CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 15 settembre 2021
657.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
Pag. 200

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 15 settembre 2021. — Presidenza della presidente Raffaella PAITA.

  La seduta comincia alle 13.55.

DL 111/2021: Misure urgenti per l'esercizio in sicurezza delle attività scolastiche, universitarie, sociali e in materia di trasporti.
C. 3264 Governo.
(Parere alla XII Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 14 settembre.

  Matilde SIRACUSANO (FI), relatrice, presenta una proposta di parere favorevole con tre osservazioni.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere della relatrice (vedi allegato 1).

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2020.
C. 3258 Governo, approvato dal Senato.
Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2021.
C. 3259 Governo, approvato dal Senato.
Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2021 (limitatamente alle parti di competenza)
Tabella n. 3: Stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico per l'anno finanziario 2021 (limitatamente alle parti di competenza)
Tabella n. 10: Stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per l'anno finanziario 2021 (limitatamente alle parti di competenza)
(Relazioni alla V Commissione)
(Seguito dell'esame congiunto e conclusione – Relazioni favorevoli).

  La Commissione prosegue l'esame congiunto dei provvedimenti, rinviato nella seduta del 14 settembre.

  Raffaella PAITA (IV), presidente, ricorda che nella seduta di ieri è stato svolto l'esame preliminare.
  Avverte che non sono stati presentati emendamenti.

  Paolo FICARA (M5S), relatore, presenta una proposta di relazione favorevole sul disegno di legge recante il Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2020 ed una proposta di relazione favorevole sul disegno di legge di assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2021 per le parti di competenza della Commissione.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva le proposte del relatore di riferire favorevolmente sul disegno di legge recante il rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2020, per le parti di propria competenza (vedi allegato 2), e di riferire favorevolmente sul disegno di legge di assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2021, per le parti di propria competenza (vedi allegato 3). Nomina quindi il deputato Ficara quale relatore per riferire presso la V Commissione sui provvedimenti in esame.

  La seduta termina alle 14.05.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 15 settembre 2021. — Presidenza della presidente Raffaella PAITA.

  La seduta comincia alle 14.05.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2018/1972 che istituisce il codice europeo delle comunicazioni elettroniche (rifusione).
Atto 289.
(Esame e rinvio).

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  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Raffaella PAITA, presidente, avverte che la richiesta di parere parlamentare è stata assegnata alla Commissione con riserva, in quanto non è corredata del prescritto parere della Conferenza unificata.
  Avverte altresì che, in data 11 agosto 2021, sulla base delle determinazioni dell'ufficio di presidenza, ha richiesto al Ministro per i rapporti con il Parlamento di disporre di tempi congrui per l'esame di sette schemi di decreto legislativo assegnati nelle sedute del 5 e del 9 agosto, tra cui lo schema di decreto in esame. Ciò in considerazione della consolidata prassi parlamentare secondo la quale gli schemi di decreto trasmessi in prossimità o in pendenza della sospensione dei lavori parlamentari sono assegnati alle Commissioni alla ripresa dei lavori, al fine di consentire alle stesse di fruire integralmente dei termini previsti dalla legge o dal regolamento. Tale prassi nel caso di specie non ha infatti potuto trovare applicazione in quanto gli atti sono stati trasmessi al Parlamento nell'imminenza della scadenza dei termini di delega (termini peraltro prorogati di tre mesi proprio a seguito dell'assegnazione).

  Il Ministro D'Incà, con lettera del 9 settembre, ha fatto presente che i termini per l'espressione dei pareri potranno essere concordati, in relazione ai singoli atti, con i rappresentanti del Governo presenti in seduta, al fine di tenere conto delle esigenze della Commissione e della necessità di adottare entro i termini previsti i decreti legislativi.
  In considerazione della complessità dell'atto, d'accordo con il relatore, comunica di avere acquisito per le vie brevi la disponibilità del rappresentante del Governo, impossibilitato a partecipare alla seduta odierna, ad attendere l'espressione del parere della Commissione fino al 12 ottobre.

  Massimiliano CAPITANIO (LEGA), relatore, osserva che con l'atto n. 289 – recante lo schema di decreto legislativo conseguente alla delega contenuta nell'articolo 4 della legge di delegazione europea 2019-2020 (n. 53 del 2021) – il Governo italiano sottopone a parere parlamentare un testo assai corposo relativo alle comunicazioni elettroniche, la cui disciplina viene profondamente modificata.
  L'atto si compone di ben 133 articoli e 14 allegati, a loro volta spesso strutturati in articoli e tabelle. Data questa mole di disposizioni e la complessità dell'argomento, rinvia al dossier del Servizio studi per ogni circostanziato ragguaglio, limitandosi in questa sede a notazioni sintetiche introduttive e sui caratteri principali dell'intervento normativo.
  La sua necessità è stata ravvisata in ragione dell'innovazione tecnologica, tanto rapida quanto incisiva, intervenuta nel settore sull'arco di circa 20 anni. Tale evoluzione, a tratti decisamente tumultuosa, è stata avvertita anzitutto a livello europeo già con l'Agenda digitale europea del 2010 e poi con l'emanazione della direttiva 2018/1972/UE (il Codice europeo delle comunicazioni elettroniche) che ha sostituito, rifondendone in gran parte i contenuti, ben quattro precedenti direttive (le nn. 19, 20, 21 e 22 del 2002), le quali a loro volta avevano portato nel nostro ordinamento all'emanazione del codice delle comunicazioni elettroniche (decreto legislativo n. 259 del 2003).
  Nel frattempo si erano succeduti alcuni parziali interventi di modifica normativa, a livello sia di Unione europea sia, poi, di recepimento nazionale (ci si riferisce, in particolare, alle direttive del 2009 nn. 136 e 140/CE, recepite con il decreto legislativo n. 70 del 2012).
  Con l'articolo 1 del nuovo provvedimento, la materia delle comunicazioni elettroniche viene modificata, risistemata e ampiamente aggiornata, con la sostituzione mediante novella dei primi 98 articoli del decreto legislativo n. 259 del 2003. Essa si presenta connotata da complessità assai elevata, sotto il profilo sia tecnico sia, per conseguenza, istituzionale e regolatorio.
  L'assunto di base da cui muovono sia le autorità dell'Unione europea sia il legislatore nazionale è che l'ambito delle possibilità tecniche delle comunicazioni elettroniche Pag. 202 si è molto sviluppato e ingrandito, collocandosi, per sua stessa natura, su un orizzonte globale. In tal modo, per un verso, si offrono maggiori opportunità di esercizio di diritti (anche economici) e veicolazione di contenuti, anche in forme innovative ed inedite; Per l'altro, tuttavia, si rendono opportuni incentivi per gli investimenti economici e necessaria una regolazione armonizzata e coordinata a livello (quantomeno) europeo, il più possibile semplificata e proporzionata, a garanzia della concorrenza e dell'accesso ma anche della sicurezza e della protezione dei dati.
  Particolarmente significativo appare, a questo proposito e al fine di descrivere lo scopo dell'intervento legislativo, il testo del Considerando 23 della direttiva, in quel reca: «Il quadro normativo – in aggiunta ai tre obiettivi principali già fissati che consistono nella promozione della concorrenza, del mercato interno e degli interessi degli utenti finali – dovrebbe perseguire un ulteriore obiettivo in materia di connettività, articolandolo in termini di risultati: l'accesso generalizzato alle reti ad altissima capacità e l'ampia diffusione delle stesse per tutti i cittadini e le imprese dell'Unione a prezzi ragionevoli e con possibilità di scelta adeguata, una concorrenza effettiva ed equa, l'innovazione aperta, un uso efficiente dello spettro radio, norme comuni e prevedibilità degli approcci normativi nel mercato interno e le necessarie norme settoriali per tutelare gli interessi dei cittadini dell'Unione. Per gli Stati membri, le autorità nazionali di regolamentazione, le altre autorità competenti e le parti interessate, tale obiettivo in materia di connettività si traduce, da un lato, nel proposito di disporre di reti e servizi della massima capacità che siano economicamente sostenibili in una determinata area e, dall'altro, nel perseguimento della coesione territoriale, intesa come convergenza della capacità disponibile in aree differenti».
  Tali concetti appaiono ribaditi nel Considerando 26, secondo cui «è opportuno incoraggiare sia gli investimenti sia la concorrenza, in modo da incrementare la crescita economica, l'innovazione e la scelta dei consumatori».
  Il precipitato normativo di questi Considerando è rinvenibile anzitutto nell'articolo 3 della direttiva.
  Questi aspetti sono ripresi anche nella relazione illustrativa che accompagna lo schema di decreto legislativo, nella quale è scritto in apertura che la nuova disciplina europea di settore si sviluppa lungo due direttrici: da un lato, la promozione dell'obiettivo della connettività di elevata qualità, da promuovere in coerenza con gli obiettivi tradizionali di promozione della concorrenza, rafforzamento del mercato interno e di protezione degli utenti; dall'altro, l'ulteriore armonizzazione regolatoria, finalizzata a semplificare l'attività delle imprese – e favorirne, per tale via, gli investimenti – ed a promuovere il mercato unico tramite: a) il maggiore coordinamento nello svolgimento di alcuni processi; b) il potenziamento generale del ruolo del BEREC nell'individuazione di buone prassi regolatorie valide per l'intera Unione, anche mediante l'assegnazione allo stesso del compito di adottare numerose Linee Guida attuative del nuovo Codice, c) il potenziato raccordo tra Autorità nazionali di regolamentazione (ANR) e Commissione europea.
  I principali obiettivi perseguiti dalla direttiva in recepimento sono: lo sviluppo di nuove reti per la fornitura di servizi di comunicazione elettronica ad altissima velocità (reti 5G), anche attraverso una più razionale ed efficiente gestione dello spettro radio; la creazione di un ambiente favorevole agli investimenti nelle nuove infrastrutture ad altissima velocità attraverso una regolamentazione volta a facilitare i co-investimenti e ad introdurre specifiche previsioni regolamentari nel caso di operatori wholesale only; la semplificazione dei procedimenti di autorizzazione all'installazione di reti e infrastrutture di comunicazioni elettroniche; maggiori benefici e protezione verso i consumatori, anche garantendo loro, attraverso l'ampliamento del servizio universale, un accesso generalizzato ai nuovi servizi di comunicazione, inclusa Internet, a prezzi accessibili.
  In estrema sintesi, i pilastri su cui si regge la nuova disciplina sono quindi i seguenti: una più stretta collaborazione tra Pag. 203le Autorità nazionali preposte dei Paesi membri (in Italia, come noto, si tratta dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni), garantita da un rafforzato ruolo dell'Ufficio europeo delle Autorità regolatorie nazionali (BEREC); in ossequio alla delega legislativa, un accresciuto ruolo della medesima Agcom dal punto di vista sia normativo sia d'intervento operativo, per esempio sul piano delle posizioni dominanti che determinate imprese dovessero assumere nel settore, sul piano dell'accesso e interconnessione e delle sanzioni; il reiterato riconoscimento dello spettro radio come bene pubblico limitato e dotato di un importante valore sociale, culturale ed economico, il cui sfruttamento deve essere sollecitato in chiave di uso efficiente e aperto alla concorrenza (in tal senso, deve essere facilitato l'uso condiviso e la concessione di diritti d'uso individuale deve essere limitata a specifici e casi e motivi); la semplificazione dei procedimenti amministrativi; un'accentuata attenzione per l'utente finale nella qualità dei servizi di accesso a Internet, nelle possibilità di recesso dai contratti e nella portabilità del numero; una modifica del testo unico dell'edilizia, volta a prevedere l'obbligo di dotare gli edifici della necessaria infrastrutturazione digitale.

  Raffaella PAITA (IV), presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.10.

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 15 settembre 2021.

Audizione del presidente dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM), dott. Giacomo Lasorella, sulle questioni regolatorie relative alla trasmissione del campionato di calcio sulla piattaforma DAZN.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14.10 alle 15.

Audizione dell'amministratore delegato di Poste italiane Spa, dott. Matteo Del Fante, sul piano industriale della società.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 15 alle 16.30.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 15 settembre 2021.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 16.30 alle 16.45.