CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 3 agosto 2021
639.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
Pag. 63

COMITATO PERMANENTE SULLA POLITICA ESTERA PER L'AMERICA LATINA

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

  Martedì 3 agosto 2021. — Presidenza del presidente Maurizio LUPI.

  La seduta comincia alle 8.25.

Sulle attività del Comitato.

  Maurizio LUPI, presidente, in vista della ripresa dei lavori parlamentari dopo la pausa estiva, ritiene opportuno aprire un confronto aperto sulle priorità del Comitato permanente.
  Tenuto conto che nei giorni 25 e 26 ottobre prossimi si celebrerà la X edizione della Conferenza Italia-America Latina, i lavori del Comitato potranno essere orientati nella direzione di assicurare un valido supporto ed un'azione di monitoraggio parlamentare sui lavori preparatori di tale evento.
  Ricorda ai colleghi che la Conferenza consiste in un evento, a cadenza biennale, a livello di ministri degli esteri, realizzato dal Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale in collaborazione con l'Istituto Italo-Latino Americano (IILA) e che rappresenta il momento culminante del dialogo del nostro Paese con le regioni latinoamericana e caraibica.
  Lanciato nel 2003 a Milano, come riunione con finalità principalmente economiche e imprenditoriali, l'evento ha infatti acquisito una dimensione politica ed intergovernativa a partire dalla III edizione nel 2007.
  Segnala che, come riportato sul sito internet della Conferenza, «da allora esso è il più alto momento di incontro e di cooperazione tra l'Italia, come intero Sistema Paese, ed i Paesi latino americani e caraibici ai quali è legata da profondi vincoli di carattere storico, culturale, politico ed economico.».
  Sottolinea che il vero salto di qualità si è avuto nel 2014 con l'approvazione della legge 24 novembre 2014, n. 173, recante Disposizioni concernenti partecipazione a Banche multilaterali di sviluppo per l'America latina e i Caraibi, che all'articolo 2 detta che al fine di rafforzare lo sviluppo dei rapporti dell'Italia con i Paesi dell'area latino-americana, il Ministero degli Affari esteri, in collaborazione con l'Istituto italo-latino americano, convoca, con cadenza biennale, la Conferenza Italia-America latina e Caraibi, in ottemperanza all'orientamento sancito nella dichiarazione conclusiva della VI Conferenza Italia-America latina e Caraibi, svoltasi a Roma il 12 e 13 dicembre 2013. Alla copertura dei costi per l'organizzazione della Conferenza si provvede nei limiti delle risorse assegnate al MAECI nel bilancio ordinario.
  Evidenzia che nel 2014 la Conferenza si è quindi affermata come uno dei principali strumenti di politica estera dell'Italia, Paese latino che non ha trascorsi coloniali nella regione.
  In particolare per quest'anno, il fatto che se ne celebri la decima edizione allude all'idea di un momento celebrativo e di bilancio. Inoltre, la presidenza italiana del G20 e la co-presidenza della COP26 rafforzano la percezione di una opportunità storica Pag. 64 per associare il dialogo con questa regione alla trattazione ad alto livello di grandi questioni, su cui l'Italia ha guadagnato notevole autorevolezza. Non è irrilevante che la Conferenza si celebri a breve distanza dal vertice G20, previsto avere luogo il 30-31 ottobre.
  Dal punto politico rimarca lo scarso investimento che il nostro Paese, e con esso il Parlamento, ha fin qui fatto nei riguardi del Continente latinoamericano, a dispetto del profondo vincolo di amicizia e di prossimità culturale con tale regione, anche grazie ad una consistente ed influente comunità di italo-discendenti.
  Osserva che da interlocuzioni con la Farnesina, emerge che la Conferenza offrirà spazio per una interlocuzione ad ampio spettro, che vedrà coinvolti le maggiori Organizzazioni internazionali regionali, a partire dall'OSA, importanti attori economici e della comunità accademica italiana.
  Dato questo contesto, propone che, a partire dalla ripresa, i lavori del Comitato siano pertanto orientati nella direzione della costruzione di una rete di amicizia parlamentare Italia-America Latina Caraibi che potrà culminare in una iniziativa di Forum interparlamentare, da indìre verso la metà di ottobre e che potrà coinvolgere le omologhe Commissioni dei Paesi dell'area, da tenere in sede plenaria ma con forte valorizzazione del Comitato permanente come strumento ad hoc di rilancio della diplomazia parlamentare.
  Sottolinea che un ulteriore versante di impegno potrà essere un approfondimento sugli Accordi UE-Mercosur, cui la III Commissione ha dedicato un momento di riflessione in occasione della celebrazione del 30° anniversario dalla fondazione dell'Accordo, il 26 marzo scorso.
  Evidenzia, inoltre, l'opportunità di cercare fin da subito una interlocuzione politica con l'Argentina, cui ci lega una speciale amicizia politica e anche alla luce dell'interesse dimostrato dal Parlamento di Buenos Aires ad una interazione con la Camera dei deputati italiana.
  Ciò premesso, propone pertanto che le attività del Comitato contemplino i seguenti appuntamenti, da svolgere tra settembre e ottobre: audizione dei vertici dell'IILA, Istituto Italo-Latino americano; tavolo informale di coordinamento con i presidenti dei gruppi di amicizia istituiti nell'ambito dell'Unione interparlamentare; audizione con rappresentanti delle Commissioni omologhe e dei gruppi di amicizia di Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay; audizione di operatori economici italiani, della Società Dante Alighieri, dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (AICS) e della Conferenza dei rettori.
  In conclusione, si tratta, a suo avviso, di realizzare un ciclo istruttorio analogo a quello che la Commissione Affari esteri ha svolto sulla presidenza italiana del G20, affinché anche in questo ambito il Parlamento italiano possa fornire un contributo qualificato, in sinergia con le attività svolte dalla Farnesina.

  Piero FASSINO, presidente, ringraziando il collega Lupi per il programma di lavoro proposto, intenso ed adeguato al necessario salto di qualità nelle relazioni con l'America Latina, segnala l'opportunità che le eventuali interlocuzioni con le omologhe Commissioni dei Parlamenti latinoamericani si svolgano in sede di Commissione, per evidenti ragioni di omogeneità e anche per assicurare il pieno coinvolgimento di tutti i membri. Preannuncia, inoltre, di aver già raggiunto un'intesa di massima con il Ministro Di Maio per lo svolgimento del Forum interparlamentare in concomitanza con la Conferenza intergovernativa di fine ottobre e che di tale questione dovrà essere necessariamente investita la Presidente della Camera per i necessari profili autorizzatori.

  Maurizio LUPI, presidente, ribadendo che il Presidente della Camera dei deputati dell'Argentina ha manifestato un forte interesse a stabilire una interlocuzione con il Parlamento italiano, sottolinea che una prima occasione di confronto poterà essere stabilita proprio in occasione del citato Forum interparlamentare. Nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara concluse le comunicazioni in titolo.

  La seduta termina alle 8.35.

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SEDE CONSULTIVA

  Martedì 3 agosto 2021. — Presidenza del presidente Piero FASSINO. – Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, Benedetto Della Vedova.

  La seduta comincia alle 8.35.

DL 80/2021: Misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni funzionale all'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per l'efficienza della giustizia.
C. 3243 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alle Commissioni I e XI).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Piero FASSINO, presidente, avverte che le Commissioni di merito hanno programmato di concludere l'esame in sede referente entro la giornata odierna. Ne consegue la necessità che questa Commissione esprima il parere di competenza entro questa seduta.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD), relatrice, in premessa, sottolinea che il disegno di legge, come modificato presso il Senato, riproduce il contenuto del decreto-legge 23 giugno 2021, n. 92, recante disposizioni per il rafforzamento del Ministero della Transizione ecologica e in materia di sport, disponendone l'abrogazione, con salvezza degli effetti già prodottisi. Segnala che il provvedimento rappresenta il terzo pilastro dell'architettura normativa finalizzata ad attuare la governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), oltre a recare misure di semplificazione e di efficientamento della Pubblica Amministrazione.
  Il decreto-legge provvede in particolare a definire percorsi – veloci, trasparenti e rigorosi – per il reclutamento dei profili tecnici e gestionali necessari e a creare le premesse per due riforme trasversali previste dal PNRR: quella della Pubblica Amministrazione e quella della giustizia.
  In materia di reclutamento il provvedimento reca modalità speciali volte ad accelerare le procedure selettive per il reclutamento di personale a tempo determinato ed il conferimento di incarichi di collaborazione da parte delle amministrazioni pubbliche titolari di progetti previsti nel PNRR o, limitatamente agli incarichi di collaborazione necessari all'assistenza tecnica, finanziati esclusivamente a carico del Piano nazionale per gli investimenti complementari al PNRR.
  Inoltre, proroga dal 31 dicembre 2021 al 31 dicembre 2022 il termine per le assunzioni a tempo indeterminato di soggetti che abbiano rapporti di lavoro dipendente a termine con pubbliche amministrazioni e fino al 31 dicembre 2024 la possibilità per le PA di bandire procedure concorsuali senza il previo svolgimento della procedura di mobilità volontaria previsto, in via generale, dalla normativa vigente.
  Evidenzia che il provvedimento riconosce agli enti locali in dissesto finanziario la possibilità di procedere comunque alle assunzioni di personale a tempo determinato necessarie a garantire l'attuazione del PNRR e autorizza, esclusivamente per il periodo di attuazione del PNRR e soltanto per le amministrazioni titolari di interventi, il raddoppio delle percentuali previste dalla legge per l'attribuzione di incarichi dirigenziali a soggetti esterni alla pubblica amministrazione e a dirigenti provenienti da altre amministrazioni. Potranno essere poi superati i tetti di spesa relativi al trattamento economico accessorio, secondo criteri e modalità da definire nei contratti collettivi nazionali di lavoro
  Sottolinea che per la realizzazione del sistema di coordinamento istituzionale, gestione, attuazione, monitoraggio e controllo del PNRR, è previsto il reclutamento di un contingente complessivo di cinquecento unità di personale non dirigenziale a tempo determinato – di cui ottanta destinate ad essere inquadrate presso la Ragioneria generale dello Stato e la restante parte ripartita tra le amministrazioni centrali assegnatarie Pag. 66 dei progetti – per un periodo anche superiore a trentasei mesi, ma non eccedente la durata di completamento del PNRR e comunque non oltre il 31 dicembre 2026.
  Rileva che per il supporto alla transizione digitale, all'innovazione e alla cyber-sicurezza nella Pubblica Amministrazione, il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio potrà avvalersi di un contingente massimo di trecentotrentotto unità. Fino al 31 dicembre 2026, inoltre, l'Agenzia per l'Italia digitale è autorizzata ad assumere a tempo determinato un contingente di personale di sessantasette unità.
  Segnala, infine, che per assicurare la celere definizione dei procedimenti giudiziari, secondo quanto previsto nel PNRR, il Ministero della Giustizia è autorizzato ad avviare le procedure di reclutamento per l'assunzione di addetti all'ufficio per il processo: 16 mila e cinquecento unità nell'ambito della giustizia ordinaria e trecentoventisei unità nell'ambito della giustizia amministrativa; entrambi i contingenti saranno assunti in due scaglioni, con contratto di lavoro a tempo determinato.
  Evidenzia che in materia di formazione del personale il provvedimento riconosce alle amministrazioni pubbliche la possibilità di attivare, attraverso contratti di apprendistato, specifici progetti di formazione e lavoro per l'acquisizione di competenze di base e trasversali e per l'orientamento professionale da parte di diplomati e di studenti universitari; inoltre, provvede al potenziamento delle funzioni di Formez PA e al rafforzamento della Scuola nazionale dell'amministrazione (SNA), al fine di consentire alla PA di dotarsi degli strumenti necessari ad affrontare il PNRR e consentire il pieno e corretto utilizzo dei fondi di Next Generation EU.
  Quanto alle disposizioni di competenza della Commissione segnala, in particolare, l'articolo 17-novies, introdotto al Senato, che prevede la nomina, da parte del Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale e dal Ministro della Transizione ecologica, di un Inviato speciale per il cambiamento climatico, con il compito di rappresentare il Governo italiano agli eventi e ai negoziati internazionali sui temi ambientali e climatici e con mandato di durata pari a quello dei Ministri che l'hanno nominato, salvo conferma da parte dei nuovi Ministri.
  Segnala che la nuova figura è destinata a rappresentare l'interlocutore naturale dell'Inviato speciale della Presidenza per il clima nominato negli Stati Uniti dall'Amministrazione Biden – che ha dato carattere prioritario alla lotta ai cambiamenti climatici, in linea con le priorità della presidenza italiana del G20 – carica affidata all'ex Segretario di Stato John Kerry.
  Osserva che il comma 2 del medesimo articolo stabilisce che i suddetti Ministeri assicurano il supporto tecnico e amministrativo all'Inviato speciale nell'ambito delle risorse finanziarie, umane e strumentali disponibili a legislazione vigente e senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. La relazione tecnica allegata al provvedimento evidenzia che, per quanto attiene alle strutture del Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale che possono fornire tale supporto, presso la Direzione Generale per la mondializzazione e le questioni globali è attivo un ufficio dedicato alla trattazione dei profili internazionali delle questioni ambientali che già segue eventi e negoziati internazionali in materia.
  Rileva che il comma 3 disciplina il trattamento economico dell'Inviato speciale. In particolare, all'Inviato – che può essere anche estraneo alla Pubblica Amministrazione – è riconosciuto un compenso determinato in base all'articolo 15, comma 3, del decreto-legge n. 98 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111.
  In base a tale disposizione il compenso è composto da una parte fissa non superiore a 50 mila euro annui e da una parte variabile, sempre non superiore a 50 mila euro annui, correlata al raggiungimento degli obiettivi ed al rispetto dei tempi di realizzazione degli interventi ricadenti nell'oggetto dell'incarico.
  Segnala che lo stesso comma 6 precisa, altresì, che se l'Inviato è dipendente di una Pag. 67pubblica amministrazione (con esclusione del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico e ausiliario delle istituzioni scolastiche), esso è collocato presso il Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale fuori ruolo o in posizione di comando, aspettativa o altra analoga posizione, secondo l'ordinamento di appartenenza e conserva, se più favorevole, il trattamento economico in godimento, che resta a carico dell'amministrazione di appartenenza.
  Precisa che quando questo viene collocato fuori ruolo è reso indisponibile per tutta la durata del collocamento un numero di posti nella dotazione organica dell'amministrazione di provenienza equivalente dal punto di vista finanziario, ferma restando la corresponsione del trattamento economico di missione, nei limiti spettanti al personale della pubblica amministrazione di livello dirigenziale previsti dalla normativa vigente.
  Sottolinea che al comma 4 vengono esplicitati i nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica derivanti dalla creazione della figura dell'Inviato: si tratta di 250.000 euro per l'anno 2021, 350.000 euro per l'anno 2022 e 250.000 euro per l'anno 2023. Alla copertura dei relativi oneri si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2021-2023, nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle finanze per l'anno 2021, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale.
  Segnala, inoltre, la norma di cui all'articolo 5, comma 1, che, intervenendo sulla disciplina dalla Scuola nazionale dell'amministrazione, di cui al decreto legislativo n. 178 del 2009, prevede che nel Comitato di gestione della Scuola sia presente, tra gli altri, anche un rappresentante nominato dal Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale.
  Alla luce di queste considerazioni, formula una proposta di parere favorevole.

  Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA conviene con quanto testé rappresentato dalla relatrice.

  Edmondo CIRIELLI (FDI), preannunciando il voto contrario del gruppo Fratelli d'Italia, esprime perplessità sulla condiscendenza mostrata dal MAECI circa la possibilità di selezionare la figura dell'Inviato speciale per il cambiamento climatico al di fuori dell'Amministrazione della Farnesina: a suo avviso, visto le elevate competenze – anche tecniche – del personale diplomatico, sarebbe stato più opportuno circoscrivere a tale ambito la selezione. Oltretutto, il compito di tale Inviato non potrà che essere quello di interagire in contesti diplomatici in cui è necessario agire con determinazione nel confronto con i Paesi che hanno le maggiori responsabilità sul versante dell'inquinamento.

  La Commissione approva la proposta di parere favorevole della relatrice.

  La seduta termina alle 8.40.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Martedì 3 agosto 2021. — Presidenza del presidente Piero FASSINO. – Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, Benedetto Della Vedova

  La seduta comincia alle 14.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Piero FASSINO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.

5-06564 Lupi: Sull'autenticazione da parte di membri del Parlamento delle liste dei candidati per il rinnovo dei Com.it.es.

  Antonio TASSO (M-MAIE-PSI-FE), in qualità di cofirmatario dell'interrogazione in titolo, ne illustra il contenuto.

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  Il Sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Antonio TASSO (M-MAIE-PSI-FE), replicando, si dichiara pienamente soddisfatto della risposta del Governo.

5-06563 Quartapelle Procopio: Sul presunto diniego di prestazioni consolari da parte della Rappresentanza diplomatica turca in Italia nei confronti di cittadini turchi legati al movimento di Fetullah Gülen.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD) illustra l'interrogazione in titolo, precisando che, oltre alle notizie riportate sugli organi di stampa, anche un gruppo di parlamentari ha raccolto le denunce dei cittadini turchi privati dell'assistenza consolare.

  Il Sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2), precisando che qualora dovessero emergere ulteriori informazioni, si potrà eventualmente tornare ad esaminare il caso.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD) prende atto della risposta del Governo. Dichiara la disponibilità a facilitare un incontro tra rappresentanti dell'Esecutivo e una delegazione dei cittadini turchi coinvolti dalla controversia in questione, al fine di approfondire i connotati della vicenda.

5-06562 Comencini: Sulla ripresa dei programmi di accoglienza e risanamento terapeutico per i minori bielorussi.

  Vito COMENCINI (LEGA) illustra l'interrogazione in titolo sottolineando che, mentre i programmi di accoglienza per i minori provenienti dall'Ucraina sono da poco ripresi, da oltre un anno risultano sospesi quelli a beneficio dei bambini provenienti dalla Bielorussia.

  Il Sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Vito COMENCINI (LEGA), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta del Governo. Esprimendo apprezzamento per il lavoro svolto dall'Ambasciata d'Italia a Minsk, auspica che possa continuare il dialogo con le Autorità bielorusse finalizzato a risolvere definitivamente la situazione, tenendo conto delle esigenze dei bambini ed in particolare di quelli per i quali è in corso la procedura di adozione.

5-06561 Delmastro Delle Vedove: Sul «Travel Ban» disposto dalle Autorità degli Stati Uniti in ragione dell'aggravarsi del quadro pandemico locale.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FDI) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il Sottosegretario di Stato Benedetto DELLA VEDOVA, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FDI), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta del Governo, che rappresenta un primo, timido passo nella direzione di tutelare gli interessi dei nostri connazionali che vedono preclusi i propri diritti dalle scelte isolazioniste del Presidente americano Biden, da molti erroneamente indicato come campione del multilateralismo e, al contrario, assai più isolazionista del suo predecessore Trump.
  Concordando sulla stentorea affermazione del Sottosegretario Della Vedova secondo cui «la gestione degli ingressi sul proprio territorio afferisce, naturalmente, alla sovranità esclusiva di ogni singolo Stato», auspica che la stessa fermezza sia assunta nei riguardi dell'Unione europea sulla gestione degli sbarchi dei migranti a Lampedusa.

  Piero FASSINO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.25.

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ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Martedì 3 agosto 2021. — Presidenza del presidente Piero FASSINO. – Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, Benedetto Della Vedova.

  La seduta comincia alle 14.25.

Programma di lavoro della Commissione per il 2021 – Un'Unione vitale in un mondo fragile.
(COM (2020) 690 final).
Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2021.
(Doc. LXXXVI, n. 4).
(Esame congiunto, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dei provvedimenti in oggetto.

  Andrea ORSINI (FI), prima di passare all'illustrazione dei provvedimenti in titolo, esprime il rammarico per il ritardo con il quale si avvia l'esame dei documenti programmatici in titolo: benché imputabile alla tempistica di insediamento del nuovo Governo, il fatto che la relazione programmatica del Governo sia stata trasmessa alle Camere solo il 24 giugno scorso riduce, di fatto, la possibilità che il Parlamento possa esprimere indirizzi puntuali ed incisivi sull'attività dell'Esecutivo in sede europea, poiché, essendo ormai nel secondo semestre dell'anno, molti dei dossier sono già entrati in una fase negoziale molto avanzata, in taluni casi già esaurita.
  Peraltro, il fatto che l'esame della Relazione programmatica sia abbinato a quello del Programma legislativo della Commissione europea – secondo quanto prevede il parere della Giunta per il regolamento della Camera del 14 luglio 2010 – impedisce al Parlamento di valutare tempestivamente le priorità della Commissione, depotenziando in maniera significativa il «dialogo politico» tra le due Istituzioni: anche in questo caso, infatti, buona parte delle iniziative legislative sono già state presentate, e dunque le valutazioni del Parlamento italiano diventano poco rilevanti nella definizione del merito delle proposte.
  Venendo al merito dei documenti in titolo, sottolinea che il programma di lavoro della Commissione europea per il 2021 (COM(2020)690), presentato il 19 ottobre 2020, si concentra sulle sei tematiche già definite negli orientamenti politici della Presidente Ursula von der Leyen ad inizio del mandato dell'attuale Commissione europea: un Green Deal europeo; un'Europa pronta per l'era digitale; un'economia al servizio delle persone; un'Europa più forte nel mondo; promuovere lo stile di vita europeo; un nuovo slancio per la democrazia europea.
  Osserva che il programma di lavoro è corredato di quattro allegati che riportano, rispettivamente: le nuove iniziative (Allegato I); le iniziative REFIT volte a migliorare la qualità della legislazione europea ed il suo impatto, individuando le iniziative legislative mirate a ridurre o semplificare oneri sulle piccole e medie imprese (Allegato II); le proposte prioritarie in sospeso (Allegato III); le proposte che si intende ritirare (allegato IV).
  Con riferimento alle questioni di più stretta competenza della nostra Commissione, segnala che la Commissione europea, nell'ambito dell'area strategica «un'Europa più forte nel mondo», intende adoperarsi affinché l'Europa guidi la risposta globale per garantire un vaccino sicuro e accessibile per tutti, rafforzi il sistema multilaterale mondiale fondato su regole e i partenariati bilaterali, regionali e globali, e continui a dare priorità al Vicinato orientale e meridionale, ai Balcani occidentali e all'Africa.
  Al riguardo, ricorda che l'accelerazione del processo di allargamento dell'Unione ai Balcani occidentali costituisce tema preminente per la nostra Commissione, su cui è stata approvata all'unanimità la risoluzione Fassino n. 8-00114 il 5 maggio scorso. Tale posizione è condivisa dal Governo italiano, che nella Relazione programmatica annuncia che continuerà a sostenere il percorso di integrazione europea dei Balcani occidentali, Pag. 70 favorendo l'avvio operativo dei negoziati di adesione con Albania e Repubblica della Macedonia del Nord, sollecitando un'accelerazione dei negoziati di adesione con la Serbia e con il Montenegro e favorendo il rilancio della prospettiva europea della Bosnia-Erzegovina e del Kosovo.
  Rileva che in tale contesto si propone di rafforzare l'azione bilaterale dell'Italia nella regione adriatico–balcanica, attraverso iniziative che possano consolidare il ruolo dell'Italia quale punto di riferimento per i Paesi dell'area, sfruttando, a tal fine, anche i fori di cooperazione regionale attivi nell'area, come l'Iniziativa Adriatico-Ionica (IAI), l'Iniziativa Centro Europea (InCE) e la Strategia macro-regionale per la Regione Adriatico Ionica (EUSAIR).
  Evidenzia che nonostante il persistente veto espresso dalla Bulgaria – che condiziona il suo assenso al riconoscimento da parte della Macedonia del Nord di condizioni relative al retaggio storico e linguistico comune – e le difficoltà del dialogo Belgrado-Pristina, è auspicabile che la Presidenza slovena del Consiglio dell'UE, in ragione della sua particolare sensibilità sul tema, possa dare nuovo impulso al processo di integrazione della regione balcanica, decisivo per evitare il riemergere di pericolosi nazionalismi e ridimensionare la crescente influenza di attori terzi (Cina, Russia e Turchia).
  Sempre nell'ambito dell'asse prioritario «un'Europa più forte nel mondo», segnala che, oltre alla comunicazione relativa alla nuova Agenda europea per il Mediterraneo (già all'esame della nostra Commissione), il 17 febbraio scorso la Commissione europea ha presentato una comunicazione congiunta sul rafforzamento del contributo dell'UE al multilateralismo fondato su regole; tra le altre cose, la Commissione intende promuovere: iniziative di riforma dell'Assemblea Generale e del Consiglio di Sicurezza dell'ONU; l'ammodernamento dell'Organizzazione mondiale della sanità, dell'Organizzazione mondiale del commercio e delle istituzioni finanziarie internazionali, quali il Fondo monetario internazionale e la Banca mondiale; norme internazionali e piattaforme di cooperazione nei seguenti settori prioritari: fiscalità, sfera digitale, intelligenza artificiale, cooperazione e tutela dei consumatori, ambiente e risorse naturali, sicurezza delle materie prime, tecnologie verdi e energie rinnovabili.
  In tema di politica commerciale, evidenzia che nella Relazione programmatica il Governo manifesta l'intenzione di contribuire al processo di formazione di una strategia comune coerente con gli interessi del sistema economico produttivo italiano, per offrire nuove opportunità di sbocco per l'export italiano, diversificare le possibilità di approvvigionamento del sistema economico-produttivo nazionale e sostenerne l'internazionalizzazione. A tal fine, intende favorire: il rilancio delle relazioni commerciali transatlantiche; lo sviluppo di un partenariato commerciale UE-Cina, lavorando al contempo per meglio tutelare le imprese italiane da fenomeni di concorrenza sleale; il rilancio delle relazioni commerciali dell'UE, da un lato, con Giappone e Corea del Sud – attraverso la piena implementazione dei relativi Accordi di libero scambio –, dall'altro, con i Paesi dell'area indo-pacifica, con particolare riferimento ai negoziati in corso per Accordi di libero scambio con Australia e Nuova Zelanda.
  Infine, rileva che l'Esecutivo intende sostenere l'ammodernamento degli strumenti di difesa UE per contrastare misure unilaterali che violino le regole internazionali e compromettano gli interessi dell'Unione.
  Segnala che tra le questioni prioritarie indicate nel Programma di lavoro della Commissione europea figura anche l'aggiornamento della politica dell'UE nella regione artica, particolarmente esposta ai cambiamenti climatici e alle pressioni ambientali e al conseguente impatto sull'economia e la sicurezza. Su tale tema la Commissione preannuncia la presentazione di una comunicazione nel quarto trimestre 2021.
  Sempre nel quarto trimestre del 2021 è prevista la presentazione di una proposta di revisione della direttiva sulla tutela consolare, volta a consentire ai cittadini dell'Unione di avvalersi più facilmente della tutela consolare, in particolare durante le Pag. 71crisi. La proposta, infatti, mira a potenziare la cooperazione tra gli Stati membri e a rafforzare il ruolo di sostegno dell'Unione, sfruttando al meglio la sua rete di Delegazioni.
  Per il terzo trimestre 2021, invece, è attesa la presentazione di una nuova strategia per sostenere il disarmo, la smobilitazione e il reinserimento degli ex combattenti, fondamentale per garantire stabilità e pace durature nei Paesi e nelle regioni colpiti da conflitti.
  Segnala, altresì, che, indicata tra le priorità del Programma legislativo della Commissione, il 10 marzo scorso è stata presentata una comunicazione sugli aiuti umanitari, focalizzata in particolare sulle nuove modalità di collaborazione con i Paesi partner e altri donatori, nonché sull'uso di strumenti digitali e approcci innovativi in materia di finanziamento e modalità di erogazione degli aiuti. Nel dettaglio, vengono illustrate le iniziative che saranno adottate per migliorare la capacità di risposta umanitaria europea – con particolare attenzione alle ripercussioni climatiche ed ai fattori ambientali –, garantire un migliore collegamento tra azioni umanitarie e sviluppo e promuovere l'osservanza del diritto internazionale umanitario.
  Pur non essendo materia di stretta competenza della III Commissione, ricorda che, in considerazione dell'aumento di episodi di violenza antisemitica e di reati generati dall'odio, nel Programma di lavoro della Commissione si prevede la presentazione (nel 4° trimestre 2021) di una strategia globale di lotta contro l'antisemitismo, per integrare e sostenere gli sforzi degli Stati membri.
  Da ultimo, ma non certo in ordine di importanza, segnala che la Commissione europea, nella realizzazione del suo programma di lavoro cercherà di prendere in considerazione i pareri dei cittadini sottolineando l'importanza, a tale proposito, dell'avvio della Conferenza sul futuro dell'Europa, inaugurata il 9 maggio scorso.
  A partire da settembre 2021, infatti, è previsto l'avvio dei lavori dei quattro panel europei dei cittadini, che dovranno presentare delle raccomandazioni da sottoporre all'Assemblea plenaria della Conferenza e che saranno dedicati rispettivamente ai seguenti temi 1) democrazia, Stato di diritto e sicurezza; 2) cambiamento climatico, ambiente e salute; 3) economia più forte, giustizia sociale, lavoro, istruzione, gioventù, cultura, sport e trasformazione digitale; 4) l'UE nel mondo e politiche migratorie.
  Ricorda che i lavori della Conferenza si svolgeranno nel corso della Presidenza del Consiglio dell'UE della Slovenia e si dovrebbero concludere a primavera del 2022 durante il semestre di Presidenza francese. La Presidenza slovena ha annunciato che ai primi di settembre 2021 dedicherà il 16° Bled Strategic Forum ad un dibattito sul futuro dell'Europa, al quale saranno invitati i più importanti leader attuali europei e intende, inoltre, organizzare un panel di discussione, con la partecipazione dei più importanti leader europei del passato, sulle opportunità che l'UE non è stata capace di realizzare.
  Osserva che nella Relazione programmatica, il Governo indica che nel corso del 2021 occorrerà seguire con attenzione le dinamiche dell'integrazione europea, che potrebbero essere facilitate dal nuovo approccio alle crisi che l'UE ha adottato con la decisione di emettere debito comune per finanziare il rilancio post-COVID. Inoltre, potrebbero essere considerate, da un lato, iniziative bilaterali congiunte con i Paesi che condividono l'approccio dell'Italia, al fine di concordare messaggi comuni sugli obiettivi di politica europea più rilevanti e, dall'altro, la possibilità di orientare il dibattito attraverso la predisposizione di non paper e documenti di posizione nazionali.
  A tal fine, la Conferenza sul Futuro dell'Europa sarà utilizzata come piattaforma per favorire una riflessione sulle esigenze di rinnovamento dell'Unione e per sviluppare concrete proposte per riformare in modo efficace l'assetto istituzionale dell'UE e le sue politiche, anche per quanto riguarda l'ambito economico-finanziario, con l'obiettivo di favorire un approccio alla politica economica UE più orientato alla crescita e una maggiore attenzione alla dimensione sociale. Il Governo, inoltre, intende adoperarsi per coinvolgere nelle attività Pag. 72 della Conferenza una rappresentanza il più possibile diversificata di esponenti del mondo accademico, delle istituzioni – incluso il Parlamento – della società civile e della cittadinanza, con un'attenzione particolare ai più giovani, anche prevedendo eventi e occasioni di confronto con giovani di Paesi extraeuropei. A tale proposito, il Governo indica che ritiene necessario organizzare una «Conferenza dei giovani» con la partecipazione di giovani dei Paesi del Mediterraneo e dei Balcani occidentali, nonché un evento a carattere parlamentare.
  Sottolinea che la III Commissione continuerà a monitorare gli esiti della Conferenza attraverso l'apposita indagine conoscitiva che sta conducendo in congiunta con le competenti Commissioni di Camera e Senato.
  Rileva, quindi, che nella Relazione programmatica il Governo prospetta una serie di priorità nell'ambito della politica estera e di sicurezza comune non indicate nel Programma di lavoro della Commissione europea.
  In particolare, il Governo intende contribuire a rafforzare la posizione unitaria dell'UE sulle principali questioni internazionali, valorizzando, la prospettiva italiana per la stabilizzazione della Libia e continuando a svolgere un ruolo propulsivo nei confronti di tutti gli attori coinvolti, con particolare riferimento ai Paesi vicini. A tal fine, il Governo indica la priorità della sicurezza e stabilità del Mediterraneo orientale, favorendo il dialogo tra le parti in raccordo con i partner UE e con la NATO, lavorando al superamento delle problematiche legate ai confini marittimi e promuovendo il valore inclusivo e non divisivo dello sfruttamento delle risorse energetiche.
  Per quanto riguarda, infine, le relazioni con il Regno Unito, segnala che a seguito del completamento del suo recesso dall'UE, nella Relazione programmatica il Governo indica la priorità di impostare, anche sulla base dell'Accordo di commercio e cooperazione, nuove relazioni con il Regno Unito, che tengano conto del fatto che Londra resterà un Paese alleato e un importante partner commerciale, specie per un numero rilevante di piccole e medie imprese italiane. Il Governo si impegna, inoltre, a monitorare la gestione ordinata della Brexit, cercando di contenere il più possibile gli effetti negativi sui rapporti economico-commerciali tra Italia e Regno Unito e assicurando la tutela degli interessi prioritari del Paese, con particolare riferimento ai diritti dei cittadini europei ed in particolare degli italiani residenti nel Regno Unito. In tale contesto, verrà, altresì garantita massimo sostegno alla candidatura di Milano ad ospitare la nuova sezione della divisione centrale del Tribunale di primo grado del costituendo Tribunale unificato dei brevetti, a seguito della chiusura della sede di Londra.
  Alla luce di quanto esposto, preannuncia la presentazione di una proposta di relazione favorevole alla Commissione XIV sui provvedimenti in titolo.

  Piero FASSINO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Comunicazione congiunta al Parlamento europeo e al Consiglio «Piano d'azione dell'Unione europea sulla parità di genere III – Un'agenda ambiziosa per la parità di genere e l'emancipazione femminile nell'azione esterna dell'UE».
JOIN (2020) 17.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del regolamento, e conclusione – Approvazione di un documento finale).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 20 gennaio 2021.

  Piero FASSINO, presidente, ricorda che sul documento in titolo è stato svolto un breve ciclo di audizioni. Avverte, inoltre, che la XIV Commissione ha espresso parere favorevole sull'atto in esame. Dà la parola alla relatrice per l'illustrazione della proposta di documento finale (vedi allegato 5)

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  Laura BOLDRINI (PD), relatrice, illustrando la proposta di documento finale, esprime un giudizio complessivamente favorevole sulla Comunicazione in esame, confermato anche dalle audizioni e dal dibattito svolto in sede di Commissione. Ribadisce la necessità che la prospettiva di genere sia presente in tutte le iniziative dell'UE, sia quelle che afferiscono all'azione esterna sia quelle che riguardano le politiche interne. Al riguardo, rileva che la tendenza di taluni Stati membri dell'Unione europea a rimettere in discussione i diritti delle donne rischia di minare la credibilità e l'autorevolezza dell'UE nel promuovere la parità di genere a livello globale. Dà quindi lettura delle osservazioni contenute nel documento finale.

  Paolo FORMENTINI (LEGA) chiede chiarimenti alla collega Boldrini circa l'interpretazione della lettera h), che sembrerebbe precludere la possibilità di concludere accordi commerciali con quei Paesi che non rispettano le Convenzioni dell'Organizzazione internazionale del lavoro (OIL) in materia di diritti fondamentali.

  Laura BOLDRINI (PD), relatrice, dà nuovamente lettura della lettera h), precisando che diversi Paesi non tutelano le libertà sindacali – come dimostra tragicamente la vicenda di Giulio Regeni – e ricordando che l'Italia ha appena ratificato la Convenzione OIL n. 190 sull'eliminazione della violenza e delle molestie nel mondo del lavoro.

  Andrea ORSINI (FI) chiede altresì di specificare la portata delle misure previste alla lettera j), volte a promuovere la salute sessuale e riproduttiva delle donne. A suo avviso, qualora in tale ambito fossero ricomprese anche misure relative all'interruzione di gravidanza o alla fecondazione eterologa, si tratterebbe di materie troppo politicamente controverse e come tali da espungere dal documento finale.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FDI), associandosi alle considerazioni del collega Formentini, sottolinea che l'attuale formulazione della lettera h) potrebbe davvero inibire i rapporti commerciali con gli Stati che non rispettano le citate Convenzioni, introducendo, di fatto, quei «dazi di civiltà» che dovrebbero essere fatti valere nei confronti dei concorrenti sleali, in primis la Cina: qualora così fosse, il suo Gruppo voterebbe con entusiasmo a favore della proposta di documento finale presentata dalla relatrice.

  Laura BOLDRINI (PD), relatrice, precisa che il riferimento al rispetto delle Convenzioni non ha purtroppo un carattere prescrittivo, non potendo limitare l'azione negoziale del Governo oltre un certo limite. Quanto alle osservazioni del collega Orsini, ricorda che nella Comunicazione della Commissione europea si fa esplicito riferimento alla necessità di azioni per la prevenzione e il trattamento dell'HIV/AIDS, nonché per l'eliminazione di pratiche dannose quali la mutilazione genitale femminile, i matrimoni precoci o forzati e l'aborto selettivo.

  Andrea ORSINI (FI) sottolinea che un'esplicitazione dei settori di intervento contribuirebbe a chiarire meglio la portata dell'osservazione, non intendendo tuttavia porre una questione pregiudiziale, ma solo migliorare la chiarezza del testo.

  Laura BOLDRINI (PD), relatrice, ritiene che tale inciso potrebbe risultare ridondante.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FDI) chiede delucidazioni sulla strategia per l'uguaglianza delle persone LGBTIQ 2020-2025, menzionata nel terzo paragrafo nelle premesse.

  Laura BOLDRINI (PD), relatrice, segnala che si tratta di uno dei documenti che sono alla base della policy della Comunicazione in esame e, dunque, non menzionarlo sarebbe risultato quantomeno omissivo.

  Piero FASSINO, presidente, si associa alle considerazioni della relatrice.

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  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FDI), anche sulla base dell'ultimo chiarimento ricevuto, preannuncia il voto di astensione di Fratelli d'Italia.

  La Commissione approva la proposta di documento finale presentata dalla relatrice.

Comunicazione congiunta al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni «Partenariato rinnovato con il vicinato meridionale – Una nuova agenda per il Mediterraneo».
JOIN(2021)2 final.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del regolamento, e conclusione – Approvazione di un documento finale).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 21 aprile 2021.

  Piero FASSINO, presidente, ricorda che, dopo l'avvio dell'esame, svolto il 21 aprile scorso, il Comitato permanente sulla politica estera per il Mediterraneo e l'Africa, il 29 luglio, ha svolto una seduta di esame istruttorio del provvedimento, ad esito della quale il relatore ha presentato una proposta di documento finale.

  Gennaro MIGLIORE (IV), relatore, presenta una nuova proposta di documento finale, che registra i contenuti emersi nel dibattito svolto presso il Comitato, evidenziando che sono state recepite anche le osservazioni contenute nel parere approvato dalla XIV Commissione. Segnala, inoltre, che rispetto alla proposta iniziale, accogliendo una richiesta del collega Formentini, alla lettera a) del dispositivo, dopo le parole «Paesi partner», sono aggiunte le parole «e l'Unione africana», precisando che un riferimento all'Organizzazione regionale africana è stato inserito anche nelle premesse.

  Il Sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA sottolinea che, come già evidenziato nell'intervento svolto dalla Viceministra Sereni nella precedente seduta, la Comunicazione in esame riprende molte delle proposte italiane lanciate con il non-paper del settembre 2020 ed evidenzia l'importanza di proteggere e promuovere i beni comuni mediterranei. Segnala che il documento coglie bene tutte le sfide che ci pone oggi il Mediterraneo – Tunisia, Libano, Sahel, Siria – senza però tralasciare le opportunità che da sempre offre.
  Accoglie, quindi, con favore l'impegno a rafforzare la cooperazione strategica con i Paesi del Golfo. Al riguardo, ricorda che lo scorso aprile il Ministro degli Esteri emiratino Abdullah bin Zayed Al Nahyan ha assicurato al Ministro Di Maio che le Forze armate degli Emirati non sono più impegnate nel conflitto yemenita. Inoltre, la Viceministra degli Esteri Reem al Hashimy ha espresso disponibilità anche a un dialogo diretto con il Parlamento italiano su tale questione.

  Piero FASSINO, presidente, conferma che, a seguito di un incontro in videoconferenza, svoltosi ieri, con il suo omologo del Parlamento degli Emirati Arabi Uniti, questi fatti sono stati ribaditi, come pure la è disponibilità della citata Viceministra – responsabile, tra l'altro, anche dell'organizzazione della prossima edizione dell'Expo- ad intervenire in audizione presso la Commissione.

  Paolo FORMENTINI (LEGA), ringraziando il relatore per aver inserito il riferimento all'Unione africana, propone di integrare anche la lettera b) inserendo dopo le parole «nell'ambito della politica dell'UE» le parole «e della NATO».

  Gennaro MIGLIORE (IV), relatore, nell'ottica di una valorizzazione dell'impegno strategico dell'Alleanza atlantica – in sinergia con le iniziative dell'UE –, con particolare riferimento al ruolo dell'hub di Napoli, si dichiara disponibile ad accogliere la proposta del collega Formentini.

  Il Sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA, pur precisando che la cooperazione in ambito NATO coinvolge anche Paesi non Pag. 75membri dell'Unione europea, si associa al parere favorevole espresso dal relatore.

  Yana Chiara EHM, (MISTO) esprime riserve sul punto 4) della lettera c), nel quale, da un lato, si fa riferimento ad un accordo diretto tra Israele e Palestina secondo la formula «due popoli, due Stati», dall'altro, si sottolineano le nuove opportunità di dialogo offerte dagli «Accordi di Abramo»: a suo avviso, tali intese stipulate da Israele con alcuni rilevanti Paesi arabi, non prevedendo alcuna soluzione della questione palestinese, rischiano di diventare motivo di attrito, anziché di conciliazione.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FDI) propone di inserire alla lettera g) una specifica menzione alla tutela della libertà religiosa, tema dirimente nella regione mediterranea.

  Andrea ORSINI (FI), esprimendo perplessità sulle riserve avanzate dalla collega Ehm, ribadisce l'opportunità di conservare un riferimento agli Accordi di Abramo, inserendo l'auspicio che anche l'Autorità nazionale palestinese sia coinvolta nei processi negoziali.

  Paolo FORMENTINI (LEGA), esprimendo apprezzamento per l'obiettivo di rafforzare la cooperazione strategica con i paesi del Golfo che, come nel caso degli Emirati Arabi Uniti, collaborano per la pace e la stabilità del Medio Oriente, ribadisce che gli Accordi di Abramo non contrastano con l'obiettivo di raggiungere la pace tra israeliani e palestinesi ma, al contrario, possono agevolare il processo negoziale.

  Laura BOLDRINI (PD), evidenziando che gli Accordi di Abramo costituiscono un passaggio importante ma non risolutivo del conflitto israelo-palestinese, si associa alla proposta di inserire l'auspicio di un coinvolgimento delle autorità palestinesi.

  Piero FASSINO, presidente, segnala che nella proposta di documento finale si fa esplicito riferimento ad un accordo diretto tra le due Parti, Israele e Palestina. Nel sottolineare che gli Accordi di Abramo non costituiscono la cornice giuridica di un negoziato di pace, ribadisce che essi risultano fondamentali per garantire il riconoscimento del diritto alla sicurezza di Israele da parte dei Paesi confinanti, elemento decisivo per promuovere una pace duratura nella regione.

  Yana Chiara EHM, (MISTO), preannunciando l'astensione del Gruppo Misto, sottolinea che il legittimo diritto alla sicurezza di Israele deve essere accompagnato da un analogo diritto alla sicurezza dei palestinesi, il cui prerequisito è il riconoscimento dello Stato di Palestina.

  Il Sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA, con riferimento alla proposta del deputato Formentini relativa all'Alleanza atlantica, propone di integrare la lettera e) inserendo, dopo le parole «tensioni nella regione», le parole «anche nel quadro della cooperazione UE-NATO sul fianco Sud.».

  Paolo FORMENTINI (LEGA) accoglie la proposta di riformulazione avanzata dal rappresentante del Governo.

  Gennaro MIGLIORE (IV), dichiarandosi disponibile a recepire quest'ultima integrazione, ribadisce che gli Accordi di Abramo non inficiano il principio «due popoli, due Stati» – da sempre sostenuto dall'Italia – ma, al contrario, possono agevolare il negoziato allargandolo ad altre Parti, diverse dal Quartetto. Con riferimento alla proposta del collega Delmastro Delle Vedove sulla tutela della libertà religiosa, propone di integrare la lettera g) inserendo dopo le parole «forma di discriminazione», le parole «anche religiosa».

  Piero FASSINO, presidente, ribadisce che l'obiettivo deve essere un negoziato diretto tra le due parti, israeliana e palestinese.

  La Commissione approva, quindi, la proposta di documento finale presentata dal relatore (vedi allegato 6).

  La seduta termina alle 15.10.

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AVVERTENZA

  I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

RISOLUZIONI

7-00664 Grande: Sulla protezione dei diritti e delle libertà fondamentali delle donne afghane dopo il ritiro del contingente internazionale.

7-00709 Ehm: Sulla protezione dei diritti e delle libertà fondamentali delle donne afghane dopo il ritiro del contingente internazionale.

7-00684 Palazzotto: Sulla crisi economica e umanitaria a Cuba.

7-00698 Orsini: Sulla crisi economica e umanitaria a Cuba.

7-00699 Delmastro delle Vedove: Sulla crisi economica e umanitaria a Cuba.

7-00703 Quartapelle Procopio: Sulla crisi economica e umanitaria a Cuba.

7-00704 Lupi: Sulla crisi economica e umanitaria a Cuba.

7-00688 Fassino: Sul rinnovo dei Comitati degli italiani all'estero nel perdurare della pandemia di Covid-19.

7-00696 Ehm: Sul rinnovo dei Comitati degli italiani all'estero nel perdurare della pandemia di Covid-19.

7-00700 Orsini: Sulla repressione dei movimenti di opposizione in Nicaragua.

7-00708 Quartapelle Procopio: Sulla repressione dei movimenti di opposizione in Nicaragua.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 634 del 28 luglio 2021, a pagina 54, prima colonna, seconda riga, dopo la parola: «per», aggiungere la seguente: «non».