CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 28 luglio 2021
634.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO

TESTO AGGIORNATO AL 3 AGOSTO 2021

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RISOLUZIONI

  Mercoledì 28 luglio 2021. — Presidenza del presidente Piero FASSINO. – Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, Manlio Di Stefano.

  La seduta comincia alle 14.05.

Variazioni nella composizione della Commissione.

  Piero FASSINO, presidente, comunica che, per il gruppo Lega-Salvini Premier, a far data dal 27 luglio scorso, ha cessato di far parte della Commissione l'onorevole Simone Billi.
  Coglie l'occasione per ringraziare il collega per la collaborazione e l'assiduità assicurata.

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7-00664 Grande: Sulla protezione dei diritti e delle libertà fondamentali delle donne afghane dopo il ritiro del contingente internazionale.
(Discussione e rinvio).

  La Commissione inizia la discussione della risoluzione in oggetto.

  Marta GRANDE (M5S), illustrando la risoluzione in titolo, sottolinea che essa impegna il Governo ad adoperarsi affinché le autorità afghane promuovano la protezione dei diritti umani, ed in particolare delle donne, nonché a supportare, in ambito multilaterale, ogni utile iniziativa per scongiurare che siano vanificati i progressi – in primis, l'accesso delle donne a istruzione e lavoro – realizzati grazie alla missione internazionale a cui l'Italia ha partecipato. Nel ricordare che il contingente internazionale ha avuto tra i suoi obiettivi quello di fare rispettare la Costituzione entrata in vigore nel 2003, sottolinea che le notizie che giungono in questi giorni dall'Afghanistan sembrano confermare le più fosche previsioni, già emerse in un incontro con una delegazione di parlamentari afghane svolto nel 2013, nel corso del quale erano stati evidenziati tutti i rischi connessi ad una nuova avanzata dei talebani e al rischio assai concreto di conseguente erosione dei diritti e delle libertà fondamentali. Sottolineando la necessità che il Parlamento italiano assuma un impegno concreto e tempestivo a sostegno delle donne afghane, auspica che possa essere ricostituito rapidamente l'intergruppo di solidarietà Italia-Afghanistan.

  Il Sottosegretario Manlio DI STEFANO, ringraziando la deputata Grande per l'iniziativa assunta, segnala che il 22 luglio scorso la Farnesina ha ospitato un importante incontro di tutti gli inviati speciali per l'Afghanistan nell'ambito del processo di stabilizzazione e pacificazione intra-afghana, inclusi quelli di Unione europea e Stati Uniti. Ribadendo che l'obiettivo prioritario del Governo italiano è il mantenimento di condizioni di sicurezza, quanto meno a Kabul e nelle aree più vulnerabili del Paese, preannuncia che a breve sarà organizzata una riunione congiunta tra una delegazione di parlamentari afghane e senatrici italiane, che potrebbe essere estesa anche alla partecipazione di deputate della Camera dei deputati.
  Evidenziando che la Cooperazione italiana allo sviluppo continua ad essere presente e attiva sul territorio, ribadisce che il ritiro delle truppe non determina un disimpegno definitivo del nostro Paese. Al contrario, dopo il ritiro del contingente della Resolute Support Mission della NATO si intende proseguire l'impegno a sostegno della società civile, senza volere con ciò omettere di riconoscere le gravi difficoltà determinate dal sopravvento dei talebani.

  Laura BOLDRINI (PD), associandosi all'apprezzamento per l'iniziativa della collega Grande, che rappresenta un buon punto di partenza, sottolinea l'esigenza improcrastinabile di un bilancio sugli esiti della presenza ventennale del contingente internazionale in Afghanistan. Ritiene che l'obiettivo iniziale della missione era la lotta contro il terrorismo ed un regime fondamentalista, quello talebano, che lo proteggeva. Si voleva abbattere il regime islamista e liberare la società civile dall'oppressione dei talebani sia evidentemente fallito, dal momento che, dopo una fase di relativa pacificazione e di riconquista della libertà fondamentali, le donne afghane oggi rischiano di essere nuovamente sottoposte a violenze e soprusi inaccettabili. Ringrazia la Presidente della Commissione Difesa del Senato, senatrice Pinotti, per l'iniziativa di dialogo assunta e per averla coinvolta, insieme alla collega Ehm. Rappresenta che le donne afghane contattate – parlamentari, giornaliste, attrici della società civile – sono letteralmente terrorizzate per la prospettiva di regressione che le attende, considerato che i talebani hanno confermato la loro tristemente nota agenda politica. Allo stato, la maggior parte dei distretti sono controllati dai talebani, inclusa Herat, ed è già venuta meno la mobilità cui gli afghani si erano abituati grazie alla presenza internazionale. A suo avviso, l'errore drammatico di aver riportato i talebani al tavolo negoziale è largamente imputabile all'Amministrazione Pag. 51 Trump anche se è il Presidente Biden ad avere assunto l'iniziativa del ritiro. Pur esprimendo apprezzamento per l'approvazione di un atto di indirizzo che ponga l'accento sulla tutela dei diritti delle donne, auspica che Governo e Parlamento continuino a monitorare con attenzione gli sviluppi in corso in Afghanistan, nella consapevolezza dei rischi di un'ulteriore deterioramento della situazione.

  Piero FASSINO, presidente, precisando che l'intera Commissione – ed egli personalmente – condivide le gravi preoccupazioni della collega Boldrini e ribadendo che anche a suo avviso il ritiro del contingente internazionale, imposto dal ritiro statunitense, costituisce un grave errore, si impegna a chiedere al Ministro Di Maio e al Ministro Guerini la disponibilità ad un confronto sugli esiti della missione in Afghanistan, peraltro già concordata in sede di comunicazioni sulla Deliberazione relativa alla partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali.

  Yana Chiara EHM, (MISTO), ringraziando la collega Grande l'iniziativa assunta, preannuncia la presentazione di una sua risoluzione sul tema, rilevando la necessità di confrontarsi su un testo più aggiornato all'effettiva evoluzione della situazione sul campo. Esprimendo gratitudine e apprezzamento per le attività svolte dai nostri militari in Afghanistan, rileva che gli accordi di Doha del 2020 non hanno portato alla svolta auspicata, lasciando invece terreno libero all'avanzata dei talebani. Segnala che da maggio ad oggi si sono registrati un aumento generalizzato delle violenze in tutto il Paese ed un preoccupante incremento degli sfollati. Evidenziando che la progressiva riconquista da parte dei talebani coincide con la graduale reintroduzione di inaccettabili restrizioni alla libertà personale, in particolare a quella delle donne, rileva l'opportunità che l'atto di indirizzo approvato dalla Commissione preveda impegni più concreti.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD) sottoscrive la risoluzione presentata dalla collega Grande, che ringrazia per l'iniziativa meritoria. Considerato che l'intervento della collega Ehm lascia presagire un rinvio della discussione ad altra seduta, preannuncia alcune proposte di riformulazione dell'atto di indirizzo in titolo.

  Vito COMENCINI (LEGA) si associa alle osservazioni dei colleghi circa la rilevanza del tema, sottolineando che l'escalation in corso costituisce una minaccia per tutte le minoranze, incluse quelle religiose, ed in particolare per la minoranza cristiana, da sempre perseguitata in Afghanistan, a prescindere dalla presenza dei talebani. Replicando alle considerazioni della collega Boldrini, sottolinea che un bilancio oggettivo della missione deve tener conto anche dell'impegno dei militari italiani, alcuni dei quali hanno sacrificato la propria vita. Inoltre, sottolinea che la nuova ascesa dei talebani non è imputabile al Presidente Trump, bensì ad una catena di errori commessi dalla comunità internazionale. Infine, auspica che possa presto essere finalmente organizzata la cerimonia per il rientro del contingente italiano, già preannunciata dal Ministro Guerini, per dare il giusto riconoscimento all'operato dei nostri militari.

  Il Sottosegretario Manlio DI STEFANO invita a valutare come dato nuovo rispetto alla fase precedente al 2001 la volontà espressa dai talebani di essere oggi riconosciuti come attori legittimi della comunità internazionale. È un elemento che offre una leva su cui incidere per inserire nell'agenda dei negoziati i diritti umani.

  Piero FASSINO, presidente, invita le colleghe Grande ed Ehm a cooperare per la redazione di un testo unitario, da approvare auspicabilmente all'unanimità entro la prossima settimana.

  Andrea ORSINI (FI), esprimendo apprezzamento per il testo presentato dalla collega Grande, conferma fin da ora la disponibilità di Forza Italia a convergere anche su un testo condiviso.

  Piero FASSINO, presidente, sottolinea che tale disponibilità conferma la comune consapevolezza Pag. 52 della gravità della situazione e del contributo essenziale fornito dal contingente italiano al tentativo di stabilizzazione del Paese.

  Laura BOLDRINI (PD), replicando alle osservazioni del collega Comencini, precisa che, sebbene l'Amministrazione Trump non sia l'unica responsabile degli attuali successi dei talebani, è inconfutabile che li abbia elevati al rango di parte negoziale, rafforzandone indirettamente il ruolo.

  Piero FASSINO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

7-00684 Palazzotto: Sulla crisi economica e umanitaria a Cuba.
7-00698 Orsini: Sulla crisi economica e umanitaria a Cuba.
7-00699 Delmastro Delle Vedove: Sulla crisi economica e umanitaria a Cuba.
7-00703 Quartapelle Procopio: Sulla crisi economica e umanitaria a Cuba.
7-00704 Lupi: Sulla crisi economica e umanitaria a Cuba.
(Discussione congiunta e rinvio).

  La Commissione inizia la discussione congiunta delle risoluzioni in oggetto.

  Piero FASSINO, presidente, avverte che trattandosi di atti di indirizzo vertenti tutti sulla medesima materia, in assenza di obiezioni, la discussione avrà luogo in modo congiunto. Auspica, altresì, che anche in questo caso si possa addivenire alla formulazione di un testo condiviso.

  Andrea ORSINI (FI), senza entrare nel merito della risoluzione a sua prima firma, dichiara la disponibilità di massima a convergere su una risoluzione unitaria, precisando, tuttavia, che la proposta avanzata dal collega Palazzotto ha un'impostazione diversa, e per molti versi opposta ed inconciliabile con quella del suo gruppo. Prevedendo un esercizio di formulazione assai difficile, si appella, dunque, al Presidente affinché lo sforzo di mediazione non comporti effetti dilatori e l'atto di indirizzo possa essere approvato entro la prossima settimana.

  Erasmo PALAZZOTTO (LEU) precisa che la sua risoluzione è stata depositata in un periodo antecedente alle manifestazioni di protesta della società civile cubana e non è stata riformulata. Evidenzia che il suo intento, nel chiederne la calendarizzazione, è stato quello di integrare il dibattito di questa Commissione sui recenti accadimenti con questioni che non possono essere omesse o eluse, con riferimento alle gravi sofferenze patite dalla popolazione cubana a causa dell'embargo. Non a caso, segnala che proprio negli ultimi giorni il Messico, rompendo il veto statunitense, ha mandato due navi cariche di medicinali, considerando che ad esempio a Cuba mancano le siringhe per effettuare i vaccini contro il Covid-19.

  Piero FASSINO, presidente, pur riconoscendo la diversa impostazione delle proposte di risoluzione in titolo, intravede la possibilità di convergere, da un lato, sulla censura della repressione attuata dalle autorità cubane nei riguardi della società civile, con le ripetute violenze e gli arresti di molti leader dei movimenti di opposizione; dall'altro, sul riconoscimento che sia il Parlamento europeo sia Governi europei di diverso colore politico hanno assunto una posizione critica rispetto all'embargo, sostenendo che la fine del blocco economico e commerciale potrebbe agevolare il processo di democratizzazione del Paese.
  Concordando sulla necessità di assicurare una approvazione tempestiva dell'atto di indirizzo, ribadisce l'opportunità che i firmatari delle diverse proposte di risoluzione convergano su un testo condiviso.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

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7-00688 Fassino: Sul rinnovo dei Comitati degli italiani all'estero nel perdurare della pandemia di Covid-19.
7-00696 Ehm: Sul rinnovo dei Comitati degli italiani all'estero nel perdurare della pandemia di Covid-19.
(Discussione congiunta e rinvio).

  La Commissione inizia la discussione congiunta delle risoluzioni in oggetto.

  Piero FASSINO, presidente, illustrando la proposta di risoluzione a sua firma, evidenzia che essa nasce dalle sollecitazioni pervenute dai Comitati degli italiani all'estero (Com.It.es.) e del Consiglio generale degli italiani all'estero (CGIE), volte a valutare l'opportunità di rinviare le elezioni dei Com.It.es. stessi, prevista per il 3 dicembre 2021, alla luce dell'evoluzione della pandemia e della persistenza di talune restrizioni in diversi Paesi. Sulla base di questi presupposti, si impegna il Governo a verificare se sussistano le condizioni per svolgere le elezioni nella data fissata e, nel caso si ritenga di confermarla, di adottare in ogni caso procedure semplificate atte a garantire la più ampia partecipazione in sicurezza.

  Elisa SIRAGUSA (MISTO), in qualità di cofirmataria della proposta di risoluzione in titolo, ne illustra il contenuto evidenziando che essa muove in una direzione opposta, essendo finalizzata a non rinviare ulteriormente la data del 3 dicembre, fissata dal MAECI una volta valutata la sussistenza di tutte le condizioni necessarie a svolgerle. Appare pertanto superfluo chiedere al Governo una nuova valutazione della situazione. A suo avviso, deve prevalere il diritto democratico dei connazionali residenti all'estero di poter votare i propri rappresentanti in seno ai Com.It.es., il cui mandato quinquennale di rinvio in rinvio è stato di fatto esteso a sette anni, tenuto conto che tali elezioni sono già state rinviate di un anno e che la democrazia non può essere sospesa a tempo indeterminato. Inoltre, per quanto sia impossibile prevedere l'effettiva evoluzione della pandemia nei prossimi mesi, occorre tener presente che il voto viene espresso posta, limitando al minimo i rischi di contagio. Infine, invita a valutare con grande attenzione il fatto che la sollecitazione sul rinvio sia pervenuta dal CGIE, che potrebbe avere un evidente conflitto di interessi nel richiedere il rinvio e quindi, di fatto, la proroga del proprio mandato.
  Ravvede, invece, elementi di condivisione tra le due risoluzioni sul tema della sperimentazione del voto elettronico, da limitare a qualche sede, e sull'esigenza di una campagna informativa che rilanci il ruolo degli organi di rappresentanza degli italiani all'estero, oggi poco conosciuti dai nostri connazionali.

  Piero FASSINO, presidente, sottolinea che la Farnesina ha già indicato la data delle elezioni: pertanto, il primo impegno della risoluzione, volto ad impegnare l'Esecutivo a non adottare iniziative per rinviare ulteriormente le consultazioni elettorali, appare del tutto ultroneo.

  Paolo FORMENTINI (LEGA), ritenendo che vi fosse un accordo politico sulla risoluzione n. 7-00688 Fassino ed esprimendo perplessità per la decisione di alcuni colleghi della maggioranza di sottoscrivere la proposta di risoluzione presentata dalla collega Siragusa, propone di organizzare un apposito ciclo istruttorio per approfondire il tema.

  Il Sottosegretario Manlio DI STEFANO ritiene che vi siano i presupposti per pervenire ad un testo condiviso.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD), sottoscrivendo la risoluzione n. 7-00688 Fassino, evidenzia la necessità di garantire l'introduzione di procedure semplificate, in particolare con riferimento alla presentazione delle candidature e alla raccolta delle firme, dato che al momento è necessario recarsi personalmente nelle sedi consolari con evidenti problemi legati alle misure di prevenzione del contagio.

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  Erasmo PALAZZOTTO (LEU) ritiene che si debba fare il possibile per non rinviare le elezioni del 3 dicembre prossimo, considerato che la Farnesina avrà già effettuato le proprie valutazioni sulla possibilità di tenere le elezioni in sicurezza. La decisione sulla data è un fatto tecnico, in carico alla Direzione Generale Italiani nel mondo, del tutto estranea a considerazioni di tipo politico; pertanto, a suo avviso non è opportuno procedere oltre nell'esame delle proposte di risoluzione, che dovrebbero entrambe essere ritirate.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FDI), invitando la collega Quartapelle a non drammatizzare eccessivamente il problema della raccolta delle firme, concorda con l'auspicio che si possa convergere su un testo unitario, in analogia con gli atti di indirizzo precedentemente discussi.

  Elisa SIRAGUSA (MISTO) ribadisce che le modalità per la raccolta firme possono essere modificate semplificando il sistema ed utilizzando strumenti informatici, senza con ciò arrivare alla misura estrema del rinvio delle elezioni.

  Piero FASSINO, presidente, preso atto dell'assenza di un largo consenso su nessuna delle due risoluzioni in titolo, propone di lavorare ad un testo unificato circoscritto sui soli aspetti tecnico-organizzativi delle elezioni, accantonando la questione connessa alla data di svolgimento.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

7-00700 Orsini: Sulla repressione dei movimenti di opposizione in Nicaragua.
(Discussione e rinvio).

  La Commissione inizia la discussione della risoluzione in oggetto.

  Andrea ORSINI (FI), sebbene meno noto rispetto al caso cubano, sottolinea la necessità di tematizzare la crisi in corso Nicaragua, caratterizzata da una violenta repressione dell'opposizione democratica, con arresti arbitrari e ripetute violazioni dei diritti fondamentali, rispetto alle quali è necessario che l'Italia assuma una posizione ferma, al pari di altri partner della comunità internazionale. Peraltro, ricorda che il regime sandinista di Ortega continua ad offrire ospitalità ad una brigatista, Alessio Casimirri, condannato in via definitiva in Italia a sei ergastoli, a conferma del clima ideologico che caratterizza la leadership politica di tale Paese.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD), preannunciando la presentazione di una proposta di risoluzione vertente su analoga materia, si dichiara disponibile a lavorare per l'elaborazione di un testo condiviso.

  Piero FASSINO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.05.

INTERROGAZIONI

  Mercoledì 28 luglio 2021. — Presidenza del presidente Piero FASSINO. – Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, Manlio Di Stefano.

  La seduta comincia alle 15.05.

5-06362 Delmastro Delle Vedove: Sulla detenzione di un connazionale negli Emirati Arabi Uniti.

  Il Sottosegretario Manlio DI STEFANO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FDI), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta del Governo, esprimendo perplessità sulla scelta di non convocare immediatamente l'Ambasciatore degli Emirati Arabi Uniti per chiedere che siano rispettati pienamente i diritti alla difesa del nostro connazionale, a partire dal diritto a Pag. 55nominare un proprio avvocato e a presentare istanza per la detenzione domiciliare.
  A suo avviso, l'atteggiamento ostativo delle autorità emiratine, associato al divieto di sorvolo per i nostri mezzi aerei di rientro dall'Afghanistan, appare riconducibile alle recenti restrizioni alle esportazioni di armi italiane nella regione e dunque sembra configurare una rappresaglia contro il nostro Paese, di cui sta pagando le spese il nostro connazionale. A maggior ragioni, la convocazione dell'Ambasciatore emiratino sarebbe più che doverosa.

5-06470 Ehm: Sul caso di una cittadina italiana condannata in Marocco per oltraggio all'Islam.
5-06500 Zoffili: Sul caso di una cittadina italiana condannata in Marocco per oltraggio all'Islam.

  Piero FASSINO, presidente, avverte che le interrogazioni in titolo, vertendo su identica materia, saranno trattate congiuntamente.

  Il Sottosegretario Manlio DI STEFANO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Yana Chiara EHM (MISTO), in qualità di presentatrice dell'interrogazione 5-06470, replicando, si dichiara soddisfatta della risposta del Governo, evidenziando che il caso ha colpito l'opinione pubblica per la sproporzione tra le responsabilità della giovane connazionale e la dura condanna che le è stata inflitta. Auspica che il Governo continui a seguire con attenzione l'evoluzione della vicenda processuale, nella speranza di una revisione della sentenza in sede di appello.

  Massimiliano CAPITANIO (LEGA), replicando in qualità di cofirmatario dell'interrogazione n. 5-06500, si dichiara soddisfatto della risposta del Governo. Esprimendo apprezzamento per l'attività delle strutture diplomatiche consolari in Marocco a tutela di una ragazza perfettamente integrata nel tessuto sociale del nostro Paese, invita il Governo a monitorare con attenzione eventuali casi analoghi, in cui il reato di blasfemia viene punito anche se commesso al di fuori del territorio in cui è previsto dai codici.

  Piero FASSINO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 15.25.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 28 luglio 2021.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.25 alle 15.30.