribuisce – un parere riferito allo schema di decreto legislativo in esame, che è già stato inoltrato a tutti i commissari. Prima di passare al dibattito, ricorda che il Governo ha dato la disponibilità ad attendere il parere delle Commissioni fino a martedì 19 ottobre. Considerato tuttavia che martedì 19 è il giorno successivo ai ballottaggi e che al momento non sono previste votazioni in Assemblea, chiede alla rappresentante del Governo se sia possibile avere un giorno in più e arrivare quindi al 20 ottobre.

  La sottosegretaria Lucia BORGONZONI dichiara la disponibilità del Governo ad attendere il parere fino al 20 ottobre 2021.

  Massimiliano CAPITANIO (LEGA) a nome della propria forza politica si dichiara, vista la crucialità del provvedimento, a favore di un rinvio della votazione al giorno 20, in modo che si possa giungere ad una matura elaborazione della proposta di parere.

  Vittoria CASA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2019/790 sul diritto d'autore e sui diritti connessi nel mercato unico digitale e che modifica le direttive 96/9/CE e 2001/29/CE.
Atto n. 295.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto in titolo, rinviato nella seduta del 12 ottobre 2021.

  Vittoria CASA, presidente, ricorda che il Governo attende l'espressione del parere sull'atto entro venerdì 15 ottobre e che, nell'ambito degli uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, si era convenuto che le Commissioni avrebbero votato oggi. Chiede quindi ai relatori se sono pronti a formulare la loro proposta di parere.

  Alessandro FUSACCHIA (M-MAIE-PSI-FE), relatore per la VII Commissione, dopo aver ricordato di aver in più occasioni, e anche nella seduta di ieri, caldeggiato l'invio di suggerimenti utili alla definizione della proposta di parere, fa sapere che sono arrivate ai relatori, da alcune forze politiche, diverse proposte, di cui è stato tenuto conto, come pure dei contributi raccolti nelle audizioni. Presenta quindi, anche a nome della relatrice per la IX Commissione, deputata Bruno Bossio, una proposta di parere favorevole con osservazioni (vedi allegato 2), sulla quale auspica possa svolgersi un dibattito costruttivo. Aggiunge che i relatori sono disponibili ad accogliere ulteriori sollecitazioni.

  Federico MOLLICONE (FDI), intervenendo sull'ordine dei lavori, ribadisce che, per le ragioni spiegate in precedenza con riferimento all'atto n. 288, non sussistono a suo giudizio le condizioni per deliberare oggi sull'atto in titolo, in quanto la proposta di parere dei relatori – che è articolata – è stata portata a conoscenza delle opposizioni solo da poco tempo.

  Flavia PICCOLI NARDELLI (PD) sottolinea la qualità del lavoro svolto dai relatori che, pur necessitando di qualche ulteriore riflessione, è da ritenersi a uno stadio molto avanzato.

  Gianluca VACCA (M5S), sottolineata la complessità dello schema in esame e la difficoltà di definire un parere equilibrato, dà atto che la proposta dei relatori è un buon punto di partenza e riflette l'avvenuta interlocuzione con diverse forze politiche. Si riserva, ad ogni modo, di proporre ai relatori di inserire un'osservazione sul tema – già ampiamente dibattuto in VII Commissione in occasione dell'approvazione di un'apposita risoluzione – della libera circolazione delle immagini dei beni culturali.

  Federico MOLLICONE (FDI) riconosce il lavoro svolto dai relatori, che però non ritiene ancora sufficiente. Condivide l'intervento del deputato Vacca in merito all'opportunità Pag. 20 di introdurre un'osservazione sui diritti d'immagine. Ritiene inoltre che andrebbe inserita nel parere un'osservazione anche sul tema della digitalizzazione dei musei e della loro valorizzazione attraverso la divulgazione dei loro contenuti mediante la tecnologia digitale: qualcosa cui i direttori dei musei spesso si oppongono.
  Pur ritenendo che la direttiva copyright costituisca di per sé un buon risultato, evidenzia la necessità di approfondire alcuni punti. Richiama innanzitutto il problema dei cosiddetti «estratti molto brevi», che, a suo avviso, non sono disciplinati in modo adeguato, nonostante l'impegno del Governo, già in occasione dell'esame della legge di delegazione europea, a garantire che la nozione di estratti brevi fosse congruente rispetto allo spirito della direttiva. Ricorda, in proposito, che la legge di delegazione europea dispone, all'articolo 9, comma 1, lettera i), che il legislatore delegato definisca il concetto di «estratti molto brevi» in modo da non pregiudicare la libera circolazione delle informazioni. Lo schema di decreto legislativo – al comma 7 del nuovo articolo 43-bis che si vuole inserire nella legge n. 633 del 1941 – definisce quale estratto molto breve qualsiasi porzione di una pubblicazione di carattere giornalistico «che non dispensi dalla necessità di consultazione dell'articolo giornalistico nella sua integrità». Tale definizione, a suo avviso, e come emerso dalle audizioni, non aggiunge nulla al concetto di estratto molto breve. Un estratto, infatti, se davvero molto breve, non può dispensare dalla lettura integrale dell'articolo. Se così definita, la nozione resterebbe pressoché priva di significato e le soluzioni resterebbero affidate, non tanto alla discrezionalità, ma addirittura all'arbitrio degli interpreti. I contenziosi sarebbero infiniti e dagli esiti più diversi. Con riferimento alla nozione di «estratti molto brevi», rappresenta che l'esperienza di altri Stati membri, in particolare Spagna e Germania ha portato all'attenzione condotte potenzialmente lesive dei diritti degli editori di giornali. Gli estratti molto brevi dovrebbero essere considerati tali solo nei casi in cui esercitino la loro funzione di richiamo al testo originario dell'articolo senza dispensare il lettore dalla necessità di consultarlo integralmente per essere adeguatamente informato e, quindi, senza pregiudicare i diritti economici degli editori.
  Con riferimento alla negoziazione obbligatoria, è dell'avviso che, nell'ambito della previsione dell'adozione, da parte dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni di un regolamento per l'individuazione dei criteri di riferimento per la determinazione dell'equo compenso, lo schema di decreto debba essere integrato dalla previsione esplicita del coinvolgimento delle parti interessate, sotto forma di consultazione pubblica o analoga forma di partecipazione.
  Sulle quote di equo compenso per i giornalisti, gli appare poco chiaro come dovrebbe avvenire la determinazione «su base convenzionale» della quota dell'equo compenso da riconoscere all'autore dell'articolo giornalistico. Non condivide poi che la quota sia variabile tra un minimo e un massimo e l'individuazione proposta, cioè tra il 2 e il 5 per cento, gli appare non sostenibile economicamente dalle imprese.
  Infine, in relazione alle agenzie di stampa, rileva che le stesse sono fonte di informazione primaria ed è pertanto loro connaturata la cessione all'esterno di materiale giornalistico. Di conseguenza, coerentemente a quanto già oggi previsto a livello di contrattazione collettiva, propone l'esclusione delle agenzie di stampa dall'applicazione della norma in questione.
  Evidenzia che il lungo percorso di audizioni svolto è stato espressione di una specifica richiesta della sua parte politica, che si è sempre schierata a sostegno della filiera editoriale nazionale, perché più debole e più esposta rispetto allo strapotere delle OTT, ma cruciale nella vita quotidiana, in particolare per ciò che concerne l'informazione locale. A suo avviso, un Parlamento nazionale, prima di approvare le norme, dovrebbe stabilire quali sono gli indirizzi strategici da difendere. Si tratta di dichiarare da che parte si sta: se dalla parte degli editori e dei giornalisti o dalla parte delle piattaforme.

Pag. 21

  Vittoria CASA, presidente, considerato che è imminente la ripresa delle votazioni dell'Assemblea e apprezzate le circostanze, chiede alla rappresentante del Governo conferma della disponibilità ad attendere l'espressione del parere delle Commissioni, anche per questo atto, fino al 20 ottobre.

  La sottosegretaria Lucia BORGONZONI conferma la disponibilità del Governo ad attendere non oltre mercoledì 20 ottobre.

  Vittoria CASA, presidente, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.55.