CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 9 giugno 2021
603.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
Pag. 166

COMITATO PERMANENTE SULLA POLITICA ESTERA PER IL MEDITERRANEO E L'AFRICA

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 9 giugno 2021.

Audizione informale del Direttore per il Medio Oriente del Comitato internazionale della Croce Rossa, Fabrizio Carboni.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 13.20 alle 14.25.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 9 giugno 2021. — Presidenza del presidente Piero FASSINO. – Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri e alla cooperazione internazionale, Benedetto Della Vedova.

  La seduta comincia alle 14.30.

Variazione nella composizione della Commissione e dei Comitati permanenti.

  Piero FASSINO, presidente, comunica che, a far data dal 27 maggio scorso, ai sensi dell'articolo 14, comma 1, del Regolamento, si è costituito il gruppo parlamentare «Coraggio Italia», di cui sono entrati a far parte, per la III Commissione, i deputati Michaela Biancofiore e Osvaldo Napoli, precedentemente componenti, rispettivamente, del Gruppo Forza Italia e del Gruppo Misto. Segnala che dovrà quindi essere adeguatamente modificata la composizione dei Comitati permanenti istituiti.

Sulla elezione del deputato Gennaro Migliore a Presidente dell'Assemblea Parlamentare del Mediterraneo (PAM).

  Piero FASSINO, presidente, esprime, a nome della Commissione, le più vive congratulazioni al collega Gennaro Migliore per la sua elezione a larghissima maggioranza, con l'81 per cento voti delle delegazioni parlamentari votanti, a Presidente dell'Assemblea Parlamentare del Mediterraneo (PAM), forum istituito nel 2005 ad Amman, su iniziativa di 30 Paesi membri dell'Unione interparlamentare, per la cooperazione tra gli Stati dell'area del Mediterraneo e titolare di status di osservatore presso l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
  Ricorda che con la PAM, che rappresenta uno strumento d'eccellenza di diplomazia parlamentare regionale, si è trasformato in struttura parlamentare permanente la Conferenza sulla Sicurezza e la Cooperazione nel Mediterraneo (CSCM), di cui l'Italia è stata fondatrice. Il nostro Paese ha peraltro svolto un ruolo chiave nel disegno e nella costituzione della PAM, di cui ha ricoperto a più riprese i ruoli apicali.
  Ciò premesso, sottolinea che si tratta di un riconoscimento alle doti politiche e umane del collega Migliore e all'Italia per il suo attivo e costante impegno per la stabilità, la sicurezza, la pace nel Mediterraneo. Inoltre, il risultato conseguito a larga maggioranza rappresenta il frutto di un esemplare lavoro sinergico cui hanno collaborato la Farnesina con tutte le articolazioni della rete estera, la III Commissione e anche le singole sezioni di amicizia istituite nell'ambito della UIP. Pag. 167
  Considerato l'impegno attivo e anche il ruolo che il collega Migliore riveste in qualità di presidente del Comitato permanente per il Mediterraneo e l'Africa, nonché di membro della delegazione per il Mediterraneo dell'Unione interparlamentare, auspica che il nuovo incarico possa sviluppare le opportune sinergie tra la dimensione della PAM e la III Commissione, considerata la centralità del tema «Mediterraneo» per la politica estera del nostro Paese.
  Esprime, altresì, le proprie congratulazioni all'onorevole Del Re in vista della sua nomina a Inviata Speciale dell'Unione europea per il Sahel, che dovrebbe essere formalizzata il 21 giugno prossimo, sottolineando che si tratta di un importante riconoscimento, tanto più in considerazione delle tensioni che attraversano la regione, all'autorevolezza e alla competenza che la collega ha sempre dimostrato, anche durante il mandato di Viceministra degli Affari esteri e della cooperazione internazionale.

  La Commissione si associa.

  Gli onorevoli Gennaro MIGLIORE (IV) e Emanuela Claudia DEL RE (M5S) ringraziano sentitamente il Presidente Fassino.

DL 73/21: Misure urgenti connesse all'emergenza da COVID-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali.
C. 3132 Governo.
(Parere alla V Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Iolanda DI STASIO, relatrice, in via generale, sottolinea che il provvedimento interviene con uno stanziamento di circa 40 miliardi di euro, a valere sullo scostamento di bilancio già autorizzato dal Parlamento, al fine di potenziare ed estendere gli strumenti di contrasto alla diffusione del contagio e di contenere l'impatto sociale ed economico delle misure di prevenzione che sono state adottate.
  Rileva che gli interventi previsti si articolano su sette principali linee di azione: sostegno alle imprese, all'economia e abbattimento dei costi fissi; accesso al credito e liquidità delle imprese; tutela della salute; lavoro e politiche sociali; sostegno agli enti territoriali; giovani, scuola e ricerca; misure di carattere settoriale.
  Con riferimento alla prima linea di azione – sostegno alle imprese, all'economia e abbattimento dei costi fissi – che tra le disposizioni di competenza della III Commissione segnala l'articolo 11, che prevede una serie di misure urgenti di sostegno all'export e all'internazionalizzazione delle imprese. In particolare: il comma 1 incrementa di 1,2 miliardi di euro per l'anno 2021 la dotazione del Fondo rotativo a sostegno delle imprese che operano sui mercati esteri, il cosiddetto «Fondo 394» o «Fondo SIMEST», istituito dalla legge n. 394 del 1981; il comma 2, contestualmente, incrementa di 400 milioni di euro per l'anno 2021 il Fondo per la promozione integrata verso i mercati esteri – istituito dall'articolo 72 del decreto-legge n. 18 del 2020, convertito dalla legge n. 27 del 2020, con una dotazione finanziaria iniziale di 150 milioni di euro per l'anno 2020 – affinché esso operi in modo complementare con il citato Fondo 394/1981. L'incremento di risorse è infatti finalizzato all'erogazione di cofinanziamenti a fondo perduto sui finanziamenti agevolati concessi a valere sul Fondo 394/1981. Sono escluse dai cofinanziamenti le richieste di sostegno alle operazioni di patrimonializzazione presentate successivamente al 26 maggio 2021, data di entrata in vigore del decreto-legge; il comma 3 interviene sulle modalità operative del Fondo per la promozione integrata e, segnatamente: a) riduce a regime la percentuale massima dei cofinanziamenti a fondo perduto concedibili dal 50 al 10 per cento dei finanziamenti agevolati, disponendo che tali cofinanziamenti siano riconosciuti quale incentivo a fronte di iniziative caratterizzate da specifiche finalità in settori o aree geografiche ritenuti prioritari secondo criteri selettivi individuati dal Comitato agevolazioni Pag. 168 e tenuto conto delle risorse disponibili; b) in via transitoria, fino al 31 dicembre 2021 i cofinanziamenti a fondo perduto sono concessi fino al limite del 15 per cento dei finanziamenti, sempre tenuto conto delle risorse disponibili e dell'ammontare complessivo delle domande di finanziamento presentate nei termini e secondo le condizioni stabilite con una o più delibere del Comitato agevolazioni; il comma 4, infine, dispone che agli oneri derivanti dall'articolo in esame, pari a 1,6 miliardi di euro per l'anno 2021, si provvede ai sensi dell'articolo 77 del decreto-legge, ovvero mediante ricorso all'indebitamento, autorizzato dalle Camere il 22 aprile 2021.
  Al riguardo, segnala che la relazione di accompagnamento evidenzia che la significativa percentuale a fondo perduto (50 per cento) ha determinato un'esponenziale crescita della domanda di agevolazioni a valere sul Fondo 394, e richiesto continuativi interventi di rifinanziamento, nel corso del 2020, per un ammontare complessivo di risorse stanziate pari a 1,4 miliardi per il Fondo 394 e pari a 662 milioni per il FPI.
  Ricorda che, nonostante i rifinanziamenti, con delibera del Comitato Agevolazioni, approvata in seduta straordinaria il 21 ottobre 2020, è stata decisa la temporanea sospensione della ricezione di nuove domande di finanziamento agevolato a valere sul Fondo 394 e di relativo cofinanziamento a fondo perduto a valere sul FPI a causa dell'elevato numero di richieste ricevute, pari a circa 12.600 domande per un controvalore di euro 3,9 ,miliardi eccedenti le risorse disponibili per il 2020, pervenute da circa 8.600 società (a fronte delle 995 domande pervenute nel corso del 2019).
  Osserva che, a fronte di tale indisponibilità di fondi e al fine di soddisfare tutte le domande ricevute fino alla sospensione dell'operatività, sono stati stanziati in legge di bilancio 2021 (legge n. 178 del 2020) ulteriori risorse addizionali assegnate al Fondo 394 – per una dotazione complessiva pari ad 1,085 miliardi per l'anno 2021 e 140 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023 –, nonché risorse addizionali al Fondo per la promozione integrata, per la quota dei finanziamenti concessi a fondo perduto, per una dotazione complessiva di ulteriori 610 milioni. Rispetto agli incrementi autorizzati dalla manovra finanziaria, il gestore ha segnalato, in occasione dell'ultima riunione del Comitato Agevolazioni dello scorso 31 marzo, al netto del soddisfacimento di tutte le pregresse richieste, un residuo pari a 343 milioni di euro per il Fondo 394 e pari a 101 milioni per il FPI.
  Sottolinea che, nonostante le esigue somme residuali, il Comitato Agevolazioni, nella medesima seduta del 31 marzo, ha contestualmente deliberato la riapertura del Fondo 394, a decorrere dal 3 giugno 2021, e la possibile erogazione del cofinanziamento a fondo perduto, a partire dall'11 giugno 2021, conferendo delega all'Amministratore Delegato di SIMEST di disporre, in via di urgenza, l'eventuale nuova sospensione del Fondo 394 al ricevimento di richieste per le quali corrisponda un fabbisogno finanziario complessivo pari alle risorse disponibili. Il Comitato ha, altresì, stabilito quale condizione per la riapertura del Fondo 394, la previa ridefinizione dei criteri e delle condizioni di concessione delle agevolazioni. Di qui, l'intervento di rimodulazione della percentuale di cofinanziamento da parte del FPI contenuta nel comma 3 dell'articolo in esame, al fine di scongiurare, nel breve periodo, una nuova sospensione in via di urgenza della loro operatività ed assicurarne, nel medio e lungo periodo, maggiore efficacia ed efficienza e sostenibilità dal punto di vista finanziario.
  Seppur la competenza del Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale sia assai limitata, segnala il comma 4 dell'articolo 13 sulla disciplina delle garanzie di mercato che SACE S.p.A. è autorizzata – ai sensi dell'articolo 6, comma 14-bis, del decreto-legge n. 269 del 2003 – a rilasciare in via ordinaria sui finanziamenti alle imprese italiane, al fine di prevedere che possano essere emesse anche a copertura di portafogli di finanziamenti. Il comma demanda ad un decreto del Ministro dell'Economia e delle finanze – da adottarsi di concerto con il Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale Pag. 169 e con il Ministro dello Sviluppo economico – la definizione dei criteri, modalità e condizioni del rilascio da parte di SACE S.p.A. delle garanzie e dell'operatività della garanzia dello Stato, in conformità con la normativa dell'Unione europea.
  Nell'ambito della terza linea di intervento in materia di tutela della salute, tra le disposizioni di competenza della III Commissione, segnala l'articolo 28, che istituisce un nuovo Fondo nello stato di previsione del Ministero dell'Economia, con una dotazione di 500 milioni di euro per l'anno 2021, finalizzato a consentire la partecipazione dell'Italia alle iniziative multilaterali per il finanziamento dei beni pubblici globali in materia di salute e clima.
  In materia di salute, evidenzia che le iniziative finanziate dal Fondo sono finalizzate, in primo luogo, alla prevenzione, preparazione e risposta alle pandemie e al contrasto al COVID-19, incluse le iniziative promosse dalle organizzazioni facenti parte dell'Access to COVID-19 Tools Accelerator (ACT-A), da banche e fondi multilaterali di sviluppo, dal Fondo Monetario Internazionale o dai gruppi intergovernativi informali.
  Ricorda che la Commissione ha audito rappresentanti della piattaforma ACT-Accelerator il 28 aprile scorso sull'impegno della Comunità internazionale nella lotta contro le pandemie nell'ambito dell'Agenda 2030 sullo sviluppo sostenibile. Si è trattato di una preziosa occasione di interazione ad alto livello con i vertici del Fondo globale per la lotta all'Aids, la tubercolosi e la malaria, di GAVI, della Foundation for Innovative New Diagnostics-FIND, di Unitaid e di Cepi, che nel solco di una iniziativa lanciata nell'aprile 2020 dall'OMS e da altre organizzazioni sanitarie mondiali per garantire un'equa distribuzione globale di test, terapie e vaccini contro il COVID-19, accedono a risorse stimate per un ammontare pari a 38,1 miliardi di dollari.
  Segnala che sul sito dell'OMS è consultabile il founding tracker della piattaforma dove i dati sul finanziamento vengono aggiornati ogni due settimane. Al 28 maggio 2021, i finanziamenti erano pari a 15 miliardi di dollari, di cui oltre 9,5 destinati ai vaccini.
  In questo contesto, rileva che il pilastro dei vaccini, anche noto come «COVAX», si propone di rendere disponibili due miliardi di dosi ai Paesi che vi partecipano entro la fine del 2021, comprese almeno 1,3 miliardi di dosi per le economie a basso reddito. Per i Paesi a reddito medio-alto, che sono in grado di autofinanziare le spese per i vaccini, COVAX offre la possibilità di evitare accordi bilaterali con i produttori ed ottenere prezzi competitivi. Il target operativo attualmente preso a riferimento da COVAX prevede almeno il 27 per cento di popolazione immunizzata, tra tutti i Paesi a rischio, entro la fine del 2021, da innalzare fino alla vaccinazione di tutti gli adulti entro la fine del 2022.
  Nel campo del clima, osserva che le iniziative finanziate dal nuovo Fondo sono altresì intese a sostenere l'azione per il clima nei Paesi in via di sviluppo, come previsto nell'Accordo di Parigi del 2015, nell'ambito delle iniziative promosse dalle banche e fondi multilaterali di sviluppo, dal Fondo monetario internazionale o dai gruppi intergovernativi informali.
  Ricorda che, infatti, uno dei profili caratterizzanti dell'Accordo è l'impegno, assunto dai Paesi sviluppati, a sostenere l'azione per il clima per ridurre le emissioni e migliorare la resilienza agli impatti dei cambiamenti climatici nei Paesi in via di sviluppo.
  Al riguardo, rileva che, come evidenziato nelle conclusioni approvate dal Consiglio dell'Unione europea il 25 gennaio scorso, l'UE e i suoi Stati membri intendono confermare il proprio ruolo di principali fornitori di finanziamenti pubblici per il clima ai Paesi in via di sviluppo, nell'ambito dell'obiettivo collettivo dei Paesi sviluppati di mobilitare congiuntamente 100 miliardi di dollari all'anno fino al 2025. Il Consiglio rileva, in tale contesto, che l'UE ha già raddoppiato il contributo del 2013 fino a raggiungere i 23,2 miliardi di euro del 2019, continuando a destinare una quota significativa dei suoi strumenti di finanziamento esterno ai settori correlati all'azione per il clima, in particolare attraverso lo Pag. 170Strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale.
  Per quanto concerne specificamente il nostro Paese, sottolinea che, secondo quanto riportato dal Climate Finance – rapporto congiunto pubblicato nell'agosto 2020 a cura di un gruppo di banche e fondi multilaterali di sviluppo (MDBs) –, nel 2019 l'Italia ha mobilitato, nel quadro multilaterale, risorse per la finanza climatica pari a circa 1,9 miliardi di dollari.
  In campo sanitario evidenzia che la pandemia di COVID-19 ha reso evidente l'inadeguatezza dell'attuale assetto normativo sulla copertura assicurativa del personale dello Stato in servizio o in missione all'estero contro i rischi sanitari e quelli connessi ad atti violenti o catastrofi.
  Segnala che, in base alla normativa vigente, il personale inviato in servizio all'estero in Paesi diversi dalla UE, dall'Associazione europea di libero scambio e dal Canada e USA è, infatti, completamente privo di qualsiasi copertura assicurativa sanitaria, se non quella indiretta a rimborso. Tale personale può in alternativa solo sottoscrivere polizze sanitarie parzialmente rimborsate dalla Farnesina. Appare inoltre paradossale che i funzionari inviati temporaneamente in missione in Paesi dove non sia fornita assistenza sanitaria diretta siano addirittura privi di copertura sanitaria, se non quella indiretta a rimborso, assolutamente inadeguata nel caso di eventi traumatici che richiedono un'assistenza complessa in loco oppure il rimpatrio sanitario dell'infermo.
  Segnala, inoltre, che i tragici eventi occorsi nella Repubblica Democratica del Congo, Paese in cui sono morti due servitori dello Stato, inducono a valutare l'opportunità di una riconsiderazione del sistema assicurativo attualmente vigente per la copertura dei rischi di morte o invalidità: tale sistema copre esclusivamente i dipendenti in servizio in Paesi ad alto rischio secondo indennizzi parametrati al reddito, laddove sarebbe auspicabile una forma di indennizzo minimo, omogeneo per tutti i dipendenti, a prescindere dalla funzione svolta, dall'anzianità e dal coefficiente di rischio del Paese di destinazione. La copertura dovrebbe riguardare inoltre non solo gli atti violenti ma anche le calamità di origine naturale o antropica e includere, oltre al coniuge, anche i figli dei dipendenti pubblici in servizio all'estero.
  Anche in riferimento alle disposizioni in materia di tutela della sicurezza dei luoghi di lavoro, segnala anche che, ad oggi, sono numerose le rappresentanze diplomatiche o gli uffici consolari all'estero non hanno alcun militare o un numero adeguato di militari dell'Arma dei Carabinieri nel proprio organico. Tra queste sedi, circa la metà si trova in una fascia di rischio tale da rendere non più sostenibile la mancanza di tale presidio di sicurezza.
  Osserva che l'aggravarsi del quadro geopolitico globale e il persistere di un elevato livello di rischio securitario in molte regioni del mondo, anche dal punto di vista sanitario, rendono, in generale, indifferibile la necessità di potenziare la protezione delle sedi e del personale del MAECI inviato all'estero, la cui attività è essenziale per un'efficace tutela dei cittadini e degli interessi nazionali nel mondo.
  Su tali questioni ritiene che dovrebbe consolidarsi un'azione coesa tra i Gruppi della Commissione al fine di promuovere l'inserimento nel provvedimento in esame di opportune misure correttive, compatibilmente con i requisiti di necessità ed urgenza oltre che di attinenza e pertinenza alle materie in esso già contenute.
  Nel contesto del sesto filone di intervento del provvedimento, dedicato ai giovani, al sistema scolastico e alla ricerca di base, segnala che l'articolo 58, comma 2, lettera i), prevede che con decreto del Ministro dell'Istruzione si provveda anche a disciplinare l'organizzazione e il funzionamento della Scuola europea di Brindisi, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. Ricorda che la Scuola europea di Brindisi – accanto a quella di Parma (dove ha sede l'Autorità Europea per la sicurezza alimentare) e di Varese (che ospita il Centro Comune di Ricerca) – è una delle tre scuole aventi sede in Italia accreditate presso il Segretariato Generale delle scuole europee. La Scuola è sorta per garantire un'adeguata formazione ed istruzione ai figli Pag. 171del personale della Base ONU di Brindisi, e non solo, che al termine del percorso di studi potranno conseguire il titolo di «baccalaureato europeo». Rileva che la Scuola europea di Brindisi è articolata in due sezioni: la sezione italofona, in cui la lingua madre degli studenti è l'italiano, e la sezione anglofona, in cui la lingua madre è l'inglese. Attualmente l'Istituto è incardinato in due differenti istituzioni scolastiche: il primo ciclo, dalla materna alla terza classe della scuola secondaria di primo grado, è istituito presso l'Istituto comprensivo «Centro» di Brindisi, il secondo ciclo presso il Liceo scientifico «Fermi-Monticelli».
  Sottolinea che si tratta di una istituzione vitale per il permanere a Brindisi della Base logistica dell'ONU e, più in generale, per conferire credibilità all'impegno del nostro Paese nel creare le condizioni di agibilità per il personale internazionale in servizio nel nostro territorio nazionale.
  Alla luce di queste considerazioni, presenta, quindi, una proposta di parere favorevole con osservazioni (vedi allegato 1).

  Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA conviene con quanto testé rappresentato dalla relatrice.

  Silvana SNIDER (LEGA), pur nella consapevolezza della competenza della Commissione, richiamando in particolare la necessità di intervenire a garantire l'assistenza dei cittadini italiani all'estero, segnala l'opportunità di intervenire per ridurre le situazioni in cui emergano diversità di trattamenti. Segnala a tal fine l'articolo 42 del provvedimento, che interviene a sostegno dei lavoratori stagionali rimasti disoccupati. A tal proposito, sarebbe opportuno valutare di prendere in considerazione anche gli italiani che hanno svolto lavoro stagionale all'estero e che, rientrando, si trovano disoccupati a causa della pandemia senza coperture da parte degli Stati esteri interessati, considerato che in base agli accordi vigenti in sede UE sono a carico degli Stati ove risultano residenti. Tali connazionali si ritrovano pertanto a non avere più i requisiti per la Nuova Assicurazione Sociale per l'Impiego (NASpI). Segnala poi anche l'articolo 49 che interviene sui lavoratori frontalieri. Ritiene giusto che in questa Commissione emerga la necessità di chiarire profili sulla sulla corretta tassazione delle pensioni erogate ai cittadini italiani che sono totalmente a carico dello Stato svizzero: la tassazione non può essere diversa tra i cittadini rientrati in Italia che aprono un conto corrente per il versamento delle loro pensioni e coloro che, invece, mantengono i loro rapporti di fiducia con le banche svizzere. L'imposizione fiscale non può essere prevista sulla base del mero luogo di incasso della pensione, in qualunque forma erogata, ma sulla capacità di reddito dei cittadini.
  È in sostanza necessario assicurare tutela a quel cittadino pensionato che decide di trascorrere la propria vecchiaia in Italia dopo aver lavorato una vita e versato contributi in Svizzera, lasciandogli comunque la libertà di mantenere i propri risparmi e l'accredito della pensione in tale Stato, che è ora classificato in white list. Sarà onore del cittadino iscrivere detti introiti da pensione in fase di dichiarazione dei propri redditi con l'applicazione di pari imposta applicata dagli intermediari italiani, come previsto dalla legge.

  Piero FASSINO, presidente, tenendo conto che la III Commissione non competenza sui profili sollevati dalla collega Snider, condivide l'opportunità che le valutazioni della collega Snider siano portate all'attenzione della Commissione Bilancio, assegnataria del provvedimento in sede referente.

  Pino CABRAS (MISTO-L'A.C'È) preannuncia il proprio voto di astensione.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole con osservazioni, formulata dalla relatrice.

  La seduta termina alle 15.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 9 giugno 2021. — Presidenza del presidente Piero FASSINO. – Interviene Pag. 172il sottosegretario di Stato agli affari esteri e alla cooperazione internazionale, Benedetto Della Vedova.

  La seduta comincia alle 15.

Ratifica ed esecuzione dello Scambio di Note emendativo dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo dello Stato del Qatar sulla cooperazione nel settore della difesa, del 12 maggio 2010, fatto a Doha il 9 luglio e il 22 ottobre 2019.
C. 2737 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 7 aprile scorso.

  Piero FASSINO, presidente, ricorda che nella seduta del 7 aprile scorso il collega Delmastro Delle Vedove ha sollevato perplessità sugli effetti dell'intesa, che a suo avviso rischierebbe di sottoporre i nostri militari alla giurisdizione di uno Stato che recepisce nel proprio ordinamento le prescrizioni della sharia. Conseguentemente, sono stati chiesti elementi al Dicastero della Difesa, pervenuti con nota datata 21 maggio e trasmessa il 25 maggio scorso. La nota, che appare fugare i dubbi del collega Delmastro Delle Vedove, è stata inoltrata a tutta la Commissione ed è disponibile anche sulla piattaforma Geocamera.
  Avverte, altresì, che sul provvedimento le Commissioni Affari costituzionali, Giustizia, Difesa e Bilancio hanno espresso un parere favorevole.

  Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA sottolinea che lo scambio di note in esame, che emenda l'Accordo del 2010, è volto innanzitutto ad ampliare le tutele a favore del nostro personale. In particolare, viene introdotta in via prioritaria la giurisdizione dello Stato d'invio sul proprio personale militare e civile per i reati commessi durante o in relazione al servizio. Una ulteriore garanzia è rappresentata dal diritto del personale militare eventualmente condannato all'estero a scontare la pena nel proprio Paese.
  A suo avviso, tali modifiche vanno positivamente accolte, proprio in considerazione dell'accresciuto livello di cooperazione, che implica attività di formazione ed addestramento congiunte e dunque un più corposo e frequente invio di personale italiano in missione in Qatar, e viceversa.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FDI) evidenzia che, a suo avviso, la citata nota del Ministero della Difesa sembra confermare, anziché fugare, i dubbi espressi nella precedente seduta: nella nota, infatti, si ribadisce l'indisponibilità più volte manifestata dalla controparte qatarina a concedere una seppur parziale cessione di sovranità in ordine alla propria giurisdizione. Secondo quanto indicato nella nota, il nuovo articolo 6a riconosce la giurisdizione delle autorità dello Stato ospitante nei confronti del personale ospitato per i reati commessi nel proprio territorio e puniti secondo il proprio ordinamento, che include – nel caso del Qatar – anche le prescrizioni della sharia. Pertanto, il personale italiano sarebbe esposto al rischio di essere giudicato da un tribunale qatarino comunque per reati di opinione religiosa o di blasfemia, con la sola tutela di scongiurare l'esecuzione della pena capitale e di altre sentenze inumane e degradanti, potendo scontare la pena nel proprio Paese. In generale, l'Italia si ritroverebbe a dovere eseguire condanne comminate nei confronti di nostri militari per violazioni di prescrizioni di fonte sciaritica.
  In conclusione, ritenendo insufficienti i chiarimenti forniti dal Ministero della Difesa, ritine indispensabile un supplemento di riflessione, ritenendo che sarebbe stato opportuno siglare uno Status of Forces Agreement (SOFA) ad hoc per il personale italiano inviato in Qatar.

  Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA, pur dichiarandosi non pregiudizialmente contrario ad approfondire ulteriormente la materia, sottolinea che la nota del Ministero della Difesa appare sufficientemente esaustiva circa le obiezioni sollevate dall'onorevole Delmastro Delle Vedove.

  Gennaro MIGLIORE (IV), relatore, pur comprendendo l'esigenza di un supplemento Pag. 173 di riflessione, segnala che l'Accordo in esame ricalca i contenuti di intese analoghe in materia di cooperazione nel settore della difesa, caratterizzate da un elevato grado di tutela del nostro personale militare e civile. A suo avviso, sarebbe dunque ultroneo prevedere una tutela rafforzata per il personale impiegato in Qatar.

  Piero FASSINO, presidente, sottolineando che una eventuale documentazione integrativa da parte del Governo non potrebbe che confermare gli elementi contenuti nella nota già trasmessa dalla Difesa, rileva l'opportunità di procedere con la deliberazione sul conferimento del mandato al relatore, fermo restando che ciascuna forza politica avrà la possibilità di esprimere le proprie obiezioni in sede di dichiarazioni di voto o direttamente in Aula.

  Guglielmo PICCHI (LEGA), a titolo di mediazione, propone di verificare se accordi analoghi sottoscritti con altri Paesi dell'area abbiano la stessa configurazione di quello in esame.

  Piero FASSINO, presidente, prende atto della proposta del collega Picchi, sottolineando che, visto che la nota del Ministero della Difesa non è stata ritenuta soddisfacente, potranno essere svolti ulteriori approfondimenti in relazione ad accordi simili.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Ratifica ed esecuzione dello Scambio di note di modifica della Convenzione del 19 marzo 1986 per la pesca nelle acque italo-svizzere tra la Repubblica italiana e la Confederazione svizzera, fatto a Roma il 10 e il 24 aprile 2017.
C. 2858 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 7 aprile scorso.

  Piero FASSINO, presidente, ricorda che sul provvedimento le Commissioni Affari costituzionali, Bilancio e Agricoltura hanno espresso un parere favorevole, mentre la Commissione Ambiente ha comunicato che non esprimerà parere.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di conferire il mandato alla relatrice, onorevole Snider, a riferire favorevolmente all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera, inoltre, di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Piero FASSINO, presidente, avverte che la Presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo fra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica tunisina sullo sviluppo di una infrastruttura per la trasmissione elettrica finalizzata a massimizzare gli scambi di energia tra l'Europa ed il Nord Africa, fatto a Tunisi il 30 aprile 2019.
C. 3038 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta dell'11 maggio scorso.

  Piero FASSINO, presidente, avverte che sul provvedimento in oggetto le Commissioni Affari costituzionali, Bilancio, Attività produttive e Politiche dell'Unione europea hanno espresso un parere favorevole, mentre la Commissione Ambiente ha comunicato che non avrebbe espresso parere.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di conferire il mandato al relatore, onorevole Battilocchio, a riferire favorevolmente all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera, inoltre, di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Piero FASSINO, presidente, avverte che la Presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

Pag. 174

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica tunisina in materia di trasporto internazionale su strada di persone e merci, fatto a Roma il 9 febbraio 2017.
C. 3042 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta dell'11 maggio scorso.

  Piero FASSINO, presidente, avverte che sul provvedimento sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni Affari costituzionali, Bilancio, Finanze e Trasporti.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di conferire il mandato alla relatrice, onorevole Di Stasio, a riferire favorevolmente all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera, inoltre, di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Piero FASSINO, presidente, avverte che la Presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 15.15.

INTERROGAZIONI

  Mercoledì 9 giugno 2021. — Presidenza del presidente Piero FASSINO. – Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri e alla cooperazione internazionale, Benedetto Della Vedova.

  La seduta comincia alle 15.15.

5-05954 Delmastro Delle Vedove: Sul ferimento del comandante di un peschereccio italiano da parte della Guardia costiera libica, avvenuto il 6 maggio 2021, nel contesto della controversia sulle acque territoriali libiche.

  Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FDI), replicando, si dichiara clamorosamente insoddisfatto della risposta del Governo, sebbene l'approccio garbato del sottosegretario Della Vedova gli imponga di esprimersi con misura. Stigmatizzando l'atteggiamento eccessivamente remissivo del Governo rispetto alla proclamazione della Zona di Pesca Protetta da parte della Libia, sottolinea l'assenza di risposte circa gli intendimenti del Governo in ordine alla richiesta di immediata restituzione del mezzo libico che ha aperto il fuoco nei confronti del peschereccio italiano: l'incidente, infatti, è tanto più grave in quanto l'attacco è partito da un'imbarcazione conferita dall'Italia alla Guardia costiera libica nell'ambito del programma comune di lotta all'immigrazione clandestina e alla tratta di esseri umani. Ribadendo la totale inadeguatezza del Governo, e della Farnesina in particolare, a tutelare l'interesse nazionale, chiede al Presidente di sollecitare il MAECI a fornire risposte esaustive e non gravemente lacunose come quella appena illustrata.

5-06071 Emiliozzi: Sulla disputa tra Serbia e Kosovo in merito al Monastero di Decani.

  Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Mirella EMILIOZZI (M5S), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta del Governo, sottolineando che l'accordo sul Monastero di Decani contribuirà a creare rapporti più distesi tra le comunità serba e albanese ed avrà effetti positivi anche sul dialogo Belgrado-Pristina, mediato dal Rappresentante Speciale dell'Unione europea. Ricordando che l'Italia ha fornito uno dei contingenti più consistenti alla missione di pace KFOR e ne ha più volte assunto il comando, esprime apprezzamento per l'opera svolta dall'Ambasciatore d'Italia in Kosovo, Nicola Orlando – a cui è stato recentemente assegnato il prestigioso incarico di Inviato Speciale per la Libia Pag. 175– e dal Generale Risi, a dimostrazione dell'efficacia e degli effetti benèfici di una proficua cooperazione civile e militare.

5-06157 Pellicani: Sull'adeguamento degli accordi tra Italia e Russia in materia di aviazione civile per la conformità con il diritto dell'Unione europea.

  Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Nicola PELLICANI (PD), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta del Governo. Ribadendo l'importanza degli accordi in oggetto per assicurare la continuità produttiva di un'azienda – la Superjet International S.p.A. – che figura tra le eccellenze storiche del tessuto imprenditoriale veneziano, auspica che l'Esecutivo si adoperi per prorogare la scadenza del 12 settembre 2021 e negoziare un nuovo Accordo bilaterale tra Italia e Federazione Russa in materia di aviazione civile. Preannuncia di mantenere comunque la questione sotto costante monitoraggio, trattandosi di questione vitale per l'economia del Veneto.

5-06172 Boldrini: Sulle iniziative da assumere anche in sede europea a tutela del rispetto dei diritti umani in Colombia.

  Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Laura BOLDRINI (PD), replicando da remoto, si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta del Governo. Ricorda che l'interrogazione nasce da un'audizione svolta in sede di Comitato permanente sui diritti umani, da lei stessa presieduta, di rappresentanti dell'Associazione Comunità Giovanni XXIII, che hanno illustrato la situazione di grave violazione dei diritti umani in Colombia: le autorità di Bogotà, infatti, hanno soffocato con una brutale repressione le pacifiche manifestazioni di protesta contro la riforma fiscale che penalizzava pesantemente i ceti medi. Il quadro allarmante delle violenze – confermato anche dal sottosegretario Di Stefano nella risposta alle interrogazioni dei colleghi Quartapelle Procopio e Olgiati, illustrata nella seduta del 27 maggio scorso – include anche centinaia di persone scomparse e numerosi casi di stupro. Segnala che la stessa Associazione Comunità Giovanni XXIII ha sollecitato la sospensione dell'Accordo di libero scambio UE-Colombia che, all'articolo 1, stabilisce che «il rispetto dei principi democratici e dei diritti umani fondamentali, enunciati nella Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, nonché del principio dello Stato di diritto è alla base delle politiche interne ed internazionali delle Parti. Il rispetto di tali principi costituisce un elemento essenziale del presente Accordo». Segnala, altresì, che in caso di violazioni degli elementi essenziali di cui al citato articolo 1, l'articolo 8 prevede che, «fatti salvi gli attuali meccanismi di dialogo politico fra le Parti, qualsiasi Parte può adottare immediatamente le misure opportune a norma del diritto internazionale». Tali misure includono il rifiuto della concessione dei visti e il congelamento dei beni dei soggetti responsabili delle violenze, la revisione o sospensione dei programmi di cooperazione, fino ad arrivare alla sospensione dell'Accordo stesso.
  A suo avviso, dal momento che l'Italia considera la tutela dei diritti umani come una delle priorità della sua politica estera, occorre adoperarsi in sede europea per avviare una riflessione sull'opportunità di sospendere tale Accordo nell'intento di esercitare pressione sulle autorità colombiane affinché cessino le violazioni dei diritti fondamentali della popolazione civile inerme.

  Piero FASSINO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 15.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.50 alle 15.55.