CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 26 maggio 2021
595.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
Pag. 63

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Mercoledì 26 maggio 2021. — Presidenza del presidente Piero FASSINO. – Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, Benedetto Della Vedova.

  La seduta comincia alle 14.05.

  Piero FASSINO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante la trasmissione diretta sulla web-tv e il canale satellitare della Camera dei deputati.

5-06086 Lupi: Sull'adozione di iniziative per la tutela dei diritti umani in Barhein.

  Emilio CARELLI (MISTO), in qualità di cofirmatario dell'interrogazione in titolo, ne illustra il contenuto.

  Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1), evidenziando che il Bahrein, a differenza dell'Italia sta provvedendo alla istituzione di una autorità nazionale indipendente per la tutela dei diritti umani.

  Emilio CARELLI (MISTO), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta del rappresentante del Governo, ampia ed esauriente, che attesta la sensibilità dell'Esecutivo riguardo alle sistematiche violazioni dei diritti umani in Barhein, nonché l'impegno ad agire per contrastarle, anche in collaborazione con i partner europei.

5-06087 Fitzgerald Nissoli: Sulla gestione delle nuove unità di personale ai fini del rafforzamento delle rappresentanze diplomatiche e consolari.

  Fucsia FITZGERALD NISSOLI (FI) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Fucsia FITZGERALD NISSOLI (FI), replicando, pur apprezzando gli sforzi in atto, si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta del Governo, auspicando che si avviino tutte le iniziative utili a colmare le carenze di personale nelle sedi consolari, anche favorendo l'immissione in ruolo dei dipendenti vincitori di concorso che già svolgevano mansioni operative a contratto.

5-06088 Comencini: Sulla protezione della comunità cattolica del Niger.

  Vito COMENCINI (LEGA) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Vito COMENCINI (LEGA), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta del Governo, evidenziando, in particolare, gli elementi confortanti sulla stabilità politica e sulle norme costituzionali, che sembrano garantire le minoranze religiose, ma di cui occorre monitorare la rigorosa applicazione. Auspica, quindi, che le missioni della Pag. 64Comunità internazionale in Niger possono dispiegare la propria azione non soltanto in funzione di contrasto al terrorismo e alla tratta di esseri umani, ma anche a tutela della comunità cattolica e contro il fondamentalismo islamico, che in quel Paese, come in altre aree del mondo, contribuisce a costruire ponti di dialogo e a promuovere la pacifica convivenza.

5-06089 Delmastro Delle Vedove: Sulla Zona di Protezione della Pesca autoproclamata dalla Libia.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FDI) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FDI), replicando, si dichiara assolutamente insoddisfatto della risposta del Governo, del tutto allineata alle posizioni remissive del Ministro Di Maio, a suo avviso campione dei diritti umani del mondo contro l'interesse nazionale. Evidenziando che le vite dei pescatori italiani sono già ora messe a repentaglio dalle azioni aggressive della marina libica che, utilizzando imbarcazioni fornite dal nostro Paese, asseconda le politiche egemoniche del dittatore Erdogan, stigmatizza la rinuncia preventiva dell'Esecutivo a far valere le legittime rivendicazioni del nostro Paese in materia di delimitazione delle zone esclusive di pesca.

5-06090 Quartapelle Procopio: Sulla detenzione in Sudan del connazionale Marco Zennaro.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO, replicando, si dichiara soddisfatta della risposta del Governo, che ricostruisce puntualmente la drammatica vicenda del nostro connazionale ed evidenzia una encomiabile ed intensa attività diplomatico-consolare ai fini di una positiva risoluzione della stessa. Segnalando che anche il Presidente Fassino e altri colleghi si sono occupati della questione, auspica che l'impegno congiunto di Governo e Parlamento possa produrre rapidamente effetti concreti.

5-06091 Di Stasio: Sul dirottamento del volo Ryanair 4978 nei cieli della Bielorussia e il conseguente arresto di un oppositore politico da parte delle Autorità bielorusse.

  Riccardo OLGIATI (M5S), in qualità di cofirmatario dell'interrogazione in titolo, ne illustra il contenuto sottolineando che quanto accaduto configura un atto di pirateria aerea che mette a rischio la libertà di circolazione dei cittadini europei.

  Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

  Iolanda DI STASIO (M5S), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta del Governo, ribadendo la completa adesione alla dura condanna che, con fermezza, il Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale ha pronunciato in merito ai fatti di Minsk. Evidenzia che tali episodi sono estremamente pericolosi, non solo perché rischiano di rompere gli equilibri delle Istituzioni europee e di intaccare le conquiste che gli Stati membri – a fatica e sempre nel rispetto reciproco – hanno raggiunto dal dopoguerra ad oggi, ma anche perché intollerabili sotto il profilo della tutela dei diritti umani. Rileva che quanto avvenuto risulta essere un fatto molto grave e le risposte devono essere pertanto molto forti contro questo dirottamento, del tutto inaccettabile: occorre dunque procedere al taglio dei collegamenti, come annunciato dalla stessa Unione europea, e al congelamento del pacchetto economico da 3 miliardi di investimenti che l'UE era pronta a devolvere, almeno fino a che la Bielorussia Pag. 65non dia prova di essere un Paese democratico.

  Piero FASSINO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.55.

RISOLUZIONI

  Mercoledì 26 maggio 2021. — Presidenza del presidente Piero FASSINO. – Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, Benedetto Della Vedova.

  La seduta comincia alle 15.

7-00613 Formentini: Sulla repressione della minoranza uigura nello Xinjiang cinese.
7-00623 Delmastro Delle Vedove: Sulla repressione della minoranza uigura nello Xinjiang.
7-00626 Quartapelle Procopio: Sulla repressione della minoranza uigura nello Xinjiang.
7-00627 Di Stasio: Sulla repressione della minoranza uigura nello Xinjiang.
7-00628 Valentini: Sulla repressione della minoranza uigura nello Xinjiang.
(Seguito della discussione congiunta e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00120).

  La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni in titolo, rinviata nella seduta del 21 aprile 2021.

  Piero FASSINO, presidente, ricorda che nella scorsa seduta si era convenuto un rinvio della discussione al fine di potere disporre di un tempo di riflessione utile alla stesura di un testo unificato davvero condiviso. Del resto evidenzia che tale obiettivo si colloca in una buona prassi di questa Commissione rispetto alla approvazione unanime o largamente maggioritaria di atti indicativi degli orientamenti della politica estera del nostro Paese. Rivolge un ringraziamento in particolare al collega Formentini per l'intenso lavoro svolto e per la disponibilità manifestata alla mediazione. Tale approccio ha infatti consentito di pervenire ad un testo unificato, che tiene conto anche delle osservazioni formulate dal Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale.

  Paolo FORMENTINI (LEGA), ringraziando tutti i colleghi per la proficua collaborazione, presenta una proposta di testo unificato delle risoluzioni in titolo che si prefigge di porre il nostro Paese nel solco, tradizionale per i Paesi occidentali, di rigorosa tutela dei diritti umani e di ferma denuncia delle loro violazioni. Sebbene taluni accenti critici, fortemente sostenuti dal Gruppo Lega, siano stati smussati nell'ottica di un consenso unitario, sottolinea che la Commissione ha lavorato per settimane sulla tematica muovendo per la prima volta nella direzione di una la ferma condanna di tutte le azioni repressive perpetrate nei riguardi della minoranza uigura dello Xinjiang, dai campi di detenzione, al lavoro forzato, alla sterilizzazione di massa (vedi allegato 7).

  Piero FASSINO, presidente, nella prospettiva di una deliberazione della Commissione sugli atti in titolo, segnala l'esigenza di dare tempo ad alcuni colleghi di potere raggiungere l'aula, che per motivi tecnici è stata cambiata con breve preavviso rispetto all'orario convenuto per presente seduta.

  Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA, esprimendo parere favorevole sulla proposta di testo unificato delle risoluzioni, ringraziando i membri della Commissione per lo spirito di cooperazione e l'impegno profuso, sottolinea che il Governo si riconosce nel testo in esame, rigoroso e non reticente, auspicando che possa essere approvato in modo unanime.

Pag. 66

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FDI), preannunciando il voto favorevole di Fratelli d'Italia, esprime moderata soddisfazione per il testo unificato che, pur evidenziando talune carenze, nel complesso appare condivisibile e dignitoso. Invita, tuttavia, il Governo a prendere atto che l'approvazione di tale risoluzione dovrebbe indurre a riflettere attentamente sulla opportunità di dare seguito agli accordi sottoscritti con la Cina in materia di Nuova Via della seta, scambi culturali e delle migliori pratiche sanitarie: infatti, come risulta dalle indagini svolte da un tribunale indipendente di Londra, il regime cinese continua ad esercitare la pratica disumana dell'espianto forzato degli organi a danno della minoranza uigura e dei seguaci di Falun Gong; le donne uigure, inoltre, sono soggette a pratiche altrettanto brutali, come lo stupro sistematico e la sterilizzazione di massa. Evidenzia, altresì, che la Nuova Via della seta non ha prodotto gli effetti commerciali sperati, dato che è aumentato l'export cinese nel nostro Paese. A suo avviso, occorre dunque ribadire con forza che l'Italia si pone al fianco dell'Occidente nello scenario geopolitico globale, considerando la Cina come un competitore con il quale si può dialogare sul piano economico, ma da cui ci distingue una irriducibile diversità sul piano dei valori umani.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO, preannunciando il voto favorevole del Partito Democratico, sottolinea l'importanza di approvare all'unanimità la proposta di testo unificato delle risoluzioni, il cui testo, equilibrato e non reticente, denuncia tutte le violazioni in atto nello Xinjiang, elencate in modo dettagliato. Inoltre, nel dispositivo si dà un mandato forte alle organizzazioni internazionali per monitorare il rispetto dei diritti umani nell'ambito delle catene di approvvigionamento, individuando e sanzionando i casi di sfruttamento del lavoro.

  Valentino VALENTINI (FI), preannunciando il voto favorevole di Forza Italia, esprime soddisfazione per l'adozione di una posizione comune su un tema di politica internazionale così delicato. Auspica, quindi, che l'equilibrio con il quale è stato redatto il testo e l'incisività delle azioni previste possano stimolare la comunità internazionale ad adottare posizioni altrettanto ferme e coraggiose.

  La Commissione approva, quindi, all'unanimità, la proposta di testo unificato delle risoluzioni in titolo, formulata dall'onorevole Formentini, che assume il numero n. 8-00120.

  Piero FASSINO, presidente, esprimendo apprezzamento per il voto unanime sulla proposta di testo unificato delle risoluzioni, auspica che ad essa il Governo voglia dare seguito tenendo il tema della violazione dei diritti umani nello Xinjiang in cima alla propria agenda. Ribadisce, quindi, il proprio personale ringraziamento a tutti i firmatari dell'atto di indirizzo, in particolare al collega Formentini, per l'impegno a convergere su un testo unitario.

  La seduta termina alle 15.25.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 26 maggio 2021. — Presidenza del presidente Piero FASSINO. – Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, Benedetto Della Vedova.

  La seduta comincia alle 15.25.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo quadro fra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica argentina sulla collaborazione negli usi pacifici dello spazio extra-atmosferico, fatto a Buenos Aires il 27 febbraio 2019.
C. 2823 Governo.
(Seguito esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 7 aprile 2021.

  Piero FASSINO, presidente, comunica che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni Pag. 67 Affari costituzionali, Giustizia, Cultura e Attività produttive, mentre la Commissione Bilancio ha espresso un parere favorevole con una condizione, volta a garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione. Avverte che, conseguentemente, la relatrice Di Stasio ha presentato l'emendamento 3.1 di recepimento di tale condizione (vedi allegato 8).

  Iolanda DI STASIO (M5S), relatrice, illustra l'emendamento 3.1, sottolineando che esso propone una nuova formulazione del comma 1 dell'articolo 3 al fine di prevedere che all'attuazione del disegno di legge di ratifica si provvede nell'ambito del bilancio ordinario dell'Agenzia spaziale italiana e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, avendo l'Accordo natura programmatica, ordinamentale e procedurale ed essendo pertanto privo di riflessi finanziari diretti. L'Accordo prevede, infatti, che i programmi di cooperazione ivi previsti verranno realizzati attraverso la stipula di specifici Accordi attuativi solo in caso di disponibilità di fondi appropriati da parte di ciascuna Agenzia e delle rispettive procedure di finanziamento e che l'ASI, per quanto di sua competenza, assicurerà l'attuazione del presente provvedimento nell'ambito dei propri stanziamenti di bilancio previsti a legislazione vigente.

  Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA esprime parere favorevole sull'emendamento 3.1 della relatrice.

  La Commissione approva l'emendamento 3.1 della relatrice.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione delibera, altresì, di conferire il mandato alla relatrice, onorevole Di Stasio, a riferire favorevolmente all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera, inoltre, di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Piero FASSINO, presidente, avverte che la Presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Gibuti sulla cooperazione nel settore della difesa, fatto a Roma il 29 gennaio 2020.
C. 2824 Governo.
(Seguito esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 7 aprile 2021.

  Piero FASSINO, presidente, avverte che sul provvedimento sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni Affari Costituzionali, Giustizia, Difesa e Attività produttive, mentre la Commissione Bilancio ha espresso un parere favorevole con una condizione, volta a garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione. Avverte che, conseguentemente, il collega Migliore ha predisposto l'emendamento 3.1, di recepimento della suddetta condizione (vedi allegato 9).
  Segnalando che relatore Migliore ha fatto sapere di essere impossibilitato a partecipare alla seduta, illustra l'emendamento, sottolineando che esso si rende necessario in quanto, essendo il 2020 ormai trascorso, occorre adeguare la decorrenza degli oneri a far data, ad anni alterni, dal 2021, tenuto conto del fatto che il primo incontro tra le rispettive delegazioni dell'Italia e di Gibuti, come risulta dalla relazione tecnica, si svolgerà a Gibuti nel primo anno di presumibile entrata in vigore dell'Accordo. Conseguentemente, è anche necessario aggiornare la norma di copertura finanziaria, facendo riferimento al bilancio triennale 2021-2023, anziché al bilancio 2020-2022.

  Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA, esprime parere favorevole sull'emendamento 3.1 del relatore.

  La Commissione approva l'emendamento 3.1 del relatore.

  Paolo FORMENTINI (LEGA), preannunciando il voto favorevole della Lega, sottolinea l'importanza di Gibuti che, collocandosi all'imbocco del Mar Rosso, rappresenta Pag. 68 uno snodo essenziale per i collegamenti tra Europa ed Asia ed è, dunque, un'area geostrategica fondamentale nell'ambito del controllo di mari.

  Piero FASSINO, presidente, si associa alle riflessioni del collega Formentini, ricordando che nelle scorse settimane il Ministro della Difesa Guerini ha svolto una visita a Gibuti, a conferma del ruolo che il nostro Paese intende esercitare in quell'area, che comprende anche il Corno d'Africa e il Sahel.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione delibera, quindi, di conferire il mandato al relatore, onorevole Migliore, a riferire favorevolmente all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera, altresì, di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Piero FASSINO, presidente, avverte che la Presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di cooperazione culturale, scientifica e tecnologica tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica islamica di Afghanistan, fatto a Kabul il 19 aprile 2016.
C. 3041 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto rinviato nella seduta dell'11 maggio 2021.

  Piero FASSINO, presidente, ricorda che sul provvedimento in esame è stato svolto un breve ciclo di audizioni, che ha visto coinvolti rappresentanti della fondazione «Aiuto alla Chiesa che soffre» e della Onlus Porte Aperte/Open Doors, nonché dell'Inviato Speciale del MAECI per l'Afghanistan, Ministro plenipotenziario Gianfranco Petruzzella.

  Paolo FORMENTINI (LEGA), relatore, ricordando che l'audizione del Ministro plenipotenziario Petruzzella si è interrotta piuttosto bruscamente a causa dell'inizio dei lavori d'Aula, chiede di valutare l'opportunità di prevederne una continuazione.

  Piero FASSINO, presidente, precisa che l'audizione del Ministro plenipotenziario Petruzzella si è formalmente conclusa. Peraltro, in quella sede l'audito ha svolto un'ampia relazione sul merito del provvedimento, che non sembra necessitare di ulteriori integrazioni.

  Paolo FORMENTINI (LEGA), relatore, insiste sull'opportunità di un supplemento istruttorio, considerata la fase assai delicata legata al ritiro del contingente internazionale dall'Afghanistan.

  Piero FASSINO, presidente, ribadendo le sue riserve sulla necessità di ulteriori audizioni, invita i colleghi a dibattere in questa sede sulla opportunità di dare seguito alla ratifica dell'Accordo in esame. A suo avviso, come ribadito in varie sedi sia dai Ministri Di Maio e Guerini sia dall'Inviato speciale Petruzzella, proprio la prospettiva del ritiro delle truppe dovrebbe indurre il nostro Paese a consolidare i rapporti di cooperazione in ambito civile con le autorità afghane, dando così un segno tangibile della volontà del nostro Paese di continuare ad assistere Kabul. Segnala che, peraltro, qualora si verificassero situazioni impreviste, l'ordinamento internazionale consente comunque di ritirarsi dall'Accordo e di sospenderne l'applicazione.

  Paolo FORMENTINI (LEGA), relatore, fa presente come elemento di riflessione aggiuntivo che proprio negli ultimi giorni l'Australia ha annunciato la chiusura della propria sede diplomatica a Kabul. Precisando che il proprio Gruppo non è pregiudizialmente contrario alla ratifica, ribadisce la richiesta di ulteriori chiarimenti da parte del Governo attraverso una audizione del Ministro Guerini.

  Piero FASSINO, presidente, pur rilevando che la scelta del Governo australiano Pag. 69è del tutto legittima, ne sottolinea la scarsa lungimiranza.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD), pur comprendendo le preoccupazioni espresse dalla collega Formentini, evidenzia la necessità di distinguere il tema della sicurezza dalle altre forme di cooperazione con l'Afghanistan. A suo avviso, proprio la prospettiva di doversi confrontare nuovamente con i talebani al Governo, dovrebbe indurci a rafforzare in questa fase i legami con Kabul, in modo da consolidare la nostra credibilità e autorevolezza con la controparte afgana. Segnala, inoltre, che proprio nei giorni scorsi si è svolta una riunione con la partecipazione di parlamentari donne afghane, nella quale è emersa una precisa richiesta di investimenti e collaborazione nel settore educativo e dell'istruzione.

  Vito COMENCINI (LEGA), invitando i colleghi a valutare con attenzione e prudenza le motivazioni che hanno indotto il Governo australiano alla scelta di chiudere l'Ambasciata a Kabul, rinnova a sua volta la richiesta di audizione del Ministro Guerini, rimarcando che i temi della sicurezza e dei rapporti culturali sono strettamente connessi.

  Valentino VALENTINI (FI), concordando sulle osservazioni del presidente Fassino, ribadisce che gli accordi sono vincolanti nella misura in cui rispettano le condizioni in base alle quali sono stati stipulati. A suo avviso, la ratifica dell'Accordo in esame confermerebbe il sostegno del nostro paese dall'Afghanistan in questa fase assai delicata, nel segno di quel soft power in cui l'Italia si è sempre distinta, non potendo – da «impotenza intermedia» quale è – agire con le partnership militari od economiche. Nella necessità di non correlare cooperazione culturale a sicurezza, per non cadere nella trappola di chi usa la violenza per impedire dialogo e collaborazione, sottolinea che con la ratifica dell'Accordo l'Italia di doterebbe di uno strumento di dialogo prezioso, che conferirebbe al nostro Paese un ruolo ed una capacità di influenza rafforzati, anche nel rapporto con altri partner internazionali presenti in tale Paese. Ritiene, altresì, che in ogni caso una eventuale audizione del ministro Guerini non potrebbe fornire elementi significativi di valutazione sugli esiti del ritiro delle truppe dall'Afghanistan. Conclude che l'Accordo realizzerebbe una strategia assimilabile a quella adottata dall'Italia nei confronti dell'Iraq, fondata sulla costruzione di canali di dialogo politico e di collaborazione sui temi della cooperazione civile.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FDI), pur concordando con il collega Valentini sulla assenza di un collegamento tra sicurezza e cooperazione culturale, esprime riserve sulla effettiva efficacia del tanto enfatizzato soft power italiano: a suo avviso, accordi come quello in esame vengono stipulati in maniera del tutto standardizzata e ripetitiva, quasi sempre senza contemplare il tema della libertà religiosa, che pure costituisce il diritto primigenio di ogni essere umano. Esprimendo rammarico per la scarsa sensibilità di Forza Italia su questo tema, auspica che l'Italia ponga al primo posto il problema del pluralismo religioso nei rapporti con i Paesi terzi, in particolare con quelli a prevalenza islamica.

  Alessandra ERMELLINO (MISTO-CD), ricordando che il Ministro Guerini, nell'audizione del 21 aprile scorso, ha già fornito gli elementi essenziali sul percorso del ritiro del contingente internazionale, evidenzia che accordi come quello in esame costituiscono la cornice normativa all'interno della quale costruire anche forme di cooperazione in materia di difesa: in questo senso l'esperienza delle truppe italiane in Libano costituisce un esempio mirabile di come la presenza militare sia tanto più apprezzata quanto più il Paese è riuscito a costruire relazioni solide sul piano politico e culturale. A suo avviso, occorre procedere rapidamente alla ratifica dell'Accordo, anche per non vanificare il lavoro di questi anni dei militari italiani a Kabul e nell'ottica di continuare a dare un contributo importante al Paese asiatico in termini civili.

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  Valentino VALENTINI (FI) segnala che l'Accordo in esame rappresenta uno strumento per riallacciare il dialogo con le autorità afghane, con la prospettiva di estenderlo ad ulteriori settori d'interesse. Peraltro, l'inserimento pregiudiziale di un tema come la libertà religiosa costituirebbe una discriminante in grado di bloccare la metà delle intese che il nostro Paese intrattiene a livello internazionale.
  Pur concordando sui rischi che si potrebbero determinare a seguito del ritiro dall'Afghanistan, ribadisce l'utilità dell'Accordo in esame.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FDI) esprime profonde riserve sul fatto che la cornice giuridica di questi accordi possa consentire effettivamente lo sviluppo di un dialogo proficuo sul tema della libertà religiosa. Peraltro, ricorda che la persecuzione ai danni delle minoranze religiose, ed in particolare delle minoranze cristiane, costituisce la più feroce vessazione in atto nel mondo. Auspica, quindi, che le forze politiche dedichino a questo tema la stessa attenzione che riservano anche sul piano legislativo alle altre forme di discriminazione, in particolare quella basata sull'orientamento sessuale, che di certo non causa né morti né atti violenti, ma al massimo produce battute, sia pure volgari ed inaccettabili.

  Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA ribadisce l'interesse del Governo alla ratifica dell'Accordo in esame, peraltro già ratificato dall'Afghanistan nel 2016. Pur confermando che l'Intesa si basa su un modello standardizzato, sottolinea che tale cornice rende possibile l'attuazione dei progetti specifici in vari campi. Tra l'altro, il recente attentato proprio ad una scuola femminile dimostra l'urgenza di un supporto concreto alle autorità locali nel settore educativo e dell'istruzione. Quanto alla libertà religiosa, ricorda all'onorevole Delmastro delle Vedove che essa figura, nel quadro più ampio dei diritti umani, in cima alle priorità della politica estera dell'Italia; peraltro, il tema della libertà religiosa in Afghanistan riguarda in primo luogo alcune confessioni dell'Islam, duramente represse dalla maggioranza sunnita.

  Piero FASSINO, presidente, formula una proposta di metodo ritenendo opportuno a questo punto considerare concluso l'esame preliminare del provvedimento, che sarà quindi trasmesso alle Commissioni competenti per l'espressione dei pareri, dovendosi ritenere rinunciato il termine per la presentazione di emendamenti. La Commissione potrà successivamente procedere a deliberare il conferimento del mandato al relatore. Nelle more della calendarizzazione del provvedimento in Assemblea, la Commissione potrà acquisire ulteriori elementi di valutazione dall'audizione che i Ministri Di Maio e Guerini potranno svolgere nel contesto del dibattito sulla partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali. Tali elementi potranno quindi orientare i Gruppi in vista del voto che si potrà esprimere in Assemblea sull'Accordo in titolo.

  La Commissione conviene.

  Piero FASSINO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 16.

COMITATO PERMANENTE PER LE RELAZIONI ESTERNE DELL'UNIONE EUROPEA

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 18.45 alle 19.55.

AVVERTENZA

  I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

SEDE REFERENTE

Ratifica ed esecuzione delle seguenti Convenzioni: a) Convenzione sulla salute e la Pag. 71sicurezza dei lavoratori, n. 155, fatta a Ginevra il 22 giugno 1981, e relativo Protocollo, fatto a Ginevra il 20 giugno 2002; b) Convenzione sul quadro promozionale per la salute e la sicurezza sul lavoro, n. 187, fatta a Ginevra il 15 giugno 2006.
C. 3039 Governo, approvato dal Senato.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di cooperazione culturale, scientifica e tecnologica tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo dello Stato plurinazionale di Bolivia, fatto a La Paz il 3 marzo 2010.
C. 3043 Governo, approvato dal Senato.

Adesione al Protocollo addizionale alla Carta europea dell'autonomia locale sul diritto di partecipare agli affari delle collettività locali, fatto a Utrecht il 16 novembre 2009.
C. 3044 Governo, approvato dal Senato

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI