CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 16 giugno 2021
607.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giunta per le autorizzazioni
COMUNICATO
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GIUNTA PLENARIA

  Mercoledì 16 giugno 2021. — Presidenza del presidente Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE.

  La seduta comincia alle 9.05.

DELIBERAZIONI IN MATERIA D'INSINDACABILITÀ

Richiesta di deliberazione pervenuta dal tribunale di Roma nell'ambito di un procedimento penale nei confronti della deputata Barbara Saltamartini (procedimento n. 53777/19 RGPM – n. 33351/2019 RG GIP) (Doc. IV-ter, n. 21).
(Esame e rinvio).

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, ricorda che l'ordine del giorno reca l'esame di una richiesta di deliberazione in materia d'insindacabilità che scaturisce da un procedimento penale nei confronti della deputata Barbara Saltamartini, pendente presso il tribunale di Roma (procedimento n. 53777/19 RGPM – n. 33351/2019 RG GIP) (Doc. IV-ter, n. 21). Ricorda che nella seduta del 26 maggio 2021 il relatore, deputato Catello Vitiello, ha illustrato la vicenda alla Giunta. Ricorda, inoltre, che – come annunciato nella medesima seduta – oggi si procederà ad ascoltare la deputata Barbara Saltamartini, ai sensi dell'articolo 18, primo comma, del Regolamento della Camera.
  Invita la deputata Barbara Saltamartini a entrare in aula.

  (Viene introdotta la deputata Barbara Saltamartini)

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, con riferimento al Doc. IV-ter, n. 21, fa presente che la deputata Barbara Saltamartini è invitata ai sensi dell'articolo 18 del Regolamento della Camera a fornire i chiarimenti che ritenga opportuni e che, al termine dell'intervento dell'audita, i colleghi potranno intervenire per formulare quesiti e osservazioni.

  Barbara SALTAMARTINI (LEGA) riferisce che i chiarimenti che intende fornire riguardano essenzialmente il contesto temporale della vicenda e lo stretto collegamento della stessa con la sua attività parlamentare. Evidenzia che le sue dichiarazioni sono state la risposta politica di una parlamentare nei Pag. 8confronti di un post pubblicato su Facebook da un giornalista della RAI che appariva essere un intervento politico scomposto e fuori luogo, un violento attacco, sul piano politico e personale, portato nei confronti del senatore Salvini, nel quale sono stati persino tirati in ballo, in modo particolarmente inappropriato, tre minori, tra cui la figlia del senatore Salvini. Sottolinea che la sua risposta stigmatizzava l'attacco personale, reagendo ad esso con durezza, ma sottolineava soprattutto la gravità di un intervento di tipo politico e ultra-partigiano da parte di un giornalista del servizio pubblico radiotelevisivo, che attaccava le scelte politiche e parlamentari della Lega. Evidenzia che le dichiarazioni del Sanfilippo sono strettamente connesse, anche in termini temporali, con il passaggio istituzionale dal primo Governo Conte, nel quale il senatore Salvini era Vicepresidente del Consiglio e Ministro dell'interno, al secondo Governo Conte, che vide il passaggio della Lega all'opposizione. Il post è infatti del 4 settembre 2019, il giorno antecedente a quello del giuramento del secondo Governo Conte. Fa notare che nel suo scritto, di dubbia legittimità e non a caso all'origine di un provvedimento disciplinare da parte della RAI, il giornalista ha attaccato le prese di posizione politiche e parlamentari della Lega e del senatore Salvini, che lei ha inteso difendere e rispetto alle quali ha voluto rivendicare la propria adesione convinta. Evidenzia il fatto che non avrebbe potuto svolgere nella sede parlamentare la sua risposta politica all'attacco politico del Sanfilippo perché la Camera non si riuniva dai primi di agosto – con una sola seduta «tecnica» il 21 del mese solo per l'annuncio delle dimissioni del Governo – e non si sarebbe riunita che il 9 settembre, cinque giorni dopo il suo post, per le comunicazioni del nuovo Governo e la votazione sulla fiducia. Ritiene pertanto che le sue dichiarazioni vadano correttamente inquadrate nell'ambito della prerogativa dell'articolo 68, primo comma, della Costituzione, nella prospettiva della manifestazione esterna dei suoi due voti di fiducia, quello favorevole al primo Governo Conte e quello contrario che avrebbe espresso pochi giorni dopo la pubblicazione del post nei confronti del secondo Governo Conte, che proprio in quelle ore prendeva forma. Tali voti sono stati evidentemente dati nell'esercizio della sua funzione di parlamentare, di cui rappresentano, probabilmente per eccellenza, la manifestazione politica e istituzionale. Deposita agli atti una memoria nella quale sono approfondite le argomentazioni appena svolte.

  Alfredo BAZOLI (PD) rileva che, come evidenziato dall'on. Saltamartini, la Camera non era convocata nei giorni in cui furono pubblicati i post del giornalista e della deputata. Chiede se, successivamente, vi sia stata una iniziativa parlamentare della deputata Saltamartini o del gruppo Lega in relazione alle dichiarazioni del Sanfilippo.

  Barbara SALTAMARTINI (LEGA) rappresenta che in Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi il gruppo Lega ha posto un quesito al Presidente e all'Amministratore delegato della RAI, a prima firma del deputato Capitanio, e che, al detto quesito, è stata data risposta, nella quale si annunciava l'apertura del procedimento disciplinare nei confronti del giornalista.

  Catello VITIELLO (IV), relatore, chiede di sapere se lo screzio sui social media con il giornalista Sanfilippo rappresenti un unicum oppure vi fosse una pregressa inimicizia. Chiede inoltre di conoscere quali ruoli istituzionali o di partito ricoprisse l'on. Saltamartini al momento in cui si è svolta la vicenda. Chiede infine di sapere se l'on. Saltamartini abbia presentato o svolto atti di sindacato ispettivo o altre attività parlamentari relativi all'attività del primo Governo Conte, nel quale il senatore Salvini era Ministro dell'interno e Vicepresidente del Consiglio dei ministri.

  Barbara SALTAMARTINI (LEGA) risponde che non conosceva il giornalista prima della vicenda in esame, all'epoca della quale ricopriva notoriamente l'incarico di presidente della X Commissione permanente, Attività produttive, commercio e turismo, della Camera dei deputati. Non aveva allora incarichi partitici, ma ne avrebbe assunto uno in un tempo immediatamente successivo. Pag. 9 Riferisce infine che sono numerosi gli atti di deputati del gruppo della Lega, e anche suoi propri, a sostegno dell'azione del primo Governo Conte e, soprattutto, di quella del ministro Salvini, in particolare relativi ai temi dell'immigrazione e della sicurezza.

  Manuela GAGLIARDI (CI) chiede di sapere se la Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi abbia espresso una censura formale nei confronti del giornalista Sanfilippo.

  Barbara SALTAMARTINI (LEGA) riferisce che, per quanto a sua conoscenza, la Commissione ha esaminato il caso e lo ha poi ritenuto superato a seguito della sanzione disciplinare inflitta dalla RAI al giornalista per il suo comportamento deontologicamente scorretto.

  (La deputata Barbara Saltamartini si allontana dall'aula)

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, non essendovi altri interventi, rinvia il seguito dell'esame della domanda in titolo ad altra seduta.

Richiesta di deliberazione pervenuta dal tribunale di Grosseto nell'ambito di un procedimento civile nei confronti di Monica Faenzi, deputata all'epoca dei fatti (atto di citazione del signor Domenico Fimmanò) (Doc. IV-ter, n. 3).
(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Giunta riprende l'esame della richiesta in titolo, rinviato da ultimo il 9 giugno 2021.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, comunica che l'ordine del giorno reca il seguito dell'esame di una richiesta di deliberazione in materia d'insindacabilità che scaturisce da un procedimento civile nei confronti di Monica Faenzi, deputata all'epoca dei fatti, pendente presso il tribunale di Grosseto (atto di citazione del signor Domenico Fimmanò) (Doc. IV-ter, n. 3). Ricorda che nella seduta del 22 dicembre 2020 la relatrice, deputata Giuditta Pini, ha illustrato la vicenda alla Giunta e che nella seduta del 9 marzo scorso la Giunta ha ascoltato l'ex deputata Monica Faenzi ai sensi dell'articolo 18, primo comma, del Regolamento della Camera; nella seduta del 9 giugno scorso la relatrice ha formulato la sua proposta nel senso della sindacabilità. Chiede se vi siano interventi per dichiarazioni di voto.

  Alfredo BAZOLI (PD) dichiara il voto favorevole del gruppo del Partito democratico alla proposta della relatrice, della quale condivide le motivazioni poiché non si riscontra alcun legame tra l'attività parlamentare dell'on. Faenzi e la vicenda in esame.

  Catello VITIELLO (IV) annuncia il voto favorevole del gruppo di Italia Viva, rimettendosi alla valutazione scrupolosa svolta dalla relatrice. Evidenzia che l'episodio in esame ha un aspetto esclusivamente personale e si pone fuori dall'alveo dell'attività parlamentare.

  Eugenio SAITTA (M5S) annuncia il voto favorevole del gruppo del Movimento 5 stelle alla proposta della relatrice.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, non essendovi altri interventi, pone in votazione la proposta della relatrice nel senso che ai fatti oggetto della richiesta non sia applicabile la prerogativa di cui all'articolo 68, primo comma, della Costituzione.

  La Giunta approva, a maggioranza, la proposta della relatrice, deliberando, pertanto, nel senso che ai fatti oggetto del procedimento non si applichi il primo comma dell'articolo 68 della Costituzione e dando mandato alla relatrice di predisporre il documento per l'Assemblea.

  La seduta termina alle 9.30.