CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 13 ottobre 2021
675.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 13 ottobre 2021. — Presidenza del presidente Giuseppe BRESCIA. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno Ivan Scalfarotto.

  La seduta comincia alle 13.40.

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Sull'ordine dei lavori.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, propone, concorde la Commissione, di procedere a un'inversione nell'ordine del giorno della seduta odierna, nel senso di procedere, dapprima, all'esame dello schema di decreto del Presidente della Repubblica concernente regolamento recante modifiche al regolamento di organizzazione degli uffici centrali di livello dirigenziale generale del Ministero dell'interno, di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 giugno 2019, n. 78 (Atto di Governo n. 301), quindi all'esame in sede referente del decreto-legge n. 132 del 2021, recante Misure urgenti in materia di giustizia e di difesa, nonché proroghe in tema di referendum, assegno temporaneo e IRAP (C. 3298), e, infine, allo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata e all'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.

Schema di decreto del Presidente della Repubblica concernente regolamento recante modifiche al regolamento di organizzazione degli uffici centrali di livello dirigenziale generale del Ministero dell'interno, di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 giugno 2019, n. 78.
Atto n. 301.
(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato, da ultimo, nella seduta del 5 ottobre 2021.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, avverte che la relatrice, Bordonali, ha formulato una proposta di parere favorevole con alcune osservazioni (vedi allegato 1), la quale è già stata trasmessa informalmente a tutti i componenti della Commissione nella mattinata odierna.
  Ricorda che nella seduta del 5 ottobre scorso il Sottosegretario Scalfarotto aveva dichiarato la disponibilità del Governo ad attendere l'espressione del parere parlamentare anche oltre il termine del 7 ottobre, purché esso sia espresso entro questa settimana: pertanto nella seduta odierna si procederà alla votazione della proposta di parere formulata dalla relatrice.

  Emanuele PRISCO (FDI) dichiara l'astensione del suo gruppo sulla proposta di parere formulata dalla relatrice, sottolineando come gli elementi acquisiti nel corso delle audizioni svoltesi su richiesta del suo gruppo siano stati molto utili ai fini della predisposizione della proposta di parere e ringraziando la relatrice per averli in gran parte recepiti.
  Quanto alle osservazioni recate dalla predetta proposta di parere, con riferimento alla lettera c) richiama l'attenzione sull'opportunità di sopprimere la parola: «dirigenziale», essendo emersa l'esigenza di potenziare il servizio, obiettivamente strategico, di polizia scientifica e di sicurezza cibernetica non solo per quanto riguarda il personale dirigenziale ma anche sotto il profilo della dotazione del personale nel suo complesso.
  Con riferimento all'osservazione di cui alla lettera e), suggerisce di sopprimere le parole: «se sussista la possibilità di intervenire» e di inserire dopo le parole: «in esame» le parole: «o con altro provvedimento».

  La Commissione approva la proposta di parere formulata dalla relatrice.

  La seduta termina alle 13.45.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 13 ottobre 2021. — Presidenza del presidente Giuseppe BRESCIA. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno Ivan Scalfarotto.

  La seduta comincia alle 13.45.

DL 132/2021: Misure urgenti in materia di giustizia e di difesa, nonché proroghe in tema di referendum, assegno temporaneo e IRAP.
C. 3298 Governo.
(Seguito esame e rinvio).

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  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 12 ottobre 2021.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, avverte innanzitutto che, come specificato anche nelle convocazioni, alla luce di quanto stabilito dalla Giunta per il Regolamento nella riunione del 4 novembre scorso, i deputati possono partecipare all'odierna seduta in sede referente in videoconferenza, in quanto nella seduta odierna non sono previste votazioni sul provvedimento.
  Rileva come la Commissione prosegua oggi l'esame, in sede referente, del disegno di legge C. 3298, di conversione in legge del decreto-legge 30 settembre 2021, n. 132, recante misure urgenti in materia di giustizia e di difesa, nonché proroghe in tema di referendum, assegno temporaneo e IRAP.
  Nessuno chiedendo di intervenire, dichiara concluso l'esame preliminare sul provvedimento.
  Dopo aver rilevato come l'organizzazione del successivo esame del disegno di legge sarà definita nell'ambito dell'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, della Commissione, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.50.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Mercoledì 13 ottobre 2021. — Presidenza del presidente Giuseppe BRESCIA. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'Interno Nicola Molteni.

  La seduta comincia alle 13.50.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.
  Avverte inoltre che, come specificato anche nelle convocazioni, alla luce di quanto stabilito dalla Giunta per il Regolamento nella riunione del 4 novembre 2020, i deputati possono partecipare in videoconferenza all'odierna seduta di interrogazioni a risposta immediata.

5-06809 De Carlo e altri: Sul rispetto delle disposizioni volte a garantire la sicurezza sanitaria in occasione di consultazioni elettorali.

  Sabrina DE CARLO (M5S) illustra la sua interrogazione, rilevando come il 26 agosto 2021 sia stato sottoscritto il «Protocollo sanitario e di sicurezza per lo svolgimento delle consultazioni elettorali dell'anno 2021», nel quale sono state individuate le misure igienico-sanitarie per prevenire il rischio d'infezione da Covid-19 in occasione dello svolgimento delle consultazioni elettorali amministrative del 3-4 ottobre 2021.
  Rammenta quindi come il Capo del Dipartimento per gli Affari interni e territoriali del Ministero dell'interno, dottor Claudio Sgaraglia, con apposita circolare, abbia fornito ai prefetti le indicazioni per l'adozione di tutte le precauzioni organizzative e di protezione necessarie per garantire la sicurezza nell'espletamento delle operazioni elettorali e prevenire i rischi di contagio.
  In tale contesto rileva come, durante le elezioni amministrative del 3-4 ottobre, presso la sezione elettorale n. 151 dell'istituto scolastico «Luigi Mauro», il presidente della sezione abbia consentito l'accesso ad un delegato di lista del Movimento 3V sprovvisto di idonei dispositivi di protezione individuale (DPI) poiché munito di un'esenzione sottoscritta dal Dottor Labinac Zaljko Desiderio per «asma bronchiale cronica», datata 19 aprile 2021.
  Ricorda al riguardo come, per accedere alle sezioni elettorali, sia obbligatorio indossare i dispositivi protezione individuale (DPI), che consentono di proteggere il soggetto che li indossa, ma anche gli altri cittadini e, a Trieste, presso la sezione n. 151 dell'istituto scolastico «Luigi Mauro», nonostante siano state interessate tutte le autorità competenti, non sia stato possibile ripristinare una condizione di sicurezza per gli elettori che si recavano al seggio, nonché per i componenti dell'ufficio elettorale Pag. 29 della sezione, in violazione del protocollo sanitario e delle normative vigenti.
  In merito a tale tematica l'interrogazione chiede quali siano le valutazioni del Governo rispetto ai fatti esposti in premessa e quali ulteriori iniziative di competenza, anche normative, intenda adottare al fine di garantire un'adeguata cornice di sicurezza sotto il profilo sanitario in occasione dello svolgimento delle prossime consultazioni elettorali previste per i ballottaggi.

  Il Sottosegretario Nicola MOLTENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Sabrina DE CARLO (M5S), replicando, si dichiara non soddisfatta della risposta del rappresentante del Governo, facendo notare come sia necessario far rispettare le regole poste a tutela della salute dei cittadini, considerato, peraltro, che questi ultimi sono stati chiamati a rispettare numerose regole di comportamento durante l'emergenza epidemiologica.
  Nel ringraziare il lavoro sempre svolto meritoriamente dalle forze dell'ordine a tutela della sicurezza dei cittadini, rileva come, nel caso in questione, riguardante la sezione n. 151 dell'istituto scolastico «Luigi Mauro» di Trieste, spettasse al presidente di seggio assicurare il rispetto delle misure igienico sanitarie sicurezza che invece non sono state garantite, a causa di una decisione, assunta da quello stesso presidente, in violazione delle regole.
  Ritiene quindi che il caso sollevato dall'interrogazione testimoni la necessità di attuare una modernizzazione tecnologica nel campo delle consultazioni elettorali, avviando quanto prima una sperimentazione del voto elettronico, così da scongiurare il ripetersi di episodi simili in futuro.

5-06810 Magi e Gebhard: Sull'adozione di misure di riammissione nei confronti degli stranieri che manifestano la volontà di richiedere protezione internazionale.

  Riccardo MAGI (MISTO-A-+E-RI) illustra la sua interrogazione, rilevando come la documentazione del progetto di giornalismo collaborativo «Lighthouse Report», pubblicata sui social e ripresa da alcuni quotidiani italiani come «Avvenire», documenti 11 respingimenti violenti di richiedenti asilo afghani e pakistani ad opera di uomini a volto coperto alle frontiere dell'Unione, tra Croazia e Bosnia.
  Segnala in merito come il report, anche grazie a perizie sugli indumenti indossati, mostri che questi uomini sono in realtà unità di polizia che riferiscono ai Governi dei propri Paesi. «Eserciti ombra» sono stati individuati anche in Romania e Grecia grazie al lavoro congiunto di varie testate, anche grazie alle testimonianze di alcuni informatori dall'interno delle autorità.
  Osserva quindi come nel 2020 l'Italia abbia effettuato 1.301 riammissioni attive in Slovenia, in applicazione dell'accordo bilaterale sulla riammissione delle persone alla frontiera del 3 settembre 1996. In proposito il tribunale di Roma, con ordinanza cautelare del 18 gennaio 2021, ha censurato l'illegittimità della prassi delle riammissioni dei richiedenti protezione, evidenziando come le autorità italiane non potessero ignorare il fatto che le persone riammesse in Slovenia erano poi soggette ad una successiva riammissione verso la Croazia e da qui, dopo inaudite violenze perpetrate dalle autorità di polizia, verso la Serbia o la Bosnia.
  Ricorda quindi che l'accordo sottoscritto il 15 luglio a Roma e il 21 luglio a Lubjana prevede la ripresa delle attività di pattugliamento dei confini Italo-sloveni da parte di forze di polizia miste.
  In tale contesto l'interrogazione chiede al Governo se intenda adottare le iniziative di competenza, anche normative, affinché nessuna misura di riammissione possa più trovare applicazione nei confronti degli stranieri che manifestano la volontà di richiedere protezione internazionale e, in ogni caso, in mancanza di un provvedimento motivato in fatto e in diritto e notificato allo straniero, e come intenda evitare che le forze di polizia italiane collaborino, anche indirettamente, ad operazioni che integrano violazioni del diritto internazionale ed europeo in materia di asilo e diritti Pag. 30fondamentali, chiarendo in tale contesto quale sia l'esatto mandato delle pattuglie italo-slovene.

  Il Sottosegretario Nicola MOLTENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3), rilevando peraltro come l'accordo bilaterale italo sloveno, richiamato nell'interrogazione, abbia contenuto identico a quello analogo sottoscritto tra Italia e Francia.

  Riccardo MAGI (MISTO-A-+E-RI), replicando, fa notare come il Governo non abbia risposto in alcun modo ai quesiti posti nell'interrogazione, come peraltro già avvenuto in altre occasioni in cui si è affrontato il medesimo argomento. Rileva, infatti, come l'Esecutivo non abbia smentito, in termini certi, che si sono registrati casi di violente riammissioni di richiedenti asilo, limitandosi ad affermare che le procedure di riammissione si applicano solo nei confronti delle categorie di stranieri vulnerabili o esposti a particolare pericolo.
  Facendo poi riferimento alle affermazioni del rappresentante del Governo – secondo il quale l'accordo bilaterale italo sloveno, operando in parallelo al Regolamento di Dublino, consente di procedere con modalità semplificate alla riammissione degli stranieri rintracciati in posizione irregolare all'atto dell'attraversamento del confine italo sloveno – fa notare che lo straniero richiedente asilo non può essere definito irregolare finché non si esaurisce la relativa procedura, con l'eventuale rigetto della sua domanda. Osserva, peraltro, che la prassi delle cosiddette riammissioni informali, ovvero attuate in mancanza di un provvedimento motivato in fatto e in diritto e di una notifica allo straniero, appare gravemente illegittima, ponendosi in aperto contrasto con il Regolamento di Dublino, non potendosi parlare di ambiti paralleli rispetto a quella normativa europea, come indicato dal rappresentante del Governo.
  Rileva, da ultimo, come, mentre l'intera comunità internazionale si commuove per le vicende dell'Afghanistan, dall'altro, sia necessario constatare, con forte rammarico, che alcuni Paesi, tra cui l'Italia, violano le norme nazionali, internazionali ed europee, con comportamenti alle frontiere che favoriscono i cosiddetti respingimenti «a catena», considerato che gli stranieri, riammessi in un Paese, come ad esempio, la Slovenia, vengono costretti a successive ulteriori riammissioni verso altri Paesi, come la Croazia, la Serbia o la Bosnia, fino a terminare fuori dall'Unione europea. Ritiene infatti che tale illegittima prassi porterà al collasso del sistema d'asilo europeo e nazionale.

5-06811 Berardini e D'Ettore: Sulle iniziative volte a scongiurare ulteriori manifestazioni violente contro l'obbligo della certificazione verde Covid.

  Fabio BERARDINI (CI) illustra la sua interrogazione, rilevando come la giornata di sabato 9 ottobre 2021 sia stata segnata da scontri e tensioni con la polizia durante la manifestazione a Roma dei cosiddetti «no green pass», in quanto il sit-in era stato autorizzato dalla questura dalle 15 alle 19, ma si è trasformato in un corteo non autorizzato quando una parte dei manifestanti si è staccata tentando di entrare in via Veneto, forzando il cordone delle forze dell'ordine e facendo irruzione nella sede della CGIL a Roma, facendone scempio.
  Rileva, inoltre, come alcune centinaia di persone si siano invece mobilitate per le vie del centro e abbiano raggiunto Palazzo Chigi, dove hanno trovato le forze di polizia che hanno contenuto i manifestanti e hanno esploso diversi lacrimogeni per disperdere la folla ed evitare ulteriori scontri, e come la situazione sia degenerata e un manipolo di facinorosi, radunatosi sul piazzale di Porta Pinciana, abbia deciso di dare avvio a un corteo non autorizzato.
  In questo quadro sottolinea come vi sia stata una sottovalutazione dei rischi per l'ordine pubblico, in quanto non ci si aspettava una manifestazione di 10 mila persone. La quale è poi ulteriormente degenerata quando, dopo la guerriglia in piazza, è stato dato l'assalto al pronto soccorso del policlinico Umberto I al fine di liberare un Pag. 31fermato che si era reso protagonista degli scontri.
  Osserva come sia necessario incoraggiare la pratica del vaccino e non del tampone, impedendo che nuove manifestazioni degenerino in atti di aggressione e intimidazione, portando a termine la campagna di vaccinazione contro il Covid-19.
  In tale contesto l'atto di sindacato ispettivo chiede quali iniziative di competenza il Ministro interrogato intenda adottare al fine di scongiurare nuovi episodi di violenza che, oltretutto, scoraggiano la campagna di vaccinazione diretta a salvaguardare la salute dei cittadini.

  Il Sottosegretario Nicola MOLTENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Felice Maurizio D'ETTORE (CI), replicando, ringrazia il rappresentante del Governo, auspicando nel contempo che la Ministra dell'interno possa fornire in sede parlamentare un adeguato chiarimento su come si sia potuto verificare un attacco proditorio quale quello cui si è assistito nella giornata del 9 ottobre.
  Rileva come tali gravi fatti si inseriscano in un contesto più ampio, come testimonia, da ultimo, l'odierno attacco informatico da parte dei «no vax» nei confronti della ASL di Arezzo. Sottolinea come si stia elevando il livello dello scontro e come sia pertanto quanto mai necessario e urgente che la Ministra dell'interno fornisca risposte adeguate, intervenendo personalmente non soltanto in Assemblea ma anche presso la Commissione Affari costituzionali, circa la capacità di reazione a fronte di tali gravi episodi, che è essenziale anche ai fini dell'efficace completamento della campagna vaccinale.
  Rileva quindi come, in assenza di adeguate e tempestive risposte da parte della Ministra, si dovrà ritenere che la Ministra medesima non sia adeguata a ricoprire il suo incarico.

5-06812 Marco Di Maio e Moretto: Iniziative per garantire la continuità di servizio nei comuni a seguito delle possibili assenze di personale conseguenti all'entrata in vigore dell'obbligo per i dipendenti pubblici della certificazione verde Covid.

  Sara MORETTO (IV) rinuncia a illustrare l'interrogazione, di cui è cofirmataria.

  Il Sottosegretario Nicola MOLTENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Sara MORETTO (IV), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta. Osserva come l'interrogazione in titolo riguardi una situazione specifica che, tuttavia, è suscettibile di verificarsi anche in altri comuni, determinando l'impossibilità per i sindaci di assicurare i servizi essenziali con il personale a disposizione e la conseguente necessità di fare ricorso al personale di altri enti sulla base di convenzioni che, tuttavia, sono onerose.
  Prende quindi atto di quanto riportato nella risposta circa l'impossibilità, allo stato, di utilizzare, per coprire i relativi oneri, il Fondo per l'esercizio delle funzioni fondamentali degli enti locali istituito per fare fronte all'emergenza Covid-19 e auspica che il Governo provveda a individuare strumenti normativi volti a consentire ai comuni l'utilizzazione del predetto Fondo per fare fronte agli oneri citati.

5-06813 Prisco e Montaruli: Sulle iniziative volte a garantire l'incolumità degli agenti di pubblica sicurezza durante l'esercizio delle loro funzioni.

  Augusta MONTARULI (FDI) illustra l'interrogazione, di cui è cofirmataria, richiamando la notizia di un'imponente operazione della polizia in corso Regina n. 162, a Torino, in un palazzo nel quale, pochi giorni fa, tre agenti dell'antidroga erano stati picchiati e disarmati dai residenti, quasi tutti migranti di origine magrebina, intervenuti per impedire l'arresto di un pusher.
  Sottolinea come il palazzo, che si trova a due passi del centro, sia diventato simbolo di illegalità, rivolta contro le forze dell'ordine e fortino dello spaccio in città, e come, in tale occasione, durante una Pag. 32violenta colluttazione un agente sia stato addirittura disarmato e la sua pistola svuotata del caricatore e gettata via.
  Ritiene che un episodio di sovvertimento dell'ordine pubblico contro la polizia, come quello richiamato, non solo metta a repentaglio la vita degli agenti di polizia, ma anche la sicurezza dei cittadini che vivono in quel quartiere di Torino. Fa notare che non è la prima volta che degli agenti, nell'esercizio delle loro funzioni, si trovino a dover subire attacchi da parte di abitanti di palazzi dello spaccio occupati abusivamente, quasi sempre migranti.
  In tale contesto l'interrogazione chiede quali iniziative intenda intraprendere il Ministro interrogato per garantire la sicurezza degli agenti che subiscono gli attacchi durante l'esercizio delle loro funzioni e per evitare che tali episodi si ripetano, garantendo anche la sicurezza dei cittadini.

  Il Sottosegretario Nicola MOLTENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

  Augusta MONTARULI (FDI), replicando, constata, con amarezza, come il Sottosegretario Molteni si sia limitato a svolgere un ruolo di difensore della Ministra Lamorgese, rilevando come l'attività di controllo sulle aree disagiate del Borgo Aurora di Torino sia stata svolta dalle forze dell'ordine, come indicato dal rappresentante del Governo, solo come reazione all'aggressione subita giorni prima in quella medesima zona.
  Nel rilevare come il personale delle Forze dell'ordine sia altamente qualificato e in grado di portare a compimento operazioni di grande delicatezza, evidenzia invece, con rammarico, la totale assenza di programmazione del Ministero dell'interno, incapace di pianificare serie attività di controllo in quelle aree disagiate di Torino, con il rischio di esporre gli agenti di pubblica sicurezza a gravi rischi. Sottolinea, ad esempio, come non sia stata compiuta alcuna verifica al fine di accertare la situazione proprietaria della popolazione residente in quegli stabili, probabilmente posseduti abusivamente e gestiti in totale assenza di una amministrazione condominiale, osservando, in conclusione, come le gravi carenze del Ministero rischino, a Torino, come in altre zone d'Italia, di far precipitare una situazione che appare già compromessa sotto il profilo della sicurezza dei cittadini.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.25.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 13 ottobre 2021.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.25 alle 14.40.