CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 5 ottobre 2021
670.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
Pag. 64

INTERROGAZIONI

  Martedì 5 ottobre 2021. — Presidenza del vicepresidente Paolo FORMENTINI. – Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale Manlio Di Stefano.

  La seduta comincia alle 14.05.

  Paolo FORMENTINI, presidente, avverte che, in attesa che la collega Quartapelle Procopio possa raggiungere la sede della Commissione, si procederà dapprima alla trattazione delle interrogazioni presentate dai colleghi già presenti in seduta.

  La Commissione acconsente.

5-06579 Delrio: Sull'arresto in Nigeria di Nnamdi Kanu, leader del popolo indigeno del Biafra.

  Il Sottosegretario Manlio DI STEFANO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Graziano DELRIO (PD), intervenendo da remoto, si dichiara soddisfatto della risposta del Governo, che dimostra di seguire con attenzione la vicenda di Nnamdi Kanu. In merito alla vicenda, evidenzia che l'arresto del leader nigeriano del movimento Pag. 65 di opposizione è avvenuto in un Paese terzo e con procedure discutibili e che i suoi legami con i gruppi armati non sono affatto dimostrati, essendo le sue azioni ispirate ad un principio di resistenza non violenta. Ribadendo l'auspicio che Kanu sia sottoposto ad un processo equo, evidenzia che il buon esito della sua vicenda processuale è essenziale per garantire stabilità e pace nella regione.

5-05606 Siragusa: Sull'impiego del voto elettronico nelle elezioni per il rinnovo dei Comites.

  Il Sottosegretario Manlio DI STEFANO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Elisa SIRAGUSA (MISTO), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta del Governo, sebbene la sperimentazione in atto resti priva di effetti giuridici. Rileva con soddisfazione che si sta avviando la sperimentazione del voto elettronico – peraltro già previsto dal decreto-legge n. 67 del 2012, convertito dalla legge n. 118 del 2012 –, con l'auspicio che esso possa essere presto esteso a tutti i cittadini italiani residenti all'estero, dato che l'attuale modalità di voto, basata sull'invio dei plichi, non assicura i necessari requisiti di segretezza e anonimato. Esprimendo perplessità circa la scelta che tale modalità di voto digitale sia riservata solo agli elettori iscritti per il tramite del portale Fast it – con ciò escludendo chi abbia fatto richiesta di iscrizione con altro mezzo, anche per il tramite della posta elettronica – auspica che la sperimentazione consenta di arrivare con maggiore preparazione ad un uso generalizzato del voto elettronico in occasione della prossima scadenza elettorale.

5-06734 Delmastro Delle Vedove: Sulla politica estera dell'Italia nella regione dell'Indo-Pacifico.

  Il Sottosegretario Manlio DI STEFANO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FDI), replicando, si dichiara moderatamente soddisfatto della risposta del Governo, soprattutto alla luce delle posizioni politiche di partenza del Sottosegretario Di Stefano.
  Esprime apprezzamento per la conferma sul carattere imprescindibile adesso attribuito dall'Esecutivo alle relazioni transatlantiche e stigmatizza, al contempo, l'assenza di un esplicito riferimento alla minaccia rappresentata dalla Cina, che negli ultimi mesi ha intensificato le mire egemoniche nella regione, come evidenzia la grave recente iniziativa ostile nei confronti di Taiwan. Stando anche alle dichiarazioni aggressive della leadership cinese sullo status di Taiwan, paventa il rischio che nel quadrante asiatico spirino venti di guerra contro i quali è essenziale impegnarsi con determinazione.
  Osserva che l'alleanza AUKUS tra Stati Uniti, Regno Unito ed Australia ha, di fatto, recato un danno economico alla sola Francia, privata delle commesse militari concordate con il Governo di Canberra: ciò nonostante, Macron, agendo in una logica sovranista, ha preteso la solidarietà e l'appoggio dell'intera Unione europea a difesa dei propri interessi, mettendo a rischio la solidità dell'asse europeo con gli Stati Uniti, essenziale per fronteggiare la sfida cinese, e costringendo Paesi come l'Italia ad uno sforzo per ricucire i rapporti con Washington. A suo avviso, si tratta di un errore da non ripetere, dal momento che ogni Stato membro dovrebbe agire come tale e non invocare l'intervento europeo solo quando il proprio interesse nazionale è minacciato. In generale, l'area indopacifica è di valore cruciale, dato il ruolo muscolare della Cina, per cui è essenziale gestire tale scenario non come singolo Stato membro e neanche come Unione europea ma come Occidente unito. Ribadendo la soddisfazione per il segnale di maturazione politica mostrato dal Sottosegretario Di Stefano, auspica che l'obiettivo di consolidare i rapporti transatlantici – da sempre prioritario per Fratelli d'Italia – venga condiviso e sostenuto da tutte le forze politiche.

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5-06247 Quartapelle Procopio: Sulle circostanze della morte del connazionale Luca Ventre in Uruguay.

  Il Sottosegretario Manlio DI STEFANO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta del Governo, utile anche a rendere disponibili al pubblico le informazioni su un caso di gravità inaudita. Auspica che l'Esecutivo dia seguito alle interlocuzioni avviate con le autorità uruguayane per perseguire il responsabile del crimine ed assicurarlo alla giustizia. In via più generale, sottolinea che le circostanze tragiche delle morte del nostro connazionale evidenziano l'opportunità di una accurata verifica delle condizioni di sicurezza nelle sedi diplomatiche, problematica già affrontata dal Parlamento. Al riguardo, ribadisce la piena disponibilità del Parlamento a sostenere eventuali iniziative del Governo finalizzate a rafforzare le strutture adibite alla sicurezza delle Ambasciate e a scongiurare in ogni modo il verificarsi di episodi analoghi a quello in oggetto.

5-06679 Quartapelle Procopio: Sull'uso di bambini soldato da parte del Fronte di Liberazione del popolo del Tigray (TPLF).

  Il Sottosegretario Manlio DI STEFANO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta del Governo, pur rilevando l'opportunità di ottenere risposte anche sui fatti denunciati dal New York Times. Ribadendo l'esigenza che le violazioni dei diritti umani in un conflitto siano sempre denunciate, indipendentemente dalla parte che le perpetra, esprime apprezzamento per l'impegno dell'Esecutivo italiano contro la piaga del coinvolgimento dei minori negli scontri armati, confermando il pieno supporto del Parlamento per ogni azione volta a denunciare tali episodi e mantenere alta l'attenzione su questa problematica.

  Paolo FORMENTINI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.45.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 5 ottobre 2021. — Presidenza del vicepresidente Paolo FORMENTINI, indi del presidente Piero FASSINO. – Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale Manlio Di Stefano.

  La seduta comincia alle 15.05.

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2021.
Doc. LVII, n. 4-bis e Allegati.
(Parere alla V Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Paolo FORMENTINI, presidente, ricorda che il provvedimento è stato inserito all'ordine del giorno di domani dell'Assemblea e che il parere deve pertanto essere espresso auspicabilmente entro la seduta odierna.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD), relatrice, ricorda che la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (NADEF) costituisce lo strumento attraverso il quale il Governo aggiorna le previsioni economiche e di finanza pubblica del Documento di economia e finanza (DEF), in relazione alla maggiore stabilità e affidabilità delle informazioni disponibili sull'andamento del quadro macroeconomico.
  Segnala che il documento contiene l'aggiornamento degli obiettivi programmatici, le osservazioni e le eventuali modifiche e integrazioni del DEF in relazione alle raccomandazioni del Consiglio dell'Unione Europea Pag. 67 relative al Programma di stabilità e al Programma nazionale di riforma, anticipando i contenuti della successiva manovra di bilancio.
  La NADEF, inoltre, aggiorna il quadro programmatico di finanza pubblica per il periodo 2022-2024 rispetto a quello contenuto nel Documento di economia e finanza dello scorso aprile (DEF 2021).
  Rileva che il testo è suddiviso in due sezioni, relative al quadro macroeconomico e ai dati di finanza pubblica.
  Con riferimento allo scenario macroeconomico internazionale, la Nota evidenzia come la ripresa economica mondiale si sia rafforzata a partire dalla primavera del 2021, grazie alla rimozione delle restrizioni sociali, resa possibile dal progredire delle campagne vaccinali contro il COVID-19, soprattutto nei Paesi avanzati, e alla forte crescita del commercio mondiale.
  Nel complesso, il rafforzamento della domanda globale ha sostenuto l'aumento degli scambi commerciali internazionali nella prima metà dell'anno (2,4 per cento in media nei primi due trimestri), sebbene abbia determinato, al contempo, pressioni al rialzo sui prezzi delle materie prime (come petrolio e metalli) e dei prodotti intermedi, a causa delle strozzature dal lato dell'offerta, dovute alla crisi sanitaria, che ha provocato tensioni sulle catene internazionali di approvvigionamento. La produzione sta infatti risentendo in maniera crescente della difficoltà di reperimento di materiali e di forza lavoro qualificata.
  Sottolinea che tali rialzi hanno indotto una accelerazione del tasso di crescita dei prezzi a livello mondiale, portando l'inflazione al consumo dei Paesi dell'area dell'OCSE al 4,2 per cento su base annua, sospinta soprattutto dai prezzi energetici.
  Nel complesso, le prospettive per la ripresa economica globale risultano comunque solide, sebbene l'andamento dell'epidemia e delle campagne vaccinali continuino a condizionare fortemente la dinamica delle attività produttive nelle diverse aree del mondo.
  In particolare, osserva che le proiezioni sull'andamento del commercio internazionale si presentano molto più favorevoli di quanto prefigurato nel DEF, soprattutto per l'anno in corso e per il 2022 (+1,9 punti percentuali in ciascun anno). Anche per i successivi due anni, l'andamento del commercio mondiale risulta più favorevole rispetto a quanto prospettato in primavera.
  Il prezzo del petrolio si attesta invece su un livello più elevato di quanto prospettato in primavera, soprattutto nel triennio 2022-2024.
  Con riferimento specifico all'Area dell'Euro, sottolinea che la Nota pone in evidenza come l'economia dell'area abbia ripreso a crescere nel secondo trimestre dell'anno in corso, registrando un robusto rimbalzo (2,2 per cento su base trimestrale), dopo i precedenti trimestri di flessione. Secondo quanto riportato nella Nota, il PIL reale dell'area avrebbe raggiunto un livello di soli 2,5 punti percentuali inferiore a quello del 4° trimestre del 2019, un divario che, secondo le più recenti stime della Banca centrale europea e della Commissione UE, sarebbe destinato ad annullarsi nell'ultimo trimestre dell'anno in corso, grazie soprattutto al contributo della domanda interna.
  Rileva che nel primo semestre del 2021 l'economia italiana è stata interessata da una ripresa economica superiore a quanto prospettato nel DEF. Il primo trimestre ha registrato una lieve ripresa del PIL (0,2 per cento) nonostante le restrizioni ancora elevate. Il secondo trimestre ha visto una marcata accelerazione del PIL (2,7 per cento), 3,8 punti al di sotto dei livelli pre-crisi, grazie agli effetti della campagna vaccinale e al venir meno delle misure di restrizione.
  Precisa che la crescita è stata sostenuta dalla domanda interna al netto delle scorte, negative nel secondo trimestre. La domanda estera netta, dopo l'apporto negativo del primo trimestre, ha contribuito positivamente alla crescita del PIL nel secondo trimestre. La Nota sottolinea che l'avanzo commerciale dell'Italia è stato pari a circa 37,5 miliardi (in aumento di quasi 14 miliardi registrati nello stesso periodo del 2019), rimanendo tra i più alti in Europa dopo Germania e Paesi Bassi. Pag. 68
  Osserva che l'andamento degli investimenti è risultato positivo in entrambi i primi due trimestri dell'anno. Dal lato dell'offerta, la Nota sottolinea che le misure di distanziamento sociale e di restrizione all'attività hanno continuato a determinare andamenti settoriali differenziati: il manifatturiero ha mostrato, soprattutto in apertura d'anno, un dinamismo marcatamente superiore rispetto ai servizi, direttamente interessati dalle restrizioni. Tuttavia, a partire dal mese di aprile, con il graduale ripristino delle normali condizioni di operatività, anche il settore dei servizi ha osservato una ripresa considerevole, recuperando però solo parzialmente il terreno perso durante il 2020.
  Evidenzia che il 2021 è contrassegnato da una ripresa dell'inflazione, meno accentuata che in altre economie avanzate (l'inflazione nell'area euro ha raggiunto il 3,0 per cento in agosto), ma pur sempre significativa. L'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), dopo un calo medio dello 0,2 per cento nel 2020, nei primi otto mesi di quest'anno è aumentato mediamente dell'1,2 per cento sul corrispondente periodo del 2020, trainato dal rimbalzo dei prezzi dei prodotti energetici.
  Sottolinea che la NADEF delinea complessivamente uno scenario di crescita dell'economia italiana e di graduale riduzione del deficit e del debito pubblico: le nuove previsioni macroeconomiche del Governo per il 2022-2024, infatti, pur riconoscendo alcuni rischi collegati all'evoluzione della pandemia da COVID-19 e della domanda mondiale e ai forti aumenti dei prezzi dell'energia registrati negli ultimi mesi, prendono atto del miglioramento dei principali indicatori di crescita e indebitamento rispetto alle stime contenute nel DEF e definiscono il perimetro di finanza pubblica all'interno del quale si iscriveranno le misure della prossima legge di bilancio.
  Osserva che il livello di PIL più elevato (atteso a un +6 per cento per l'anno in corso) e il minor indebitamento netto (previsto al 9,4 per cento del PIL) consentono una flessione del rapporto tra debito pubblico e prodotto (dal 155,6 per cento nel 2020 al 153,5 per cento nel 2021), che invece era stimato in aumento nel DEF di aprile.
  Per quanto riguarda la programmazione delle finanze pubbliche, per il 2022 la NADEF fissa un obiettivo di deficit pari al 5,6 per cento del PIL, che si confronta con un saldo tendenziale pari al 4,4 per cento.
  Rileva che l'andamento dell'indebitamento netto programmatico è superiore a quello del quadro tendenziale per oltre un punto percentuale di PIL anche nel 2023 e 2024, sebbene la NADEF delinei una progressiva e significativa riduzione dell'indebitamento netto, che scenderà al 3,3 per cento del PIL nel 2024. Anche per effetto dello stimolo di bilancio, la crescita del PIL programmatico è prevista pari al 4,7 per cento nel 2022, al 2,8 per cento nel 2023 e all'1,9 per cento nel 2024. La discesa del rapporto debito/PIL proseguirà per raggiungere il 146,1 per cento nel 2024.
  Sottolinea che, alla luce di questo migliorato quadro economico e finanziario e delle Raccomandazioni specifiche al Paese da parte del Consiglio dell'Unione Europea, appare pienamente condivisibile l'orientamento del Governo volto a confermare l'impostazione di fondo della politica di bilancio illustrata nel DEF.
  Ipotizzando che prosegua la progressiva riduzione alle restrizioni delle attività economiche e sociali legate al COVID-19, l'intonazione della politica di bilancio resterà espansiva fino a quando il PIL e l'occupazione avranno recuperato non solo la caduta, ma anche la mancata crescita rispetto al livello del 2019. Una condizione che, in base alle proiezioni aggiornate, si può prevedere sarà soddisfatta a partire dal 2024. Da quell'anno in poi, la politica di bilancio dovrà essere maggiormente orientata a ridurre il disavanzo strutturale e a ricondurre il rapporto debito/PIL al livello pre-crisi (134,3 per cento) entro il 2030.
  Evidenzia che l'espansione dell'economia italiana nei prossimi anni sarà sostenuta, oltre che dallo stimolo di bilancio, anche da favorevoli condizioni monetarie e finanziarie, dal ritrovato ottimismo delle imprese e dei consumatori e, in particolare, dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che rappresenta un'occasione inedita Pag. 69 per rilanciare il nostro Paese all'insegna della sostenibilità ambientale e sociale.
  Precisa che la completa realizzazione del PNRR resta la grande scommessa per i prossimi anni, in un contesto mondiale che è forse il più complesso ed articolato della storia recente.
  Rileva che gli incrementi del PIL che stiamo registrando riflettono già alcuni incentivi finanziati dal PNRR, ma non ne incorporano ancora il forte impulso agli investimenti pubblici, peraltro già in notevole crescita (quasi il 20 per cento in termini nominali nel 2020 e 16 per cento quest'anno).
  Grazie anche al recupero di competitività testimoniato dall'espansione del surplus commerciale del Paese, la nuova previsione tendenziale indica tassi di crescita del PIL reale pari al 4,2 per cento nel 2022, 2,6 per cento nel 2023 e 1,9 per cento nel 2024. Queste proiezioni, che sono state validate dall'Ufficio Parlamentare di Bilancio, porterebbero il PIL al disopra del trend pre-crisi nel 2024; dal 2025, anche grazie ai due anni rimanenti del PNRR, vi sarà una concreta opportunità di accrescere il prodotto, l'occupazione e il benessere dei cittadini italiani in misura ben superiore a quanto si sarebbe potuto immaginare prima della crisi.
  Osserva che la revisione al rialzo della previsione di crescita reale, segnatamente per il 2021, e di incremento del deflatore del PIL ci consegna anche livelli di PIL nominale assai più elevati. L'incremento del PIL nominale previsto per quest'anno è ora del 7,6 per cento, in aumento dal 5,6 per cento del DEF. A sua volta, la maggiore crescita nominale comporta un significativo abbassamento delle previsioni di indebitamento netto (deficit) delle Amministrazioni pubbliche.
  Sottolinea che la strategia di consolidamento della finanza pubblica si baserà principalmente sulla crescita del PIL stimolata dagli investimenti e dalle riforme previste dal PNRR. Nel medio termine sarà altresì necessario conseguire adeguati avanzi primari. A tal fine, si punterà a moderare la dinamica della spesa pubblica corrente e ad accrescere le entrate fiscali attraverso il contrasto all'evasione. Le risorse di bilancio verranno crescentemente indirizzate verso gli investimenti e le spese per ricerca, innovazione e istruzione.
  Evidenzia che, in coerenza con questo approccio, la manovra della legge di bilancio 2022-2024 punterà a conseguire una graduale ma significativa riduzione dell'indebitamento netto dal 9,4 per cento previsto per quest'anno al 3,3 per cento del PIL nel 2024.
  Rileva, inoltre, che la manovra di finanza pubblica per il prossimo triennio continuerà ad assicurare il supporto al settore privato fintanto che sarà necessario a ottenere il consolidamento della ripresa economica, con l'obiettivo non soltanto di colmare il divario con il periodo pre-pandemia, ma di recuperare anche la crescita perduta sin da allora.
  Rispetto al DEF, l'obiettivo di deficit per il 2022 scende dal 5,9 per cento del PIL al 5,6 per cento e anche i deficit previsti per i due anni successivi sono inferiori a quelli prospettati nel DEF.
  Osserva che la discesa del rapporto debito/PIL sarà più graduale in confronto allo scenario tendenziale, ma significativa, giacché si passerà dal 153,5 per cento previsto per quest'anno al 146,1 per cento nel 2024.
  Venendo alle linee di riforma evidenziate nel documento, sottolinea che la NADEF individua – accanto alle cosiddette riforme orizzontali del PNRR (rappresentate dalla riforma della PA e dalla riforma del sistema giudiziario) – due riforme abilitanti, interventi funzionali a garantire l'attuazione del Piano e in generale a rimuovere gli ostacoli amministrativi, regolatori e procedurali, che includono la legge delega sulla corruzione e la riduzione dei tempi di pagamento della PA, oltre alla legge sulla concorrenza, al federalismo fiscale e alla riduzione del tax gap.
  Rileva che il Governo evidenzia nella Nota come la riforma della PA costituisca condizione necessaria per il successo delle misure contenute nel PNRR: in particolare, le misure volte in primo luogo alla digitalizzazione del settore pubblico, alla semplificazione amministrativa e alla valorizzazione della capacità amministrativa e assunzionale Pag. 70 costituiscono uno degli assi centrali della PNRR.
  Al contempo, con le misure di semplificazione previste nell'ambito delle riforme abilitanti il Governo ha inteso eliminare le barriere autorizzatorie e procedurali che abitualmente frenano l'attuazione dei progetti, mettendo a rischio la realizzabilità delle opere. A tal fine sono state introdotte diverse disposizioni finalizzate ad accelerare e snellire le procedure e, allo stesso tempo a rafforzare la capacità amministrativa della PA, con l'obiettivo di favorire la transizione energetica e digitale.
  Precisa che il percorso delineato prevede che, in continuità con gli interventi adottati in passato, la riforma renda più efficace ed efficiente l'azione amministrativa al fine di favorire un miglioramento dei servizi offerti e un incremento della produttività dell'intera struttura economica del Paese di cui la PA è un fattore determinante.
  Evidenzia che, come delineato nel PNRR, la riforma modificherà la struttura delle amministrazioni pubbliche attraverso innovazioni e miglioramenti delle norme che regolano il reclutamento del personale, accompagnati da importanti investimenti sul capitale umano e sulla digitalizzazione. Tali interventi avverranno in un contesto di semplificazione normativa che mira a rimuovere i vincoli burocratici e a rendere più rapide le procedure, in particolar modo quelle collegate all'attuazione del PNRR.
  Alla luce di queste considerazioni, presenta una proposta di parere favorevole sulla Nota di aggiornamento in titolo, di cui dà lettura e che dichiara di avere già portato informalmente a conoscenza dei Gruppi.

  Paolo FORMENTINI, presidente, a nome di tutta la Commissione, coglie l'occasione della presenza in seduta della collega Di Stasio per esprimerle solidarietà in quanto vittima di un vile atto di aggressione negli ultimi giorni di campagna elettorale.

  La Commissione si associa.

  Il Sottosegretario Manlio DI STEFANO, associandosi alle espressioni di solidarietà nei riguardi dell'onorevole Di Stasio, manifesta consenso per la proposta di parere testé formulata dalla relatrice.
  Evidenzia, altresì, che l'azione della Farnesina, nel complesso quadro economico-finanziario caratterizzato dal semestre europeo, dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e dalle misure per rafforzare i saldi di finanza pubblica, è mirata a rendere strutturali gli interventi introdotti nella fase emergenziale per promuovere il Made in Italy e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, che hanno consentito di fare crescere le esportazioni a livelli superiori al periodo pre-pandemico. In primo luogo, a suo avviso, occorre dunque rendere permanente l'operatività del Fondo «Simest» di cui alla legge n. 394 del 1981, che nell'ultimo anno e mezzo ha erogato circa 5,4 miliardi di euro alle aziende esportatrici e consentito lo svolgimento di attività fieristiche nonostante le restrizioni imposte dalla pandemia. A tal fine, sono in corso interlocuzioni con il Ministero dell'Economia e delle finanze e con Cassa depositi e prestiti per stabilire la dotazione finanziaria del citato Fondo, che dovrebbe aggirarsi intorno ai due miliardi di euro annui: peraltro, sottolinea la necessità di rimodularlo eliminando la possibilità di finanziare le attività di patrimonializzazione delle imprese e garantendo una quota di finanziamenti a fondo perduto ridotta al 20 per cento. Un simile, regolare stanziamento consentirebbe di rendere strutturale lo strumento della finanza agevolata per l'export e di permettere ad una platea sempre più ampia di imprese di accedervi in maniera sistematica.
  Evidenzia, altresì, che la Farnesina intende proseguire l'azione di sostegno alle esportazioni attraverso gli strumenti del Patto per l'Export, che continuerà a sostenere la competitività delle nostre aziende, in particolare piccole e medie imprese, sui mercati internazionali favorendone i processi di transizione verso la digitalizzazione e la sostenibilità ambientale. Al riguardo, ricorda che nei primi sette mesi del 2021 le esportazioni sono cresciute del 22,8 per cento, sfiorando i 300 miliardi di Pag. 71euro. Una cifra record, superiore non solo ai 244 miliardi dei primi sette mesi del 2020, ma anche ai 286 miliardi registrati nello stesso periodo del 2019. Segnala che si tratta di una performance superiore a quella dei nostri più diretti competitor, tenuto conto che l'export della Germania è cresciuto del 16,3 per cento, quello della Francia del 16,9 per cento e quello della Spagna del 21,6 per cento.

  Laura BOLDRINI (PD), ringraziando la relatrice per l'esaustiva illustrazione ed il Governo per le puntuali precisazioni, esprime apprezzamento per la scelta di inserire un esplicito riferimento alla necessità di invertire i processi di delocalizzazione, che tanti danni causano al sistema produttivo e ai livelli occupazionali del nostro Paese e sui cui sarebbe opportuno approvare una nuova legislazione condivisa. Propone, inoltre, di integrare la proposta di parere ribadendo l'impegno dell'Italia alla sospensione dei brevetti sui vaccini, già contenuto in due risoluzioni approvate dal Parlamento: a suo avviso, infatti, la pandemia potrà dirsi definitivamente superata solo garantendo adeguati tassi di vaccinazione a tutta la popolazione mondiale, mentre ora solo il 4 per cento degli africani ha ricevuto una dose di vaccino. Nello stesso contesto, suggerisce di inserire un passaggio sulla necessità di finanziare adeguatamente lo strumento COVAX, iniziativa dell'Organizzazione mondiale della sanità per garantire a tutti i Paesi un accesso ai vaccini equo e a prezzi contenuti.

  Alberto RIBOLLA (LEGA), associandosi ai ringraziamenti alla relatrice e al Governo ed esprimendo apprezzamento per l'incremento del PIL, superiore alle più rosee previsioni, evidenzia gli ottimi risultati sul piano delle esportazioni, che ha avuto modo di verificare personalmente nel corso di missioni all'estero da lui effettuate nell'ambito del Consiglio d'Europa. Ribadendo il pieno sostegno della Lega per le misure relative all'internazionalizzazione delle imprese e alla promozione del Made in Italy, nonché per le azioni che agevolano i processi di reshoring, già evidenziati dalla collega Boldrini, preannuncia il voto favorevole del proprio Gruppo alla proposta di parere.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD), relatrice, accoglie le proposte avanzate dalla collega Boldrini.

  Pino CABRAS (MISTO-L'A.C'È), preannunciando il voto contrario della propria componente del Gruppo Misto, sottolinea l'assenza di una seria autocritica rispetto alle scelte di politica economica adottate dal Governo durante la pandemia, a partire dalle chiusure delle attività commerciali, a suo avviso eccessive e troppo prolungate. Rileva, altresì, l'assenza di un nesso causale tra il completamento della campagna vaccinale e la ripresa economica: al riguardo, segnala che alcuni Paesi – segnatamente l'India – hanno eliminato le restrizioni legate alla pandemia pur in presenza di una quota di vaccinati molto bassa (nel caso indiano pari al 16 per cento). Sottolineando che il vaccino costituisce solo uno strumento di una più ampia e necessaria strategia di rinascita economica, esprime riserve sulla efficacia del PNRR, la cui attuazione è affidata ad una gestione tecnocratica priva dei necessari strumenti di controllo democratico. Da ultimo, esprime apprezzamento per il dato relativo all'export, unico elemento che induce ad un certo ottimismo sulle opportunità di ripresa economica del nostro Paese.

  La Commissione approva la proposta di parere favorevole, formulata dalla relatrice (vedi allegato 6).

  La seduta termina alle 15.25.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 661 del 22 settembre 2021:

   a pagina 124, quarta riga, le parole: «formula una proposta di parere favorevole Pag. 72 con condizioni, di cui dà lettura (vedi allegato 1)» sono sostituite dalle seguenti: «si riserva di presentare una proposta di parere, anche alla luce del dibattito odierno».

   a pagina 133, prima colonna, trentunesima riga, e a pagina 140, seconda colonna, diciottesima riga, dopo la parola «Macedonia» aggiungere le seguenti: «del Nord».