CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 8 luglio 2021
620.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (III e XII)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Giovedì 8 luglio 2021. — Presidenza della presidente della XII Commissione, Marialucia LOREFICE. – Intervengono i sottosegretari di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, Manlio Di Stefano, e per la salute, Andrea Costa.

  La seduta comincia alle 10.35.

Istituzione di una Commissione parlamentare d'inchiesta sulle cause dello scoppio della pandemia di SARS-CoV-2 e sulla congruità delle misure adottate dagli Stati e dall'Organizzazione mondiale della sanità per evitarne la propagazione nel mondo.
Doc. XXII, n. 42.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta dell'11 novembre 2020.

  Marialucia LOREFICE, presidente, ricorda che alle ore 12 di mercoledì 7 luglio è scaduto il termine per la presentazione delle proposte emendative. Avverte che ne sono state presentate tredici (vedi allegato 1).
  Dà, quindi, la parola ai relatori e al rappresentante del Governo per l'espressione dei pareri sulle proposte emendative presentate.

  Paolo FORMENTINI (LEGA), relatore per la III Commissione, anche a nome del relatore per la XII Commissione, deputato Stumpo, invita al ritiro dell'emendamento Noja 1.2, precisando che altrimenti il parere è da intendersi contrario. Esprime parere favorevole sull'emendamento Zoffili 1.4 nonché sugli identici emendamenti Sportiello 1.7, Palazzotto 1.8 e Carnevali 1.9. Invita al ritiro dell'emendamento Migliore 1.3, precisando che altrimenti il parere è da intendersi contrario. Esprime parere favorevole sull'emendamento Zoffili 1.5 nonché sugli identici emendamenti Carnevali 1.1 e Sportiello 1.6. Esprime altresì parere favorevole sull'emendamento Quartapelle Procopio 7.1 nonché sull'emendamento Noja 7.2 e sugli identici emendamenti Sportiello 7.3 e Palazzotto 7.4, a condizione che tali proposte emendative siano riformulate negli stessi termini dell'emendamento Quartapelle Procopio 7.1.

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  Il sottosegretario Andrea COSTA esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Lisa NOJA (IV) chiede che l'emendamento a sua prima firma 1.2 sia posto in votazione, invitando i colleghi a riflettere sulle funzioni che dovrebbe avere una Commissione parlamentare d'inchiesta. Ritiene, infatti, che tale strumento andrebbe utilizzato non per fare una sorta di processo o per porre in evidenza posizioni di carattere politico o ideologico ma piuttosto per effettuare un approfondimento volto a capire cosa sia accaduto nelle fasi iniziali della pandemia, per non ripetere gli errori commessi. Osserva che in tal modo sarebbe rispettato lo spirito dell'articolo 82 della Costituzione. Reputa, invece, erronea l'idea di istituire una Commissione d'inchiesta per indagare sull'origine del coronavirus, posto che essa non avrebbe alcun potere rispetto a organizzazioni internazionali, come l'Organizzazione mondiale della sanità, o a Stati esteri, a maggior ragione per uno con determinate caratteristiche come la Cina.
  Sottolinea che sarebbe importante capire come preparare l'Italia a possibili futuri scenari analoghi a quanto accaduto nel 2020, posto che molti esperti hanno segnalato la possibilità che in un immediato futuro possa ripetersi una sfida di questo tipo, invece di perseguire l'obiettivo di individuare presunti «colpevoli». Nel ritenere doveroso compiere un passo in tal senso, osserva che la Commissione parlamentare d'inchiesta rappresenta uno strumento idoneo per approfondire con serenità gli interventi necessari ad attrezzare il Paese in modo che sia preparato ad affrontare una nuova emergenza sanitaria.
  Raccomanda, pertanto, l'approvazione del suo emendamento 1.2, osservando che sarebbe possibile dare un senso compiuto all'istituzione di una Commissione parlamentare d'inchiesta.

  Piero FASSINO, presidente della III Commissione, esprime riserve sull'effettiva portata dell'emendamento Noja 1.2: pur non dubitando della buona fede dei proponenti, ed anzi apprezzando lo spirito costruttivo della collega Noja, rileva che l'eventuale approvazione della proposta emendativa potrebbe estendere l'ambito di indagine della istituenda Commissione d'inchiesta alle modalità di gestione della pandemia da parte delle autorità italiane, alimentando le polemiche strumentali già emerse nei mesi scorsi. D'altra parte il riferimento della collega Noja ad errori da non reiterare tradisce un approccio che dà per assodata la sussistenza di condotte non condivisibili da parte dei protagonisti politici di questa vicenda. In via generale, osserva che le Commissioni d'inchiesta, riflettendo i rapporti di forza tra i gruppi parlamentari – al contrario di quelle dell'ordinamento statunitense, che prevedono una composizione paritaria – si traducono in uno strumento improprio di lotta politica, utile a mettere sotto accusa gli esponenti del fronte politico avverso.

  Gennaro MIGLIORE (IV), pur comprendendo le preoccupazioni del Presidente Fassino, al quale lo lega un rapporto di stretta e proficua collaborazione, ricorda che il Partito Democratico ha già promosso, in Regione Lombardia, l'istituzione di una Commissione d'inchiesta con il chiaro intento di censurare le misure assunte dalla Giunta regionale e di approfondire le cause che hanno portato ad un così alto numero di contagi e di decessi in quella regione.
  Rileva, altresì, che lo stesso titolo della istituenda Commissione d'inchiesta prevede la valutazione sulla «congruità delle misure adottate dagli Stati membri e dall'Organizzazione mondiale della sanità per propagare la diffusione» della pandemia: pertanto, a meno di considerare improvvida la stessa proposta di Commissione d'inchiesta, a suo avviso non si può escludere a priori un'attenta disamina delle misure assunte dalle autorità nazionali, inclusa quella del nostro Paese che è a maggior ragione quella su cui è più praticabile un'attività di inchiesta. Osserva che tale finalità sarebbe assai più coerente con gli strumenti propri di una Commissione d'inchiesta, che non può avere, invece, alcuna giurisdizione per valutare la condotta di uno Stato straniero o di un'organizzazione internazionale. Limitare il raggio di azione Pag. 8della istituenda Commissione d'inchiesta a profili di carattere internazionalistico equivale, a suo avviso, ad impedire a tale organo di operare in base alla sua stessa natura giuridica.

  Paolo FORMENTINI (LEGA), relatore per la III Commissione, rivolgendosi ai colleghi del gruppo di Italia Viva, cui riconosce di avere presentato proposte emendative con un fondamento, ricorda che le audizioni svolte nell'ambito del breve ciclo istruttorio hanno evidenziato la straordinaria ampiezza del campo di indagine. Conseguentemente, da parte di alcuni gruppi di maggioranza si è valutato opportuno circoscrivere l'oggetto dell'inchiesta parlamentare, anche tenuto conto dei tempi disponibili fino alla fine della legislatura. Invita, quindi, i colleghi di Italia Viva ad assumere un'iniziativa ad hoc per promuovere un'inchiesta parlamentare incentrata sulle misure assunte a livello nazionale.

  Elena CARNEVALI (PD), nel condividere la necessità di effettuare un approfondimento sulle misure da adottare per assicurare in futuro una maggiore capacità di risposta nel caso di possibili crisi sanitarie, osserva che per tale obiettivo non appare idoneo lo strumento della Commissione parlamentare d'inchiesta che, come confermato da quanto accaduto anche nelle passate legislature, presenta delle caratteristiche non irrilevanti per quanto concerne la dialettica politica all'interno delle Camere. Dichiara, pertanto, anche a nome del suo gruppo, il voto contrario sull'emendamento Noja 1.2, ribadendo che occorre trovare altre modalità per analizzare le politiche da perseguire al fine di prevenire lo sviluppo di nuove emergenze pandemiche.

  Laura BOLDRINI (PD), facendo presente che sulle origini della pandemia vi è una esigenza di conoscenza e comprensione a livello globale e non solo italiano, esprime a sua volta riserve sullo strumento della Commissione d'inchiesta su questa materia, tenuto conto che essa rischia di essere inefficace rispetto all'operato delle organizzazioni internazionali, i cui funzionari possono in ogni momento appellarsi all'immunità diplomatica e, dunque, sottrarsi ad ogni interlocuzione.

  Pino CABRAS (MISTO-L'A.C'È) ribadisce la totale contrarietà all'impostazione che i proponenti hanno inteso dare alla Commissione d'inchiesta: a suo avviso, anziché indagare sulle origini della sindemia, sarebbe assai più opportuno approfondire la risposta fornita dai diversi sistemi sanitari. Tale comparazione farebbe emergere in modo palese l'inefficienza dei Paesi occidentali rispetto alle misure assunte dai Paesi del Sud Est asiatico: a titolo di esempio, ricorda che il COVID-19 ha provocato circa 130 mila decessi in Italia, mente il Vietnam – Paese con circa 100 milioni di abitanti – ha registrato meno di cento vittime. Tali dati dimostrano le carenze ed i limiti di un sistema sanitario nazionale devastato da anni di politiche neoliberiste, con i relativi tagli alla medicina territoriale ed alle prestazioni. Ribadisce, dunque, che un'ipotetica Commissione d'inchiesta dovrebbe occuparsi di questi profili, evitando di inseguire la chimera dell'origine del virus o del tanto vagheggiato paziente o Paese «zero»: in tal caso, produrrebbe solo uno spreco di risorse pubbliche, senza addivenire ad alcun risultato.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Noja 1.2.

  Lisa NOJA (IV) preannuncia un voto contrario del suo gruppo sull'emendamento Zoffili 1.4, pur non considerando irrilevante il tentativo di circoscrivere gli ambiti di esame, reputando incompatibili gli obiettivi che si vogliono perseguire con le modalità di funzionamento di una Commissione parlamentare d'inchiesta. Ricorda che le audizioni svolte hanno confermato che per comprendere come si è sviluppato il coronavirus che ha determinato l'emergenza sanitaria in atto sarà necessario un lavoro di anni da parte della comunità scientifica e reputa pertanto «peregrina» l'idea che una Commissione parlamentare Pag. 9d'inchiesta possa acquisire elementi utili in tal senso.
  Nel valutare favorevolmente la scelta di escludere l'operato dell'Organizzazione mondiale della sanità tra i temi oggetto di indagine, ribadisce la propria contrarietà ad utilizzare per fini impropri un importante strumento a disposizione del Parlamento.

  Paolo FORMENTINI (LEGA), relatore per la III Commissione, replicando alle osservazioni della collega Noja, ribadisce il convincimento del suo gruppo a favore dell'utilità della Commissione d'inchiesta, peraltro confermata dal professor Palù nel corso della sua recente audizione, quando ha auspicato che il Parlamento italiano si associ allo sforzo della comunità internazionale per esercitare la necessaria pressione politica affinché gli scienziati indaghino a fondo e scoprano la verità sulle origini del virus.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano l'emendamento Zoffili 1.4 e gli identici emendamenti Sportiello 1.7, Palazzotto 1.8 e Carnevali 1.9 (vedi allegato 2).
  Le Commissioni respingono, altresì, l'emendamento Migliore 1.3. Approvano, quindi, l'emendamento Zoffili 1.5 (vedi allegato 2).

  Gennaro MIGLIORE (IV) esprime riserve sugli identici emendamenti Carnevali 1.1 e Sportiello 1.6: a suo avviso, è quanto meno singolare – per usare un eufemismo – il proposito di indagare l'effettiva congruità del comportamento tenuto dalle autorità degli Stati di origine dell'infezione limitandosi al periodo antecedente alla dichiarazione dell'emergenza sanitaria, avvenuta il 30 gennaio 2020, e dunque volendo incentrare l'inchiesta sul caso cinese. È del tutto evidente, infatti, che in tale ambito la Commissione d'inchiesta non sarà in grado di esercitare le sue prerogative ed i suoi poteri.

  Le Commissioni approvano gli identici emendamenti Carnevali 1.1 e Sportiello 1.6 (vedi allegato 2).

  Marialucia LOREFICE, presidente, avverte che è stata accettata dei presentatori la riformulazione proposta dell'emendamento Noja 7.2 e degli identici emendamenti Sportiello 7.3 e Palazzotto 7.4.

  Le Commissioni approvano gli identici emendamenti Quartapelle Procopio 7.1, Noja 7.2 (Nuova formulazione), Sportiello 7.3 (Nuova formulazione) e Palazzotto 7.4 (Nuova formulazione) (vedi allegato 2).

  Nicola STUMPO (LEU), relatore per la XII Commissione, illustra l'emendamento Tit.1 (vedi allegato 2), predisposto dai relatori, avente la finalità di adeguare il titolo del provvedimento alle modifiche apportate in fase emendativa e, anche a nome del relatore per la III Commissione, deputato Formentini, ne raccomanda l'approvazione.

  Il sottosegretario Manlio DI STEFANO esprime il parere favorevole del Governo sull'emendamento dei relatori Tit.1.

  Marialucia LOREFICE, presidente, pone in votazione l'emendamento dei relatori Tit. 1.

  Le Commissioni approvano l'emendamento dei relatori Tit.1 (vedi allegato 2).

  Marialucia LOREFICE, presidente, avverte che essendosi concluso l'esame delle proposte emendative presentate, il testo della proposta di inchiesta parlamentare, risultante dalle proposte emendative approvate, sarà trasmesso alle Commissioni competenti in sede consultiva per l'espressione del parere.
  Rinvia, quindi, il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

  La seduta termina alle 11.05.