CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 15 luglio 2021
625.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 88

INTERROGAZIONI

  Giovedì 15 luglio 2021. — Presidenza della presidente Vittoria CASA. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione Rossano Sasso.

  La seduta comincia alle 13.35.

5-05962 Vietina: Sulla formazione delle classi nelle scuole dei piccoli comuni e delle aree interne.

  Il sottosegretario Rossano SASSO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Simona VIETINA (CI), pur apprezzando l'impegno del Governo nell'approntare misure per interventi e servizi adeguati alle realtà più piccole, non può che considerarlo solo un primo passo, che non può bastare. Riferendosi in particolare ai comuni di montagna, sottolinea che non basta parlare bene della montagna come del polmone verde d'Italia: bisogna che la montagna sia concretamente tutelata affinché non si spopoli. Insiste, in particolare, sull'urgenza di intervenire, perché non può bastare la redazione di un bando per la costruzione delle scuole: la politica deve sbrigarsi affinché gli interventi siano realizzati celermente, altrimenti le amministrazioni locali non saranno in grado di offrire quei servizi che sono fondamentali per contrastare il progressivo spopolamento dei comuni di montagna. Apprezzata la visione del Governo, che è nel senso auspicato con la sua richiesta, deve però constatare che non si riesce mai ad agire con il tempismo necessario per portare a compimento gli interventi cui le risorse vengono preordinate. Dopo aver ricordato che si potrebbe prendere a modello per una riforma il regolamento rurale francese, come suggerito anche nell'ambito dello staff Pag. 89del ministro Bianchi, fa appello al sottosegretario Sasso affinché si attivi per un'azione immediata che consenta di assicurare alle scuole dei piccoli comuni un percorso formativo di qualità.

5-06168 Ubaldo Pagano: Sul numero minimo di alunni richiesto per l'assegnazione alle scuole di dirigenti scolastici con incarico a tempo indeterminato.

  Il sottosegretario Rossano SASSO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2). Aggiunge che c'è il massimo impegno del Governo per la scuola e per dotare ogni scuola di un dirigente scolastico e di un direttore dei servizi generali e amministrativi.

  Ubaldo PAGANO (PD), replicando, si dichiara consapevole delle difficoltà tecnico-normative che si oppongono alla stabile assegnazione di dirigenti scolastici e direttori dei servizi generali e amministrativi anche agli istituti sottodimensionati. La norma di buon senso introdotta nella legge di bilancio 2021, da tutti condivisa, è infatti limitata al solo anno scolastico 2021-2022, a fronte di uno stanziamento annuale. Tuttavia, ritenendo che l'indirizzo manifestato dal Parlamento sia quello di dare carattere strutturale a tale disposizione, auspica che le risorse possano assumere carattere pluriennale in occasione della prossima manovra finanziaria e che l'evoluzione impressa al prossimo anno scolastico diventi permanente. Apprezza pertanto la parte finale della risposta, che dà conto di un impegno anche del Governo in tal senso.

5-05910 Quartapelle Procopio: Sul vincolo di permanenza per cinque anni scolastici nella scuola di assegnazione.

  Il sottosegretario Rossano SASSO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD) apprezza la disposizione introdotta nel decreto-legge cosiddetto «sostegni-bis» che, riducendo il vincolo di permanenza dei docenti neoassunti sulla sede di prima assegnazione da cinque a tre anni, semplifica la situazione. Tuttavia, evidenzia che l'applicazione della disposizione a partire dalla mobilità relativa all'anno scolastico 2022/2023 comporterà il permanere del vincolo di permanenza per il prossimo anno scolastico. Pur comprendendo la difficoltà di contemperare le esigenze di continuità didattica degli studenti con quelle dei docenti con famiglia che prestano servizio lontano da casa, sottolinea la necessità di studiare misure attagliate alle specifiche situazioni familiari dei docenti, al fine di ridurre i disagi almeno per gli insegnanti con figli piccoli, soprattutto nel corso della fase di emergenza che appesantisce le situazioni familiari. Invita a prestare attenzione alle conseguenze di un vincolo di permanenza penalizzante per la conciliazione dei tempi di vita con quelli di lavoro: l'effetto potrebbe essere contrario a quello voluto se i docenti in difficoltà ricorressero a strumenti, quali la malattia, con pregiudizio per gli studenti. Fa presente che si tratta di una disposizione che nuoce in particolare alle lavoratrici donne, che sono la maggioranza del corpo docente e che hanno le maggiori responsabilità nell'educazioni dei figli. In ogni caso, considera un passo in avanti la riduzione del suddetto vincolo da cinque a tre anni.

5-06051 Bella: Sulla situazione degli studenti delle scuole di Avellino.

  Il sottosegretario Rossano SASSO, premesso che può rispondere solo di quanto accaduto sotto il Governo Draghi e comunque non delle decisioni del sindaco di Avellino, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4). Aggiunge che il Governo è perfettamente consapevole delle conseguenze che la didattica a distanza ha provocato: evidenziate dall'ultimo rapporto dell'Invalsi, che mostra come l'epidemia abbia travolto la comunità scolastica. Nel rapporto si parla di disastro formativo, di analfabetismo crescente e di aumento della dispersione scolastica: fenomeni dalla consistenza preoccupante Pag. 90 già prima dell'emergenza Covid-19. Gli effetti negativi sono stati particolarmente penalizzanti per le regioni del Mezzogiorno. Assicura che il Ministro dell'istruzione, lui e la sottosegretaria Floridia sono fermamente convinti che il ricorso alla didattica a distanza debba essere l'extrema ratio, e non la regola. Assicura l'impegno del Ministero a fare il possibile per ottenere dalle autorità sanitarie l'adozione di nuovi protocolli.

  Marco BELLA (M5S), replicando, precisa di aver voluto, con la sua interrogazione, richiamare l'attenzione sulla città di Avellino, che si è classificata come ultima città in Europa per numero di giorni di didattica in presenza nell'ultimo anno scolastico. Dopo aver ricordato l'appello delle agenzie delle Nazioni Unite Unesco e dell'Unicef per la riapertura delle scuole, al fine di scongiurare una «catastrofe generazionale», evidenzia che il Ministero avrebbe potuto agire ricorrendo in giudizio contro le ripetute ordinanze del sindaco di Avellino – tra l'altro reiterate a cadenza di pochi giorni – per bloccare il ritorno della didattica in presenza, consentito invece nella maggior parte delle scuole italiane. Premesso che la chiusura delle scuole, come mostrano le evidenze scientifiche, non contribuisce a frenare l'epidemia, apprezza le dichiarazioni di impegno del Governo, ma esprime il timore che non si stia comunque facendo abbastanza: occorrerebbe rendere possibile un tracciamento efficace e risolvere i problemi del trasporto pubblico urbano e degli assembramenti. La mancata risoluzione di questi problemi ostacola la riapertura delle scuole in presenza, nonostante l'evidenza che il danno per la formazione degli studenti con le scuole chiuse è di gran lunga maggiore rispetto al rischio di contagio con le scuole aperte. Conclude raccomandando all'attenzione del sottosegretario Sasso e del Governo in generale il problema del diritto all'istruzione degli studenti della città di Avellino.

  Vittoria CASA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.10.