CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 6 luglio 2021
618.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Martedì 6 luglio 2021. — Presidenza della presidente Marialucia LOREFICE.

  La seduta comincia alle 14.40.

Modifiche all'articolo 46 del codice delle pari opportunità tra uomo e donna, di cui al decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, in materia di rapporto sulla situazione del personale.
Nuovo testo unificato C. 522 Ciprini e abb.
(Parere alla XI Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Marialucia LOREFICE, presidente, fa presente che il parere deve espresso nella seduta odierna in quanto il provvedimento è calendarizzato per l'esame in Assemblea da domani, mercoledì 7 luglio, al termine delle votazioni pomeridiane dell'Aula.
  Dà, quindi, la parola alla relatrice, deputata D'Arrando, per lo svolgimento della relazione e per l'illustrazione della proposta di parere predisposta.

  Celeste D'ARRANDO (M5S), relatrice, ricorda che il testo unificato delle proposte di legge in esame (A.C. 522 e abbinate), adottato come testo base dalla XI Commissione nella seduta del 4 novembre 2020 e modificato nella seduta del 23 giugno 2021, composto da sei articoli, reca disposizioni volte a sostenere la partecipazione delle donne al mercato del lavoro e a favorire la parità retributiva tra i sessi, intervenendo in primo luogo sul Codice delle pari opportunità di cui al decreto legislativo n. 198 del 2006.
  Fa presente che l'articolo 1 dispone che la relazione biennale relativa ai risultati del monitoraggio sull'applicazione della legislazione in materia di parità e pari opportunità nel lavoro e sulla valutazione degli effetti delle disposizioni del Codice delle pari opportunità sia presentata al Parlamento dalla consigliera o dal consigliere Pag. 162nazionale di parità e non, come attualmente previsto dall'articolo 20 del decreto legislativo n. 198 del 2006, dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali, anche sulla base del rapporto che i medesimi soggetti elaborano entro il 31 marzo di ogni anno sulla propria attività e su quella dalla Conferenza nazionale delle consigliere e dei consiglieri di parità nonché, come già previsto, delle indicazioni fornite dal Comitato nazionale per l'attuazione dei principi di parità di trattamento e uguaglianza di opportunità tra lavoratori e lavoratrici.
  L'articolo 2 integra la nozione di discriminazione diretta e indiretta (di cui all'articolo 25 del richiamato decreto legislativo n. 198 del 2006). In particolare, vengono inseriti tra le fattispecie che danno luogo a discriminazione indiretta anche gli atti di natura organizzativa o incidenti sull'orario di lavoro che, modificando l'organizzazione delle condizioni e il tempo del lavoro, mettono o possono mettere i lavoratori di un determinato sesso in una posizione di particolare svantaggio rispetto a lavoratori dell'altro sesso, salvo che riguardino requisiti essenziali allo svolgimento dell'attività lavorativa, purché l'obiettivo sia legittimo e i mezzi impiegati per il suo conseguimento siano appropriati e necessari. Conseguentemente, con la sostituzione del comma 2-bis del richiamato articolo 25, viene ridefinito il contenuto dell'atto discriminatorio disponendo che costituisce discriminazione ogni trattamento o modifica dell'organizzazione delle condizioni e dei tempi di lavoro che, in ragione del sesso, dell'età anagrafica, delle esigenze di cura personale o familiare, dello stato di gravidanza nonché di maternità o paternità, anche adottive, ovvero in ragione della titolarità e dell'esercizio dei relativi diritti, pone o può porre il lavoratore in almeno una delle seguenti condizioni: posizione di svantaggio rispetto alla generalità degli altri lavoratori; limitazione delle opportunità di partecipazione alla vita o alle scelte aziendali; limitazione dell'accesso ai meccanismi di avanzamento e di progressione nella carriera. Rispetto alla formulazione attuale del comma 2-bis, da un lato si estende la discriminazione anche alle modifiche dell'organizzazione delle condizioni e dei tempi di lavoro, nonché ai trattamenti che possono generare situazioni di svantaggio in relazione al sesso, all'età anagrafica e alle esigenze di cura personale o familiare (e non solo allo stato di gravidanza o di maternità e paternità, anche adottive, come attualmente previsto), dall'altro si dispone che tale discriminazione ricorre solo quando pone il lavoratore in almeno una delle condizioni precedentemente richiamate.
  Osserva che l'articolo 3, modificando l'articolo 46 del Codice della pari opportunità, interviene sulle modalità di redazione del rapporto biennale relativo alla situazione del personale e ai diversi aspetti inerenti le pari opportunità sul luogo di lavoro, che in base alla normativa vigente deve essere presentato dalle aziende con più di cento dipendenti, nonché sulle sanzioni in caso di inottemperanza all'obbligo di presentazione del predetto rapporto.
  L'articolo 4, che introduce il nuovo articolo 46-bis decreto legislativo n. 198 del 2006, prevede l'istituzione, a decorrere dal 1° gennaio 2022, della certificazione della parità di genere, al fine di attestare le misure adottate dai datori di lavoro per ridurre il divario di genere in relazione alle opportunità di crescita in azienda, alla parità salariale a parità di mansioni, alle politiche di gestione delle differenze di genere e alla tutela della maternità.
  L'articolo 5 riconosce a regime uno sgravio contributivo parziale, ferma restando l'aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche, ai datori di lavoro privati in possesso, al 31 dicembre dell'anno precedente, della predetta certificazione di pari opportunità.
  L'articolo 6 reca disposizioni volte a incentivare l'equilibrio di genere negli organi amministrativi delle società pubbliche non quotate, prevedendo che a tali società si applichino le norme in tema di equilibrio di genere nell'organo di amministrazione disposte dall'articolo 147-ter, comma 1-ter, del Testo Unico dell'intermediazione finanziaria (TUF), di cui al decreto legislativo n. 58 del 1998.
  Illustra, quindi, una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).

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  Maria Teresa BELLUCCI (FDI) rileva che il provvedimento in esame rappresenta uno strumento valido per sostenere una maggiore presenza femminile nel mercato del lavoro e promuovere la parità salariale, prevedendo anche misure per favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Sulla base di tali considerazioni, preannuncia un voto favorevole del gruppo di Fratelli d'Italia sulla proposta di parere illustrata dalla relatrice.

  La Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

  La seduta termina alle 14.50.

SEDE REFERENTE

  Martedì 6 luglio 2021. — Presidenza della presidente Marialucia LOREFICE. – Interviene la ministra per le pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti.

  La seduta comincia alle 15.05.

Deleghe al Governo per il sostegno e la valorizzazione della famiglia.
C. 2561 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo nella seduta del 30 giugno 2021.

  Marialucia LOREFICE, presidente, fa presente che la Conferenza dei presidenti di gruppo ha calendarizzato il provvedimento in titolo per la discussione in Assemblea a partire da venerdì 16 luglio 2021. Ricorda che nella precedente seduta sono state votate le proposte emendative riferite all'articolo 5, ad eccezione degli emendamenti Meloni 5.44 e Bagnasco 5.3, che sono stati accantonati. Ricorda, inoltre, che nelle sedute precedenti erano state accantonate le seguenti proposte emendative: Foscolo 1.51, Carnevali 1.31, Barzotti 3.12, Viscomi 3.38, Palmieri 3.7 e Mammì 4.01. Fa altresì presente che prima della seduta odierna sono stati ritirati gli emendamenti Palmieri 6.1 e 7.1.
  Dà, quindi, la parola al relatore, onorevole De Filippo, e alla ministra Bonetti per l'espressione dei rispettivi pareri sulle proposte emendative accantonate.

  Vito DE FILIPPO (PD), relatore, in relazione alle proposte emendative precedentemente accantonate, invita al ritiro dell'emendamento Foscolo 1.51, precisando che altrimenti il parere è da considerarsi contrario. Chiede di mantenere l'accantonamento dell'emendamento Carnevali 1.31, rispetto al quale è in corso di predisposizione una proposta di riformulazione, ed esprime parere favorevole sull'emendamento Barzotti 3.12, a condizione che sia riformulato nei termini indicati in allegato (vedi allegato 2). Esprime, quindi, parere favorevole sull'emendamento Viscomi 3.38. Invita al ritiro dell'emendamento Palmieri 3.7, esprimendo altrimenti parere contrario, ed esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Mammì 4.01, a condizione che sia riformulato nei termini indicati in allegato (vedi allegato 2).
  Invita al ritiro degli emendamenti Meloni 5.44 e Bagnasco 5.3, precisando che altrimenti il parere è da considerarsi contrario.

  La ministra Elena BONETTI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Marialucia LOREFICE, presidente, avverte che è stato ritirato dai presentatori l'emendamento Foscolo 1.51 e che è stata accettata dai presentatori la riformulazione dell'emendamento Barzotti 3.12. Segnala che, a seguito di tale riformulazione, l'emendamento assume la nuova numerazione 6.40 e sarà posto in votazione nell'ambito dell'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 6.

  La Commissione approva l'emendamento Viscomi 3.38 (vedi allegato 2).

  Antonio PALMIERI (FI), in relazione all'emendamento a sua prima firma 3.7, chiede che sia ipotizzata una proposta di Pag. 164riformulazione al fine di fare salvo il principio per cui, in presenza di risorse adeguate, le misure di sostegno per l'educazione dei figli non rilevino ai fini fiscali e per altre agevolazioni.

  La ministra Elena BONETTI ritiene che l'obiettivo illustrato dal deputato Palmieri possa essere perseguito presentando un ordine del giorno nel corso dell'esame del provvedimento in Assemblea.

  Antonio PALMIERI (FI) ritira l'emendamento a sua prima firma 3.7, riservandosi di ripresentarlo eventualmente in Assemblea.

  Celeste D'ARRANDO (M5S), a nome di tutti i deputati del Movimento 5 Stelle della XII Commissione, sottoscrive l'articolo aggiuntivo Mammì 4.01 e ne accetta la riformulazione.

  Marialucia LOREFICE, presidente, avverte che, a seguito della riformulazione, la proposta emendativa Mammì 4.01 assume il nuovo numero 4.55.

  La Commissione approva l'emendamento Mammì 4.55 (ex 4.01) (Nuova formulazione) (vedi allegato 2).

  Maria Teresa BELLUCCI (FDI) esprime il proprio rammarico per il fatto che sia stato richiesto il ritiro dell'emendamento Meloni 5.44, dopo che ne era stato disposto l'accantonamento, che prevede agevolazioni fiscali per l'istituzione di asili nidi aziendali, evidenziando l'importanza di garantire i servizi educativi nella maniera più ampia possibile.

  La Commissione respinge l'emendamento Meloni 5.44.

  Antonio PALMIERI (FI) ritira l'emendamento Bagnasco 5.3, di cui è firmatario, riservandosi di ripresentarlo in Assemblea. Segnala, in proposito, che la proposta emendativa propone un modello innovativo per favorire l'occupazione femminile attraverso uno specifico credito d'imposta.

  Marialucia LOREFICE, presidente, invita il relatore e la ministra Bonetti ad esprimere il loro parere sulle proposte emendative riferite agli articoli da 6 a 8.

  Vito DE FILIPPO (PD), relatore, invita al ritiro degli emendamenti Menga 6.29, Meloni 6.37 e Angiola 6.11, precisando che altrimenti il parere è da considerarsi contrario.
  Esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Boldi 6.36, Lattanzio 6.13 e Palmieri 6.2 nonché sull'emendamento Toccafondi 6.25, a condizione che per essi sia adottata un'identica riformulazione, nei termini indicati in allegato (vedi allegato 2).
  Esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Mammì 6.9, Stumpo 6.26, Siani 6.14 e Bellucci 6.30. Invita al ritiro dell'emendamento Ianaro 6.8, precisando che altrimenti il parere è da considerarsi contrario, ed esprime parere favorevole sull'emendamento Stumpo 6.27, a condizione che sia riformulato nei termini indicati in allegato (vedi allegato 2). Esprime parere favorevole sugli emendamenti Mammì 6.10, Gemmato 6.31 nonché sugli identici emendamenti Stumpo 6.28, Rizzo Nervo 6.15 e Bellucci 6.32 e sull'emendamento Noja 6.17, relativi al tema della disabilità, a condizione che siano riformulati in modo identico, nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).
  Invita al ritiro dell'emendamento Lucaselli 6.34, precisando che altrimenti il parere è da considerarsi contrario. Esprime parere favorevole sull'emendamento Lucaselli 6.35, a condizione che esso sia riformulato negli stessi termini dell'emendamento Pini 6.16, sul quale esprime parere favorevole. Invita al ritiro, precisando che altrimenti il parere è da considerarsi contrario, degli emendamenti Bellucci 6.33 e Quartapelle 6.12. Esprime parere favorevole sull'emendamento Martinciglio 6.6, a condizione che sia riformulato nei termini indicati in allegato (vedi allegato 2). Invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'emendamento Ungaro 6.19, ed esprime parere favorevole sull'emendamento Ungaro 6.21, a condizione che sia riformulato nei termini indicati in allegato (vedi allegato 2), precisando che tale riformulazione Pag. 165 assorbirebbe il contenuto degli emendamenti Ungaro 6.18 e 6.23. Invita quindi al ritiro degli emendamenti Ungaro 6.20 e 6.22, esprimendo altrimenti parere contrario.
  Invita al ritiro dell'emendamento Palmieri 6.3, precisando che altrimenti il parere è da considerarsi contrario, ed esprime parere favorevole sull'emendamento Giarrizzo 6.5. Invita al ritiro dell'emendamento Novelli 6.4 e degli articoli aggiuntivi Varchi 6.02 e Meloni 6.03, precisando che altrimenti il parere è da considerarsi contrario.
  Chiede un breve accantonamento dell'articolo aggiuntivo Lepri 6.01, al fine di predisporre una proposta di riformulazione, precisando che tale riformulazione dovrebbe comprendere anche quella relativa all'emendamento Carnevali 1.31, precedentemente accantonato.
  Invita quindi al ritiro degli emendamenti Stumpo 7.3, 7.4 e 7.2 e Gemmato 7.5, precisando che altrimenti il parere è da considerarsi contrario.
  Invita, inoltre, al ritiro dell'emendamento Bellucci 8.2, precisando che altrimenti il parere è da considerarsi contrario. Esprime parere favorevole sugli identici articoli aggiuntivi Gebhard 8.01, Lepri 8.02, Stumpo 8.03 e Sutto 8.04. Infine, invita al ritiro dell'emendamento Tit.1, precisando che altrimenti il parere è da considerarsi contrario, pur comprendendo le ragioni alla base di tale proposta emendativa.

  La ministra Elena BONETTI esprime parere conforme a quello del relatore, ribadendo la richiesta di invito al ritiro dell'emendamento Tit.1.

  Marialucia LOREFICE, presidente, constata l'assenza della presentatrice dell'emendamento Menga 6.29: s'intende che vi abbia rinunciato.

  Maria Teresa BELLUCCI (FDI) illustra l'emendamento Meloni 6.37, avente la finalità di prevedere agevolazioni in favore delle famiglie per l'utilizzo dei servizi di trasporto locale, sottolineando l'onerosità di tali servizi, soprattutto per le famiglie numerose.

  La Commissione respinge l'emendamento Meloni 6.37.

  Marialucia LOREFICE, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Angiola 6.11: s'intende che vi abbiano rinunciato.

  Marialucia LOREFICE, presidente, avverte che è stata accettata dai presentatori la riformulazione, in identico testo, degli emendamenti Boldi 6.36, Lattanzio 6.13, Palmieri 6.2 e Toccafondi 6.25, segnalando che tale ultima proposta emendativa è stata sottoscritta anche dai deputati del Movimento 5 Stelle facenti parte della Commissione.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Boldi 6.36 (Nuova formulazione), Lattanzio 6.13 (Nuova formulazione), Palmieri 6.2 (Nuova formulazione) e Toccafondi 6.25 (Nuova formulazione) (vedi allegato 2).
  La Commissione approva altresì gli identici emendamenti Mammì 6.9, Stumpo 6.26, Siani 6.14 e Bellucci 6.30 (vedi allegato 2).

  Marialucia LOREFICE, presidente, avverte che l'emendamento Ianaro 6.8 è stato ritirato dalla presentatrice.

  Celeste D'ARRANDO (M5S) sottoscrive, a nome di tutti i deputati del Movimento 5 Stelle facenti parte della XII Commissione, l'emendamento Stumpo 6.27 e ne accetta la riformulazione.

  La Commissione approva l'emendamento Stumpo 6.27 (Nuova formulazione) (vedi allegato 2).

  Marialucia LOREFICE, presidente, avverte che è stata accettata dai presentatori l'identica riformulazione degli emendamenti Mammì 6.10, Gemmato 6.31, Stumpo 6.28, Rizzo Nervo 6.15, Bellucci 6.32 e Noja 6.17.

  La Commissione approva gli emendamenti Mammì 6.10 (Nuova formulazione), Gemmato 6.31 (Nuova formulazione), Pag. 166Stumpo 6.28 (Nuova formulazione), Rizzo Nervo 6.15 (Nuova formulazione), Bellucci 6.32 (Nuova formulazione) e Noja 6.17 (Nuova formulazione) (vedi allegato 2).

  Maria Teresa BELLUCCI (FDI) illustra l'emendamento Lucaselli 6.34, di cui è firmataria, nonché l'emendamento a sua prima firma 6.33, volti ad innalzare l'età massima fino alla quale sono concessi incentivi per la locazione o l'acquisto di case da parte dei giovani. Nel ricordare che a causa delle esigenze di studio e di lavoro si registra un notevole innalzamento dell'età media in cui si diventa genitori, ritiene opportuno tenere conto di questa situazione ed invita pertanto ad approvare tali proposte emendative.

  La Commissione respinge l'emendamento Lucaselli 6.34.

  Maria Teresa BELLUCCI (FDI) accetta la riformulazione dell'emendamento Lucaselli 6.35, di cui è firmataria.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Lucaselli 6.35 (Nuova formulazione) e Pini 6.16 (vedi allegato 2).

  Elena CARNEVALI (PD) sottoscrive l'emendamento Quartapelle 6.12 e lo ritira.

  Celeste D'ARRANDO (M5S) sottoscrive, a nome di tutti i deputati del Movimento 5 Stelle della XII Commissione, l'emendamento Martinciglio 6.6 e ne accetta la riformulazione.

  La Commissione approva l'emendamento Martinciglio 6.6 (Nuova formulazione) (vedi allegato 2).
  La Commissione respinge altresì l'emendamento Bellucci 6.33.

  Lisa NOJA (IV) ritira l'emendamento Ungaro 6.19, di cui è firmataria, e accetta la riformulazione dell'emendamento Ungaro 6.21, di cui è firmataria.

  La Commissione approva l'emendamento Ungaro 6.21 (Nuova formulazione) (vedi allegato 2).

  Marialucia LOREFICE, presidente, avverte che, a seguito dell'approvazione dell'emendamento 6.21, risultano assorbiti gli emendamenti Ungaro 6.18 e 6.23, che pertanto non saranno posti in votazione.
  Avverte altresì che sono stati ritirati dai presentatori gli emendamenti Ungaro 6.20 e 6.22.

  La Commissione approva l'emendamento Barzotti 6.40 (ex 3.12) (Nuova formulazione) (vedi allegato 2).

  Antonio PALMIERI (FI) chiede di riconsiderare il parere espresso in relazione all'emendamento sua prima firma 6.3, ritenendo che l'opportunità di un sostegno alle scuole paritarie rappresenti un tema ampiamente condiviso.

  La ministra Elena BONETTI ricorda che un emendamento in tal senso è stato già approvato durante l'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 3.

  Antonio PALMIERI (FI) ritira l'emendamento a sua prima firma 6.3.

  Celeste D'ARRANDO (M5S) sottoscrive, a nome dei deputati del Movimento 5 Stelle della Commissione, l'emendamento Giarrizzo 6.5.

  La Commissione approva l'emendamento Giarrizzo 6.5 (vedi allegato 2).

  Marialucia LOREFICE, presidente, avverte che è stato ritirato dai presentatori l'emendamento Novelli 6.4.

  Maria Teresa BELLUCCI (FDI) raccomanda l'approvazione dell'articolo aggiuntivo Varchi 6.02, di cui è firmataria, che prevede l'istituzione della Giornata della vita nascente, ricordando che in proposito sono state presentate proposte di legge da parte di deputati appartenenti a diversi gruppi parlamentari. Sottolinea che occorre Pag. 167 aumentare la consapevolezza circa il valore sociale della maternità, rilevando che la formazione di una famiglia risponde sia ai bisogni propri che ha quelli della comunità. Nel ricordare che la proposta emendativa contiene anche un richiamo al ruolo fondamentale del Terzo settore, ne raccomanda l'approvazione.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Varchi 6.02.

  Maria Teresa BELLUCCI (FDI) illustra l'articolo aggiuntivo Meloni 6.03, avente la finalità di prevedere misure di sostegno per le fasi successive al parto. In particolare si propongono agevolazioni fiscali per la spesa per la ginnastica posturale e per il supporto psicologico alle famiglie. Nel richiamare i casi frequenti di depressione post partum, osserva che le terapie psicologiche possono rappresentare uno strumento fondamentale di prevenzione, segnalando che attualmente esse sono riservate solo alle fasce di popolazione con reddito più elevato, non essendo disponibili servizi sufficienti nell'ambito del Servizio sanitario nazionale.
  Sottolineando che si tratta di un tema non più rinviabile, raccomanda l'approvazione di tale proposta emendativa.

  Vito DE FILIPPO (PD), relatore, nel ritenere sempre utile il confronto con la deputata Bellucci, segnala che la Commissione Finanze ha recentemente approvato il documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sulla riforma dell'Irpef, evidenziando l'opportunità di un intervento complessivo su tale aspetto della politica fiscale. Ritiene, pertanto, improprio intervenire su tale materia in maniera specifica nell'ambito della delega.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Meloni 6.03.

  Vito DE FILIPPO (PD), relatore, facendo seguito a quanto preannunciato in precedenza, esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Lepri 6.01, a condizione che sia riformulato nei termini indicati in allegato (vedi allegato 2), proponendo tale riformulazione anche per l'emendamento Carnevali 1.31, precedentemente accantonato.

  La ministra Elena BONETTI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Stefano LEPRI (PD) accetta la riformulazione dell'articolo aggiuntivo a sua prima firma 6.01, ringraziando il relatore e la ministra Bonetti per il loro apporto e osservando che il testo che sta per essere posto in votazione s'integra con le finalità della disegno di legge in esame.

  Elena CARNEVALI (PD) accetta la riformulazione dell'emendamento a sua prima firma 1.31.

  La Commissione approva gli identici articoli aggiuntivi Lepri 6.01 (Nuova formulazione) e Carnevali 6.04 (ex 1.31) (Nuova formulazione) (vedi allegato 2).

  Marialucia LOREFICE, presidente, constata l'assenza del presentatore degli emendamenti Stumpo 7.3, 7.4 e 7.2: s'intende che vi abbia rinunciato.

  La Commissione respinge l'emendamento Gemmato 7.5.

  Maria Teresa BELLUCCI (FDI) raccomanda l'approvazione dell'emendamento a sua prima firma 8.2, ribadendo il timore che le positive misure che si vogliono introdurre con il provvedimento in esame restino inattuate a causa di una carenza di risorse finanziarie.

  Elena CARNEVALI (PD) osserva che la soppressione del comma 2 dell'articolo 8, prevista con l'emendamento 8.2, renderebbe ancora più precaria la copertura finanziaria dei provvedimenti attuativi da approvare. Preannuncia, pertanto, un voto convintamente contrario del Partito democratico su tale proposta emendativa.

  La Commissione respinge l'emendamento Bellucci 8.2.

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  La Commissione approva gli identici articoli aggiuntivi Gebhard 8.01, Lepri 8.02, Stumpo 8.03 e Sutto 8.04 (vedi allegato 2).

  Giuditta PINI (PD) sottoscrive l'emendamento Tit.1, segnalando che sia dal testo del provvedimento che dalla realtà esistente nel Paese appare evidente che si è in presenza di diversi tipi di famiglie e che pertanto sarebbe opportuno tenere in considerazione quest'elemento anche nel titolo della legge delega. Ricorda in proposito che la deputata Boschi aveva avanzato proposte in tal senso all'avvio della legislatura, quando Lorenzo Fontana era stato nominato Ministro per la famiglia e le disabilità, rilevando come evidentemente sia intervenuto un mutamento di posizioni rispetto a quella fase. Ritira l'emendamento Tit.1, riservandosi di ripresentarlo nel corso dell'esame in Assemblea.

  Marialucia LOREFICE, presidente, essendosi concluso l'esame delle proposte emendative, avverte che il testo del disegno di legge risultante dalle proposte emendative approvate sarà trasmesso alle Commissioni competenti in sede consultiva per l'espressione dei rispettivi pareri.
  Rinvia, quindi, il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

  La seduta termina alle 16.05.