CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 5 ottobre 2021
670.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
COMUNICATO
Pag. 172

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 5 ottobre 2021. — Presidenza della vicepresidente Susanna CENNI.

  La seduta comincia alle 14.50.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Susanna CENNI, presidente, ricorda che è stato chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2021.
Doc. LVII, n. 4-bis e Allegati.
(Parere alla V Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del documento in oggetto.

  Giuseppe L'ABBATE (M5S), relatore, riferisce che la XIII Commissione Agricoltura è chiamata ad esprimere un parere alla V Commissione sulla Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza 2021.
  Ricorda, in proposito, che la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (NADEF) rappresenta lo strumento attraverso il quale il Governo aggiorna le previsioni economiche e di finanza pubblica del Documento di economia e finanza (DEF), in relazione alla maggiore stabilità e affidabilità delle informazioni disponibili sull'andamento del quadro macroeconomico. Il documento contiene l'aggiornamento degli obiettivi programmatici, le osservazioni e le eventuali modifiche e integrazioni del DEF in relazione alle raccomandazioni del Consiglio dell'Unione Europea relative al Programma di stabilità e al Programma nazionale di riforma, anticipando i contenuti della successiva manovra di bilancio.
  La Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2021 (NADEF Pag. 1732021) aggiorna pertanto il quadro programmatico di finanza pubblica per il periodo 2022-2024 rispetto a quello contenuto nel Documento di economia e finanza dello scorso aprile (DEF 2021).
  Alla Nota di aggiornamento risultano allegati, secondo quanto prescritto dalla legge di contabilità, le relazioni sulle spese di investimento e sulle relative leggi pluriennali, il rapporto programmatico recante gli interventi in materia di spese fiscali, il rapporto sui risultati conseguiti in materia di misure di contrasto all'evasione fiscale e contributiva e la relazione sull'economia non osservata e sull'evasione fiscale e contributiva.
  La Nota di aggiornamento presenta due scenari di previsioni macroeconomiche, uno tendenziale e l'altro programmatico, coerenti con lo scenario aggiornato riguardante le variabili esogene internazionali. Lo scenario programmatico incorpora l'impatto sull'economia delle nuove misure che saranno adottate con la prossima legge di bilancio per il 2022.
  Le due previsioni, che coincidono per l'anno in corso, si differenziano negli anni successivi, in relazione alle future misure di politica fiscale.
  Per quanto concerne lo scenario tendenziale, le informazioni congiunturali più recenti indicano che la dinamica positiva del PIL, registrata nella prima metà dell'anno, si è ulteriormente consolidata nei mesi estivi, in cui si stima che il PIL sia cresciuto ad un tasso del 2,2 per cento rispetto al periodo precedente, trainato ulteriormente dai servizi, con il robusto apporto del settore delle costruzioni, a fronte di una lieve moderazione dell'espansione del manifatturiero.
  La Nota evidenzia che incrementi del PIL che si sono registrati in corso d'anno riflettono già alcuni incentivi all'innovazione e all'efficientamento energetico finanziati dal PNRR, ma non ne incorporano ancora il forte impulso agli investimenti pubblici.
  L'espansione superiore alle attese registrata dal PIL nella prima metà dell'anno e la previsione di un incremento ancora robusto dell'attività economica anche nel terzo trimestre porta a rivedere al rialzo le prospettive per il 2021. Anche adottando una stima prudenziale circa le prospettive per gli ultimi tre mesi dell'anno – ipotizzando un fisiologico rallentamento della crescita ad un livello non superiore al mezzo punto percentuale – la previsione annuale di crescita dal PIL nel 2021 si colloca ora al 6,0 per cento, a fronte del 4,5 per cento ipotizzato nel DEF di aprile. Le prospettive di un ulteriore recupero del PIL nel corso dell'anno sono peraltro legate all'evoluzione della domanda globale. Le variabili esogene sottostanti la previsione della Nota risultano, infatti, per l'anno in corso, più favorevoli nel complesso rispetto a quello presentato nel DEF. La crescita del commercio mondiale e delle importazioni dei principali partner commerciali è infatti rivista al rialzo per il 2021 ed il tasso di cambio dell'euro è più competitivo rispetto al livello utilizzato per la previsione del DEF, soprattutto contro il dollaro.
  Relativamente al 2022, anche a causa del più elevato punto di partenza, la previsione di crescita per il prossimo anno viene rivista al ribasso al 4,2 per cento (contro il 4,8 per cento del DEF, dunque –0,6 punti percentuali).
  La Nota sottolinea che, nel complesso, le nuove previsioni per il biennio 2021-2022 segnano un recupero complessivo del PIL più robusto di quanto ipotizzato nel DEF, che consente già nel 2022 il raggiungimento di un livello di PIL reale lievemente superiore a quello del 2019, in anticipo di un trimestre rispetto alla previsione programmatica di primavera.
  Per gli ultimi due anni dell'orizzonte di previsione, considerato l'effetto congiunto della revisione delle esogene e delle ipotesi relative al PNRR, si confermano sostanzialmente le previsioni del DEF, con una crescita del PIL al 2,6 per cento nel 2023 e all'1,9 per cento nel 2024.
  La Nota sottolinea che la previsione macroeconomica per il biennio 2023-2024 incorpora, rispetto al DEF, l'aggiornamento del profilo della pianificazione temporale degli interventi disposti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che a seguito dell'approvazione del Consiglio ha spostato Pag. 174nella seconda parte del periodo di programmazione del PNRR alcuni interventi originariamente calendarizzati nel triennio 2021-2023.
  Evidenzia quindi che la descritta previsione macroeconomica tendenziale è stata validata dall'Ufficio Parlamentare di Bilancio con nota del 24 settembre 2021.
  Sottolinea, altresì, che la descritta maggiore crescita del PIL comporta un significativo abbassamento delle previsioni tendenziali di deficit (indebitamento netto/PIL) delle Amministrazioni pubbliche, il quale, per l'anno in corso, scende dal –11,8 per cento stimato nel DEF al –9,4 per cento stimato nella Nota di aggiornamento.
  Il più alto livello di PIL e il minor deficit fanno anche sì che il rapporto tra debito pubblico e prodotto non salga ulteriormente quest'anno, come previsto nel DEF, ma scenda invece al 153,5 per cento, dal 155,6 per cento nel 2020.
  Con riferimento al quadro macroeconomico programmatico per gli anni 2022 e successivi presentato nella Nota evidenzia che esso include l'impatto sull'economia delle misure che saranno adottate con la prossima legge di bilancio per il 2022.
  La manovra di finanza pubblica per il 2022-2024 continuerà ad assicurare il supporto al settore privato fintanto che sarà necessario a ottenere il consolidamento della ripresa economica, con l'obiettivo non soltanto di colmare il divario con il periodo pre-pandemia, ma di recuperare anche la crescita perduta sin da allora.
  Gli interventi di politica fiscale che il Governo intende adottare mirano ad un rafforzamento della dinamica espansiva del PIL nell'anno in corso e nel successivo. Rilevano, in particolare, la conferma delle politiche invariate e il rinnovo di interventi in favore delle PMI e per la promozione dell'efficientamento energetico e dell'innovazione.
  Nello scenario programmatico, la crescita del PIL reale è prevista pari al 4,7 per cento nel 2022, al 2,8 per cento nel 2023 e al 1,9 per cento nel 2024.
  La più elevata crescita in confronto al quadro tendenziale è principalmente trainata dagli investimenti fissi lordi, favoriti, nella componente privata, dalla conferma di contributi pubblici in scadenza e dall'introduzione di nuovi. In particolare, in linea con l'impostazione del DEF, il peso degli investimenti sul totale dell'attività economica si conferma in aumento lungo tutto l'orizzonte di previsione fino a risultare prossimo al 21 per cento del PIL nel 2024. Si prevede inoltre un effetto espansivo robusto, ancorché di entità più contenuta, sulla spesa per consumi finali delle famiglie.
  Infine, per quanto concerne il mercato del lavoro, a livello tendenziale si prospetta un aumento sostenuto nel terzo trimestre del numero di persone occupate, anche grazie al recupero dell'occupazione stagionale e a tempo determinato prevalente nel settore dei servizi. Inoltre, anche alla luce delle ultime statistiche sull'andamento della CIG, si prevede che il graduale ritorno alla piena operatività di molti settori agevolerà il rientro di una parte dei soggetti assenti dal lavoro da più di tre mesi e quindi considerati inattivi. Il tasso di disoccupazione per il 2021 è stimato al 9,6 per cento, per poi ridursi progressivamente negli anni successivi fino al 7,9 per cento nel 2024.
  Nel quadro programmatico si prevede che la maggiore espansione del PIL generi un aumento dell'occupazione, determinando una riduzione più accentuata del tasso di disoccupazione, che è prevista attestarsi al 9,1 per cento nel 2022, all'8,4 per cento e al 7,7 per cento nel 2024.
  Ciò premesso, relativamente ai profili di più specifico interesse della Commissione XIII, con riferimento ai principali provvedimenti di finanza pubblica adottati nel corso del 2021 al fine di migliorare la risposta all'emergenza sanitaria, segnala che per sostenere la liquidità delle piccole e medie imprese e di quelle che operano nella filiera agricola sono stati rifinanziati gli appositi fondi di bilancio per la concessione di garanzie (complessivamente 3 miliardi nel 2021 e 0,1 miliardi nel 2022). Per l'esonero dal pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali sono stati autorizzati complessivamente 2,7 miliardi nel 2021 e 0,1 miliardi nel 2023 a beneficio dei lavoratori autonomi e professionisti, dei Pag. 175settori del turismo, degli stabilimenti termali e del commercio, nonché del settore culturale e dello spettacolo e delle imprese delle filiere agricole, della pesca e dell'acquacoltura e delle imprese armatoriali.
  A tutela del lavoro sono autorizzate nuove risorse per i trattamenti di cassa integrazione ordinaria e in deroga, per i fondi di solidarietà alternativi e per altre integrazioni salariali (3 miliardi nel 2021 e 0,1 miliardi nel 2022) e la corresponsione di un'indennità una tantum a favore dei lavoratori riconosciuta principalmente per i settori del turismo, degli stabilimenti termali, dello spettacolo, dello sport e dell'agricoltura (circa 3 miliardi nel 2021).
  Evidenzia, inoltre, che per conseguire gli obiettivi del PNRR il Governo ha previsto un consistente pacchetto di riforme strutturali che devono considerarsi parti integranti del piano medesimo ed elementi facilitatori per la sua concreta attuazione.
  Nell'ambito di tali riforme strutturali si possono distinguere, in particolare, riforme orizzontali, di interesse trasversale alle 6 missioni del Piano, riforme abilitanti ovvero quegli interventi funzionali all'attuazione del Piano e volte in generale a rimuovere gli ostacoli amministrativi, regolatori e procedurali nonché una serie di riforme settoriali basate su modifiche normative in specifici ambiti o attività economiche al fine di migliorarne il quadro regolatorio.
  Con riferimento in particolare ai settori dell'Ambiente e dell'Energia segnala che è in corso di approvazione da parte del Comitato Interministeriale per la Transizione Ecologica (CITE) la proposta di Piano per la transizione ecologica. Il Piano ha come orizzonte temporale il 2050 e gli obiettivi generali da raggiungere sono coerenti con gli impegni internazionali ed europei che hanno nel 2030 il limite temporale.
  La proposta di piano si articola su cinque macro-obiettivi condivisi a livello europeo: 1) neutralità climatica; 2) azzeramento dell'inquinamento; 3) adattamento ai cambiamenti climatici; 4) ripristino della biodiversità e degli ecosistemi; 5) transizione verso l'economia circolare e la bioeconomia.
  Otto gli ambiti di intervento previsti, per i quali verranno costituiti appositi gruppi di lavoro: 1) decarbonizzazione; 2) mobilità sostenibile; 3) miglioramento della qualità dell'aria; 4) contrasto al consumo di suolo e al dissesto idrogeologico; 5) miglioramento delle risorse idriche e delle relative infrastrutture; 6) ripristino e rafforzamento della biodiversità; 7) tutela del mare; 8) promozione dell'economia circolare, della bioeconomia e dell'agricoltura sostenibile. Gli obiettivi da raggiungere sono corredati da un primo insieme di indicatori, condivisi anche a livello internazionale ed europeo, per la valutazione delle azioni previste.
  Per quanto riguarda la tutela del territorio e della risorsa idrica, i protocolli con le Regioni Sicilia, Calabria, Molise e Campania dovrebbero essere siglati entro la fine del 2021, per poi procedere alla verifica della costituzione degli ambiti territoriali ottimali (ATO) e dell'affidamento del Servizio Idrico Integrato entro settembre 2022. Inoltre, al fine di consentire lo sviluppo dell'accessibilità marittima e della resilienza delle infrastrutture portuali ai cambiamenti climatici, è stato istituito il Piano Nazionale dei Dragaggi Sostenibili con tempi predefiniti per le autorizzazioni correlate.
  Inoltre, in coerenza con il PNIEC, il Governo ha emanato un decreto finalizzato ad accelerare la transizione dai combustibili tradizionali alle fonti rinnovabili. L'approccio di semplificazione è alla base sia del rilascio delle autorizzazioni che dell'accesso agli incentivi.
  Al contempo, il Governo intende fornire una maggiore stabilità e pianificazione delle scelte per la transizione energetica tramite l'introduzione di una programmazione quinquennale, al fine di favorire gli investimenti nel settore. Il testo prevede altresì una serie di disposizioni nell'ottica del Green New Deal, necessarie per dare attuazione alle misure del PNRR in materia di energie rinnovabili, con la finalità di individuare un insieme di misure e strumenti coordinati, già orientati all'attuazione del pacchetto «Fit for 55».
  Segnala, infine, che tra i provvedimenti collegati alla decisione di bilancio 2021, Pag. 176figurano: il disegno di legge sulla revisione organica degli incentivi alle imprese e potenziamento, razionalizzazione, semplificazione del sistema degli incentivi alle imprese del Mezzogiorno; il disegno di legge recante disposizioni per lo sviluppo delle filiere e per favorire l'aggregazione tra imprese; il disegno di legge di delega per la riforma del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102 («Interventi finanziari a sostegno delle imprese agricole, a norma dell'articolo 1, comma 2, lettera i), della legge 7 marzo 2003, n. 38»).
  Preannuncia infine che sta predisponendo una proposta di parere da sottoporre alla Commissione nella seduta già prevista per la giornata di domani, per la quale si dichiara disponibile a valutare eventuali suggerimenti e sollecitazioni che dovessero essere avanzati dai colleghi.

  Susanna CENNI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.55.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI
SU ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 5 ottobre 2021. — Presidenza della vicepresidente Susanna CENNI.

  La seduta comincia alle 14.55.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Susanna CENNI, presidente, ricorda che è stato chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Schema di decreto legislativo recante il recepimento della direttiva (UE) 2018/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio dell'11 dicembre 2018 sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili.
Atto n. 292.
(Rilievi alle Commissioni VIII e X).
(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2 del regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo in oggetto, rinviato nella seduta del 14 settembre scorso.

  Susanna CENNI, presidente, ricorda che nella seduta del 14 settembre scorso il relatore, onorevole Frailis, ha illustrato lo schema di decreto legislativo. Rammenta, altresì, che sono pervenuti i contributi scritti, inviati per le vie brevi a tutti i componenti della Commissione, delle associazioni Agrinsieme e Coldiretti.

  Lorenzo VIVIANI (LEGA), intervenendo da remoto, chiede alla presidenza quali siano i tempi previsti per la deliberazione dei rilievi alle commissioni di merito.

  Susanna CENNI, presidente, precisa che la commissione dovrà esprimere i propri rilievi entro la giornata del 12 ottobre prossimo, al fine di consentire alle commissioni di merito di rispettare il termine previsto per l'espressione del parere di competenza.
  Anche in considerazione dell'assenza del relatore impossibilitato ad intervenire alla seduta odierna, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.