CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 16 giugno 2021
607.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 16 giugno 2021. — Presidenza della presidente Romina MURA.

  La seduta comincia alle 13.15.

Variazioni nella composizione della Commissione.

  Romina MURA, presidente, comunica che sono entrati a far parte della Commissione la deputata Rina De Lorenzo e il deputato Stefano Mugnai, ai quali rivolge, a nome della Commissione, un cordiale augurio di buon lavoro.

Commemorazione di Ettore Guglielmo Epifani.

  Romina MURA, presidente, rileva che le attestazioni di stima e i ricordi di Guglielmo Epifani, che si sono susseguiti in questi giorni, hanno permesso di tracciare il suo ritratto non solo come sindacalista e come politico, ma soprattutto come uomo. Nel sottolineare come la sua vita sia stata integralmente dedicata alla realizzazione Pag. 91della giustizia sociale, ritiene che il modo migliore per ricordarlo e valorizzare il suo lungo e proficuo impegno sia quello di lavorare nell'ambito della Commissione valorizzando gli elementi condivisi dalle diverse forze politiche, nella consapevolezza della responsabilità a cui il Parlamento è chiamato per contribuire all'uscita del Paese dall'attuale situazione di crisi, affrontando le sfide poste dai problemi che riguardano il mondo del lavoro.

  Carla CANTONE (PD), ricordando gli interventi svolti in Assemblea nella seduta di ieri, con i quali è stato unanimemente tributato il giusto riconoscimento al valore di Guglielmo Epifani, sottolinea che l'eredità da lui lasciata alla Commissione Lavoro è fatta innanzitutto dei suoi consigli, nei quali non faceva mai pesare la propria autorevolezza e competenza, e del suo impegno costante a favore degli altri. Esprime il suo rammarico perché tali contributi sono venuti meno troppo presto, proprio nel momento in cui, probabilmente, la Commissione avrebbe avuto maggiore bisogno della sua esperienza. Ritiene, pertanto, che essa potrà ricordare Guglielmo Epifani facendo proprio il suo metodo di lavoro, che promuoveva la ricerca del confronto e dell'accordo tra le diverse parti politiche, a cominciare dalla ripresa dell'esame delle proposte di legge sulla sicurezza sul lavoro e sulla rappresentanza, due temi che gli stavano molto a cuore.

  Elena MURELLI (LEGA), nel dichiarare che non avrebbe mai immaginato di vivere l'attuale situazione, purtroppo testimoniata dalla presenza di una sedia vuota dove era solito sedersi il collega Epifani, ricorda di avere avuto modo di apprezzarne le grandissime qualità già all'inizio della propria esperienza parlamentare, quando ha constatato, oltre alla sua notevole cultura, la sua pacatezza e apertura nelle discussioni. È stata particolarmente colpita dalla sua umiltà e dalla sua capacità di ascolto, unite al potere di catalizzare l'attenzione sulle proprie parole, sempre ponderate e frutto di riflessioni profonde. Era un uomo elegante e gentile, la cui scomparsa costituisce una gravissima perdita per il Parlamento e per il mondo del lavoro. Nel sottolineare che Epifani era anche un uomo generoso, che si metteva a disposizioni dei più bisognosi, rinnova, anche a nome del suo gruppo, le più sentite condoglianze alla moglie per la grave perdita. Concorda, infine, con la collega Cantone sull'opportunità di riprendere l'esame della proposta di legge in materia di sicurezza sul lavoro, di cui era relatrice proprio insieme al collega scomparso.

  Paolo ZANGRILLO (FI) ricorda che prima di iniziare la sua esperienza parlamentare, pur non avendolo conosciuto di persona, aveva avuto modo di apprezzare le doti e l'esperienza di Guglielmo Epifani nel campo delle relazioni industriali. Occupandosi di politica del personale nel settore privato, infatti, ha potuto ben comprendere le ragioni per le quali Epifani era diventato un punto di riferimento del movimento sindacale e ritiene che la sua scomparsa oggi faccia sentire i lavoratori più soli. Tuttavia, gli interventi dei colleghi in Assemblea, nella seduta di ieri, hanno dimostrato che Guglielmo Epifani era diventato un punto di riferimento anche come politico e, soprattutto, come uomo. Si unisce a coloro che hanno individuato il tratto distintivo di Epifani e la sua eredità politica nella capacità di esprimere con nettezza e pacatezza le sue idee e di ascoltare quelle degli altri. Gli piace ricordare anche la sua umiltà, che lo portava a non ostentare mai il suo indubbio spessore culturale, mettendo sempre a suo agio l'interlocutore, che non sentiva alcuna soggezione nei suoi confronti. Intende, pertanto, assumersi l'impegno, che si augura sia fatto proprio dall'intera Commissione, di seguire il suo esempio, ricercando sempre il dialogo e la sintesi tra le diverse posizioni.

  Flora FRATE (MISTO) ricorda di avere conosciuto Guglielmo Epifani nel corso della sua esperienza con i giovani della CGIL, apprezzando la sua capacità di ascoltarli, comprendendone gli ardori, ma, contemporaneamente, di calare le loro rivendicazioni in un contesto più ampio, offrendo Pag. 92una visione prospettica. Durante la sua esperienza parlamentare, ha avuto modo di approfondire la sua conoscenza e di constatare che il suo tratto distintivo era proprio quello di offrire sempre al suo interlocutore una visione di ampio respiro, insieme alla sua capacità di ricercare la mediazione e il confronto tra le diverse posizioni. Esorta, pertanto, i colleghi a raccogliere questa sua eredità, particolarmente necessaria nel momento drammatico che il Paese sta attraversando. La sua scomparsa ha lasciato un vuoto, sia dal punto di vista umano sia da quello professionale e istituzionale, ma non ha dubbi che la Commissione troverà il modo per onorarne la memoria, facendo proprio il suo approccio e il suo metodo di lavoro.

  Rina DE LORENZO (LEU) sottolinea come non avrebbe mai voluto tornare a fare parte della Commissione Lavoro, subentrando in questo modo a Guglielmo Epifani, unendosi ai colleghi nel riconoscere il valore dell'uomo e del politico. Come collega di partito, ha avuto il privilegio di apprezzarne le grandi capacità e l'impegno nell'affermazione dei valori costituzionali, mettendo al centro del suo lavoro l'uomo e la sua dignità. Epifani era contemporaneamente un filosofo, un sindacalista e un politico e ha saputo mantenere la più assoluta coerenza in ogni circostanza, guidato dall'urgenza di battersi per una società più equa e giusta. Nel sottolineare la sua particolare attenzione per i giovani, ricorda che in uno dei suoi ultimi interventi si chiedeva come fosse possibile pensare di fare ripartire il Paese e, contemporaneamente, licenziare i lavoratori. Si augura che la Commissione Lavoro faccia proprio il rifiuto di compromessi su questi temi, concentrando il proprio impegno sulla necessità di sostenere i lavoratori. Infine, sottolineando che Epifani era anche un galantuomo, generoso, colto e premuroso, nonché un intellettuale a servizio dello Stato, assicura che intende ispirarsi a lui nel prosieguo della sua attività politica, come già aveva fatto nel corso della sua lunga militanza sindacale. Proprio per quanto già detto, evidenzia, in ogni caso, che Epifani rappresenta un modello a cui potrà ispirarsi anche da cittadina, quando terminerà la propria esperienza politica.

  Niccolò INVIDIA (M5S) nel manifestare la propria difficoltà nel trovare le parole per esprimere il proprio dolore, condivide con la Commissione un ricordo personale che, a suo avviso, testimonia le grandi qualità del collega scomparso. Ricorda, in particolare, la gentilezza, la cortesia e il grande senso di umanità e di rispetto dimostrati da Epifani ai suoi familiari, incontrati per caso nel corso di una visita a palazzo Montecitorio, a testimonianza del riconoscimento del principio di eguaglianza non solo nelle proclamazioni astratte ma nella vita quotidiana. Nel sottolineare che il suo più grande lascito risiede nell'aver condiviso con i colleghi un metodo di lavoro sempre aperto al dialogo e al confronto, si augura che il ricordo del suo rispetto per gli altri sia di insegnamento per tutti, ma soprattutto per gli uomini politici, che dovrebbero improntare la propria azione al rispetto dei valori umani, così come ha sempre fatto Epifani.

  Walter RIZZETTO (FDI) non ritiene semplice esprimere a parole il dolore e il senso di vuoto per la morte di Guglielmo Epifani, che ha colto tutti di sorpresa. Ne ricorda l'attività politica, da presidente della X Commissione nella scorsa legislatura e come componente della XI Commissione nella legislatura corrente. Gli piace sottolineare l'autorevolezza dei suoi silenzi, con i quali, senza ferire l'interlocutore e senza privarlo della possibilità di spiegarsi, esprimeva il suo dissenso, che trapelava da piccoli dettagli, come un leggero movimento della mano. Nell'epoca della comunicazione veloce e, spesso, effimera, Epifani preferiva argomentare le proprie opinioni, solidamente basate sulla sua cultura di filosofo, prima ancora che di sindacalista e di uomo politico. Con il suo metodo, ricorda, gli ha mostrato, per esempio, i punti deboli di una sua proposta di legge in materia sindacale, che riteneva ineccepibile e inattaccabile, sempre mantenendo i toni della discussione sul piano del confronto civile e Pag. 93di una dialettica politica rispettosa delle differenze. Si augura che l'onda emotiva seguita alla sua morte non si esaurisca e ritiene utile rileggere i suoi interventi in Assemblea, perché ricchi di spunti e di suggerimenti. Ricorda la sua dignità, grande anche quando si è trovato costretto ad adattarsi a decisioni che non sentiva di condividere, come ai tempi dell'approvazione del Jobs Act, Nel sottolineare che, probabilmente, lo stesso senso di dignità lo aveva spinto a non parlare della propria malattia, ricorda come la sua debolezza fisica non gli abbia impedito, nello scorso mese di maggio, ormai prossimo alla fine, di intervenire nel corso di un presidio dei lavoratori della Whirlpool, con un intervento appassionato, come sempre guidato dalla volontà di assicurare il bene dei lavoratori. Infine, ringraziando la presidente per l'opportunità di ricordare un collega così valoroso, ne sottolinea la grande umanità, che lo portava ad impegnarsi anche per le strade, a sostegno dei più bisognosi, in particolare dei bambini.

  Jessica COSTANZO (MISTO-L'A.C'È) apprezza gli interventi dei colleghi, che anche oggi si sono alternati nel tracciare la figura e il pensiero di Guglielmo Epifani, troppo presto scomparso. Ieri, nel corso della commemorazione in Assemblea, ha potuto constatare il privilegio di esserne stata collega nella Commissione Lavoro e di avere potuto apprezzarne la passione politica, il metodo di lavoro e la chiarezza del pensiero. È un ricordo che porterà sempre con sé, anche se talvolta le loro visioni politiche non coincidevano. Ma forse, proprio per questo, sente una responsabilità ancora maggiore, perché è necessario continuare le battaglie per il lavoro superando anche eventuali distinzioni politiche. Si augura che la Commissione Lavoro raccolga la sua eredità, nella certezza che la via da lui tracciata è quella giusta.

  Camillo D'ALESSANDRO (IV), unendosi ai colleghi che lo hanno preceduto, ritiene che trascorrere la propria vita nella militanza sia un valore aggiunto e che, con l'arrivo nelle Istituzioni, Epifani abbia potuto mettere a frutto, valorizzandolo e sviluppandolo, quanto aveva appreso nei lunghi anni della sua attività sindacale, quando si era confrontato, scontrato e si era speso per i bisogni dei più deboli, sempre al centro della sua azione. Questa è, a suo giudizio, l'essenza della rappresentanza: a suo avviso, le esperienze maturate hanno reso così autorevole Guglielmo Epifani, che era sostenuto nella sua azione dalla profonda conoscenza dei bisogni degli altri ed era costantemente impegnato nella ricerca di soluzioni. Ricordato che negli ultimi tempi Epifani si era concentrato, in particolare, sul problema dell'estensione erga omnes dei contratti collettivi di lavoro, propone che la Commissione si impegni per portare a compimento l'iter della proposta di legge sulla sicurezza sul lavoro, di cui era relatore, che potrebbe essere ricordata come «legge Epifani».

  Romina MURA, presidente, ringrazia i colleghi intervenuti e si augura che le parole pronunciate oggi si trasformino in fatti, a cominciare dalla ripresa dell'esame della proposta di legge in materia di sicurezza sul lavoro. Sottolinea, in ogni caso, che l'impegno e il lavoro di Epifani non hanno bisogno di simboli, perché potranno continuare nell'eredità che sarà raccolta da chi proseguirà il suo lavoro. Ritiene che la prima occasione in cui la Commissione potrà provare a mettere in pratica l'insegnamento di Epifani sarà proprio l'esame del decreto Sostegni-bis, nel quale la Commissione sarà chiamata a realizzare una sintesi delle diverse posizioni esistenti, specialmente per quanto attiene alla materia dei licenziamenti.

DL 73/2021: Misure urgenti connesse all'emergenza da COVID-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali.
C. 3132 Governo.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione riprende l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 9 giugno 2021.

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  Sebastiano CUBEDDU (M5S), relatore, rinviando a quanto detto nel corso della precedente seduta, sottolinea che ha predisposto una proposta di parere favorevole, che ha sottoposto per le vie brevi all'attenzione dei colleghi, in cui, con una specifica osservazione, si sollecita la Commissione di merito a svolgere una riflessione con riguardo al superamento del blocco dei licenziamenti, tenendo conto della necessità di assicurare adeguate forme di tutela nelle more dell'adozione della riforma degli ammortizzatori sociali e dell'esigenza di ampliare la base conoscitiva relativamente agli effetti della pandemia sulle attività economiche, al fine di meglio definire il perimetro operativo di un intervento in materia. Trattandosi di un tema delicato, rispetto al quale non si registra unanimità di visioni, invita i colleghi a riflettere sul punto e a cooperare con lui per individuare la soluzione migliore nella redazione del parere, che, a suo avviso, dovrebbe essere espresso nel corso della prossima settimana.

  Antonio VISCOMI (PD), ringraziando il relatore per avere posto all'attenzione della Commissione il delicato tema dei licenziamenti, osserva che, in sostanza, con l'approvazione di un parere del tenore proposto dal collega Cubeddu, la Commissione Lavoro intende sollecitare la Commissione di merito a prendere in considerazione le specifiche proposte emendative presentate all'articolo 40 del decreto-legge. Pertanto, ritiene utile, in questa fase, che i componenti della Commissione si adoperino perché il tema sia adeguatamente preso in considerazione nel momento in cui la Commissione Bilancio procederà alla selezione degli emendamenti da esaminare e mettere in votazione. Su un piano generale, sottolinea che il Titolo IV del decreto, che reca disposizioni in materia di lavoro e di politiche sociali, non è meno importante degli altri Titoli che compongono il provvedimento, anzi ne costituisce in qualche modo il cuore, con disposizioni che non riguardano solo i licenziamenti e gli ammortizzatori sociali, ma anche una serie di strumenti pensati per fare ripartire il mercato del lavoro, contemperando le esigenze dei lavoratori e delle imprese. Per tali motivi, condivide la proposta del relatore di una ulteriore riflessione sui contenuti della proposta di parere, allo scopo di verificare le modalità attraverso le quali coniugare la proroga del blocco dei licenziamenti con la previsione di specifichi sostegni alle imprese nella fase della ripartenza. Il tempo necessario ad approfondire tali aspetti potrà essere impiegato anche per sollecitare l'intervento del Governo, in considerazione dell'approssimarsi della data del 30 giugno, quando, in assenza di proroghe, finirà il blocco dei licenziamenti. Auspica, sul punto, la massima coesione nell'azione della Commissione, evidenziando che un'azione unitaria è presupposto essenziale per raggiungere risultati in una materia così delicata.

  Andrea GIACCONE (LEGA), condividendo molte delle considerazioni del collega Viscomi, ritiene opportuno dedicare tempo ad una ulteriore riflessione sui contenuti del parere della Commissione Lavoro, attendendo che la situazione si sviluppi e verificando gli orientamenti del Governo sul tema del blocco dei licenziamenti. Pertanto, auspica che i gruppi della Commissione trovino il modo per conseguire l'unità necessaria a dare peso alla propria posizione ed efficacia alla moral suasion che intende esercitare sul Governo.

  Paolo ZANGRILLO (FI) ribadisce la sua contrarietà, più volte esplicitata al relatore, ad un ulteriore blocco dei licenziamenti, non trattandosi, a suo giudizio, di una misura utile alla ripartenza delle imprese e, in ultima analisi, alla ripresa del mercato del lavoro e dei livelli occupazionali. È necessario che il Paese faccia un passo avanti, lasciandosi alle spalle le politiche esclusivamente assistenzialistiche, che non giovano nemmeno ai lavoratori e che impediscono alle imprese di ristrutturarsi e riorganizzarsi per affrontare la sfida della ripresa. Il ritorno alla normalità non può prescindere, a suo avviso, dall'adozione di politiche attive che permettano ai lavoratori di guardare al futuro con serenità, mentre il blocco dei licenziamenti, nel momento in cui finirà, non avrà risolto nessuno dei problemi che ha momentaneamente Pag. 95 tamponato. In tal senso, la XI Commissione può fare molto per promuovere l'adozione di misure utili al rilancio del Paese. Pertanto, condivide la proposta di rinviare l'espressione del parere di competenza sul decreto-legge, evidenziando l'esigenza che la Commissione si dimostri capace di una visione più ampia delle misure da adottare in materia di occupazione.

  Jessica COSTANZO (MISTO-L'A.C'È) ringraziando il relatore, dichiara di condividere la proposta di rinviare l'espressione del parere sul decreto-legge e invita la maggioranza a un'intensa opera di moral suasion nei confronti del Governo, anche per il superamento di alcune criticità e contraddizioni che ravvisa nel provvedimento, che riguardano, ad esempio, la possibilità di licenziare per le imprese che non utilizzino tutto il periodo di cassa integrazione autorizzato. A suo avviso, occorre altresì rivedere la disciplina del contratto di ricollocazione, evidenziando che sarebbe auspicabile una proroga della sua applicazione e l'estensione ai settori del lavoro agricolo e del lavoro domestico. Segnala che su tali aspetti sono stati presentati specifici emendamenti dalla sua parte politica, che potrebbero essere assorbiti da eventuali iniziative volte a recepire indicazioni formulate dalla Commissione nel proprio parere.

  Carmela BUCALO (FDI), a nome del gruppo Fratelli d'Italia, dichiara di condividere le considerazioni del collega Giaccone e la proposta di rinviare l'espressione del parere sul decreto-legge. Più che occuparsi del solo blocco dei licenziamenti, occorre affrontare il vero nodo, ovvero il sostegno alle imprese, visto che la loro chiusura comporterebbe la perdita del lavoro per i dipendenti. Il provvedimento, così com'è, a suo avviso, non è adeguato, in quanto i ristori per le aziende sono irrisori e non coprono nemmeno i loro costi fissi.

  Flora FRATE (MISTO) ritiene che su un provvedimento di tale importanza sia necessario tenere conto degli apporti di tutti i gruppi politici e ricorda di avere fornito al relatore Cubeddu l'appoggio del gruppo Misto alla precedente formulazione della sua proposta di parere. Ritiene che l'attuale drammatica situazione renda sempre più urgente trovare soluzioni sia per i lavoratori sia per le imprese, che, se sono messe in grado di operare, garantiscono l'occupazione. Concorda, quindi, con la proposta di rinviare l'espressione del parere, allo scopo di approfondire tali aspetti, ricordando che, a suo giudizio, lo strumento che offre la sintesi migliore delle esigenze dei lavoratori e delle imprese è la formazione, che permette il ricollocamento dei licenziati e la riorganizzazione delle imprese.

  Daniele MOSCHIONI (LEGA), essendo imprenditore, concorda con il collega Zangrillo e sottolinea che le imprese allo stesso non hanno bisogno di sostegni ma di lavoro. Le difficoltà delle aziende sono state ulteriormente aggravate dalla concorrenza sleale e dai forti rincari dei materiali necessari alla produzione, con il risultato paradossale che, per non subire perdite, si preferisce frenare la ripresa dei lavori. È, pertanto, necessario che la Commissione faccia proposte concrete, che consentano alle imprese di riprendere l'attività nelle condizioni migliori, perché le imprese che producono non licenziano, a parte le grandi multinazionali, che non pagano le tasse e lasciano i dipendenti senza lavoro.

  Antonio VISCOMI (PD), concordando con il collega Moschioni, segnala che l'interrogazione a risposta immediata presentata in Assemblea dal Partito Democratico ha proprio ad oggetto il tema delle misure per contrastare i rincari delle materie prime.

  Sebastiano CUBEDDU (M5S), relatore, ringrazia i colleghi per la disponibilità manifestata a riflettere ulteriormente sulle questioni da lui segnalate e si dichiara pronto a verificare la possibilità di integrare la sua proposta di parere valorizzando gli aspetti legati alla promozione di misure di politica attiva, che costituiscono una delle priorità anche del Movimento 5 Stelle. Da ultimo, segnala che nella propria proposta di parere intende sollecitare un chiarimento sulla Pag. 96disciplina contenuta nell'articolo 45 del provvedimento, anche alla luce delle audizioni informali svolte nella giornata di ieri con riferimento alla situazione di Air Italy. Ribadendo, pertanto, la sua proposta di rinviare l'espressione del parere sul decreto-legge, si riserva di trasmettere ai colleghi una nuova proposta di parere, che raccolga i suggerimenti e gli spunti emersi dal dibattito.

  Romina MURA, presidente, auspica che il maggior tempo a disposizione sia utilizzato per individuare una formulazione del parere che tenga conto delle diverse esigenze del mondo del lavoro in questo difficile frangente. Preso atto della proposta del relatore e degli intendimenti dei gruppi, emersi dal dibattito, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.25.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 16 giugno 2021. — Presidenza della presidente Romina MURA. – Interviene la sottosegretaria di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Rossella Accoto.

  La seduta comincia alle 14.25.

Modifiche all'articolo 46 del codice delle pari opportunità tra uomo e donna, di cui al decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, in materia di rapporto sulla situazione del personale.
Testo unificato C. 522 Ciprini, C. 615 Gribaudo, C. 1320 Boldrini, C. 1345 Benedetti, C. 1675 Gelmini, C. 1732 Vizzini, C. 1925 CNEL, C. 2338 Carfagna, C. 2424 Fusacchia e C. 2454 Carfagna.
(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame delle proposte di legge, rinviato, da ultimo, nella seduta del 5 maggio 2021.

  Romina MURA, presidente, ricorda che nella seduta del 5 maggio scorso la rappresentante del Governo aveva segnalato l'esigenza che, prima di procedere all'esame delle proposte emendative, il Governo potesse completare alcuni approfondimenti sul testo riferiti alla copertura finanziaria del provvedimento e al suo coordinamento con le previsioni contenute nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) sul tema della parità salariale tra lavoratrici e lavoratori.
  Avverte che nella seduta odierna la Commissione avvierà l'esame delle proposte emendative presentate.
  Segnala che l'emendamento Viscomi 2.1 e gli articoli aggiuntivi Zangrillo 5.01 e 5.02 sono stati ritirati dai rispettivi presentatori.
  Passando, quindi, agli emendamenti riferiti all'articolo 3 del testo unificato, dà la parola alla relatrice.

  Chiara GRIBAUDO (PD), relatrice, fa presente che nelle settimane seguite alla precedente seduta è stato svolto un lavoro approfondito con il Ministero del lavoro e il Dipartimento per le pari opportunità per affrontare le questioni segnalate in quella sede. In particolare, è stato possibile definire in modo più puntale la disciplina del rapporto sulla situazione del personale e della certificazione, chiarendo in modo più preciso anche le competenze delle diverse amministrazioni coinvolte. Fa presente che sono ancora in corso verifiche riferite, in particolare, alla possibilità di reperire ulteriori risorse finanziarie da destinare alle misure di premialità previste dall'articolo 4. La sintesi potrebbe realizzarsi quindi in un emendamento che potrà presentare nei prossimi giorni in modo da consentirne la votazione nel corso della prossima settimana. Propone, quindi, di rinviare il seguito dell'esame delle proposte emendative al fine di consentire il completamento delle interlocuzioni con il Governo, in vista di una rapida definizione dell'iter del provvedimento, che era seguito con particolare interesse anche dal collega Epifani, unico uomo ad aver partecipato a tutte le riunioni del comitato ristretto.

  Romina MURA, presidente, preso atto della proposta della relatrice, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.35.

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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 16 giugno 2021.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.35 alle 14.40.

INDAGINE CONOSCITIVA

  Mercoledì 16 giugno 2021. — Presidenza della presidente Romina MURA.

  La seduta comincia alle 14.40.

Sulle nuove disuguaglianze prodotte dalla pandemia nel mondo del lavoro.
Audizione di rappresentanti del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili.

  Romina MURA, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.
  Introduce, quindi, l'audizione.

  Intervenendo da remoto, Roberto CUNSOLO, delegato all'area economia e fiscalità del lavoro del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, svolge una relazione sui temi oggetto dell'indagine.

  Romina MURA, presidente, ringrazia l'audito per il contributo fornito all'indagine conoscitiva e dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 15.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 16 giugno 2021.

Audizione di rappresentanti di CGIL, CISL e UIL sulle conseguenze occupazionali dell'applicazione dell'articolo 177 del Codice dei contratti pubblici di cui al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 15.15 alle 16.