CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 9 giugno 2021
603.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giunta per le autorizzazioni
COMUNICATO
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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.30 alle 14.40.

GIUNTA PLENARIA

  Mercoledì 9 giugno 2021. — Presidenza del presidente Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE.

  La seduta comincia alle 14.40.

Comunicazioni del Presidente.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, comunica, all'esito della riunione dell'Ufficio di Presidenza testé svoltasi, che – preso atto che è inutilmente trascorso il termine stabilito per l'esperimento di tentativi di composizione bonaria delle liti riguardanti gli ex deputati Monica Faenzi e Pietro Tidei – l'esame dei documenti, relativi a richieste di deliberazione in materia di insindacabilità nell'ambito di procedimenti civili nei confronti dei due ex parlamentari – rispettivamente Doc. IV-ter, n. 3 e Doc. IV-ter, n. 7 – riprenderà a partire dalla seduta odierna.
  Per quanto riguarda la richiesta di deliberazione in materia di insindacabilità nell'ambito di un procedimento civile nei confronti dell'ex deputato Antonio Di Pietro (Doc. IV-ter, n. 17), comunica che il 26 maggio è pervenuta dalla Corte di appello di Palermo l'integrazione documentale, relativa ai verbali delle udienze di primo e secondo grado, richiesta sulla base di quanto stabilito dalla Giunta nella seduta del 12 maggio scorso. Segnala che, nella lettera di trasmissione dei verbali, il Presidente della prima sezione civile della Corte di appello ha comunicato che l'ex deputato Di Pietro «ha riassunto il processo ai sensi dell'art. 297 c.p.c. e la causa è stata posta in decisione all'udienza del 5 febbraio 2020» e che «è prossimo, a seguito della camera di consiglio tenutasi, il deposito della sentenza».
  Alla luce della predetta comunicazione, l'Ufficio di Presidenza ha convenuto sull'opportunità di attendere, in spirito di leale collaborazione istituzionale, l'ormai prossimo Pag. 9 deposito della sentenza da parte della Corte di appello di Palermo.
  Con riferimento ai documenti riferiti a procedimenti nei confronti del deputato Vittorio Sgarbi, comunica di avere designato il deputato Lino Pettazzi quale relatore per la richiesta nell'ambito di un procedimento penale pendente presso il tribunale di Macerata (Doc. IV-ter, n. 24) e per la preannunciata richiesta nell'ambito di un procedimento civile di secondo grado per il quale la Corte di appello di Ancona ha già fissato l'udienza, trattando entrambe le richieste delle medesime dichiarazioni, nell'ambito di una vicenda unitaria che ha prodotto due diverse cause in sede penale e in sede civile. Avverte che, per economia procedimentale, appare opportuno procedere, ove possibile, ad un'unica audizione dell'on. Sgarbi sulle tre richieste di deliberazione in materia di insindacabilità che lo riguardano, ricordando inoltre che per una quarta richiesta è preannunciata la cancellazione dal ruolo del Tribunale di Monza, a seguito di remissione della querela da parte del dott. Caselli.
  Rende infine comunicazioni sul calendario dei lavori delle prossime settimane, che prevede la prosecuzione dell'esame dei documenti iniziati nelle sedute del 12 e del 19 maggio, con le audizioni dei deputati interessati.

  (La Giunta prende atto).

DELIBERAZIONI IN MATERIA D'INSINDACABILITÀ

Richiesta di deliberazione pervenuta dal tribunale di Grosseto nell'ambito di un procedimento civile nei confronti di Monica Faenzi, deputata all'epoca dei fatti (atto di citazione del signor Domenico Fimmanò) (doc. IV-ter, n. 3).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Giunta riprende l'esame della richiesta in titolo, rinviato da ultimo il 24 marzo 2021.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, comunica che l'ordine del giorno reca il seguito dell'esame di una richiesta di deliberazione in materia d'insindacabilità che scaturisce da un procedimento civile nei confronti di Monica Faenzi, deputata all'epoca dei fatti, pendente presso il tribunale di Grosseto (atto di citazione del signor Domenico Fimmanò) (Doc. IV-ter, n. 3). Ricorda che nella seduta del 22 dicembre 2020 la relatrice, deputata Giuditta Pini, ha illustrato la vicenda alla Giunta e che nella seduta del 9 marzo scorso la Giunta ha ascoltato l'ex deputata Monica Faenzi, ai sensi dell'articolo 18, primo comma, del Regolamento della Camera.

  Giuditta PINI (PD), relatrice, fa presente alla Giunta che, dalle interlocuzioni avute con l'ex deputata Monica Faenzi, non è emerso alcun elemento, né documentale né di fatto, sull'avvenuta composizione bonaria della lite con l'ex segretario comunale di Castiglione della Pescaia, Domenico Fimmanò. Pertanto, disponendo la Giunta degli elementi per deliberare ed essendo trascorso ormai molto tempo dagli accadimenti, ritiene che vi siano le condizioni per formulare la propria proposta alla Giunta.
  Ricorda che della vicenda si occupò anche la Giunta della XVI legislatura, quando fu l'allora deputata Faenzi a declinare il tentativo di conciliazione esperito su unanime avviso della Giunta. Allora, l'on. Faenzi sottolineò «il carattere squisitamente politico e non già personale della disputa», che ne avrebbe impedito la composizione «sul piano di una transazione privata» e riferì di avere sporto una denunzia per irregolarità elettorali presso la procura della Repubblica.
  Sottolinea che nell'audizione dello scorso 9 marzo l'ex deputata Faenzi ha confermato che in sede giudiziale non vi è stato alcun accertamento di responsabilità del segretario comunale; è inoltre emerso che, a fronte di dichiarazioni che prospettavano responsabilità del segretario comunale, tutti i ricorsi in sede amministrativa contro il rigetto della lista sono stati respinti e che non vi sono atti tipici dell'attività parlamentare presentati dall'on. Faenzi sulla Pag. 10vicenda in questione, come confermato anche dalla stessa interessata.
  Alla luce della situazione di fatto appena descritta, non appare condivisibile la conclusione alla quale giunse la Giunta nella XVI legislatura, quando deliberò a maggioranza nel senso della insindacabilità per la «indubbia caratterizzazione politica» dell'episodio, per quanto riferito a vicende locali. Ritiene infatti, senza entrare nel merito della questione, giudicando della fondatezza delle dichiarazioni rese e della veridicità della versione dei fatti fornita dall'on. Faenzi alla stampa, e sostanzialmente confermata in audizione, che la «indubbia caratterizzazione politica», alla quale si appellò la Giunta nella XVI legislatura, non appare sufficiente a giustificare la pronuncia di insindacabilità.
  A suo avviso, infatti, le dichiarazioni furono rese dall'allora deputata Faenzi nello svolgimento della sua attività politica di interesse locale, di amministratrice e candidata alle elezioni comunali del comune di Castiglione della Pescaia, e non della sua attività parlamentare, come confermato anche dall'assenza di atti tipici in tale ambito. Tale assenza testimonia del fatto che, allora, la deputata Faenzi non ritenne opportuno portare la questione all'attenzione della Camera dei deputati, sottraendola al perimetro della dialettica politica di ambito locale; altrimenti avrebbe potuto segnalare le asserite responsabilità del segretario comunale con un atto di sindacato ispettivo o con un intervento in Aula. Osserva inoltre che una diversa valutazione dell'episodio riconoscerebbe all'amministratore locale, in quanto anche parlamentare, una prerogativa di insindacabilità delle opinioni espresse che non trova riscontro nella Costituzione, ciò che renderebbe sperequati la competizione elettorale e lo svolgimento della vita politica tra i diversi attori in ambito locale, a seconda che siano o meno anche parlamentari.
  Tanto premesso, non ravvisandosi nesso funzionale con l'attività parlamentare, formula pertanto la propria proposta nel senso della sindacabilità.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, non essendovi richieste di intervento, rinvia il seguito dell'esame della domanda in titolo alla prossima seduta, nella quale si procederà con il voto della proposta della relatrice.

Richiesta di deliberazione pervenuta dal tribunale di Roma nell'ambito di un procedimento civile nei confronti di Pietro Tidei, deputato all'epoca dei fatti (atto di citazione del signor Giovanni Moscherini) (doc. IV-ter, n. 7).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Giunta riprende l'esame della richiesta in titolo, rinviato da ultimo il 29 aprile 2021.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, comunica che l'ordine del giorno reca il seguito dell'esame di una richiesta di deliberazione in materia d'insindacabilità che scaturisce da un procedimento civile nei confronti di Pietro Tidei, deputato all'epoca dei fatti, pendente presso il tribunale di Roma (atto di citazione del signor Giovanni Moscherini) (Doc. IV-ter, n. 7). Ricorda che nella seduta del 24 marzo scorso il relatore, deputato Pietro Pittalis, ha illustrato la vicenda alla Giunta e che nella seduta del 29 aprile scorso la Giunta ha ascoltato l'ex deputato Pietro Tidei, ai sensi dell'articolo 18, primo comma, del Regolamento della Camera.

  Pietro PITTALIS (FI), relatore, ritiene che, essendo scaduto il termine concesso all'ex deputato Tidei per la produzione dell'atto formale di estinzione del procedimento senza che sia stato prodotto alcunché, vi siano le condizioni per formulare la propria proposta.
  Ricorda ai colleghi che la questione fu esaminata dalla Giunta già nella scorsa legislatura e che l'on. Tidei, sia nell'audizione che si tenne allora sia nell'audizione che si è svolta lo scorso 29 aprile, ha evidenziato come le dichiarazioni da lui rese alla stampa sulla vicenda della presunta espulsione da Cuba dell'ex sindaco di Civitavecchia andrebbero considerate nel più ampio contesto dei complessi rapporti politici tra l'on. Tidei stesso e il Moscherini. Pag. 11L'on. Tidei ha, inoltre, inteso collegare le predette dichiarazioni con la propria attività di deputato eletto in quel territorio.
  Rileva tuttavia che la documentazione depositata dall'on. Tidei alla Giunta nel corso dell'ultima audizione, così come quella depositata nel corso della precedente audizione, non appare utile a provare il collegamento rivendicato, né sono stati rinvenuti d'ufficio atti utili in tal senso. L'on. Tidei ha infatti prodotto numerosi atti tipici parlamentari riferiti alle attività politiche e amministrative del Moscherini, tutti relativi alla gestione del porto e all'amministrazione del comune di Civitavecchia, ma nessuno facente riferimento alla vicenda di cui si tratta.
  Sottolinea che, nella sua audizione l'on. Tidei, ha voluto rimarcare che le sue dichiarazioni rientrerebbero senz'altro tra quelle attività extra moenia che la giurisprudenza costituzionale ritiene coperte da insindacabilità, essendo stato richiesto dalla stampa, quale parlamentare del territorio, di esprimere la propria opinione sulla vicenda, che – secondo quanto da lui riferito – consisteva esclusivamente nell'importanza di accertare la verità e non nell'espressione di un giudizio nel merito.
  In proposito, ricorda che ultimamente la Giunta ha sottolineato l'importanza di canoni ermeneutici adeguati, non eccessivamente restrittivi, in tema di insindacabilità e valutazione del nesso funzionale tra le dichiarazioni dei deputati e l'attività parlamentare. Fa riferimento, in particolare, alle dichiarazioni di voto del 21 aprile 2021 su di una richiesta riguardante l'on. Fiano, nel corso delle quali è stato rilevata da più parti l'inopportunità di valutazioni dell'insindacabilità basate su di un rigido formalismo. Nel caso in esame, tuttavia, relativo a una vicenda particolarmente delicata e personale, ritiene che sia necessario attenersi a un'interpretazione rigorosa – che non equivale a un'interpretazione restrittiva – degli atti parlamentari presentati dall'on. Tidei, in cui non si rileva alcun nesso funzionale con le dichiarazioni rese alla stampa. Osserva che l'unico collegamento ravvisabile è di tipo locale, essendo Tidei parlamentare eletto nel collegio in cui rientra Civitavecchia, di cui l'altro soggetto era sindaco, e che tale nesso territoriale evidentemente non ha il carattere funzionale su cui è notoriamente ed esclusivamente basata la prerogativa dell'insindacabilità.
  Tanto premesso, fermo restando che la proposta ovviamente non sottende alcun giudizio sul merito della vicenda e delle dichiarazioni contestate, perché non compete alla Giunta giudicare se i titoli di stampa rispecchiassero o meno le dichiarazioni dell'ex deputato e se egli abbia inteso semplicemente chiedere che si accertasse la verità del fatto addebitato al Moscherini oppure abbia sostenuto che fosse vero, formula la propria proposta nel senso della sindacabilità.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, non essendovi richieste di intervento, rinvia il seguito dell'esame della domanda in titolo ad altra seduta, nella quale si procederà con il voto della proposta del relatore.

  La seduta termina alle 14.55.