CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 1 luglio 2021
615.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
Pag. 251

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 1° luglio 2021. — Presidenza del vicepresidente Andrea GIARRIZZO. — Interviene il viceministro dello sviluppo economico Gilberto Pichetto Fratin.

  La seduta comincia alle 9.

  Andrea GIARRIZZO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.

5-06340 Polidori: Iniziative a tutela del commercio, in particolare quello esercitato nei centri storici.

  Paolo BARELLI (FI), intervenendo da remoto, in qualità di cofirmatario, rinuncia ad illustrare l'interrogazione in titolo.

  Il viceministro Gilberto PICHETTO FRATIN risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Paolo BARELLI (FI), replicando da remoto, comprende il senso delle parole del viceministro che in pochi minuti non poteva fornire una risposta più completa ad un problema così vasto e drammatico, che interessa altri paesi oltre al nostro, quale quello oggetto della sua interrogazione.

5-06341 Carabetta: Sulla tutela della concorrenza nel mercato dei tachigrafi digitali.

  Luca CARABETTA (M5S) illustra l'interrogazione in titolo.

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  Il viceministro Gilberto PICHETTO FRATIN risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Luca CARABETTA (M5S), replicando, giudica la risposta del rappresentante del Governo completa, perché si riferisce anche alle tempistiche ed auspica che siano rispettate le prescrizioni poste dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato.

5-06343 Moretto: Sulla crisi industriale dell'azienda San Marco Industrial.

  Camillo D'ALESSANDRO (IV), in qualità di cofirmatario, illustra l'interrogazione in titolo facendo presente che la crisi della San Marco Industrial è caratterizzata da comportamenti poco trasparenti e in qualche caso da condotte antisindacali. Ritiene essenziale l'apertura di un tavolo di crisi nazionale e la verifica della possibilità di attivare gli strumenti di protezione dei lavoratori.

  Il viceministro Gilberto PICHETTO FRATIN risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Camillo D'ALESSANDRO (IV), replicando, ringrazia il viceministro per la risposta fornita e ribadisce che i tavoli regionali non hanno concluso alcuna intesa. Osserva che esiste, tra l'altro, un problema di comunicazione da parte dell'azienda. È necessario, a suo avviso, attivarsi affinché sia chiesta quanto prima la convocazione del tavolo nazionale per evitare che si adottino scorciatoie a danno dei lavoratori.

5-06344 Vallascas: Sullo sviluppo della politica industriale con particolare riferimento al settore manifatturiero.

  Andrea VALLASCAS (MISTO-L'A.C'È) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il viceministro Gilberto PICHETTO FRATIN risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Andrea VALLASCAS (MISTO-L'A.C'È), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta del rappresentante del Governo poiché, a suo avviso, le piccole e micro-imprese sono particolarmente esposte alle fluttuazioni del mercato a causa della mancanza di un'adeguata politica industriale. Per tali ragioni le aziende sono ostaggio delle dinamiche dei mercati internazionali e sono in sofferenza a causa del crollo della produzione industriale dovuta anche alla pandemia.

5-06345 Zucconi: Sul futuro degli impianti siderurgici di Taranto.

  Massimiliano DE TOMA (FDI), in qualità di cofirmatario, rinuncia ad illustrare l'interrogazione in titolo.

  Il viceministro Gilberto PICHETTO FRATIN risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Massimiliano DE TOMA (FDI), replicando, ringrazia il viceministro per la risposta e auspica che, nell'opacità e nella frammentazione delle informazioni e delle dichiarazioni che si sovrappongono da mesi sull'affaire ex-Ilva, rappresenta un elemento quasi «illuminante».
  Fa presente che lo Stato italiano non può più limitarsi ad una mera e disinteressata interlocuzione sul futuro dello stabilimento di Taranto: attualmente detiene una quota del 38 per cento ed è diventato parte attiva di una partita della quale però si continuano a segretare le regole del gioco.
  La governance di Acciaierie d'Italia appare come una chimera di cui si continua a non comprendere il funzionamento, la titolarità e gli equilibri operativi tra la parte pubblica e privata ma, nel contempo, si ventilano progetti anche risolutivi, come quello riportato nell'atto in esame che solleva anche probabili conflitti d'interesse di ArcelorMittalItalia, allo stesso tempo socio Pag. 253di Acciaierie Italia e fruitore del piano riconversione.
  Ricorda che nella originaria versione del PNRR si prevedeva un investimento specifico per lo sviluppo del DRI connesso al progetto di decarbonizzazione dell'ex Ilva a Taranto e alla transizione per la produzione di acciaio verde in Italia.
  Nella versione trasmessa ad aprile a Bruxelles, vi era solo il riferimento ai 2 miliardi per l'utilizzo dell'idrogeno in settori definiti difficili da abbattere, senza che venissero forniti ulteriori elementi circa le progettualità specifiche per gli stabilimenti di Taranto. La modifica sostanziale della scorsa settimana ha depennato il riferimento al DRI prodotto con metano e forno elettrico, specificando invece la «produzione di acciaio attraverso un uso crescente dell'idrogeno».
  L'orientamento rivela, a suo avviso, un'evidente mancanza di pragmatismo unita ad una totale mancanza di conoscenza del comparto siderurgico visto che, attualmente, l'utilizzo dell'idrogeno nella siderurgia è solo in fase sperimentale.
  Pertanto rinnova l'invito al Governo a prendere una posizione risolutiva e a chiarire come intende rendere attuativi anche gli orientamenti del PNRR e a pronunciarsi anche per quanto concerne l'ipotetico bando per i progetti di riconversione nella prospettiva di superare una volta e per tutte la drammatica impasse che alimenta la criticità dello scenario, in termini economico-produttivi, sindacali e sociali ed acuisce il senso di abbandono del territorio.

5-06342 Benamati: Sulla continuità produttiva e aziendale della società Unifer Navale.

  Piero FASSINO (PD), in qualità di cofirmatario, rinuncia ad illustrare l'interrogazione in titolo.

  Il viceministro Gilberto PICHETTO FRATIN risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

  Piero FASSINO (PD), replicando, ritiene sconcertante che un'azienda pubblica quale Fincantieri metta in difficoltà la propria consociata Unifer Navale cercando lo stesso prodotto su altri mercati. Tale decisione comporta il fallimento di Unifer Navale alla quale viene a mancare il suo committente unico. Tale crisi mette in difficoltà anche la società Unifer e comporta l'inevitabile apertura della procedura di liquidazione. Auspica che il Governo si attivi affinché la procedura di liquidazione si concluda in bonis attraverso un sostanziale impegno da parte di Fincantieri. Ricorda, inoltre, che esiste il problema delle maestranze. Al riguardo fa presente che metà di esse si sono ricollocate in proprio mentre le altre unità di personale necessitano che si attivi quanto prima un percorso per trovare una soluzione. Per tale motivo ritiene urgente che il Governo si impegni per istituire un tavolo di confronto con la partecipazione della Regione Emilia-Romagna per salvaguardare l'occupazione di questi lavoratori interessati dalla crisi di Unifer Navale.

  Andrea GIARRIZZO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 9.40.