CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 26 maggio 2021
595.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (IV e VIII)
COMUNICATO
Pag. 11

RISOLUZIONI

  Mercoledì 26 maggio 2021. — Presidenza del presidente della IV Commissione, Gianluca RIZZO. — Interviene il sottosegretario di Stato per la transizione ecologica, Vannia Gava.

  La seduta comincia alle 14.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che della seduta sarà data pubblicità anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

7-00624 Dori e 7-00653 Pezzopane: In merito al coinvolgimento delle Forze armate nella messa in sicurezza del territorio, in relazione al pericolo di frana del Monte Saresano.
(Seguito della discussione congiunta e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00119).

  Le Commissioni proseguono la discussione congiunta delle risoluzioni in titolo, rinviata nella seduta del 19 maggio 2021.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che, con lo svolgimento dell'audizione di rappresentanti della società Telespazio, si è conclusa l'attività conoscitiva deliberata nell'ambito della discussione delle risoluzioni all'ordine del giorno e che nella seduta del 19 maggio, su proposta del collega Dori, le Commissioni hanno convenuto di rinviare l'esame al fine di predisporre una proposta di risoluzione unitaria.

  Devis DORI (M5S) si dichiara orgoglioso del lavoro svolto dalle Commissioni, sottolineando la bontà della metodologia adottata nell'esame dell'atto di indirizzo, che dovrebbe essere estesa anche ad altri provvedimenti.
  Evidenzia, quindi, come l'attività conoscitiva condotta dalle Commissioni abbia confermato che la situazione relativa al fenomeno della frana del Monte Saresano presenta caratteristiche peculiari che la differenziano in maniera significativa da altri fenomeni simili. In particolare, osserva come la presenza del lago costituisca un elemento che amplifica i rischi derivanti dal pericolo della frana.
  Ribadisce che il contributo degli esperti ha consentito di approfondire, sotto tutti i Pag. 12punti di vista, una situazione estremamente complessa e difficile, permettendo alle Commissioni, attraverso le informazioni acquisite, di analizzare tutti gli scenari possibili e trovare le soluzioni più opportune, anche per garantire la sicurezza della popolazione residente e delle attività turistiche ed economiche presenti nell'area. Anche lo studio commissionato dalla regione Lombardia potrà contribuire ad accrescere la comprensione del fenomeno idrogeologico e potrà, altresì, dare importanti indicazioni riguardo la prosecuzione dell'attività estrattiva sulle pendici del Monte Saresano.
  Conclude sottolineando come tutti i soggetti interessati stiano facendo al meglio la loro parte. Presenta, pertanto, il testo di una risoluzione unitaria che impegna il Governo: a garantire, ove richiesto, il coinvolgimento delle Forze armate a supporto della protezione civile; ad adottare iniziative di competenza affinché siano resi disponibili alle autorità locali idonei strumenti di segnalazione sonora; a prevedere il coinvolgimento dell'Istituto idrografico della Marina Militare per effettuare un'analisi dei dati del Lago di Iseo e svolgere rilievi idrografici con modellazione 3D del fondale; ad utilizzare la migliore tecnologia possibile; a verificare le cause degli eventi franosi sul Monte Saresano, la possibile correlazione tra gli eventi franosi e l'attività estrattiva, e se la ripresa dell'attività estrattiva sia compatibile o meno con la presenza della frana in atto, adottando tutte le iniziative di competenza conseguenti; a verificare l'applicabilità della previsione di cui all'articolo 29 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, in materia di valutazione di impatto ambientale (VIA); ad adottare iniziative per verificare la sussistenza dell'eventuale minaccia di danno ambientale; ad adottare iniziative per garantire una costante interlocuzione con la regione Lombardia; ad attivare, nel caso in cui gli studi commissionati da Regione Lombardia dovessero evidenziare la necessità di revocare le concessioni minerarie sul Monte Saresano, le necessarie procedure a tutela dell'occupazione del personale e dell'indotto interessati; infine, ad adottare iniziative, anche normative, per rafforzare le strutture tecniche e, in particolare, il sistema delle Agenzie regionali di protezione ambientale (vedi allegato).
  Ringrazia, quindi, tutte le forze politiche per il contributo offerto alla predisposizione di un testo il più completo e condiviso possibile ed auspica che si possa realizzare la più ampia convergenza.

  La Sottosegretaria di Stato per la Transizione ecologica Vannia GAVA condivide la proposta del presentatore.

  Graziella Leyla CIAGÀ (PD) ringrazia il Governo per aver accolto i contenuti della risoluzione ed esprime soddisfazione per il lavoro di concerto svolto tra i gruppi, che ha portato ad un testo condiviso, nell'interesse dei comuni rivieraschi.
  La risoluzione impegna il Governo a reperire i fondi per la messa in sicurezza del monte Saresano. È necessario inoltre un confronto costante tra il Ministero per la transizione ecologica e la regione Lombardia, proprio al fine di evitare i continui rimpalli tra istituzioni e per rassicurare quindi i sindaci sulla univocità degli interventi. Pur se gli eventi franosi risalgono agli anni Settanta, negli ultimi mesi si è verificato infatti un aggravio della situazione che impone di dare risposte certe al territorio.
  Si sofferma, quindi, su tre impegni che giudica particolarmente rilevanti nell'ambito della risoluzione, con i quali si chiede al Governo di effettuare alcune importanti verifiche.
  In primo luogo, la verifica della possibile correlazione tra gli eventi franosi e le attività estrattive.
  In secondo luogo, la verifica della sussistenza di una minaccia di danno ambientale, dovuta ai materiali stoccati nel cementificio. A questo riguardo, pur essendo alcuni materiali stati rimossi dal sito nel quale erano stoccati, come emerso nel corso delle audizioni, teme che la ripresa dell'attività estrattiva possa portare allo stoccaggio di nuovi materiali, con il pericolo di una loro caduta nel lago d'Iseo in caso di frana.
  L'ultima verifica è quella relativa all'applicazione della valutazione di impatto ambientale ex post, come previsto dalla recente Pag. 13 disciplina europea e nazionale. A tale riguardo fa presente che il cementificio, pur avendo iniziato la propria attività da più di un secolo, non è stato mai sottoposto a procedura di VIA, nonostante le ripetute sollecitazioni del Comune di Tavernola bergamasca in occasione delle richieste di autorizzazione avanzate dal cementificio negli anni per integrare le proprie attività.
  Il caso di Tavernola Bergamasca dimostra anche la necessità di un rafforzamento del sistema delle Agenzie regionali di protezione dell'ambiente, oggi sottodimensionate rispetto ai continui interventi che vengono loro richiesti.
  Conclusivamente, sottolineato il prezioso contributo reso dai soggetti auditi, che ringrazia, anche a nome delle colleghe Berlinghieri, Carnevali e della rappresentante del suo gruppo in Commissione Ambiente Pezzopane, dichiara il voto favorevole del Partito democratico.

  Alberto ZOLEZZI (M5S) ringrazia i firmatari delle risoluzioni, i colleghi e gli auditi intervenuti per aver consentito alle Commissioni di svolgere un'approfondita istruttoria su un tema delicato che gli atti di indirizzo provano ad affrontare in via preventiva, stimolando decisioni volte ad evitare che una eventuale frana del monte Saresano e la conseguente onda che si genererebbe, possano provocare danni ingenti per l'ambiente e le persone.
  A suo giudizio vanno certamente preservate le attività economiche della regione Lombardia, integrandole tuttavia con le esigenze di tutela ambientale e prevedendo meccanismi di premialità per le imprese più sostenibili. La Lombardia è infatti la regione nella quale il consumo di suolo è ben oltre il livello di guardia e pertanto sarebbe opportuno valutare con attenzione l'ipotesi di cessazione delle attività del cementificio, salvaguardando ovviamente i livelli occupazionali.
  Giudica gli impegni dell'atto di indirizzo equilibrati nel contemperare le attività economiche con la tutela ambientale e di salute pubblica, ricordando tuttavia che le attività estrattive – anche di recente autorizzate dalla Giunta lombarda – sono spesso volte alla costruzione di alcune tratte autostradali che peraltro auspica non vengano mai realizzate. Compito della politica dovrebbe essere quello di favorire lo sviluppo di attività economiche sostenibili, accompagnando la riconversione di quelle che non lo sono. Per fare un parallelismo, ricorda che sono trascorsi esattamente nove anni dal sisma in Lombardia, che è stato ipotizzato potesse essere stato generato anche a causa delle attività di trivellazione a Mirandola.
  Apprezza che gli impegni facciano riferimento alla collaborazione degli enti scientifici e dei corpi militari che potranno fornire utili strumenti per l'indagine e la gestione dell'emergenza, all'interlocuzione tra le strutture del Ministero della transizione ecologica e dell'ISPRA con gli enti interessati, alla possibilità che si valuti una possibile revoca della concessione estrattiva sul monte Saresano nonché al rafforzamento del sistema delle ARPA, al momento sottodimensionate rispetto ai loro compiti.
  Preannuncia, quindi, il voto favorevole del proprio gruppo.

  Roberto Paolo FERRARI (LEGA) osserva come gli approfondimenti svolti abbiano consentito di prendere consapevolezza della situazione relativa alla frana del Monte Saresano e ringrazia l'onorevole Dori per avere dato atto che tutti i soggetti interessati dalla questione abbiano fatto tutti i passi necessari per trovare una soluzione definitiva che possa garantire la sicurezza della popolazione locale e di coloro che frequentano per turismo o per lavoro la zona del Lago d'Iseo.
  Come sempre, le Forze armate non faranno mancare il loro contributo nel soccorso alla popolazione civile, anche se tale attività non rientra nei prioritari compiti istituzionali assegnati alla Difesa. Si tratta di un punto che lo trova concorde e ribadisce come sia fondamentale che gli altri soggetti interessati stiano facendo tutto quello che è di loro competenza.
  Precisa, quindi, che la regione Lombardia è stata la prima regione a dotarsi di una legge sul consumo del suolo e sostiene con forza che occorre sviluppare un'economia Pag. 14che sia compatibile con l'esigenza di tutelare l'ambiente.
  Il testo unitario presentato dal collega Dori rappresenta una sintesi alta di questi concetti ed auspica che il metodo di lavoro utilizzato per formulare questo testo possa essere replicato. Preannuncia, quindi, un voto favorevole.

  Salvatore DEIDDA (FDI) preannuncia un voto favorevole dichiarandosi soddisfatto per il proficuo lavoro svolto coinvolgendo anche l'opposizione. Apprezza, in particolare, l'esaustiva e qualificata attività conoscitiva, utile a far comprendere con pienezza la situazione reale della frana del Monte Saresano.
  Esprime, inoltre, soddisfazione per il fatto che sia stato chiarito che il contributo delle Forze armate non sia richiesto per adempiere ai compiti non svolti dagli enti territoriali e dagli altri soggetti interessati e rimarca come sia necessario assicurare sufficienti risorse economiche per consentire a queste istituzioni di svolgere fino in fondo i loro compiti.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, le Commissioni riunite approvano la risoluzione conclusiva Dori, Pezzopane 8-00119.

  La seduta termina alle 14.30.