CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 23 giugno 2021
611.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
COMUNICATO
Pag. 233

INDAGINE CONOSCITIVA

  Mercoledì 23 giugno 2021. — Presidenza del presidente Sergio BATTELLI.

  La seduta comincia alle 14.

Indagine conoscitiva sugli strumenti per la prevenzione e la riduzione delle procedure di infrazione a carico dell'Italia.
Audizione del Professor Roberto Adam.
(Svolgimento e conclusione).

  Sergio BATTELLI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.
  Introduce, quindi, l'audizione.

  Il professor Roberto ADAM svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

  Intervengono, per porre quesiti e formulare osservazioni, la deputata Francesca BUSINAROLO (M5S) e il deputato Matteo Luigi BIANCHI (LEGA), che interviene da remoto.

  Il professor Roberto ADAM risponde ai quesiti posti e fornisce precisazioni.

  Sergio BATTELLI, presidente, interviene per formulare osservazioni. Pag. 234
  Ringrazia quindi il professor Adam per il suo intervento e dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 14.50.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 23 giugno 2021. — Presidenza del presidente Sergio BATTELLI.

  La seduta comincia alle 14.50.

DL 59/2021: Misure urgenti relative al Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza e altre misure urgenti per gli investimenti.
C. 3166 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 22 giugno 2021.

  Alessandro GIGLIO VIGNA (LEGA), relatore, illustra la proposta di parere favorevole formulata (vedi allegato 1). Nel ribadire la condivisione dell'impianto del provvedimento, auspica che i gruppi di maggioranza continuino a sostenere alcuni temi fondamentali per il futuro dell'Europa e del Paese, quali in particolare la prospettiva del superamento di politiche economiche e di bilancio fondate sull'austerità e il ricorso al cosiddetto «debito buono» per finanziare investimenti indispensabili per supportare lo sviluppo e la crescita del prodotto.

  La Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

  La seduta termina alle 15.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 23 giugno 2021. — Presidenza del presidente Sergio BATTELLI.

  La seduta comincia alle 19.35.

Disposizioni per la riorganizzazione del sistema di istruzione e formazione tecnica superiore.
Nuovo testo C. 544 Gelmini e abb.
(Parere alla VII Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Sergio BATTELLI, presidente, in sostituzione della relatrice Emanuela Rossini, impossibilitata a partecipare alla seduta, ricorda che la Commissione è chiamata ad esaminare, ai fini del parere da rendere alla VII Commissione, il nuovo testo unificato, come risultante dagli emendamenti approvati, della proposta di legge recante la ridefinizione della missione e dell'organizzazione del Sistema di Istruzione tecnica superiore anche in relazione alle finalità del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
  Sottolinea che il provvedimento è frutto di un approfondito lavoro istruttorio svolto dalla Commissione di merito, che ha riunito in un unico testo diverse proposte di legge vertenti sulla medesima materia con l'obiettivo di riorganizzare lo specifico segmento dell'istruzione e della formazione tecnica superiore al fine di raccordare meglio i percorsi di studio degli ITS con il mondo produttivo e di potenziarne la presenza sul territorio nell'ambito dei settori tecnologici innovativi, ciò alla luce delle linee di indirizzo da ultimo definite nell'ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza presentato alla Commissione europea.
  L'intervento normativo muove dunque dall'esigenza di riformare il sistema della formazione terziaria professionalizzante e di potenziare gli investimenti specifici dedicati agli ITS, di cui rappresentano una gamba fondamentale, sulla base della riconosciuta Pag. 235 rilevanza strategica del settore, testimoniata anche dai riferimenti al sistema degli ITS contenuti nel discorso con il quale il Presidente Draghi ha chiesto la fiducia delle Camere, cui hanno fatto seguito le indicazioni programmatiche confluite nel PNRR presentato alle Istituzioni europee.
  In via preliminare, rammenta che la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea riconosce l'istruzione e l'accesso alla formazione professionale e continua come un diritto fondamentale; gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite prevedono entro il 2030 pari accesso per tutte le donne e tutti gli uomini a un'istruzione tecnica, professionale e terziaria, anche universitaria, che sia di qualità e a prezzi accessibili e un aumento sostanziale del numero di giovani e adulti che hanno le competenze necessarie, anche tecniche e professionali, per l'occupazione, posti di lavoro dignitosi e l'imprenditorialità. A sua volta il pilastro europeo dei diritti sociali, proclamato il 17 novembre 2017, stabilisce una serie di principi a sostegno di mercati del lavoro e sistemi di protezione sociale equi e ben funzionanti, tra cui il principio sul diritto all'istruzione inclusiva e di qualità, alla formazione e all'apprendimento permanente, e il principio sul sostegno attivo all'occupazione.
  Rileva come politiche efficaci in materia di istruzione e formazione professionale appaiano dunque essenziali per conseguire l'obiettivo di promuovere una forza lavoro competente, qualificata, adattabile e mercati del lavoro in grado di rispondere ai mutamenti economici, e non casualmente la Commissione europea ha più volte raccomandato al nostro Paese di intervenire in questa direzione.
  In questa prospettiva, osserva, si colloca il testo in esame, composto da 16 articoli, il primo dei quali enuncia le finalità e la struttura del nuovo Sistema di Istruzione e formazione tecnica superiore. In particolare, l'articolo 1 specifica che la proposta di legge si pone in diretta correlazione con le finalità del PNRR, e segnatamente con gli obiettivi della Missione 4, miranti a rafforzare le condizioni per lo sviluppo di un'economia ad alta intensità di conoscenza, per la competitività e per la resilienza, a partire dal riconoscimento delle esigenze di innovazione e sviluppo del sistema di istruzione, formazione e ricerca.
  In linea con queste finalità, la proposta reca disposizioni per la ridefinizione della missione e dei criteri generali di organizzazione del Sistema di Istruzione tecnica superiore (I.F.T.S.), di cui sono parte integrante gli Istituti tecnici superiori (I.T.S.), deputati prioritariamente alla formazione professionalizzante di tecnici altamente specializzati, che assumono ora la denominazione di «Accademie per l'Istruzione Tecnica Superiore (I.T.S. Academy)».
  Il Capo I, agli articoli da 2 a 9, disciplina la missione e i criteri generali di organizzazione degli I.T.S Academy. Questi ultimi hanno il compito prioritario di potenziare e ampliare la formazione professionalizzante di tecnici superiori con elevate competenze tecnologiche e tecnico-professionali, allo scopo di contribuire, in modo sistematico, a sostenere le misure per lo sviluppo economico e la competitività del sistema produttivo, colmando progressivamente la mancata corrispondenza tra domanda e offerta di lavoro che condiziona lo sviluppo delle imprese, soprattutto piccole e medie. La missione degli I.T.S. Academy comprende anche misure per sostenere la diffusione della cultura scientifica e tecnologica; l'orientamento permanente dei giovani verso le professioni tecniche e l'informazione delle loro famiglie; l'aggiornamento e la formazione in servizio dei docenti di discipline scientifiche, tecnologiche e tecnico-professionali della scuola e della formazione professionale; le politiche attive del lavoro, soprattutto in relazione alla transizione dei giovani nel mondo del lavoro, anche attraverso la promozione raccordi con gli enti che si occupano della formazione continua dei lavoratori nel quadro dell'apprendimento permanente per tutto il corso della vita; e il trasferimento tecnologico, soprattutto alle piccole e medie imprese.
  Il comma 2 dell'articolo 2 specifica che nel primo quinquennio di applicazione della disciplina proposta, la priorità strategica Pag. 236degli ITS Academy sarà la formazione professionalizzante di tecnici superiori per soddisfare i fabbisogni formativi indotti dalla realizzazione dei piani di intervento previsti dal PNRR, con particolare riferimento alla transizione digitale; all'innovazione, alla competitività e alla cultura; alla rivoluzione verde e transizione ecologica e alle infrastrutture per una mobilità sostenibile.
  Ai sensi dell'articolo 3 ciascun I. T.S. Academy si caratterizza per il riferimento a una specifica area tecnologica tra quelle che saranno individuate con apposito decreto del Ministro dell'istruzione, di concerto con i Ministri dello sviluppo economico, del lavoro e politiche sociali e dell'economia e delle finanze, sentita la Conferenza delle regioni. Nell'individuazione delle specifiche aree tecnologiche, tale decreto terrà conto delle principali sfide attuali e linee di sviluppo economico, con particolare attenzione a quelle riguardanti la transizione ecologica; la transizione digitale; le nuove tecnologie per il made in Italy, compreso l'alto artigianato artistico; le nuove tecnologie della vita; i servizi alle imprese e al no profit; le tecnologie per i beni e le attività artistiche e culturali e per il turismo; e le tecnologie dell'informazione, della comunicazione e dei dati.
  Quanto al regime giuridico, ai sensi dell'articolo 4 gli I.T.S Academy si costituiscono come fondazioni, secondo il modello della fondazione di partecipazione, quale standard organizzativo nazionale della struttura. Ciascuna Fondazione stabilisce, con proprio statuto, i requisiti di partecipazione, la procedura di ammissione, i limiti e la natura dei rapporti tra i partecipanti, nonché i diritti e gli obblighi ad essi connessi e le eventuali incompatibilità. Lo statuto è redatto sulla base dello schema definito a livello nazionale con le linee guida adottate con decreto del Ministro dell'istruzione, sentito il parere della Conferenza unificata. Ai soggetti fondatori che partecipano alla costituzione degli I.T.S. Academy è richiesta una documentata esperienza nel campo dell'innovazione, acquisita soprattutto con la partecipazione a progetti nazionali e internazionali di formazione, ricerca e sviluppo.
  L'articolo 5 disciplina gli standard minimi dei percorsi formativi degli I.T.S. Academy, i cui percorsi formativi si articolano in semestri e sono strutturati in due livelli: percorsi di primo livello, che hanno la durata di quattro semestri con almeno 1.800/2.000 ore di formazione, corrispondenti al quinto livello del Quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente; percorsi di II livello, che hanno la durata di sei semestri, con almeno 3.000 ore di formazione, corrispondenti al sesto livello del Quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente. I curricoli dei percorsi fanno riferimento a competenze generali, linguistiche, scientifiche e tecnologiche, giuridiche ed economiche, organizzative, comunicative e relazionali di differente livello, nonché a competenze tecnico-professionali riguardanti la specifica figura di tecnico superiore, declinati in relazione agli indicatori dell'Unione europea relativi ai titoli e alle qualifiche.
  L'articolo 6 reca la disciplina per la verifica e valutazione finali e la certificazione dei percorsi formativi e dei relativi crediti. Nel corso dell'esame in sede referente è stato aggiunto il comma 5-bis, ai sensi del quale gli I.T.S. Academy sono autorizzati alle attività di intermediazione di manodopera, ai sensi dell'articolo 6, comma 1, lettere a) e b), del decreto legislativo 10 settembre 2003, numero 276, a condizione che rendano pubblici e gratuitamente accessibili nei relativi siti internet istituzionali i curricula dei propri studenti dalla data di immatricolazione ad almeno 12 mesi successivi alla data del conseguimento del titolo di studio.
  L'articolo 7 disciplina, quale condizione per l'accesso al sistema di finanziamento disciplinato dal Capo III, le modalità per l'accreditamento nazionale sulla base di standard e requisiti minimi.
  Di particolare rilievo, osserva, è l'articolo 8, inteso a facilitare i raccordi tra gli I.T.S. Academy e il sistema dell'università e della ricerca. A tale fine si prevede che gli I.T. e le istituzioni universitarie possano, nella loro autonomia, rendere organici i loro raccordi attraverso i patti federativi, allo scopo di realizzare percorsi, flessibili e Pag. 237modulari, per il conseguimento, anche in alto apprendistato, di lauree a orientamento professionale, per incrementare le opportunità di formazione e ulteriore qualificazione professionalizzante dei giovani, a livello terziario, ai fini di una rapida transizione nel mondo del lavoro.
  Per quel che concerne la programmazione territoriale, l'articolo 9 precisa che gli I.T.S. Academy sono costituiti sul territorio nel rispetto delle competenze esclusive delle regioni in materia di programmazione dell'offerta formativa e secondo criteri che assicurano il coinvolgimento delle parti sociali. L'articolo 10 disciplina gli standard minimi dei percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore (I.F.T.S.), i quali sono conformati in modo da concorrere al superamento del disallineamento delle competenze tecnologiche e tecnico-professionali dei giovani e degli adulti rispetto alle richieste del mondo del lavoro e delle professioni e della carenza di figure professionali dotate di competenze digitali rispetto ai fabbisogni indotti dall'innovazione tecnologica del Paese e sono rivolti ai giovani.
  I percorsi I.F.T.S., programmati dalle regioni nell'ambito delle loro competenze esclusive in materia, rispondono a una serie di standard minimi, e sono progettati e realizzati, anche in apprendistato formativo, dagli istituti tecnici, dagli istituti professionali e dalle strutture formative di istruzione e formazione professionale accreditate dalle regioni che realizzano i percorsi per il diploma professionale di tecnico, allo scopo di rispondere ai fabbisogni formativi espressi dai settori produttivi del territorio in collaborazione con imprese, università, centri di ricerca pubblici e privati.
  Al fine di valorizzare il ruolo di parte integrante che il Sistema di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore ricopre nell'ambito delle misure nazionali ed europee per l'innovazione tecnologica e la competitività del sistema produttivo italiano, e al fine di assicurare una maggiore integrazione con il livello nazionale delle politiche attive del lavoro, dell'occupazione e dell'inclusione di genere, l'articolo 11 prevede l'istituzione, presso il Ministero dell'istruzione, del Coordinamento nazionale per lo sviluppo del Sistema di Istruzione e formazione tecnica superiore. Tale organo è composto da rappresentanti del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, dello sviluppo economico, del lavoro, della transizione ecologica, della Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per la trasformazione digitale, della Conferenza delle regioni e delle province autonome, nonché delle associazioni datoriali comparativamente più rappresentative a livello nazionale, degli organismi paritetici costituiti su iniziativa di una o più associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale e delle associazioni più rappresentative degli ITS Academy.
  Il Coordinamento nazionale provvede alla redazione di un piano nazionale per lo sviluppo del sistema d'istruzione e formazione tecnica superiore e la definizione e l'integrazione dei fabbisogni formativi e indotti dalle politiche nazionali ed europee (PNRR) in materia di innovazione tecnologica, innovazione digitale, transizione ecologica, politiche per l'occupazione, politiche attive e politiche di genere di ciascun Ministero, nonché di piani di orientamento dei giovani e delle famiglie finalizzati alla promozione del Sistema di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore.
  L'articolo 12 interviene sul sistema di finanziamento istituendo, nello stato di previsione del Ministero dell'istruzione, il Fondo per l'Istruzione e la formazione tecnica superiore, con una dotazione di 68 milioni di euro per l'anno 2021 e a 48 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2022, destinati a finanziare prioritariamente la realizzazione degli I.T.S. Academy e incrementarne significativamente l'offerta formativa su tutto il territorio nazionale, nonché le misure per il riequilibrio territoriale, soprattutto nel Mezzogiorno e nelle aree in ritardo di sviluppo, dell'offerta formativa degli I.T.S. Academy. Nel corso dell'esame in sede referente è stato aggiunto il comma 5-bis, volto a prevedere criteri per l'attribuzione di una quota di finanziamento premiale in base a una valutazione che tenga conto anche del numero di allievi Pag. 238diplomati in ciascun anno e del tasso di occupazione rilevato nei dodici mesi successivi al conseguimento del diploma.
  L'articolo 13 reca disposizioni per la costituzione dell'anagrafe degli studenti iscritti ai percorsi degli I.T.S. Academy e ai percorsi di formazione, mentre l'articolo 14 reca la disciplina per l'aggiornamento del sistema nazionale di monitoraggio e valutazione.
  L'articolo 15 reca le disposizioni per la fase transitoria, riguardante il primo biennio di applicazione della nuova disciplina, prevedendo, in relazione alla necessità e all'urgenza di dare immediata attuazione agli impegni assunti con il PNRR, che si intendono accreditati tutti gli ITS che, alla data di entrata in vigore della presente legge, abbiano almeno un percorso attivo e dispongano di sedi e laboratori anche in via non esclusiva. Con successivo decreto del Ministro dell'istruzione, previa intesa in sede di Conferenza Stato regioni e province autonome di Trento e Bolzano, saranno adottate le linee guida per accompagnare la transizione verso il nuovo ordinamento.
  L'articolo 16 prevede, infine, che le Province autonome di Trento e Bolzano provvedano alle finalità della legge nell'ambito delle competenze attribuite dallo statuto speciale e dalle relative norme di attuazione.
  In conclusione, apprezzate le finalità del provvedimento, volto a riformare il sistema della formazione terziaria professionalizzante in coerenza con le linee di indirizzo definite nell'ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza, e preso atto che non sembrano sussistere profili di criticità con l'ordinamento dell'Unione europea, propone di esprimere un parere favorevole (vedi allegato 2).

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole testé formulata.

  La seduta termina alle 19.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 19.50. alle 19.55.