CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 22 giugno 2021
610.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Martedì 22 giugno 2021. — Presidenza del presidente Mario PERANTONI. – Interviene, in videoconferenza, il sottosegretario di Stato per la giustizia, Francesco Paolo Sisto.

  La seduta comincia alle 11.40.

Sui lavori della Commissione.

  Mario PERANTONI, presidente, avverte che, poiché nella presente seduta in sede consultiva non sono previste votazioni, ai deputati è consentita la partecipazione da remoto, in videoconferenza, secondo le modalità stabilite dalla Giunta per il Regolamento nella riunione del 4 novembre 2020.

DL 59/2021: Misure urgenti relative al Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza e altre misure urgenti per gli investimenti.
C. 3166 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla V Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Mario PERANTONI, presidente, ricorda che nella riunione dell'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, svoltasi la scorsa settimana, si è convenuto di esprimere il prescritto parere nella seduta di domani.
  In sostituzione del relatore, onorevole Potenti, impossibilitato a partecipare alla seduta odierna, ricorda che la Commissione avvia oggi l'esame, ai fini dell'espressione del prescritto parere alla V Commissione, del disegno di legge di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 maggio 2021, n. 59, recante misure urgenti relative al Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza e altre misure urgenti per gli investimenti.
  Il provvedimento, significativamente modificato dal Senato, che lo ha approvato il 17 giugno scorso, al comma 1 dell'articolo 1 prevede l'approvazione del Piano nazionale Pag. 31 per gli investimenti complementari, costituito al fine di integrare, con risorse nazionali, gli interventi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), presentato dal Governo italiano all'Unione europea lo scorso 30 aprile. Il Piano viene dotato di complessivi 30.622,46 milioni di euro per gli anni dal 2021 al 2026 che si aggiungono ai 191,5 miliardi del Dispositivo di Ripresa e Resilienza (RFF) e ai 13 miliardi resi disponibili dal Programma React-EU.
  Il comma 2 prevede di ripartire il fondo tra le amministrazioni centrali competenti, individuando i programmi e gli interventi cui destinare le risorse e il relativo profilo finanziario annuale per ciascuno delle annualità citate. Ricorda, al riguardo, che gli interventi del Piano complementare possono concernere anche ambiti che non sono rientrati nel PNRR, sulla base della valutazione della pertinenza degli interventi rispetto alle tipologie ammesse dalle relative norme europee. Evidenzia inoltre che la dotazione finanziaria del Piano nazionale per gli investimenti complementari, autorizzata come detto per gli anni dal 2021 al 2026, in quanto costituita da risorse nazionali, consentirebbe – con la possibile gestione di impegni contabili e di pagamenti, in base alle ordinarie regole di bilancio, anche in anni successivi al 2026 – l'attuazione degli interventi oggetto di finanziamento entro un orizzonte temporale più ampio rispetto a quello previsto per gli interventi contemplati nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, i quali, in base alla relativa norma europea, devono essere completati entro il 31 agosto 2026.
  Al fine di agevolare l'attuazione degli interventi compresi nel Piano, il comma 6 dell'articolo 1 stabilisce che ad essi si applichino, in quanto compatibili, le procedure di semplificazione e accelerazione nonché le misure di trasparenza e conoscibilità dello stato di avanzamento stabilite per il PNRR. Il comma 7, ai fini del monitoraggio degli investimenti previsti dal Piano complementare, demanda ad un decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, da adottare entro trenta giorni dall'entrata in vigore del decreto-legge in esame, il compito di individuare per ciascun intervento o programma gli obiettivi iniziali, intermedi e finali, in relazione al cronoprogramma finanziario, in coerenza con gli impegni assunti nel PNRR con la Commissione europea. Al riguardo, nella relazione tecnica allegata al testo del Governo, nel sottolineare l'estrema urgenza della formalizzazione degli aspetti procedurali, si rileva che la Commissione europea, nell'ambito della riforma della pubblica amministrazione contenuta nel PNRR, ha posto come obiettivo il raggiungimento di un elevato livello di spesa in relazione al Piano complementare. Tale obiettivo verrà pertanto valutato ai fini del riconoscimento delle risorse europee richieste dal nostro Paese.
  Il nuovo comma 7-bis introdotto dal Senato dispone in materia di revoca dei finanziamenti, in caso di mancato rispetto dei termini previsti dal cronoprogramma procedurale degli adempimenti o di mancata alimentazione dei sistemi di monitoraggio, qualora non risultino assunte obbligazioni giuridiche vincolanti. Mentre i commi 7-ter e 7-quater recano disposizioni specifiche inerenti l'attuazione di interventi di pertinenza del Ministero della salute e del Ministero della cultura, il comma 7-quinquies, inserito insieme ai precedenti nel corso dell'esame al Senato, prevede la presentazione di una relazione annuale alle Camere sulla ripartizione territoriale dei programmi e degli interventi compresi nel Piano nazionale per gli investimenti complementari.
  Come precisato dal comma 8, l'attuazione degli interventi costituenti aiuti di stato, soggetti alla procedura di notifica di cui all'articolo 108, paragrafo 3, del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, è subordinata alla previa autorizzazione della Commissione europea. Inoltre, sulla base dell'aggiunta di un ulteriore periodo da parte del Senato, le amministrazioni attuano gli interventi ricompresi nel Piano nazionale per gli investimenti complementari in coerenza con il principio dell'assenza di un danno significativo agli obiettivi ambientali, di cui all'articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 giugno 2020. Pag. 32
  Il comma 9, infine, reca la quantificazione degli oneri derivanti dall'attuazione dell'articolo 1, di cui si prevede la copertura complessiva ai sensi dell'articolo 5.
  Ciò premesso sull'impostazione generale del Piano, con riguardo ai profili di interesse della Commissione Giustizia segnala che, ai sensi della lettera g) del comma 2 dell'articolo 1, dei complessivi 30.622,46 milioni di euro 132,9 milioni di euro sono destinati al Ministero della giustizia per la costruzione e il miglioramento di padiglioni e spazi per strutture penitenziarie per adulti e minori. La somma totale è così suddivisa: 2,5 milioni di euro per l'anno 2022, 19 milioni di euro per l'anno 2023, 41,5 milioni di euro per l'anno 2024, 57 milioni di euro per l'anno 2025 e 12,9 milioni di euro per l'anno 2026.
  Ricorda a tale proposito che nella bozza di PNRR di aprile scorso, l'investimento per l'edilizia penitenziaria era inserito nella Missione 5, Componente 2, Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e Terzo settore. In particolare, erano previsti due distinti stanziamenti, destinati: alla costruzione di 8 padiglioni di detenzione comprensivi di camere e spazi di riabilitazione (80 milioni di euro) e al miglioramento degli spazi e della qualità della vita in prigione nelle strutture penitenziarie per adulti e minori (50 milioni di euro).
  Tale investimento, confermato nell'importo, non verrà dunque più effettuato a carico delle risorse del Recovery, bensì con le risorse del Piano complementare. L'intervento appare comunque sinergico rispetto al conseguimento dell'obiettivo della «lotta alla recidiva, che ponga al centro la rieducazione ed il reinserimento sociale dei soggetti inseriti nel circuito penitenziario», individuato dal PNRR come uno degli obiettivi della riforma orizzontale della giustizia.
  Mentre l'articolo 1-bis introdotto dal Senato reca misure di semplificazione per gli investimenti, il comma 1 dell'articolo 2, al fine di accelerare la capacità di utilizzo delle risorse e di realizzazione degli investimenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza, incrementa il Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC), periodo di programmazione 2021-2027, di un importo complessivo di 15,5 miliardi di euro per le annualità dal 2022 al 2031. Tali risorse si aggiungono a quelle già stanziate dalla legge di bilancio per il 2021 (legge 30 dicembre 2020, n. 178), per complessivi 50 miliardi per le annualità 2021-2030.
  Con i successivi commi da 1-bis a 1-quater, introdotti nel corso dell'esame al Senato, si prevede l'assegnazione di una quota delle risorse del Fondo al finanziamento di investimenti in specifici settori. Segnala in particolare che, alla lettera g) del comma 1-bis, 5 milioni di euro per l'anno 2023 e 15 milioni di euro per l'anno 2024 sono destinati ad interventi infrastrutturali per evitare il sovraffollamento carcerario. Ricorda a tale proposito che attualmente (dati aggiornati al 31 maggio 2021), a fronte di una capienza regolamentare di 50.780 posti, nei 189 istituti penitenziari in funzione sono detenute 53.660 persone. Questo stanziamento si aggiunge ai 132, 9 milioni di euro previsti dall'articolo 1, comma 2, lettera g).
  Il comma 1-ter precisa che le risorse di cui alle lettere da a) ad h) del comma 1-bis, sono assegnate dal Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS), previo parere della conferenza Stato Regioni, con le modalità di cui all'articolo 1, comma 178, della legge di bilancio per il 2021 e nel rispetto della percentuale di riparto territoriale ivi stabilita, che prevede che la dotazione complessiva del Fondo deve essere impiegata per un importo non inferiore all'80 per cento per interventi da realizzare nei territori delle regioni del Mezzogiorno ed il restante 20 per cento al Centro Nord. Con la delibera del CIPESS sono individuati, per ciascun intervento finanziato, gli obiettivi iniziali, intermedi e finali in relazione al cronoprogramma finanziario e procedurale, nonché le modalità di revoca in caso di mancato rispetto di tali obiettivi. Le risorse revocate ritornano nella disponibilità della programmazione complessiva da parte del CIPESS nell'ambito del Fondo Sviluppo e Coesione.
  L'articolo 3 del provvedimento reca ulteriori disposizioni finanziarie in materia di agevolazioni finalizzate a favorire gli Pag. 33investimenti per l'innovazione e la competitività delle imprese (Transizione 4.0) mentre l'articolo 4 dispone interventi di finanziamento di reti ferroviarie.
  L'articolo 5 reca, come anticipato, le coperture degli oneri derivanti dal provvedimento, oltre ad ulteriori disposizioni finanziarie mentre l'articolo 6 dispone in materia di entrata in vigore.
  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame alla seduta di domani.

DL 77/2021: Governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure.
C. 3146 Governo.
(Parere alle Commissioni riunite I e VIII).
(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto rinviato, da ultimo, nella seduta del 16 giugno scorso.

  Mario PERANTONI, presidente, ricorda che nella riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, svoltasi la scorsa settimana, è stato convenuto di procedere nella settimana in corso alla discussione generale sul provvedimento.
  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame alla seduta di domani.

  La seduta termina alle 11.45.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 22 giugno 2021. — Presidenza del presidente Mario PERANTONI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia, Francesco Paolo Sisto.

  La seduta comincia alle 12.10.

DL 73/2021: Misure urgenti connesse all'emergenza da COVID-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali.
C. 3132 Governo.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato nella seduta del 16 giugno 2021.

  Mario PERANTONI, presidente, ricorda che la Commissione – secondo quanto convenuto nella riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, svoltasi la scorsa settimana – dovrà esprimere il prescritto parere nella seduta odierna.
  Non essendovi richieste di intervento, dà quindi la parola al relatore, onorevole Pittalis, per la formulazione della proposta di parere.

  Pietro PITTALIS (FI), relatore, non essendovi ragioni di urgenza, chiede al presidente di rinviare la prevista votazione, al fine di consentirgli di completare la proposta di parere che è in fase di elaborazione.

  Mario PERANTONI, presidente, in assenza di obiezioni, accogliendo la richiesta del relatore, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta, da tenersi presumibilmente nella giornata di domani.

  La seduta termina alle 12.15.