CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 19 maggio 2021
591.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
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COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

  Mercoledì 19 maggio 2021. — Presidenza del vicepresidente Fausto RACITI.

  La seduta comincia alle 13.15.

Disposizioni per la tutela e la valorizzazione dell'agricoltura contadina.
Emendamenti testo unificato C. 1825 e abb.-A.
(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione – Parere).

  Il Comitato inizia l'esame degli emendamenti riferiti al provvedimento.

  Fausto RACITI, presidente e relatore, rileva come Comitato permanente per i pareri della Commissione Affari costituzionali sia chiamato a esaminare, ai fini del parere all'Assemblea, il fascicolo n. 1 degli emendamenti riferiti al testo unificato delle proposte di legge C. 1825 e abb.-A, recante disposizioni per la tutela e la valorizzazione dell'agricoltura contadina.
  Segnala come gli emendamenti trasmessi non presentino profili problematici per quanto riguarda il riparto di competenze legislative tra Stato e Regioni ai sensi dell'articolo 117 della Costituzione: propone pertanto di esprimere su di essi nulla osta.

  Il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 13.20.

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AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 19 maggio 2021.

Audizione informale, in videoconferenza, della Sindaca di Roma, Virginia Raggi, nell'ambito dell'esame congiunto delle proposte di legge costituzionale C. 1854 Barelli, C. 2938 Morassut e C. 2961 Ceccanti, recanti modifica all'articolo 114 della Costituzione, in materia di ordinamento e poteri della città di Roma, capitale della Repubblica, e delle proposte di legge C. 2893 Magi, C. 2923 De Angelis e C. 2931 Francesco Silvestri, recanti disposizioni in materia di ordinamento e poteri della città di Roma, capitale della Repubblica.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 13.35 alle 15.10.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 19 maggio 2021. — Presidenza del presidente Giuseppe BRESCIA. – Interviene la sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Deborah Bergamini.

  La seduta comincia alle 15.10.

DL 44/2021: Misure urgenti per il contenimento dell'epidemia da COVID-19, in materia di vaccinazioni anti SARS-CoV-2, di giustizia e di concorsi pubblici.
C. 3113 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 17 maggio 2021.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, avverte innanzitutto che, come specificato anche nelle convocazioni, alla luce di quanto stabilito dalla Giunta per il Regolamento nella riunione del 4 novembre scorso, i deputati possono partecipare all'odierna seduta in sede referente in videoconferenza, in quanto nella seduta odierna non sono previste votazioni sul provvedimento.
  Rileva quindi come la Commissione prosegua oggi l'esame, in sede referente, avviato ieri, del disegno di legge C. 3113, approvato dal Senato, di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 1° aprile 2021, n. 44, recante misure urgenti per il contenimento dell'epidemia da COVID-19, in materia di vaccinazioni anti SARS-CoV-2, di giustizia e di concorsi pubblici.
  Ricorda inoltre che l'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, nella riunione di ieri, ha stabilito che l'esame si concluderà entro la giornata di domani, giovedì 20 maggio.
  Rammenta altresì che il termine per la presentazione degli emendamenti è scaduto alle ore 12 di mercoledì 19 maggio.
  Informa quindi che il Ministro per i rapporti con il Parlamento ha trasmesso il parere reso dalla Conferenza unificata sul provvedimento e che il testo è a disposizione dei deputati.

  Claudio BORGHI (LEGA) fa notare come la tempistica accelerata che sembra stia caratterizzando l'iter di esame del provvedimento – che ritiene abbia penalizzato le prerogative di un ramo del Parlamento – rischi di far passare inosservate alcuni elementi di evidente criticità presenti nel testo in discussione.
  Richiama, ad esempio, il contenuto dell'articolo 4, in tema di obbligo di vaccinazione per gli esercenti le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario che svolgano la loro attività nelle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali, pubbliche e private, nelle farmacie o parafarmacie e negli studi professionali. Dopo aver fatto notare che una simile previsione appare un'eccezione unica e anomala nel panorama dell'Unione europea e addirittura mondiale, ritiene che tale norma risulti pericolosa sia dal punto di vista etico, dal momento che si impone una prestazione sanitaria ad una specifica categoria di lavoratori, sia in quanto, potendo alimentare dissensi e proteste tra gli stessi operatori sanitari, rischia di sensibilizzare negativamente l'opinione pubblica, compromettendo la buona riuscita della stessa campagna vaccinale.
  Nel ricordare di aver presentato un emendamento soppressivo dell'articolo 4, Pag. 27invita dunque i gruppi a svolgere un'attenta riflessione su tale questione, anche ragionando eventualmente sulla possibilità di presentare un ordine del giorno nel corso della discussione del provvedimento in Assemblea, al fine, quantomeno, di porre il tema all'attenzione della Camera.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, facendo riferimento ad alcune considerazioni svolte dal deputato Claudio Borghi, fa presente di aver rappresentato, con lettera, al Presidente della Camera la questione relativa alle tempistiche di esame dei decreti-legge presso i due rami del Parlamento, trasmettendogli le preoccupazioni manifestate al riguardo dai gruppi, sia di maggioranza, sia di opposizione, nella seduta di ieri.
  Quanto alle questioni di merito – tra cui quella connessa all'articolo 4 del provvedimento testé posta – ritiene che esse potranno essere approfondite sia nella seduta odierna sia nel seguito dell'esame, anche attraverso una interlocuzione con la rappresentante del Governo, che è presente ai lavori della Commissione.

  Doriana SARLI (MISTO), associandosi alle considerazioni svolte dal deputato Claudio Borghi, esprime forti perplessità sull'articolo 4 del provvedimento, recante disposizioni in tema di obbligo di vaccinazione per gli esercenti le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario, soffermandosi, in particolare, sul carattere indiscriminato di tale obbligo e sulla questione relativa alle sanzioni ivi previste, che giudica eccessivamente severe, dal momento che, oltre alla sospensione del diritto di svolgere prestazioni o mansioni che implichino contatti interpersonali e al possibile demansionamento, si prevede, addirittura, che tali lavoratori siano privati della relativa retribuzione.
  Fa notare come la norma in questione, che giudica peraltro inattuabile, appaia ancora più iniqua se si considera che essa non è circoscritta a fattispecie ben identificabili, ma assume valenza generale nei confronti dell'intera categoria, sia in ambito pubblico sia in ambito privato, con il rischio di determinare pesanti conseguenze economiche per interi settori.

  Emanuele PRISCO (FDI), ricollegandosi alle considerazioni da lui già espresse nella seduta di ieri, fa notare come le lacune e i problemi del testo segnalate dagli stessi esponenti dei gruppi di maggioranza nella seduta odierna siano la testimonianza che gli approfondimenti svolti dagli schieramenti presso l'altro ramo del Parlamento non sono stati sufficienti e richiederebbero, piuttosto, un supplemento di riflessione alla Camera. Richiamando, ad esempio, il contenuto dell'articolo 4, evidenzia la necessità di apportare modifiche, pena il rischio di determinare incertezza tra i cittadini, le imprese e gli operatori del settore e di alimentare il contenzioso giudiziario, aumentando gli oneri a carico delle famiglie.
  Dopo aver segnalato, dunque, la necessità di introdurre enorme chiare, fa notare che il provvedimento va invece nella direzione opposta, peraltro in alcuni casi con l'intenzione di scavalcare le prerogative del Parlamento, come dimostra il contenuto del comma 2 dell'articolo 1 che, seppur rimasto inattuato, ben rappresenta tale volontà, atteso che si ammettono, con deliberazione del Consiglio dei ministri, determinazioni in deroga, in relazione all'andamento dell'epidemia e allo stato di avanzamento della campagna vaccinale.
  Fa quindi presente che il suo gruppo è ampiamente disponibile a discutere nel merito delle questioni in gioco, ritenendo che il miglioramento del testo sia la strada maestra da percorrere, anche sfruttando tutti gli spazi temporali rimasti a disposizione delle due Camere, atteso che il mero accoglimento di ordini del giorno in Assemblea, a suo avviso, non sia in grado di condurre a risultanti rilevanti, a fronte del carattere non vincolante di tali atti di indirizzo.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara concluso l'esame preliminare e rinvia il seguito dell'esame alla seduta di domani, nella quale si procederà all'esame delle proposte emendative presentate sul provvedimento e al conferimento del mandato alla relatrice a riferire all'Assemblea.

  La seduta termina alle 15.25.