CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 14 luglio 2021
624.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
Pag. 168

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 14 luglio 2021. — Presidenza della presidente Marialucia LOREFICE. – Intervengono la Ministra per le pari opportunità, Elena Bonetti, e la sottosegretaria di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Rossella Accoto.

  La seduta comincia alle 14.05.

DL 79/2021: Misure urgenti in materia di assegno temporaneo per figli minori.
C. 3201 Governo, approvato dal Senato.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Marialucia LOREFICE, presidente, ricorda che il provvedimento è calendarizzato per la discussione in Assemblea da Pag. 169mercoledì 28 luglio. Fa presente, inoltre, che nella riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentati dei gruppi, prevista per la giornata odierna saranno definite le successive fasi dell'esame del provvedimento.
  Dà, quindi, la parola alla relatrice, deputata Noja, per lo svolgimento della relazione.

  Lisa NOJA (IV), relatrice, ricorda che il provvedimento di cui la Commissione Affari sociali avvia l'esame nella seduta odierna, nel testo approvato dal Senato, è volto a introdurre misure immediatamente efficaci, di durata temporanea, dirette a sostenere la genitorialità, nelle more dell'attuazione della legge 1° aprile 2021, n. 46, recante delega al Governo per riordinare, semplificare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico attraverso l'assegno unico e universale. Ricorda, altresì, che la proposta di legge istitutiva dell'assegno unico, poi sfociata nella legge n. 46, è stata esaminata, in sede referente, dalla nostra Commissione. Dopo l'approvazione alla Camera, avvenuta il 21 luglio 2020, essa è stata approvata, senza modifiche, dal Senato il 30 marzo 2021.
  Fa presente che il decreto-legge in oggetto è costituito da nove articoli e da un Allegato.
  Il nucleo centrale è costituito dalle disposizioni recate dagli articoli da 1 a 4, che introducono un assegno temporaneo, per il periodo 1° luglio 2021-31 dicembre 2021, in favore dei nuclei familiari che, in ragione dei profili soggettivi dei relativi componenti, non rientrino nell'ambito di applicazione dell'istituto dell'assegno per il nucleo familiare. Ferma restando tale condizione, che costituisce il presupposto necessario, l'assegno temporaneo è riconosciuto qualora il richiedente possegga tutti i requisiti di cui all'articolo 1: cittadinanza, residenza e soggiorno, nonché i requisiti relativi alla condizione economica della famiglia attestati dall'Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE). Come si legge nella relazione di accompagnamento al provvedimento in esame, la platea di beneficiari dell'assegno è stimata in circa 1,8 milioni di famiglie, nelle quali sono presenti circa 2,7 milioni di figli minori.
  Osserva che, per quanto concerne la determinazione della misura dell'assegno spettante con riferimento a ciascun figlio minore e a carico, in base all'Allegato 1 – a cui fa rinvio l'articolo 2, comma 1, del decreto – l'importo mensile varia sia in relazione alla fascia di importo dell'ISEE sia in relazione al numero di figli minori presenti nel nucleo familiare. Inoltre, in base al comma 2 del medesimo articolo 2, l'importo mensile è maggiorato di 50 euro per ciascun figlio minore con disabilità riconosciuta ai sensi della normativa vigente. Come si evince dalla relazione illustrativa, il beneficio medio riferibile alla misura per il periodo che va dal 1° luglio 2021 al 31 dicembre 2021 è pari a 1.056 euro per nucleo e 674 euro per figlio. Il beneficio è riconosciuto dall'INPS, ai sensi del comma 3 dell'articolo 2, nel rispetto di un limite massimo complessivo di spesa pari a 1.580 milioni di euro per il 2021. I termini e le modalità inerenti alla domanda e all'erogazione sono definiti dai commi 1 e 2 dell'articolo 3. In particolare, la domanda va presentata in modalità telematica all'INPS ovvero presso gli istituti di patronato. Il beneficio spetta a decorrere dal mese di presentazione della domanda stessa. Per le domande presentate entro il 30 settembre 2021, sono corrisposte le mensilità arretrate a partire dal mese di luglio 2021. Con una modifica approvata nel corso dell'esame del provvedimento al Senato, è stato previsto che la disciplina di cui al comma 2, sulle modalità di erogazione, si applichi fino all'adozione, da parte dell'INPS, delle procedure idonee all'erogazione dell'assegno secondo le modalità di cui al comma 2-bis, inserito anch'esso dal Senato. Quest'ultimo comma prevede che: l'assegno è corrisposto dall'INPS ed è ripartito in pari misura tra i genitori, ad eccezione del caso in cui il nucleo familiare disponga di un solo conto corrente; in assenza dei genitori, l'assegno è corrisposto a chi eserciti la responsabilità genitoriale; l'erogazione dell'assegno avviene mediante accredito su conto corrente, bancario o postale, ovvero mediante bonifico domiciliato, ferma restando la fattispecie di corresponsione in forma di integrazione della misura Pag. 170del Reddito di cittadinanza; in caso di separazione legale ed effettiva o di annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio, l'assegno spetta, in mancanza di accordo, al genitore affidatario; in caso di affidamento condiviso, l'assegno è ripartito in pari misura tra i genitori, fatto salvo il caso di diverso accordo tra i medesimi.
  Fa presente che il successivo comma 3 specifica che l'assegno in esame non concorre a formare la base imponibile dell'imposta sul reddito delle persone fisiche.
  Il comma 1 dell'articolo 4 specifica che l'assegno temporaneo è compatibile, oltre che con il Reddito di cittadinanza, con eventuali altre prestazioni, in favore dei figli a carico, erogate dalle regioni o province autonome e dagli enti locali, nonché, nelle more dell'attuazione della disciplina di delega di cui alla citata legge n. 46 del 2021, con le misure indicate nell'articolo 3, comma 1, di tale legge, ad eccezione del suddetto istituto dell'assegno per il nucleo familiare.
  Nel caso in cui il nucleo familiare sia percettore del Reddito di cittadinanza, l'importo dell'assegno – che è erogato ad integrazione del medesimo Reddito di cittadinanza – è determinato anche in base ai criteri di cui ai commi 3 e 4 del medesimo articolo 4. In sostanza, dall'importo teorico spettante quale somma dei due istituti viene sottratto un importo pari alla quota di reddito di cittadinanza relativa ai figli minori facenti parte del nucleo familiare.
  L'articolo 5 dispone, in via temporanea, per il periodo 1° luglio 2021-31 dicembre 2021, un incremento della misura mensile degli assegni per il nucleo familiare. La misura mensile dell'incremento è pari, per i nuclei familiari fino a due figli, a 37,5 euro per ciascun figlio e, per i nuclei familiari con almeno tre figli, a 55 euro per ciascun figlio.
  L'articolo 6 dispone, per il 2021, un incremento, nella misura di 30 milioni di euro, del finanziamento statale per le convenzioni tra l'INPS e i Centri di assistenza fiscale (CAF). Lo stanziamento tiene conto dell'esigenza di far fronte all'incremento dei volumi di dichiarazioni sostitutive uniche (DSU) per il calcolo dell'ISEE connesso con il beneficio di cui al decreto-legge in esame, nonché, più in generale, con il prossimo riordino delle misure a sostegno dei figli a carico attraverso l'assegno unico e universale previsto dalla legge n. 46 del 2021.
  L'articolo 7 reca disposizioni in materia di monitoraggio dei limiti di spesa relativi ai trattamenti di integrazione salariale.
  L'articolo 8 provvede alla copertura finanziaria: dell'onere corrispondente al limite di spesa di cui all'articolo 2, comma 3, relativo all'assegno temporaneo di cui agli articoli da 1 a 4; degli oneri quantificati per l'incremento temporaneo della misura degli assegni per il nucleo familiare, di cui all'articolo 5; dello stanziamento relativo al finanziamento dei centri di assistenza fiscale, di cui all'articolo 6. Ai fini in oggetto, l'articolo 8 utilizza per intero la dotazione per il 2021 – pari a 3.000 milioni di euro – del «Fondo assegno universale e servizi alla famiglia».
  In conclusione, invita i colleghi a tenere nella dovuta considerazione il fatto che il provvedimento in discussione rappresenta uno strumento temporaneo per consentire l'erogazione di un assegno per i figli a carico già a partire dal mese in corso, in attesa dell'adozione dei decreti legislativi attuativi della legge n. 46 del 2021, che ha introdotto l'assegno unico universale. Nel segnalare che nel corso dell'esame svolto presso l'altro ramo del Parlamento sono state introdotte modifiche limitate, sottolinea che il confronto con il Governo potrà svolgersi in maniera efficace nel corso dell'esame degli schemi dei predetti decreti legislativi, che saranno trasmessi alle Camere ai fini del parere delle Commissioni parlamentari competenti.

  Antonio PALMIERI (FI) rileva che, in considerazione della data di adozione del decreto-legge di cui è in corso la conversione, sarebbe ancora possibile introdurre ulteriori correttivi al testo del provvedimento in esame, segnalando come sia ampiamente condiviso l'auspicio di poter erogare fin da ora l'assegno unico universale.
  Chiede, quindi, alla ministra Bonetti se siano già disponibili dati relativi alle richieste effettuate, anche al fine di valutare la conoscenza da parte delle famiglie della possibilità Pag. 171 di richiedere l'assegno per coloro che non percepiscono attualmente gli assegni per i nuclei familiari. Ricorda, infatti, che in molti casi le misure di sostegno non trovano piena applicazione a causa della mancata informazione al riguardo. Evidenzia, pertanto, l'opportunità di predisporre adeguate campagne di informazione, anche al fine di dare un segnale importante alla cittadinanza sulla possibilità di immaginare un futuro con maggiori prospettive.

  Stefano LEPRI (PD), nel condividere le osservazioni fatte dalla relatrice sul carattere temporaneo delle misure presenti nel provvedimento in oggetto e sulla possibilità di svolgere un confronto più approfondito in sede di esame degli schemi dei decreti legislativi attuativi della legge n. 46 del 2021, segnala comunque come non debba essere trascurato il fatto che le misure temporanee adottate possano in qualche maniera condizionare l'emanazione degli schemi stessi.
  Segnala, in proposito, che possono determinarsi «attese» che potrebbero non trovare pieno riscontro con gli interventi che saranno previsti a regime.
  Osserva, quindi, che il Senato ha opportunamente previsto che l'assegno sia ripartito in pari misura tra i due genitori e precisato la natura temporanea delle disposizioni adottate. Rileva, come difformità rispetto alla legge di delega, l'applicazione non integrale delle maggiorazioni e i criteri adottati per l'erogazione del beneficio a coloro che non sono cittadini italiani. Nel dichiarare che si sarebbe aspettato una maggiore aderenza del provvedimento temporaneo a quanto prevista dalla legge n. 46 del 2021, si riserva di valutare l'opportunità di presentare proposte emendative al riguardo.

  Maria Teresa BELLUCCI (FDI) sottolinea le preoccupazioni del suo gruppo rispetto al carattere temporaneo delle misure adottate, osservando che rappresenta un fallimento la mancata erogazione dell'assegno unico sin dal mese di luglio, attualmente in corso, in quanto la tempestività appare fondamentale per gli interventi a sostegno della natalità. Ribadisce che occorre fare tesoro degli errori commessi in passato al fine di cercare di porre rimedio ai ritardi ultradecennali che condizionano le politiche del Paese volte a contrastare il declino demografico.
  Entrando nel merito del provvedimento, rileva la complessità delle modalità di richiesta del beneficio e invita ad effettuare un monitoraggio attento rispetto alle criticità segnalate nel funzionamento del sistema telematico. Evidenzia, quindi, il carattere poco significativo dell'aiuto offerto alle famiglie con un reddito medio, segnalando, ad esempio, che per quelle con un reddito compreso tra 40.000 e 50.000 euro è previsto un importo di 30 euro mensili per figlio. Nel segnalare che tale approccio è ulteriormente condizionato dall'utilizzo di uno strumento poco adeguato quale è l'ISEE, osserva che il carattere di universalità si traduce di fatto in misure fortemente proporzionali, di natura tale da non offrire un sostegno concreto anche famiglie di reddito medio.
  Offre, quindi, il contributo del gruppo Fratelli d'Italia per aiutare a costruire misure più aderenti all'obiettivo di sostenere le famiglie e la natalità, ritenendo che tale approccio possa aiutare anche le forze di maggioranza nella loro interlocuzione con il Governo, al fine di individuare gli interventi prioritari.

  Celeste D'ARRANDO (M5S), nel condividere le osservazioni svolte dalla relatrice, auspica che sia comunque possibile adottare in tempi rapidi i provvedimenti attuativi della delega prevista dalla legge n. 46 del 2021 al fine di dare un segnale alle famiglie.
  Ricorda che l'assegno unico deve essere collocato all'interno di un disegno più ampio costituito dal cosiddetto Family Act, attualmente all'esame della Commissione, segnalando che, accanto alle risorse economiche, bisogna assicurare alle famiglie servizi adeguati e potenziare l'informazione e la formazione al riguardo, in maniera tale che i giovani si sentano sostenuti nelle loro scelte riproduttive. Invita, pertanto, ha compiere un ragionamento di ampio respiro in relazione alla costituzione di una rete di supporto, anche al fine di conciliare i tempi Pag. 172di vita di lavoro, senza trascurare le ricadute territoriali delle norme che vengono adottate.

  La ministra Elena BONETTI ritiene doveroso chiarire alcuni aspetti del provvedimento in discussione, anche alla luce del notevole impegno profuso dalla Commissione nell'approvazione della proposta di legge che ha prodotto l'assegno unico universale. Segnala che la legge n. 46 è entrata in vigore il 21 aprile 2021 e che, pertanto, non sarebbe stato possibile adottare in via definitiva i provvedimenti attuativi entro il successivo 1° luglio. Si è deciso, pertanto, di utilizzare nel frattempo lo strumento del decreto-legge, anche al fine di dare risposte concrete per riattivare la fiducia delle famiglie dopo l'emergenza sanitaria.
  Nel ribadire che le misure di carattere economico non esauriscono gli interventi di sostegno, segnala che si è ritenuto importante, anche attraverso una valutazione di carattere tecnica e un confronto tra le forze di maggioranza, procedere in maniera tempestiva all'erogazione dell'assegno per i figli a carico. Coglie l'occasione per manifestare apprezzamento anche per l'apporto dato finora dai gruppi di opposizione nel confronto svolto all'interno del Parlamento.
  Precisa che si è evitato di introdurre le disposizioni di carattere fiscale già in questa fase in quanto le modifiche intervenute nel corso di un'annualità avrebbero comportato serie difficoltà per le famiglie coinvolte. Analogamente, si è convenuto di mantenere per tutto il 2021 l'erogazione dell'assegno di natalità, al fine di evitare di differenziare i nati dello stesso anno.
  Segnala, inoltre, che per ragioni tecniche non sarebbe stato possibile partire fin da ora con l'erogazione dell'assegno unico per coloro che percepiscono attualmente gli assegni per il nucleo familiare.
  Sottolinea che il provvedimento in esame rappresenta lo strumento per utilizzare i 3 miliardi di euro a disposizione per interventi di sostegno alle famiglie italiane, cercando di attenersi il più possibile a quanto indicato nella legge di delega e tenendo conto degli effetti che avranno gli interventi a regime sulle detrazioni fiscali. Pone in evidenza una possibile criticità legata all'incremento dell'assegno per le famiglie con almeno tre figli in sede di emanazione di decreti attuativi per quanto concerne l'erogazione diretta dell'assegno ai figli maggiorenni.
  Nell'osservare che le modifiche introdotte al Senato non hanno condizionato la possibilità di assicurare senza interruzione l'erogazione del contributo, comunica che finora vi sono state circa 150.000 richieste al riguardo e che in corso di predisposizione una opportuna campagna informativa. Segnalando che l'Inps ha previsto modalità semplificate per la richiesta, ricorda che il beneficio è concesso in maniera automatica agli attuali percettori degli assegni per il nucleo familiare e del reddito di cittadinanza, essendo già a disposizione la necessaria documentazione.
  Per quanto concerne l'erogazione dell'assegno a coloro che non sono cittadini italiani, precisa che si è tenuto conto della necessità di un adeguamento alla normativa dell'Unione europea. Nel confermare l'impegno condiviso dal Governo e dalle forze parlamentari, sia di maggioranza che di opposizione, nell'assicurare al massimo grado il principio di universalità, pone in evidenza il fatto che secondo i dati forniti dall'Istat, quasi la metà dei minori vive in famiglie con un livello di ISEE inferiore a 10.000 euro e un altro 30 per cento di essi può contare su un assegno mensile pari a una cifra compresa tra 135 e 72 euro. Ricorda che solo il 2,6 per cento dei minori vive in famiglie con un livello ISEE superiore ai 50.000 euro e che, pertanto, non ha diritto all'intervento di sostegno previsto dal provvedimento in esame.
  In conclusione, ribadisce l'impegno a rendere pienamente operativa la delega prevista dalla legge n. 46, anche attraverso una interlocuzione con la XII Commissione, in modo da erogare i benefici previsti fin dal 2022.

  Arianna LAZZARINI (LEGA), nel segnalare la rilevanza del provvedimento in esame, ritiene utili porre alcune questioni, anche sulla base della sua esperienza di amministratore locale. In particolare, segnala come sia diffusa un'incertezza sulla convenienza Pag. 173dell'assegno rispetto alle detrazioni fiscali attualmente previste e ricorda che molti cittadini non hanno piena consapevolezza rispetto al fatto che l'ISEE vada presentato ogni anno. Si associa, pertanto, alle richieste di effettuare adeguate campagne di comunicazione, anche al fine di scongiurare il rischio che vi siano delle aspettative che poi andranno deluse.

  La ministra Elena BONETTI ribadisce che per l'annualità in corso non è previsto nessun intervento sulle detrazioni fiscali e che pertanto, ove concesso, l'assegno è sicuramente aggiuntivo rispetto alle misure vigenti. Nel condividere le osservazioni fatte dalla deputata Lazzarini a proposito della presentazione dell'ISEE, ricorda che essa è stata recentemente semplificata. Segnala come nel corso dell'esame del provvedimento al Senato sia stato accolto un ordine del giorno che pone l'obiettivo di non disincentivare la ricerca di lavoro da parte del secondo percettore di reddito, principio, peraltro, presente anche nella legge di delega, e osserva che è possibile ipotizzare un grado di flessibilità nell'utilizzo dei dati relativi all'ISEE.
  Ribadisce, quindi, l'opportunità di predisporre adeguate campagne di comunicazione, eventualmente anche attraverso un'interlocuzione con l'ANCI e con le regioni.

  Marialucia LOREFICE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.50.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 14 luglio 2021. — Presidenza della presidente Marialucia LOREFICE.

  La seduta comincia alle 14.50.

DL 82/2021: Disposizioni urgenti in materia di cybersicurezza, definizione dell'architettura nazionale di cybersicurezza e istituzione dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale.
C. 3161 Governo.
(Parere alle Commissioni riunite I e IX).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 13 luglio 2021.

  Marialucia LOREFICE, presidente, ricorda che nella seduta di ieri, il relatore, deputato Paolin, ha svolto la relazione. Non essendoci richieste di intervento, dà la parola al relatore Paolin per l'illustrazione della proposta di parere che ha predisposto.

  Giuseppe PAOLIN, relatore, formula una proposta di parere favorevole.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 14.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.55 alle 15.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 14 luglio 2021. — Presidenza della presidente Marialucia LOREFICE.

  La seduta comincia alle 15.

Riconoscimento della lingua dei segni italiana e disposizioni per la tutela delle persone sorde e dei loro figli, l'integrazione sociale e culturale e la piena partecipazione alla vita civile.
C. 462 Carnevali, C. 1198 Bazzaro, C. 1695 Montaruli, C. 1923 Molinari, C. 2248 Lepri, C. 2612 Termini, C. 2618 Locatelli e C. 2743 Versace.
(Seguito dell'esame e rinvio – Abbinamento della proposta di legge C. 3143 Villani).

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  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 15 giugno 2021.

  Marialucia LOREFICE, presidente, avverte che è stata assegnata alla Commissione la proposta di legge C. 3143, d'iniziativa della deputata Villani e altri, recante «Disposizioni per il riconoscimento e la promozione dell'uso della lingua dei segni italiana e della lingua dei segni italiana tattile nonché per la rimozione delle barriere alla comunicazione e per l'inclusione sociale delle persone con disabilità uditiva». Poiché la suddetta proposta di legge verte su materia identica a quella delle proposte di legge in esame, la presidenza ne dispone l'abbinamento ai sensi dell'articolo 77, comma 1, del Regolamento.
  Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.05.

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 14 luglio 2021.

Audizione, in videoconferenza, nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 462 Carnevali, C. 1198 Bazzaro, C. 1695 Montaruli, C. 1923 Molinari, C. 2248 Lepri, C. 2612 Termini, C. 2618 Locatelli e C. 2743 Versace, recanti «Riconoscimento della lingua dei segni italiana e disposizioni per la tutela delle persone sorde e dei loro figli, l'integrazione sociale e culturale e la piena partecipazione alla vita civile», di Sabina Fontana, professore di Glottologia e linguistica presso l'Università degli Studi di Catania, di Carlo Cecchetto, professore presso il Dipartimento di Psicologia dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca e di Elena Mignosi, professore di Pedagogia generale e sociale presso l'Università di Palermo.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 15.05 alle 16.